CARTA D’INTENTI DEL GRUPPO DI LAVORO IMMIGRAZIONE

DEL COSTITUENDO SOCIAL FORUM DI MILANO

(definita nella riunione di martedì 9 ottobre 2001)

 

Il gruppo di lavoro IMMIGRAZIONE del (costituendo) Social Forum di Milano si propone come ambito aperto di incontro, collaborazione, riflessione e iniziativa sui temi dell’immigrazione, dei diritti e della dignità degli/delle immigrati/e, della lotta al razzismo e alla xenofobia e della convivenza multietnica e interculturale.

Raccoglie tutti/e coloro – siano organismi collettivi o singole persone – che riconoscono l’importanza cruciale delle questioni messe al centro dal movimento internazionale contro la globalizzazione neoliberista e che – allo stesso tempo – sono impegnati/e o intendono impegnarsi per l’affermazione dei diritti dei/delle immigrati/e e di una cultura concreta della solidarietà tra i popoli, cominciando a praticarla qui ed ora, con tutti/e coloro che hanno scelto o sono stati costretti a venire a vivere in Italia, lasciando il proprio paese.

 

Il gruppo di lavoro si propone i seguenti obiettivi, che abbiamo cercato di riunire in grandi aree di azione.

  1. Costituire un osservatorio sui diritti negati e la discriminazione, in grado di raccogliere le istanze dei/delle cittadini/e immigrati/e affinché abbiano voce e peso in primo luogo all’interno del nostro movimento. Studiare la realtà locale, la condizione di vita immigrata nei suoi vari aspetti e le forme peculiari dell’oppressione razzista a Milano – capitale immorale delle destre razziste e xenofobe – per individuare tutte le situazioni riguardo alle quali è necessario sviluppare interventi e iniziative urgenti e puntuali o a lungo termine.
  2. Favorire lo scambio, l’informazione, il sostegno reciproco tra tutte le realtà (associazioni, comunità immigrate, collettivi, forze politiche e sindacali, centri sociali e culturali, scuole ecc.) che in diverso modo sono già attive in questo campo, affinché l’impegno di ciascuna sia valorizzato e possa avvalersi di un più ampio tessuto di solidarietà e comunicazione, con un effetto “eco” per tutte le attività intraprese. In particolare, si intendono appoggiare le esperienze di autorganizzazione e di incontro che vedono direttamente protagonisti/e gli/le immigrati/e, sostenendone le iniziative di mobilitazione, di autodifesa legale e politica, di scambio culturale e di aggregazione che realizzano in questa città.

Tessendo una simile rete, sarà possibile anche promuovere un meccanismo di “pronta mobilitazione” per situazioni di emergenza (per esempio, in questi giorni, per offrire il più ampio sostegno alle comunità rom di Via Barzaghi su cui pende una minaccia di sgombero imminente e i cui componenti sono già quotidianamente colpiti da provvedimenti di espulsione).

Su tutti questi terreni si potranno creare molteplici occasioni di impegno per tutti/e coloro che partecipano al gruppo di lavoro a titolo individuale, a cui aderire liberamente sulla base della propria sensibilità e delle proprie competenze; d’altra parte, nel gruppo di lavoro sarà possibile in qualsiasi momento formulare ulteriori proposte e farsene promotori e realizzatori attivi.

  1. Promuovere azioni immediate per fronteggiare la proposta di legge razzista Bossi/Fini che peggiora ulteriormente la già pessima legge Turco/Napolitano oggi in vigore (per una prima valutazione di rifiuto di quel disegno di legge si rimanda al testo prodotto in preparazione del presidio del 22/09 e pubblicato sul Manifesto dello stesso giorno). Contrastare ogni atto discriminatorio e razzista, a maggior ragione di fronte al clima di odio xenofobo e di “scontro tra civiltà” alimentato quotidianamente dall’escalation guerrafondaia in corso.
  2. Promuovere iniziative unitarie a lungo termine per la realizzazione di azioni solidali permanenti, favorendo l’organizzazione stabile della lotta in materia di diritti umani, politici, sociali e culturali degli/delle immigrati/e.

Una priorità fondamentale – insieme all’opposizione alla legge Bossi/Fini – è la lotta per l’affermazione del principio della libera circolazione degli esseri umani, cominciando dalla regolarizzazione di tutti/e gli/le immigrati/e senza permesso di soggiorno, dal rinnovo di quelli scaduti o in scadenza, dall’immediato rilascio di quelli bloccati nelle questure.

Va ripresa, inoltre, la campagna per la chiusura di Via Corelli e di tutti centri di detenzione, in cui il ddl Bossi/Fini vorrebbe rinchiudere anche i richiedenti asilo. Si tratta di una questione di civiltà cruciale, di alto valore concerto e simbolico. È necessario riprendere a livello locale un costante lavoro di monitoraggio, denuncia, intervento e controinformazione; contemporaneamente vanno attivati tutti i contatti con le realtà impegnate su questo terreno in altre città.

Si è stabilito di studiare tutte le possibilità per realizzare forme di mutuo soccorso (casse di solidarietà, pronto intervento, SOS espulsioni e sgomberi, rete legale).

  1. Avviare una vasta azione informativa, di promozione culturale e sensibilizzazione sociale per far conoscere le ragioni sociali, umane e politiche che originano i flussi migratori, per favorire lo scambio interculturale tra autoctoni/e e immigrati/e, per creare coscienza e rispetto della reciproca condizione e diffondere la cultura della solidarietà tra i popoli.

In questo senso andrà la realizzazione di eventi culturali, iniziative di formazione, occasioni per far conoscere la cultura, la storie e la realtà attuale dei paesi di emigrazione.

Sarà importante, inoltre, mettere in luce i molteplici intrecci tra l’ingiustizia globale e le cause prime delle crescenti migrazioni, favorendo la comunicazione e la convergenza tra i movimenti degli/delle immigrati/e e i movimenti contro la globalizzazione neoliberista.

  1. Promuovere la realizzazione di un “tavolo” nazionale sull’immigrazione nell’ambito del movimento dei social forum, raccogliendo le varie proposte già emerse in tal senso (si veda, per esempio, l’appello dell’assemblea antirazzista di Caserta del 22/09/01).

 

Per quanto riguarda l’immediato, abbiamo individuato le seguenti priorità:

q      Proseguire le attività capillari di controinformazione sul disegno di legge razzista Bossi/Fini (moltiplicando in forma diffusa l’esperienza del presidio di sabato 22 settembre in Piazza Duomo).

Realizzare in tempi brevi una giornata di approfondimento – con un’iniziativa pubblica, ampiamente pubblicizzata e rivolta in primo luogo alle comunità immigrate e ai cittadini antirazzisti – sulla legge in vigore e il disegno di legge del governo.

Proporre la realizzazione di iniziative di mobilitazione nazionale contro la legge Bossi/Fini e per la regolarizzazione di tutti/gli immigrati/e.

q      Fornire entro il 16 ottobre una più dettagliata disamina e interpretazione critica del disegno di legge, per rafforzare il lavoro di controinformazione, autodifesa e opposizione. A questo scopo si è costituta una commissione specifica che si avvale del contributo di alcuni avvocati che partecipano al gruppo.

q      Si è discussa l’iniziativa promossa da un tavolo di varie forze sociali e politiche che ha avviato una campagna di raccolta di firme per la regolarizzazione degli immigrati senza permesso di soggiorno. Alcuni partecipanti non considerano appropriato l’utilizzo di tale strumento, altri sono invece già attivamente coinvolti nell’avvio campagna. Si è convenuto di considerare quindi questa iniziativa parte delle varie attività condivise e sostenute dal gruppo di lavoro, senza peraltro vincolare i partecipanti al gruppo a farla necessariamente propria.

q      Si è individuata la necessità di mettere a punto un metodo di lavoro, di circolazione delle informazioni e di definizione delle decisioni, che consenta la più efficace realizzazione dei vari obiettivi, valorizzando l’apporto dei/delle numerosi/e singoli/e e la presenza attiva dei tanti organismi collettivi che hanno aderito al gruppo di lavoro.

 


DUE PROPOSTE ALL’ASSEMBLE PLENARIA VERSO IL SOCIAL FORUM DI MILANO

 

Il “gruppo di lavoro immigrazione” sottopone all’assemblea plenaria del costituendo social forum di Milano e a tutti i social forum esistenti o in via di costituzione – nonché a tutte le realtà che, pur non partecipando ai social forum, possono essere interessate le seguenti proposte:

 

 

 

UNO

Promuoviamo un forte impegno comune per fare della manifestazione del 10 novembre – indetta per proseguire l’opposizione alle politiche neoliberiste dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (o WTO) e proporre alternative puntuali e complessive a questo distruttivo e disumano governo del mondo – anche un’occasione di mobilitazione, di protesta e di visibilità del movimento degli/delle immigrati/e e degli/delle antirazzisti/e. Le ragioni per farlo sono molteplici e urgenti:

q      L’opposizione ai padroni del mondo riguarda in primo luogo chi è stato costretto a lasciare il proprio paese causa della fame, della miseria, della disoccupazione – tutti drammatici fenomeni aggravati dalle vigenti politiche neoliberiste e neocoloniali – o dalla guerra e da regimi liberticidi e dittatoriali – che sono gli strumenti utilizzati in loco per imporre tali politiche.

q      La condizione di sfruttamento, di vessatoria discriminazione e di privazione dei più elementari diritti umani, civili, politici e sociali, a cui sono sottoposti/e tutti gli/le immigrati/e rappresentano la realtà umana e concreta che più abbiamo vicina delle continue sofferenze a cui è attualmente condannata la maggioranza dell’umanità.

q      Il nostro movimento, ai suoi primi passi, ha dato un primo segnale estremamente chiaro, con la giornata di mobilitazione del 20 luglio a Genova, quando dicemmo in 50.000: “LIBERTÀ DI MOVIMENTO, LIBERTÀ SENZA CONFINI”.

q      Oggi, di fronte alla presentazione del disegno di legge Bossi/Fini e al clima di crescente persecuzione e intolleranza razzista alimentato dall’escalation di guerra, quelle semplici ma determinate parole assumono ancora più valore e vanno messe al centro dell’azione generale del movimento. La lotta per affermare il diritto universale di scegliere il luogo dove risiedere, vivere e lavorare pacificamente e dignitosamente diventa ancora più necessaria.

Per questo invitiamo le comunità di immigrati/e, le associazioni antirazziste ed interculturali, le organizzazioni politiche e sindacali, i centri sociali, le realtà studentesche e giovanili a mobilitarsi il 10 novembre contro il disegno di legge Bossi/Fini, contro ogni forma di xenofobia e per sostenere la libertà di circolazione, la sanatoria generalizzata, il diritto al lavoro e alla cittadinanza per gli/le immigrati/e presenti in Italia.

Sosteniamo, inoltre, l’idea espressa – tra gli altri – dall’assemblea antirazzista di Caserta affinché, oltre alla mobilitazione del 10/11, ci si attrezzi per sviluppare adeguate iniziative su scala nazionale all’inizio e nel corso della discussione del disegno di legge in parlamento.

 

 

 

DUE

Di fronte alle minacce di sgombero dei campi rom di Via Barzaghi, di fronte allo stillicidio quotidiano di provvedimenti di espulsione nei confronti di persone lì residenti, si decide di attivarsi per sostenere in ogni modo possibile le comunità rom di via Barzaghi.

Sulla base delle informazioni da parte delle comunità rom e delle associazioni attive in via Barzaghi, si decidere di utilizzare la rete informativa del costituendo social forum e dei suoi gruppi di lavoro, per mettere in moto in qualsiasi momento se ne presenti la necessità la più tempestiva reazione, per assicurare – come minimo – una presenza attiva e solidale di tutti/e.