Spett. direttore,

 

Il 10 di ottobre è arrivata a noi, famiglia marocchina da 12 anni in Italia una lettera da parte del comune di Bra  che ci ha sconcertati e preoccupati.

Ci si diceva che, a seguito di una legge regionale del mese di settembre, la casa popolare cui abbiamo diritto,  e che avrebbe dovuto esserci assegnata il 18 di ottobre, ci sarebbe stata negata. Noi avevamo fatto domanda l’anno scorso, avevamo accumulato tutti i documenti ed i punti necessari. Che cosa c’è di nuovo nella legge regionale ? Vi si dice che gli immigrati che non ha lavorato negli ultimi tre anni senza alcuna interruzione di continuità perdono il diritto all’assegnazione. A Bra questa “novità” ha privato del diritto alla casa 10 famiglie di immigrati  su un totale di 44 cui avrebbe dovuto essere assegnata la casa.

Che sia stata applicata una legge in forma retroattiva ci sembra in contrasto con il diritto italiano e ci ripromettiamo di difendere i nostri diritti legali contro la decisione della Regione.

Ci preme però anche fare rilevare l’ingiustizia di fondo della legge. Si parla di 10 famiglie, con problemi reali, talvolta drammatici di abitazione, con bambini, umidità, case inabitabili che dopo anni di attese e di speranze, dopo l’entusiasmo per aver ottenuto la casa, sono stati drammaticamente beffati un mese prima delle sospirate chiavi.

 Noi credevamo che le case popolari servissero per risolvere problemi non per crearli :ci sembra evidente che di una situazione di difficoltà faccia parte una qualche discontinuità nel lavoro. Tra l’altro è stato colpito chi magari  era stato disoccupato solo un mese negli ultimi tre anni.

Abbiamo cercato di spiegarci da dove possa nascere una legge così ingiusta. Ci siamo detti che i legislatori hanno un pregiudizio negativo verso i bisognosi, li considerano gente che non ha voglia di lavorare, senza rendersi nemmeno conto della reale situazione degli interessati.

Chiediamo a tutti, a cominciare da chi ha fatto la legge, di discutere le nostre argomentazioni e di rimediare al più presto a questa ingiustizia prima che le conseguenze diventino definitive.

 

 Bra, 30/10/01

                                                                      

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