17 settembre 2001
In
breve
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Un
gran numero di persone sarebbe in fuga dalle città afghane di Kandahar,
Kabul e Jalalabad. Molte di queste sarebbero dirette verso villaggi all'interno
dell'Afghanistan, molte altre sarebbero in marcia verso il confine con il
Pakistan e pochi altri verso la frontiera con l'Iran.
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Nonostante
le frontiere di tutti gli stati confinanti con l'Afghanistan siano chiuse,
alcuni afghani sarebbero riusciti ad entrare in Pakistan.
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La
situazione umanitaria per milioni di civili all'interno dell'Afghanistan - tra
i quali quasi un milione di sfollati - è particolarmente critica e
potrebbe rapidamente deteriorarsi anche a seguito dell'evacuazione del
personale internazionale delle agenzie umanitarie.
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L'UNHCR
ha inviato nella regione personale di emergenza e sta preparando piani di
emergenza e aiuti, per l'eventualità di una grave crisi di rifugiati.
Spostamenti
di popolazione
L'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha ricevuto notizie
dalle cinque principali città dell'Afghanistan. Al momento nelle
città di Herat, nella parte occidentale, e Mazar-i-Sharif, nel nord, la
situazione appare relativamente calma e non si sono registrati importanti
spostamenti di popolazione.
Al
contrario Kandahar, la principale città del sud e quartier generale dei
Talebani, sarebbe quasi svuotata. Molte persone inoltre sarebbero fuggite dalla
capitale Kabul e da Jalalabad. Molte delle persone in fuga si starebbero
dirigendo verso villaggi dove hanno parenti, ma molte altre sarebbero dirette
verso la frontiera con il Pakistan e
alcuni verso quella con l'Iran.
Frontiere
Le
frontiere di tutti gli stati confinanti con l'Afghanistan sarebbero chiuse,
anche se alcuni afghani con passaporti validi e visti sarebbero riusciti a
entrare in Pakistan. L'UNHCR al momento è impegnato in colloqui con gli
stati confinanti sulla questione delle frontiere.
Le
autorità iraniane hanno stabilito categoricamente la chiusura delle
proprie frontiere, ma allo stesso tempo hanno dichiarato che assisteranno ogni
attività umanitaria che si rendesse necessaria nelle zone di confine.
L'UNHCR sta cercando di potenziare l'attività di monitoraggio degli
spostamenti di popolazione, sia all'interno dell'Afghanistan che nelle zone di
frontiera.
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La
situazione umanitaria in Afghanistan
Ancora
più preoccupante della recente fuga di popolazione dalle città,
appare la situazione di milioni di afghani che in tutto il paese riescono a
stento a sopravvivere.
Dopo
tre anni di siccità e oltre 20 anni di conflitto e diffuse violazioni
dei diritti umani, la situazione nel paese è estremamente fragile. In
questi anni gli afghani hanno dimostrato una grande forza e intraprendenza, ma
la popolazione sembra ora troppo debole, fisicamente e psicologicamente, ed è
allo stremo.
Prima
dei tragici eventi della scorsa settimana erano già quasi un milione gli
sfollati all'interno dell'Afghanistan che le agenzie umanitarie tentavano di
assistere. Dopo l'evacuazione di tutto il personale internazionale delle
agenzie umanitarie, l'UNHCR è estremamente preoccupato che la situazione
per gli sfollati - e per milioni di altre persone - possa deteriorarsi
rapidamente, causando nuove fughe di popolazione e vittime. Molte persone
sarebbero così deboli, prive di forze o di risorse, da non poter fuggire
dai propri villaggi.
Le
agenzie umanitarie stanno cercando di proseguire le operazioni essenziali -
come la fornitura di cibo, acqua e alloggi - attraverso il personale afghano
che si trova ancora all'interno del paese. Tuttavia le agenzie delle Nazioni
Unite sono preoccupate su quanto ancora riusciranno a controllare da lontano
queste operazioni per un numero così elevato di persone. Il personale
locale sta svolgnedo la propria attività in condizioni di sicurezza
particolarmente difficili e deve decidere dove e se sia sicuro proseguire le
operazioni.
L'attività
dell'UNHCR
L'UNHCR
ha inviato nella regione personale di emergenza e altri operatori stanno per
essere inviati. L'UNHCR ha già uffici in tutti i cinque paesi che
confinano con l'Afghanistan, e un'importante operazione in Pakistan, avviata
nel 1979. Sono inoltre allo studio piani di emergenza per diversi possibili
scenari.
L'UNHCR
sta inoltre valutando l'attuale entità delle scorte di aiuti umanitari
in tutto il mondo, ha messo altro personale in stato di allerta e sta prendendo
tutte le misure necessarie per un'eventuale grave crisi di rifugiati. Per
questa evenienza è stata inoltre costituita un'Unità di crisi
congiunta composta dalle principali agenzie delle Nazioni Unite. Nella propria
sede internazionale di Ginevra, l'UNHCR ha stabilito una struttura per la
gestione dell'emergenza.
Cifre
Attualmente
sono circa 3,7 milioni i rifugiati afghani nel mondo, dei quali 2 milioni si
trovano in Pakistan e 1,5 milioni in Iran. Gli sfollati all'interno del paese
sono quasi 1 milione, soprattutto nella parte settentrionale del paese.
Nel
2000, 34mila cittadini afghani hanno inoltrato domanda di asilo in paesi
europei, 29mila delle quali nei paesi dell'Unione Europea. Complessivamente,
negli ultimi dieci anni sono state circa 150mila le domande di asilo presentate
da afghani in Europa, 130mila delle quali nei paesi dell'Unione Europea, in
particolare Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. <
Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa – Laura Boldrini – 335 540 31 94
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