Le nuove norme su immigrazione e asilo per l'emersione del lavoro irregolare
Gli uffici postali forniranno i kit per le domande di regolarizzazione. Presso le Prefetture saranno poi stipulati i contratti di lavoro contestualmente al rilascio dei permessi di soggiorno

Il Ministero dell’Interno ha definito con le Poste italiane S.p.A. una procedura che faciliterý la presentazione delle istanze e la loro trasmissione alle Prefetture, attraverso la compilazione di  appositi moduli,  contenenti tutti  gli elementi richiesti dalla legge per la denuncia del rapporto di lavoro irregolare, che consentiranno anche  la necessaria informatizzazione dei dati.

Sono stati predisposti due diversi tipi di plichi (KIT):
a) In busta di colore bianco, per la presentazione delle dichiarazioni di emersione riguardanti il personale addetto al lavoro domestico (colf) o all’assistenza di componenti della famiglia affetti da patologie o handicap che ne limitano l’autosufficienza (badanti);
b) In busta di colore azzurro, per la presentazione delle dichiarazioni di legalizzazione, riguardanti altre categorie di extracomunitari che prestano lavoro subordinato, previste dalla legge 189/2002.


Contenuto kit
(busta azzurra)


Contenuto kit
(busta bianca)


ATTENZIONE
I moduli e i bollettini riprodotti nel sito, conformi ai contenuti della legge 189 del 30 luglio 2002  in materia di immigrazione e di asilo, non possono essere utilizzati in luogo degli originali, reperibili gratuitamente presso gli uffici postali a far data dal 28 agosto 2002. La  documentazione  originale risulta infatti  impostata su doppia pagina fronte-retro, la cedola-ricevuta  Ë  caratterizzata dalla presenza di un codice a barre  adesivo da applicare sulla busta, mentre il modulo di dichiarazione Ë predisposto per un sistema a lettura ottica.
Si consiglia pertanto  di utilizzare la modulistica riportata su internet unicamente come copia-minuta ad uso dell’interessato.

Tali plichi sono costituiti da:
- una busta prestampata, su cui specificare la provincia della Prefettura-UTG cui Ë diretta la dichiarazione,
- un modulo per la dichiarazione,
- un bollettino di conto corrente, necessario per effettuare il pagamento del contributo forfettario,
- una cedola-ricevuta, che dovrý essere conservata a dimostrazione della presentazione della dichiarazione,
- le relative istruzioni.

Una volta compilato il modulo e il bollettino, l’interessato si recherý allo sportello postale e, dopo aver pagato il prescritto contributo previdenziale, inserirý nella busta il relativo attestato di pagamento, insieme  all’eventuale certificato medico del familiare assistito. Consegnerý, quindi, la busta chiusa all’impiegato postale, che, riscosse le spese per la presentazione dell’istanza, restituirý all’interessato,  debitamente timbrata, l’apposita cedola-ricevuta.


L'attivitý di Prefetture-UTG e Questure: Le dichiarazioni che perverranno alle Prefetture-UTG attraverso le Poste italiane, saranno esaminate dalle stesse Prefetture-UTG per la verifica dell’ammissibilitý e della ricevibilitý; le Questure accerteranno la sussistenza di eventuali motivi ostativi alla concessione del permesso di soggiorno, che verrý rilasciato allo straniero, contestualmente alla stipula del contratto di soggiorno per motivi di lavoro, al termine della procedura.

A seguito della comunicazione da parte  della Questura  della mancanza di motivi ostativi, la Prefettura-UTG convocherý le parti presso il  proprio sportello polifunzionale che consentirý al datore di lavoro e al lavoratore di svolgere, in un’unica sede, tutte le pratiche relative alla regolarizzazione: dall’attribuzione del codice fiscale, alla sistemazione della posizione contributiva, alla firma  del contratto di lavoro e al rilascio del permesso di soggiorno al lavoratore straniero.

Informazioni sulla procedura di regolarizzazione saranno diffuse anche attraverso gli enti e le associazioni operanti nell’ambito dei Consigli territoriali per l’immigrazione istituiti presso le Prefetture.

27/08/2002