Novitý Europa del 31/07/2002

ASGIñProvincia di Torino Progetto Atlante a cura di Chiara Favilli

http://www.provincia.torino.it/xatlante/00start.htm

 

 

  1. Sentenza della Corte europea dei diritti dellíuomo sullíillegittimitý di un provvedimento di espulsione

 

  1. Sentenza della Corte di Giustizia su espulsione e tutela dellíunitý familiare

 

  1. Tabella di marcia per dare seguito al Consiglio europeo di Siviglia

 

  1. I poliziotti danesi si improvvisano giornalisti

 

  1. Il Parlamento europeo approva con emendamenti la proposta di decisione quadro su razzismo e xenofobia

 

  1. Conferenza sullíimmigrazione del Comitato economico e sociale

 

  1. Conferenza sullíintegrazione dei lavoratori stranieri

 

  1. 4 nuovi rapporti Paese del Consiglio díEuropa sul razzismo

 

  1. Adesione dellíUe alla Convenzione europea dei diritti dellíuomo

 


 

 

1. Sentenza della Corte europea dei diritti dellíuomo sullíillegittimitý di un provvedimento di espulsione

Il ricorrente Ë un apolide proveniente dalla Palestina sposato con due figli tutti di nazionalitý bulgara. Nellíaprile 1999 le autoritý bulgare revocarono il permesso di soggiorno per motivi di sicurezza nazionale perchÈ stava insegnando ìIslamî senza permesso e fu di conseguenza espulso verso la Siria (i ricorsi non ebbero successo anche perchÈ gli atti motivati da sicurezza pubblica secondo il diritto bulgaro non devono essere motivati e non sono soggetti a sindacato giurisdizionale). La persona in questione ha quindi ricorso alla Corte europea per violazione dellíart. 5, par. 4 della Convenzione che richiede la possibilitý di ricorso in caso di detenzione; dellíart. 8 sul diritto alla vita privata e familiare e sulla mancanza di un effettivo mezzo di ricorso nei confronti del provvedimento di espulsione. La Corte afferma che ogni individuo detenuto ha diritto di ricorrere ad un tribunale e di essere sentito personalmente o tramite rappresentante anche in caso di provvedimenti motivati da sicurezza pubblica o terrorismo. spetta allo Stato trovare i sistemi adeguati per garantire la propria sicurezza pubblica e i fondamentali diritti delle persone. Rispetto alla violazione dellíart. 8 della Convenzione la Corte afferma che il provvedimento di espulsione costituisce uníillegittima interferenza nella vita familiare del ricorrente poichÈ non essendo stato esplicitato il motivo e non essendoci stato un ricorso effettivo, non vi Ë stata una sufficiente protezione volta a tutelare rispetto allíarbitrarietý del provvedimento. Infine secondo la Corte vi Ë stata anche violazione dellíart. 13 della Convenzione. Sentenza Al-Nashif v. Bulgaria del 20/06/2002

 

2. Sentenza della Corte di Giustizia su espulsione e tutela dellíunitý familiare

La Corte di Giustizia delle Comunitý europee ha emesso una importante sentenza relativa alla tutela del diritto allíunitý familiare di un cittadino britannico, il sig. Carpenter, congiunto con una cittadina non appartenente allíUnione europea.

Mi pare che líimportanza della sentenza risieda nella giustificazione della competenza della Corte e, quindi, nella considerazione della fattispecie in oggetto come rilevante per il diritto comunitario (la ricorrente Ë la cittadina straniera la cui espulsione si considera ostacolare la libertý di prestazione dei servizi del congiunto poichÈ la cura dei figli ad opera della ricorrente consente al signor Carpenter di svolgere con pi˜ libertý la propria attivitý). Inoltre la Corte prosegue applicando líart. 8 della Convenzione europea dei diritti dellíuomo come interpretato dalla Corte europea onde tutelare la situazione in esame che altrimenti non ricadrebbe in alcuna delle disposizioni comunitarie adottate dalla Comunitý europea (i signori Carpenter infatti non hanno esercitato il diritto di circolazione e soggiorno in un altro Paese UE).

 

3. Tabella di marcia per dare seguito al Consiglio europeo di Siviglia

La presidenza danese dellíUnione europea ha trasmesso al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) la tabella di marcia per dare seguito alle conclusioni del Consiglio europeo di Siviglia in materia di asilo, immigrazione e visti. Si tratta di un importante documento di riferimento considerando che il Consiglio di Siviglia ha previsto delle scadenze entro le quali approvare alcune proposte allíesame del Consiglio dellíUnione europea (si veda il numero precedente di queste news).

 

4. I poliziotti danesi si improvvisano giornalisti

La polizia danese pare intenda attrezzarsi per costituire una propria sala stampa in modo da fornire un ìquadro equilibratoî nel corso delle dimostrazioni. Vi saranno cosÏ due poliziotti che scriveranno sul sito www.copenhagenpolice.dk gli articoli nel corso delle dimostrazioni. Si veda pi˜ approfonditamente

 

5. Il Parlamento europeo approva con emendamenti la proposta di decisione quadro su razzismo e xenofobia

Lo scorso 4 luglio il Parlamento europeo ha approvato il rapporto sulla proposta di decisione quadro relativa al razzismo e la xenofobia. Il Parlamento che agiva in sede consultiva ha espresso parere favorevole sulla proposta pur proponendo emendamenti volti a chiarire alcuni punti delicati quali quelli della libertý di espressione e di informazione e della definizione di volontý.

Il Parlamento vuole essere sicuro che coloro che distribuiscono materiale razzista e xenofobo non siano perseguiti se lo facciano per uno scopo legittimo come quello della ricerca specificando che tali soggetti potrebbero essere perseguiti solo se il loro atto Ë motivato da un intento razzista o xenofobo. Il Parlamento ha anche approvato un emendamento volto a proteggere la privacy nel senso che la produzione di materiale razzista e xenofobo costituisce un reato solo se vi Ë anche líintento di distribuirlo. La decisione quadro inoltre dovrebbe applicarsi anche a reati commessi al di fuori dellíUnione europea se líautore Ë un cittadino dellíUnione. Costituisce circostanza aggravante se la vittima Ë un minore o se líautore agisce nellíesercizio della propria professione.

 

 

6. Conferenza sullíimmigrazione del Comitato economico e sociale

Il 9 e 10 settembre il Comitato economico e sociale europeo organizzerý a Bruxelles una conferenza sull'immigrazione e in particolare sul ruolo svolto dalla societý civile nel promuovere l'integrazione. L'obiettivo di tale evento Ë quello di coinvolgere le parti sociali e le organizzazioni della societý civile nelle iniziative volte a promuovere l'integrazione degli immigrati e dei rifugiati nella societý europea. Le parti interessate avranno inoltre la possibilitý di esprimere il proprio punto di vista nel quadro del processo avviato dalla Commissione europea per definire una politica comunitaria in materia d'immigrazione ed elaborare eventualmente un programma quadro a favore dell'integrazione.

 

Conferenza sullíintegrazione dei lavoratori stranieri

La Presidenza danese ha organizzato per il 4-5 luglio 2002 una conferenza sullíintegrazione degli immigrati nel mercato del lavoro in modo da approfondire il tema dellíintegrazione che Ë stato affrontato anche nel corso del Consiglio europeo di Siviglia. Lo scopo della Conferenza Ë stato quello di esaminare le cause e i possibili rimedi della difficoltý di molti immigrati di entrare o rimanere nel mondo del lavoro come dimostra il confronto tra le percentuali dei disoccupati tra i cittadini europei ed i cittadini stranieri. Con questa conferenza la Presidenza danese si Ë anche posta líobbiettivo di porre il tema dellíintegrazione degli immigrati allíordine del giorno dellíagenda politica.

 

4 nuovi rapporti Paese del Consiglio díEuropa sul razzismo

Lo scorso 23 luglio la Commissione europea contro il razzismo del Consiglio díEuropa (ECRI) ha pubblicato 4 nuovi rapporti sulla situazione del razzismo in Finlandia, Lituania, Malta e Ucraina.

 

 

Adesione dellíUe alla Convenzione europea dei diritti dellíuomo

Il Primo Ministro del Lussemburgo Jean-Clude Junker, che detiene la presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio díEuropa ha affermato davanti allíassemblea parlamentare che occorre che líUnione europea aderisca alla Convenzione europea dei diritti dellíuomo in modo da evitare di rompere líuniformitý della giurisprudenza in tema di diritti dellíuomo nel continente europeo. Si veda sul sito del Consiglio díEuropa, News_Juncker