I Commissione - Resoconto di mercoledÏ 10 aprile 2002


Pag. 19

SEDE REFERENTE

Mercoledì 10 aprile 2002. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il ministro per la funzione pubblica Franco Frattini.

La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni relative al procedimento elettorale.
C. 2600 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta di ieri.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri si è concluso l'esame preliminare.
Avverte che la Commissione parlamentare per le questioni regionali e la Commissione bilancio hanno espresso parere favorevole sul disegno di legge in esame, mentre il Comitato per la legislazione ha espresso parere favorevole con una condizione ed una osservazione.

Giampiero D'ALIA (UDC), relatore, dichiara che ragioni di urgenza non consentono di recepire le osservazioni contenute nel parere espresso dal Comitato per la legislazione, riservandosi tuttavia di evidenziarne il contenuto durante l'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea.

Non essendo stati presentati emendamenti al disegno di legge, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea


Pag. 20

sul provvedimento in esame, nonché di richiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Donato BRUNO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Commissione d'inchiesta sul «Dossier Mitrokhin».
C. 2121, approvata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

Donato BRUNO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti alla proposta di legge in esame (vedi allegato).
Ricorda che nella seduta di ieri l'esame della proposta di legge è stato rinviato al fine di consentire un'attenta valutazione degli emendamenti presentati.

Fabrizio CICCHITTO (FI), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti presentati che, benché caratterizzati da una impostazione rigorosa, si collocano nella logica di una completa riscrittura della proposta di legge, prospettando un allargamento dei compiti di accertamento all'attività spionistica svolta da altri servizi segreti, attività peraltro già presa in esame dalla Commissione sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi.

Il ministro Franco FRATTINI, nel concordare con il relatore, osserva che un'inchiesta parlamentare che avesse ad oggetto l'intero panorama delle interferenze dei servizi di sicurezza stranieri sul territorio nazionale involgerebbe la questione del ruolo dei servizi italiani e di organismi parlamentari come il Comitato parlamentare di controllo sui servizi di informazione e di sicurezza nazionali e la Commissione sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. L'attività della Commissione d'inchiesta si allargherebbe a tal punto da risultare difficile pervenire ad una conclusione.

Valter BIELLI (DS-U) ricorda che l'attuale ministro per la funzione pubblica nella passata legislatura ha rivestito l'incarico di presidente del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e che tale organismo ha prodotto al termine di un'attività di analisi sul dossier Mitrokhin una relazione in cui viene espresso un giudizio, allora condiviso da tutte le parti politiche, di non rilevanza della questione.
Ritiene pertanto che la proposta riguardante l'istituzione della Commissione d'inchiesta sia motivata esclusivamente da fini strumentali di lotta politica. Viceversa, come uomo di sinistra riterrebbe utile analizzare l'attività svolta dal KGB al fine di chiarire fatti che, qualora non adeguatamente analizzati, potrebbero dar adito a dubbi e ad interpretazioni; tuttavia analoga disponibilità dovrebbe essere dimostrata rispetto alle vicende riguardanti tutte le reti spionistiche, che a suo avviso nel loro complesso durante il periodo della guerra fredda perseguivano l'unico fine di assicurare il mantenimento dello status quo.
Ha pertanto ritenuto di presentare un numero limitato di emendamenti volti a migliorare il testo affinché la Commissione d'inchiesta che si intende istituire possa svolgere una riflessione di più ampio respiro.
Alcuni aspetti in particolare meriterebbero un adeguato approfondimento: personaggi ambigui come Conforto, indicato quale agente del KGB ma coinvolto nell'attività di altri servizi segreti; fonti informative di grande significato che risultano aver avuto responsabilità preminenti nel partito socialista; personaggi come Rauti, che risulterebbe essere stato agente dei servizi segreti americani.
Ribadendo la disponibilità allo svolgimento di un'indagine di alto profilo, invita le forze di opposizione ad evitare di attuare, attraverso l'istituzione della Commissione d'inchiesta riguardante il dossier Mitrokhin, quella che potrebbe essere interpretata


Pag. 21

come una forma di ritorsione. Si tratterebbe di un errore politico poiché, a suo avviso, nell'attuale fase storica è interesse di tutti considerare le vicende di un passato ormai lontano sulla base di una cultura politica profondamente diversa.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U), nel riservarsi di presentare proposte emendative in Assemblea, esprime forti perplessità sulla proliferazione delle commissioni d'inchiesta, osservando tra l'altro che il coinvolgimento in tale tipo di attività di un numero consistente di parlamentari rischia di snaturare l'istituto parlamentare stesso. Esprime quindi riserve sul sistematico utilizzo nell'attuale legislatura da parte dei gruppi parlamentari di maggioranza delle commissioni d'inchiesta, che per prassi parlamentare, in Italia e all'estero, sono intese come strumento proprio delle forze di opposizione. Sotto questo profilo considera inopportuna la dichiarazione resa dal Presidente del Consiglio nella riunione dei gruppi parla- mentari della maggioranza all'inizio della legislatura circa l'intenzione di presentare nuovamente provvedimenti volti ad istituire commissioni d'inchiesta su Mitrokhin, Telecom Serbia e Tangentopoli, manifestando in tal modo la volontà di utilizzarle come strumenti di rivalsa.
Dopo aver sollecitato un chiarimento su una lacuna della proposta di legge riguardante l'attività del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di informazione e di sicurezza, ricorda che nella scorsa legislatura il gruppo dei Verdi al Senato ha presentato una proposta di legge per l'istituzione di una Commissione d'inchiesta su eventuali interferenze indebite nella vita politica italiana dei servizi segreti di altri Stati.
Dichiara quindi il suo voto favorevole su tutti gli emendamenti presentati, pur intendendo assumere un atteggiamento di astensione sul provvedimento nel suo complesso, non essendo contrario all'istituzione di commissioni d'inchiesta volte a fare chiarezza su alcune vicende della vita politica italiana.

Filippo MANCUSO (FI) non ritiene che l'attività svolta dal Comitato parlamentare di controllo sui servizi d'informazione e sicurezza in merito al dossier Mitrokhin rappresenti un elemento di preclusione all'istituzione della Commissione d'inchiesta, in quanto la relazione prodotta da quell'organismo rispondeva a finalità di diversa natura. Peraltro, il carattere delibatorio della relazione prodotta da quel Comitato comporta la necessità di un ulteriore approfondimento.
Quanto alla presunta incompletezza dell'attività svolta dalla Commissione d'inchiesta qualora non integrata da altri profili di conoscibilità, osserva che il disegno di legge, nell'individuare i compiti della stessa, fa riferimento ad una materia tanto vasta, da far ritenere addirittura insufficiente il tempo previsto per lo svolgimento dei propri lavori. Un ulteriore ampliamento della materia oggetto di accertamento rischierebbe pertanto di risultare non realistico.
Con riferimento alla considerazione del deputato Boato circa la natura della Commissione d'inchiesta come strumento di controllo delle forze di opposizione, precisa che si sono verificati casi in senso contrario. Per altro verso, ricorda che le forze politiche proponenti hanno assunto un'iniziativa riguardante l'istituzione della Commissione stessa nel momento in cui si trovavano all'opposizione.
Sottolinea infine che l'istituzione della Commissione non risponde all'esigenza di avvalorare una tesi precostituita, ma ad una finalità di natura storico-politica; considera pertanto l'iniziativa legittima sotto il profilo costituzionale e politico e utile all'interesse generale.

Sergio SABATTINI (DS-U) sottolinea il carattere strumentale della proposta di legge in esame, ritenendo che l'istituzione della Commissione d'inchiesta venga sollecitata per promuovere un'attività volta ad individuare nel comunismo l'avversario da abbattere. Sottolinea, nell'attuale fase della vita politica italiana, l'arretratezza culturale di tale orientamento che preclude ogni


Pag. 22

possibilità di interlocuzione politica e mostra l'incapacità di pensare al futuro.

Giuseppe CALDAROLA (DS-U) invita i deputati dell'opposizione ad una riflessione rispetto ad un provvedimento che contribuisce a creare una situazione di rigida contrapposizione non riscontrabile in altri paesi europei, anche in considerazione del fatto che la Commissione d'inchiesta dovrebbe svolgere la propria attività relativamente a fatti su cui lo stesso partito comunista italiano attraverso due congressi ha già offerto una verità storica.
Invita pertanto le forze di opposizione a non usare il Parlamento come strumento per alimentare un clima che rischia di far degenerare la battaglia politica; tale atteggiamento, tra l'altro, si pone in palese contraddizione con l'intenzione a suo tempo manifestata dal Presidente del Consiglio di non alimentare il contrasto ideologico.

Il ministro Franco FRATTINI sottolinea che i limiti propri dell'azione del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di informazione e sicurezza portano ad escludere la preclusione individuata nel corso del dibattito. Infatti tale organismo non ha potere di disposizione relativamente all'acquisizione degli atti e, quanto alla materia, svolge un'attività volta a verificare esclusivamente il comportamento dei servizi segreti nazionali, nei limiti in cui ciò risulti possibile, in considerazione dei limitati strumenti d'indagine del Comitato stesso.
Dopo aver ricordato che nella passata legislatura ha ritenuto di sollecitare una riflessione sul ruolo del Comitato, osserva che sotto questo profilo l'esame della proposta di legge potrebbe rappresentare un'occasione politicamente importante.

Sergio SABATTINI (DS-U), preso atto delle dichiarazioni del ministro, sottolinea che la singolare posizione del ministro stesso lo porrebbe nella condizione di rimuovere coloro che non hanno compiuto il loro dovere nell'interesse del paese.

Il ministro Franco FRATTINI assicura di aver posto domande e di aver svolto accertamenti nella sua veste di ministro, dichiarando altresì la propria disponibilità a chiarire ulteriori aspetti nel corso dei lavori della Commissione d'inchiesta, in una sede che dia adeguata garanzia di segretezza.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bielli 1.1, 1.2 e 1.3.

Valter BIELLI (DS-U) illustra il contenuto del suo emendamento 1.4, volto ad estendere l'azione di accertamento della Commissione d'inchiesta ad ogni elemento conservato presso gli archivi di informazione e sicurezza, in particolare i centri di controspionaggio, ovvero presso gli archivi correnti e storici del Ministero dell'interno, ovvero dell'Arma dei carabinieri, concernenti l'esistenza di reti spionistiche e informative di organismi stranieri operanti nel territorio nazionale. Ritenendo che tale attività risulti particolarmente utile a chiarire i rapporti intercorsi tra i servizi segreti nazionali e quelli stranieri, sollecita una disponibilità ad interloquire sul punto.

Fabrizio CICCHITTO (FI), relatore, ritenendo che anche l'emendamento Bielli 1.4 si collochi nella logica di un cambiamento radicale del provvedimento in esame, esprime sullo stesso parere contrario.

Valter BIELLI (DS-U) esprime la propria disponibilità ad una riformulazione, in quanto, pur non condividendo la logica del disegno di legge, si potrebbe a suo avviso discutere su alcuni aspetti dello stesso; al riguardo esprime l'auspicio che l'esame del provvedimento non rappresenti un'ulteriore occasione di discussione ideologica.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bielli 1.4, 1.5, 1.6, 1.7, 1.8, 1.9, 1.10 e 1.11.


Pag. 23

Valter BIELLI (DS-U), nell'illustrare le finalità del suo emendamento 1.12, esprime la propria disponibilità ad introdurre un riferimento temporale volto a definire il periodo storico in cui si collocano gli episodi della strategia della tensione e di tipo terroristico ai quali la proposta emendativa fa riferimento.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bielli 1.12, 1.13, 1.14, 1.15, 2.1 e 3.3.

Valter BIELLI (DS-U) invita i colleghi a valutare con attenzione il suo emendamento 3.1, secondo cui la Commissione non può svolgere indagini circa le opinioni politiche o aspetti della vita privata di cittadini italiani.

Il ministro Franco FRATTINI rileva che nel corso dell'esame del provvedimento al Senato è stato inserito alla lettera c) del comma 2 dell'articolo 1 il divieto di indagare o sindacare sulle opinioni politiche.

Valter BIELLI (DS-U) ritira il suo emendamento 3.1.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bielli 3.2, TIT. 1 e TIT. 2.

Donato BRUNO, presidente, avverte che il testo del disegno di legge sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere.

La seduta termina alle 16.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 10 aprile 2002 - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 16.45.

Indagine conoscitiva sulle problematiche inerenti la normativa in materia di immigrazione e di asilo.

Audizione di rappresentanti di Confartigianato, Casartigiani, Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (CNA), Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione italiana agricoltori (CIA).
(Svolgimento e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, introduce l'audizione.

Giovanna DE LUCIA, responsabile del settore mercato del lavoro della Confartigianato, Giovanni PUNZI, responsabile dell'ufficio sindacale della Confagricoltura, Cristina BANDINELLI, vicepresidente nazionale della CNA, Claudia MERLINO, componente dell'ufficio relazioni sindacali della CIA, e Romano MAGRINI, responsabile dei rapporti sindacali della Coldiretti, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'indagine.

I deputati Giannicola SINISI (MARGH-U), Sergio SABATTINI (DS-U), Alberto NIGRA (DS-U) e Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN) pongono quesiti, ai quali rispondono Giovanni PUNZI, responsabile dell'ufficio sindacale della Confagricoltura, Giovanna DE LUCIA, responsabile del settore mercato del lavoro della Confartigianato, Cristina BANDINELLI, vicepresidente nazionale della CNA, Claudia MERLINO, componente dell'ufficio relazioni sindacali della CIA, e Romano MAGRINI, responsabile dei rapporti sindacali della Coldiretti.

Donato BRUNO, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta, sospesa alle 17.45, è ripresa alle 17.50.

Audizione di rappresentanti del Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Marina militare e delle Capitanerie di porto.
(Svolgimento e conclusione).


Pag. 24

Donato BRUNO, presidente, introduce l'audizione.

Alessandro PANSA, direttore centrale della Polizia stradale, ferroviaria, postale, di frontiera e dell'immigrazione della Polizia di Stato, Vincenzo SUPPA, capo del III reparto-operazioni del comando generale della Guardia di finanza, Ilio CICERI, capo dell'ufficio operazioni del comando generale dell'Arma dei carabinieri, Francesco RICCI, sottocapo di stato maggiore della Marina, Eugenio SICUREZZA, comandante generale delle Capitanerie di porto, Giuseppe FERA, vice capo della Polizia e direttore centrale della Polizia criminale, e Mario NUNZELLA, direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di Polizia, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'indagine.

I deputati Giannicola SINISI (MARGH-U), Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), Enrico BUEMI (Misto-SDI) e, dopo un breve intervento di Vincenzo SUPPA, capo del III reparto-operazioni del comando generale della Guardia di finanza, Marcella LUCIDI (DS-U) pongono alcuni quesiti, ai quali rispondono Francesco RICCI, sottocapo di stato maggiore della Marina, Vincenzo SUPPA, capo del III reparto-operazioni del comando generale della Guardia di finanza e Alessandro PANSA, direttore centrale della Polizia stradale, ferroviaria, postale, di frontiera e dell'immigrazione della Polizia di Stato, il quale si riserva di trasmettere ulteriori elementi informativi.

Donato BRUNO, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 19.45.

N.B.: Il resoconto stenografico delle audizioni è pubblicato in un fascicolo a parte.