I Commissione - Resoconto di mercoledÏ 24 aprile 2002


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 24 aprile 2002. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la funzione pubblica Learco Saporito.

La seduta comincia alle 9.45.

Schema di regolamento concernente norme per l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale dell'Amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri.
Atto n. 95.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta di ieri.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione sullo schema di regolamento.

Riccardo MARONE (DS-U) non condivide le considerazioni svolte dal relatore nell'illustrare lo schema di decreto in esame. In particolare, suscita perplessità la previsione dell'articolo 6-bis, in base alla quale per particolari esigenze di servizio il ministro può conferire incarichi ispettivi anche a soggetti non appartenenti alla carriera diplomatica, senza oneri di natura retributiva; infatti, la persona interessata potrebbe essere indotta ad accettare l'incarico per compiacenza o per accumulare «crediti» di cui avvalersi nelle più diverse circostanze.
Ricorda che il Consiglio di Stato ha motivato la propria contrarietà a tale


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delega di funzioni ispettive anche in base all'esigenza di assicurare la coerenza nelle valutazioni, ritenendo che solo personale che abbia conoscenza dell'attività amministrativa possa agire con parametri di riferimento costanti.
Preannuncia infine il suo voto contrario qualora lo schema di parere non venga modificato recependo i rilevi del Consiglio di Stato.

Antonio ORICCHIO, relatore, richiamata la natura obbligatoria e non vincolante dei pareri espressi, osserva che nella proposta di parere sono state riprese le osservazioni del Consiglio di Stato, ampliandone in un caso il contenuto.
In merito all'esigenza di rafforzare il ruolo del segretario generale e di definire le funzioni volte ad assicurare l'unità di indirizzo e la tempestività di azione dell'amministrazione, è stata evidenziata l'opportunità di prevedere che esso coadiuvi e non supporti il ministro, operando, secondo quanto previsto dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 300 del 1999, alle dipendenze del ministro stesso.
È stata inoltre segnalata l'esigenza di chiarire se le unità di personale indicate al comma 4 dell'articolo 1 operino alle dirette dipendenze del segretario generale o del ministro.
Quanto alla previsione di cui all'articolo 6-bis, nello schema di parere è stato sottolineato che il conferimento di incarichi ispettivi a soggetti non appartenenti alla carriera diplomatica deve essere ricondotto a casi eccezionali, in quanto la valutazione dei fatti di natura disciplinare implica un incardinamento presso l'amministrazione, al fine di esprimere una valutazione ispirata a criteri di omogeneicità e sistemicità.

Riccardo MARONE (DS-U) ritiene che il conferimento di incarichi ispettivi a soggetti non appartenenti alla carriera diplomatica comporti il rischio, aggravato dall'assenza di oneri di natura retributiva, di una eccessiva contiguità tra il ministro e le persone di cui egli potrebbe avvalersi a fine di assicurare atteggiamenti coerenti con il proprio orientamento.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 9.55.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 aprile 2002. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la funzione pubblica Learco Saporito.

La seduta comincia alle 9.55.

Riforma dell'organizzazione del Governo.
C. 1534/B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stato concluso l'esame preliminare.
Avverte che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato).
Avverte altresì che sono da considerare inammissibili, ai sensi degli articolo 70, comma 2, e 89 del regolamento, gli emendamenti 10.1, 10.6, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5, 10.7, 10.8, 14.10, 14.15, 14.8 e 14.2 in quanto volti a sopprimere o a sostituire interamente articoli o commi che sono stati solo parzialmente modificati dal Senato e per i quali non è rinvenibile un nesso di immediata e oggettiva conseguenzialità con le modifiche introdotte dal Senato. L'approvazione di tali emendamenti comporterebbe, infatti, la soppressione, o la sostituzione integrale, di norme sulle quali le due Camere si sono già pronunciate favorevolmente sia pure con diversità di formulazione. Gli emendamenti sarebbero, invece, ammissibili, qualora riformulati nel senso di proporre la soppressione, o la sostituzione, delle sole modifiche introdotte dal Senato.


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Avverte infine che gli emendamenti riferiti a parti del testo non modificate dal Senato rispetto al testo già approvato dalla Camera non sono stati inseriti nel fascicolo degli emendamenti in distribuzione e non saranno pubblicati in allegato al resoconto della seduta odierna.

Il sottosegretario Learco SAPORITO richiama le modifiche introdotte al Senato su cui nella seduta di ieri sono stati espressi alcuni rilievi critici.
Ricorda che il Nucleo per la semplificazione delle norme e delle procedure è stato previsto dalla legge di semplificazione 1998 in ossequio ad una logica di centralizzazione di tutte le attività volte al perseguimento dello specifico obiettivo. Viceversa, con il disegno di legge di semplificazione 2001, già approvato dal Senato e all'esame della Camera, si intende superare tale impostazione affidando a ciascuna amministrazione con proprio regolamento il riassetto normativo di settore, anche attraverso innovazioni sostanziali. In tale contesto l'articolo 11 sopprime il Nucleo per la semplificazione delle norme e delle procedure e prevede l'istituzione di un organismo di coordinamento delle attività delle singole amministrazioni.
Quanto al personale attualmente operate all'interno del nucleo, assicura che verrà impiegato nell'ambito del Dipartimento della funzione pubblica e della Presidenza del consiglio.
La formulazione dell'articolo 13, introdotto dal Senato, risponde all'esigenza di razionalizzare l'esistente sulla base di principi e criteri direttivi; al riguardo dichiara la disponibilità del Governo, in fase di attuazione della delega, a consultare gli organismi interessati.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U), rilevata la netta separazione tra le funzioni del Governo e quelle del Parlamento, sottolinea che la consultazione degli organismi che si occupano di parità e di pari opportunità in sede di attuazione della delega è cosa diversa dallo svolgimento di audizioni presso la Camera prima dell'approvazione del provvedimento di delega.

Graziella MASCIA (RC), sottolineata la genericità dei principi e criteri direttivi contenuti nella delega, ribadisce l'opportunità di audire gli organismi che si occupano di parità e di pari opportunità.

Donato BRUNO, presidente, prospetta la possibilità di procedere alla votazione degli emendamenti presentati, accantonando l'esame dell'articolo 13, oppure di rinviare l'esame del provvedimento successivamente alla prevista riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, anche in considerazione della richiesta avanzata dal gruppo dei Democratici di sinistra di non procedere a votazioni fino alle 10.30.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U) evidenzia l'esigenza comune a tutti i gruppi di procedere a consultazioni prima della votazione per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale.

Egidio STERPA (FI) paventa che, al termine della seduta del Parlamento in seduta comune, i deputati non partecipino ai lavori della Commissione.

Donato BRUNO, presidente, assicura che i lavori della Commissione procederanno comunque nell'ordine stabilito.
Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 10.25, è ripresa alle 11.45.

Donato BRUNO, presidente, invita il relatore ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati.

Nuccio CARRARA (FI), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

Il sottosegretario Learco SAPORITO concorda con il parere espresso dal relatore, invitando i presentatori a ritirare l'emendamento Montecchi 13.9 e a trasfondenderne il contenuto in un ordine del giorno che il Governo si impegna sin d'ora ad accogliere.


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Gianclaudio BRESSA (MARGH-U), intervenendo sul complesso degli emendamenti, evidenzia la mancanza di coerenza dell'intero provvedimento e fa presente che gli emendamenti proposti sono volti a sopprimere il riferimento dell'articolo 1 all'articolo 28 della legge finanziaria per il 2001, a modificare le parti del testo in cui si conferiscono deleghe senza indicare principi e criteri direttivi, nonché a rettificare le disposizioni relative al Nucleo per la semplificazione delle norme e delle procedure. Auspica infine che il Governo possa riconsiderare il testo nel corso dell'esame in Assemblea.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bressa 1.1, Boato 2.1, Amici 2.2, Mascia 4.1, Amici 11.1, Bressa 11.2, Amici 12.1, gli identici emendamenti Bressa 13.1 e Cima 13.7, fatto proprio dal deputato Amici, nonché l'emendamento Boato 13.8.

Donato BRUNO, presidente, chiede se i presentatori accedano all'invito del Governo a ritirare l'emendamento Montecchi 13.9.

Sesa AMICI (DS-U) insiste per la votazione dell'emendamento Montecchi 13.9, di cui è cofirmataria.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Montecchi 13.9, Amici 13.10, Cima 13.4, fatto proprio dal deputato Amici, Amici 13.11, Cima 13.5, fatto proprio dal deputato Amici, Amici 13.12. Respinge altresì gli emendamenti Cima 13.6, 13.3 e 13.2, fatti propri dal deputato Amici. Respinge infine gli emendamenti Amici 13.13 e 13.14 e Mascia 14.16.

Donato BRUNO, presidente, avverte che il testo del provvedimento sarà trasmesso alle competenti Commissioni per l'espressione dei prescritti pareri.
Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo.
C. 2454 Governo, approvato dal Senato, C. 11 d'iniziativa popolare, C. 16 d'iniziativa popolare, C. 220 Piscitello, C. 387 Volontè, C. 457 Cento, C. 1413 La Russa, C. 1692 Buemi, C. 1792 Sinisi, C. 1894 Pisapia e C. 2597 Consiglio regionale della Toscana.
(Rinvio del seguito dell'esame).

Donato BRUNO, presidente, in considerazione della deliberazione assunta in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo sulla calendarizzazione del provvedimento per l'esame in Assemblea nella terza settimana di maggio, ritiene opportuno rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta.

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, invita la Commissione ad organizzare i propri lavori in modo tale da concludere l'esame del provvedimento nella seconda settimana di maggio.

Donato BRUNO, presidente, assicura che i lavori della Commissione procederanno nel senso da lei richiesto.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.40 alle 11.45.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifica all'articolo 11 della Costituzione in materia di partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
C. 2218 cost. Cé.


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ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 149 del 23 aprile 2002, a pagina 31, seconda colonna, alla diciassettesima riga, la parola «501-bis» è sostituita dalla seguente: «301-bis»; alla diciannovesima riga, la parola «4» è sostituita dalla seguente: «43»; conseguentemente, a pagina venti, seconda colonna, all'undicesima riga la parola «4» è sostituita dalla seguente: «43».