© UNICEF/HQ95-0265/ Howard Davies

 

 

 

 

 

 

 

NAZIONI UNITE

 

SESSIONE SPECIALE SULLíINFANZIA

 

 

SEDE DELLE NAZIONI UNITE, NEW YORK

8 ñ 10 MAGGIO 2002

 

 

 

 

 

 

 

 


SESSIONE SPECIALE DELLE NAZIONI UNITE SULLíINFANZIA

 

Un mondo a misura dellíinfanzia

 

Pi˜ di dodici anni fa, i leader mondiali riunitisi per il Vertice Mondiale sullíInfanzia, si impegnarono a difendere ed a promuovere i diritti dei bambini e degli adolescenti in tutto il  mondo. Per adempiere a tale impegno concordarono sette importanti obiettivi che avrebbero migliorato le condizioni di vita e le possibilitý di sopravvivenza di tutti i minori.  Nel maggio 2002, un numero senza precedenti di leader mondiali si riuniranno ancora una volta a New York per esaminare i risultati raggiunti e i fattori che li hanno influenzati.

 

La Sessione Speciale dellíAssemblea Generale delle Nazioni Unite sullíInfanzia, convocata dai 190 Stati Membri, riunirý numerosi leader mondiali per esaminare i rapporti dettagliati in merito ai progressi realizzati sulla base degli obiettivi prefissati nel 1990 e su quanto ancora rimane da fare. Ai leader mondiali sarý anche richiesto di impegnarsi in nuove iniziative concrete a favore dellíinfanzia per il prossimo decennio.   Centinaia di ONG saranno presenti a New York.

 

Oltre a stabilire nuovi obiettivi, la Sessione Speciale incoraggerý i leader mondiali ad esaminare le sfide che hanno una forte influenza sulla vita dei minori, fra le quali la pandemia HIV/AIDS, i conflitti armati e gli spostamenti forzati, la povertý, e líattuale sfruttamento dei minori come soldati, operatori del sesso e lavoratori.

 

Originariamente fissata per il 19ñ21 settembre 2001, la Sessione Speciale di New York Ë stata posticipata a causa degli eventi dellí11 settembre.  La Sessione ora si concentrerý sullíimportanza dellíinvestire sullíinfanzia per creare un mondo di pace, un mondo stabile -- un mondo che sia veramente a misura dellíinfanzia.

 

 

 

Per ulteriori informazioni:

 

press@unicef.org

www.unicef.it

www.onuitalia.it

 

 

Laufey Love, Dipartimento delle Nazioni Unite per la Pubblica Informazione, New York (001-212) 963-3507

Liza Barrie, UNICEF Media Chief, New York (001-212) 326-7593

Alfred Ironside, UNICEF Media, New York (001-212) 326-7261

Wivina Belmonte, UNICEF Media, Ginevra (0041-22) 909-5509

Lucca Cappelletti, Ufficio Stampa, Comitato Italiano UNICEF (06 47809233 ñ 234)

K. Miranda-Saleme / D. Salvati, UNIC Roma (06 6789907)

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite (UNIC), Roma


 

IL RUOLO DELLíINFANZIA NELLA PACE E NELLA SICUREZZA

SARAí AL CENTRO DELLA CONFERENZA GLOBALE

 

La Sessione Speciale dellíAssemblea Generale delle Nazioni Unite sullíInfanzia, rimandata nello scorso settembre, riunirý i leader mondiali a New York.

 

Roma ñ I leader mondiali si riuniranno a New York per uníimportante conferenza che si concentrerý sui progressi globali realizzati a sostegno dellíinfanzia e sul ruolo fondamentale che gli investimenti a favore dei minori possono svolgere nella costruzione della pace e della sicurezza globale.

 

Si prevede che la Sessione Speciale dellíAssemblea Generale sullíInfanzia, programmata inizialmente per il settembre 2001, ma rimandata a seguito degli attacchi terroristici a New York ed a Washington DC, riunirý a New York, dallí8 al 10 maggio, pi˜ di 70 capi di Stato e di Governo.

 

La Sessione Speciale, che fa seguito al Vertice Mondiale sullíInfanzia del 1990, presenterý ai leader mondiali uníanalisi dettagliata di ciÚ che Ë stato realizzato e di quello che non Ë stato raggiunto. Si prevede che la Sessione Speciale concentrerý la propria attenzione su come gli investimenti per líistruzione, la salute e la difesa dei bambini contribuiscono alla stabilitý e alla pace globale.

 

La Sessione Speciale sullíInfanzia si concluderý con líadozione di una nuova serie di obiettivi globali focalizzati sui minori e con un piano díazione per la loro attuazione.

 

PerchÈ líinfanzia

Nel giugno 2001, prima della data inizialmente stabilita per la Sessione, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha rilasciato un rapporto che illustrava cosa era stato fatto per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel 1990 e che cosa invece rimaneva ancora da fare. Il rapporto, intitolato Noi i bambini, contiene informazioni tratte da 135 differenti analisi a livello nazionale, e costituisce il quadro pi˜ esaustivo che sia stato mai realizzato sul bambino globale. Da allora, il rapporto Ë stato aggiornato per riflettere dati pi˜ recenti.

 

ìIl mondo non Ë riuscito a realizzare gran parte degli obiettivi stabiliti dal Vertice Mondiale sullíInfanziaî, ha scritto il Segretario Generale, ìnon perchÈ questi fossero troppo ambiziosi o tecnicamente al di lý della nostra portata. In realtý non siamo stati allíaltezza delle aspettative in gran parte a causa di investimenti insufficienti.î

 

La questione di come e perchÈ investire sui minori ha assunto ancora una maggiore importanza  dopo lo scorso settembre. Fra le numerose iniziative necessarie a migliorare la stabilitý e la sicurezza globale, Ë cresciuto il consenso sul fatto che qualsiasi sforzo in tale direzione debba iniziare con la costruzione di un mondo a misura dellíinfanzia.

 

ìNon posso immaginare un mondo veramente migliore che non sia edificato sulla base di un atteggiamento appropriato nei confronti delle generazioni attuali e future,î ha affermato Carol Bellamy, Direttore Esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per líInfanzia (UNICEF). ìUna buona istruzione elementare per tutti i bambini, uníassistenza sanitaria adeguata volta a garantire una partecipazione positiva alla societý, e la protezione dallo sfruttamento: questi sono valori fondamentali che in molti luoghi, per molti  bambini, rimangono soltanto dei sogni lontani.î

 

ìQuando le nazioni si impegnano ad effettuare degli investimenti sullíinfanzia, e realizzano tali investimenti in modo che promuovano i diritti dellíinfanzia, ci sono di conseguenza progressi concreti nel campo dello sviluppo umano,î ha aggiunto Carol Bellamy. ìLaddove invece cíË uníadesione puramente formale ai diritti dellíinfanzia e gli investimenti sono limitati, le societý continuano a combattere.î

 

Le sfide che i minori debbono affrontare oggi

Nel mondo ci sono 2,1 miliardi di minori, che rappresentano il 36 per cento della popolazione del pianeta. Ogni anno nascono circa 132 milioni di bambini.  Attualmente, un bambino su quattro vive in condizioni di povertý estrema ñ allíinterno di famiglie il cui reddito Ë inferiore a un dollaro al giorno. Un bambino su 12 muore prima di raggiungere il quinto anno di etý, principalmente per cause che potrebbero essere evitate.

 

Secondo le statistiche compilate per il rapporto del Segretario Generale, Noi i Bambini, per ogni 100 bambini nati nel 2000:

 

      Le nascite di 40 non verranno registrate.

      26 non saranno vaccinati contro alcuna malattia.

      19 non avranno accesso allíacqua pulita da bere.

      30 soffriranno di malnutrizione nei primi cinque anni di vita.

      17 non andranno mai a scuola. Di questi, 9 saranno bambine.

      Soltanto 25 su 100 bambini che inizieranno la scuola elementare raggiungeranno la quinta classe.

 

ìDisponiamo delle risorse e delle conoscenze per superare queste sfide,î ha detto ancora Carol Bellamy. ìIl nostro scopo, in occasione della Sessione Speciale, sarý quello di convincere i leader mondiali che investire sullíinfanzia rappresenta la loro prima responsabilitý e che investire sui minori rappresenta líunica strategia duratura per ridurre la povertý, fermare líAIDS ed evitare i conflitti.î

 

Carol Bellamy ha affermato che la Sessione Speciale sullíInfanzia si terrý fra due importanti incontri dedicati allo sviluppo globale ñ la Conferenza Internazionale sui Finanziamenti per lo Sviluppo, che si Ë tenuta a marzo in Messico, ed il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile che avrý luogo in Sud Africa questa estate. Ha inoltre sottolineato che la questione relativa agli investimenti sullíinfanzia  sarý uno dei principali temi di dibattito in  entrambi  gli appuntamenti, ìcosÏ come Ë giusto che sia.î

 

ìNon dobbiamo mai dimenticare che siamo i nostri stessi custodi,î ha asserito Carol Bellamy. ìLa storia ci giudicherý severamente se rifiuteremo di impiegare le nostre conoscenze, le nostre risorse e la nostra volontý per assicurare che ogni nuovo membro della famiglia umana giunga in un mondo  che onora e protegge gli anni, preziosi e insostituibili, dellíinfanzia.î

 

 

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite, Roma

 

 


Informazioni generali

 

La Sessione Speciale dellíAssemblea Generale delle Nazioni Unite sullíInfanzia

New York , 8-10 maggio 2002

 

Partecipazioni: Al 13 marzo, 71 Capi di Stato e di Governo si sono impegnati ad essere presenti al Vertice, e il loro numero Ë in continua crescita. In aggiunta, pi˜ di 3.000 organizzazioni non governative sono state accreditate, un numero superiore rispetto ad ogni altra conferenza delle Nazioni Unite.

 

Il processo: Negli ultimi 24 mesi, una serie di Consultazioni Regionali condotte dai governi e dalle ONG ha prodotto dei concreti impegni regionali che saranno presentati alla Sessione Speciale e serviranno come ìmappeî regionali per migliorare le esistenze dei minori. I relativi documenti possono essere consultati allíindirizzo Internet www.unicef.org. Decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, compresi bambini e adolescenti, hanno preso parte a questo processo di ampia portata.

 

Le statistiche: Il rapporto del Segretario Generale, ìNoi i bambiniî, puÚ essere consultato anche on line, sul sito www.unicef.org/specialsession/about/sg-report.  Sono attualmente disponibili una serie di note informative riassuntive, tra le quali: ìGli obiettivi mondiali per líInfanziaî  e ìIl bambino globaleî.

 

LíUNICEF: LíUNICEF Ë stato designato dallíAssemblea Generale delle Nazioni Unite come  Segretariato per la Sessione Speciale.  Il Team UNICEF addetto allíInformazione puÚ assistere le organizzazioni del settore dellíinformazione nella preparazione dei servizi, nel reperimento di dati, nellíorganizzazione di interviste e nellíottenere cassette con immagini di repertorio. Gli accrediti per la Sessione Speciale vengono concessi dal Dipartimento delle Nazioni Unite per la Pubblica Informazione (DPI). Per ulteriori informazioni, si puÚ consultare il sito Web della Sessione Speciale:  www.unicef.org/specialsession/press/credentials.

 

DÏ di sÏ: LíUNICEF Ë una delle numerose organizzazioni per líinfanzia che esorta i popoli di tutto il mondo a sostenere le iniziative a favore dei minori mediante la campagna DÏ di sÏ allíInfanzia. Accedendo al sito www.gmfc.org, le persone possono dare il proprio voto in merito alle tre iniziative pi˜ importanti che i leader dovrebbero realizzare a favore dellíinfanzia.  I risultati ñ che giý includono pi˜ di 51 milioni di pareri ñ verranno presentati in occasione della Sessione Speciale. Il messaggio: le persone si preoccupano dellíinfanzia e vogliono che i governi mantengano le promesse che hanno fatto loro.

 

Che cosa accadrý: Il team UNICEF addetto allíInformazione in occasione della Sessione Speciale rilascerý aggiornamenti settimanali sul Vertice, compresi elenchi di partecipanti, informazioni sulle tematiche fondamentali e, in generale, su ciÚ che sta accadendo intorno alla Sessione Speciale sullíInfanzia.

 

Per essere inseriti nella nostra mailing list, inviare una e-mail allíindirizzo press@unicef.org.

 

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite (UNIC), Roma

 


La sessione speciale su internet

 

Sessione Speciale sullíInfanzia

Visitate il sito Internet www.unicef.org/specialsession per avere una introduzione dettagliata alla Sessione Speciale sullíInfanzia, unitamente con líordine del giorno, le informazioni per i partecipanti, líanalisi dei risultati che si prevede verranno ottenuti e altro ancora.

Per i giornalisti

Un Centro Stampa dedicato alla Sessione Speciale per avere gli ultimi comunicati stampa, discorsi, informazioni generali, consulenze media e dettagli per gli accrediti: www.unicef.org/specialsession/press

Immagini video di repertorio

Sono disponibili immagini video di repertorio, fra cui un package sulle questioni di rilievo della Sessione Speciale: www.unicef.org/broadcast/brolls/specialsession

Notizie via satellite

Dal 7 al 10 maggio, due volte al giorno, líUNICEF offrirý, via satellite, 10 minuti di notizie di rilievo sulla Sessione Speciale:   www.unicef.org/broadcast/feeds.

Analisi di fine decennio

Il rapporto del Segretario Generale, Noi i bambini, Ë disponibile online allíindirizzo Internet www.unicef.org/specialsession/press. In esso vengono descritti i progressi compiuti nel raggiungere gli obiettivi stabiliti in occasione del Vertice Mondiale sullíInfanzia del 1990.

Analisi nazionali

Per verificare i progressi del tuo Paese nel raggiungimento degli obiettivi del vertice Mondiale, visita il sito Internet dellíUNICEF allíindirizzo www.unicef.org/specialsession e clicca sul tasto How is your country doing?

Movimento Globale per líInfanzia

Guidato da Nelson Mandela e da Graca Machel, il Movimento Globale per líInfanzia Ë un insieme di persone e organizzazioni dedicate a promuovere i diritti dellíinfanzia. Grazie alla campagna DÏ Di SÏ per i Bambini, milioni di persone hanno espresso le proprie opinioni sulle questioni che riguardano líinfanzia tramite un voto globale via Internet e una campagna di voto con schede cartacee. Per saperne di pi˜ (e controllare líultimo conteggio dei voti), visitate il sito internet www.gmfc.com.

Il Centro Stampa dellíUNICEF su Internet

Tenetevi aggiornati sulle tematiche infantili nel corso della Sessione Speciale e durante il resto dellíanno, visitando il centro Stampa dellíUNICEF su Internet (www.unicef.org), aggiornato quotidianamente con notizie sullíinfanzia, rassegne stampa globali sulle tematiche che interessano líinfanzia, servizi speciali, foto, video ed altro ancora. Potete scrivere allíufficio media dellíUNICEF allíindirizzo e-mail: press@unicef.org.

Copertura delle Nazioni Unite sulla Sessione Speciale sullíInfanzia

Durante la Sessione Speciale il Dipartimento per la Pubblica Informazione delle Nazioni Unite gestirý una pagina web che fornirý notizie sullo svolgimento della Sessione, includendo un webcast, testi delle dichiarazioni dei rappresentanti degli Stati Membri, comunicati stampa ed altro materiale di rilievo. Per accedere a questa pagina, visitate www.un.org/ga/children.

 

 

 

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite (UNIC), Roma

 

 


Il bambino globale

 

 

Ci sono 2,1 miliardi di minori nel mondo, che rappresentano il 36 per cento della popolazione mondiale.   Ogni anno nascono circa 132 milioni di bambini.

 

A livello globale, 1 bambino su 4 vive in condizioni di estrema povertý, in famiglie il cui reddito Ë inferiore a 1 dollaro al giorno. Nei Paesi in via di sviluppo, 1 bambino su 3 vive in condizioni di povertý estrema.

 

Un bambino su 12 muore prima di raggiungere i cinque anni di etý, nella maggior parte dei casi per cause che avrebbero potuto essere evitate.

 

 

Ogni 100 bambini nati nel 2000:

 

            ¸53 sono nati in Asia (19 in India e 15 in Cina)

¸19 sono nati nellíAfrica sub-sahariana

¸9 sono nati in America Latina e nei Caraibi

¸7 sono nati nel Medio Oriente e nel Nord Africa

¸5 sono nati in Europa orientale, CSI e Stati Baltici

¸7 sono nati nei Paesi industrializzati in Europa occidentale, Stati Uniti, Canada, Israele, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.

 

Se le condizioni sociali rimangono inalterate,  il loro destino sarý:

 

Registrazione delle nascite

¸40 nascite non sono registrate. Ufficialmente questi bambini non esistono e non hanno alcuna nazionalitý.

 

Vaccinazioni

¸26 non verranno vaccinati contro alcuna malattia.

 

Alimentazione

¸Nei loro primi cinque anni di vita, 30 soffriranno di malnutrizione.

¸Solamente 46 verranno allattati esclusivamente al seno durante i primi tre mesi di vita.

 

Acqua e servizi sanitari

¸19 non avranno accesso allíacqua sicura da bere.

¸40 vivranno senza disporre di servizi sanitari adeguati.

 

Istruzione

¸17 di questi bambini non andranno mai a scuola. Di essi, 9 sono bambine.

¸25 su 100 che inizieranno la scuola elementare non raggiungeranno la quinta classe.

Lavoro minorile

¸Nel mondo in via di sviluppo 1 bambino su 5 nella fascia di etý che va dai 5 ai 14 anni di etý lavorerý.

      Metý di quelli che lavoreranno lo faranno a tempo pieno.

      11 su 53 bambini nati in Asia lavoreranno.

      9 su 24 bambini nati in Africa lavoreranno.

      1 su 8 bambini nati in America Latina lavorerý.

 

Aspettativa di vita

¸A livello globale, questi bambini avranno uníaspettativa di vita pari a 63 anni.

¸Nel mondo industrializzato vivranno 78 anni.

¸Nei 45 Paesi pi˜ colpiti dallíHIV/AIDS, la loro aspettativa media di vita sarý di 58 anni.

¸In Botswana, Malawi, Mozambico, Ruanda, Zambia e Zimbabwe ñ i paesi pi˜ duramente colpiti dallíHIV/AIDS ñ líaspettativa di vita sarý inferiore a 43 anni.

 

 

Fonti: Statistiche OIL sul Lavoro Minorile; UNICEF, La Condizione dellíInfanzia nel mondo, 2002.    Divisione delle Nazioni Unite per la Popolazione.

 

 

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite (UNIC), Roma

 


 

 

Gli obiettivi mondiali per líinfanzia

1990-2000

 

 

ìNon puÚ esistere compito pi˜ nobile dellíoffrire un futuro migliore ad ogni bambino.î

 

 

I leader mondiali, riunitisi per il Vertice Mondiale sullíInfanzia del 1990, avevano individuato 27 obiettivi specifici relativi alla sopravvivenza, alla salute, allíalimentazione, allíistruzione e alla protezione dei minori. Tali obiettivi avrebbero dovuto essere raggiunti nellíanno 2000.

 

I leader mondiali si riuniranno in occasione della Sessione Speciale dellíAssemblea Generale delle Nazioni Unite sullíInfanzia, che si terrý nel maggio 2002,  per riesaminare i progressi compiuti nel raggiungere gli obiettivi a suo tempo stabiliti e per accordarsi sui nuovi obiettivi che dovranno essere fissati per il decennio a venire.

 

I progressi riassunti nelle seguenti pagine costituiscono un insieme di successi notevoli (6 obiettivi), di progressi realizzati (12 obiettivi) e di insuccessi (3 obiettivi). Per i rimanenti 6 obiettivi ci sono invece dati limitati o non conclusivi.

 

Le pagine che seguono contengono uníanalisi sintetica di ciascuno di questi obiettivi. Contenuti pi˜  dettagliati possono essere reperiti nel Rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite intitolato ìWe the Childrenî (settembre 2001) e nel documento ìA Statistical Review of Progress since the World Summit for Childrenî, disponibili  online sul sito www.unicef.org.

 

 

Una nota sullíHIV/AIDS

Il Piano díAzione adottato in occasione del Vertice Mondiale sullíInfanzia prevedeva che líHIV/AIDS avrebbe potuto cancellare i risultati conseguiti riguardo la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dei minori. Ma, nel 1990, poche persone avrebbero potuto immaginare gli effetti di questa pandemia. Infatti, gran parte dei risultati ottenuti nella seconda metý del XX secolo nel campo dello sviluppo sociale ed umano sono ora a rischio. In alcune regioni, poi, come líAfrica sub-sahariana, essi giý sono stati completamente cancellati. I pochi Paesi che hanno apertamente e coraggiosamente affrontato líepidemia nel corso degli anni í90 hanno avuto  dei risultati incoraggianti; ma in ogni altro Paese le iniziative pubbliche sono state procrastinate per anni.

Bambini e  giovani sono stati fra le principali vittime di questa negligenza. I bambini affrontano diverse minacce a causa dellíHIV/AIDS, fra cui il rischio di contrarre il virus, di essere colpiti dalle conseguenze che subiscono le loro famiglie e le loro comunitý e di rimanere orfani quando i loro genitori muoiono di AIDS.  Circa metý delle nuove infezioni si verificano fra i giovani.

Guardando avanti, la battaglia contro líHIV/AIDS rappresenterý uno dei fattori pi˜ importanti nei progressi in favore dei minori.

 

 

 

 

 

 

I. SUCCESSI NOTEVOLI

 

1. Poliomielite: eliminazione globale entro il 2000

 

a)     Tendenza

 

 

b)    1988

 

c)     2000

 

d)    Commenti

Progressi realizzati: Un successo notevole. In pi˜ di 175 Paesi non si sono verificati casi di poliomielite.

 

350.000 casi.

 

Meno di 3.500 casi.

 

Oggi la poliomielite rimane un fenomeno endemico solamente in 20 Paesi, rispetto ai 125 del 1988.

 

 

 

 

2. Tetano neonatale: eliminazione entro il 1995

 

a)     Tendenza

 

 

b)    1990

 

c)     2000

 

d)    Commenti

Progressi realizzati: Un successo notevole. Riduzione pari a pi˜ del  50 per cento dei decessi causati dal tetano neonatale.

 

470.000 morti causate dal tetano neonatale.

 

215.000 morti causate dal tetano neonatale.

 

Entro il 2000, 104 Paesi in via di sviluppo, su 161, avevano eliminato il tetano neonatale e altri 22 erano vicini a raggiungere tale risultato.

Ciononostante, nelle aree pi˜ povere del pianeta il tetano neonatale rimane una delle principali cause di mortalitý infantile. 18 dei 27 Paesi che rappresentano il 90% di tutti i restanti casi di mortalitý per tetano neonatale, si trovano in Africa.

 

 

 

 

 

3. Decessi dovuti alla diarrea: diminuzione del 50 per cento

 

a)     Tendenza

 

 

b)    1990

 

c)     2000

 

d)    Commenti

Progressi realizzati: Un successo notevole. I decessi causati dalla diarrea sono stati ridotti del 50 per cento.

 

Circa 3 milioni di morti allíanno.

 

Circa 1,5 milioni di morti allíanno.

 

Nonostante i progressi, la diarrea rimane una delle principali cause di morte fra i bambini.

 

 


 


4. Deficienza di vitamina A: eliminazione effettiva entro líanno 2000

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    1996

 

 

c)     2000

 

 

d)    Commenti

Progressi realizzati: Un successo notevole. Incremento nellíintegrazione di vitamina A. Fra il 1998 e il 2000, mediante queste integrazioni potrebbero essere stati evitati un milione di decessi infantili.

 

Nel 1996, 11 Paesi avevano raggiunto un tasso di integrazione del 70% o pi˜ alto per ogni dose elevata.

 

Entro il 1999, 43 Paesi avevano raggiunto un tasso di integrazione del 70 per cento o pi˜.

 

Líintegrazione di vitamina A Ë iniziata seriamente a metý degli anni í90. La copertura Ë pi˜ elevata nei Paesi dove Ë pi˜ necessaria.

 

 

 

 

 

5. Disordini causati da deficienza di iodio (IDD): eliminazione effettiva

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    1990

 

 

c)     2000

 

d)    Commenti

Progressi realizzati: Un successo notevole. Incremento significativo nella percentuale di famiglie che impiegano sale iodato nel tentativo di eliminare líIDD.

 

Nel mondo in via di sviluppo meno del 20 per cento delle famiglie impiegava sale iodato.

 

Nel mondo in via di sviluppo il 70 per cento delle famiglie usa sale iodato.

 

Pi˜ di 90 milioni di neonati vengono protetti ogni anno da significative diminuzioni nella loro capacitý di apprendimento causate dallíIDD, grazie allíimpiego del sale iodato.

 

 

 

 

 

6. Eliminazione della malattia del verme di Guinea (dracunculiasi) entro il 2000

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    Commenti

Progressi realizzati: Un successo notevole. Diminuzione pari allí88 per cento nei casi riportati.

 

La malattia Ë stata eliminata in tutte le regioni eccetto che in 14 Paesi dellíAfrica.   Il Sudan rappresenta il 75 per cento dei rimanenti casi che vengono riferiti.

 

 

 


II. ALCUNI PROGRESSI

 

1. Mortalitý neonatale e al di sotto dei 5 anni di etý (U5MR): diminuzione di un terzo nella mortalitý neonatale e in quella al di sotto dei 5 anni díetý (U5MR)

 

 

a)     Tendenza

 

b)    1990 U5MR

 

c)     2000 U5MR

 

d)    obiettivo 2010

 

e)     Commenti

 

Progressi realizzati: Diminuzione globale pari al 11 per cento.

 

93 decessi ogni 1.000 nati vivi.

 

83 decessi ogni 1.000 nati vivi.

 

Una ulteriore diminuzione pari al 33 per cento.

 

Pi˜ di 60 Paesi hanno registrato una diminuzione del 33 per cento. In pi˜ di 100 Paesi la mortalitý fra i bambini al di sotto dei 5 anni di etý Ë stata ridotta del 20 per cento.

 

 

 

2. Morbillo: diminuzione del 95 per cento nei decessi causati dal morbillo e del 90 per cento dei casi di morbillo entro il 1995, come passo significativo per una eliminazione globale nel lungo periodo

 

 

a)     Tendenza

 

 

b)    2000

 

c)   Obiettivo 2005

 

d)   Commenti

 

Progressi realizzati: Una riduzione di circa il 40 per cento nellíincidenza annuale dei casi di morbillo.

 

Su circa 30 - 40 milioni di casi di morbillo, 770.00 decessi.

 

Dimezzare il numero di decessi per morbillo.

 

NellíAfrica sub-sahariana e nellíAsia Meridionale, il morbillo rimane ancora il principale killer infantile fra le malattie che possono essere evitate con i vaccini. Nel 1999, in 14 Paesi la copertura assicurata dalle vaccinazioni contro il morbillo Ë stata inferiore al 50 per cento.

 

 

 

3. Malnutrizione: dimezzare i casi di malnutrizione grave e moderata tra i bambini al di sotto dei cinque anni di etý

 

a)     Tendenza

 

b)    1990

 

c)     2000

d)    obiettivo 2010

 

e)     Commenti

 

Progressi realizzati: Diminuzione pari al 15 per cento nei Paesi in via di sviluppo.

32 per cento nei Paesi in via di sviluppo (pari a circa 177 milioni di bambini).

28 per cento nei Paesi in via di sviluppo (pari a 150 milioni di bambini).

Una diminuzione del 33 per cento, con una particolare attenzione ai bambini al di sotto dei due anni di etý.

Varianti regionali: i maggiori progressi sono stati registrati nei Paesi dellíAsia Orientale e del Pacifico; mentre pi˜ della metý di tutti i bambini sotto-peso vivono nei Paesi dellíAsia meridionale.

 

 

 

4. Allattamento al seno: mettere tutte le donne in condizione di allattare al seno i propri bambini per un periodo fra i quattro e i sei mesi e di continuare líallattamento con integrazione alimentare durante il secondo anno di vita del bambino

 

 

a)     Tendenza

 

 

b)    1990

 

c)     2000

 

d)    Commenti

 

Progressi realizzati: Líallattamento al seno dei neonati da 0 a 3 mesi Ë aumentato del 10 per cento.

 

42 per cento di tutti i neonati (0-3 mesi).

 

46 per cento di tutti i neonati (0-3 mesi).

 

Anche le integrazioni alimentari fra i 6 e i 9 mesi di etý sono aumentate, passando dal 43 per cento al 50 per cento. LíIniziativa degli Ospedali Amici dei Bambini (BFHI) Ë stata sviluppata in pi˜ di 15.000 ospedali di 136 Paesi. I livelli di allattamento continuativo rimangono relativamente elevati ad un anno di etý (81 per cento), ma al compimento del secondo anno di vita soltanto metý di tutti i bambini vengono ancora allattati al seno.

 

 

 

 

 

 

 

5. Nascite sotto peso: diminuzione del tasso di nascite sotto peso (2,5 chilogrammi o meno) a meno del 10 per cento

 

 

a)     Tendenza

 

b)    Stime 1990

 

c)     Stime 2000

 

 

d)    Commenti

 

Progressi realizzati: Diminuzione nel tasso delle nascite sotto peso.

 

Non pervenute.

 

Meno del 10 per cento di tutti i neonati in 100 Paesi in via di sviluppo  pesano meno di 2,5 kg.

 

Si pensa che le stime qui riportate non siano corrette in quanto nei Paesi in via di sviluppo molti neonati non vengono pesati al momento della nascita. Esistono enormi differenze fra regioni:

 

Asia meridionale ñ 26 per cento (9,6 milioni di bambini ogni anno)

Africa sub-sahariana ñ 12 per cento (3,1 milioni di bambini ogni anno)

America Latina e Caraibi ñ 9 per cento

Asia orientale e Pacifico ñ 8 per cento

Unione Europea/CSI ñ 9 per cent

Paesi industrializzati ñ 7 per cento.

 

 

 

 

 

6. Pianificazione familiare: accesso di tutte le coppie ad informazioni e servizi per la prevenzione delle gravidanze molto precoci, troppo ravvicinate, in etý molto avanzata o troppo numerose

 

 

a)     Tendenza

 

 

b)    1990

 

c)     2000

 

d)    Commenti

 

Progressi realizzati: Incremento nellíimpiego di contraccettivi; diminuzione nel tasso di fertilitý.

 

Diffusione dei contraccettivi 57 per cento; tasso di fertilitý 3,2.

 

Diffusione dei contraccettivi 67 per cento; tasso di fertilitý 2,7.

 

La diffusione dei contraccettivi Ë aumentata del 10 per cento a livello globale, raddoppiando nei Paesi meno sviluppati. Nel mondo, circa due terzi delle donne in etý riproduttiva, che siano sposate o che abbiano una unione, impiegano metodi contraccettivi. Il tasso di fertilitý Ë il pi˜ elevato nella regione sub-sahariana, che detiene anche il tasso di fertilitý adolescenziale pi˜ elevato.

 

 

 

7. Assistenza alla nascita: accesso allíassistenza prenatale per tutte le donne in gravidanza

 

 

a)     Tendenza

 

b)    2000

 

 

c)     Commenti

 

Progressi realizzati: Sviluppi modesti.

 

Nei Paesi in via di sviluppo circa il 65 per cento delle donne effettua almeno una visita prima del parto.

 

LíOMS raccomanda almeno quattro visite prima del parto. Il tasso pi˜ elevato si registra nellíAmerica Latina e nei Caraibi ñ 83 per cento; il pi˜ basso nellíAsia meridionale ñ51 per cento.

 

Assistenza alla nascita: disponibilitý durante il parto di assistenti sanitari qualificati per tutte le donne in gravidanza

 

a)     Tendenza

 

b)    2000

 

 

c)     Commenti

Progressi realizzati: Modesto incremento della copertura.

 

Nel mondo, la percentuale dei parti assistiti da personale sanitario qualificato Ë pari al 57 per cento.

 

I progressi sono stati maggiori nei Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, seguiti dai Paesi dellíAsia, dellíAmerica Latina e i Caraibi. NellíAfrica sub-sahariana, la copertura assistenziale non fa progressi, ed in alcuni Paesi essa risulta addirittura in diminuzione.

Differenze regionali nella disponibilitý di assistenti sanitari qualificati:

Asia meridionale ñ 35 per cento

Africa sub-sahariana ñ 39 per cento.

America Latina e Caraibi ñ 84 per cento.

Unione Europea/CSI ñ 92 per cento

Pi˜ di due terzi dei decessi infantili che si verificano ogni anno riguardano   neonati.

 

 

 

8. Acqua: accesso universale allíacqua sicura da bere

 

 

a)     Tendenza

 

 

b)    1990

 

c)     2000

 

d)    obiettivo 2010

 

e)     Commenti

 

Progressi realizzati: Approssimativamente 1 miliardo di persone in  pi˜ hanno accesso ad un migliore approvvigionamento di acqua.

 

77 per cento (4,1 miliardi di persone).

 

82 per cento (5 miliardi di persone).

 

Incremento del 33 per cento.

 

1,1 miliardi di persone non dispongono ancora di accesso allíacqua sicura. Le differenze regionali nella copertura idrica sono le seguenti:

Africa sub-sahariana ñ 57 per cento

Asia orientale e Pacifico ñ 76 per cento

America Latina e Caraibi ñ 86 per cento

Asia meridionale ñ 85 per cento

Medio Oriente e Nord Africa ñ 87 per cento

Unione Europea/CSI ñ 91 per cento

Paesi industrializzati ñ100 per cento

Accesso universale a servizi sanitari per lo smaltimento degli escrementi

 

 

a)     Tendenza

 

 

b)    1990

 

c)     2000

 

d)    obiettivo 2010

 

e)     Commenti

 

Progressi realizzati:  Si stima che 1 miliardo di persone in pi˜ hanno attualmente accesso a migliori servizi sanitari.

 

51 per cento (2,6 miliardi di persone).

 

61 per cento (3,7 miliardi di persone).

 

Incremento del 33 per cento.

 

2,4 miliardi di persone, fra le quali metý della popolazione dellíAsia, non dispongono ancora di accesso. Le variazioni regionali nella copertura sono le seguenti:

Asia meridionale ñ 34 per cento

Asia orientale e Pacifico ñ 48 per cento.

Africa sub-sahariana ñ 53 per cento.

America Latina e Caraibi ñ 77 per cento.

Medio Oriente e Nord Africa ñ 83 per cento.

Unione Europea/CSI ñ 89 per cento nel 1990 ñ 91 per cento.

Paesi industrializzati ñ100 per cento.

 

 

 

 

 

 


 

9. Accesso universale allíistruzione elementare: conseguimento dellíistruzione elementare per almeno lí80 per cento dei bambini in etý scolare

 

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    1990

 

c)     1999

 

d)    Obiettivo 2005

 

 

e)     Obiettivo 2010

 

 

 

f)     Commenti

 

Progressi realizzati: » aumentato líaccesso, con una riduzione del divario fra i sessi. Attualmente, un numero di bambini superiore a quello di ogni altra epoca frequenta la scuola.

 

80 per cento (tasso netto di iscrizione e frequenza).

 

82 per cento (tasso netto di iscrizione e frequenza).

 

Eliminazione delle disparitý fra i sessi nellíistruzione elementare e secondaria.

 

Una ulteriore diminuzione del 50 per cento nel numero dei bambini che non frequenta la scuola ed un tasso netto di iscrizioni alla scuola elementare pari almeno al 90 per cento.

 

Mentre il tasso netto di iscrizioni alle scuole elementari sta aumentando in tutte le pi˜ importanti regioni del mondo, ci sono ancora 120 milioni  di bambini che non hanno accesso allíistruzione elementare.  Si tratta in gran parte di bambini che lavorano, di bambini disabili, di bambini coinvolti nei conflitti, di bambini che appartengono a famiglie povere, di bambini che fanno parte di minoranze etniche, di bambini che vivono nei quartieri poveri delle grandi cittý ed in aree rurali o remote.   Il 53 per cento di coloro che non frequentano la scuola sono bambine.

 

Varianti nei tassi di iscrizione e frequenza regionali (dal 1990 al 1999):

Africa sub-sahariana ñ dal 56 per cento al 60 per cento.

Asia meridionale ñ dal 65 per cento  al 71 per cento.

Medio Oriente e Nord Africa ñ dal 77 per cento  allí81 per cento.

America Latina e Caraibi ñ dallí88 per cento al 87 per cento.

Unione Europea/CSI ñ dallí86 per cento al 91 per cento.

Asia orientale e Pacifico ñ dal 94 per cento al 95 per cento.

 

Alcune regioni stanno a malapena tenendo il passo della crescita nel numero dei bambini in etý scolare, mentre pochi Paesi assistono ad un peggioramento della propria situazione.

 

Alfabetizzazione degli adulti: diminuzione almeno della metý del tasso registrato nel 1990, ponendo particolare attenzione allíalfabetizzazione femminile

 

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    1990

 

c)     2000

 

d)    Commenti

 

Progressi realizzati: I tassi di analfabetismo in etý adulta sono diminuiti in tutte le regioni;  nonostante il numero complessivo si aggiri intorno agli 900 milioni di persone, in parte a causa dellíaumento della popolazione.

 

25 per cento di analfabeti.

 

20 per cento di analfabeti.

 

Líanalfabetismo si sta sempre pi˜ concentrando nellíAsia meridionale e nellíAsia orientale.  Si sta inoltre polarizzando in misura sempre crescente nella componente femminile della popolazione.

 

 

 

10. Accesso universale allíistruzione con una particolare attenzione allíistruzione elementare per le bambine e allíalfabetizzazione femminile

 

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    1990

 

 

c)     2000

 

 

d)    Commenti

 

Progressi realizzati: Il divario fra i sessi Ë globalmente diminuito, pur con alcune varianti regionali, il tasso globale di analfabetismo fra gli adulti Ë passato dal 25 per cento al 20 per cento.

 

Differenza del 6 per cento nel tasso di iscrizione e frequenza  maschile/femminile alla scuola elementare.

 

Differenza del 3 per cento nel tasso di iscrizione e frequenza maschile/femminile alla scuola elementare.

 

Varianti regionali: il Medio Oriente e il Nord Africa hanno dimezzato il divario fra i sessi a 7 punti percentuali. LíAsia meridionale ha ridotto il divario fra i sessi di circa 6 punti percentuali. LíAfrica sub-sahariana non ha visto alcun cambiamento nel divario di genere.

 

 

 

11. Sviluppo nella prima infanzia (ECD): espansione delle attivitý finalizzate allíECD, tra le quali appropriati interventi a basso costo per le famiglie ed interventi a livello di comunitý

 

Nella maggior parte delle regioni, le adesioni ai programmi ECD hanno tenuto il passo o superato i tassi di crescita della popolazione. Nel corso del decennio, il sostegno ai programmi ECD Ë cresciuto sia a livello nazionale che a livello locale. La diminuzione dei tassi di mortalitý infantile e neonatale, e líintegrazione alimentare con micronutrienti mediante interventi di servizio, rappresentano due importanti esperienze coronate dal successo. Al tempo stesso, i Paesi dellíEuropa centrale ed orientale e dellíAsia centrale hanno assistito a un quasi collasso del sostegno pubblico allíeducazione pre-scolare.

 

 

 

12. Migliorare la protezione dellíinfanzia in circostanze estremamente difficili (EDC)

 

Gran parte dei progressi nel decennio scorso si sono compiuti con la creazione di strutture per iniziative a livello nazionale, regionale e globale. Il profilo delle principali aree problematiche comprende: per i minori lavoratori, líadozione della Convenzione dellíILO n. 183 sullíeliminazione delle forme peggiori di lavoro minorile; per i minori coinvolti nei conflitti armati, líadozione del Protocollo Facoltativo alla Convenzione sui Diritti dellíInfanzia (CRC) che eleva líetý minima per il reclutamento e la partecipazione ai conflitti a 18 anni di etý; per porre fine agli abusi sessuali e allo sfruttamento dei minori, líadozione di un ulteriore Protocollo Facoltativo alla CRC sulla tratta dei minori, la prostituzione e la pornografia minorile; per i minori rifugiati (363), líadozione delle ìRegole di Pechinoî e delle ìLinee guida di Riadî per proteggere i minori in carcere e provvedere alla giustizia minorile; il riconoscimento dellíuguaglianza dei diritti dei bambini disabili sta compiendo dei progressi significativi a livello internazionale; ed, infine, líattuazione della Convenzione n. 169 dellíILO che difende i diritti dei minori appartenenti a gruppi socialmente svantaggiati, quali minoranze etniche, linguistiche e nazionali. Per quanto riguarda questi minori Ë estremamente difficile reperire i dati, a causa della natura clandestina, illegale o pervasiva che caratterizza tali attivitý.

 

 

 

 

III: NESSUN PROGRESSO

 

1. Vaccinazioni di routine: mantenimento di un livello elevato nella copertura immunitaria

 

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    1990

 

c)     1999

 

d)    Commenti

 

Nessun cambiamento. I tassi globali di copertura per la difterite, la pertosse ed il tetano (DPT3) sono rimasti appena al di sopra del 70 per cento.

 

76 per cento (solo per  DPT3).

 

72 per cento (solo per DPT3).

 

Praticamente tutti i Paesi continuano ad attuare i programmi nazionali di  vaccinazione; mediante questi programmi ogni anno vengono somministrate a bambini e donne 1 miliardo di iniezioni.  Circa 34 milioni di bambini non sono stati ancora vaccinati con DPT3. Si stima che nellíAfrica sub-sahariana la copertura del vaccino sia di meno del 50 per cento.

 

 

 

2. Mortalitý puerperale: riduzione del tasso della metý

 

 

a)     Tendenza

 

 

b)    2000

 

c)     Obiettivo 2010

 

d)    Commenti

 

Piccoli progressi concreti. 515.000 donne muoiono ancora ogni anno durante la gravidanza e dopo il parto.

 

400 decessi puerperali ogni 100.000 nati vivi.

 

Diminuzione del 33 per cento.

 

Si Ë riscontrato un leggero incremento nella percentuale di nascite che sono state assistite da personale specializzato in circa 53 Paesi, nei quali la mortalitý puerperale Ë generalmente meno grave. Ma, al di lý di questo limitato cambiamento, non si sono registrate altre variazioni nei tassi globali di mortalitý puerperale.

 

3. Anemia: diminuzione di un terzo della deficienza di ferro nelle donne

 

 

a)     Tendenza

 

 

 

b)    Commenti

 

Progressi realizzati: Nessun cambiamento, nonostante vi siano indicazioni che le forme pi˜ gravi di anemia siano diminuite.

 

 

A metý degli anni í90, la diffusione stimata dellíanemia fra le donne in gravidanza era del 44 per cento nellíAfrica sub-sahariana e del 79 per cento nel Sud-Est asiatico. La maggior parte dei Paesi in via di sviluppo ha preso provvedimenti per la somministrazione di ferro alle donne in gravidanza.

 

 

 

 

IV. DATI LIMITATI

 

1. Particolare attenzione alla salute e allíalimentazione dei minori di sesso femminile, e alle donne in gravidanza o che allattano

 

Una questione di massima urgenza Ë costituita da un approccio integrato allíassistenza rivolta alle ragazze e alle donne incinta. Modelli di discriminazione sessuali diffusi, insieme alla povertý, contribuiscono al loro attuale stato precario. La contaminazione ambientale e líinquinamento attentano ogni giorno al loro benessere. Líassistenza sanitaria di base, unitamente ad una particolare attenzione allíeliminazione dei parassiti, allíintegrazione di micronutrienti e di supplementi alimentari, alla prevenzione della malaria, alla lotta contro il fumo, al controllo delle gravidanze e alla pianificazione familiare in generale, Ë fondamentale per garantire la loro salute. Attenzione e risorse debbono essere concentrate sui momenti critici della vita delle donne se il mondo intende compiere dei progressi nel garantire il loro benessere.

 

 

 

2. Assistenza al parto: accesso di tutte le donne incinta a strutture idonee per gravidanze ad alto rischio ed emergenze ostetriche

 

Le principali cause di morte puerperale non possono essere previste o prevenute mediante la sola assistenza prenatale. La cura rimane fondamentale. Sarebbe opportuno avere accesso ad assistenza qualificata ma, in ogni caso, líaccesso immediato allíassistenza ostetrica Ë fondamentale per salvare le vite di queste donne.

 

 

 

3. Controllo della crescita: favorire lo sviluppo e controllare regolarmente la crescita dei bambini; misure che dovranno essere istituzionalizzate in ogni Paese entro la fine degli anni í90

 

La maggior parte dei Paesi in via di sviluppo ha preso provvedimenti per accrescere il controllo della crescita e le attivitý di sensibilizzazione, impiegando approcci diversi. Ciononostante, le informazioni derivanti dai controlli sulla crescita spesso non vengono utilizzate come base per le iniziative allíinterno della comunitý, della famiglia o del governo. Líiniziativa per la Gestione Integrata delle Malattie Infantili (GIMI), sviluppata dallíOMS e dallíUNICEF nel 1995, concentra la propria attenzione sulla promozione di una serie di pratiche chiave a livello della famiglia e della comunitý  che contribuiscono alla sopravvivenza e ad una crescita sana del bambino. CíË, inoltre, una maggiore consapevolezza del legame cruciale che esiste fra il benessere alimentare delle donne e la sopravvivenza, la crescita e lo sviluppo dei bambini.

 

 

 

4. Sicurezza alimentare nellíambito della famiglia: diffusione di conoscenze e servizi di sostegno per líincremento della produzione alimentare

 

Il numero delle persone nei Paesi in via di sviluppo che non assume un quantitativo sufficiente di calorie nella propria dieta Ë diminuito in maniera marginale. I progressi sono stati minori nellíAfrica sub-sahariana, dove il 34 per cento della popolazione Ë malnutrita. Bambini e donne costituiscono uníalta percentuale di questa popolazione malnutrita e sono i pi˜ vulnerabili allíinsicurezza alimentare.

 

 

 

5. Infezioni respiratorie acute (IRA): diminuzione di un terzo dei decessi causati dalle IRA fra i bambini al di sotto dei cinque anni di etý

 

Le IRA rimangono una delle maggiori cause di mortalitý infantile. Il 60 per cento dei decessi dovuti alle IRA potrebbe essere evitato mediante un uso controllato di antibiotici.

 

 

 

6. Conoscenze, capacitý e valori importanti per uníesistenza migliore: maggiore acquisizione, da parte di singoli individui e delle famiglie, di conoscenze, capacitý e valori per migliorare le condizioni di vita mediante líistruzione.

 

Líistruzione e la formazione offerta ai giovani per sviluppare delle capacitý specifiche sono in aumento, con una particolare enfasi posta sulle capacitý necessarie alla sopravvivenza e al sostentamento. La maggioranza dei giovani che vivono nellíAfrica sub-sahariana e in Asia  non hanno le conoscenze necessarie per proteggersi dallíHIV/AIDS.

 

 

Fonti: UNICEF, Rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite, ìWe the Childrenî e ìA statistical Review of Progress Since the World Summit for Children,î New York, settembre 2001; Nazioni Unite, Comitato Preparatorio per la Sessione Speciale dellíAssemblea Generale sullíInfanzia, ìA World Fit for Children,î (quarta) bozza rivista del documento finale (copia preliminare non editata), A/AC.256/CRP.6/Rev.4, Nazioni Unite, New York, 10 settembre 2001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite, Roma.


Nazioni Unite

Sessione Speciale sullíInfanzia

 

 

PROTEZIONE DEI MINORI

 

La Convenzione sui Diritti dellíInfanzia ha rappresentato un avvenimento storico per i diritti dei minori. La Convenzione, entrata in vigore nel 1990, stabilisce esplicitamente il diritto dei minori ad avere una vita esente da abusi, abbandono e sfruttamento. Due Protocolli Facoltativi alla Convenzione -- uno relativo ai bambini coinvolti in conflitti armati e líaltro riguardante la prostituzione minorile, la pornografia infantile ed il traffico ed il commercio di bambini -- hanno inoltre rafforzato líimpegno globale a favore della protezione infantile.

 

Tuttavia abuso e sfruttamento rimangono un problema enorme. I conflitti, líabbandono forzato delle proprie case e la povertý hanno aumentato il numero dei minori bisognosi di protezione. I dati sono allarmanti: fra i 50 e i 60 milioni di bambini vengono impiegati in intollerabili forme di lavoro. Ogni anno, almeno 1 milione di bambini viene preso nella trappola dello sfruttamento sessuale o del traffico di esseri umani. Attualmente, circa 300.000 minori al di sotto dei 18 anni di etý vengono coinvolti nei conflitti armati in pi˜ di 30 Paesi del mondo. Ogni anno pi˜ di 10.000 bambini vengono uccisi o mutilati dalle mine antiuomo. Eí invece sconosciuto il numero di quanti, quotidianamente, vengono esposti allíabuso, allíabbandono e allo sfruttamento allíinterno delle proprie abitazioni, scuole e comunitý mentre le loro famiglie cercano di far fronte a esigenze conflittuali, alla penuria economica e allíHIV/AIDS.

 

La protezione Ë essenziale ai fini della sopravvivenza e dello sviluppo dei minori. Coloro che perdono líautostima e il senso di fiducia e di sicurezza in tenera etý rimangono a rischio per tutta la vita  sia da un punto di vista fisico che emotivo. I minori che sono impiegati o sfruttati in attivitý lavorative pericolose o che soffrono a causa di traffici o di abusi potrebbero, da adulti, non essere in grado di progredire o di partecipare in maniera produttiva alla societý. Questi minori, che soffrono sovente a causa di una perdita di dignitý e di autostima, sono diffidenti e mostrano una scarsa salute emotiva e fisica. Inoltre, i propri figli possono, a loro volta, entrare in un simile circolo vizioso di privazioni. Numerosi bambini non sopravvivono alla violenza e allo sfruttamento.

 

Povertý, mancanza di opportunitý e meccanismi governativi insufficienti per garantire la tutela dei minori alimentano la violenza e lo sfruttamento nei loro confronti.

Le cause che si trovano allíorigine di questi fenomeni, sono nella maggior parte dei casi la povertý e una mancanza di opportunitý a disposizione dei minori. Le probabilitý che si verifichino degli abusi aumentano significativamente lý dove i minori sono affamati e le loro famiglie povere, quando andare a scuola non Ë possibile o non ha importanza per le loro vite future, e nei casi in cui i bambini vengono considerati alla stregua di beni mobili. Lo spezzarsi dei tradizionali sistemi familiari e delle economie locali, e i fenomeni migratori e di urbanizzazione su larga scala, sono responsabili dei rischi che molti bambini corrono. Nelle aree afflitte dai conflitti armati, il bisogno di pasti regolari e di vestiario spinge i minori ad arruolarsi come soldati; mentre i fabbricanti di armi e i combattenti che reclutano i minorenni con la forza sono da biasimare per averli messi in pericolo. Laddove líHIV/AIDS sottrae molti bambini della protezione dei genitori, essi sono esposti ad un grave rischio di essere maltrattati e abbandonati.

 

Progressi nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Vertice Mondiale per líInfanzia

Il Vertice Mondiale per líInfanzia del 1990 definiva la protezione del minore come uno dei suoi obiettivi, invocando una ìmigliore protezione dei bambini in circostanze particolarmente difficili.î Allora, tale obiettivo era stato mal definito e non erano stati fissati dei risultati misurabili, ma a partire dal 1990 il dibattito e le iniziative che sono state realizzate hanno portato a definire delle strategie appropriate per proteggere i minori e rafforzare la volontý politica ad agire.

 

Attualmente esistono dei meccanismi globali, regionali e nazionali idonei. Fra di essi rientrano líadozione unanime della Convenzione dellíILO sulla Proibizione e líAzione Immediata per líEliminazione delle Forme pi˜ gravi di Lavoro Minorile (n. 182), e líadozione dei due Protocolli Facoltativi alla Convenzione sui Diritti dellíInfanzia. Sono state inoltre adottate delle ulteriori linee guida in merito alla protezione dei rifugiati minorenni e sui bambini in carcere.

 

A livello nazionale, numerose nuove costituzioni hanno incluso al proprio interno degli articoli che garantiscono esplicitamente i diritti dei minori, mentre le costituzioni esistenti sono state emendate per introdurre disposizioni relative a tali diritti. I Paesi hanno intrapreso dei processi di riforma per proibire la prostituzione minorile, la pornografia infantile e il traffico di bambini; per elevare a 18 anni líetý minima prevista per líarruolamento nelle forze armate; per proibire le forme pi˜ intollerabili di lavoro minorile; e per stabilire uníetý minima per poter lavorare e per essere considerati responsabili dal punto di vista penale.  Numerose aree nellíambito delle riforme giuridiche nazionali hanno interessato la cooperazione internazionale, come nel caso della legislazione extraterritoriale sullo sfruttamento sessuale e degli accordi bilaterali e regionali per combattere il commercio di minorenni. Sono stati registrati dei notevoli successi nel riunire i rifugiati minorenni alle proprie famiglie; i bambini rifugiati, infatti, sono fra quelli che corrono il rischio maggiore di essere reclutati illegalmente nelle forze armate. Per migliorare la protezione dei minori che presentano invaliditý mentali e fisiche, inoltre, numerosi Paesi hanno ampliato i propri programmi di riabilitazione, mentre altri si sono concentrati sullíofferta di formazione e sostegno alle famiglie, diminuendo in tal modo i tassi di abbandono e di ricovero nelle strutture ospedaliere.

 

Gli obiettivi da realizzare: líenorme scala degli abusi, degli abbandoni e degli sfruttamenti

 

Dei dati pi˜ validi sono il punto di partenza per mettere a nudo le violenze a lungo nascoste. I dati relativi ai maltrattamenti e allo sfruttamento dei minori sono insufficienti a causa della natura segreta o illegale di queste attivitý. Ma disporre di dati migliori Ë fondamentale per creare consapevolezza delle debilitanti conseguenze fisiche e psicologiche dello sfruttamento e della violenza, e per prevenire tali abusi.

 

Genitori, famiglie ed altri soggetti importanti che offrono assistenza rappresentano líavanguardia della protezione; essi debbono essere aiutati nel provvedere ad essa e nel proteggere i propri bambini. Garantire líaccesso ai servizi sociali di base e ad uníistruzione che sia valida e alla portata di tutti ñ specialmente delle bambine ñ ed educare i principali prestatori di assistenza in merito al loro ruolo di cardinale importanza nella protezione dei bambini, sarý fondamentale per migliorare la situazione dei bambini pi˜ poveri e maggiormente sfruttati.

 

Líapplicazione dei diritti Ë fondamentale. I governi debbono emanare e far rispettare delle leggi che mettano fine allo sfruttamento dei minori. Queste prevedono normative sullíetý lavorativa minima, la proibizione delle forme di lavoro intollerabili, la protezione dei gruppi socialmente svantaggiati, uníetý minima per líarruolamento militare e per la responsabilitý penale e leggi di vasta portata sulla prostituzione ed il traffico dei bambini. Per far rispettare in maniera efficace queste normative e per provvedere ai servizi sociali di base che sono fondamentali per superare quelle condizioni che alimentano gli abusi, líabbandono e lo sfruttamento, debbono essere assicurate, in fine, delle risorse adeguate.

 

Le idee e le esperienze dei minori sono fondamentali per sviluppare politiche pubbliche di maggior successo. I minori debbono essere incoraggiati ad esprimere le proprie opinioni, mentre gli adulti debbono abituarsi a prendere seriamente in considerazione i punti di vista dei loro figli. I bambini hanno bisogno di crescere in un ambiente nel quale essi vengano tenuti in considerazione e siano coinvolti ed ascoltati. Quando essi marinano la scuola, fuggono, agiscono violentemente o vengono immessi nel circuito della prostituzione o coinvolti nei conflitti armati, essi sono di solito vittime di abusi o necessitano di una protezione particolare. I minori possono essere difesi solamente quando gli adulti li ascoltano.

 

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite (UNIC), Roma

 


Nota informativa

 

 

Il cammino verso la Sessione Speciale ONU sullíInfanzia

 

Il Processo che Ë dietro alla Sessione

Ë giý degno di nota

 

La Sessione Speciale sullíInfanzia, convocata dallíAssemblea Generale delle Nazioni Unite per il mese di maggio 2002, rappresenta il culmine di alcuni dei preparativi pi˜ vasti mai realizzati per una conferenza internazionale, incluse centinaia di riunioni e decine di migliaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo, tra i quali anche migliaia di bambini e di giovani. Sovente degne di nota esse stesse, queste riunioni hanno visto consultazioni ad alto livello e si sono protratte in dibattiti a livello nazionale, regionale e globale.

 

I preparativi sono cominciati ufficialmente il 7 dicembre 1999, quando líAssemblea Generale ha approvato la risoluzione 54/93, che conteneva la decisione formale di svolgere la Sessione Speciale, una vera e propria pietra miliare.

 

Il processo puÚ essere forse meglio compreso se visto come una piramide. Alla sua base ci sono 165 analisi nazionali, nei quali ogni Paese ha valutato i progressi compiuti a favore dellíinfanzia, o líassenza di essi. Queste valutazioni nazionali sono state inserite in una serie di mini-vertici promossi dallíUNICEF, che hanno determinato líordine del giorno della Sessione Speciale. Alcuni di essi si sono svolti a livello regionale, mentre le Nazioni Unite a New York hanno ospitato le riunioni preparatorie globali. Il coronamento di questo processo sarý rappresentato dalla Sessione Speciale stessa, la prima dedicata allíinfanzia, che promette di radunare dozzine di Capi di Stato e di Governo con le loro delegazioni, in una nuova era di iniziative internazionali a favore dellíinfanzia.

 

Nello stesso periodo in cui il processo preparatorio formale si sviluppava, nel mondo intero aveva luogo una campagna pubblica a favore dellíinfanzia, i cui risultati verranno presentati ai leader mondiali nel corso della Sessione Speciale di maggio. Battezzata ìDÏ di sÏ allíinfanziaî, questa campagna esorta le persone a offrire il proprio sostegno ai dieci principi fondamentali a favore dei minori. Tramite Internet e con una votazione effettuata in molti Paesi in via di sviluppo mediante schede di carta, sono state raccolte pi˜ di 20 milioni di adesioni.  La campagna DÏ di SÏ permette ad un numero di persone superiore a quello dei ìsoliti sospettiî di prendere parte al dibattito sul futuro dellíinfanzia ñ consentendo a cittadini di ogni parte del mondo di analizzare le questioni e di far conoscere le proprie opinioni e il proprio impegno.

 

Le principali riunioni

Gli incontri preparatori pi˜ significativi, che hanno coinvolto rappresentanti dei governi, delle ONG e delle Nazioni Unite, si sono svolti in due fasi distinte. In occasione di sei conferenze regionali, i delegati hanno discusso le proprie prioritý locali come pure le opportunitý che esistevano per sviluppare delle iniziative concertate, successivamente delineate in dichiarazioni scritte.

Nel corso dello stesso periodo, le Nazioni Unite hanno ospitato, a New York, tre riunioni del Comitato Preparatorio (PrepCom), dedicate alla pianificazione, durante le quali i governi hanno stabilito líordine del giorno della Sessione Speciale e discusso il testo di una dichiarazione e di un piano díazione. Le agenzie delle Nazioni Unite, le ONG e numerosi esperti hanno partecipato  a ciascuna di queste riunioni preparatorie dando i propri contributi riguardo una serie di tematiche relative allíinfanzia.

 

Conferenze Regionali e Dichiarazioni

In occasione delle sei conferenze regionali, i governi hanno presentato i rapporti relativi agli impegni assunti a livello nazionale nei confronti dellíinfanzia. Questi rapporti descrivono i progressi che tali Paesi hanno realizzato sino ad oggi e le sfide che debbono ancora essere superate. Oltre a contribuire a definire le basi per il dibattito regionale, tali rapporti sono stati inoltre trasmessi al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, per ulteriori analisi e per essere inseriti nel suo esame retrospettivo di fine decennio relativo ai progressi realizzati in favore dellíinfanzia. (Vedere il paragrafo Documenti, pi˜ avanti).

 

Ognuna delle sei conferenze regionali ha coinvolto, oltre ai governi, le ONG, i rappresentanti del mondo degli Affari, le agenzie delle Nazioni Unite, e gli stessi minori.

      La Quinta Riunione Ministeriale sullíInfanzia e sulla Politica Sociale si Ë tenuta a Kingston, in Giamaica, nellíottobre 2000, e si Ë tradotta nellíAccordo di Kingston.  Un mese dopo, in occasione del Decimo Vertice Ibero-Americano, Ë stata approvata la  Dichiarazione di Panama.

      Il Forum Pan-Africano, che si Ë tenuto al Cairo nel maggio 2001, ha prodotto la Posizione Comune dellíAfrica sullíInfanzia.

      Sempre nel maggio 2001, i delegati di 21 Paesi hanno partecipato, a Pechino, alla Quinta Conferenza Ministeriale dellíAsia Orientale e del Pacifico, e hanno adottato la Dichiarazione di Pechino.

      I delegati provenienti da 52 Paesi europei e dellíAsia centrale e dalla Santa Sede si sono riuniti a Berlino nel maggio 2001 e hanno rilasciato líImpegno di Berlino.

      Le delegazioni di sette Paesi si sono riunite a Katmandu nel maggio 2001 per la Riunione di Alto Livello dellíAsia Meridionale in materia di Investimenti sullíInfanzia e hanno emanato líIntesa di Katmandu.

      Il Forum della Societý Regionale Araba sullíInfanzia ha riunito i delegati di 21 paesi a Rabat, in Marocco. Il risultato dellíincontro Ë stata la Dichiarazione di Rabat.

 

Questi documenti, che rappresentano i pi˜ recenti impegni assunti dai governi in favore dellíinfanzia a livello regionale, possono essere consultati su Internet allíindirizzo www.unicef.org/specialsession.

 

Le riunioni del Comitato Preparatorio (PrepCom)

Il Comitato Preparatorio ha tenuto varie riunioni con delegati degli Stati Membri delle Nazioni Unite al fine di definire líordine del giorno della Sessione Speciale dellíAssemblea Generale e di dibattere sulla bozza del documento finale.  Si sono svolti una riunione organizzativa e tre incontri principali del Comitato Preparatorio. Queste riunioni hanno rappresentato delle occasioni fondamentali per negoziare la bozza dei testi della dichiarazione finale e del piano díazione della Sessione Speciale.

 

In ogni riunione del Comitato Preparatorio, si sono tenute deliberazioni, in incontri plenari, fra delegati di governo, oltre che panel ed altri eventi paralleli che hanno visto la partecipazione delle ONG e di altri soggetti. La prima PrepCom si Ë svolta nel febbraio 2000 (riunione organizzativa); la seconda agli inizi di giugno 2000; la terza nel gennaio 2001 (riunioni principali).  La quarta e ultima riunione principale si Ë tenuta nel giugno 2001, con la partecipazione di delegati governativi di alto livello, fra i quali ministri e pi˜ di 50 rappresentanti personali di Capi di Stato e di Governo. Questa sessione Ë stata sospesa e, in seguito, ripresa alla fine di agosto 2001 per completare i preparativi per la Sessione Speciale.

 

I Documenti

Il processo preparatorio della Sessione Speciale si tradurrý in due documenti fondamentali. Il primo consiste in uníanalisi dei progressi realizzati a favore dellíinfanzia durante líultimo decennio; il secondo Ë invece un nuovo e specifico programma per il decennio a venire, verso il quale i leader debbono assumere i propri impegni. Questi due documenti sono entrambi essenziali per il successo della Sessione Speciale.

 

Il primo documento -- Rapporto di fine decennio del Segretario Generale delle Nazioni Unite, intitolato ìNoi i Bambiniî --  Ë giý stato reso pubblico.  Esso consiste in uníanalisi di quanto Ë stato raggiunto dopo líimpegno preso dai Paesi di tutto il mondo in occasione del Vertice Mondiale sullíInfanzia del 1990. In aggiunta allíinsieme di rapporti nazionali sulla realizzazione degli obiettivi stabiliti in occasione di tale Vertice, esso presenta delle raccomandazioni in merito alle iniziative da realizzare in futuro. In occasione della riunione del Comitato Preparatorio tenutasi nel giugno 2001, il Rapporto Ë stato rilasciato affinchÈ venisse analizzato dai governi e dalle altre parti interessate.

 

Il rapporto del Segretario Generale pone le basi per il documento finale della Sessione Speciale intitolato ìUn mondo a misura dellíinfanziaî, che Ë costituito da una dichiarazione e da un piano díazione da parte di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite per il decennio a venire. Questo documento verrý completato e adottato in occasione della Sessione Speciale.

 

Una volta terminato, questo documento sarý la concretizzazione del principale scopo della Sessione Speciale per un rinnovato impegno dei leader mondiali ad agire a favore dellíinfanzia. Finora, dopo negoziazioni ponderate ed accurate, sono stati approvati pi˜ di due terzi del testo e, allo stesso tempo, si sta sviluppando un ampio consenso sulla parte rimanente. Le discussioni informali continueranno fino allíinizio della Sessione Speciale. Il documento finale ha, inoltre, beneficiato dei contributi significativi provenienti dalle ONG, che hanno rilasciato una versione alternativa della bozza di documento.

 

 

 

Traduzione non ufficiale a cura del Centro díInformazione delle Nazioni Unite (UNIC), Roma.