EMIGRAZIONE NOTIZIE N. 45/46 - 18/25 DICEMBRE 2002

 

LíEUROPA A 25 NEL 2004 ñ IL CONSIGLIO UE APPROVA LíALLARGAMENTO

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE: IL VOTO NON Eí TUTTO

LETTERA DA GENOVA

CENTENARIO NASCITA FERNANDO SANTI

PRESENZA E INIZIATIVA DE LíULIVO TRA GLI ITALIANI ALLíESTERO

IL CENSIS DESCRIVE LE ANNOSE MALATTIE DELLíITALIA

RAI: DS, ìFERMARE QUESTA PENOSA MISCELA DI INCOMPETENZA E DESIDERIO DI CENSURE.î

FASSINO: ìCAPONNETTO Eí STATO UN ITALIANO CORAGGIOSOî

COSTITUITA LA FEDERAZIONE DEI LUCANI IN ARGENTINA

DS: ìFRATTINI CHIARISCA SU RAPPORTI TRA ITALIA E ANPî

MESSAGGIO DEL MINISTRO  FRATTINI AGLI ITALIANI ALLíESTERO

LA FEDERAZIONE ARCA A FRATTINI: MOLTI I PROBLEMI ANCORA INSOLUTI PER GLI EMIGRATI IN GERMANIA

LAVORO ATIPICO: NASCE IL MAGAZINE ON LINE DI NIDIL-CGIL

LAVORO AI DISABILI: GRAVISSIMO ATTACCO DEL GOVERNO

UNA NOTA DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA SULLA CRISI FIAT

PENSIONE MINIMA AGLI EMIGRATI: TREMAGLIA MINACCIA DI USCIRE DAL GOVERNO

ZURIGO: IL PARLAMENTO DISCUTE LA LEGGE PENSIONISTICA

VIGILI DEL FUOCO ITALO-AMERICANI PREMIANO LíASSESSORE TOSCANO MARIELLA ZOPPI

ANCHE GLI IMMIGRATI HANNO IL DIRITTO AL NATALE

CONVEGNO SULLíIMMIGRAZIONE DELLíISTITUTO FERNANDO SANTI DELLíABRUZZO

FINANZIARIA: CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEI SINDACATI PENSIONATI CGIL-CISL-UIL

IL CONSOLATO DI FRIBURGO SUL VOTO ALLíESTERO: ISTRUZIONI PER LíUSO

SISMA MOLISE: SOLIDARIETAí DAL COMITES DI DURBAN

GERMANIA:LíINTERVISTA ALLíAMBASCIATORE  SU RADIO MONACO

LA POLITICA ESTERA E I RAPPORTI DELL'UNIONE EUROPEA CON I PAESI IN SVILUPPO

DOCUMENTAZIONE

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE ñ ROMA 11ñ12ñ13 DICEMBRE 2002

 

LíEUROPA A 25 NEL 2004 ñ IL CONSIGLIO UE APPROVA LíALLARGAMENTO

Il Consiglio dei ministri dellíUnione Europea (12-13 dicembre 2002) ha deciso líallargamento ai dieci Stati nuovi: Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Lituania, Estonia, Lettonia, Malta, Cipro.

Si Ë concluso il dibattito di un lungo processo, apertosi proprio a Copenhagen nel í93. Il nuovo Trattato di adesione si firmerý il 16 aprile 2003 ed entro il primo maggio 2004 i nuovi dieci candidati saranno a tutti gli effetti in Europa, e beneficeranno subito della nomina di nuovi commissari Ue per poi partecipare subito alle elezioni dellíEuroparlamento. Una nuova Commissione entrerý in carica il primo novembre 2004. Nel 2007 sarý la volta di Bulgaria e Romania. Il Consiglio di Copenhagen ha deciso che si inizierý líesame della richiesta della Turchia, a proposito della quale esistono molte riserve e opposizioni, a iniziare dalla seconda metý del 2004. Líopposizione principale viene da Giscard DíEstaing: ìLa Turchia Ë un paese dellíAsia, la sua capitale, Ankara, Ë in Asia, la popolazione Ë asiaticaî. Riserve pi˜ estese riguardano la situazione dei diritti e líattuale stato della democrazia, di cui si dovrý condurre un ulteriore esame.

ìMi sembra troppo ottimistico pensare a un ingresso della Turchia prima del 2010î ha precisato il cancelliere tedesco Gerard Schr–der. E delusione Ë filtrata dalle parole del primo ministro turco, Abdullah Gul, e del leader del partito musulmano, Recep Tayyp Erdogan, per non aver avuto quella scadenza vicina e blindata che desideravano.

ìIl nostro Paese ha fatto molti sforzi per ottenere una data di adesione ñ ha osservato Gul con amarezza ñ e abbiamo giý in Parlamento un pacchetto di riforme. Volevamo che fosse il 2003 o al pi˜ tardi il 2004, ma líUnione europea ha deciso altrimentiî. Gul Ë riuscito perÚ a strappare in extremis un impegno formale, sottoscritto dai 15 ma anche dai 10 nuovi candidati, che le promesse fatte alla Turchia non verranno rimesse in discussione. Una sorta di polizza di assicurazione per evitare che una riesplosione delle tensioni a Cipro o magari obiezioni della cattolicissima Polonia possano rimettere in discussione la tabella di marcia prestabilita. ìContinueremo i nostri sforzi ñ ha aggiunto Erdogan ñ e il processo di armonizzazione verso il rispetto dei parametri democratici fissati dallíUnione che ci siamo impegnati a perseguireî.

Proseguono, intanto, i lavori dellíapposita convenzione, di cui Giscard Ë il Presidente, che dovrý definire la Costituzione europea, sempre pi˜ intesa come Costituzione federale, proprio per le diversitý, che si accrescono, nei 25 Stati membri.

 

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE: IL VOTO NON Eí TUTTO

Si Ë svolta a Roma, tra lí11 ed il 13 dicembre, líAssemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani allíEstero.

Scottanti e delicati i temi allíordine del giorno, primo fra tutti, la legge di riforma dei Comites, líincremento della maggiorazione sociale per i pensionati italiani allíestero, la modifica, che potrebbe recuperare il ventennale ritardo sullíinsegnamento della lingua italiana, della legge 153 del 1971 e  la ìConferenza dei giovani italiani e di origine italiana nel mondoî

Eí stata anche la prima volta del neoministro degli esteri Franco Frattini che, intervenendo allíAssemblea, ha sottolineato il ruolo indispensabile degli emigrati italiani allíestero, dichiarando che ìil Governo Ë consapevole di avere nelle collettivitý allíestero una straordinaria risorsa, i cui diritti sono stati pienamente riconosciuti dalla Costituzione attraverso líistituzione della Circoscrizione Esteroî.

Ma se Ë indubbio che la modifica Costituzionale ha, finalmente, trasformato gli italiani allíestero in cittadini, grazie alla conquista del voto, da uníattenta analisi delle discussioni di questi giorni, per la veritý giý sentite da tempo, ci si trova di fronte ad uníItalia che, anche sul versante dellíemigrazione, discrimina e distingue i cittadini in serie A e B.

Proprio su questo aspetto Ë intervenuto il Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia.  Il Ministro ha minacciato le proprie dimissioni dal Governo se non sarý approvato, in sede di Finanziaria, líemendamento che riguarda la maggiorazione per le pensioni dei nostri connazionali emigrati, ìmi gioco tutto, se líemendamento non passa non avrete pi˜ un Ministro per gli Italiani nel Mondo. UscirÚ dal Governoî, ha affermato deciso, aggiungendo che ìË una battaglia che sto portando avanti da molto tempo e che trovo giusta, a prescindere dal colore politico al quale appartengo, ma non ho ancora ricevuto risposte adeguate dal Governoî.

Risposte adeguate, il Governo non le ha date neppure sulla riforma elettorale dei Comites, lasciando languire questi importanti strumenti intermedi con le comunitý allíestero, in una penuria di mezzi e risorse che lasciano sospettare il completo disinteressamento, dopo la modifica della Costituzione, del mondo dellíemigrazione italiana da parte dellíattuale maggioranza di Governo.

Altra vergognosa situazione Ë líinsegnamento della lingua italiana.  ìLa riforma della legge 153 riveste prioritý assoluta per mettere al riparo a situazioni scandalose che si registrano in molti Paesi, di fronte a manifeste e gravi violazioni della legislazione del lavoro. Eí inaccettabile, infatti, che il personale docente degli interventi scolastici affidati agli Enti Gestori debba attendere vari mesi per la remunerazione del lavoro svolto; una situazione abnorme, imputabile ai ritardi cronici con cui lo Stato italiano eroga i contributi destinati alle attivitý scolasticheî, recita testualmente la relazione del Comitato di Presidenza dello stesso CGIE.

Infine cíË da registrare il grave ritardo nellíorganizzazione per la realizzazione della ìConferenza dei giovani italiani e di origine italiana nel mondoî, impegno assunto nella I Conferenza degli Italiani nel Mondo e costantemente posticipato.  Il CGIE ha ribadito la volontý di onorare questo impegno e questo obiettivo. (Lucio Filipponi)

 

LETTERA DA GENOVA

Care compagne cari compagni,

anche questa volta eravamo a Genova, anche questa volta a manifestare contro le ingiustizie che continuano a ripetersi nel nostro Paese ed anche questa volta a testa alta con la massima dignitý consapevoli di urlare un messaggio giusto e di trasmettere una incredibile voglia di cambiamento.

Non vogliamo che nel silenzio si consumi la pantomima giustizialista dello Stato italiano, dobbiamo fermare una ondata repressiva scatenata ingiustamente, non Ë possibile che i colpevoli si trovino tutti dalla stessa parte, non possiamo accettare che anche in questa occasione sia il pi˜ forte a dettare ed imporre la sua legge.

Il movimento cresce e si autoalimenta dei suoi stessi successi vani risultano tutti i tentativi di imbavagliarlo, di farlo tacere, di terrorizzarlo o di lasciarlo scorrere sotto la voce ìmoda dei tempiî. Le strade  continuano a riempirsi di giovani le fila del corteo continuano ad essere sempre pi˜ coscienti e  sempre pi˜ consapevoli della propria forza, ma soprattutto dei modi in cui questa forza debba essere canalizzata per essere sfruttata al meglio, la mobilitazione non si ferma e la voglia di controinformazione nemmeno.

La veritý che in questi giorni continuano a proporci riguarda tutti a nessuno farebbe piacere ritrovarsi isolato in un momento difficile, nessuno vorrebbe essere abbandonato da chi ne condivide sogni e aspirazioni. Siamo gli unici che possiamo difendere e garantire i nostri interessi nessuno si prenderý la briga di costruire per noi un mondo diverso. CosÏ la prossima volta, ascoltiamo la legge morale in noi prima di decidere di restare a casa e trascorrere il sabato ìpanzíallíariaî.

Wobbly

 

CENTENARIO NASCITA FERNANDO SANTI

GiovedÏ, 12 dicembre presso la Sala della Biblioteca del CNEL, in Roma, si Ë svolto il Convegno nazionale su: "l'Attualitý di Fernando Santi, a cento anni dalla nascita". 

L'evento, patrocinato da Camera dei Deputati e Comune di Roma e con l'adesione della Fondazione Filippo Turati, Ë stata l'occasione per ricordare l'impegno di Fernando Santi come parlamentare, uomo politico e sindacalista.  Numerosi sono stati i messaggi pervenuti, tra i quali quello di Giovanni Berlinguer e di alcuni circoli Sardi allíestero.

Sono stati presenti moltissimi dirigenti e militanti del sindacato e di partiti della sinistra. Tra gli altri, i segretari nazionali di categorie della CGIL, militanti dello SDI con la segreteria regionale del Lazio, numerosi iscritti dei DS di Roma, il responsabile dellíorganizzazione della CGIL Ghezzi, il Presidente dell'INCA Amoretti, il Presidente del CD nazionale della CGIL, Minnelli, DidÚ responsabile degli italiani all'estero dello SDI, delegazioni regionali e rappresentanti dell'Istituto Fernando Santi all'estero. Il consigliere del CNEL, Gianfagna ha portato un saluto.

Il Convegno Ë stato una evidenziazione a pi˜ voci dell'attualitý del pensiero di Fernando Santi: un gradualismo riformatore al servizio di un disegno di profonda trasformazione dei rapporti fra le classi sociali come metodo alla base dellíazione delle forze politiche e del sindacato, pur nel costante confronto díidee con le correnti del massimalismo vecchio e nuovo, il valore in sÈ della unitý delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, líeuropeismo come superamento della divisione del mondo in blocchi contrapposti e come terreno per líunitý di tutti i lavoratori europei, il riconoscimento dei valori immutabili, cristiani e laici della persona umana e dei suoi diritti nella societý. 

Al Convegno presieduto da Piero Puddu ed introdotto da Rino Giuliani rispettivamente Presidente e Vicepresidente dellíIstituto, sono intervenuti Roberto Villetti, vicepresidente dello SDI, Maurizio Degli Innocenti presidente della Fondazione Filippo Turati, Piero Boni, presidente onorario della Fondazione Giacomo Brodolini, Luigi Sandirocco della presidenza della FIEI e Franco Narducci, segretario generale del CGIE.

Gugielmo Epifani ha svolto l'intervento conclusivo dei lavori. Piero Puddu ha consegnato ad Epifani, tra gli applausi dei partecipanti, l'originale di un disegno appositamente realizzato dal pittore Nani Tedeschi per la commemorazione promossa dall'Istituto Fernando Santi. Il disegno sarý collocato in CGIL, nella Sala riunioni dedicata a Fernando Santi.

Un poster copia del disegno Ë stata consegnata a tutti i partecipanti al Convegno e verrý inviata a quanti la richiederanno.

Sono giý in via di realizzazione gli atti del Convegno. Quanti interessati possono prenotarli ai seguenti recapiti: telefono 06.4828335, fax 06.4742956, email associazione@istitutosanti.org 

 

PRESENZA E INIZIATIVA DE LíULIVO TRA GLI ITALIANI ALLíESTERO

GiovedÏ 12 dicembre, presso il Centro Congressi Cavour a Roma, si Ë tenuto  un incontro su ìPresenza e iniziativa de líUlivo tra gli Italiani allíEsteroî.

Sono intervenuti il Segretario dei DS Piero Fassino e líOn. Dario Franceschini della Margherita, il Sen. Franco Danieli e líOn. Gianni Pittella, responsabili per gli Italiani allíEstero della Margherita e dei DS e i Sen. Luigi Marino e  Giovanni Crema, in rappresentanza di tutte le forze che compongono líUlivo. Erano presenti anche una delegazione de LíItalia dei Valori e dirigenti di associazioni sindacali e di patronato, con líobiettivo di costruire insieme una coalizione aperta e capace di dare grande attenzione ai protagonisti sociali, culturali e imprenditoriali della vita e delle comunitý díorigine italiana. 

Hanno inoltre arricchito e valorizzato il dibattito, gli interventi di numerosi componenti del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani allíEstero).

Molto proficuo alla discussione Ë stato líapporto di Franco Narducci, Segretario generale del CGIE, quello di Elio Carozza, Segretario dellíUnione dei DS in Europa, di Andrea Amaro, dellíufficio esteri della CGIL, oltre che quello di altri  consiglieri del CGIE, come Silvana Mangione di New York, Gino Bucchino del Canada e Gianni Farina della Francia.

I lavori sono stati aperti dallíon. Franco Danieli, che ha moderato gli interventi e sottolineato come alle parole del Ministro per gli Italiani nel Mondo non seguano azioni concrete, riferendosi soprattutto alla questione dellíintegrazione delle pensioni minime allíestero.

LíOn. Gianni Pittella, ha posto líaccento sulle capacitý de líUlivo di produrre un messaggio forte e unificante che parta dalla lettura dei cambiamenti avvenuti e che collochi dentro il nuovo contesto una politica credibile per i diritti di cittadinanza, che valga sia per i nostri connazionali che per tutto il popolo dei migranti, ribadendo come la sfida dellíitalianitý e degli italiani allíestero stia nel futuro e non nel passato. Per questi motivi, líUlivo dovrý essere il motore dellíintegrazione e il cemento del mondo multiculturale.

Franco Narducci ha ribadito con forza come la storia degli italiani allíestero non sia affatto una storia di destra, come altri vorrebbero far credere, ma sia una storia di centrosinistra, fatta da associazionismo, sindacati, patronati, associazioni di volontariato ecc.. Cosa che - secondo Narducci - trova conferma nel fatto che la maggioranza allíinterno del CGIE sia una maggioranza di centrosinistra.

LíOn. Piero Fassino, ha denunciato líassoluta mancanza, da parte della maggioranza e del Governo, di un progetto per gli italiani allíestero e per líemigrazione, evidenziando come la stessa nomina a Ministro per gli Italiani nel Mondo di Mirko Tremaglia (figura sicuramente rappresentativa e di spicco in questo campo), rappresenti uníoperazione di facciata per coprire un grande vuoto politico e progettuale. Ha quindi sostenuto la necessitý di far emergere questa contraddizione e questa carenza, accompagnandola allíesigenza di far diventare líUlivo allíestero un laboratorio stabile e non la semplice somma dei partiti che dura líarco di una campagna elettorale, evitando in ogni modo di esportare i difetti della politica italiana quali la frammentazione, in ambienti da sempre abituati a confronti bipolari.

LíOn. Franceschini si Ë detto díaccordo con Fassino, sottolineando come allíestero si possa fare un passaggio in pi˜ sulla strutturazione de líUlivo rispetto a quanto avviene in Italia, aggiungendo che occorrerý andare pi˜ spesso allíestero indossando sempre la giacca de líUlivo anzichÈ quella dei partiti.

Líincontro si Ë concluso, tra le altre cose, con líimpegno di organizzare una giornata in cui, tutti i leader e i parlamentari de líUlivo che lo vorranno, andranno contemporaneamente in un luogo del mondo per presenziare alla costituzione dei circoli de líUlivo allíestero.

 

IL CENSIS DESCRIVE LE ANNOSE MALATTIE DELLíITALIA

I dati pi˜ critici per líItalia riguardano, secondo il 36ƒ Rapporto Censis - come sempre puntuale -, líimpianto strutturale, istituzionale, politico, sociale.

ìNon abbiamo saputo portare a termine una reale riforma istituzionale, le vecchie istituzioni sono diventate rinsecchite e senza ruolo, la personalizzazione del potere Ë cresciuta senza portar frutti, abbiamo perso la sfida a un serio federalismo, riducendolo a un confuso sindacalismo istituzionale o a stanca traslazione sul livello regionale dellíormai esaurito paradigma statualeî.

Dunque: 1) vecchie istituzioni rinsecchite (non solo quelle statali, ma il complesso di istituti e usanze sociali; 2) poteri personali; 3) federalismo mancato e Regioni quasi al limite dellíesaurimento, e confuse forme di sindacalismo. Ma líanalisi Ë troppo sommaria, Tuttavia, a parte líapprofondimento delle responsabilitý, i maggiori handicap elencati sono le infrastrutture, innanzitutto: ìLa penalizzazione indotta dalla mancanza di un coerente insieme di trafori alpini ñ scrive il Censis ñ dalla debolezza della nostra rete ferroviaria, addirittura sui percorsi pi˜ direttamente legati alle nostre relazioni con líEuropa continentale e con gli emergenti sviluppi dellíEuropa sud-orientale (per non parlare evidentemente della estrema povertý del Mezzogiorno, in argomento)î, i ìveri e propri blocchi quotidiani di mobilitýî su strade e autostrade, le carenze idriche. Secondo handicap: ìil deficit di innovazione logistica che penalizza fortemente il nostro livello di sviluppo e le nostre sfide di competitivitýî. Terzo grave impedimento: ìSu tutto il fronte dellíinnovazione il sistema presenta scarsa accumulazioneî.

La situazione Ë anche pi˜ grave se si tiene conto che una delle infrastrutture europee, come líasse Lisbona-Kiev, che dovrebbe passare per líItalia, per la valle padana, Ë contestato dalla Francia e dalla Germania, ma Ë sostenuto dalla Russia e appoggiato, finora, dallíItalia. Nodi gravissimi su cui si gioca líavvenire. Ma in ciÚ il rapporto Censis Ë elusivo, preferendo limitare le analisi, pur necessarie, alla sola Italia. Vi Ë carenza, poco esplicita, di analisi planetarie.

Quarta difficoltý: ìIl sistema non ha una sua capacitý di fare politica  di sostegno alla internazionalizzazione del Paese. Siamo troppo, anche se naturalmente, molecolari nella presenza delle nostre imprese, sparse un poí in tutto il mondo in ragione della loro strategia di nicchia e siamo molto, forse troppo, erratici ñ si sostiene a proposito dello scarso sostegno alla internazionalizzazione ñ nella presenza politica e diplomaticaî. La presenza di queste carenze strutturali, si legge nellíIntroduzione al rapporto ìfa pensare a molti che il declino sia  inevitabile, visto che líautonoma vitalitý dei tanti soggetti economici e sociali non ha capacitý reali di fare ad esse da contrappesoî. Inoltre ìil rapporto pubblico-privato, essenziale per fare accumulazione di sistema Ë do difficile rimessa in motoî visto che sono state smantellate ìle presenze pubbliche precedenti (anche con qualche buona motivazione) senza stabilire un nuovo necessario regime di vitale rapporto tra pubblico e privatoî. E il Censis avverte che ìnon Ë nostalgia saraceniana osservare che vendere male le aziende pubbliche e salvare con denaro pubblico le aziende private Ë uníeconomia mista un poí troppo primordialeî.

Si risente molto, in definitiva, di una carenza di analisi strutturali, del tipo di quelle che ci avevano abituati Amedola e La Malfa (Senior).

Il Censis si Ë oggi rivolto a tutti. Uno studio molto serio Ë auspicato e stimolato, comunque, nel rapporto. Occorre una autocritica severa anche per il modo come abbiamo partecipato allíEuropa e come ci collochiamo fra altri 24 Stati.

In tale quadro, generalmente preoccupante e squallido, uno dei pochi dati positivi, nel 26ƒ Rapporto Censis per il 2002, Ë líaumento dellíoccupazione tra il 2001 e giugno 2002, di 705.645 unitý. Rilevano le note di agenzia che un aumento, soprattutto al Sud, ha segnato il Paese.

Anche per questo motivo il Presidente Ciampi sembra abbia inteso rettificare líimpressione che dý il Censis di ìun Paese alla derivaî.

Il ìnetto aumento dellíoccupazione, nel 2001 il pi˜ alto degli ultimi sei anni, trainato dallíincremento del lavoro dipendente a tempo indeterminato. Il rapporto Censis sottolinea che lo scorso anno il numero degli occupati Ë cresciuto di 434.645 unitý, con una variazione del 2,1% rispetto al 2000. Il numero dei lavoratori ha toccato quota 21.514.000 unitý, e líandamento positivo Ë confermato anche nei primi due trimestri del 2002, con un aumento dellí1,2 per cento. Líoccupazione Ë cresciuta soprattutto al Sud (+ 2,7%), mentre líincremento Ë stato  del 2,1% al Centro e dellí1,7% al Nordî.

Pi˜ in dettaglio, ìa segnare il passo della crescita sono le formule pi˜ stabili di lavoro; la stragrande maggioranza delle quasi 435mila unitý in pi˜ (il 92,3%) Ë infatti costituita da contratti di lavoro a tempo indeterminato, mentre il contributo delle diverse formule di occupazione temporanea Ë per il Censis ìpressochÈ nulloî. Rispetto al 2000, gli occupati con questi tipi di contratto sono infatti diminuiti dellí1 per cento.

Una tendenza che si inverte perÚ nella prima metý del 2002, periodo in cui il numero dei dipendenti a tempo determinato Ë tornato ad aumentare del 2,7 per cento. E malgrado líoccupazione permanente mantenga un ritmo di crescita sostenuto (+ 2%), crescono anche i contratti part-time (+ 5,8%), come riporta, dal Censis, ìIl Sole-24 Oreî.

Il quadro disegnato dal rapporto appare pi˜ incoraggiante se si considera che pi˜ della metý dei lavoratori a termine (il 58,8%) dopo 12 mesi continua infatti a lavorare, seppure ancora sotto modalitý atipiche, mentre il 37,9% Ë riuscito a passare a forme di lavoro a tempo indeterminatoî.

Per il Censis ìpermangono, perÚ,  ancora forti elementi di criticitýî , se lí83,5% dopo un anno continua a lavorare, una percentuale, comunque consistente, del 16,5% perde il lavoroî.

Analizzando il dato complessivo si ha che nel periodo indicato i lavatori dipendenti ìtemporaneiî sono aumentati di 15.295 unitý, quelli ìpermanentiî di 679.963, gli ìautonomiî sono diminuiti di 3.929 unitý, i lavoratori part-time sono aumentati di 142.000 unitý, il totale Ë stato di + 434.645 nel periodo 2000-2001 e di + 271.000 nel periodo gennaio-giugno 2002.

Intanto líIstat ha pubblicato, il 12 dicembre, i dati sullíoccupazione: sotto esame quattro anni, dallíaprile í98 allíaprile 2002, in cui sono stati creati 1.400.000 posti di lavoro, per arrivare a un totale di 21 milioni e 757 mila occupati. Ma nello steso periodo, il divario tra le due metý del Paese si Ë accentuato. Il rapporto tra il tasso di disoccupazione del Mezzogiorno e quello del Centro-Nord Ë passato da 3,1 a 3,8; nel Sud il tasso Ë quasi quattro volte superiore a quello del resto díItalia.

Ma ogni verifica va oggi condotta in rapporto con líEuropa e con i ritmi imposti dalla globalizzazione. (G.V.)  

 

RAI: DS, ìFERMARE QUESTA PENOSA MISCELA DI INCOMPETENZA E DESIDERIO DI CENSURE.î

ìMentre i dati auditel testimoniano la vera e propria caduta libera del servizio pubblico nei confronti della concorrenza sul piano degli ascolti, mentre nessuna lettera del direttore generale risulta inviata al direttore di Rai2 Marano, la cui programmazione Ë ormai oggetto di culto del ridicolo, mentre si fanno ogni giorno pi˜ numerosi i casi di vera e propria censura delle notizie ritenute sgradite al governo nelle varie testate della Rai, dal GR al TG1, oggi apprendiamo che i voleri di Silvio Berlusconi espressi a Sofia nellíaprile scorso hanno indotto anche un uomo come Biagi a chiudere con la Rai.î

Lo afferma il responsabile Informazione dei Ds, Fabrizio Morri.

ìNellíesprimere rammarico a nome dei Democratici di Sinistra non posso che sottolineare che Ë necessario che le forze culturali, politiche e produttive che hanno a cuore le sorti del servizio pubblico, della libertý e del pluralismo informativo, facciano tutto il possibile per fermare questa penosa miscela di incompetenza e desiderio di censure.î

ìAncora una volta  - conclude Morri - ci rivolgiamo ai Presidenti delle Camere affinchÈ, al di lý delle dispute giuridiche, vogliano affrontare in modo radicale i nodi politici di una gestione Rai del tutto fallimentare da parte dei rimasugli del vertice Rai ostinatamente attaccati alla poltrona, mentre la Rai assomiglia sempre pi˜ agli ultimi giorni di Saigon.î

 

FASSINO: ìCAPONNETTO Eí STATO UN ITALIANO CORAGGIOSOî

Questo Ë il testo del messaggio inviato dal Segretario nazionale dei DS Piero Fassino ai familiari di Antonino Caponnetto:

ìAntonino Caponnetto Ë stato un italiano coraggioso, un servitore dello Stato che ha compiuto il suo dovere fino in fondo senza mai indietreggiare. Un uomo che della legalitý e dei valori nei quali si riconosce la nostra Repubblica ha fatto la sua scelta di vita. Caponnetto dal 1983, da quando costituÏ il pool antimafia -ñnel quale lavorarono anche Falcone e Borsellino ñ ha dedicato ogni ora del suo tempo alla difesa delle istituzioni democratiche e alla lotta alla criminalitý organizzata. Da siciliano si Ë battuto per far sÏ che nessuno dovesse vivere con líangoscia di dover sottostare ai quotidiani ricatti e soprusi della mafiaî.

ìIl suo impegno ha permesso al nostro Paese di vivere una stagione straordinaria nella quale, per la prima volta nella nostra storia, si Ë avuta la sensazione che la mafia potesse essere sconfitta. I Democratici di Sinistra non dimenticheranno il suo esempio e continueranno a battersi nel Paese e nelle istituzioni per non vanificare i successi ottenuti e per difendere la nostra societý, la legalitý e il futuro della nostra Repubblicaî.

 

COSTITUITA LA FEDERAZIONE DEI LUCANI IN ARGENTINA

Eí stata inaugurata a Buenos Aires la sede della Federazione dei Lucani in Argentina. Eí stata costruita con fondi raccolti dalle Associazioni dei Lucani e fondi della Regione Basilicata.

La Federazione sarý luogo di incontri culturali, di assistenza medica, di studio della lingua e della cultura italiana.

La delegazione della Regione Basilicata oltre al Presidente della Commissione regionale dei Lucani nel mondo Rocco Curcio era composta dai Consiglieri regionali Vito De Filippo, Gerardo Mariani e Mariano Pici. Erano presenti rappresentanti delle province di Potenza e Matera e numerosi sindaci dei comuni lucani.

La delegazione ha visitato líAssociazione di Mendoza, di Necochea e di Tandil.

La Regione Basilicata per líoccasione ha ripartito anche le somme destinate ai lucani in condizioni di bisogno e per cure mediche.

La delegazione ha incontrato anche líAmbasciatore díItalia in Argentina e il Console Generale di Buenos Aires.

 

DS: ìFRATTINI CHIARISCA SU RAPPORTI TRA ITALIA E ANPî

ìCrediamo che il Ministro degli Esteri Frattini debba chiarire al pi˜ presto al Parlamento e allíopinione pubblica il significato delle parole del Presidente Berlusconi sulle relazioni politiche e diplomatiche tra il nostro Paese e líAutoritý Nazionale Palestineseî.

Lo afferma la responsabile Esteri della Segreteria nazionale dei Ds, Marina Sereni.

ìLíaffermazione secondo cui dalla Pasqua scorsa ad oggi líItalia avrebbe deciso di non avere rapporti con rappresentanti della ANP sarebbe ñ se fosse confermata ñ un fatto grave, ancora di pi˜ perchÈ maturato fuori da un confronto in Parlamento ed una vera e propria svolta nella politica estera italiana in Medio Orienteî.

 

MESSAGGIO DEL MINISTRO  FRATTINI AGLI ITALIANI ALLíESTERO

Il Ministro per gli Affari Esteri,  on. Franco Frattini, ha inviato in occasione del suo insediamento alla Farnesina, un messaggio, rivolto alle Collettivitý Italiane allíestero. Questo il testo:

ìNellíassumere oggi líincarico di Ministro degli Affari Esteri, desidero rivolgere un caloroso saluto alle nostre collettivitý allíestero. Eí mio fermo intendimento rafforzare ulteriormente i vincoli fra líItalia ed i suoi connazionali nel mondo, veri elementi di forza che contribuiscono in maniera decisiva allo svolgimento di quel ruolo sempre pi˜ di rilievo che líItalia ricopre sulla scena internazionale. Nellíesercizio delle mie funzioni al Ministero degli Affari Esteri, intendo pertanto assicurare sin díora che presterÚ la massima attenzione alle forti aspettative dei nostri concittadini allíestero, con líobiettivo di contribuire a rendere sempre pi˜ efficace líazione da parte del Governo in loro favore.

La prossima applicazione della Legge sullíesercizio del diritto di voto allíestero, renderý noi tutti protagonisti di un punto di svolta nelle relazioni fra líItalia e le sue comunitý allíestero. Il Ministro degli Affari Esteri Ë giý impegnato, assieme ad Ambasciate e Consolati, nellíattuazione dei primi, essenziali adempimenti procedurali per líapplicazione della Legge, la cui approvazione Ë riconducibile allíimpegno ed alla dedizione del Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia. Con questi propositi e con questi obiettivi rivolgo a tutti gli Italiani nel mondo il mio pi˜ caloroso saluto. Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteriî. 

 

LA FEDERAZIONE ARCA A FRATTINI: MOLTI I PROBLEMI ANCORA INSOLUTI PER GLI EMIGRATI IN GERMANIA

La Federazione dei Circoli ARCA, aderente alla Filef, nel ringraziare il ministro Frattini per il messaggio inviato alle collettivitý italiane allíestero ne sottolineano la ìattenzione usataci, cosa che non Ë stata per molti dei suoi predecessoriî e, nel contempo  sottopongono alla sua attenzione una serie di problemi che attendono una soluzione da troppo tempo. I problemi che maggiormente preoccupano le nostre collettivitý, che i dirigenti dellíArca hanno evidenziato allíon. Frattini, riguardano le sorti della scuola italiana (corsi di lingua e cultura italiana allíestero) per i figli dei lavoratori emigrati, condizione che, a detta del presidente dellíArca Bruno Piombo, se realizzata, offrirebbe maggiori possibilitý di inserimento nel mondo del lavoro e maggiori garanzie di rispetto dei rapporti di lavoro del personale docente. La costante incertezza esistente in tutti i Paesi europei per la crescente disoccupazione, aggravata dal fatto della impossibilitý di riemigrare verso altre terre, condizione resa pi˜ pesante dalle leggi del Paese ospite che, in barba alle promesse ìeuropeeî, non esita ad espellere chi in condizione di povertý e bisogno Ë per lungo tempo soggetto alla assistenza pubblica. Nella lettera a Frattini i nostri connazionali chiedono altresÏ di:

-     assicurare adeguati fondi a disposizione dei Comites allo scopo di permettere loro seri interventi di interesse generale a favore della propria collettivitý: allo stato attuale sono degli enti pressochÈ inutili!;

-     attrezzare adeguatamente i Consolati fornendoli di personale sufficiente e specializzato per garantire líassistenza e la tutela dei cittadini e del lavoro italiano allíestero secondo quanto previsto dallíart. 35 della Costituzione italiana;

-     favorire la libertý di circolazione per tutti gli emigrati ed immigrati garantendo loro la libertý di pensiero e di organizzazione secondo le leggi vigenti per i cittadini dei Paesi ospiti, sostenendo le loro associazioni ed iniziative utili alla collettivitý;

-     favorire una autentica realizzazione della cittadinanza europea nella quale possano riconoscersi tutti i lavoratori. Oggi la vera libertý di circolazione esiste solo per i capitali, le imprese e le banche. Chiediamo che la pari dignitý sociale sia costituita al livello pi˜ elevato senza emarginazioni e discriminazioni.

La lettera della Federazione dei Circoli Arca a Frattini si conclude con líinvito ìa non usare nei nostri confronti una fraseologia sviluppatasi in uníepoca infame, quella fascistaî e che ìsiano ripristinati i termini di emigrati e immigrati, pi˜ idonei ad esprimere il carattere sociale e di classe di chi Ë stato costretto ad emigrareî. ìNoi non siamo mafiosi, o terroristi fuggiti ñ conclude la lettera ñ e neppure portatori di capitali sottratti al fisco e depositati nelle banche di altri Paesi, e con i quali non desideriamo di essere accomunati con líappellativo di ìitaliani allíesteroî, siamo invece lavoratori espulsi dallíItalia da un sistema fondato su rapporti sociali ed economici iniquiî

Líultima preghiera rivolta a Frattini Ë quella ìdi prodigarsi con tutte le Sue energie per la salvezza della Paceî.  

 

LAVORO ATIPICO: NASCE IL MAGAZINE ON LINE DI NIDIL-CGIL

Nasce il magazine on line di NidiL-Cgil. NidiLmagazine.it sarý fonte di informazione sul mondo del lavoro atipico e si caratterizza per la tempestivitý  con cui risponde al bisogno di informazione presente in questo segmento del mondo del lavoro.

 

LAVORO AI DISABILI: GRAVISSIMO ATTACCO DEL GOVERNO

ìCon líarticolo 2 del Decreto Legge 236 del 25 ottobre 2002 il Governo proroga al 31.12.2003 la possibilitý per i datori di lavoro pubblici e privati di conteggiare orfani e vedove giý in servizio nella quota del 7 per cento riservata ai disabiliî. Lo afferma líon. Augusto Battaglia, Capogruppo DS in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.

ìIn questo modo ñ prosegue Battaglia ñ dopo ben quattro anni dalla approvazione della legge vengono ancora negati ai disabili disoccupati migliaia di posti di lavoro ad essi riservati con la scusa che nellíazienda giý sono impiegati un certo numero di lavoratori orfani o vedove, ma normodotati e che nulla hanno a che vedere con la legge sui disabili. La misura non trova alcuna giustificazione in quanto le aziende hanno giý avuto ventiquattro mesi di tempo per poter Adempiere con la necessaria gradualitý allíobbligo di leggeî.

ìLa prossima settimana il decreto Ë in votazione alla Camera. Chiediamo ñ conclude il parlamentare DS ñ a tutte le associazioni dei disabili, alle organizzazioni sindacali, agli operatori dellíinformazione di aiutarci a denunciare questa grave violazione di un diritto costituzionale e di sostenere la nostra battaglia in Parlamento per abrogare una norma odiosa e discriminatoriaî.

 

UNA NOTA DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA SULLA CRISI FIAT

 ìLe notizie di mutamenti ai massimi vertici della Fiat accrescono le ragioni di inquietudine e preoccupazione per le sorti stesse dellíazienda.

Risulta ancor pi˜ evidente come líaccordo governo-azienda dei giorni scorsi sia stata una sostanziale ìfoglia di ficoî per coprire un vuoto di strategie capaci di portare líazienda fuori dalla crisiî.

Lo dichiarano i DS in un comunicato emesso al termine della riunione della Segreteria nazionale (10 dicembre, ndr) che ha esaminato gli sviluppi della crisi Fiat.

ìLe sorti della pi˜ grande azienda industriale del Paese ñ continua il comunicato DS ñ sono un interesse nazionale e devono perciÚ essere affrontate con assoluta trasparenza. Se gli azionisti da un lato e le banche dallíaltro hanno progetti di rilevanza industriale diversi da quelli fin qui presentati devono chiarirli e renderli visibiliî.

ìIl Governo ñ prosegue il comunicato dei DS ñ deve immediatamente riconvocare le parti per avviare finalmente quel confronto e quel negoziato che fino ad ora Ë stato eluso. Ribadiamo ancora una volta che sono indispensabili: un nuovo piano industriale pi˜ aggressivo; risorse finanziarie adeguate messe a disposizione sia dallíazionista, sia dal mercato; vocazioni produttive certe per i diversi stabilimenti Fiat; applicazione della cassa integrazione a rotazione per dare certezze ai lavoratori; misure di sostegno e sviluppo per le imprese dei settori indotti; incentivi per innovazione e ricerca e per politiche di rilocalizzazione industriale. Per questi obiettivi Ë necessaria una assunzione di responsabilitý di tutti: del governo, dellíazienda, del sistema bancario, delle organizzazioni sindacaliî.

ìGoverno, azienda e sistema bancario ñ chiedono i DS ñ devono poi definire e perseguire una strategia chiara sui rapporti con General Motors e sulla collocazione della Fiat nel mercato mondialeî.

ìSono infine inaccettabili iniziative, anche da parte di esponenti del governo, che assumendo la crisi della Fiat come pretesto, puntano in realtý ad una ridefinizione degli assetti nei settori dellíeditoria e delle assicurazioni. Non sarebbe ammissibile assistere ad una ennesima lotta di potere sulla crisi di un grande settore industriale e sul destino di migliaia di lavoratoriî.

 

PENSIONE MINIMA AGLI EMIGRATI: TREMAGLIA MINACCIA DI USCIRE DAL GOVERNO

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha chiesto líappoggio del Consiglio Generale degli Italiani allíEstero, riunito a Roma dallí11 al 13 dicembre 2002 alla Farnesina, che ha approvato líemendamento attualmente in discussione al Senato che riguarda líincremento della maggiorazione sociale per i pensionati italiani allíestero. Si tratta, dopo líapprovazione della legge sullíesercizio del diritto di voto, della prima prova di affermazione concreta dei diritti dei cittadini italiani allíestero.

Il Ministro si Ë impegnato ad essere costantemente presente al Senato e chiederý a tutte le forze politiche parlamentari, senza distinzioni di parte, di approvarlo.

Nel caso líemendamento non venisse approvato, il Ministro ha comunicato che uscirý dal Governo.  

 

ZURIGO: IL PARLAMENTO DISCUTE LA LEGGE PENSIONISTICA

Il Parlamento svizzero sta dibattendo la revisione delle leggi sul 1ƒ e sul 2ƒ Pilastro. Prima tappa lí11^ Revisione AVS. Il Senato, cioË il Consiglio degli Stati, ha deciso lo scorso 28 novembre, di aumentare líetý pensionabile delle donne a 65 anni e di non concedere sussidi per incentivare il pensionamento anticipato a 62 anni di uomini e donne.

La proposta al vaglio del Senato era quella di mettere a disposizione ben 412 milioni di Fr. per i pensionamenti anticipati, onde permettere alle lavoratrici ed ai lavoratori di andare in pensione senza grosse perdite.

Ragioni finanziarie hanno indotto la Camera Alta a dire sÏ allíaumento dellíetý pensionabile della donna  e a dire no al finanziamento come contributo alle pensioni anticipate.

Líetý pensionabile giý innalzata quattro anni fa per le donne nate dopo il 1941, a 64 anni, ora prevede un ulteriore aumento a 65 anni, a partire dallí1.1.2009. Ma la delibera non Ë ancora legge dello Stato.

Ora la delibera del Consiglio degli Stati passerý in febbraio 2003 al Consiglio Nazionale che dovrý a sua volta approvare o respingere la proposta, o addirittura modificarla. Si spera che líulteriore innalzamento venga rigettato, perchÈ le lavoratrici giý da anni subiscono stravolgimenti nello stato sociale, soprattutto in materia pensionistica.

(Antonio Giacchetta)

 

VIGILI DEL FUOCO ITALO-AMERICANI PREMIANO LíASSESSORE TOSCANO MARIELLA ZOPPI

ìDopo lí11 settembre Ë stato importante ricevere attestati di solidarietý e amicizia da parte di persone di tutto il mondo. Per noi, in particolare, prezioso Ë il rapporto di scambio e di amicizia instaurato con la Toscana attraverso líassessore Zoppiî. Con questa motivazioni Vincent Tummino, a nome di tutti i vigili del fuoco italo-americani di New York ha consegnato una targa allíassessore alla cultura. Tummino, presidente della Columbia association, che raccoglie ben 3mila vigili del fuoco italo-americani di New York, era accompagnato da Robert Triozzi, comandante dei vigili del fuoco, giý responsabile per i vigili di numerosi progetti Onu nelle aree in conflitto.

ìSono molto onorata di questo riconoscimento ñ ha detto líassessore Zoppo ñ Ë bello ricevere questo segno di amicizia e di stima, specie da chi abbiamo ammirato per líesempio di generositý e di dedizione offerto nella dura prova dellí11 settembreî.

Nel corso dellíincontro sono state messe a punto nuove ipotesi di collaborazione. I vigili del fuoco italo-americani hanno accettato la proposta dellíassessore Zoppi di partecipare alle iniziative in programma il prossimo maggio in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario della strage dei Georgofili. Una delegazione dei vigili sarý presente sia al concerto in programma a New York  per ricordare quel tragico evento, sia alle manifestazioni previste in Toscana. ìQuesto legame sarý sottolineato anche dal costruendo giardino toscano a Staten Island che sorgerý proprio accanto al ëgiardino della memoriaí nel quale gli americani ricorderanno per sempre la strage dellí11 settembre 2001.

 

ANCHE GLI IMMIGRATI HANNO IL DIRITTO AL NATALE

ìIl senatore della Lega, Calderoli, dice che i cittadini stranieri che hanno presentato domanda di regolarizzazione non possono tornare a casa propria per il Natale, pena la perdita del diritto a rimanere in Italiaî.

Lo ha dichiarato Giulio Calvisi, responsabile immigrazione della Direzione dei DS.

ìChi va via anche per qualche settimana ñ continua Calvisi ñ non torna pi˜ dunque. Ora, non vi Ë alcun dubbio che le dichiarazioni del Senatore Calderoli sono semplicemente allucinanti e indegne di uno stato civile. Tutti sanno che passeranno anni in molti casi, prima che le Prefetture possano dare risposta a tutte le 700 mila domande di regolarizzazione. Tempi cosÏ lunghi sono da attribuire sicuramente a responsabilitý del Governo e non agli stranieri che hanno presentato domanda. Sarebbe cosa veramente squallida se lo stato scaricasse sugli stranieri le responsabilitý di tali ritardi. Per anni quindi il cittadino straniero non potrebbe tornare per le feste e, immaginiamo, neanche per la perdita di un familiare o per visitare i propri genitori. Non cíË che dire, proprio un bellíesempio di umanitý cristiana e italianaî.

ìInfine, ci chiediamo, chi Ë Calderoli per parlare come se fosse il Ministro dellíInterno? Lui, al pari di altri rappresentanti di forze politiche, puÚ chiedere qualche cosa al Ministero dellíInterno, non disporre di cose che solo il Viminale puÚ disporre. A questo proposito, ci auguriamo proprio che il suo pensiero, viziato come al solito da una buona dose di razzismo e xenofobia, non fosse il pensiero del Ministro dellíInterno Pisanu. Pertanto ci attendiamo che, al pi˜ presto, il Ministro dellíInterno emani una circolare che permetta proprio quello che il Senatore della Lega vorrebbe vietare. Tutto ciÚ ñ conclude Calvisi ñ Ë possibile anche senza trasformare il cedolino della domanda di regolarizzazione in un permesso di soggiornoî.

 

CONVEGNO SULLíIMMIGRAZIONE DELLíISTITUTO FERNANDO SANTI DELLíABRUZZO

Il giorno 4 dicembre si Ë svolta la Giornata di Studio sull'Immigrazione promossa dallíIstituto Fernando Santi dellíAbruzzo. Il dibattito sulla legge Bossi-Fini si Ë svolto in Aquila,  nella Sala convegni del  Palazzetto dei Nobili , Líincontro Ë stato introdotto da una relazione  di Giovanni Carosa Presidente dellí Istituto Santi dellíAbruzzo.  Rino Giuliani Vicepresidente dellí Istituto nazionale F. Santi ha illustrato il tema: Emigrazione ed Immigrazione, due volti di una stessa medaglia, Di Lillo Mauro Consulente dellíIstituto Fernando Santi ha parlato sul tema Come applicare la legge Bossi-Fini ed infine Giuseppe Alcaro  medico Responsabile Immigrazione di ì Cittadinanza Attiva del Lazioî Ë intervenuto sul tema Come garantire il diritto alla salute dei Migranti".

 

FINANZIARIA: CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEI SINDACATI PENSIONATI CGIL-CISL-UIL

Continua la mobilitazione dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil davanti al Senato per chiedere modifiche sostanziali alla legge finanziaria. Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil danno di nuovo appuntamento per un altro presidio nazionale, mercoledÏ 18 dicembre, dalle ore 9 alle ore 12,30, quando presumibilmente riprenderý la discussione in aula della legge finanziaria.

La decisione di protrarre la mobilitazione Ë stata presa  per rendere viva la partecipazione dei pensionati e delle pensionate alla discussione parlamentare sulla legge finanziaria che, a causa della presentazione di un nuovo maxiemendamento da parte del governo, ha subito una sospensione.

VenerdÏ 13 dicembre si Ë conclusa la prima tornata di mobilitazione da parte dei sindacati con il presidio davanti al Senato di una folta rappresentanza di pensionati a cui hanno voluto esprimere la loro solidarietý i senatori Gavino Angius, Giovanni Battafarano, Loris Maconi, Luigi Viviani, Paolo Giaretta e Luigi Malabarba. Sempre venerdÏ 13 dicembre, una delegazione unitaria dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil Ë stata ricevuta da una delegazione di senatori, in rappresentanza de líUlivo, unica coalizione ad aver risposto alla richiesta di un incontro, da parte dei sindacati.

I senatori si sono detti convinti che gli emendamenti di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil esprimono istanze sociali importanti e che, quindi, saranno alla base della battaglia parlamentare dellíopposizione, cominciata giý nelle Commissioni e che sarý maggiormente intensificata quando il testo della finanziaria andrý in aula.

Nel chiudere líiniziativa di mobilitazione, i sindacati dei pensionati sottolineano líassenza di un confronto con la maggioranza di Governo che ignora le proteste e persegue pervicacemente la strada della divisione e delle ingiustizie sociali. Per questa ragione Spi, Fnp e Uilp rinnovano la richiesta al Presidente del Senato e ai Presidenti dei capigruppo della maggioranza di Governo di un incontro urgente per poter illustrare le loro proposte di modifica ad una manovra che, se confermata, creerý seri danni alle persone pi˜ deboli del nostro paese.

 

IL CONSOLATO DI FRIBURGO SUL VOTO ALLíESTERO: ISTRUZIONI PER LíUSO

Con líentrata in vigore della legge 459 del dicembre 2001 Ë stata introdotta uníimportante novitý che coinvolge in prima persona gli italiani residenti allíestero: il voto per corrispondenza per le elezioni politiche e il referendum.

Da ora in poi gli italiani iscritti allíAIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti allíEstero) potranno esercitare il proprio diritto elettorale votando per posta per la Circoscrizione Estero, senza dovere necessariamente tornare in Italia.

Ogni elettore riceverý in tempo utile per il voto un plico contenente tutto il materiale elettorale (scheda o schede elettorali, istruzioni per il voto, ecc.).

Per i connazionali residenti allíestero non sono previsti particolari oneri, tranne quello della iscrizione allíAIRE e della puntuale e tempestiva comunicazione di ogni cambio di indirizzo.

Al fine di verificare la correttezza dei dati in nostro possesso, il Consolato invierý nei prossimi giorni ad ogni elettore iscritto allíAIRE una busta contenente un modello per la verifica dei dati anagrafici ed una comunicazione sulla possibilitý di effettuare líopzione di votare in Italia alle prossime elezioni politiche o referendarie.

In seguito allíentrata in vigore della legge sul voto allíestero il connazionale potrý COMUNQUE scegliere di votare in Italia, comunicando questa scelta entro le scadenze previste.

Va tenuto presente perÚ che con líintroduzione del voto allíestero sono stati aboliti i rimborsi spese e le agevolazioni di viaggio che fino allo scorso anno erano previste per coloro che rientravano in patria per votare. Il connazionale che deciderý di votare in Italia dovrý pertanto farlo a PROPRIE SPESE.

Si puÚ trovare il testo della Legge ed altre informazioni sul voto allíestero visitando il sito Internet dellíAmbasciata díItalia a Berlino:www.ambasciata-italia.de alla voce ìComunitý italianaî.

Si ringraziano i connazionali per la collaborazione che vorranno dare per líaggiornamento dellíanagrafe consolare.

 

SISMA MOLISE: SOLIDARIETAí DAL COMITES DI DURBAN

Eí iniziata con le donazioni del Console, del Comites KZN e del Patronato Ital una raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal recente terremoto in Molise. A Jahannesburg ñ informa ìinsiemeî ñ líiniziativa ha assunto grande rilievo e la comunitý sta dimostrando concretamente e generosamente la propria solidarietý agli sfortunati connazionali. Chi volesse contribuire con un gesto di solidarietý puÚ rivolgersi allíufficio del Comites KZN (82,Fairway, Durban North, tel/fax 031-5649298- e-mail:italuimd@sos.co.za). 

 

GERMANIA:LíINTERVISTA ALLíAMBASCIATORE  SU RADIO MONACO

ìAbbiamo ascoltato líintervista allíambasciatore italiano a Berlino, Ministro Fagiolo, riguardante la chiusura delle trasmissioni radio in lingua italiana in Germania e trasmessa da Radio Monaco domenica 8 dicembreî. CosÏ inizia il comunicato stampa rilasciato dai DS di Monaco di Baviera in data 9 dicembre.

ìOltre alle consuete frasi di rito - prosegue il comunicato ñ il Ministro ha promesso un futuro  impegno affinchÈ agli italiani in Germania sia garantita una qualche forma di informazione sullíItalia. Ci sembra che il Ministro non comprenda che con la chiusura di Radio Monaco non Ë líinformazione sullíItalia che verrý a mancare (per quella esistono sia i media tedeschi che le trasmissioni satellitari), ma líinformazione riguardante gli italiani che qui vivono, i loro problemi, le loro iniziative.î

ìLíAmbasciatore Fagiolo ñ rilevano i dirigenti DS di Monaco ñ ha mostrato ëcomprensioneí per le ragioni di tipo economico additate da SWR e Bayerischer Rundfunk quale causa della chiusura delle trasmissioni in lingua italiana. Ma queste ragioni sono state ampiamente contestate in numerosi interventi della stessa Redazione Italiana del Bayerischer Rundfunkî.

ìDa parte del rappresentante italiano in Germania ñ conclude la nota ñ ci saremmo aspettati una maggiore grinta nella difesa dei nostri diritti. PerchÈ Ë di questo che la nostra comunitý ha bisogno di fronte agli attacchi che ci vengono portati ñ specialmente da Baviera e Baden-W¸rttemberg ñ con le espulsioni, le chiusure delle trasmissioni radio, líopposizione alla legge sullíimmigrazione ed alla concessione della doppia cittadinanzaî.

 

LA POLITICA ESTERA E I RAPPORTI DELL'UNIONE EUROPEA CON I PAESI IN SVILUPPO

 

- Gli accordi Africa-Caraibi-Pacifico (A.C.P.)

 

1. Giý da alcuni decenni la Comunitý europea ha avviato rapporti economici e di sostegno allo sviluppo, con il trattato di LomÈ, recentemente ampliato e rinnovato con  l'Accordo di Cotonou (BÈnin). Le Convenzioni di LomÈ si sono susseguite, con aggiornamenti periodici, durante 25 anni, istituendo un tipo nuovo di intese per la cooperazione e lo sviluppo. L'Accordo di Cotonou, intervenuto in luglio 2000, ha ampliato e precisato, aggiornandole, tutte le procedure. Gli obiettivi centrali sono stati quelli di ridurre la povertý e prendere misure che si ripercuotano positivamente nell'insieme delle strategie dello sviluppo. Sono obiettivi non facili, da esaminare anno per anno.

 

2. L'area, cui gli accordi si sono riferiti, comprendono, accanto agli Stati membri dell'Unione europea, 78 Stati dell'Africa, dei Caraibi, del Pacifico. Di qui gli Accordi ACP. Si tratta di un'area vastissima, affatto omogenea, di cui fa parte quasi l'intera Africa, con l'eccezione dei paesi a Nord di essa (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto), e altri paesi, fra i quali si Ë recentemente aggiunta Cuba. Sono problemi economici e politici del tutto inediti nel mondo odierno, e dei quali, purtroppo, se ne sa quanto mai poco. Se si sia riusciti a evitare ogni ritorno al colonialismo Ë un problema da accertare, non in tanto alla volontý o alle dichiarazioni, bensÏ alla natura dei rapporti economici e, inoltre, alle pesanti ereditý del passato.

           

3. I paesi ACP hanno, in complesso, una popolazione di 600 milioni di abitanti. La Banca europea degli investimenti (BEI), con i suoi fondi, Ë chiamata a intervenire in una serie di settori: trasporti, telecomunicazioni, gestione delle acque, anche per scopi industriali, produzione e trasporto di energia (petrolio, gas), turismo, settori e servizi relat ivi. I fondi sono impiegati sia nei settori pubblici che in quelli privati. Gli scopi sono diretti a creare o rafforzare la competitivitý, e anche a sostenere i programmi si sostituzione di imprese e attivitý obsolete. La classifica del reddito chiarisce, pu˜ di ogni altro discorso, la reale, difficile, natura delle cose.

 

4. La Banca europea degli investimenti ha impiegato, da sola, negli ultimi cinque anni, una somma pari a 2 miliardi di Euro (circa 4000 miliardi di (vecchie) lire italiane; dopo l'accordo di Cotonou le risorse che la BEI impiegherý ammonbtano a 3,9 miliardi di lire, circa il doppio di quanto investito in precedenza. Sembra, tuttavia, che tali problemi reali siano assenti in molte discussioni odierne, assai generiche, nelle quali si discute dei rapporti con i paesi in via di sviluppo in teermini del tutto vacui, come  ose di lý da venire, ignorando, cioË, quanto avviene, analizzando le politiche che sono giý in atto da decenni, e confrontandosi con le questioni reali, per altro mai dimenticando che i cosiddetti Paesi ACP hanno oltre 600 milioni di abitanti, un numero superiore a quello dell'Unione europea. Gli aiuti, da soli, non realizzerebbero che ben poco. Solo all'interno di questa logica reale di rapporti possono analizzarsi, e dove necessario e possibile, fare evolvere le cose nella conretezza delle loro entitý.

 

5. E' ovvio che permangono, con i nuovi rapporti, anche i complessi intrecci, le sopravvivenze, soggettive e oggettive, di secoli del passato. A volte constatiamo divergenze e contrasti fra gli stessi paesi membri dell'Unione europea. Tali contrasti si posson o comprendere e avere una loro spiegazione considerando tutte le implicazioni esterne all'Unione. La Francia Ë legata a territori d'Oltremare e, inoltre, intrattiene rapporti, nell'ambito dei complessivi accordi ACP, con numerosi paesi ex coloniali dell'Africa Occidentale. Anche i Paesi Bassi (Olanda) hanno relazioni d'Oltremare, e cosÏ la Danimarca (Groenlandia) e la Gran Bretagna. Diamo, in calce a questo scritto, l'elenco completo dei 78 paesi membri dell'accordo ACP e di quelli partitolarmente legati alle ex potenze coloniali europee. L'azione generale per il progresso non puÚ vedersi al di fuori del quadro prima sommariamente tracciato

 

6. "Globalisation, Growth, and Poverty", Ë un rapporto della Banca Mondiale, che cerca di analizzare alcuni risultati degli accordi dio LomÈ. Vi so constata che i 24 paesi in via di sviluppo, che hanno rinforzato la loro integrazione con l'economia mondiale, hanno ottenuto tassi di crescita media dei redditi pari al 5 per cento annui, contro il 2 per cento dei paesi "ricchi", mentre i paesi rimasti  al margine dell'economia mondiale hanno visto diminuire i loro redditi. Secondo il rapporto, la mondializzazione nel mondo moderno si Ë sviluppata in tre grandi fasi: la prima, dal 1870 al 1914, con un reddito che non ha riguardato i paesi poveri,  la seconda, dal 1950 al 1980, con l'integrazione pi˜ spinta nei paesi sviluppati, la terza e attuale,, dal 1980 in poi, vede i paesi poveri a accedere per la prima volta nei mercati mondiali.

           

7. Tutta questa materia Ë di competenza, fra l'altro, di una Assemblea Parlamentare comune Europa-ACP. La terza Sessione di questa Assemblea ha avuto luogo a Bruxelles dal 29 ottobre al 1ƒ novembre 2001. La prossima, alla fine del secondo semestre 2002, si terrý probabilmente alle Isole Figi, secondo le proposte giý fatte dal consiglio dei ministri del Gruppo ACP.

           

8. La terza sessione, Unione europea-ACP, di Bruxelles, discusse, a esempio, problemi economici, sociali, politici assai vasti e ancora controversi fuori delle istanze sorte dagli accordi, come le risoluzioni sulle immigrazioni e i relativi rapporti e e sulla lotta contro il terrorismo.

           

9. Sempre riferendoci alle discussioni astratte, di cui prima, sembrerebbe che alcuni problemi, come la lotta al terrorismo, vedrebbero contrapposti, da un lato, i Paesi  industrializzati di Europa e America, e, dall'altro, i paesi in via di sviluppo. La realtý Ë molto pi˜ complessa e alcuni indirizzi e problemi sono comuni alla parte pi˜ avanzata del mondo, avanzata in termini ideali e non solo economici.

 

10.  Rapporti sono stati intrepresi con l'adozione dell'Euro, sia nel senso della preparazione e estensione della moneta unica europea, e sia perchÈ fra diversi paesi dell'Africa Occidentale, membri dell'intesa ACP, esistono esperienze di monete uniche locali fra Stati diversi, come il FCFA, franco della cooperazione finanziaria in Africa e il FBB, franco della Banca del BÈlize. In proposito, su tali problemi, segnaliamo a coloro che volessero avere una pi˜ larga informazione sulle materie trattate qui, le pubblicazioni di due numeri de  "Le Courrier, n. 191 (gennaio-febbraio 2002) e 191 (marzo-aprile 2002), edito dagli organismi comuni Europa-ACP, direzione generale dello sviluppo, Bruxelles.

 

I 78 PAESI ACP

           

Riportiamo l'elenco dei Paesi ACP, divisi per aree, Africa, Caraibi, Pacifico.

 

Africa

Africa del Sud

Angola

BÈnin

Botswana

Burkina Faso

Burundi

Cameroun

Capo Verde

Centro Africa

Ciad

Comores

Congo

Repubblica Dem. del Congo

Costa d'Avori

Eritrea

Etiopia

Gabon

Gambia

Ghana

Guinea

Guinea-Bissau

Guinea Equatoriale

Kenia

Kiribati

Lesotho

Liberia

Madagascar

Malawi

Mali

Maurizio

Mauritania

Mozambico

Namibia

Niger

Nigeria

Uganda

Ruanda

Sao TomÈ e Principe

Senegal

Seychelles

Sierra Leone

Somalia

Swaziland

Tanzania

Togo

Tonga

Tuvalu

Vanautu

Zambia

Zimbabwe

 

Caraibi

Antigua e Barbuda

Bahamas

Barbade

BÈlize

Cuba (ammessa come nuovo membro, dicembre 2000,  non ha ancora firmato l'Accordo di Cotonou)

Dominica

Grenada

Guyana

Haiti

Giamaica

Repubblica Dominicana

Saint Kitts e Nevis

Santa Lucia

San Vincenzo e le Granadine

Suriname

Trinitý e Tobago

 

Pacifico

Figi

Isole Cook

Micronesia

Nauru

Niue

Palau

Papuasia-Nuova Guinea

Isole Marshall

Salomone

Samoa Occidentale

 

 

DOCUMENTAZIONE

 

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE ñ ROMA 11ñ12ñ13 DICEMBRE 2002

  

Riportiamo, di seguito, gli 8 ordini del giorno approvati dalla Assemblea Plenaria Straordinaria del CGIE :

       

ORDINE DEL GIORNO N. 1

 

LíAPS HA VOTATO IL PROPRIO SOSTEGNO AL SOTTORIPORTATO EMENDAMENTO ALLíART. 27 DELLA LEGGE FINANZIARIA 2003

 

ìDopo il comma 4, aggiungere il seguente:

ì4-bis. A decorrere dal 1ƒ gennaio 2003, ai cittadini italiani residenti allíestero, in possesso dei requisiti di cui allíarticolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, líincremento della maggiorazione sociale di cui allíarticolo 1 della legge 29 dicembre 1988, n. 544, e successive modificazioni, deve garantire, in presenza ed in applicazione del suddetto articolo 38, un reddito proprio, comprensivo della predetta maggiorazione sociale nonchÈ di trattamenti previdenziali e assistenziali anche corrisposti allíestero, tale da raggiungere un potere di acquisto equivalente a quello conseguibile in Italia con 516,46 euro mensili per 13 mensilitý, tenendo conto del costo della vita nei rispettivi Paesi di residenza. Il Ministro per gli italiani nel mondo, di concerto con il Ministro dellíeconomia e delle finanze, con il Ministro degli affari esteri e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, stabilisce con proprio decreto, da emanarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, i criteri di squilibrio socio-economico per le diverse aree geografiche e líimporto della maggiorazione sociale da corrispondere per ciascuna area geografica. Con la medesima procedura puÚ essere annualmente modificato líimporto della maggiorazione sociale di cui al presente comma che non puÚ, in ogni caso, concorrere a determinare un reddito proprio superiore a 516,46 euro mensili per 13 mensilitý e, nella parametrazione tra i 516,46 euro mensili con il costo della vita nel Paese di residenza, non puÚ comunque essere di importo inferiore a 123,77 euro mensili per 13 mensilitý.

Conseguentemente, allíarticolo 67, Tabella A, voce Ministero degli Affari Esteri, sono apportate le seguenti variazioni:

2003:   - 60.000

2004:   - 60.000

2005:   - 60.000î

(Approvato allíunanimitý)

 

ORDINE DEL GIORNO n. 2

 

CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE CONTINENTALE PER LíAMERICA LATINA IN VISTA DELLíELEZIONE DEL VICE.-SEGRETARIO GENERALE DíAREA

In vista dellíelezione del nuovo Vice Segretario Generale dellíAmerica Latina, i consiglieri dellíarea sottoscritti chiedono che sia convocata una riunione dellíarea per designare, come avvenuto in altre circostanze, i Consiglieri da eleggere

(Approvato allíunanimitý)

 

ORDINE DEL GIORNO N. 3

 

RINNOVO DEI COMITES

Il CGIE esprime con forza la propria determinazione affinchÈ venga rispettata la scadenza elettorale (giugno 2003) per il rinnovo dei Comites.

Il CGIE ritiene che le votazione per il rinnovo dei Comites debbano avvenire vigente la nuova legge di riforma dei medesimi, secondo il testo proposto dal Consiglio stesso e licenziato nel mese di marzo 2002.

Il CGIE non puÚ condividere le proposte presenti nel testo in discussione al ìconcertoî dei Ministeri competenti, che non si Ë limitato ad aggiustamenti di carattere formale e di coordinamento normativo, ma in pi˜ punti ha stravolto la sostanza delle esigenze di riforma, eliminando le innovazioni pi˜ significative.

Il CGIE rivolge un appello particolarmente insistito ai Presidenti delle Camere, a tutti i Gruppi parlamentari ed al Governo, per quanto di sua competenza, al fine di consentire che líesame e líapprovazione del disegno di legge di riforma dei Comites avvenga in tempo utile affinchÈ il rinnovo dei medesimi abbia luogo alla scadenza prevista vigente la nuova legge: ciÚ sarebbe certamente possibile, in presenza di una volontý politica coerente, stanti anche le affermazioni in proposito contenute nella relazione del Governo presentata in apertura dellíAssemblea Plenaria Straordinaria dal Ministro degli Affari Esteri, On. Franco Frattini.

La possibilitý di predisporre e concludere un iter accelerato dei lavori parlamentari, ove si voglia, Ë díaltronde dimostrata dal recente esito dellíapprovazione di alcuni provvedimenti legislativi, pur non condivisi, come invece dovrebbe essere il presente secondo le dichiarazioni ricevute da tutti  i Gruppi parlamentari.

Pertanto, il Consiglio Generale degli Italiani allíEstero

CHIEDE

un impegno formale del  Governo e del Parlamento affinchÈ il rinnovo dei Comites avvenga entro la normale scadenza sulla base della nuova legge, che ricalchi fedelmente la proposta di legge presentata ed approvata dal CGIE,  frutto di una larga consultazione con i Comites stessi, nonchÈ le rappresentanze degli italiani allíestero.

Si rigettano quindi  tutte le proposte alternative che non rispecchino quelle avanzate dal CGIE.

(Approvato allíunanimitý)

 

ORDINE DEL GIORNO N- 4

 

COSTITUZIONE DI UN CONSOLATO DI 1^ CATEGORIA A LIMA

Il CGIE, avendo constatato:

- che la crisi nelle Ambasciate e Consolati dellíAmerica Latina Ë ormai giunta in tutti i singoli Paesi dellíarea;

- che la Commissione Continentale dellíAmerica Latina in tutte le sue riunioni ha fatto sua la richiesta pi˜ volte avanzata dal Consigliere del CGIE del Per˜ di costituire un Consolato di I categoria per Lima;

- che la III Commissione Tematica del CGIE, nella sua riunione del 10 dicembre scorso ha appoggiato la richiesta sia del Comites che dello stesso Consigliere nello stesso senso;

- che non si puÚ permettere che le pratiche di cittadinanza giacciano nei corridoi dellíAmbasciata di Lima avendo giý superato il numero di 5.000, cioË 25.000 persone;

- che gli appuntamenti che si danno per lo stesso motivo sono giý pi˜ di 20.000 e attualmente si concedono per il 2011;

- che ritiene vergognoso permettere che uníassociazione di discendenti di italiani di recente formazione debba pagare lo stipendio dei quattro esperti digitatori - - - che lavoreranno dal 1ƒ gennaio prossimo nellíAmbasciata di Lima per poter continuare a dar corso alle loro pratiche giacenti;

- che tutte le altre pratiche consolari hanno sentito questa crisi arrivando al punto che per un semplice rinnovo di passaporto si danno appuntamenti a tre mesi,

In coerenza con quanto espresso dal nuovo Ministro degli Affari Esteri nel suo intervento in apertura dei nostri lavori, ìi nostri uffici consolari costituiscono il vero e proprio front office dellíimmagine e dellíesperienza che qualsiasi visitatore fa dellíItaliaî

CHIEDE

al Ministero degli Affari Esteri e al Ministro per gli Italiani nel Mondo di adoperarsi finalmente a superare qualsiasi ostacolo per costituire un Consolato di I categoria per Lima, provvedendo immediatamente, in attesa che questo avvenga, a risolvere la situazione vergognosa e insostenibile dellíAmbasciata di Lima, mettendola in condizione di poter lavorare senza líappoggio economico degli utenti e possa dare servizio a tutti gli Italiani ivi residenti.

(Approvato allíunanimitý)

 

ORDINE DEL GIORNO n. 5

 

SITUAZIONE DEI LAVORATORI ITALIANI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

Cinquemila lavoratrici e lavoratori italiani prestano quotidianamente la loro opera nella Repubblica di San Marino: essi sono attualmente oggetto di una palese discriminazione, in quanto possono essere assunti soltanto a tempo determinato, per uno o al massimo due anni, sia pur rinnovabili, in base alla loro nazionalitý italiana.

Inoltre, a  partire dal prossimo primo gennaio, i lavoratori frontalieri italiani nella RSM potranno essere sottoposti ad una doppia imposizione fiscale nei due Paesi, qualora nelle legge finanziaria in discussione  al Parlamento italiano non venga inserita una proroga dellíattuale trattamento fiscale.

Infatti, la Convenzione in materia fiscale tra Italia e RSM firmata il 21 marzo 2002 e líAccordo di cooperazione ed unione doganale tra UE e RSM entrato in vigore il 2 aprile 2002 non hanno esplicitamente preso in considerazione le problematiche inerenti i lavoratori frontalieri.

Tuttavia, quanto contenuto nel Protocollo aggiuntivo alla Convenzione medesima, in applicazione dellíart. 15, ove si prevede una forma di abbattimento di una quota di reddito da lavoro dipendente, da non sottoporre ad  imposizione fiscale, potrebbe essere oggetto di recepimento in una legge ordinaria da emanare da parte del Parlamento italiano.

Per queste ragioni, il Consiglio Generale degli Italiani allíEstero

RITIENE

che sia indispensabile la proroga dellíattuale trattamento fiscale,  purchË la stessa sia legata allíemanazione entro il 2003 di una legge ordinaria applicativa dellíart. 15 della Convenzione, per evitare la doppia imposizione fiscale.

Al tempo stesso, occorre comprendere nella Convenzione la tutela dei diritti del lavoro, contrattuali, previdenziali ed assistenziali dei lavoratori frontalieri italiani nella Repubblica di San Marino.

Va inoltre reso esplicito il principio di trasparenza amministrativa tra i due Paesi, attraverso líautomaticitý dello scambio di informazioni tra i rispettivi Istituti, ai diversi livelli, in materia di previdenza, sanitý, assistenza, fisco e mercato del lavoro, tenendo in considerazione le normative europee in tema di eliminazione  di qualsiasi tipo di discriminazione nei confronti dei lavoratori frontalieri, a partire dalle tipologie dei rapporti di lavoro.

(Approvato allíunanimitý)

 

ORDINE DEL GIORNO n. 6

 

QUESTIONE RAI INTERNATIONAL - CANADA

Il Consiglio Generale degli Italiani allíEstero, riunito in Roma lí11-12 e 13 dicembre

RILEVATO

- che dopo gli ultimi sviluppi della questione di RAI International in Canada, che Ë líunico Paese al mondo dove i programmi non sono trasmessi direttamente e per 24 ore al giorno, il problema si sta avviando ad una concreta ed effettiva soluzione;

- che anche a seguito dellíapprovazione della Legge sul voto si rende ancora pi˜ urgente la soluzione del problema RAI International - Canada anche per poter garantire alle Comunitý Italiane in Canada una corretta informazione;

- che in considerazione di tanto, la soluzione del problema Rai International - Canada non Ë solo interesse di RAI International e della Comunitý italiana in Canada, ma anche di tutte le forze politiche che devono preoccuparsi di garantire che il servizio pubblico televisivo sia accessibile a tutti i cittadini italiani senza alcuna esclusione

AUSPICA

che le forze politiche presenti in Parlamento si facciano carico di tutte le iniziative atte a garantire e favorire la soluzione del problema RAI International - Canada

INVITA

Il CdP a trasmettere il presente Ordine del Giorno e quelli precedentemente adottati sulla stessa problematica ai Gruppi parlamentari presenti in Parlamento.

(Approvato allíunanimitý)

 

ORDINE DEL GIORNO n. 7

 

SOSPENSIONE COLLEGAMENTI ALITALIA TRA MONTREAL E LíITALIA

Il Consiglio Generale degli Italiani allíEstero, riunito in Roma lí11-12 e 13 dicembre

RILEVATO

-     che da qualche tempo líAlitalia ha sospeso i collegamenti tra Montreal e líItalia;

-     che tale situazione comporta enormi disagi ai nostri connazionali ivi residenti;

-     che le motivazioni adottate dallíAlitalia sono fondamentalmente due e cioË i rapporti con Air Canada, societý collega per i voli tra il Canada e líItalia, nonchÈ  problemi di redditivitý;

-     che una limitazione ai voli da Montreal verso líItalia al solo periodo estivo consentirebbe di superare le motivazioni addotte dallíAlitalia perchÈ si potrebbero adoperare solo vettori Alitalia con voli sempre pieni per cui la redditivitý sarebbe assicurata

AUSPICA

che líAlitalia possa rivedere le proprie posizioni prendendo in considerazione le motivazioni di cui innanzi

INVITA

il CdP a trasmettere il presente Ordine del Giorno ai Ministri funzionalmente competenti e alla dirigenza dellíAlitalia.

(Approvato allíunanimitý)

 

ORDINE DEL GIORNO N. 8

 

INSEGNANTI DI LINGUA ITALIANA IN USA

Considerato líimportante e continuo incremento della richiesta di apprendimento della lingua italiana negli Stati Uniti díAmerica ed in particolare negli Stati di New York, New Jersey e Connecticut,

Vista la carenza numerica di insegnanti di italiano

SI AUSPICA

che lo Stato Italiano metta in atto accordi specifici con alcuni Stati  degli Stati Uniti díAmerica e in particolare con i tre Stati menzionati, allo scopo che:

1)   sia riconosciuta la validitý della Laurea in lingua e letteratura italiana conseguita in Italia per abilitare allíinsegnamento della lingua italiana nei singoli Stati;

2)   sia concesso ai laureati in lingua e letteratura italiana in Italia disposti a recarsi negli Stati Uniti per svolgere la loro professione di insegnanti un visto di soggiorno adeguato.

(Approvato a maggioranza, con un voto contrario)

 

 

ìEMIGRAZIONE NOTIZIEî

SOSPENDE LE PUBBLICAZIONI

PER LE  FESTIVITAí DI FINE ANNO. 

LA REDAZIONE AUGURA A TUTTI I LETTORI

BUONE FESTE

E DAí APPUNTAMENTO

AL 15 GENNAIO 2003