EMIGRAZIONE NOTIZIE N.43 ñ 4 DICEMBRE 2002

 

RINVIATA LA VISITA DI TREMAGLIA A STOCCARDA                                                                2

ATTUALITAí DI FERNANDO SANTI A CENTO ANNI DALLA NASCITA                                       2

CENTENARIO NASCITA SANTI: PROGRAMMA DEI LAVORI                                                     2

ARGENTINA: RIUNITA LíUNITAí DI COORDINAMENTO DELLE REGIONI                               2

FINANZIARIA: SEMPRE PEGGIO PER I PENSIONATI PIUí POVERI                                           2

IL COMUNE DI ROMA AFFRONTA LE EMERGENZE DEI RICHIEDENTI ASILO                        2

IMMIGRATI: SONO IL 4,6% DELLA POPOLAZIONE                                                                   2

PITTELLA RILANCIA IL TEMA DELLA CITTADINANZA EUROPEA                                             2

FRANCO NARDUCCI ELETTO VICE PRESIDENTE  DEL SYNA                                                    2

ZURIGO: SEMINARIO SUI COMITES E CGIE DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA                     2

RIFORMA SCOLASTICA: SISTEMI ITALIANO E SVIZZERO A CONFRONTO                         2

BARI: CONFERENZA PER LA PROMOZIONE DELLA PUGLIA NEL MONDO                           2

ZURIGO: ASSEMBLEA PUBBLICA  SU ìDONNE E INTEGRAZIONEî                                        2

LíUTRIM CHIEDE UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI                      2

MONTREAL: XXX ANNIVERSARIO DEL CIRCOLO TOSCANO                                                  2

REFERENDUM IN SVIZZERA: UN RISULTATO AGRODOLCE                                                     2

ESULI ISTRIANI: ìGLI ACCORDI VANNO RIVISTIî                                                                    2

PRESENTAZIONE DEL NUOVO CINEMA ITALIANO A HELSINKI E A COPENAGHEN                                                                                                                                    2

 

DOCUMENTAZIONE                                                                                                                          2

UN FUTURO COREANO                                                                                                                    2

ELOGIO DELLA SOBRIETAí, VIRTUí DEI FORTI                                                                           2

 

ORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI DI NATURA SOCIALE

A proposito delle notizie recenti, riferite dalla stampa, e anche citate, per dovere di cronaca, dalla nostra Agenzia, circa le preoccupazioni insorte in relazione alla legge finanziaria 2003, ancora allíesame del Parlamento, riteniamo utile precisare che le associazioni, come la FILEF, che hanno compiti istituzionali prevalenti, diretti allíemigrazione italiana allíestero, non rientrano nella sfera di applicazione della legge 7 dicembre 2000, n. 383, cui le perplessitý e le riserve si sono riferite, che reca la ìdisciplina delle associazioni di carattere socialeî. Si paventa che a dette associazioni potrebbero, in applicazione della nuova legge finanziaria, si potrebbero richiedere, da parte degli enti locali determinati pagamenti in ragione del numero dei loro iscritti, senza per altro aver ricevuto le contribuzioni stabilite.

Emigrazione Notizie precisa che la FILEF, pur avendo, naturalmente, scopi di carattere sociale, rimane esclusa dallíambito della legge 383, citata (in Gazzetta ufficiale n. 300, 27 dicembre 2000), la quale, allíarticolo 2, comma 2, recita quanto segue: ìNon sono considerate associazioni di promozione sociale, ai fini e agli effetti della presente legge, i partiti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro, le associazioni professionali e di categoria e tutte le associazioni che hanno come finalitý la tutela esclusiva di interessi economici degli associatiî. Si veda anche la Gazzetta ufficiale n. 21, 25 gennaio 2002, che pubblica il Decreto del ministero del lavoro con il Regolamento alla legge 383. Eí anche ovvio aggiungere che, non ponendo la legge obblighi di iscrizione, essa non puÚ riguardare le unitý che non hanno chiesto di essere iscritte, una competenza affidata al ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Come Ë noto, la FILEF, e altre associazioni similari, hanno prevalente riguardo allíemigrazione italiana, curata dal centro confederale di Roma e dalle analoghe organizzazioni aderenti che, anche se con diversa denominazione, vi aderiscono e sono presenti allíestero, in ogni paese principale, e nelle regioni italiane. Per analogia, e per la somma delle esperienze acquisite in materia, líorganizzazione e líattivitý della FILEF hanno acquistato autoritý e competenze nella vasta materia degli emigranti (basti ricordare lo statuto dei diritti dellíemigrante e le numerose proposte di legislazione, italiana, estera, regionale), quindi anche nella materia dei diritti degli immigrati in Italia.

Infine, deve precisarsi che la FILEF, come altre similari, a esempio quelle che si raccolgono della Consulta nazionale dellíemigrazione (CNE), non possono considerarsi escluse da qualsiasi legge. Sia la Costituzione della Repubblica, sulla libertý associativa, e sia il codice civile, prescrivono apposite norme. Infatti, líarticolo 36 del codice civile, sullíordinamento delle associazioni non riconosciute (che non hanno necessitý di specifici riconoscimenti, oltre la Costituzione e il codice), recita, testualmente, che ìlíordinamento interno e líamministrazione delle associazioni non riconosciute come persone giuridiche sono regolati dagli accordi degli associati. Le dette associazioni possono stare in giudizio nella persona di coloro ai quali, secondo questi accordi (statuti), Ë conferita la presidenza o la direzioneî. (G.V.)

 

RINVIATA LA VISITA DI TREMAGLIA A STOCCARDA

ìDopo una lunga riflessione sulle finalitý della mia visita a Stoccarda, programmata per il 29 e 30 novembre pp.vv., ho deciso di rinviare tale visita ad un momento successivo al raggiungimento degli obiettivi per i quali mi sono impegnato con la collettivitý italiana in Germania, tra i quali figura in particolare la soluzione definitiva dellíannosa questione dei ritardi nei pagamenti dei contributi del Ministero degli Esteri ai Comitesî. CosÏ inizia la lunga lettera che il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha inviato il 28 novembre scorso, allíAmbasciatore díItalia in Germania, ai Consiglieri CGIE Germania e ai Presidenti dei Comites Germania e, per conoscenza al Segretario Generale del CGIE, Franco Narducci.

Il Ministro Tremaglia passa quindi a spiegare, nei dettagli, tutti i momenti e i motivi per cui si verificano questi ritardi e i passi compiuti per risolvere il problema, le assicurazioni ricevute e la certezza ìche queste aspettative saranno soddisfatte perchÈ vi Ë una perfetta intesa ed ìalleanzaî con il Ministro degli Esteri Frattiniî.

 

BERLINO: ORDINE DEL GIORNO DEI MEMBRI DEL CGIE E DEI PRESIDENTI DEI COMITES

I presidenti dei Comites e i consiglieri del CGIE della Germania riuniti a Berlino il 24.11.2002 per un Seminario su ìLa comunitý italiana in Germaniaî, organizzato dallíAmbasciata díItalia a Berlino in collaborazione con i Consolati díItalia, il Cgie e i Comites della Germania. Hanno approvato un ordine del giorno nel quale esprimono il proprio apprezzamento per líorganizzazione dellíincontro fra i rappresentanti dei Comites, del Cgie e degli eletti italiani nei consigli comunali e provinciali in Germania nellíambito del Seminario ìLa comunitý italiana in Germaniaî

AUSPICANO il potenziamento delle sinergie fra le diverse rappresentanze istituzionali degli italiani in Germania e gli eletti negli organi tedeschi di rappresentanza democratica (incontri periodici, continuativi a livello circoscrizionale, istituzione della conferenza permanente  fra eletti negli Enti locali tedeschi, Comites e CGIE con la costituzione di un gruppo di lavoro che ne curi líorganizzazione), al fine di elaborare ed attuare strategie comuni a favore della collettivitý italiana in Germania.

CHIEDONO

che siano recepite le proposte formulate nel documento presentato dalla conferenza degli eletti nei consigli comunali e provinciali tedeschi, in particolare che venga consolidata la cooperazione fra eletti negli Enti locali tedeschi, Comites e Cgie

Per favorire líinserimento scolastico, professionale e la valorizzazione socio-culturale degli italiani nella societý tedesca;

Per promuovere la tutela dei diritti sociali e civili dei connazionali;

Per garantire il diritto allíinformazione in lingua italiana attraverso tutti i media, contrastando le iniziative intraprese per limitare tale diritto.

PRENDONO ATTO

Con soddisfazione dellíintervento del Ministro per gli Italiani nel Mondo, che ha chiesto al Ministro degli Affari Esteri líimmediato pagamento dei contributi ai Comites della Germania, la cui erogazione da quando Ë stata affidata alle varie Direzioni Continentali risulta dilazionata in misura scandalosa.

CHIEDONO

che il Ministro per gli Italiani nel Mondo intervenga perchÈ si unifichino in un solo capitolo di bilancio gestito dalla DGIEPM i finanziamenti ai Comites, come richiesto dalla Commissione Continentale del Cgie, riunita a Stoccolma il giugno scorso;

che si individuino le modalitý di erogazione praticabili affinchË sia líAmbasciata ad anticipare i finanziamenti ai Comites nei vari Paesi, promuovendo al contempo un processo di revisione delle basi normative contabili tale da assicurare la tempestiva assegnazione delle risorse finanziarie necessarie per líoperativitý dei Comites;

che la selezione, líimpiego, la formazione iniziale e continua del personale assegnato agli uffici consolari e alle rappresentanze diplomatiche avvengano secondo criteri di efficienza e di razionalitý tali da soddisfare appieno le esigenze delle collettivitý italiane residenti allíestero in corrispondenza con le prioritý di volta in volta individuate di concerto fra autoritý, Comites e Cgie;

che venga intensificata la frequenza delle riunioni annali fra Ambasciata, Consolati, Comites e Cgie, previste dalla legge istitutiva di questíultimo, dando ad esse carattere tematico di portata nazionale, sulla base delle indicazioni provenienti da riunioni periodiche dellíIntercomites, da focalizzare sullíapprendimento di argomenti di interesse circoscrizionale;

che lo Stato italiano attui líauspicata opera di indirizzo, di monitoraggio e di valutazione degli interventi scolastici che si avvalgono di finanziamenti e/o di contributi statali, garantendo uníadeguata selezione e formazione (iniziale e continua) del personale docente e avviando trattative con le autoritý scolastiche tedesche al fine di ottenere líinserimento dellíinsegnamento dellíitaliano nei curricula scolastici (díogni ordine e grado) del paese ospitante;

che i resoconti diplomatici annuali sulle relazioni bilaterali includano una parte concernente il grado díinserimento scolastico, sociale e culturale della collettivitý italiana nel paese ospitante.

 

ATTUALITAí DI FERNANDO SANTI A CENTO ANNI DALLA NASCITA

L'attualitý di Fernando Santi a cento anni dalla nascita, il suo impegno come parlamentare, uomo politico e sindacalista Ë il tema del Convegno promosso dall'Istituto che porta il suo nome e che da oltre trent'anni Ë impegnato a sostegno degli italiani all'estero e degli immigrati in Italia.

Líiniziativa pi˜ che una commemorazione vuole essere piuttosto una evidenziazione del pensiero di Fernando Santi: un gradualismo riformatore al servizio di un disegno di profonda trasformazione dei rapporti fra le classi sociali come metodo alla base dell'azione delle forze politiche e del sindacato, pur nel costante confronto d'idee con le correnti del massimalismo vecchio e nuovo, il valore in sÈ dell'unitý delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, l'europeismo come superamento della divisione del mondo in blocchi contrapposti e come terreno per l'unitý di tutti i lavoratori europei, il riconoscimento dei valori immutabili, cristiani e laici, della persona umana e dei suoi diritti nella societý.

L'iniziativa, con il patrocinio della Camera dei Deputati e del Comune di Roma, dopo il saluto delle autoritý invitate, si svolgerý, aperta dalla relazione della Presidenza dell'Istituto Fernando Santi, il 12 dicembre presso la Sala della Biblioteca del C.N.E.L., in Roma, viale David Lubin 2.

 

CENTENARIO NASCITA SANTI: PROGRAMMA DEI LAVORI

Presiede: Piero Puddu, Presidente dellíIstituto Fernando Santi

Ore   9.00 Apertura dei lavori

Ore   9.15 Saluto di Pietro Larizza, Presidente del C.N.E.L..Raffaela Milano ñ Assessore alle Politiche Sociali ed alla Promozione della Salute del Comune di Roma

Ore   9.30 Introduzione di Rino Giuliani, Vicepresidente dellíIstituto Fernando Santi

Ore 10.00 ìFernando Santi líuomo, il riformista nelle lotte sociali del suo tempoî, Maurizio Degli Innocenti, Presidente della FondazioneTurati

Ore 10.30 ìGradualismo e riformismo nella vicenda politica di Fernando Santiî, Enrico Boselli, Presidente di  ìSocialisti Democratici Italianiî (SDI)

Ore 11.00 Dibattito ed interventi preordinati:

Piero Boni, Presidente onorario della Fondazione Brodoloni

Franco Narducci, Segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani allíEstero (CGIE)

Luigi Sandirocco, Presidenza nazionale della FederazioneItaliana Emigrazione ed Immigrazione (FIEI)

Ore 12.00 ìFernando Santi, un esempio da ricordareî, Guglielmo Epifani, Segretario generale della C.G.I.L.

Ore 12.30 Conclusione dei lavori, Piero Puddu, Presidente dellíIstitutoFernando Santi

 

ARGENTINA: RIUNITA LíUNITAí DI COORDINAMENTO DELLE REGIONI

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha ricevuto i rappresentanti delle Regioni che costituiscono líUnitý di coordinamento istituita, allíindomani della crisi che ha colpito líArgentina, con líobiettivo di attivare iniziative e forme di sostegno alla comunitý italiana. Il Ministro, nellíaprire i lavori, ha ricordato innanzitutto il suo attuale impegno per líapprovazione dellíerogazione dei minimi pensionistici a tutti i cittadini italiani allíestero che ne hanno diritto. Tremaglia ha quindi rivolto un particolare ringraziamento alle Regioni che hanno dato vita allíUnitý di coordinamento. In merito alla situazione argentina, il Ministro si Ë soffermato sullíaccordo che il Presidente Duhalde ha siglato con i Governatori al fine di stabilire una data per le elezioni, un appuntamento di ampia rilevanza.

Il Ministro ha ribadito i punti fondamentali da attivare per ìsalvare líArgentinaî, a cominciare da una operazione di politica estera nei confronti degli USA che devono cessare di mantenere un atteggiamento troppo rigido e far sÏ che il Fondo Monetario Internazionale intervenga al pi˜ presto concedendo crediti. Altrettanto indispensabile un intervento sullíEuropa affinchË prenda una seria posizione nei confronti della crisi argentina. Anche le Regioni possono intervenire e fare pressioni sullíEuropa. Il Ministro ha poi valutato positivamente le iniziative del Ministero degli Affari Esteri che, attraverso la Direzione Centrale della Cooperazione, sono state attivate a favore dellíArgentina. Tra le ultime, quella in risposta allíappello del Capo dello Stato che ha chiesto maggiore attenzione verso gli italiani in America Latina. Al riguardo, Ë stato previsto uno stanziamento di 2 miliardi di lire per la Provincia di Tucuman. Senza dimenticare i 200 miliardi stanziati giý da tempo per le piccole e medie imprese (150 miliardi) e per le strutture sanitarie (50 miliardi).

Il Ministro ha poi ricordato líiniziativa dellíUnitý di coordinamento di costituire un Fondo di solidarietý unico. Proprio per garantire la massima trasparenza alla gestione del Fondo, Ë stata attivata líUnitý tecnica a Buenos Aires, guidata dallíAmbasciatore e rappresentativa, tra líaltro, di CGIE, COMITES, Regioni nonchÈ Ministero Italiani nel Mondo. Tremaglia ha poi ribadito la necessitý di un coordinamento degli interventi, considerato che singole iniziative darebbero vita a disparitý di trattamento tra i connazionali a seconda della regione di appartenenza.

Il Ministro ha poi tenuto a sottolineare il fatto che, nonostante la forte crisi, non si Ë registrata la ìfugaî dallíArgentina, nonchÈ ribadito che quella del Ministero per gli Italiani nel Mondo Ë una politica dellíemergenza e non del rientro.

Gli interventi dei rappresentanti delle Regioni hanno sottolineato il carattere unitario delle iniziative, fortemente voluto dal Ministro Tremaglia, e il notevole impegno dellíItalia verso la comunitý argentina evidenziando sia le urgenze e le necessitý individuate anche nel corso delle visite in Argentina, sia i riscontri delle diverse iniziative. Impegno comune delle Regioni, inoltre, quello di effettuare i versamenti per il Fondo unico di solidarietý entro il 31 gennaio 2003, nonchÈ continuare líattivitý dellíUnitý di coordinamento anche a favore di altri Paesi dellíAmerica Latina e delle diverse questioni della comunitý. Altrettanto dettagliato il resoconto dei funzionari della Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del MAE, relativo agli stanziamenti sempre indirizzati allíArgentina per un totale, fino ad oggi, di 139.050.000 euro per iniziative (quali credito di aiuto, contributo volontario, Trust Fund) da realizzarsi nellíarco di 11 mesi. Nel corso dellíincontro Ë stato reso noto che anche líUruguay, come líArgentina, Ë stato riammesso tra i Paesi che possono beneficiare degli interventi della cooperazione. Il Ministro, manifestando apprezzamento per tali iniziative, ha avanzato la richiesta di altri 200 miliardi di lire.

Al termine dellíincontro, dopo aver rivolto un pensiero alle popolazioni terremotate del Molise, il Ministro Tremaglia ha anticipato un imminente colloquio sulla questione argentina con il Ministro degli Affari Esteri, On. Franco Frattini, allíinsegna della pi˜ ampia sinergia, come sottolineato dallo stesso Frattini in un messaggio rivolto alle rappresentanze diplomatiche allíestero. 

 

RANIERI (DS): LA CONTRORIFORMA MORATTI, UNA PROFONDA FERITA AL DIRITTO ALLO STUDIO

ìCon líapprovazione in Senato del disegno di legge delega sulla scuola ñ la controriforma Moratti -, malgrado la tenace opposizione del centrosinistra, viene inferta una profonda ferita al diritto allo studio cosÏ come viene definito dalla nostra Costituzioneî, lo afferma Andrea Ranieri, responsabile formazione, sapere e cultura DS.

ìSi riporta, infatti, la scuola - prosegue Ranieri -  a ad un modello assolutamente non pi˜ rispondente ai nuovi bisogni di conoscenza e di sapere di una societý in profonda modificazione e si cancellano i diritti di cittadinanza faticosamente conquistati per dare un nuovo assetto della scuola italiana per il sostegno e lo sviluppo dei processi formativi elementi decisivi per rafforzare líinclusione e la coesione sociale.

ìIl segno fondamentale della controriforma Moratti ñ per Ranieri ñ si coglie nel profondo cuneo che viene precocemente introdotto tra studi e formazione professionale. Secondo le nuove norme si costringeranno i ragazzi (e le loro famiglie) a scegliere subito dopo le scuole medie se continuare gli studi o entrare nel canale separato della formazione professionale. Una scelta che sarý segnata dalla diversitý delle condizioni sociali dei giovani e delle loro famiglie. Una riproposizione della selezione e dellíesclusione sociale dei pi˜ deboli.

ìQuesta legge - per líesponente DS ñ deve essere profondamente modificata, anche per il suo carattere di sostanziale stravolgimento del concetto costituzionale di obbligo scolastico e formativo, per la rottura degli equilibri del sistema integrato scolastico a favore della scuola privata e per la totale assenza di copertura finanziaria.

ìAlla Camera dei deputati ñ conclude Ranieri ñ sarý certamente proseguita con vigore ñ riprendendo i motivi di fondo che hanno sostenuto la battaglia dellíopposizione in Senato ñ la battaglia delle forze del centrosinistra e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola italiana. Ma quella battaglia dovrý e potrý essere sostenuta da una grande mobilitazione degli insegnanti, degli studenti e degli uomini e delle donne che considerano la scuola come il luogo fondamentale per tenere insieme le ragioni dellíeguaglianza e della coesione sociale, per lo sviluppo del sapere e della formazione come condizioni per la crescita sociale e civile del paese. Una scuola diversa da quella delineata dalla Moratti Ë possibile: la scuola di tutti e di ciascunoî.

 

FINANZIARIA: SEMPRE PEGGIO PER I PENSIONATI PIUí POVERI

Niente bonus fiscale di 300 mila lire per circa 1.200.000 pensionati poveri. Questa Ë la conseguenza dellíinterpretazione restrittiva che Ë stata data alla norma, contenuta nella finanziaria 2001, a sostegno dei pensionati cosiddetti incapienti. CioË di quei cittadini che avendo redditi molto bassi non possono usufruire delle detrazioni previste per coloro che presentano la dichiarazione dei redditi. I sindacati dei pensionati insistono perchÈ si apra al pi˜ presto un confronto con il ministero del welfare. Per questíanno, infatti, oltre un milione di pensionati saranno esclusi dal beneficio che hanno ottenuto lo scorso anno.

La denuncia arriva dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil che, in una nota unitaria, sottolineano come, attraverso questa interpretazione, si interrompa un percorso legislativo che avrebbe dovuto individuare una soluzione al problema riconoscendo ai pi˜ poveri la possibilitý di essere rimborsati, anche solo parzialmente di quelle spese indispensabili, come quelle sanitarie, farmacologiche e per le persone a carico che comunque sostengono, senza avere la possibilitý di detrarre alcunchÈ.

Questa interpretazione, invece, contraddicendo quanto giý stabilito, produce un meccanismo di ingiustizia sociale annullando quel poco che si era giý fatto.

Eí uno dei tanti e crescenti paradossi di una legislazione demagogica contro cui i sindacati si battono con proposte di razionalizzazione e di equitý.

Se il Governo e il Parlamento vogliono davvero adottare politiche fiscali a favore degli anziani e in generale dei ceti pi˜ disagiati, devono introdurre nella finanziaria norme che recuperino una tendenza che, lasciata a se stessa, penalizza i pi˜ poveri tra i poveri.

 

PALERMO: ìSIAMO TUTTI NERIî -  INIZIATIVA DELLíUISP CONTRO IL RAZZISMO

Un forte no contro il razzismo: parte dellíUisp di Palermo una decisa risposta ad ogni forma di razzismo seppure mascherato da battute volgari o offese goliardiche. Lo sport, in maniera particolare lo sport giovanile, non puÚ tollerare o passare sotto silenzio un grave fatto di cronaca accaduto in un campetto di calcio alla periferia di Palermo. LíUisp chiede che le autoritý sportive intervengano. E lancia una proposta: ìSiamo tutti neriî. Domenica prossima in tutti i luoghi di sport si scenda in campo o in pista con questo slogan.

Questi i fatti: ì Domenica scorsa (24 novembre, ndr) ñ si legge in un comunicato dellíUisp di Palermo ñ durante un incontro del campionato allievi di calcio della FIGC, un ragazzo di colore di tredici anni, tesserato per la Polisportiva Che Guevara, associazione che da ventíanni promuove líattivitý sportiva allo Sperone, quartiere a rischio palermitano, viene apostrofato da un avversario come ìsporco negroî. Seguono rissa e successive dichiarazioni che il razzismo non cíentra nulla Ö, che si Ë trattato di un chiarimento tra due atleti Ö Non interessa conoscere quali provvedimenti la Giustizia Sportiva prenderý per sanzionare líaccaduto, ma ciÚ che sarý fatto perchÈ tali fatti non debbano accadere mai pi˜.

Ecco perchÈ líUisp domenica prossima (1 dicembre, ndr) sarý presente a Palermo in tutti i luoghi di sport con le proprie bandiere per dire un forte e deciso no al razzismo.

A tutti gli atleti verranno consegnate delle magliette che ritraggono alcuni ragazzi di colore che giocano al calcio e lo slogan ìsiamo tutti neriî.

Nel contempo richiederemo al mondo dello sport che insieme agli enti locali e alla scuola avviino una campagna di sensibilizzazione sui temi dellíintegrazione multirazziale e della solidarietý.

 

IL COMUNE DI ROMA AFFRONTA LE EMERGENZE DEI RICHIEDENTI ASILO

LíAssessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Raffaela Milano,  informa che il Comune, ancora una volta, ha dovuto affrontare da solo líemergenza dei richiedenti asilo che giungono nel nostro Paese. 34 persone, infatti, che da qualche giorno dormivano in Via Marsala, saranno tutte accolte in un centro dellíamministrazione.

Eí la terza emergenza che si verifica nel giro di poco pi˜ di due settimane, dopo líarrivo improvviso di 60 somali e successivamente di 40 liberiani ai quali il Comune di Roma ha, con grande sforzo e nellíarco di poche ore, offerto assistenza.

Accoglienze in emergenza che si sommano a quelle garantite nella rete di oltre 800 posto per richiedenti asilo quotidianamente messi a disposizione dellíAmministrazione.

Roma non si tira indietro, e continua ad impegnarsi per cercare di garantire  alle persone che fuggono dalla persecuzione e dalla guerra sistemazione e assistenza.

CiÚ anche grazie allíaiuto dei tanti organismo di volontariato che a Roma si prodigano per assistere le persone in stato di disagio ed in particolare gli stranieri.

Eí perÚ inderogabile ñ come sollecitato da Amnesty, Medici Senza Frontiere e ICS, líattivazione da parte del Governo di strumenti, sia in termini di risorse finanziarie ed umane sia in termini di strutture, idonei ad affrontare uníemergenza umanitaria che ha valenza nazionale.

Il Piano Nazionale Asilo, che era stato fortemente voluto dallíAnci e dallíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Ë stato definanziato dal Governo nellíaprile scorso, e solo oggi  (28 novembre, ndr) si apprende che forse verrý riattivato.

Eí una notizia che cogliamo con soddisfazione, ñ conclude Raffaela Milano ñ augurandoci che i tempi siano i pi˜ rapidi possibili. Non possiamo infatti dimenticare che questi mesi di abbandono del Piano hanno rappresentato un gravissimo segnale di disattenzione da parte del Governo nei confronti di quello che oltre ad essere un dovere etico di ogni Paese civile Ë anche un preciso impegno dettato dalla normativa internazionale.

 

IMMIGRATI: SONO IL 4,6% DELLA POPOLAZIONE

LíItalia Ë sempre pi˜ un paese multirazziale, caratterizzato da un crescente numero di immigrati che puntano a integrarsi stabilmente nel tessuto sociale.

ìLíemersione dei 700 mila clandestini proietta líItalia verso i livelli della media europea (5,2%). Oggi la presenza di cittadini stranieri rappresenta il 4,6% dellíintera popolazione residente sul territorio italianoî. Ad affermarlo Ë Gianluca Luciano, amministratore delegato di Stranieri in Italia. ìGli ultimi dati Istat rilevano che i cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno al 31 dicembre 2001 era 1.464.000. Ai quali andavano aggiunti i 200.000 minori che non sono titolari di permesso di soggiorno a titolo personale ma che risultano da quello dei propri genitori, e i circa 100.000 permessi nuovi o rinnovati che di regola vengono registrati con un certo ritardo per un totale di 1.764.000. Con i 700.000 sanati e i 200mila rimasti esclusi dalla sanatoria si giunge allíincredibile cifra di 2.700.000 persone, il 4,6 per cento della popolazione italianaî. ìMa cíË di pi˜ ñ continua Luciano -. Circa lí85 per cento dei cittadini stranieri ha uníetý tra i 15 e i 64 anni, quella che viene chiamata la popolazione attiva. Si tratta di 2.300.000 lavoratori che rappresentano il 6% della popolazione attiva italiana. Entro due anni un lavoratore su 10 sarý immigrato. CiÚ presuppone un diverso approccio istituzionale verso il fenomeno: Ë arrivato il momento di abbandonare líattuale improvvisata gestione dellíimmigrazione. Líabolizione del decreto flussi, sarebbe un primo passo verso questo cambiamento: líattuazione di nuovi strumenti di selezione e di controllo dei fenomeni migratori porterebbe effetti positivi nellíoccupazione e nella societý stessa consentendo di evitare líipocrisia di perseguitare per tre anni dei lavoratori in nero per poi sanarli al quarto. E per favore non chiamateli pi˜ clandestiniî. (AGI/Emigrazione Notizie)

 

MARTINI: ìIL LAVORO DELLE REGIONI Eí ESSENZIALE PER IL FUTURO EUROPEO"

Il valore di una riflessione sul turismo sostenibile e líimportanza di un confronto fra regioni su esperienze concrete, portate avanti dalle diverse realtý europee, sono stati sottolineati dal presidente della Regione Claudio Martini nel suo intervento al meeting su ìTurismo e sviluppo sostenibile: dal globale al localeî, che si Ë svolto a Firenze mercoledÏ 27 novembre. ìSi tratta di un tema sempre pi˜ prepotentemente allíordine del giorno ñ ha detto Martini ñ che deve essere affrontato in termini generali, di crescita culturale, di un nuovo modello di consumi e di un nuovo atteggiamento da parte dei cittadini. In questo senso parlare di turismo sostenibile puÚ aiutare a delineare un futuro sostenibile in tutti i settori, dall'ambiente all'artigianato alla culturaî.

Ma líimportanza di un lavoro comune delle regioni che, come quello di Firenze sul turismo, si propone di diventare un appuntamento permanente, diventa cruciale, secondo Martini, anche nellíottica della costruzione del nuovo futuro europeo di cui si sta discutendo allíinterno della Convenzione.

ìLe Regioni dimostrano di essere in grado di lavorare insieme, dal basso, sui temi concreti di interesse comune e tutto questo Ë pi˜ utile, per la costruzione dellíEuropa, di tante discussioni sul futuro dellíUnione. Rivendicare un compiuto coinvolgimento delle Regioni non significa costruire uníEuropa che diventi la sommatoria di tante identitý regionali, ma di ricercare gli elementi che formano una cultura comune. Non significa regionalizzare líEuropa, ma europizzare le regioniî.

 

PITTELLA RILANCIA IL TEMA DELLA CITTADINANZA EUROPEA

Intervenendo alla conferenza organizzata dal Comites di Lille sul tema ìLa cittadinanza europea e la Carta dei diritti fondamentaliî, il responsabile nazionale dei DS per gli italiani allíestero, Gianni Pittella, ha rilanciato la necessitý di definire il concetto e le implicazioni della cittadinanza europea, sulla scorta delle linee giý contenute nella Carta dei diritti fondamentali, nellíambito della Costituzione a cui sta lavorando la Convenzione presieduta da Giscard DíEstaing.

La conferenza Ë stata aperta dal presidente del Comites Bruno De Santis, dallíintervento di Martin Filleul, assessore alle relazioni internazionali della Cittý di Lille e dalle comunicazioni di Andrea Amaro e Elio Carozza, membri del Cgie e di Antonio Mazziotti dellíInca Cgil.

Il nuovo mondo segnato dalla globalizzazione di merci, beni, finanze, e da profondi squilibri sociali e territoriali, sarý sempre pi˜ caratterizzato dal movimento incessante di donne e uomini a cui va riconosciuto, al di lý della loro origine ma in rapporto alla loro residenza e al loro comportamento sociale e civile, paritý di diritti e di doveri.

La vecchia sovranitý esercitata con la moneta nazionale e le frontiere, cede il posto ad una sovranitý che si misura con il primato della cittadinanza.

LíUnione Europea Ë oggi il laboratorio avanzato di un nuovo modello di sovranitý transnazionale che riconosce, accanto alla cittadinanza nazionale anche la cittadinanza europea.

Vi sono, perÚ, ha ricordato Pittella, problemi e ritardi che vanno affrontato con coraggio e determinazione.

Sul riconoscimento della libera circolazione e sui diritti dei cittadini dei Paesi Terzi occorre un colpo díala che vinca le resistenze conservatrici e reazionarie che alimentano le paure dei cittadini e che agitano lo spauracchio dellíinvasione dei nuovi barbari.

Barbarie, ha sottolineato Pittella, Ë ergere steccati a chi si muove per fame e miseria e offre un contributo importante allo sviluppo economico e alla creazione di una societý multietnica fortemente integrata e solidale.

Barbarie, ha aggiunto ancora Pittella, Ë impedire a scienziati come Steven Runyon o come Su Xun Cheng o come Nesser Salamhed di raggiungere líItalia perchÈ esiste una legge sullíimmigrazione che chiude le porte alla scienza, alla cultura, alla capacitý di lavoro.

 

FRANCO NARDUCCI ELETTO VICE PRESIDENTE  DEL SYNA

LíAssemblea dei delegati del SYNA, il terzo sindacato svizzero in ordine di grandezza, ha affidato a Franco Narducci, sabato 23 novembre, líincarico di Vice Presidente nazionale. Il neoeletto Vicepresidente ñ conosciuto nel mondo dellíemigrazione anche per la carica di Segretario generale del Cgie che riveste da quattro anni ñ ha ringraziato i delegati per il consenso unanime confluito sulla sua persona e si Ë appellato ad un grande impegno di tutti per ìmettere freno e creare barriere a questa nuova economia dellíincertezza, del cittadino globale, della distruzione delle reti di sostegno e di protezione socialeî.

ìDobbiamo contrastare ñ ha affermato ñ con le nostre idee, con le nostre strutture, con la nostra diffusa presenza sul territorio, i fautori di questo modello di societý-non societý, articolata completamente dalle leggi della economia e dalla credenza propagandata ad arte che societý e mercato possano essere la stessa cosaî. A conclusione del suo intervento, guardando alla grave situazione del mercato del lavoro, caratterizzata da annunci quotidiani di licenziamenti, spesso a quattro cifre, e dallíaccelerazione che si registra nellíaumento dei lavori flessibili, precari, sempre meno garantiti dai contratti collettivi di lavoro, Franco Narducci ha sottolineato che ìla Svizzera non puÚ permettersi il lusso di scavare ulteriormente il fossato tra chi guadagna molto e chi poco, fra chi lascia il posto di lavoro con sulle spalle un paracadute díoro e chi deve far quadrare i conti con un salario che condiziona profondamente il tenore di vita familiare, una fascia di popolazione, questíultima, che comprende un gran numero di lavoratori stranieriî.

 
ZURIGO: SEMINARIO SUI COMITES E CGIE DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA

I Democratici di Sinistra in Svizzera promuovono un seminario per discutere sulle riforme dei Comitati degli italiani allíestero (Comites) e del Consiglio Generale degli Italiani allíEstero (Cgie). Al seminario, che si terrý nella sala assembleare ìE. Canonicaî del sindacato GBI/SEI a Zurigo lí8 dicembre prossimo a partire dalle ore 14.00, parteciperanno líeuroparlamentare Gianni Pittella, responsabile dei Democratici di Sinistra per líEuropa, Norberto Lombardi, coordinatore del Forum per gli italiani nel mondo, líon. Valerio Calzolaio primo firmatario della proposta di riforma legislativa dei Comites, gli eletti DS nei Comites e nel Cgie, i segretari di sezione ed i militanti iscritti ai Democratici di Sinistra in Svizzera. Il seminario ha líobiettivo di tracciare le coordinate programmatiche sulle scelte politiche che i Ds in Svizzera dovranno compiere a breve e medio termine.

 

RIFORMA SCOLASTICA: SISTEMI ITALIANO E SVIZZERO A CONFRONTO

I Democratici di Sinistra in Svizzera organizzano con  il Partito Socialista Svizzero del cantone di Zurigo per sabato 30 novembre alle ore 14.00 ñ Volkshaus di Zurigo ñ uníassemblea pubblica sul tema ìIL governo di centrodestra e la scuola. Ordinamenti scolastici svizzero e italiano a confrontoî. Relatori: Alba Sasso, deputata del gruppo Ulivo-Ds, Cesidio Celidonio, responsabile del settore scuola dei Ds in Svizzera, Markus Truniger, del dipartimento di pedagogia interculturale del cantone di Zurigo, Susanna Rusca, consigliere cantonale del Partito Socialista Svizzero. Coordina Carlo Matriciani, direttore del settimanale dei Ds in Svizzera ìRealtý Nuovaî.

 

BARI: CONFERENZA PER LA PROMOZIONE DELLA PUGLIA NEL MONDO

Il CRATE (Centro Regionale Assistenza e Tutela degli Emigranti)  ha promosso la prima Conferenza di Servizio degli Enti locali della regione Puglia e Organizzazioni di categoria per la costituzione di un Coordinamento Permanente Regionale del Turismo per la promozione della Puglia nel mondo.

Il primo incontro tra le parti invitate, informa il Dr. Antonio Peragine Presidente del Crate, Ë fissato per il giorno 3 dicembre alle ore 10.00 presso líAmministrazione Provinciale di Bari ñ Sala della Giunta ñ per procedere sia alla costituzione del Coordinamento Regionale che allíesame delle future iniziative che dovranno contribuire al consolidamento dei legami tra la Puglia e i pugliesi residenti allíestero.

Per informazioni: telefax 339.080.5564745 ñ cell. 3397421201

 
ZURIGO: ASSEMBLEA PUBBLICA  SU ìDONNE E INTEGRAZIONEî

La sezione Centro dei Democratici di Sinistra in Svizzera ha organizzato per venerdÏ 29 novembre, uníassemblea pubblica sul tema: ìLe donne italiane e líintegrazioneî. Al dibattito hanno partecipato líOn. Alba Sasso, parlamentare dei Democratici di sinistra, Silvia Casadei, della segreteria dei DS in Svizzera, Fiammetta Iarais, consigliere comunale zurighese del Partito Socialista Svizzero, Faustina Lapadula, segretaria dei DS di Sciaffusa.

 

LíUTRIM CHIEDE UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI

Si Ë tenuta a Treviso líassemblea dellíUtrim (Unione triveneti nel mondo), nella quale il presidente on. Dino De poli ha relazionato sulla crescente attivitý dellíAssociazione, volta a diffondere nelle Universitý di tutto il mondo la cultura dellíUmanesimo latino, soprattutto attraverso convegni di alto livello che, nel prossimo anno, troveranno collocazione a Dakar, Atene, Macao e altri significativi centri universitari. LíUnione sarý presente anche con un suo documento nella fase elaborativa della prossima Costituzione della Comunitý europea. In tema di solidarietý, si Ë parlato anche di una ulteriore sensibilizzazione verso le comunitý italiane dellíArgentina, alle quali si dovranno aggiungere, su proposta del presidente dellíABM, anche quelle dellíUruguay, altrettanto e forse pi˜ provate.

Si Ë infine deciso che le iniziative della sezione giovani dellíUtrim, vedano meglio coinvolte le Associazioni venete dellíemigrazione, attraverso la presenza costante di un loro rappresentante nellíinterno della sezione stessa. (ABM NEWS/Emigrazione Notizie)

 

MONTREAL: XXX ANNIVERSARIO DEL CIRCOLO TOSCANO

Eí da poco rientrata a Lucca la delegazione, composta dalla Segretaria, Sig. ra Ilaria Del Bianco Bertelli e dal consigliere Sig. Piero Del Frate, incaricata dal Consiglio dellíAssociazione dei Lucchesi nel Mondo di presenziare alle cerimonie per il trentesimo anniversario di fondazione del Club sociale Toscano di Montreal (Canada).

I rappresentanti dellíAssociazione, accolti calorosamente dai lucchesi e dai toscani di Montreal, hanno avuto modo di incontrare il direttivo del circolo durante una cena che Ë stata una preziosa occasione informale per scambiare opinioni e suggerimenti in merito alle prossime importanti attivitý che la sede centrale porterý avanti nel 2003 e che culmineranno nelle iniziative di settembre durante le quali sarý festeggiato il trentacinquesimo di fondazione della ìLucchesi nel Mondoî.

Alla festa di sabato 23 novembre, che ha visto la partecipazione di quasi trecento fra soci e simpatizzanti, erano presenti, oltre ai rappresentanti della sede di Lucca, Lorenzo Murgia, Vice Presidente Vicario del Consiglio dei toscani allíestero, la delegazione della Provincia di Lucca, composta dal dott. Walter Alberici, capo di gabinetto del Presidente Tagliasacchi, dallíarch. Piero Biagioni, direttore del Fondo Cresci e dal coordinatore della Associazione del Nord America, Carlo Mannocci. Presenti inoltre numerose autoritý locali tra cui i rappresentanti del Consolato díItalia.

Al termine della serata, dopo gli interventi del Sig. Murgia e dellíArch. Biagioni, la sig.ra Del Bianco ha ringraziato per la festosa accoglienza riservata alla delegazione lucchese e per la perfetta organizzazione della serata e ha ricordato come le attivitý di tutte le associazioni lucchesi allíestero si svolgano in un comune contesto ispirato allo sviluppo di alcuni grandi temi: la solidarietý, testimoniata dalle recenti iniziative organizzate un poí ovunque nel mondo a favore delle comunitý lucchesi díArgentina e, pi˜ recentemente, in aiuto delle vittime del terremoto del Molise; la diffusione del patrimonio culturale della nostra terra, promossa attraverso molteplici manifestazioni, dalle mostre alle conferenze; la ricerca di una continuitý nel futuro, grazie alle attivitý dei gruppi giovanili, nati allíinterno di molte associazioni. Un ringraziamento particolare Ë stato rivolto al sig. Renzo Orsi, presidente del Club toscano, alla sua segretaria, sig.ra Marina Martinelli Spina, ed alla giovane Sabrina Spina, presidente del Club Toscana giovane che questíanno ha celebrato i suoi primi cinque anni di positiva attivitý.

Durante il soggiorno a Montreal la delegazione ha visitato il Centro Italiano Leonardo da Vinci, una struttura polifunzionale di recente costruzione pensata per offrire spazi di aggregazione sociale a tutte le diverse associazioni di emigrazione italiane.

Presso il Centro Ë stato realizzato un teatro con pi˜ di 500 posti, una cappella, tre campi da bocce, un campo da calcetto, sale per conferenze e congressi, uníampia struttura per ospitare mostre ed esposizioni. La delegazione lucchese, che ha incontrato il Presidente della Fondazione italo-canadese del Quebec, Silvio De Rose, ed il direttore del Centro Pasquale Iacobacci, ha espresso il suo apprezzamento per aver realizzato una struttura cosÏ flessibile e funzionale dando la propria disponibilitý a collaborare insieme al circolo di Montreal a future iniziative che potrebbero svolgersi proprio nel nuovo Centro.

 

REFERENDUM IN SVIZZERA: UN RISULTATO AGRODOLCE

Il Consiglio Federale, in particolare Ruth Metzler, ministro della giustizia, Ë rimasto con il fiato sospeso per molte ore dopo la chiusura dei seggi domenica 24 novembre.

Diversi erano gli oggetti in votazione che ci riguardano direttamente, tra questi due a livello federale. Il primo, líiniziativa dellíUDC/SVP (Blocher e compagni) che voleva praticamente annullare la possibilitý di richiedere rifugio in Svizzera. Se questa iniziativa fosse passata, la Svizzera avrebbe perso del tutto la sua fama di paese aperto ai rifugiati e altrettanto poco credibile sarebbe stata la sua recente apertura ed adesione ai patti di Schengen. Per soli tremila voti il partito di destra non líha spuntata. Quindi i rifugiati possono rimanere in suolo elvetico, ma il risultato alquanto risicato obbligherý le autoritý competenti, tra cui la consigliera Metzler, ad irrigidire le condizioni di accoglimento e di permanenza dei rifugiati. Il secondo era la revisione dellíassicurazione sulla disoccupazione, passata con il 56,1% dei voti. Essa proponeva di abbreviare la durata delle indennitý giornaliere in caso di disoccupazione e il raddoppio del periodo di contribuzione. Una revisione della legge che andava decisamente contro gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori. Solo la Svizzera romanda ha capito di che cosa si trattava e ha, giustamente, votato contro.

Nel Cantone di Zurigo era inoltre in votazione la proposta di riforma e di parziale unificazione tra la scuola materna e il primo anno della scuola elementare. CiÚ avrebbe permesso di far iniziare la scuola ai bambini in modo pi˜ flessibile. La cittý ha accettato la proposta del Direttore cantonale allíeducazione, Ernst Buschor, ma i rimanenti comuni del cantone líhanno respinta. Sarý ora pi˜ difficile continuare il processo di modernizzazione della scuola primaria avviato da Buschor (vedi introduzione dellíinglese in prima elementare).

Seppure per soli 614 voti di differenza, i votanti hanno approvato il credito di quasi sette milioni di franchi svizzeri necessario alla continuazione dei corsi di integrazione per giovani stranieri tra 15 e 20 anni. Contro tale credito il solito partito SVP/UDC aveva lanciato un referendum. Ora il futuro di tali corsi Ë assicurato per i prossimi quattro anni.

Tali votazioni ci mostrano, una volta di pi˜, che il partito di destra anti-stranieri sta diventando sempre pi˜ forte. Eí giunto dunque il momento ñ per chi non líavesse ancora fatto ñ di acquisire la doppia cittadinanza per contrastare le destre xenofobe e aiutare ad affermare anche qui in Svizzera principi democratici ed umanitari. (Rosanna Ambrosi)

 

ESULI ISTRIANI: ìGLI ACCORDI VANNO RIVISTIî

Si Ë riunito a Trieste il 22 novembre scorso il Consiglio Federale delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati che a conclusione di un lungo dibattito ha stilato un comunicato che riportiamo di seguito:

ìPREMESSO il diritto fondamentale per gli esuli che lo scelgano, di ottenere la restituzione dei beni quando ciÚ sia oggettivamente possibile, fermo restando il diritto ad un risarcimento corrispondente al loro valore per quanti non hanno potuto ottenere la restituzione o vi rinunciano.

Il Consiglio confida nel buon esito del negoziato italo-croato sulla base della relazione della commissione ministeriale Lenza, nominata dalla Farnesina un anno fa, che a sua volta ha recepito i contenuti della commissione triestina Maresca, denunciando le numerose e gravi violazioni del Trattato di Pace del 1947 e degli accordi bilaterali, commesse dal cessato regime jugoslavo, e sottolineando come la conclusione di un accordo nuovo comporti líopportunitý di revisionare gli accordi precedenti.

RIBADISCE di conseguenza che la Federazione non ha mai accettato ñnei ripetuti incontri con il Governo ñ una linea che limitasse le richieste di restituzione dei beni ai casi non compresi nei trattati e negli accordi bilaterali, invocando piuttosto una soluzione che eviti qualsiasi discriminazione tra gli esuli o tra gli esuli e cittadini croati.

DAí MANDATO quindi allíEsecutivo Federale di ottenere in tempi brevi un incontro con il nuovo Ministro degli Esteri, on. Franco Frattini, per consolidare la linea giý definita con il Governo italiano. Il Consiglio Federaleî.

 

AL MINISTRO TREMAGLIA CONFERITA LA PIUí ALTA ONORIFICENZA BRASILIANA

Il Ministro per gli italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha ricevuto mercoledÏ 27 novembre, la massima onorificenza che viene conferita dal Brasile ad un cittadino straniero.

LíAmbasciatore brasiliano a Roma, Andrea Matarazzo, ha consegnato líonorificenza del Cruzeiro do Sul allíOn. Mirko Tremaglia nel corso di una cerimonia che si Ë svolta presso líAmbasciata del Brasile.

Tra le motivazioni per il prestigioso riconoscimento, líinstancabile opera svolta dallíOn. Tremaglia nel corso della sua carriera politica a favore dellíaffermazione dei diritti dei cittadini italiani residenti allíestero.

Hanno partecipato alla cerimonia esponenti del mondo politico, dellíeconomia e dello spettacolo.

 

PROGETTO ìCAMPAGNA PICCOLO PRINCIPEî

ìNessun luogo Ë lontanoî Ë uníassociazione laica di ispirazione scalabriniana, si riconosce infatti nel pensiero del Vescovo Scalabrini in quanto profeta dellíuomo ìnomade globaleî.   
Líassociazione, che da anni Ë impegnata sulla frontiera dellíimmigrazione,  si occupa di tematiche connesse allíintegrazione, sia da un punto di vista culturale che da quello dei servizi. In particolare negli ultimi mesi, in collaborazione con la Caritas Romana ed i Padri Scalabriniani abbiamo portato a compimento un progetto su cui stiamo lavorando da diversi anni chiamato ìcampagna piccolo principeî.
Con questa campagna ci proponiamo di far venire in Italia bambini da zone disagiate nel mondo per motivi di cura.      
La Regione Lazio si Ë impegnata a sostenere le spese sanitarie ed a curare la parte burocratica, noi a fare il resto.       
Abbiamo scelto come interlocutori iniziali le congregazioni missionarie perchÈ crediamo siano quelle che, fatte le dovute eccezione, riescano a raggiungere le persone pi˜ in difficoltý, ma naturalmente rimane aperta la possibilitý di collaborazione con altri Enti e Organismi nazionali ed internazionali che vogliano usufruire di questa esperienza.          
Il nostro sogno Ë che molti bambini possano essere curati, siamo consapevoli del grande bisogno e delle difficoltý che spesso si incontrano per far arrivare in Italia persone da curare. Per questo vogliamo far conoscere il nostro progetto ed offrire la possibilitý di inviare segnalazioni di minori bisognosi di cure a quanti ogni giorno lavorano su questa frontiera.

 Nella scheda allegata troverý le aree geografiche a cui si rivolge il progetto e le patologie per cui Ë previsto possano giungere in Italia i minori. La documentazione medica va redatta secondo la scheda allegata ed inviata direttamente alla regione e per conoscenza alla nostra associazione.   
La prossima riunione della commissione medica Ë fissata per il 9 dicembre pv per questo La invito a far pervenire le richieste entro la fine del mese di novembre affinchÈ possano essere redatte le liste. La commissione medica si riunirý poi nei primi giorni di ogni mese.  
Nella speranza che il nostro lavoro possa essere utile a molti bambini, rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento od informazione riguardo il progetto. Laura Rossi   Associazione "Nessun luogo Ë lontano" Circonvallazione Appia, 19 - 00179 Roma Italy  Tel/Fax +39 06 7802672

 

PALERMO: RIUNITO IL DIRETTIVO GIOVANI ìSICILIA MONDOî 
Ha avuto luogo a Palermo presso la Associazione "Palermo Mondo" la riunione del Coordinamento giovani con la partecipazione dei dirigenti e delegati dell'isola. Dopo la introduzione del Presidente della Associazione ospitante Laura Bisso, responsabile giovanile relazioni esterne, ha avuto luogo un lungo dibattito sulla relazione base di Francesco Geremia,  responsabile del Coordinamento giovani.        Geremia nella sua relazione ha fatto esplicito riferimento alla situazione di disagio dei giovani siciliani che vivono all'estero per le enormi difficoltý che si incontrano nel raggiungimento degli obiettivi chiaramente delineati nel Convegno Internazionale "I giovani del 2000 e la Sicilia dei valori" tenutasi a Catania nell'aprile 2001 con la partecipazione di 80 giovani provenienti da tutti i continenti.           
Insufficiente, ha detto Geremia, Ë il disegno politico e la programmazione da parte del Governo regionale e delle altre istituzioni dell'isola nei confronti delle comunitý siciliane all'estero ed in modo particolare per famiglie siciliane pi˜ bisognose, spesso ai livelli di povertý, nelle Americhe del Sud devastate da una crisi politica ed economica senza limiti. L'associazionismo giovanile risente pesantemente gli effetti della "non politica" della Regione che ha messo in crisi l'apparato associativo in emigrazione e la stessa credibilitý della Regione. Il Coordinamento giovani di "Sicilia Mondo", pur prendendo atto dei risultati positivi, ma ancora modesti, conseguiti con la rete in web dei propri delegati presenti in tutti i continenti, ritiene tuttavia che occorra attivare un maggiore impegno operativo per attenuare gli effetti di una fase di stallo e di difficoltý  che attraversa la vita delle comunitý siciliane a causa delle turbolenze politiche ed economiche di livello internazionale. Sulle relazioni Bisso-Geremia, dopo un lungo dibattito, il Coordinamento ha deliberato il seguente piano operativo:
- partecipare con pi˜ vigore per contare di pi˜ nella vita politica e  nel contesto delle attivitý associative locali;       
- puntare sulla cultura e  sull'orgoglio della identitý siciliana come aggregante nei confronti degli altri giovani per diventare volano delle comunitý siciliane;        
- realizzare la presenza nella stampa italiana con documenti e proposte operative;
- partecipare alle iniziative degli altri movimenti giovanili (Unaie, Utrim) ed ai convegni dell'Umanesimo Latino;          
- richiedere spazi alla manifestazione dei 35 anni di fondazione di "Sicilia Mondo", la definizione del IIIƒ Premio Letterario Giovanile e una adeguata presenza nelle iniziative di Turismo Sociale. Il Coordinamento, infine, allo scopo di rendere realizzabile le suddette iniziative, Ë venuto nella determinazione di puntare "al nuovo",  nel senso di darsi una struttura organizzativa ma anche progettuale  pi˜ leggera, pi˜ semplice e di pi˜ facile consultazione basata su una maggiore libertý ed autonomia in sede locale nell'ottica del "nuovo" tanto gradito ai pi˜ giovani che vogliono dimostrare si essere capaci  di muoversi da soli.

 

PRESENTAZIONE DEL NUOVO CINEMA ITALIANO A HELSINKI E A COPENAGHEN

Helsinki e Copenaghen ospitano quest'anno per la quarta volta il festival del Nuovo Cinema Italiano. E' un festival che ha contribuito a far conoscere oltre i confini del nostro Paese le nuove leve del cinema italiano, suscitando interesse ed entusiasmo nel pubblico delle due capitali scandinave. Le proiezioni sono in programma al Cinema Andorra di Helsinki dal 22 novembre al 1 dicembre e alla Cineteca Nazionale di Copenaghen dal 6 al 15 dicembre.

In questa quarta edizione vengono presentati sette film diretti e realizzati nell'ultimo biennio da registi che spesso sono agli esordi, ma che in Italia talvolta hanno ottenuto un notevole successo. Per esempio Giovanni Columbu, che verrý a Copenaghen per presentare il suo film "Arcipelaghi" insieme alla scrittrice nuorese  Maria Giacobbe, che da tempo vive e opera a Copenaghen, autrice del romanzo omonimo da cui Columbu ha tratto la trama di questo che Ë il suo primo lungometraggio.

I film in cartellone sono i seguenti:

"Arcipelaghi" (2001) narra di un delitto compiuto da pastori in una Sardegna dei nostri tempi, ma ancora legata a vecchi simboli di onore e di vendetta.

"L'Inverno"(2002) di Nina Di Majio, parla della crisi vissuta da due coppie nella metropoli postindustriale, con le loro ansie, le loro angosce e la difficoltý a comunicare.

"Alla Rivoluzione sulla Due Cavalli" (2001) di Maurizio Sciarra Ë una commedia in cui tre giovani si avventurano con la piccola automobile da Parigi verso Lisbona nel 1974, durante la rivoluzione portoghese, e sperimentano dal vivo le loro idee di libertý.

"Gostanza da Libbiano" (2001) di Paolo Benvenuti, si svolge in Toscana alla fine del 1500, dove una contadina pratica delle cure a base di erbe e viene accusata di stregoneria dal Clero. » una vicenda di caccia alle streghe intesa come metafora sull'arroganza e la crudeltý del potere in ogni epoca storica.

"Il Consiglio d'Egitto" (2002), di Emidio Greco, tratto dal romanzo omonimo di Leonardo Sciascia, Ë ambientato nel 1782, quando un monaco viene condannato per aver travisato un testo arabo nel tradurlo in italiano. Ma anche qui il riferimento Ë al senso della veritý e della giustizia ai nostri giorni. Il regista sarý presente all'inaugurazione della rassegna a Helsinki.

"Qui non Ë il Paradiso" (2000) di Gianluca Maria Tavarelli, Ë una detective story sulla rapina di 4 milioni di euro compiuta da due disperati che diventano criminali nella speranza di procurarsi una vita migliore.

"Sangue Vivo" (2000) di Edoardo Winspeare. Nonostante il cognome inglese Winspeare Ë un puro salentino, ed Ë nell'Italia del sud che si svolge il suo film dove due fratelli (uno, che ha un carattere debole, Ë musicista mentre l'altro Ë contrabbandiere) amano entrambi la musica ma non trovano soluzione ai loro dissidi nonostante la passione comune.

Nella giornata di sabato 7 dicembre nei locali della Cineteca Nazionale danese, dopo la proiezione del film ìSangue vivoî, ci sarý un dibattito sulle tendenze del nuovo cinema italiano e sulla  situazione del cinema in Italia oggi. A rispondere alle domande del pubblico ci saranno il regista Giovanni Columbu e il critico cinematografico Franco Montini.

La rassegna, promossa dallíAssociazione Made in Italy, Ë stata resa possibile grazie al supporto degli Istituti Italiani di Cultura di Helsinki e di Copenaghen, che da quattro anni collaborano allíiniziativa.

Per ulteriori informazioni consultare i siti web degli Istituti Italiani di Cultura di Helsinki e Copenaghen:

http://www.iichelsinki.net/manif.htm

http://www.iic.dk/main-it.html

Dott. Sergio Scapin (Direttore Istituto Italiano di Cultura9

 

DOCUMENTAZIONE

 

UN FUTURO COREANO

di Marigia Maulucci, Segretaria Confederale CGIL

Poca o nessuna capacitý di investimento nelle tecnologie e nella ricerca. Una crescita del Pil ormai impercettibile. Il calo della produzione industriale, tanto nelle grandi imprese quanto nelle piccole e medie. L'occupazione che, dopo anni di crescita sostenuta, ora rallenta. E, di fronte a tanti e tali problemi, un governo ritenuto non all'altezza della situazione, ossia incapace di attuare una politica economica di alto profilo. Questo l'allarme lanciato da Marigia Maulucci, segretaria confederale della Cgil, sullo stato di salute dell'economia italiana.

´Ogni anno - scrive Maulucci sul n. 43 di Rassegna sindacale) -  gli esperti del ìWorld Economic Forumî, organismo del forum di Davos (Svizzera), stilano una classifica di competitivitý: líItalia scende dal 26ƒ la 39ƒ posto, facendosi superare dalla Cina, dal Cile e dalla Lituania. Insieme allíItalia, perdono posizione líArgentina e la Turchia. Causa principale di questo tracollo i cattivi risultati nel campo dellíinnovazione tecnologica, come la Cgil sostiene da tempo. Non siamo soli, dunque,  ad affermare che la competitivitý di uníeconomia si misura dal tasso di ricerca e sviluppo tecnologico, realtý nelle quali Ë bene investire proprio nelle situazioni difficili per contrastare efficacemente la crisi. E di declino dellíeconomia, nel nostro paese, possiamo parlare. Il Pil si attesta intorno allo 0,3 per cento, dunque al di sotto di quanto previsto in Finanziaria; preoccupa il dato del debito ñ 110 per cento ñ ben al di sopra degli altri paesi europei, mentre sul deficit non riusciamo a mantenere nÈ gli impegni 2003 presenti in Finanziaria, nÈ tanto meno i vincoli di progressiva riduzione imposti dalla Unione europeaª.

´A questi dati - prosegue Maulucci - va aggiunto il progressivo aumento dellíinflazione, ormai al 2,7 per cento: un altro record europeo del nostro paese. Gli effetti di questa impennata si rifletteranno sui consumi e dunque ancora sulla crescita. Non esiste, nella politica economica del governo, un orientamento per il sostegno alla domanda, se si escludono gli appelli volontaristici di Berlusconiª.

´Il quadro generale peggiora se esaminiamo il versante della produzione industriale. Nel mese di settembre, secondo líIstat, si registra un aumento dellí1,2 per cento che perÚ deve fare i conti con una consolidata diminuzione del 2,7 per cento del periodo gennaio-settembre. In frenata ñ del 2,3 per cento ñ la produzione delle piccole e medie aziende industriali, nel terzo trimestre di questíanno. A livello settoriale le contrazioni pi˜ marcate sono nel manifatturiero, nel sistema moda, nella produzione di macchine elettriche ed elettroniche. La crisi Ë confermata dai dati del fatturato, con una variazione tendenziale negativa dellí1,8 per cento che si accompagna a un -2,4 registrato nel confronto con il secondo trimestre dellíanno. Spicca il rallentamento delle imprese del Nord-Est e di quelle con meno di 50 dipendenti. Questi dati hanno fatto e faranno sentire i loro contraccolpi sul piano occupazionale, come pi˜ volte abbiamo denunciato. Alla crisi dei grandi gruppi, Fiat in testa, si accompagna un tracollo diffuso, non immediatamente quantificabile ma non per questo meno rilevante e soprattutto bisognoso di interventi e misure di contrastoª.

´Nel terzo trimestre del 2002 - sottolinea Maulucci -, líoccupazione ha sÏ continuato a crescere, ma a un tasso inferiore dello 0,4 per cento rispetto al trimestre precedente, dopo due anni nei quali líincremento si era attestato intorno al 2 per cento. Era peraltro prevedibile, per effetto del blocco della crescita e del rallentamento e/o riduzione sulle misure di incentivo allíoccupazione. Il livello della disoccupazione, infatti, rimane alto ñ intorno al 9 per cento ñ soprattutto tra le donne e i giovani, soprattutto al Sudª.

´» di qualche giorno fa la pubblicazione del decreto che blocca fino ad aprile 2003 líutilizzo del credito díimposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate. In sostanza le risorse complessive non solo diminuiscono ma vengono pure congelate, in previsione di una trimestrale di cassa che fotograferý inequivocabilmente il collasso della nostra economia. In realtý, sembra questa la rotta del navigare a vista del governo: da una parte, la sottovalutazione della crisi produce interventi tampone o, peggio, occultamento della realtý; dallíaltra ci si protegge le spalle, alla vigilia dellíapprovazione della Finanziaria, approvando il decreto taglia-spese che di fatto bloccherý in modo discrezionale e autoritario la cassa nei numerosi e prevedibili scostamenti dagli obiettivi di bilancioª.
´Dallíinizio del mese di dicembre, la legge finanziaria sarý portata in aula al Senato senza che contenga  misure in grado di contrastare efficacemente la pesantezza della recessione economica nella quale ci siamo infilati e dalla quale difficilmente riusciremo a venir fuori. » il fallimento della politica economica di questo governo e dei suoi strumenti: il Patto per líItalia e la Finanziaria 2003, come abbiamo denunciato in questi mesi, registrando nello sciopero del 18 ottobre consensi massicci da parte dei lavoratoriª.

´Intanto perÚ il governo anche ha trasformato in legge líex ddl 848: permane cioË la convinzione che la competitivitý del nostro paese passa attraverso la destrutturazione del mercato del lavoro. Invece di invertire il calo della crescita con investimenti nei settori strategici, si preferisce precarizzare e impoverire di contenuti, diritti, qualitý il lavoro come se ìlíaltroî della nostra competizione fosse la Corea e non un qualunque paese europeo. A Napoli, il 29 novembre nel convegno e il 30 di nuovo in piazza, avremo dunque una grande opportunitý per motivare la nostra netta contrarietý a queste scelte e per indicare noi quali sono le strade da percorrere per contrastare il declino del  paeseª.

(Da Rassegna on line, 19 novembre)

 

ELOGIO DELLA SOBRIETAí, VIRTUí DEI FORTI

Andreotti reagisce con civiltý. Ha titolato cosÏ, in prima pagina l'Unitý, dando la notizia, della sconcertante condanna a 24 anni nel processo d'appello per il delitto Pecorelli. Notazione sacrosanta. Davanti allo spettacolo di tanta ripetuta esagitazione ogni volta che i giudici hanno attaccato a proposito o a sproposito esponenti politici, la compostezza di Andreotti, pur colpito in prima persona, suona esemplare. Negli stessi giorni, quasi nelle stesse ore, si consumava un altro giallo giudiziario a carico di una ventina di no global napoletani. I tanti avvoltoi che giý alla vigilia di Firenze avevano profetizzato distruzioni e scontri di piazza, giý annunciavano che il movimento si preparava a indossare i passamontagna. Invece, anche in questo caso, dal carcere sono venute parole sagge: ìNon si dia risposta esagitata all'inchiestaÖ mantenete i nervi saldi. Siamo forti e non Ë il caso di cadere nelle trappole della parte pi˜ repressiva dello statoî. Parole di Francesco Caruso, indagato dai giudici come pericoloso sovversivo ma al cui carico sono state trovate, a giudizio abbastanza comune, prove poco pi˜ che risibili. Ma anche il ìsovversivoî Caruso, ha capito che i nervi saldi sono la risposta migliore.

Anche sul fronte del Governo, i moderati stanno mostrandosi molto pi˜ efficaci dei barricaderi. Ad esempio, Pisanu, ministro degli interni, subentrato allo sciagurato Scajola, prima ha disinnescato tutte le miccie accese intorno al Social Forum, zittendo i kamikaze colleghi di governo. Poi, questa settimana, ha elogiato il senso di civiltý dei manifestanti, pur furiosi per l'arresto dei loro compagni. E ha stigmatizzato il protagonismo della procura di Cosenza.

Insomma, in quest'Italia imprevedibile e strapazzata da troppi fondamentalisti, Ë il momento dei nervi saldi, se si vuol evitare di battere in ritirata come suggerisce, sarcasticamente l'ex presidente Cossiga. Compito non facile, visto che le provocazioni si sprecano. Lo si Ë visto, per esempio, in occasione del recente bellissimo discorso del papa a Montecitorio, quando non solo le parti politiche hanno giocato a tirar le parole dalla propria con il solo scopo di esacerbare gli animi e di svuotare il significato semplice e molto umano delle indicazioni di Wojtyla. Ma addirittura, come racconta Lucio Brunelli sul numero di Vita in edicola da sabato, si son fatte pressioni perchÈ certi argomenti sparissero dal discorso. Leggere il richiamo del Papa alla clemenza nei confronti dei detenuti, solo in chiave politica, vuol dire ragionare da fondamentalisti. Quel richiamo obbedisce a una constatazione molto elementare ed umana: venire incontro alla condizione, spesso intollerabile, dei tanti rinchiusi nelle nostre carceri sovraffollate. E' giusto che il Papa abbia a cuore i dimenticati della nostra societý e che comunichi a tutti questa sua sollecitudine. Accoglierla non significa schierarsi da una parte o dall'altra, ma decidersi tra cinismo e senso di umanitý.

Oggi l'Italia, pi˜ che tra destra e sinistra, Ë spaccata dal fanatismo trasversale, da un fondamentalismo casareccio, tanto dilettantesco quanto pericoloso. I sintomi li ha colti il Papa stesso, che nel suo discorso per ben sette volte (Ë la parola che ha usato pi˜ di frequente) ha richiamato allo spirito di solidarietý, come sola via che îconsente di mantenere e valorizzare le differenze, senza che queste diventino motivo di contrapposizione ed ostacoli al comune progressoî. E ha suggerito ìuna cooperazione solidale e generosa all'edificazione del bene comuneî. Per evitare di lasciarsi ìimprigionare in una logica di scontro che sarebbe senza soluzioniî.         
Naturalmente, non ci si deve fare illusioni. La scena Ë dominata da personaggi che a spallate e con strepiti continui cercano di alzare la febbre, personaggi che vogliono farci mettere l'elmetto per crociate d'ogni tipo. Oltretutto siamo alla vigilia di una guerra fortissimamente voluta da stuoli di ideologi da strapazzo e da penne isteriche. Quindi, mantenere i nervi saldi sarý esercizio davvero arduo. Ma, schivando i colpi e continuando a costruire cocciutamente esperienze e reti di solidarietý, supereremo questa stagione di tempesta.

Giuseppe Frangi e Riccardo Bonacina ñ Vita magazine