Text Box: COMUNICATO STAMPA02 febbraio 2002

Woomera, i rischi della detenzione dei richiedenti asilo

 

Ginevra - L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), pur accogliendo favorevolmente la fine delle proteste nel campo di detenzione di Woomera, ha oggi sollecitato Canberra a rivedere la sua politica di detenzione nei confronti dei richiedenti asilo.

 

"I recenti avvenimenti nei centri di detenzione per immigrati in Australia costituiscono un severo monito sulle riserve della comunità internazionale in merito alla detenzione dei richiedenti asilo," ha dichiarato l'Alto Commissario Ruud Lubbers. "Tra i richiedenti asilo ci possono essere rifugiati scampati alle persecuzioni e molti potrebbero aver sofferto torture o traumi nei paesi d'origine. Questi rifugiati non dovrebbero essere sottoposti ad ulteriori sofferenze."

 

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha evidenziato che la sua opposizione alla detenzione di tutti i richiedenti asilo, ed in special modo la detenzione prolungata o quella dei minori, è racchiusa nei principi fondamentali della politica del Comitato esecutivo dell'UNHCR, l'organo di governo dell'Agenzia, di cui l'Australia è membro. Questi principi fondamentali stabiliscono che la detenzione dei richiedenti asilo - specialmente dei bambini - è intrinsecamente incompatibile.

 

La posizione dell'UNHCR fa seguito alle due settimane di tensioni e proteste sorte nel centro di detenzione di Woomera, che si sono manifestate con uno sciopero della fame e con la minaccia di automutilazione dei detenuti.

 

Condannando gli atti di violenza e le automutilazioni commesse dai detenuti, l'UNHCR si è detto molto preoccupato per la recente denigrazione pubblica dei richiedenti asilo. L'Agenzia esorta i governi a dare prova di senso di responsabilità nell'informare correttamente il pubblico sui richiedenti asilo e stimolando un dibattito pubblico basato sui fatti piuttosto che sugli stereotipi negativi.

 

L'UNHCR ha sollevato preoccupazioni per gli appelli lanciati in Australia di un rapido rientro dei richiedenti asilo in Afghanistan, luogo di provenienza di una parte dei detenuti di Woomera. Secondo l'Organizzazione, la situazione della sicurezza in Afghanistan resta precaria in molte parti del paese e certi gruppi etnici sono ancora minacciati.

 

 

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa -- Laura Boldrini -- 335 540 31 94