Avendo preso nota che il disegno di legge 795 immigrazione e asilo intende
modificare radicalmente il diritto di richiedere asilo in Italia
Ricordando che il diritto di richiedere asilo è un
diritto fondamentale della persona umana secondo l’articolo 14 della
Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 10 dicembre 1948
Ricordando inoltre che la Convenzione di Ginevra relativa allo
status dei rifugiati del 28 luglio 1951, resa esecutiva in Italia con la legge
n. 722 del 24 luglio 1954, stabilisce all’articolo 31 il principio della
non punibilità di richiedenti asilo che arrivano in modo irregolare e
consente, solo limitatamente, restrizioni alla libertà di circolazione
di queste persone
Ricordando che la Convenzione contro la tortura o altre pene o
trattamenti inumani o degradanti del 10 dicembre 1984, resa esecutiva in Italia
con la legge n. 498 del 3 novembre 1988, sancisce all’articolo 3
l’obbligo di non espellere e estradare una persona verso uno Stato in cui
vi siano seri motivi per ritenere che rischi di essere sottoposta a tortura
Rilevando che l’Italia è l’unico Stato dell’Unione Europea a non avere una normativa organica sul diritto di asilo,
Osservando che l’articolo 10, comma 3, della Costituzione della Repubblica Italiana riconosce il diritto soggettivo di richiedere e ottenere asilo, secondo le condizioni stabilite dalla legge che a distanza di più di mezzo secolo ancora non esiste
Avendo preso nota che il Governo non intende, al momento, presentare un
disegno di legge organico sul diritto di asilo, da anni richiesto dal CIR, da numerosi altri
organismi di tutela e di difesa dei diritti umani, nonché
dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
Osservando che il disegno di legge intende abolire il diritto dei richiedenti asilo di ottenere assistenza materiale dallo Stato
Ricordando che le proposte di direttive della Commissione Europea
concernenti gli standard minimi per l’accoglienza e per le procedure di
asilo non distinguono in alcun modo tra richiedenti asilo che arrivano
regolarmente e quelli che arrivano irregolarmente, e peraltro stabiliscono
precisi obblighi degli Stati per garantire assistenza materiale
Preoccupato che richiedenti asilo e rifugiati che arrivano in
Italia, nel caso che il testo del disegno di legge diventi legge, trovino ancor
meno che nella situazione attuale, la possibilità di ottenere protezione
e accoglienza
Preoccupato altresì che l’Italia si allontani dalla
concertazione europea in materia di diritto di asilo adottando una normativa in
netto contrasto con gli indirizzi comunitari quali quelli emersi dal Consiglio
Europeo di Tampere, ad ottobre 1999, e Laeken, a dicembre 2001, nonché
delle proposte di direttiva e delle Comunicazioni della Commissione Europea
Si appella al Governo e al Parlamento
Affinché gli articoli
riferiti all’asilo siano stralciati dalla riforma della legge
sull’immigrazione in dibattito e conseguentemente siano rispettati gli obblighi
costituzionali ed istituzionali sul diritto di asilo, nonché la
tradizione umanitaria della Repubblica, attraverso una normativa organica sulla
protezione legale e sociale di rifugiati e richiedenti asilo che giungono nel
nostro Paese.
Proposte per una tale normativa
sono già state depositate al Parlamento. Si richiede quindi che tali
iniziative parlamentari siano urgentemente messe all’ordine del giorno
dei lavori parlamentari.