federazione delle chiese evangeliche in italia

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Violazione dei diritti fondamentali

di richiedenti asilo ed immigrati

 

 

Il Servizio Rifugiati e Migranti della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia esprime grande preoccupazione per la violazione dei diritti di molti cittadini stranieri presenti sul territorio italiano, in particolare in Toscana e in Puglia.

Sembra non trattarsi di azioni isolate e separate ma di un piano coordinato che intende colpire, in vari modi, le comunità degli immigrati, dei rifugiati e dei richiedenti asilo.

A Lecce alcuni richiedenti asilo, da 18 giorni sul territorio italiano, hanno ricevuto un mandato di respingimento alla frontiera,  come se non avessero ancora varcato definitivamente la frontiera. Si tratta prevalentemente di Curdi dalla Turchia, il cui diritto soggettivo fondamentale d’asilo non è stato rispettato. In Toscana, a Lucca, a Viareggio, a Pisa ecc., vengono rastrellati immigrati con azioni di perquisizione e di intimidazione anche nelle case di immigrati regolari. Avvengono espulsioni di un gran numero di persone, accelerando i tempi e utilizzando metodi sbrigativi e poco rispettosi dei diritti fondamentali dei migranti. Tutto questo sembra ancora più incomprensibile dato che avviene mentre il Parlamento si appresta ad emanare una misura di regolarizzazione di molte delle situazioni pregresse nelle quali si trovano queste persone.

Si sta creando un clima di intimidazione e di paura tra gli immigrati che non aiuta il processo di integrazione, tanto richiesto dalla società civile e in particolare dagli organismi dei datori di lavoro. Questi organismi hanno spesso sottolineato che un clima di tensione sociale non è propizio all'economia ed hanno inoltre richiesto con insistenza di rendere legalmente possibile l’assunzione di immigrati già presenti sul territorio, o/e di fissare quote più alte per nuovi ingressi da inserire nel mercato di lavoro. Tali misure  ridurrebbero ovviamente l’afflusso di migranti irregolari.

Questo tipo di azioni aumenta le tendenze xenofobe nella popolazione, che difficilmente comprende la vera situazione degli immigrati ma si fa invece influenzare da una informazione distorta, o quanto meno selettiva al negativo. Un crescente razzismo o xenofobia alimenta ulteriormente le tensioni sociali e crea un clima violento che incide negativamente sulla coesione sociale e la sicurezza pubblica.

 

 

 

 

Roma, 20.02.02                                                         per il Servizio Rifugiati e Migranti

Annemarie Dupré