CIR - ONLUS

 

 

CONSIGLIO ITALIANO PER I RIFUGIATI

 

 

ENTE MORALE

 

 

Presidente

GIOVANNI CONSO

 

Vice Presidente

ANNE MARIE DUPRE’

 

Direttore

CHRISTOPHER HEIN

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via del Velabro 5/A

00186 Roma

 

Tel. 06/69200114

(4 linee r.a.)

 

Fax 06/69200116

 

c/c postale n. 48262000

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Patrocinio Alto Commissariato Nazioni Unite per i Rifugiati

 

 

 

           Roma, 17 febbraio 2002

 

 

COMUNICAZIONE

 


RICHIEDENTI ASILO BEFFATI DALLA LEGGE!

 


Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) esprime viva preoccupazione  per quello che sta accadendo in queste ore in Puglia. Duecento richiedenti asilo appartenenti al gruppo dei 424 profughi –di cui 83 minori- sbarcati a Gallipoli lo scorso 31 gennaio stanno per essere rimpatriati nelle loro terre di origine (Afghanistan, Pakistan, Turchia e Iraq), da cui sono fuggiti perché la loro vita era seriamente in pericolo. Storie di persecuzioni, minacce, torture e violenze di ogni genere sono state raccolte in questi giorni dagli operatori del CIR all’interno del centro di permanenza temporanea “Regina Pacis” (Lecce), dove queste persone sono trattenute in attesa di essere espulse.

 

In soli 3 giorni la Commissione Centrale per il Riconoscimento dello tatus di rifugiato, spostatasi per l’occasione in Puglia, ha intervistato oltre 200 persone, molte delle quali hanno poi dichiarato di non aver avuto tempo e modo di raccontare le loro storie, data la procedura sommaria adottata. L’orientamento delle autorità è chiaro: chi ha ottenuto il diniego della Commissione Centrale e non ha ricevuto alcuna raccomandazione per l’ottenimento del permesso di soggiorno per motivi umanitari, deve essere rimpatriato, senza effettiva possibilità di ricorso.

 

Si è venuta dunque a creare una situazione paradossale per cui coloro che non hanno chiesto asilo sono stati invitati a lasciare il territorio ed  accompagnati alla stazione ferroviaria, con libertà di scelta della propria destinazione, mentre coloro che hanno regolarmente presentato domanda di asilo rischiano di essere rimpatriati nei prossimi giorni.

 

Esistono precise garanzie normative a livello internazionale, vincolanti per l’Italia in modo assoluto, al di là di qualsiasi orientamento o volontà politica. La Convenzione di Ginevra del 1951, ratificata anche dall’Italia, stabilisce il divieto di espellere o respingere in alcun modo i rifugiati verso le frontiere dei luoghi ove la loro vita o la loro libertà sarebbero minacciate.

 

Il CIR si  sta adoperando per utilizzare tutte le vie legali possibili onde evitare di esporre le persone a rischio di prigione o tortura in caso di rimpatrio.

 

Per ulteriori informazioni: Alessandra Napolitano – UFFICIO STAMPA

                                   Tel. 06/69200114  *  347.4609430

                                   e-mail: cirstampa@cir-onlus.org