CONSIGLIO ITALIANO PER I RIFUGIATI
Presidente
GIOVANNI CONSO
Vice Presidente
Direttore
CHRISTOPHER HEIN
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Roma, 20 febbraio 2002
COMUNICA
TO STAMPA
L’abolizione del diritto d’asilo
Mentre il Senato discute, in Puglia e in Calabria
la polizia procede ai rimpatri
Il Presidente del CIR, Giovanni B. Conso ha inviato questa mattina una
lettera ai Senatori della Repubblica Italiana, contenente le decisioni del
Comitato Direttivo, riunitosi ieri sera, per cercare di fermare
l’approvazione del Disegno di Legge governativo n. 795 contenente “Modifiche
alla normativa in materia di immigrazione e asilo”. Le Confederazioni sindacali (CGIL,CISL,UIL)
le più autorevoli organizzazioni laiche e cattoliche e i cittadini
impegnati nella difesa dei diritti umani, esprimono la convinzione che gli
articoli del ddl (artt. 24 e 25) dedicati all’asilo, se approvati,
recherebbero un grave danno al Paese e l’Italia si troverebbe in netto
contrasto con la normativa comunitaria ed internazionale in materia.
Il pericolo di una procedura di asilo superficiale e affrettata emerge
dalle notizie di questi ultimi giorni, riguardanti oltre 300 richiedenti
asilo, curdi, afghani,
palestinesi, srilankesi e di altre nazionalità, attualmente trattenuti
nei centri di permanenza temporanea, i quali sono stati sommariamente
intervistati dalla Commissione centrale per il riconoscimento dello status di
rifugiato, all’uopo trasferitasi a Crotone e a Lecce. I richiedenti
avevano meno di 5 minuti ognuno per motivare la loro richiesta di protezione
allo Stato italiano e alla stragrande maggioranza di loro non è stato
riconosciuto lo status di rifugiato.
Il CIR può inoltre dimostrare come tra le persone che hanno ricevuto un provvedimento di
diniego, la maggioranza risulta essere vittime di tortura e comunque persone
che rischiano un trattamento inumano in caso di ritorno in patria. Nonostante ciò centinaia di profughi
curdi turchi, iracheni e srilankesi, stanno ricevendo provvedimenti di
respingimento immediatamente esecutivi, senza possibilità di appello.
Stamane 100 cittadini dello Sri Lanka, tra loro molti appartenenti
all’etnia tamil vengono trasferiti in pullman dalla polizia
all’aeroporto di Fiumicino per il rimpatrio immediato. A loro non è stato notificato
né il diniego dell’asilo né un ordine di espulsione
Gli avvocati del CIR si stanno adoperando per utilizzare tutte le vie
legali possibili, incluso un ricorso alla Corte europea dei Diritti Umani di
Strasburgo per bloccare la
deportazione di questi rifugiati.
Per
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