SENATO DELLA REPUBBLICA
óóóóóó XIV LEGISLATURA óóóóóó

127a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO

SOMMARIO E STENOGRAFICO

GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2002

(Antimeridiana)

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Presidenza del vice presidente FISICHELLA,

indi del vice presidente CALDEROLI



RESOCONTO SOMMARIO

Presidenza del vice presidente FISICHELLA

La seduta inizia alle ore 9,31.

Il Senato approva il processo verbale della seduta antimeridiana di ieri.

Comunicazioni all'Assemblea

PRESIDENTE. Dà comunicazione dei senatori che risultano in congedo o assenti per incarico avuto dal Senato. (v. Resoconto stenografico).

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverte che dalle ore 9,36 decorre il termine regolamentare di preavviso per eventuali votazioni mediante procedimento elettronico.

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo

(55) EUFEMI ed altri. ñ Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dellíimmigrazione

(770) CREMA. ñ Nuove norme in materia di immigrazione

(797) Disciplina dellíingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita

(963) TOGNI ed altri. ñ Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta pomeridiana di ieri sono stati illustrati gli emendamenti all'articolo 7 del disegno di legge n. 795, sui quali è stato anche acquisito il parere del rappresentante del Governo.

Il Senato respinge gli identici emendamenti 7.1, 7.2 e 7.4. Viene quindi approvato l'emendamento 7.5; in conseguenza di tale votazione risultano preclusi gli emendamenti 7.200, 7.3 e 7.201.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiede la verifica del numero legale sull'emendamento 7.202.

PRESIDENTE. Dispone la verifica. Avverte quindi che il Senato non è in numero legale e sospende la seduta per venti minuti.

La seduta, sospesa alle ore 9,40, è ripresa alle ore 10.

PRESIDENTE. Riprende i lavori passando nuovamente alla votazione del 7.202.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge líemendamento 7.202 e approva l'articolo 7, nel testo emendato.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 8 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che sugli emendamenti 8.0.1, 8.0.5, 8.0.6 e 8.0.3a la Commissione bilancio ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

GUERZONI (DS-U). Non si comprende la ragione per cui con l'articolo 8, di cui si propone appunto la soppressione, si aumenta di un anno il tempo per ottenere la carta di soggiorno, che costituisce il principale requisito per avere accesso ai diritti sociali, laddove in altri Paesi europei dopo sei anni si ha diritto alla cittadinanza e soprattutto considerato che finora le richieste da parte degli immigrati sono state inferiori al mezzo milione.

DI SIENA (DS-U). Auspicando che la convergenza delle forze di sinistra registrata sullí8.0.4 sia di buon auspicio per le future iniziative politiche, rivolge un appello alla componente della maggioranza più sensibile alle ragioni di un modello sociale basato sull'integrazione, affinché sia riconosciuto il diritto di elettorato attivo e passivo per le consultazioni amministrative agli stranieri soggiornanti da almeno cinque anni. (Applausi dai Gruppi DS-U, Misto-Com e Misto-RC).

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Premesso che l'aumento di un anno serve per verificare l'avvenuta integrazione, dichiara la contrarietà del Governo a tutti gli emendamenti.

PRESIDENTE. I senatori De Zulueta, Falomi e Marino aggiungono la firma all'emendamento 8.0.4.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge gli emendamenti 8.7, 8.9, 8.5, 8.2 e 8.1, tra loro identici.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira l'8.0.1 e la prima parte dell'8.4; quanto alla seconda parte, invita l'Assemblea a riflettere sulla lesione di uno dei principi fondamentali dell'ordinamento rappresentato dalla definitività della sentenza.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. A parte che la norma è inserita da quattro anni nella legge Turco-Napolitano, resta comunque il potere per líautorità di pubblica sicurezza di dedurre autonomamente elementi rilevanti ai fini della tutela dell'ordine pubblico da una sentenza di condanna, ancorché non definitiva.

FORLANI (UDC: CCD-CDU-DE). Ritira anche la seconda parte dell'8.4.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira l'8.202.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge l'8.200. Sono quindi respinti gli emendamenti 8.10, 8.201 e 8.204. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste ancora dalla senatrice DE PETRIS, sono respinti l'8.205 e la prima parte dell'8.203, fino alle parole "dalla parola", con conseguente preclusione della restante parte e dei successivi 8.8 e 8.3.

CREMA (Misto-SDI). Dichiara il voto favorevole sull'8.206, che si iscrive nelle misure tese a favorire la regolarizzazione dei lavoratori incensurati, di grande importanza per l'economia italiana.

Il Senato respinge líemendamento 8.206. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è respinto l'emendamento 8.6. Infine, è approvato l'articolo 8.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 8.0.3a, 8.0.5 e 8.0.6 sono improcedibili.

DE PETRIS (Verdi-U). Sottoscrive l'8.0.4.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono respinti gli emendamenti 8.0.4 e 8.0.2.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 9 e degli emendamenti ad esso riferiti, che si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono respinti gli identici 9.3 e 9.200. Sono quindi respinti gli emendamenti 9.4, 9.201, 9.202 e 9.1. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS, sono respinti il 9.203 e il 9.2. E' ancora respinta la prima parte dell'emendamento 9.205, sino alle parole "di concerto con", risultando conseguentemente preclusi la restante parte e il successivo 9.206. Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, approva quindi l'articolo 9.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 10 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che sugli emendamenti 10.0.1a e 10.11a/5 la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

BOSCETTO (FI). Illustra gli emendamenti che intendono apportare alcune modifiche all'emendamento 10.11a (testo corretto), interamente sostitutivo dell'articolo, alcune delle quali, come quelle contenute nel 10.11a/1 e nel 10.11a/3, sono da riconnettere al disegno di legge in corso di esame in Parlamento che introduce il reato della tratta di persone, quale fattispecie autonoma. Ritira il 10.12 e 10.6.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Gli emendamenti 10.39, 10.37 e 10.38 vertono su questioni affrontate anche da alcuni emendamenti del senatore Boscetto e pertanto è disponibile a individuare una formulazione comune.

BRUTTI Massimo (DS-U). Comunica che, a nome del prescritto numero di senatori, è stata avanzata richiesta di votazione a scrutinio segreto sugli emendamenti 10.11 a/100, 10.11a/101, 10.11a/6, 10.11a/102 e 10.11a/9, diretti a sopprimere i riferimenti all'utilizzo delle navi della Marina militare in attività di polizia in quanto lesivi di diritti fondamentali costituzionalmente garantiti. Peraltro, come già avvenuto in Commissione, sembra disattesa la richiesta di discutere dell'emendamento 10.11a (testo corretto) alla presenza del Ministro della difesa, considerata la particolare delicatezza della proposta.

PRESIDENTE. Comunica che è presente il sottosegretario alla difesa Bosi che interverrà sulla questione dell'impiego della Marina militare. La citata richiesta di votazione a scrutinio segreto non è ammissibile in quanto non ricorrono gli estremi di cui al comma 4 dell'articolo 113 del Regolamento.

BRUTTI Massimo (DS-U). L'utilizzo delle navi della Marina militare in attività di polizia, previsto nell'emendamento 10.11a (testo corretto), è motivo di profonda contrarietà. Infatti, la possibilità di fermare le navi dei clandestini potrebbe comportare gravi pericoli per la sicurezza delle persone a bordo oltre a porre le premesse per un ricorso all'uso della forza suscettibile di provocare disastri e morti di persone innocenti e inermi. Per tali motivi sono stati presentati emendamenti volti a sopprimere la norma. (Applausi dai Gruppi DS-U, Verdi-U e Mar-DL-U. Proteste dai Gruppi di FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). L'emendamento 10.503 intende reprimere con forza l'esercizio abusivo di impresa ampliando la fattispecie anche alle imprese committenti al fine di colpire lo sfruttamento della manodopera clandestina. (Applausi dal Gruppo UDC:CCD-CDU-DE. Congratulazioni).

PRESIDENTE. I rimanenti emendamenti si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere favorevole sugli emendamenti 10.11a/1, 10.11a/2, 10.11a/3 (testo corretto), 10.11a/4 e 10 13. Propone una modifica dell'emendamento 10.11a (testo corretto) (v. Allegato A). Invita al ritiro degli emendamenti 10.1, 10.2, 10.4, 10.3, 10.5 e 10.503. Il parere è contrario sui restanti emendamenti. Quanto allíutilizzo delle navi della Marina militare, fa notare che né lui né il sottosegretario Bosi ricoprivano incarichi di Governo in occasione della tragedia del Venerdì Santo del 1997. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UCD:CCD-CDU-DE e LNP).

BOSI, sottosegretario di Stato per la difesa. Intervenendo in merito all'utilizzo delle unità della Marina militare precisa che uno degli obiettivi principali del Governo è quello di colpire con efficacia l'ingresso clandestino in Italia. Peraltro, già da cinque anni la Marina militare assicura il controllo delle frontiere marittime nazionali ed ha ottenuto significativi risultati nell'opera di contrasto. Numerose convenzioni internazionali, in particolare quella di Montego Bay, consentono alle navi da guerra anche di sottoporre a controllo le navi prive di nazionalità al fine di valutare preliminarmente le condizioni sanitarie delle persone trasportate e l'idoneità alla navigazione del mezzo. I doveri umanitari e l'interesse sovranazionale alla salvaguardia dell'incolumità dei trasportati sono dunque i principi prevalenti cui si ispira l'intervento della Marina che può svolgersi sia all'interno del mare territoriale, cooperando alle attività delle forze di polizia, che al di fuori delle acque territoriali, operando il monitoraggio del traffico diretto verso le coste e ponendo in atto azioni di polizia giudiziaria soltanto nei casi in cui ci sia un reato. Le modalità di intervento peraltro dovranno essere definite con apposito decreto interministeriale, in coerenza con le norme di diritto internazionale e nazionale, e dovranno ispirarsi a principi umanitari e all'obbligo della salvaguardia della vita umana in mare. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

CONTESTABILE (FI). Le dichiarazioni del senatore Brutti, che ha accusato il Governo di voler provocare delle vittime, riflettono una visione manichea che ispira l'opposizione e che ha notevolmente contribuito al successo della Casa delle libertà. Il problema del controllo delle acque è regolato da una Convenzione internazionale, che consente di impedire "passaggi non innocenti" nelle acque interne e nelle acque territoriali, ma non nelle acque internazionali. Tuttavia le unità adibite al controllo potranno attendere il passaggio delle navi nelle acque territoriali e comunque accordi bilaterali e multilaterali consentiranno di fermare le navi battenti le bandiere dei Paesi interessati anche nelle acque internazionali, ovviamente con la prudenza necessaria per tali delicate operazioni. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

BRUTTI Massimo (DS-U). L'articolo in esame crea le condizioni giuridiche per la perdita di vite umane in mare, in quanto l'arresto delle imbarcazioni presuppone l'uso della forza. Invita pertanto i senatori della maggioranza a votare secondo coscienza, senza sottomettersi al ricatto della Lega. Reputa inoltre miserabile il riferimento fatto dal sottosegretario Mantovano alla tragedia del 1997, mentre apprezza le dichiarazioni composte e ragionevoli del sottosegretario Bosi. (Applausi dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U. Proteste dai Gruppi AN, FI, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PRESIDENTE. Richiama il senatore Brutti ad attenersi al merito dei problemi. Inoltre l'espressione di voto secondo coscienza è un presupposto della vita parlamentare. (Applausi dai Gruppi AN e FI).

BRUTTI Massimo (DS-U). Chiede alla Presidenza l'autorizzazione a presentare un ulteriore emendamento per consentire al Parlamento di esprimere un parere sul decreto interministeriale che definisce le modalità di intervento.

PRESIDENTE. Accoglie la richiesta del senatore Brutti.

PERUZZOTTI (LNP). Annuncia un voto contrario agli emendamenti soppressivi e ribadisce che la diffusione della criminalità tra gli immigrati è stata favorita dalla sciagurata legge Turco-Napolitano. (Applausi dai Gruppi LNP, FI, AN e UDC:CCD-CDU-DE. Proteste dal Gruppo DS-U).

BOCO (Verdi-U). La demagogia del senatore Peruzzotti tocca la dignità dei senatori in quanto persone e suscita soltanto vergogna. (Applausi dai Gruppi Verdi-U e Misto-RC. Proteste dal Gruppo AN).

PRESIDENTE. Invita i senatori ad evitare accuse di tipo personale.

NOVI (FI). La sinistra non intende combattere i nuovi schiavisti e ha previsto addirittura degli emendamenti che alleggeriscono le pene a loro carico, perdendo così sua dignità e la sua storia. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

Presidenza del vice presidente CALDEROLI

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge gli identici emendamenti 10.200 e 10.15. Viene quindi approvato l'emendamento 10.11a/1.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Annuncia il voto favorevole sull'emendamento 10.11a/2 e sul successivo, che riproducono emendamenti da lui presentati in Commissione e pregiudizialmente respinti dalla maggioranza.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato approva l'emendamento 10.11a/2. Il Senato approva inoltre l'emendamento 10.11a/3 (testo corretto. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, il Senato approva l'emendamento 10.11a/4 e, con votazione nominale elettronica chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), l'emendamento 10.11a/203. Viene quindi respinto l'emendamento 10.11a/100. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO, il Senato respinge gli identici emendamenti 10.11a/101 e 10.11a/200.

PRESIDENTE. L'emendamento 10.11a/5 è improcedibile.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 10.11a/201. Con votazione preceduta dalla verifica del numero legale, chiesta dal senatore BOCO, il Senato respinge gli identici 10.11a/6, 10.11a/7 e 10.11a/102.

BOCO (Verdi-U). Annuncia il voto favorevole all'emendamento 10.11a/8.

Il Senato respinge l'emendamento 10.11a/8.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). La tragedia della Pasqua del 1997 è un monito che rafforza la scelta di escludere l'intervento della Marina militare nel contrasto all'immigrazione clandestina. Se infatti le imbarcazioni da sottoporre all'ispezione rifiuteranno l'intimazione, saranno altissimi i rischi di speronamenti e affondamenti e quindi di perdite di vite umane. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U).

Il Senato respinge gli emendamenti 10.11a/103 e 10.11a/202, identici tra loro. Vengono inoltre respinti gli identici 10.11a/9, 10.11a/10 e 10.11a/104. Con distinte votazioni nominali elettroniche, richieste dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 10.11a/1000 (v. Allegato A) e 10.11a/105.

BRUTTI Massimo (DS-U). Raccomanda al Governo di sottoporre il decreto interministeriale sulle modalità di intervento della Marina militare ad un parere non vincolante delle competenti Commissioni parlamentari.

BOSI, sottosegretario di Stato per la difesa. Accoglie la raccomandazione.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato approva l'emendamento 10.11a (testo 2), interamente sostitutivo dell'articolo, nel testo emendato. In conseguenza di tale votazione, i restanti emendamenti all'articolo 10 risultano preclusi.

GIARETTA (Mar-DL-U). L'emendamento 10.0.1a intende favorire, attraverso l'indispensabile strumento del beneficio fiscale, l'emersione delle attività di assistenza e cura che vengono svolte in nero a vantaggio delle famiglie, rafforzando la positiva iniziativa politica che il Governo e il Gruppo dell'UDC hanno assunto, piegando la posizione ideologica della Lega, che si dimostra interessata soltanto alla propaganda. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U e del senatore Crema).

Con votazione nominale elettronica, ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge l'emendamento 10.0.1a.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 11 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione sugli emendamenti 11.201, 11.62, 11.206, 11.213, 11.52, 11.96, 11.13, 11.68, 11.0.2, 11.77a, 11.96a e 11.107a.

ZANCAN (Verdi-U). L'espulsione di un extracomunitario sotto processo o perché scarcerato per insufficienza di indizi evidenzia quale sia líapplicazione nel provvedimento del principio di uguaglianza di fronte alla legge.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti, tranne che sull'11.106 e sullí11.36a sui quali il parere è favorevole. Invita altresì i presentatori a ritirare gli emendamenti 11.5, 11.201, 11.202, 11.11, 11.25, 11.500a, 11.8, 11.1, 11.2, 11.213, 11.7, 11.3, 11.23, 11.4, 11.76, 11.24, 11.6, 11.0.1, 11.0.2 e 11.0.3.

PRESIDENTE. Avverte che la richiesta di votazione con scrutinio segreto, presentata dal prescritto numero di senatori, è inammissibile per gli emendamenti 11.82, 11.84, 11.86, 11.87, 11.88, 11.89, 11.90, 11.95 e 11.104, in quanto non attinenti alle materie indicate al comma 4 dell'articolo 113 del Regolamento, mentre è ammissibile con riferimento agli emendamenti 11.81 e 11.92, attinenti ai diritti di cui all'articolo 24 della Costituzione, e 11.99 e 11.501, attinenti ai diritti di cui all'articolo 27 della Costituzione. Invita infine i senatori del Gruppo Verdi a contenere le formule per le richieste di votazione o di verifica del numero legale, avendo esaurito il tempo a disposizione.

Il Senato respinge gli emendamenti 11.200 e 11.39, tra loro identici, nonché, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), gli emendamenti 11.5 e 11.500, tra loro ugualmente identici.

PRESIDENTE. L'11.77a è improcedibile.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Mantiene l'emendamento 11.201 e ne chiede la votazione ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, non comprendendo la ragione del parere contrario della Commissione bilancio.

PRESIDENTE. Non risultando appoggiata la richiesta, l'11.201 è improcedibile.

DEL PENNINO (Misto-PRI). L'11.202 prevede l'espulsione con accompagnamento alla frontiera anche per coloro il cui permesso di soggiorno regolare sia scaduto e non sia stato rinnovato.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), respinge líemendamento 11.202.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Ritira l'emendamento 11.11.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI (Verdi-U), respinge lí11.78 e l'11.14, mentre, previa verifica del numero legale, chiesta sempre dal senatore TURRONI, sono respinti l'11.79 e lí11.42, tra loro identici. Con votazione a scrutinio segreto, è quindi respinto l'11.81. Sono altresì respinti l'11.60 e, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI, l'11.203.

PRESIDENTE. Líemendamento 11.25 è stato ritirato.

Il Senato, con successive votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI (Verdi-U), respinge gli emendamenti 11.82, 11.61, 11.84 e 11.205. Sono quindi respinti l'11.83, l'11.204, lí11.37 e l'11.80, mentre è approvato l'11.106.

FALCIER (FI). Ritira l'11.500a.

Il Senato, con votazione nominale elettronica ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta dal senatore TURRONI (Verdi-U), respinge la prima parte dell'11.62 fino alle parole "le seguenti", con conseguente preclusione della restante parte e dei successivi 11.206, 11.8 e 11.62a. Sono quindi approvati l'11.36 e l'11.36a, tra loro identici.

Con votazione nominale elettronica, chiesta ancora dal senatore TURRONI, sono quindi respinti l'11.44, l'11.86 e l'11.88. Sono altresì respinti l'11.43, l'11.89, l'11.85, l'11.87, l'11.208 e l'11.91, mentre, previe distinte verifiche del numero legale, chieste ancora dal senatore TURRONI, sono respinti l'11.45, l'11.207, l'11.90 e l'11.209. Con votazione nominale a scrutinio segreto è quindi respinto l'11.92.

D'ANDREA (Mar-DL-U). La maggioranza dovrebbe opportunamente evitare di far risultare presente nel corso delle votazioni un Capogruppo che invece non è in Aula. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U, Misto-Com e Verdi-U).

PRESIDENTE. Auspica che non si ripetano simili comportamenti.

Previa verifica del numero legale, chiesta dal senatore TURRONI (Verdi-U), il Senato respinge l'11.210. Sono altresì respinti l'11.46 e 11.93.

BOBBIO Luigi (AN). Ritira l'11.1 e l'11.2.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI (Verdi-U), respinge gli emendamenti 11.47 e 11.94, tra loro identici, 11.51 e 11.102, anchíessi tra loro identici, nonché l'11.48 e l'11.50. Sono altresì respinti lí11.211, l'11.49, l'11.15, l'11.212 e l'11.35.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Ritira l'11.213.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI (Verdi-U), respinge gli emendamenti 11.95 e 11.215. Sono altresì respinti l'11.16, l'11.214 e lí11.34.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Chiede la votazione con il sistema elettronico dell'emendamento 11.12 che affronta un problema nodale. L'espulsione con accompagnamento alla frontiera è realmente efficace se estesa anche ai casi di permanenza sul territorio dopo la scadenza del permesso di soggiorno.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento l'11.12. Con successiva votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI (Verdi-U), è respinto l'11.75. E' quindi respinto l'11.103.

GIARETTA (Mar-DL-U). Il disegno di legge riveste grande rilevanza sia per la maggioranza che per l'opposizione e pertanto occorre che da parte della Presidenza siano garantite le condizioni per un sereno svolgimento delle votazioni, accertando l'effettiva presenza fisica dei senatori della maggioranza che risultano votanti. Lamenta che le modifiche al sistema di accertamento annunciate dalla Presidenza non siano state ancora formalizzate. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U e Verdi-U).

PRESIDENTE. Condivide la necessità di rivedere le norme richiamate, come ha personalmente sostenuto in Conferenza dei capigruppo. Stigmatizza altresì l'atteggiamento ostruzionistico posto in atto da alcune forze dell'opposizione che danneggia coloro che intendono invece offrire un fattivo contributo nel merito.

CIRAMI (UDC:CCD-CDU-DE). Nella scorsa legislatura il presidente Mancino riteneva che il numero legale dovesse essere garantito anche dall'opposizione.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 11.52 e 11.96 sono stati ritirati.

E' quindi respinta la prima parte dell'emendamento 11.96a, fino alle parole "lettera d)", con conseguente preclusione della restante parte e del successivo.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Ritira l'11.13.

Il Senato respinge l'11.17.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 11.216 e 11.218 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Previa verifica del numero legale, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge la prima parte dell'emendamento 11.64, fino alle parole "con le parole", risultando conseguentemente preclusa la restante parte e il successivo. E' quindi respinta la prima parte dell'emendamento 11.63 fino alle parole "le seguenti", risultando conseguentemente preclusa la restante parte e il successivo. Previa verifica del numero legale, chiesta dal senatore BOCO, sono respinti gli identici 11.65 e 11.219.

BOCO (Verdi-U). Chiede la votazione nominale elettronica dell'emendamento 11.66.

PRESIDENTE. Avverte che il Senato non è in numero legale e sospende la seduta per venti minuti.

La seduta, sospesa alle ore 12,58, è ripresa alle ore 13,18.

PRESIDENTE. Riprende i lavori.

Il Senato respinge l'emendamento 11.66.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiede la verifica del numero legale prima della votazione dell'emendamento 11.32.

PRESIDENTE. Dispone la verifica. Avverte quindi che il Senato non è in numero legale e, apprezzate le circostanze, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

Per lo svolgimento e la risposta scritta a interrogazioni

BERLINGUER (DS-U). Sollecita la risposta all'interrogazione 3-00324da egli presentata sul caso Bompressi, le cui condizioni di salute ulteriormente precipitate in questi ultimi giorni, impongono cure adeguate che è possibile ricevere soltanto fuori dal carcere. Poiché giungono notizie circa un imminente sospensione della pena, grazie anche all'intervento del Capo dello Stato, invita la Presidenza ad attivarsi, a nome del Senato, per l'assunzione di una decisione in tale direzione. (Applausi dal Gruppo DS-U).

MONCADA (UDC:CCD-CDU-DE). Si associa alle considerazione del senatore Berlinguer e sollecita anch'egli un intervento del Senato nel senso indicato.

SODANO Calogero (UDC:CCD-CDU-DE). Sollecita la risposta all'interrogazione 4-01550 sul sequestro dell'impianto Enichem di Gela, auspicando anche un intervento per evitare che intere zone del territorio siciliano rimangano senza acqua a causa della chiusura dell'impianto di dissalazione nella stessa città.

PRESIDENTE. Nel ritenere condivisibili le osservazioni svolte dal senatore Berlinguer, assicura che la Presidenza trasmetterà al Governo le sollecitazioni fatte. Dà annunzio delle interrogazioni prevenute alla Presidenza (v. Allegato B) e toglie la seduta.

La seduta termina alle ore 13,24.

 



RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente FISICHELLA

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 9,31).

Si dia lettura del processo verbale.

DATO, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del giorno precedente.

PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi e missioni

PRESIDENTE. Sono in congedo i senatori: Agnelli, Antonione, Baldini, Bobbio Norberto, Bordon, Bosi, Cursi, D'Alì, Danzi, De Corato, Degennaro, Dell'Utri, De Martino, De Rigo, Frau, Giuliano, Iannuzzi, Ioannucci, Lauro, Mainardi, Mantica, Minardo, Mugnai, Pellegrino, Sanzariello, Saporito, Siliquini, Vegas e Ventucci.

Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Andreotti, De Zulueta, Martone e Provera, per visita in Marocco e Mauritania; Bonatesta, Bonfietti, Castagnetti, Compagna, Manieri e Righetti, per attività dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE; Giovanelli, per attività dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

 

Comunicazioni della Presidenza

PRESIDENTE. Le comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverto che nel corso della seduta odierna potranno essere effettuate votazioni qualificate mediante il procedimento elettronico.

Pertanto decorre da questo momento il termine di venti minuti dal preavviso previsto dall'articolo 119, comma 1, del Regolamento (ore 9,36).

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo

(55) EUFEMI ed altri. ñ Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dellíimmigrazione

(770) CREMA. ñ Nuove norme in materia di immigrazione

(797) Disciplina dellíingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita

(963) TOGNI ed altri. ñ Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963.

Riprendiamo l'esame degli articoli del disegno di legge n. 795.

Ricordo che nella seduta pomeridiana di ieri ha avuto inizio la votazione degli emendamenti presentati all'articolo 7. Procediamo quindi alla votazione a partire dall'emendamento 7.1, identico agli emendamenti 7.2 e 7.4.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 7.1, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 7.2, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 7.4, presentato dal senatore Battafarano e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti líemendamento 7.5, presentato dai senatori Boscetto e Pastore.

È approvato.

A seguito dell'approvazione del precedente emendamento, gli emendamenti 7.200, 7.3 e 7.201 risultano preclusi.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.202.

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, credo di nuovo che sia necessario verificare il numero legale, quindi chiedo líappoggio della richiesta a dodici senatori.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

Ci sono delle tessere doppie in Aula, colleghi, fate attenzione.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

PAGANO (DS-U). Signor Presidente, signora segretario, allíultimo banco del Gruppo Forza Italia!

PRESIDENTE. Sì, sì, non cíè bisogno di urlare: con calma.

I senatori segretari, se hanno da segnalare qualcosa alla Presidenza, lo facciano.

Mi segnalano la presenza di tre luci accese e di due soli colleghi (Indicando i banchi del Gruppo Forza Italia).

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Chiudere!

PRESIDENTE. Per favore, non vociate, come dicono in Toscana; non cíè bisogno di vociare, tanto quello che dobbiamo fare lo facciamo.

Il Senato non è in numero legale.

Sospendo la seduta per venti minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 9,40, è ripresa alle ore 10).

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn.
795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo nuovamente alla votazione dellíemendamento 7.202.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 7.202, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíarticolo 7, nel testo emendato.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dellíarticolo 7, nel testo emendato.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

GUERZONI (DS-U). Signor Presidente, vorremmo conoscere, se possibile, le ragioni che inducono il Governo, con questo articolo, ad aumentare di un anno il tempo necessario per ottenere la carta di soggiorno che, secondo quanto previsto dal Testo unico, è il titolo più importante per un immigrato dal momento che consente líaccesso a molti diritti sociali.

Non abbiamo notizie di controindicazioni: nella relazione è scritto che un anno in più "appare un periodo di tempo più congruo" liquidando la questione con due righe. Vorremmo saperne di più perché, ad esempio, mentre noi eleviamo a sei anni il tempo necessario per ottenere questo titolo, in molti Paesi della comunità europea lo stesso numero di anni è previsto per ottenere la cittadinanza. Sappiamo che la legislazione europea va in tuttíaltra direzione.

Inoltre, dalle notizie in nostro possesso, pare che siano 30.000-40.000 al massimo gli immigrati che hanno ottenuto la carta di soggiorno e che gli aventi diritto a questo titolo siano meno di mezzo milione. Mi sembra che siano numeri significativi della consistenza vera del problema prospettato dellíinvasione che starebbe subendo líItalia e dellíidea secondo la quale tutti vorrebbero venire ed insediarsi nel nostro Paese.

In ogni caso, noi presentiamo emendamenti volti a ristabilire i cinque anni, prendendo anche in considerazione líeventualità di poter accedere alla modifica proposta dal Governo qualora questo abbia argomenti convincenti, che non sono stati resi noti né in Commissione né nella relazione scritta. Vorremmo conoscere le ragioni per le quali è stata formulata la proposta.

DI SIENA (DS-U). Signor Presidente, onorevoli colleghi, è mia intenzione illustrare líemendamento 8.0.4 il quale, come si evince dalle firme che seguono la mia, realizza una convergenza fra tutti gli orientamenti di sinistra presenti in questíAula e, dal mio punto di vista, costituisce un buon auspicio anche per il futuro della nostra iniziativa parlamentare.

Si tratta di un emendamento aggiuntivo, che intende introdurre e disciplinare il diritto di voto per le elezioni amministrative per gli immigrati.

A molti di voi potrà sembrare quasi una bizzarria il fatto che, nel momento in cui stiamo discutendo un provvedimento sostanzialmente restrittivo in materia di immigrazione, si proponga con questo emendamento di dare attuazione al diritto di voto nelle elezioni amministrative agli immigrati, dopo che essi abbiano maturato il diritto alla carta di soggiorno nel nostro Paese.

Si tratta, com'è noto, di una norma che nemmeno il centro-sinistra, nel momento in cui venne approvata la cosiddetta legge Turco-Napolitano, osò varare, credo di fronte alla campagna condotta sul tema della clandestinità da parte della destra, allora allíopposizione. So bene che questa scelta contrasta, anzi va addirittura in una direzione opposta rispetto a quei sentimenti sostanzialmente xenofobi che sono alla base dellíazione tesa alla revisione della legge Turco-Napolitano e che trovano alimento soprattutto negli orientamenti della Lega.

Eppure qui voglio appellarmi a quelle posizioni, presenti nella maggioranza, le quali sostengono che una più incisiva selezione negli ingressi regolari, strettamente connessi alla stipula di un contratto di lavoro, costituisce un fattore di tutela che contribuisce al nostro modello sociale, consentendogli di assorbire in maniera più ordinata un processo di integrazione efficace.

Sia chiaro. Credo che entrambe le prospettive, oltre che dover essere avversate dal punto di vista politico e culturale, siano per tanti aspetti illusorie. Il fenomeno migratorio verso i Paesi sviluppati è un elemento strutturale delle nostre società e su questa base dovrebbe essere affrontato. Ma a coloro che pensano che questo provvedimento possa produrre un'integrazione governabile, perché fondata su un principio di forte selettività, domando perché dovrebbero opporsi allíinserimento nel provvedimento del diritto di esercitare líelettorato attivo e passivo nelle elezioni locali, che costituirebbe la forma più alta di integrazione sociale e insieme la creazione di una situazione in cui è possibile chiedere alla comunità degli immigrati un esercizio concreto di uníazione di responsabilità verso la convivenza civile nel nostro Paese. (Applausi dai Gruppi DS-U, Misto-Com e Misto-RC).

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti presentati allíarticolo, con la sola eccezione delle proposte modificative 8.4 e 8.0.1, presentate dal senatore Forlani, per le quali avanzo un invito al ritiro.

In risposta alla sollecitazione del senatore Guerzoni, non ho che da riportarmi a quanto già contenuto nella relazione e cioè allíesigenza di verificare una più congrua integrazione che è alla base dellíelevazione del limite a sei anni; limite che peraltro tiene conto anche del lavoro, tendenzialmente a tempo indeterminato, che passa attraverso un doppio rinnovo rispetto ai due anni iniziali, moltiplicando quindi per tre questi due anni iniziali.

DE ZULUETA (DS-U). Signor Presidente, aggiungo la mia firma allíemendamento 8.0.4, presentato dal senatore Di Siena.

FALOMI (DS-U). Signor Presidente, aggiungo anchíio la mia firma a tale emendamento.

PRESIDENTE. Se ci sono altri colleghi che intendono aggiungere la firma allíemendamento 8.0.4, facciano la cortesia di comunicarlo alla Presidenza.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 8.7, identico agli emendamenti 8.9, 8.5, 8.2 e 8.1.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 8.7, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico agli emendamenti 8.9, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, 8.5, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, 8.2, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori, e 8.1, presentato dal senatore Peterlini e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Sull'emendamento 8.4 è stato formulato un invito al ritiro da parte del Governo. Senatore Forlani, intende aderirvi?

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, accolgo l'invito al ritiro dell'emendamento 8.0.1.

Quanto all'emendamento 8.4 vi è effettivamente un problema di formulazione del testo, che forse dipende dal fatto che non è stato correttamente riportato nello stampato. Mi spiego meglio. Per quanto riguarda la prima parte del mio emendamento, laddove si chiede di sopprimere le parole: "o pronunciata sentenza di condanna, anche non definitiva, salvo che abbia ottenuto la riabilitazione", sono disposto a ritirarla, anche perché non se ne afferra bene il senso.

La seconda parte dell'emendamento chiede di sopprimere le parole "anche non definitiva", laddove il testo del provvedimento prevede il ritiro della carta di soggiorno in caso di condanna anche non definitiva. Io vorrei invitare il Governo a riflettere sul fatto che si rischia di entrare in contrasto con alcuni principi fondamentali dell'ordinamento, perché si adotta una misura sanzionatoria grave come il ritiro della carta di soggiorno, che è un diritto ormai quasi definitivo conferito all'immigrato, quando per la legge è ancora un presunto innocente, quando è stato condannato soltanto in primo o in secondo grado e potrebbe ancora essere prosciolto.

Mentre per la prima parte dell'emendamento, che riguarda il permesso di soggiorno iniziale ed è mal formulata, sono disponibile al ritiro, per la seconda parte inviterei il Governo a rettificare la sua posizione, magari facendo riferimento soltanto alla sentenza definitiva, perché parliamo di un presunto innocente che è quasi diventato cittadino italiano.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il rappresentate del Governo. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, per evitare equivoci, com'è avvenuto anche ieri sera, faccio presente che la norma di cui ci stiamo occupando, e sulla quale interviene l'emendamento 8.4, esiste da quattro anni ed è contenuta nel testo originale della legge Turco-Napolitano.

Vi è una distinzione tra le valutazioni giudiziarie in senso stretto e quelle attinenti alla sicurezza. L'autorità di pubblica sicurezza ha il potere di dedurre autonomamente elementi rilevanti ai fini della tutela dell'ordine pubblico da una sentenza di condanna, ancorché non definitiva. Di qui deriva la disposizione in discussione che, ripeto, è in vigore da quattro anni e di cui finora nessuno si è lamentato.

Mantengo pertanto l'invito al ritiro dell'emendamento, altrimenti il parere è contrario.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, ritiro anche l'emendamento 8.4.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.10.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà, senatrice De Petris. Debbo ricordare che il Gruppo dei Verdi ha in tutto circa cinque minuti di tempo, il Gruppo della Margherita trentacinque minuti e il Gruppo dei Democratici di Sinistra circa mezz'ora.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, la ringrazio, ma non sto intervenendo. Su questo emendamento chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 8.10, presentato dal senatore Guerzoni.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.200.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, anche su questo emendamento chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 8.200, presentato dai senatori Guerzoni e Viviani.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 8.201, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.202.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Ne prendo atto.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 8.203.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 8.203, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "dalla parola".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la seconda parte dell'emendamento 8.203 e gli emendamenti 8.8 e 8.3.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.204.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 8.204, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.205.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 8.205, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.206.

CREMA (Misto-SDI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CREMA (Misto-SDI). Signor Presidente, annuncio il voto favorevole all'emendamento 8.206 sul quale non mi dilungherò essendo stato illustrato assieme ad altri quattro emendamenti nella seduta di ieri. La proposta si inscrive nel nostro progetto di favorire la regolarizzazione dei lavoratori che sono presenti nel nostro Paese da anni, sono incensurati e sono molto importanti per l'economia, soprattutto di alcune aree della nostra nazione. Chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Crema, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 8.206, presentato dal senatore Crema e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.6.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 8.6, presentato dal senatore Turroni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'articolo 8.

È approvato.

Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione, l'emendamento 8.0.3a è improcedibile.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.0.4.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiedo di aggiungere la mia firma, nonché la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 8.0.4, presentato dal senatore Di Siena e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963.

PRESIDENTE. Ricordo che líemendamento 8.0.1 è stato ritirato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 8.0.2.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 8.0.2, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963.

PRESIDENTE. Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione, gli emendamenti 8.0.5 e 8.0.6 sono improcedibili.

Passiamo allíesame dellíarticolo 9, sul quale sono stati presentati emendamenti che si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi su di essi.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 9.3, identico allíemendamento 9.200.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, degli emendamenti 9.3, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 9.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 9.4.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 9.4, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 9.201.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 9.201, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 9.202, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 9.203.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 9.203, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 9.1.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 9.1, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 9.2.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 9.2, presentato dal senatore Guerzoni.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 9.205.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

 

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 9.205, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole "di concerto con".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 9.205 e l'emendamento 9.206.

Passiamo alla votazione dell'articolo 9.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'articolo 9.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

BOSCETTO (FI). Signor Presidente, ho presentato alcuni emendamenti all'articolo 10 al fine di precisare il testo di questa complessa normativa penalistica.

Con l'emendamento 10.11a/1 si inseriscono al comma 1, lettera b), capoverso 3, prima della parola "chiunque" le seguenti: "salvo che il fatto costituisca più grave reato". La ragione di questa modifica va ricercata nel fatto che attualmente è in fase di discussione presso la competente Commissione del Senato, ed è già stata approvata dalla Camera, la normativa in materia di tratta delle persone. Pertanto, dal momento che il provvedimento in esame riguarda una materia che potrebbe intersecarsi con la suddetta normativa, è bene che venga inserita la formula cui ho fatto riferimento.

L'emendamento 10.11a/2 sostituisce al comma 1, della lettera b) capoverso 3, secondo periodo, le parole: "in concorso di tre persone" con le seguenti: "da tre o più persone in concorso tra loro". La ragione di questa modifica è evidente; la normativa, così come formulata, non è chiara, l'emendamento la esplicita meglio.

Vi è poi l'emendamento 10.11a/3, che aggiunge al capoverso 3-ter, dopo le parole: "sfruttamento sessuale", le seguenti: "ovvero riguardano líingresso di minoriÖ" (nellíemendamento come stampato cíè un refuso).

PRESIDENTE. Le parole: "dei minori" devono intendersi: "di minori".

BOSCETTO (FI). Esatto. E continua: "da impiegare in attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento". Questa ipotesi era stata tolta proprio perché si pensava che dovesse essere coperta dalla futura legge sulla tratta. Siccome tale nuova legge collega líingresso dei minori ad alcune condotte, cioè se lo sfruttamento viene realizzato con violenza, con minaccia, con abuso di autorità o con inganno, abbiamo ritenuto opportuno reinserire questa disposizione nella normativa al nostro esame, intanto perché eventualmente ci si possa giovare di questo meccanismo quando la legge sulla tratta di persone verrà definita, ma soprattutto perché rischiava di rimanere uno spazio non coperto dalla normativa penale.

Se oggi dovessero andare a regime così come sono le due norme, in una sarebbe prevista líipotesi di un ingresso volto allo sfruttamento di minori tipicizzato da determinate condotte, e, al tempo stesso, ne sarebbe prevista un'altra che riguarda puramente e semplicemente líingresso di minori per il loro sfruttamento.

Vi è poi líemendamento 10.11a/4, che precisa le modalità di computo delle attenuanti e delle aggravanti e il relativo giudizio di prevalenza o di equivalenza.

Per quanto riguarda invece líemendamento 10.11a/203, si è precisata la formula del comma 3-quinquies dellíemendamento 10.11a, che dice: "Alle persone condannate per i fatti di cui ai commi 3, 3-bis e 3-ter si applicano le disposizione dellíarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni". Siccome líarticolo 4-bis contiene due grandi categorie, con la norma così formulata avremmo messo in estrema difficoltà líinterprete e il giudice per comprendere quale delle due categorie si dovesse usare, e probabilmente non si sarebbe arrivati a uníinterpretazione corretta.

Con líemendamento 10.11a/203 intendiamo modificare líarticolo 4-bis inserendo, nella parte finale, la previsione dei reati più gravi di cui alla legge sullíimmigrazione.

Quanto ho detto, signor Presidente, fa sì che io ritiri emendamenti che facevano parte di un contesto precedente, cioè il 10.12 e il 10.6.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Signor Presidente, intervengo sugli emendamenti 10.39, 10.38 e 10.37, iniziando non a caso dagli ultimi, perché essi riprendono sostanzialmente il contenuto degli emendamenti ora illustrati dal collega Boscetto, a proposito dellíingresso di minori e soprattutto dello sfruttamento di minori ai fini della prostituzione ed il loro utilizzo per attività illecite, nonché líimmigrazione di donne per lo sfruttamento sessuale.

Io quindi sono disponibile a riscrivere insieme questi emendamenti proposti dal collega che è stato relatore in Commissione, se dallíaltra parte cíè analoga disponibilità a convenire su uníunica scrittura di questi tre emendamenti da me proposti e di quelli presentati dal collega Boscetto.

PRESIDENTE. Va bene, senatore Cambursano, poi esamineremo questíaspetto e cercheremo di trovare una possibile convergenza.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, intervengo in particolare sull'emendamento 10.11a (testo corretto), presentato dai senatori Boscetto e Pastore, che riguarda, fra líaltro, l'impiego delle navi della Marina militare in un'azione definibile come volta a contrastare l'immigrazione clandestina.

Vorrei dividere il mio intervento in due parti. Nella prima - che svolgerò rapidissimamente adesso - motiverò la richiesta, che ho già fatto pervenire alla Presidenza, volta a far sì che i subemendamenti 10.11a/100, 10.11a/101, 10.11a/6, 10.11a/102 e 10.11a/9 vengano votati a scrutinio segreto.

Rinvio, invece, la seconda parte dell'intervento, che riguarda il merito dell'emendamento Boscetto e dei nostri subemendamenti, per la ragione che ieri avevamo chiesto, credo tempestivamente, che fosse qui presente il Ministro della difesa per poter discutere di una norma che prevede l'impiego delle navi della Marina militare. Non vedo il Ministro della difesa, ma neanche un Sottosegretario che possa rappresentarlo.

Credo non sia giusto, né corretto, ignorare una richiesta tempestivamente avanzata da parte dell'opposizione, dopo che ci è stata negata la possibilità di discutere con il Ministro della difesa nella Commissione affari costituzionali; su questo punto, anzi, vi è stato uno scontro che ha dato luogo, da parte nostra, anche ad azioni di ostruzionismo proprio per l'atteggiamento, che abbiamo considerato arrogante, del Governo. Questo atteggiamento arrogante si ripete qui oggi.

Comunque, sulla richiesta di voto segreto voglio richiamare una dottrina prevalente - ormai dominante, da Paolo Barile in avanti - secondo la quale i diritti fondamentali che sono riconosciuti nella Costituzione repubblicana, a volte riferiti alla nozione di cittadino, a volte ad un'ipotesi formulata in modo più ampio (tutti, chiunque, ciascuno), sono da considerare in realtà diritti dell'uomo e, ritenendo la categoria "uomo" come centrale e sottostante alle figure soggettive evocate dalle norme della Costituzione che stabiliscono princìpi fondamentali e garantiscono diritti fondamentali, devono essere riferiti anche agli stranieri.

Qui siamo di fronte ad una compressione di diritti, entrano in gioco diritti fondamentali e ci si dice che le garanzie verranno assicurate da un decreto ministeriale. Questo è troppo poco, per cui chiediamo il voto segreto.

PRESIDENTE. Senatore Brutti, per quel che riguarda la presenza di un rappresentante del Ministero della difesa, come vede la sollecitazione della Presidenza è stata tempestivamente accolta; infatti è presente il sottosegretario Bosi.

Per quanto concerne la richiesta di votazione segreta, la Presidenza non ritiene ricorrano gli estremi di cui all'articolo 113, comma 4, del Regolamento e, quindi, non ritiene che si possa procedere con tale modalità alla votazione degli emendamenti da lei segnalati.

BRUTTI Massimo (DS-U). Se il Presidente me lo consente, vorrei svolgere la seconda parte del mio intervento. Espongo molto rapidamente le ragioni per le quali consideriamo inaccettabile l'emendamento 10.11a (testo corretto), presentato dai senatori Boscetto e Pastore, che mi hanno indotto a presentare i subemendamenti a cui accennavo pocíanzi.

In sostanza, la novità introdotta da questo emendamento, che corrisponde ad un orientamento del Governo e che, per via indiretta, viene presentato da due senatori della maggioranza, è rappresentata dal fatto che si prevede líimpiego delle navi della Marina militare in funzioni di polizia nelle acque territoriali o nella zona contigua al mare territoriale e vi è una dettagliata indicazione delle attività che possono essere svolte dalle navi della Marina militare.

Tra líaltro, stendo un velo sul fatto che il Governo aveva tentato, in modo pasticciato e contraddittorio, di introdurre una distinzione tra il concetto di navi da guerra e quello di navi della Marina militare. Questa parte è stata abbandonata perché ha prevalso la ragione.

Le navi della Marina militare, dunque, possono intervenire nel mare territoriale e nella zona contigua per fermare - questa è la prima azione dettagliatamente prevista dalla norma - navi o imbarcazioni coinvolte nel trasporto di migranti. Si tratta di persone disperate, che tentano líingresso clandestino nel nostro Paese, ma, assieme ad esse, vi sono anche persone che chiedono asilo, e il diritto di asilo è costituzionalmente garantito.

Fermare queste imbarcazioni, rimandarle indiscriminatamente indietro senza uníazione puntuale di controllo già in sé rappresenta uníazione lesiva del diritto díasilo costituzionalmente garantito. E comunque, quando si fanno intervenire le navi della Marina militare, che hanno una certa stazza, un peso e un armamento, per fermare imbarcazioni cariche di persone disperate, guidate da mascalzoni senza scrupoli, evidentemente si pongono le premesse oggettive per fatti drammatici.

Infatti, se la lingua italiana ha un senso, "fermare" significa ricorrere allíuso della forza e fare questo, di fronte ad imbarcazioni che si trovano in evidente condizione di difficoltà e di disparità nel peso, nella stazza e nella capacità di navigazione rispetto alle navi militari, vuol dire porre tutte le condizioni perché si verifichino disastri.

Líesperienza storica dimostra quanto già sia difficile e delicato líintervento in mare volto ad intimare ad uníimbarcazione che trasporta migranti di fermarsi e di sottoporsi a controlli. Queste navi non si fermano, e allora cosa faranno le navi della Marina militare? Le inseguiranno, le abborderanno, provocando sicuramente disastri e la morte di persone innocenti ed inermi? È questo ciò che vuole il Governo ed è questo quello a cui si riferisce il Sottosegretario quando ironizza in modo irresponsabile. (Applausi dai Gruppi DS-U, Verdi-U e Mar-DL-U. Vibrate proteste dai banchi della maggioranza. Commenti dei senatori Pastore, Ferrara, Greco e Palombo. Reiterate proteste dal Gruppo LNP).

PRESIDENTE. Senatore Brutti, la prego di attenersi allíillustrazione dei suoi emendamenti.

BRUTTI Massimo (DS-U). I miei emendamenti sono proprio tesi a cancellare questo obbrobrio! (Proteste dai banchi della maggioranza).

Avverto il senatore Boscetto ed i Sottosegretari qui presenti che se si verificasse - ci auguriamo che non accada - un disastro, sarebbero i comandanti della Marina militare a rimanere in prima fila soli perché un procedimento penaleÖ

PASTORE (FI). Non ti permettere! (Vibrate proteste dai banchi della maggioranza. Repliche dai banchi dellíopposizione).

BRUTTI Massimo (DS-U). State tradendo la fiduciaÖ

PRESIDENTE. Senatore Brutti, la prego, i termini della situazione sono chiarissimi. Avrà il tempo, in sede di dichiarazione di voto, per esplicitare ulteriormente il suo punto di vista. Adesso ci troviamo in una specifica fase procedurale ed ogni senatore deve illustrare i suoi emendamenti. Non mi metta nelle condizioni di doverle togliere la parola, perché non amo farlo.

Il senatore Brutti ha concluso il suo intervento.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, svolgerò alcune considerazioni per illustrare líemendamento 10.503.

Riteniamo che, con riferimento al vasto quadro di irregolarità presenti nel Paese soprattutto nel settore lavorativo, sia necessario contrastare le gravi situazioni esistenti nei rapporti di lavoro e reprimere líesercizio abusivo díimpresa. Si tratta di un fenomeno particolarmente diffuso in varie comunità, ad esempio in quelle cinesi, dove, spesso, attraverso il sistema dei laboratori abusivi, si fa leva sullo sfruttamento dei minori e sulla presenza clandestina di manodopera.

Tali misure di repressione dovrebbero colpire anche le imprese committenti qualora sia accertato il loro consapevole coinvolgimento negli episodi di illegalità e di sfruttamento.

Occorre contemperare le esigenze di ordine pubblico e di convivenza civile con i fabbisogni di manodopera espressi dalle aziende, avendo líobiettivo di garantire in modo trasparente ed efficace il raccordo tra domanda ed offerta.

Rivolgiamo pertanto un invito al sottosegretario Mantovano affinché esprima parere favorevole su questo emendamento, con il quale intendiamo perseguire in modo specifico la fattispecie del reato di sfruttamento della manodopera clandestina.

Riteniamo che vadano perseguiti con maggiore asprezza coloro che ricorrono allíimpiego di detta manodopera, sia nellíesercizio di attività di impresa anche in forma abusiva, totale o parziale, sia nello svolgimento di uníattività economica con fini di lucro, seppure sommersa.

La misura che noi proponiamo risulta pienamente coerente con líobiettivo primario di contrastare ogni forma di abusivismo imprenditoriale e di lavoro nero, che, oltre a costituire motivo di grave turbativa della concorrenza, risulta sicuramente lesiva della dignità della persona e dei diritti che stanno alla base della convivenza civile. (Applausi dal Gruppo UDC:CCD-CDU-DE. Congratulazioni).

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

Invito i rappresentanti del Governo a pronunciarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, esprimo il parere sugli emendamenti, con esclusione di quelli relativi allíutilizzo delle navi della Marina militare, su cui interverrà il sottosegretario per la difesa Bosi.

Tuttavia, poiché non si può far finta che nulla stia accadendo in questíAula, mi permetto di respingere con pacata fermezza qualsiasi genere di intimidazioni, anche perché né io, né il collega sottosegretario di Stato per la difesa avevamo incarichi di Governo nel Venerdì Santo del 1997. (Applausi dai Gruppi FI, LNP, UDC:CCD-CDU-DE e AN).

BRUTTI Massimo (DS-U). Eí una battuta miserabile!

PRESIDENTE. Senatore Brutti, lasciamo parlare il rappresentante del Governo.

Onorevole Sottosegretario, la prego di proseguire.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprimo parere contrario sugli emendamenti 10.200 e 10.15. (Commenti dal Gruppo FI).

PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di fare silenzio. Senatore Ferrara, non sente che líonorevole Sottosegretario sta esprimendo i propri pareri? Non ritiene che líAssemblea debba conoscere i pareri del Governo?

Onorevole Sottosegretario, la prego di continuare.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti 10.11a/1, 10.11a/2, 10.11a/3 con la precisazione fatta dal presentatore, e 10.11a/4.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 10.11a/100, 10.11a/101, 10.11a/5, 10.11a/6, 10.11a/7, 10.11a/102, 10.11a/8, 10.11a/103, 10.11a/9, 10.11a/10, 10.11a/104, 10.11a/105, 10.11a/200, 10.11a/201 e 10.11a/202.

Chiedo ai presentatori dellíemendamento 10.11a (testo corretto), i senatori Boscetto e Pastore, che al comma 1, lettera d), paragrafo 9-ter, venga sostituita la parola "chiamate" con la parola "utilizzate" e che al paragrafo 9-quater vengano sostituite le parole "anche da parte delle navi di cui allíarticolo 200 del codice della navigazione" con le parole "oltre che da parte delle navi della Marina militare anche da parte delle navi in servizio di polizia".

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 10.201, 10.16 e 10.45.

Invito al ritiro il presentatore dellíemendamento 10.1.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 10.7, 10.46, 10.202, 10.203, 10.47a, 10.47, 10.40, 10.41 e 10.39.

Esprimo parere favorevole sullíemendamento 10.13.

Invito al ritiro il presentatore dellíemendamento 10.2.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 10.204 e 10.205.

Invito al ritiro i presentatori dellíemendamento 10.4: riteniamo infatti più opportuna la formulazione prevista nel testo, quella del concorso, rispetto a quella proposta, dellíassociazione, che determina qualche problema.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 10.25 e 10.500.

Invito al ritiro i presentatori dellíemendamento 10.3.

Esprimo parere contrario sui restanti emendamenti, con le sole eccezioni degli emendamenti 10.5 e 10.503, che invito i presentatori a ritirare, quanto al primo perché il suo contenuto si trova già nel testo dellíemendamento del senatore Boscetto, come modificato, e quanto al secondo perché il tipo di condotte in esso indicate trova già una sanzione nellíinsieme del sistema.

BOSI, sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, chiamato in causa, intervengo per incarico del Ministro della difesa confidando di poter fugare certe preoccupazioni emerse nel dibattito sullíutilizzo delle unità della Marina militare nellíambito del dispositivo di prevenzione e controllo del traffico illecito di migranti in mare.

Le considerazioni che svolgerò ribadiscono ed ampliano quanto già esposto dal Ministro della difesa alla Camera dei deputati lo scorso 7 febbraio in risposta ad una interrogazione sullo stesso argomento.

La posizione del Governo sul problema dellíimmigrazione è inequivocabile: la libertà di movimento, come tutte le libertà, rappresenta un principio fondamentale ed irrinunciabile della persona, sancito dal diritto internazionale e dalla nostra Carta costituzionale.

Il problema è quello di contrastare con maggiore efficacia líingresso clandestino in Italia, che sempre più si accompagna ad una attività criminale qual è quella della tratta degli esseri umani. Delitto tanto più odioso, in quanto si accompagna e sfrutta il dramma di persone e popoli oppressi.

E' la dimensione di questo fenomeno che ha richiamato l'attenzione del Governo alla ricerca di iniziative in grado di assicurare misure di contrasto degne di un consorzio civile.

La Marina militare, da più di cinque anni, ininterrottamente assicura, come compito díistituto, il controllo delle frontiere marittime nazionali attraverso tre distinti dispositivi di sorveglianza e prevenzione, che operano rispettivamente nelle acque del Canale d'Otranto, nello Ionio settentrionale e nello Stretto di Sicilia. (Brusio in Aula).

Questi dispositivi sono articolati su tre livelli: una rete radar costiera, velivoli da pattugliamento marittimo, unità navali d'altura e costiere assegnate su base permanente per questo tipo di esigenza ed unità navali che operano nelle aree di interesse dell'Alleanza. In particolare, la Marina ha sinora contribuito al contrasto del fenomeno con oltre 10.000 ore all'anno di impiego di forze aeronavali che incide per il 15 per cento sul complesso delle attività.

Nel corso di tale attività sono stati conseguiti significativi risultati, in concorso con le forze di polizia: negli ultimi sei mesi sono stati arrestati 79 scafisti e sequestrate 39 imbarcazioni, permettendo di fermare e rimpatriare soggetti potenzialmente pericolosi.

Per meglio comprendere le attività svolte dalla Marina militare, ritengo opportuno fare un breve cenno al quadro normativo di riferimento, che resta - è bene ricordarlo - inalterato rispetto al provvedimento legislativo oggi all'esame del Senato.

Ricordo innanzitutto che nessuna norma di diritto internazionale oggi vigente, ne pattizia né consuetudinaria, qualifica come illecito internazionale il traffico e il trasporto illegale di migranti. Il fatto non è perciò perseguibile di per sé dalle navi da guerra, nell'ambito delle funzioni di polizia d'alto mare, se non nei confronti di unità battenti bandiera nazionale.

Infatti, la Convenzione del diritto del mare del 1982 (cosiddetti accordi di Montego Bay) prevede che si possano esercitare da parte delle navi da guerra il diritto di visita, di fermo e di dirottamento nei confronti dei mercantili di altra bandiera solo in caso di acclarata pirateria, tratta di schiavi ed emissione di trasmissioni radio non autorizzate.

Nel caso di una nave priva di nazionalità, ovvero un'imbarcazione di fortuna che non abbia i requisiti di navigabilità e di sicurezza, oltre che di bandiera, il trattato prevede la possibilità di sottoporre a visita tale tipo di navi.

In questo caso, il conseguente compito delle unità della Marina militare è quello di valutare preliminarmente sia le condizioni sanitarie delle persone trasportate, sia l'idoneità del mezzo a proseguire la navigazione in relazione alle condizioni meteorologiche e del mare.

Sono queste le tradizionali e normali regole comportamentali delle nostre unità, alle quali le precarie condizioni di sicurezza per la vita umana in mare, in cui versa la maggioranza dei natanti dediti a queste attività, impongono prioritariamente azioni a carattere umanitario e comunque una elevatissima cautela per l'adozione delle eventuali misure coercitive e di contrasto autorizzate dal Governo.

Onorevoli colleghi, chi non conosce questa metodologia, questo stile, questa sensibilità da parte della Marina militare probabilmente può essere indotto in grave errore nelle valutazioni che si compiono nel corso di questo dibattito.

Dunque, per dovere umanitario, per consuetudine marinara e per lo specifico disposto normativo già richiamato, l'interesse sovranazionale alla salvaguardia dellíincolumità dei trasportati è prevalente su qualsiasi altro interesse operativo e di polizia.

È sulla scorta di questo principio che risulta a tutt'oggi possibile alle navi della Marina militare, accertato visivamente il rilevante sospetto nei confronti di un mezzo privo di bandiera, intervenire in quanto opportuno esercitando legittimamente il diritto di visita, di fermo e di dirottamento. Ciò, a fronte della normativa vigente.

Quindi, schematizzando in funzione della localizzazione dell'evento, all'interno del mare territoriale le unità della Marina militare devono svolgere il monitoraggio del traffico e fornire concorso alle attività delle forze di polizia in compiti di ordine e di sicurezza pubblica sul mare, secondo quanto disposto dal cosiddetto decreto Napolitano, su richiesta della prefettura competente. Tali compiti comprendono azioni di avvistamento e segnalazione di imbarcazioni, mantenimento del contatto, scorta in un porto nazionale e supporto logistico.

Nell'alto mare, ovvero fuori dalle acque territoriali, le navi della marina militare possono mettere in atto le seguenti azioni di contrasto: il monitoraggio del traffico diretto verso le coste nazionali; l'inchiesta di bandiera con la successiva segnalazione alla prefettura competente; il mantenimento del contatto sino al passaggio di consegne con le forze di polizia per l'intervento nel mare territoriale; l'ordinaria funzione di polizia amministrativa nei confronti delle navi mercantili italiane; l'azione di polizia giudiziaria, in caso di urgenza e di propria iniziativa, verso tutti i natanti per i quali sia stato accertato un reato o un'ipotesi di reato in flagranza che prevede l'arresto.

E' in questo complesso ambito che intervengono coerentemente le iniziative legislative con cui il Governo intende dare all'attività in corso una più puntuale definizione giuridica che, peraltro, non significa affatto affidare alla Marina militare nuovi compiti di polizia.

Il testo legislativo, insieme ai discendenti provvedimenti normativi, dovrà rappresentare lo strumento giuridico di supporto all'azione in mare delle nostre unità adibite al controllo dei confini marittimi; un'attività che, per essere efficace, richiede uno stretto coordinamento di tutte le unità navali nazionali che operano dall'alto mare alle acque interne.

Pertanto, le modalità di intervento dovranno essere definite con un apposito decreto interministeriale, concordato fa tutti i Ministeri interessati, sulla base degli approfondimenti che sono in corso e sui quali è assai prematuro avanzare conclusioni. Questo mi sembra il nodo del problema; se richiesto, il decreto ministeriale può essere sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari.

Tali modalità saranno comunque coerenti con le norme di diritto internazionale, sia pattizie sia consuetudinarie, e con la legislazione nazionale, tutelando i princìpi umanitari e l'obbligo della salvaguardia della vita umana in mare.

Opinione del Governo in materia è che l'assenza di direttive ha creato inaccettabili situazioni di rischio per l'incolumità delle persone, a fronte di incertezze nella modalità di condotta delle operazioni. Con una definizione più precisa, e condivisa dalle amministrazioni responsabili e competenti, sarà possibile delineare con rigore le prescrizioni comportamentali e le modalità di intervento delle nostre unità navali in mare.

In un quadro più generale, non c'è dubbio che gli interventi da parte del Governo per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina debbano essere ampi e articolati, non certo limitati a misure operative.

Ricordo al riguardo che è tuttora in vigore un protocollo díintesa siglato il 22 maggio 1998 tra i Ministeri della difesa della Repubblica díItalia e díAlbania, che prevede una serie di modalità per líesecuzione di un pattugliamento congiunto in mare, finalizzato alla prevenzione del fenomeno dellíimmigrazione. Queste intese potranno essere stipulate anche con altri Stati.

Dunque, in conclusione, con riferimento alle perplessità sullíimpiego legittimo delle Forze armate, il Governo ritiene che gli emendamenti introdotti non configurino un impiego improprio delle unità della Marina militare e che le norme in formazione siano lo strumento più idoneo ed opportuno per creare le condizioni di efficacia e di sicurezza che tutti richiedono. (Applausi dai Gruppi UDC:CCD-CDU-DE, AN, LNP e FI).

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 10.200, identico allíemendamento 10.15.

CONTESTABILE (FI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CONTESTABILE (FI). Signor Presidente, cari colleghi, intervengo sullíutilizzo delle navi della Marina militare per la prevenzione ed il controllo dellíimmigrazione clandestina.

Ascolto sempre con attenzione il senatore Massimo Brutti, che stimo e che considero giurista di valore, ma sono rimasto inebètito, come direbbe il senatore Di Pietro, di fronte alle sue dichiarazioni di oggi. Sì, letteralmente inebètito. Accusare un Governo di volere dei morti è cosa che credo non stia né in cielo né in terra.

Il senatore Brutti è uomo di livello intellettuale notevole, ha orgoglio intellettuale dovuto alla conoscenza ma, forse me lo concede, ha un solo limite intellettuale, un peccato veniale, e cioè una visione manichea della vita, per cui dalla sua parte tutto è giusto e da questa parte tutto è ingiusto. Noi non siamo contrari a questa visione, perché ha dato un contributo non indifferente alla nostra vittoria elettorale. (Applausi dai Gruppi FI, AN e LNP). Anzi, noi vorremmo che da quella parte dei banchi questa visione manichea della vita venisse alimentata, crescesse in maniera tale da consolidare sempre più líattuale situazione politica. Siamo perciò grati al senatore Brutti di questa Anschauung, di questa visione della vita e del suo contributo alla nostra vittoria elettorale.

Veniamo ora alla questione di diritto che, in verità, è molto complicata. Bisogna distinguere tra acque interne, per esempio la Laguna di Venezia e forse il Golfo di Taranto (dico forse perché la sua qualificazione di acqua interna è da molti contestata), acque territoriali e acque internazionali. Il testo fondamentale cui dobbiamo riferirci è la ben nota Convenzione di Montego Bay del 1982, che purtroppo, come tante altre convenzioni internazionali, è in troppi punti meramente definitoria. Definisce infatti le situazioni, ma non pone le sanzioni - il che in diritto internazionale succede assai spesso - né i comportamenti leciti o quelli illeciti da parte degli Stati.

Per quanto riguarda le acque territoriali e, a maggior ragione, le acque cosiddette interne, non cíè problema. Líarticolo 19 della Convenzione prevede due tipi di passaggio: innocent passage e not innocent passage, ossia il passaggio innocente e quello non innocente.

Ovviamente, il trasporto di clandestini dalle acque territoriali verso terra rientra nella fattispecie di "not innocent passage", come richiamato al secondo comma, lettera g), dell'articolo 19 della Convenzione.

In proposito l'articolo 25 della suddetta Convenzione recita testualmente: "1. The coastal State may take the necessary steps in its territorial sea to prevent passage which is not innocent".

Si prevede pertanto che lo Stato possa prendere tutte le misure che ritiene opportune per impedire il passaggio "non innocente" nelle acque territoriali.

In una cosa il senatore Brutti ha ragione: mi riferisco a quando ha affermato che l'operazione in questione è di fatto molto delicata; certamente, infatti, non è facile per una nave da guerra affiancarsi ad un natante che trasporta clandestini senza mettere a rischio la vita delle persone, preoccupazione questa che non è solo del senatore Brutti, ma di tutti, dell'Assemblea come del Governo.

Torno a ripetere che non è semplice che una nave da guerra possa operare in maniera indifferente per la salute di queste persone. Ci affidiamo quindi alle tradizioni della nostra Marina militare che per quanto riguarda le operazioni di salvataggio in mare credo non sia seconda a nessuno. (Applausi dal Gruppo FI).

Veniamo ora alla seconda ipotesi; mi riferisco a quella relativa alle acque non territoriali. In questo ambito il problema è rilevante ed anche in questo caso la norma è meramente definitoria. A tale proposito ricordo che Calamandrei sosteneva che una norma che definisce è come una fiamma senza calore, e in effetti ci troviamo di fronte ad un esempio di questo genere.

Non c'è dubbio che sia illegale il trasporto di clandestini dalle acque internazionali a quelle territoriali, però non è prevista sanzione, né sono indicati i comportamenti da tenere.

Desidero svolgere due brevi considerazioni prima di concludere il mio intervento. Innanzitutto vorrei precisare che sarà assai improbabile che la norma operi in materia di acque internazionali; infatti, per le nostre navi sarà sufficiente attendere il natante che trasporta i clandestini nelle acque territoriali, giacché in quel momento specifico scattano gli articoli 19 e 21 della Convenzione di Montego Bay. Pertanto, il problema giuridico verrà risolto in fatto, come accade molto spesso, in maniera molto semplice.

Se invece vi fosse necessità di intervenire in acque internazionali, il Governo ha opportunamente previsto la seguente ipotesi. Mi riferisco a quando si fa esplicitamente cenno agli accordi bilaterali o multilaterali. In questo caso opera il noto diritto della navigazione per cui: "la bandiera prevale sul mare". Intendo dire che un accordo bilaterale o multilaterale consente alle nostre navi di fermare quelle battenti la bandiera dello Stato con il quale si è stipulato l'accordo anche in acque internazionali.

Pertanto, alle navi che battono bandiera turca o libanese, sulla base di un accordo bilaterale con la Turchia o con il Libano, verrà consentito l'accesso delle nostre navi da guerra anche in acque internazionali al fine di bloccare quelle che presumibilmente trasportano clandestini.

La questione in diritto mi sembra pertanto risolta. Desidero ringraziare il senatore Brutti - il quale ha accusato il Governo addirittura di volere dei morti - per il contributo non indifferente che il suo atteggiamento, come pure quello tenuto da tanta parte della sinistra, ha dato alla nostra vittoria elettorale. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Siamo in dichiarazione di voto sugli emendamenti 10.200 e 10.15, lei lo ricorda, vero, senatore Brutti?

BRUTTI Massimo (DS-U). Certamente.

PRESIDENTE. Le debbo ricordare anche che il suo Gruppo dispone in tutto di 17 minuti e 59 secondi.

BRUTTI Massimo (DS-U). Sarò rapidissimo, signor Presidente.

Voglio rispondere ad una battuta del sottosegretario Mantovano che reputo una battuta miserabile. (Vive proteste dai Gruppi AN e FI), laddove il sottosegretario MantovanoÖ (Richiami del Presidente).

PRESIDENTE. Senatore BruttiÖ

BRUTTI Massimo (DS-U). Öquando il sottosegretario Mantovano afferma che loro non avevano responsabilità di Governo il 28 marzo 1997.

GRECO (FI). Basta con queste polemiche, sono interpersonali!

PRESIDENTE. Senatore Brutti, mi faccia parlare un attimo! Lei può esprimere il suo dissenso anche in termini forti, però non usi espressioni di questo genere nei confronti del Governo. Oltre tutto, lei ha ricevuto uníampia risposta alle preoccupazioni precedentemente espresse dallíampio intervento del Sottosegretario per la difesa.

BRUTTI Massimo (DS-U). Vorrei replicare, poiché líintervento del sottosegretario Bosi, che è stato composto e ragionevole nella sua esposizione (assai diverso dagli atteggiamenti assunti qui dal sottosegretario Mantovano), richiede, appunto, una replica nel merito. (Proteste dal Gruppo AN).

PRESIDENTE. Entriamo allora nel merito.

BRUTTI Massimo (DS-U). Benissimo. Mi spiace non poter chiedere al sottosegretario Mantovano se egli riteneva che noi avessimo dato allora líordine di speronare: lo dica, lo dica espressamente in questíAula, poiché il giudice ha accertato cosa diversa! Noi abbiamo difeso la Marina militare italiana (Commenti ironici dal Gruppo AN) e, nello stesso tempo, abbiamo provveduto a dare un aiuto alle vittime di quellíinfortunio, che tale era.

Voi volete creare condizioni istituzionali nelle quali gli infortuni diventano possibili e facili. Nessun manicheismo, caro senatore Contestabile; il fatto è che, come ha chiarito il sottosegretario Bosi, la Convenzione di Montego Bay prevede, allíarticolo 110, un diritto di visita anche in alto mare, e i concetti di pattugliamento, controllo, visita sono diversi dal concetto di "fermare" le imbarcazioni, perché questo "fermare" o è una parola destinata a non trovare nessun riscontro nei fatti, oppure, se si vogliono fermare quelle imbarcazioni, ciò significa mettere a rischio la vita umana e usare la forza. (Applausi dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U).

Ora, proprio perché il Ministero della difesa è venuto qui con un discorso serio ed argomentato, noi chiediamo a ciascuno dei senatori di votare secondo coscienza e di respingere questo che è un emendamento grave, che stabilisce un precedente grave e rappresenta una norma inaccettabile, anzitutto perché tradisce le funzioni delle Forze armate italiane, che sono altre, non quelle che voi volete loro assegnare.

PRESIDENTE. Senatore Brutti, lei deve parlare sugli emendamenti 10.200 e 10.15 che sono attualmente in votazione, non può parlare su altri emendamenti.

BRUTTI Massimo (DS-U). Io sto chiedendo a ciascun senatore di votare secondo coscienza!

PRESIDENTE. Ma io presumo sempre che i parlamentari votino secondo coscienza (Applausi dai Gruppi AN e FI), perché, se immaginassi che questo non avviene, dovrei chiudere.

BRUTTI Massimo (DS-U). Mi permetta di intervenire per sottolineare questa esigenza, soprattutto nel momento in cui rispetto a ciascuno dei senatori della maggioranza viene operato un ricatto politico di una delle parti che compongono lo schieramento di Governo (Applausi dai Gruppi DS-U e Mar-DL-U), che ha chiesto e sta ottenendo che la legge passi senza alcuna modificazione, la legge di Bossi, la legge della Lega, la legge che vuole discriminare gli immigrati e gli stranieri nel nostro Paese. (Commenti e applausi ironici dal Gruppo LNP. Commenti dal Gruppo AN. Proteste del senatore Zanoletti).

PRESIDENTE. Senatore Brutti, la prego, concluda su questi emendamenti, per favore.

BRUTTI Massimo (DS-U). Le chiedo, signor Presidente, ove non venissero accolti (e io mi auguro che vengano accolti) i subemendamenti abrogativi che abbiamo proposto, di consentirmi di presentare qui un subemendamento il quale preveda che quel decreto interministeriale - al quale si è attaccato il sottosegretario Bosi dicendo che quellíatto costituirà la garanzia, sarà lo strumento per ricondurre a ragionevolezza queste norme - sia emanato dal Governo dopo aver acquisito il parere delle Commissioni parlamentari della Camera e del Senato.

Almeno questo consentitemi di inserirlo come un subemendamento di garanzia. Ed io spero che i senatori della maggioranza anche su questo vogliano votare non con i paraocchi che Bossi è venuto ad avvitare intorno alle loro teste ieri sera qui (Vive proteste dal Gruppo AN. Applausi dai Gruppi DS-U e Mar-DL-U), ma secondo coscienza.

PERUZZOTTI (LNP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERUZZOTTI (LNP). Signor Presidente, dichiaro il nostro voto contrario.

Evidentemente il senatore Brutti è a conoscenza di fatti di cui noi siamo all'oscuro, forse la sua permanenza alla guida del Comitato sui servizi segreti lo ha portato a conoscenza di chissà quali eventi, perché in Aula è al corrente di notizie che, ripeto, noi non conosciamo.

Invece, noi siamo totalmente edotti della situazione in cui versa il Paese, signor Presidente, dove ogni giorno extracomunitari clandestini delinquono (è di ieri la notizia che addirittura a Roma è stata violentata una ragazza in pieno centro) grazie alla legge permissiva Turco-Napolitano che è stata varata da loro, e non hanno nemmeno il coraggio di ammettere Ö (Proteste dai banchi dell'opposizione) Ö che i loro amministratori, quando loro stavano al Governo, venivano a Roma a protestare con il Governo perché lo ritenevano incapace di gestire la situazione. (Vibrate proteste dai banchi dell'opposizione).

PRESIDENTE. Prima ha parlato il senatore Brutti, adesso ha titolo a parlare e a fare le sue valutazioni il senatore Peruzzotti.

PERUZZOTTI (LNP). Questa legge non sarebbe nata se non ci fosse stata la sciagurata legge Turco-Napolitano, fatta dal senatore Brutti, dai suoi amici e dai suoi alleati. (Applausi dai Gruppi LNP, FI e AN. Proteste dal Gruppo DS-U).

BOCO (Verdi-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. (Scambio di invettive tra i senatori Garraffa e Peruzzotti. Commenti e vivaci proteste dal Gruppo DS-U e della senatrice De Petris). Senatore Peruzzotti, ha espresso il suo punto di vista, adesso basta.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, le chiedo solo di poter fare la mia dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Certo, gliene ho già dato la facoltà.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, la battaglia politica è sempre legittima. Il mio auspicio è, però, che un poí di vergogna colpisca il senatore Peruzzotti, perché credo ci voglia dignità nel condurre qualsiasi battaglia, che c'è un diritto delle idee, che la demagogia a volte non possa passare un limite, che non si possa dividere il mondo in questo modo; e se il senatore Peruzzotti non si vergogna, non si preoccupi, mi vergogno io per lui. (Commenti dal Gruppo AN).

PRESIDENTE. Per favore, ma perché dalla discussione politica state scendendo a valutazioni di ordine personale?

Non mi pare che tutto ciò sia consono allo stile e alla dignità di quest'Aula. E' una preghiera che rivolgo a tutti i colleghi. (Applausi dai Gruppi FI, LNP, CCD-CDU:BF e AN. Commenti e proteste dai Gruppi DS-U e Verdi-U).

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, mi scusi, ma è una preghiera che non posso accogliere, perché la politica, quando tocca la dignità degli esseri umani, tocca anche la dignità delle persone e quella di chi parla. Anche noi politici siamo investiti di questo.

A tal proposito e in riferimento a quella dignità che lei richiamava, signor Presidente, in questo articolo 10 c'è stata una grandissima discussione che ha portato de facto l'interruzione dei lavori in 1a Commissione Ö

PASTORE (FI). Abbiamo concluso i nostri lavori.

BOCO (Verdi-U). Ö perché dopo che si era discusso per ore questo è stato fatto.

Vorrei solo capire, signor Presidente - proprio per quella dignità che lei richiamava - quale dignità c'è quando il Governo e il Parlamento, nella sua maggioranza, hanno respinto un emendamento scritto e inviato a tutti i colleghi dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR), che chiedeva che gli interventi della Marina militare come anche quelli delle altre navi italiane in servizio di polizia fossero svolti nel rispetto della Convenzione del 1951 sullo status di rifugiati. Questa era una prassi ovvia che avrebbe riportato almeno un poí di dignità anche a chi ha inteso demagogicamente intervenire con degli emendamenti che hanno riscritto in modo ignobile questa legge, ma è stata respinta.

Signor Presidente, non mi rimane altro che ribadire che dobbiamo fare di tutto perché questo Paese conosca i fatti e sappia che le viscere che vogliono essere agitate sono le viscere peggiori di ognuno di noi. Credo ancora che in ognuna delle persone che compone uno Stato democratico - e, mi permetto di dire, anche nelle sue rappresentanze politiche - queste viscere non debbano prendere il sopravvento.

Pertanto, non si può far altro che emendare questo provvedimento sopprimendo questo articolo e, ovviamente, le parti che il Governo ha riscritto e che mirano a far diventare più efferata e incivile questa legge.

NOVI (FI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

NOVI (FI). Signor Presidente, intendo richiamare líattenzione dellíAssemblea sulle argomentazioni e sui molti emendamenti presentati dalla sinistra.

Fino a qualche tempo fa ero convinto del fatto che la sinistra si opponesse ad ogni forma di sfruttamento dellíuomo sullíuomo ed anche ad ogni forma di schiavismo o neoschiavismo. Certo, se duecentocinquanta o trecento anni fa vi fossero state delle navi in grado di intercettare le navi degli schiavisti che trasferivano dalle coste dellíAfrica gli schiavi negri nei futuri Stati Uniti díAmerica, probabilmente la storia di quel Paese sarebbe stata diversa. Ricordo, inoltre, alla sinistra che si è combattuta una guerra di secessione degli Stati Uniti contro gli schiavisti.

Líarticolo 10, in realtà, è una norma che si oppone alle nuove forme di schiavismo ed io, senatore Boco, per la verità, mi vergognerei di sottoscrivere emendamenti (come ad esempio il 10.29 e il 10.211) che, di fatto, cercano di alleviare ed alleggerire le pene verso i nuovi schiavisti. Non riesco a comprendere come un uomo di sinistra possa presentare questo genere di emendamenti. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

Presidenza del vice presidente CALDEROLI

(Segue NOVI). In altre parole, gli emendamenti di cui sto parlando si riferiscono alle pene da impartire agli schiavisti che riducono in schiavitù prostitute e lavoratori, perché di questo si tratta. Si tratta di gente disperata che viene trasferita in Italia per guadagnare 30.000 o 40.000 lire al giorno perché in questo Paese cíè gente che non si vergogna di assoldare questi disperati. Di questo - ripeto - si tratta. Voi state fornendo carne da cannone e di sfruttamento ai nuovi schiavisti. Noi vogliamo bloccare questa vergogna. (Applausi dai Gruppi FI, AN e UDC:CCD-CDU-DE. Vivaci proteste della senatrice De Petris).

E allora, senatore Boco, mi chiedo come riesca a presentare proposte modificative riferite agli alinea 3 e 3-bis dellíarticolo 10 che prevedono pene durissime per questi nuovi schiavisti. Cosa fa, senatore Boco, vuole portare la pena da 15 anni a 12 anni? Lei che è stato sempre giustizialista, che vuole mandare tutti in galera, guarda caso non vuole mandare in galera i nuovi schiavisti.

Questo è il nostro radicale dissenso verso questa sinistra che ha perso la sua dignità, la sua identità ed ora rinnega anche la sua storia. (Vivaci commenti dai banchi della sinistra). (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PAGANO (DS-U). Tu hai perso la dignità.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, questa mattina vi è un clima e una tale presenza in Aula che uno in più o uno in meno credo che non cambierà la situazione. Senatrice De Petris, lo dico per líuna e líaltra parte.

Procediamo dunque alla votazione dellíemendamento 10.200, identico allíemendamento 10.15.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 10.15, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 10.11a/1, presentato dal senatore Boscetto.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/2.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Signor Presidente, avrei voluto dichiarare il mio voto anche sullíemendamento precedente, ma lei non mi ha visto, tuttavia la perdono perché sono un buon cristiano, seppure qualche volta peccatore.

Precedentemente, nellíillustrare gli emendamenti 10.39, 10.38 e 10.37, ho sottolineato che essi avevano il medesimo contenuto degli emendamenti ora in esame 10.11a/1, 10.11a/2 e 10.11a/3, presentati dal senatore Boscetto, relatore alla Commissione. Tuttavia, desidero ricordare che in occasione del dibattito e della votazione in Commissione, la maggioranza ed il relatore non espressero parere favorevole sugli emendamenti da me pocíanzi illustrati: constato quindi con piacere che a posteriori (e soltanto a posteriori), a seguito della presentazione di un emendamento da parte del Governo e di un subemendamento da parte del senatore Boscetto, si è preso atto della bontà del contenuto di quegli emendamenti.

Dichiaro quindi il voto favorevole a nome del Gruppo della Margherita sugli emendamenti 10.11a/1, 10.11a/2 e 10.11a/3.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a/2, presentato dal senatore Boscetto.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 10.11a/3 (testo corretto), presentato dal senatore Boscetto.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/4.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a/4, presentato dal senatore Boscetto.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/203.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a/203, presentato dal senatore Boscetto.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 10.11a/100, presentato dal senatore Cambursano e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/200, identico allíemendamento 10.11a/101.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a/200, presentato dai senatori Brutti Massimo e Guerzoni, identico allíemendamento 10.11a/101, presentato dal senatore Cambursano e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 10.11a/5, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento pertanto è improcedibile.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/201.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, vorrei convincere líAssemblea a darmi il supporto necessario, perché chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a/201, presentato dai senatori Brutti Massimo e Guerzoni.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/6, identico agli emendamenti 10.11a/7 e 10.11a/102.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 10.11a/6, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori, identico agli emendamenti 10.11a/7, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 10.11a/102, presentato dal senatore Cambursano e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/8.

BOCO (Verdi-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, svolgerò una breve dichiarazione di voto sullíemendamento in votazione, che ho anche richiamato pocíanzi. Intendo infatti verificare che i senatori intervenuti pocíanzi, come il senatore Novi ed altri, che hanno svolto i loro legittimi commenti, riguardo al richiamo di alcune norme internazionali suggerito da questo emendamento, possano votare mediante il procedimento elettronico, in modo da dare loro la possibilità di lasciare al Paese traccia di quanto faranno.

Chiediamo, quindi, la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 10.11a/8, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/103, identico allíemendamento 10.11a/202.

BOCO (Verdi-U). Vorrei provare nuovamente ad ottenere dai colleghi líappoggio necessario, in quanto chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Signor Presidente, innanzitutto volevo riprendere bonariamente l'amico Brutti Massimo quando affermava che questa è la legge della Lega, è la legge di Bossi. Non sono completamente d'accordo: è una legge dell'intero centrodestra, fortemente voluta da tutto il centrodestra; che poi ci sia su alcuni articoli, come quello ora al nostro esame, e sull'emendamento aggiuntivo del Governo una caratterizzazione propria, voluta dall'onorevole Bossi e dalla Lega, che compensasse l'emendamento sulle colf lo sappiamo tutti, lo sanno anche i bambini dell'asilo, è stato scritto da tutte le parti.

Signor Presidente, sia nei lavori in Commissione che in Aula credo di aver dimostrato di non essere stato troppo tollerante, con gli emendamenti e, nel corso del dibattito, con le argomentazioni sostenute nei confronti degli immigrati clandestini, soprattutto nei confronti di chi viene in Italia soltanto per delinquere. Lo sono stato talmente che ho presentato alcuni emendamenti, che sarebbero stati strumenti importanti nelle mani del Governo, nelle mani delle forze dell'ordine, per combattere la clandestinità e, soprattutto, coloro che sono qui per delinquere.

Purtroppo, la stessa cosa non hanno fatto il Governo e la maggioranza, non approvando quanto previsto recentemente in una Conferenza dei Paesi dell'Unione europea con il commissario all'immigrazione europea, vale a dire l'obbligo - che sarà tradotto a breve in una direttiva - dei rilievi fotodattiloscopici, con i conseguenti aumenti delle pene.

Ebbene, qual è stata la risposta del Governo e della maggioranza? La bocciatura di questi miei emendamenti, e quindi anche la mancata riscrittura degli articoli 380 e 381 del codice penale e 495 del codice di procedura penale. Ora invece siamo chiamati a votare per l'introduzione di un emendamento del Governo che prevede l'utilizzo delle navi da guerra.

E' stato già ricordato un fatto gravissimo verificatosi nella primavera del 1997; il sottosegretario Mantovano ci ricordava che allora non governava il centrodestra, ma il centro-sinistra. E' vero; e il collega Brutti ha risposto dichiarando che è proprio perché abbiamo vissuto sulla nostra pelle, abbiamo sofferto pesantemente insieme con voi, con tutti i cittadini italiani, quel tristissimo evento del venerdì santo del 1997, che vorremmo evitare che si ripetano fatti analoghi.

Ho ascoltato con attenzione il collega Contestabile quando citava anche la Convenzione di Montego Bay e quindi anche i rischi che l'adozione di un simile provvedimento porta con sé. Il richiamo che vorrei fare al Governo, alle forze di centrodestra, in particolare ai suoi esponenti moderati, è il seguente: facciamo attenzione. Non vorremmo molto presto ritrovarci in Aula, alla Camera e al Senato, a dover rimpiangere, a dover piangere, su quello che abbiamo fatto questa mattina.

Concludo citando ancora una volta - me lo permetta il collega Contestabile - la Convenzione di Montego Bay. L'articolo 110 parla di "diritto di visita in alto mare" - leggo testualmente - "mediante navi da guerra per il controllo di situazioni illecite" rigorosamente delimitate; si parla di trasporto di schiavi e di azioni di pirateria. Ebbene, qui non siamo in presenza di trasporto di schiavi e di pirateria. Lo schiavo, come veniva ricordato prima, era colui che con la forza veniva preso dai Paesi dell'Africa e portato negli Stati Uniti.

Qui siamo in presenza - ahimè! - di una scelta disperata da parte di coloro che vogliono lasciare il proprio Paese perché le condizioni di vita non sono più tollerabili, cercando pace, serenità, tranquillità in un altro Paese, come abbiamo fatto noi italiani nel secolo e nei decenni passati.

Vogliamo soltanto evitare che nell'azione di controllo delle navi da guerra si verifichino episodi tragici, come è già accaduto. Delle due l'una: o le navi che trasportano gli immigrati clandestini ubbidiscono agli ordini e allora non accade nulla, per cui queste persone vengono accompagnate nei porti delle nostre coste o nei porti più vicini, oppure le navi non si fermano.

Che cosa accadrà in questo caso? Se gli scafisti spareranno la nostra Marina risponderà con le armi? Ricorrerà ad un bombardamento? Ipotizziamo che gli scafisti non si fermino e si dirigano contro le nostre navi. È questo che vogliamo? Sono díaccordo con interventi volti a combattere davvero la clandestinità e la delinquenza: dobbiamo però fare attenzione a ciò che facciamo, per non pentircene in futuro. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U).

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.10a/103, presentato dal senatore Cambursano e da altri senatori, identico allíemendamento 10.11a/202, presentato dai senatori Brutti Massimo e Guerzoni.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 10.11a/9, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori, identico agli emendamenti 10.11a/10, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 10.11a/104, presentato dal senatore Cambursano e da altri senatori.

Non è approvato.

Do lettura dell'emendamento 10.11a/1000, presentato dal senatore Brutti Massimo: "Alla lettera d), capoverso 9-quinquies, aggiungere infine le seguenti parole: "adottato previo parere delle competenti Commissioni parlamentari".".

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento in esame.

BOSI, sottosegretario di Stato per la difesa. In una materia così delicata non c'è una posizione ufficiale del Governo; pertanto, mi rimetto all'Assemblea.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/1000.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico; inoltre, la prego di guardare da questa parte dell'Aula, perché preannunciamo sin d'ora che la chiederemo su ciascun emendamento.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a/1000, presentato dal senatore Brutti Massimo.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55,770,797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a/105.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a/105, presentato dal senatore Cambursano e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55,770,797 e 963

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, vorrei chiedere al Governo se un ordine del giorno avente lo stesso contenuto dellíultimo emendamento 10.11a/1000, sfortunatamente bocciato dallíAula, ossia che dica che le Commissioni parlamentari formulano un parere obbligatorio ma non vincolante sul decreto ministeriale relativo alle regole díintervento della Marina militare, può trovare un suo accoglimento.

PRESIDENTE. Senatore Brutti, devo suggerire al Governo che, nel caso, dovrebbe trattarsi di accoglimento come raccomandazione, non essendo traducibile in ordine del giorno un emendamento respinto.

BOSI, sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, il Governo è favorevole.

PRESIDENTE. Senatore Brutti, vale allora la pena di formulare líordine del giorno, che poi la invito a far pervenire alla Presidenza.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.11a (testo 2), interamente sostitutivo dellíarticolo 10.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.11a (testo 2), interamente sostitutivo dellíarticolo 10, presentato dai senatori Boscetto e Pastore, nel testo emendato.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto risultano preclusi gli emendamenti successivi da 10.201 a 10.217.

Passiamo all'emendamento 10.0.1a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

GIARETTA (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIARETTA (Mar-DL-U). Signor Presidente, mi permetto di chiedere ai senatori di voler sostenere, nonostante il parere contrario della 5a Commissione, questo emendamento. Non entro qui nel merito delle ragioni di tale parere, sul quale potrei peraltro adottare argomenti contrari, ma non è questo il punto.

Líemendamento in esame tende ad affrontare il tema delicato e importante della possibilità di far emergere le attività di servizio domestico, di cura e di assistenza alle famiglie. Eí questione di grande rilievo, che interessa centinaia di migliaia di famiglie italiane, che devono affrontare, a volte in condizioni di grande difficoltà e di grande peso economico, líassistenza dei propri cari, e che impegna fortemente la riflessione delle forze politiche, perché la situazione sarà destinata ad aggravarsi nel tempo, sia per líaumento delle fasce di popolazione anziana sia per una riduzione delle aree di intervento del sistema tradizionale del Welfare. Sarebbe quindi grande imprevidenza della politica non voler affrontare tale situazione, sulla quale abbiamo presentato diversi emendamenti, precedentemente già illustrati.

Prendiamo atto con piacere della presentazione da parte del Governo di un emendamento che tende, almeno in parte, a dare soluzione al problema. Prendiamo altresì atto con piacere dellíiniziativa politica che alcuni gruppi della maggioranza, in particolare líUDC:CCD-CDU-DE, hanno assunto su questo argomento e del fatto che sia stata piegata la resistenza irrazionale e del tutto ideologica della Lega, interessata più alla propaganda che al benessere delle famiglie italiane.

Devo anche ricordare proprio ai colleghi della Lega che la sciagurata legge Turco-Napolitano - come líhanno definita loro - ha consentito ieri al Governo di poter svolgere una conferenza stampa nella quale ha illustrato gli esiti dellíazione repressiva contro líimmigrazione clandestina. Si tratta di esiti che sono figli delle norme efficaci e positive che quella legge ha messo a disposizione del sistema amministrativo italiano. Líespulsione è stata consentita grazie agli accordi di riammissione nei Paesi esteri che il Governo di centro-sinistra ha raggiunto e messo in pratica.

L'emendamento 10.0.1a tende a completare la norma che è stata predisposta dalla maggioranza relativamente ad un aspetto essenziale, e in tal senso mi rivolgo in modo particolare ai colleghi della maggioranza che hanno lavorato per formulare una norma che desse una soluzione a questo problema.

Al riguardo, devo dire che francamente non si comprende il motivo per cui quest'azione di emersione del lavoro nero debba essere limitata a quello domestico e di cura, in quanto in presenza comunque di un lavoro non si capisce perché non si consenta di far emergere anche quello prestato da lavoratori dediti ad altre attività egualmente essenziali per il benessere della popolazione italiana.

Tra l'altro, siamo in presenza di una norma che consentirà l'emersione dei soggetti che lavorano nell'ambito di una famiglia, ma non il lavoro nero svolto, ad esempio, da dipendenti di cooperative o organizzazioni che pur impiegano persone che prestano assistenza agli handicappati, agli anziani e collaborazione nell'ambito delle famiglie.

Però, al di là di questo punto di principio, la norma in esame è carente per quanto riguarda un aspetto fondamentale. L'intervento sull'emersione del lavoro nero delle imprese prevedeva, giustamente, un vantaggio fiscale a quelle che appunto contribuiscono a farlo emergere. Non si capisce però il motivo per cui, nel caso delle famiglie, la maggioranza non voglia comprendere che, solo in presenza di un vantaggio fiscale, la norma potrà avere efficacia e quindi risolvere seriamente almeno il problema del pregresso.

E' chiaro che in mancanza di un vantaggio fiscale in realtà l'emersione comporterà per le famiglie un aggravio dei costi relativi a questa assistenza. Peraltro, si tratta molto spesso di famiglie che già sostengono rilevanti sacrifici per riuscire a organizzare la propria vita familiare attraverso l'intervento di persone che prestano attività di assistenza e di cura.

Mi chiedo quindi come si possa ritenere che una dichiarazione di emersione, che di fatto si traduce in un aggravio economico per famiglie i cui bilanci sono già al limite, possa avere successo! Rischiamo ancora una volta di premiare solo i nuclei familiari con i redditi più alti, lasciando in una zona grigia di necessaria irregolarità e precarietà le famiglie che hanno i redditi più bassi.

Con il nostro emendamento prevediamo quindi che possano essere rese deducibili, così come avviene per le imprese, le spese che le famiglie sostengono per questo personale. In tal caso lo Stato avrebbe un vantaggio, considerati sia i grossi introiti che si determinerebbero dal punto di vista dei contributi previdenziali versati, sia a seguito del pagamento degli obblighi fiscali.

Riteniamo pertanto giusto che le famiglie abbiano un sostegno e un aiuto concreto nel sostenere tale tipo di spese. Per tali ragioni, insistiamo per la votazione dell'emendamento 10.0.1a. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U e del senatore Crema).

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 10.0.1a, presentato dal senatore Giaretta e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B)

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

ZANCAN (Verdi-U). Signor Presidente, espellere uno straniero sotto processo senza garantirgli la possibilità di difendersi non è fare un processo, bensì una mattanza.

Ritenere che debba essere obbligatoriamente espulso uno straniero che sia stato scarcerato per insussistenza di indizi è uníindecente presa in giro nei suoi confronti. Credo si tratti di due norme che dimostrano che la legge non è uguale per tutti.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati. Sono tutti soddisfattissimi; è stata una stesura talmente precisa che evidentemente si illustrano da soli.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, il parere del Governo è contrario su tutti gli emendamenti allíarticolo 11, con le seguenti eccezioni.

Invito i presentatori al ritiro degli emendamenti 11.5, 11.201, 11.202, 11.11 e 11.25, mentre esprimo parere favorevole allíemendamento 11.106.

Invito poi i presentatori al ritiro degli emendamenti 11.500 e 11.8, mentre esprimo parere favorevole allíemendamento 11.36a.

Inoltre, invito i presentatori al ritiro degli emendamenti 11.1, 11.2, 11.213, 11.7, 11.3, 11.23, 11.4, 11.76, 11.24 e 11.6.

Infine, invito i presentatori al ritiro degli emendamenti 11.0.1, 11.0.2 e 11.0.3 perché rappresentano interventi di coordinamento formale, il quale avviene al termine dellíesame del disegno di legge; quindi, sarà eseguito nella sede opportuna.

PRESIDENTE. Do comunicazione che dal prescritto numero di senatori è stata avanzata richiesta di votazione a scrutinio segreto su alcuni emendamenti riferiti allíarticolo 11.

Tale richiesta non può essere ammessa relativamente agli emendamenti 11.82, 11.84, 11.86, 11.87, 11.88, 11.89, 11.90, 11.95 e 11.104, in quanto non attinenti alle materie indicate al comma 4 dellíarticolo 113 del Regolamento.

In particolare, in ordine agli emendamenti 11.82 e 11.90, è da rilevare che líarticolo 11 del disegno di legge, nel regolare la fattispecie dellíespulsione dello straniero, non innova né deroga la disciplina codicistica delle misure cautelari. Nelle ipotesi regolate, líeventuale applicazione di misure cautelari rileva unicamente quale presupposto per líemanazione del provvedimento amministrativo del nulla osta allíespulsione.

La richiesta di votazione a scrutinio segreto è invece ammissibile con riferimento agli emendamenti 11.81 e 11.92, attinenti ai diritti di cui allíarticolo 24 della Costituzione, e agli emendamenti 11.99 e 11.501, attinenti ai diritti di cui allíarticolo 27 della Costituzione.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.200, identico allíemendamento 11.39.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, su questi emendamenti, se quindici senatori me ne daranno la possibilità, vorrei votare con il sistema elettronico.

PRESIDENTE. Invito la senatrice segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 11.39, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Sugli emendamenti 11.5 e 11.500 è stato avanzato un invito al ritiro. Poiché i presentatori non dichiarano di accoglierlo, si intende che li mantengano.

Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento 11.5, identico allíemendamento 11.500.

BOCO (Verdi-U). Anche su questo emendamento chiedo che quindici senatori supportino la mia richiesta di votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Senatore Boco, con riferimento ad eventuali cessioni di tempo tra Gruppi, si è deciso che esse debbano essere comunicate dal Capogruppo.

Nella fattispecie, trovandoci di fronte ad un Gruppo che presenta una componente di maggioranza e di opposizione, ancor più mi è necessaria la richiesta da parte del Capogruppo, che sarò lieto successivamente di assolvere. In caso diverso, la prego di richiedermi la verifica del numero legale o la votazione mediante procedimento elettronico senza aggiungere altro, perché il numero di senatori occorrenti ad appoggiare tali richieste o i firmatari degli emendamenti li ricordo già io.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.5, presentato dai senatori Forlani e Maffioli, identico all'emendamento 11.500 presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, l'emendamento 11.77a è improcedibile.

Passiamo all'emendamento 11.201, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Ne chiedo la votazione, signor Presidente, e le chiedo di poter parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Signor Presidente, non capisco su che cosa si può basare il parere contrario della 5a Commissione, dal momento che l'emendamento sposta le competenze sulle espulsioni per ragioni di ordine pubblico, che vengono oggi attribuite dalla legge al Ministro dell'interno, al prefetto lasciando al Ministro dell'interno la competenza sulle espulsioni per ragioni di sicurezza nazionale. Questa è una norma introdotta dal decreto Martelli, sopravvissuta alle successive modifiche e che non ha alcun senso, perché mentre per la sicurezza nazionale è chiaro che bisogna fare riferimento al Ministro dell'interno, per i motivi di ordine pubblico è più corretto fare riferimento al prefetto.

Essendo questo il significato dell'emendamento, credo debba essere approvato.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Del Pennino, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 11.201 pertanto è improcedibile.

Chiedo al presentatore se intende accogliere l'invito al ritiro dell'emendamento 11.202.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Signor Presidente, mantengo l'emendamento e desidero fare una dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Signor Presidente, l'emendamento 11.202 è, a mio avviso, di grande portata: vogliamo estendere l'ipotesi di espulsione con accompagnamento alla frontiera anche ai casi di coloro che hanno avuto un permesso regolare, che poi è scaduto e non è stato rinnovato.

Dobbiamo guardare la realtà: la grande maggioranza dei clandestini presenti nel nostro Paese sono persone entrate con un permesso di soggiorno per motivi turistici e, quando questo è scaduto, sono rimasti clandestinamente nel Paese. Se prevediamo ancora il meccanismo dell'intimazione a lasciare il Paese senza l'accompagnamento alla frontiera non risolveremo nessun problema. Questa è una lacuna del disegno di legge che rende probabilmente inutili tutte le altre norme sull'espulsione che abbiamo introdotto. Credo, quindi, che l'emendamento debba essere approvato, se vogliamo dare coerenza e concreta applicazione alla legge e alle intenzioni.

BOCO (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.202, presentato dal senatore Del Pennino.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Del Pennino, sullíemendamento 11.11 è stato espresso un invito al ritiro. Intende accoglierlo?

DEL PENNINO (Misto-PRI). Signor Presidente, in questo caso non si tratterebbe di ritirare l'emendamento perché esso è precluso in quanto della stessa portata di quello precedente, cioè di quello presentato in Commissione e riformulato per líAula. In ogni caso lo ritiro.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.78.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.78, presentato dal senatore Maritati.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.79, identico allíemendamento 11.42.

Verifica del numero legale

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.79, presentato dal senatore Maritati e da altri senatori, identico allíemendamento 11.42, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.14.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.14, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Sullíemendamento 11.81 è stata precedentemente avanzata una richiesta di votazione a scrutinio segreto.

Invito il senatore segretario a verificare se tale richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indìco, ai sensi dell'articolo 113, comma 4, del Regolamento, la votazione a scrutinio segreto, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.81, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.60, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.203.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.203, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

Líemendamento 11.25 si intende ritirato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.82.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.82, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.61.

TURRONI (Verdi-U). Torno di nuovo a chiedere la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.61, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.83, presentato dal senatore Maritati e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 11.204, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.84.

TURRONI (Verdi-U). Torno a chiedere, per questo emendamento, la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.84, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.106, presentato dai senatori Boscetto e Pastore.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.37.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, chiedo che questo emendamento sia sottoposto a votazione mediante la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Senatore Turroni ricordo a lei, come già ho fatto per il senatore Boco, che avendo esaurito il tempo a sua disposizione lei può chiedere solo la votazione mediante procedimento elettronico o la verifica del numero legale, lasciando a me líindicazione dellíemendamento.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.37, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.205.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, rivolgendomi a lei io sono obbligato, per cortesia e per regolamento, a dire "Signor Presidente", questo me lo consentirà.

PRESIDENTE. Purtroppo dopo devo toglierle la parola.

TURRONI (Verdi-U). Grazie signor Presidente. Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.205, presentato dal senatore Zancan e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Colleghi, non voglio incolpare nessuno senza avere prove, tuttavia non avendo estrema fiducia nella telepatia ed in strumenti medianici e mediatici di voto, prego i vicini di coloro che non sono in Aula di evitare di far votare persone che non sono presenti.

Stiamo esaminando provvedimenti di estrema delicatezza ed è ampiamente dimostrata la presenza del numero legale, quindi esorto ad evitare comportamenti discutibili.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.80.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.80, presentato dal senatore Maritati e da altri senatori.

Non è approvato.

Sullíemendamento 11.500a è stato rivolto un invito al ritiro. Senatore Falcier, lo accoglie?

FALCIER (FI). Signor Presidente, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Passiamo alla prima parte dell'emendamento 11.62, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

TURRONI (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 11.62, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alla parola "seguenti".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

PAGANO (DS-U). Cíè un pianista in seconda fila.

VOCE DAI BANCHI DELLA MAGGIORANZA. Quanti Segretari ci sono in Aula?

PRESIDENTE. Per cortesia, colleghi: líinteresse di tutti è di procedere nei lavori ed intendo farlo con la maggior celerità possibile.

PAGANO (DS-U). Lo diciamo ai giornali! (Commenti dal Gruppo FI).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. A seguito della precedente votazione risultano preclusi la restante parte dellíemendamento 11.62 e gli emendamenti 11.206, 11.8 e 11.62a.

Metto ai voti l'emendamento 11.36, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 11.36a, presentato dai senatori Boscetto e Pastore.

È approvato.

Credo sia la prima votazione su cui si è determinata una certa convergenza.

Metto ai voti l'emendamento 11.43, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.44.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.44, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.89.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.89, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.85.

TURRONI (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, devo poter finire di parlare. Pronuncio ogni volta tre parole in tutto e poi lei procede alle misure del caso. Per la fretta anchíio non sono riuscito a votare.

PRESIDENTE. Senatore Turroni, ciascuno usa il tempo come meglio crede: a questo punto non ne abbiamo più a disposizione. Dunque, lei mi richieda il numero legale o la votazione mediante procedimento elettronico.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, devo potermi rivolgere a lei chiamandola "signor Presidente", perché ciò prescrive il Regolamento. Non si inventi ogni volta procedure diverse.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.85, presentato dal senatore Maritati e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.86.

TURRONI (Verdi-U). Gentile Presidente, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.86, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.87.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, a nome del prescritto numero di senatori chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Non è questa la formulazione esatta, perché lei intendeva chiedere la votazione nominale a scrutinio simultaneo mediante procedimento elettronico e bisogna verificare prima se tale richiesta è adeguatamente supportata.

PAGANO (DS-U). Peruzzotti docet!

PRESIDENTE. Invito dunque il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.87, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Non è approvato. (Commenti del senatore Turroni).

Provi col prossimo emendamento, senatore Turroni; vedrà che funziona: basta premere il tasto.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.88.

TURRONI (Verdi-U). Eviti di fare inutile ironia, signor Presidente.

Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

Provate a premere i tasti e vedrete che il sistema funziona perfettamente.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.88, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.45.

 

Verifica del numero legale

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

(Vivaci proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U. Vengono segnalate tessere inserite alle quali non corrispondono senatori).

Onorevoli colleghi, facciamo le verifiche, ma questo clima da mercato non è tollerabile. Si tolgano le schede dove non corrispondono a colleghi senatori. (Proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U)

PRESIDENTE. Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.45, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.207.

Verifica del numero legale

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.207, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 11.208, presentato dal senatore Zancan e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.90.

 

Verifica del numero legale

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

(Proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U).

Onorevoli colleghi, qui ci sono due segretari che rappresentano la maggioranza e l'opposizione: quando mi arriva una comunicazione da parte dei segretari, bene, ma io non posso correre dietro a ciascun richiamo! (Proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U).

Il Senato è in numero legale. (Vivaci proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U).

Onorevoli colleghi, abbiamo fatto togliere tutte le schede ogni volta che c'è stata una segnalazione del segretario. Se il segretario mi segnalerà la postazione irregolare, in quella sede io farò togliere la scheda.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti líemendamento 11.90, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.209.

Verifica del numero legale

 

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, chiediamo di nuovo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico. Prego veramente di estrarre le tessere a cui non corrispondono senatori, perché questa è solo una perdita di tempo.

(Segue la verifica del numero legale. Proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U)

Colleghi, la votazione è aperta e non intendo chiuderla finché non avremo risolto la situazione di tutte queste postazioni. I colleghi, per cortesia, sono pregati di stare seduti ai propri posti. (Vivaci proteste della senatrice Pagano). Senatrice Pagano, intendo far rimuovere le tessere senza urlare, non ce n'è bisogno. (Numerosi senatori restano in piedi). Onorevoli colleghi, se non vi ponete a sedere io non faccio le verifiche delle tessere. Intendo procedere, ma con calma e serenità. (Proteste del senatore Garraffa, che si dirige verso i banchi del Gruppo AN). Senatore Garraffa, la prego di ritornare al suo posto, c'è la senatrice segretario che controlla (Vengono rimosse alcune tessere dai banchi del Gruppo AN). Invito i colleghi della terza fila a sedersi, perché è veramente una sceneggiata! (Vivaci proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U). Colleghi, guardate, sembra davvero che sia una cosa che può far divertire, ma stiamo perdendo dei minuti che diventano ore perché non abbiamo la volontà di stare seduti ognuno al proprio posto! (Applausi dal Gruppo FI).

Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.209, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.91.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.91, presentato dal senatore Maritati e da altri senatori.

Non è approvato.

Ricordo che sull'emendamento 11.92 è stata precedentemente avanzata richiesta di votazione a scrutinio segreto.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione a scrutinio segreto risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indìco, ai sensi dell'articolo 113, comma 4, del Regolamento, la votazione a scrutinio segreto, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.92, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Colleghi, alla Camera i rappresentanti dei Gruppi sono soliti dare indicazioni di voto con un gesto; è un'abitudine più consona ad un'Aula parlamentare e meno rumorosa delle indicazione verbali "rosso" o "verde".

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.210.

D'ANDREA (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

D'ANDREA (Mar-DL-U). Signor Presidente, a noi dispiace fare nomi, ma è necessario guardare la realtà. Non farò il nome del Capogruppo - il Presidente potrà facilmente individuarlo - che risulta presente da più votazioni pur essendo manifestamente assente. Almeno i Presidenti di Gruppo dovrebbero rispettare un basilare principio di correttezza; neanche nei condomini si vota come stiamo votando! (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U, Misto-Com e Verdi-U).

PRESIDENTE. Colleghi, la mia precedente segnalazione era motivata dal fatto che sono state individuate persone che risultavano votanti pur non essendo presenti. Credo di essere giunto all'ultimo richiamo; interverrà quindi la necessità di fare il nome. Mi auguro non si verifichino più episodi del genere.

Verifica del numero legale

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.210, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 11.46, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.93.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.93, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Non è approvato.

Chiedo al senatore Bobbio Luigi se accoglie l'invito a ritirare l'emendamento 11.1.

BOBBIO Luigi (AN). Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Ne prendo atto.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.47, identico allíemendamento 11.94.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.47, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 11.94, presentato dal senatore Brutti Massimo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.48.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.48, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

LONGHI (DS-U). Signor Presidente, cíè un senatore che vota per due! (Brusio in Aula).

PRESIDENTE. Colleghi, non intendo più tollerare questi rumori. Se i senatori segretari non hanno nulla da dire, dichiaro chiusa la votazione.

LONGHI (DS-U). Signor Presidente, il senatore Marano ha votato per due. Lo guardi!

PRESIDENTE. Senatore Longhi, lei sta offendendo la sua collega segretario, che mi ha appena detto che tutto è regolare.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.211.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.211, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

COVIELLO (Mar-DL-U). Signor Presidente, líappoggio cíera. Eravamo in tredici.

PRESIDENTE. Senatore Coviello, per la votazione con scrutinio simultaneo servono quindici richiedenti, non dodici.

Metto ai voti l'emendamento 11.49, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.50.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, già prima le avevo chiesto di farmi specificare con chiarezza quale tipo di votazione richiedessi, perché poi i colleghi non se ne accorgono.

Chiediamo dunque la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.50, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.15.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.15, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 11.212, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 11.35, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

BOBBIO Luigi (AN). Signor Presidente, ritiro líemendamento 11.2.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.51, identico allíemendamento 11.102.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico. (I senatori della Lega indicano che a fianco del senatore Turroni cíè una luce accesa cui non corrisponde alcun senatore. Il senatore Turroni fa presente che la luce è quella del senatore Boco, che è poco più in basso nellíAula).

Senatore Turroni, non vediamo la pagliuzza negli occhi quando girano i pali. Anche per la richiesta della votazione è necessaria la presenza di cui c'è estrinsecazione attraverso uníattività digitale.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.51, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 11.102, presentato dai senatori Guerzoni e Brutti Massimo.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Del Pennino, accoglie l'invito a ritirare l'emendamento 11.213?

DEL PENNINO (Misto-PRI). Signor Presidente, lo ritiro.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.16, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.95.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.95, presentato dal senatore Massimo Brutti e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione). (Commenti del senatore Ripamonti. Il senatore Turroni fa dei gesti rivolto ad un collega della maggioranza ).

Senatore Turroni, non vorrei essere costretto a prendere provvedimenti nei suoi confronti per quel gesto così poco consono allíAula.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, neanche votare per quattro o cinque lo è!

PRESIDENTE. Senatore Turroni, lei ha appena votato doppio, quindi le converrebbe, almeno per questa tornata, stare zitto.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

 

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.214.

TURRONI (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, lei mi ha accusato di qualcosa che in realtà non ho fatto. Faccio presente che il collega Boco sta controllando chi vota per due. Per segnalare questo fatto utilizzo la mano invece che il microfono.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.214, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.215.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.215, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.34.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico. Signor Presidente, la prego di aprire la votazione.

PRESIDENTE. Senatore Turroni, procederò ad aprire la votazione quando lo riterrò opportuno.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.34, presentato dal senatore Turroni e da altri senatori.

Non è approvato.

Chiedo al senatore Del Pennino se intende accogliere l'invito al ritiro dell'emendamento 11.12.

DEL PENNINO (Misto-PRI). No, signor Presidente, anzi chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Ritengo che ci troviamo in presenza del punto cruciale della norma in esame; infatti, se noi non estendiamo anche a coloro che sono presenti sul territorio e che hanno un permesso scaduto, magari da anni, e mai rinnovato, il sistema dell'espulsione con l'accompagnamento alla frontiera, approviamo una legge destinata a non risolvere il problema. Qui ripetiamo gli stessi errori compiuti con la legge Martelli e con quella Turco-Napolitano.

Concludo raccomandando all'Aula l'approvazione dell'emendamento su cui chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Del Pennino, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.12, presentato dal senatore Del Pennino.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Colleghi, non vorrei dover richiamare nominalmente alcuni senatori che sono presenti, ma non votano, il che mi sembra grave.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.75.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, se lei vede che ci sono senatori che non votano, dica chi sono, perché questo è il suo compito!

Chiedo inoltre la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Senatore Turroni, se dovessi dire tutte le volte che lei è presente e non vota!

TURRONI (Verdi-U). Lo faccia!

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.75, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

 

TURRONI. (Verdi-U) Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, chiedo di intervenire per fatto personale.

Precedentemente lei, a proposito di un Capogruppo che era assente dall'Aula, - e della cui assenza lei era a conoscenza - ha affermato di non voler fare il nome di questo collega.

PRESIDENTE. Senatore Turroni, mi dispiace, ma in quel caso non ero al corrente del nome del senatore, che mi è stato poi segnalato da una nostra collega.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, lei ha fatto anche il mio di nome, ed è questa la ragione per cui ho chiesto di intervenire per fatto personale. Le faccio presente che io sono stato sempre qui al mio posto a votare con la mia scheda! Non le consento di fare certe affermazioni! (Commenti e proteste dai Gruppi FI e AN).

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.103, presentato dal senatore Villone.

Non è approvato.

Ricordo che gli emendamenti 11.52 e 11.96 sono stati ritirati.

GIARETTA (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIARETTA (Mar-DL-U). Signor Presidente, devo constatare che, su un argomento così importante, ci soffermiamo su aspetti formali delle votazioni che ci stanno facendo perdere il senso politico di grande delicatezza che questo provvedimento assume, anche nella diversità di opinioni in forte contrasto.

Però penso che spetti in ogni modo alla Presidenza garantire la tranquillità dellíespressione del voto e anche che i voti corrispondano ad una reale manifestazione di consenso o dissenso dei senatori.

Le segnalo, ad esempio, signor Presidente, - e questo succede con regolarità in ogni votazione dopo il controllo che i senatori segretari esercitano - che, nellíattimo precedente alla chiusura della votazione, si illuminano improvvisamente cinque o sei luci rosse a cui non corrisponde la presenza fisica di un senatore.

Voglio anche qui farle presente, dopo la segnalazione fatta dal senatore DíAndrea, che ancora esiste, ad esempio, una senatrice (di cui pure io non voglio fare il nome, a meno che lei non me lo chieda), che continua a risultare votante senza essere presente in Aula. Questo è intollerabile.

Devo anche ricordare che la Presidenza si era impegnata, in occasione di precedenti gravi dissensi sulle modalità di votazione, a presentare delle proposte di modificazione del nostro Regolamento che dessero garanzia assoluta della rispondenza del voto alla presenza del senatore. È inaccettabile che queste regole non siano ancora state introdotte.

Siamo in presenza di un disegno di legge di grande delicatezza, sul quale la maggioranza, che certamente ha, in teoria, uníampia maggioranza in grado di far passare il provvedimento, costantemente garantisce il numero legale solo per uno o due voti. Noi vogliamo avere la tranquilla coscienza che la maggioranza vera e presente fisicamente del Senato approvi questo disegno di legge. Altrimenti, vogliamo fare la nostra battaglia fino in fondo per impedirne líapprovazione. La Presidenza deve garantirci tranquillità su questi aspetti. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U e Verdi-U).

PRESIDENTE. Senatore Giaretta, in Conferenza dei Capigruppo sono stato proprio fra i maggiori sostenitori delle modifiche al Regolamento, perché condivido pienamente con lei la necessità di rivedere queste regole, e le garantisco che cíè líobiettiva e oggettiva difficoltà, da questa postazione, di poter fare tutte le verifiche e i controlli.

È altresì vero che un atteggiamento ostruzionistico spesso va a danneggiare gli interessi stessi di quella parte dellíopposizione che sceglie una strada di merito e non solo ostruzionisticaÖ (Proteste del senatore Turroni). Senatore Turroni, la prego di non interrompere.

CIRAMI (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CIRAMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, le chiedo se ha la bontà di voler ricordare ai colleghi dellíopposizione il richiamato insegnamento del presidente Mancino nella passata legislatura, secondo cui anche líopposizione aveva líobbligo di assicurare la presenza del numero legale in Aula. (Commenti del senatore Morando).

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Siamo qui.

VERALDI (Mar-DL-U). Non lo vedi che siamo più di voi?

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 11.96a.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, su questa votazione, dopo quello che si è detto, chiedo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Ho dato disposizione perché a certe situazioni particolari si ponesse rimedio.

Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 11.96a, presentato dal senatore Maritati e da altri senatori, fino alle parole "lettera d)".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 11.96a e líemendamento 11.52a.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Signor Presidente, ritiro líemendamento 11.13, perché, non essendo stato approvato quello precedente, questo aprirebbe un varco maggiore.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.17, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 11.216 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 11.64.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

(Alcuni senatori dell'opposizione segnalano che vi sono luci cui non corrisponde la presenza dei senatori). Colleghi, non intendo tollerare questa confusione.

La senatrice Dentamaro mi segnala una luce accesa, cui non corrisponde nessun senatore, dove solitamente siede il senatore Bobbio. Prego i commessi di ritirare la scheda. (Un commesso ritira la scheda dal dispositivo elettronico. Applausi dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Verdi-U ).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 11.64, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "con le parole".

Non è approvata.

Restano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento e l'emendamento 11.217.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 11.63.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, le faccio presente che nella precedente verifica, dietro al senatore Tomassini, nell'ultima fila tutte le luci erano accese senza che fosse presente alcun senatore.

Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 11.63, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "le seguenti: o".

Non è approvata.

Restano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento e l'emendamento 11.33.

L'emendamento 11.218 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.65, identico all'emendamento 11.219. (Brusio in Aula).

Colleghi, cerchiamo di procedere e di fare meno commenti ironici.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Senatore Marano, per cortesia, si segga, così posso controllare quell'ultima fila che sembra così indisciplinata. Prego i commessi di togliere le schede se non vi sono i senatori corrispondenti.

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 11.65, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico all'emendamento 11.219, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.66.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, sperando che il numero legale sia certo, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 11.66, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non è in numero legale. (Applausi dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Verdi-U, Misto-Com, Misto-RC, Misto-SDI e Misto-NPSI).

Colleghi credo sia assolutamente fuori luogo dimostrare segni di gradimento perché il Senato non è in numero legale.

PAGANO (DS-U). E' la dimostrazione che non c'è mai stato il numero legale!

PRESIDENTE. Sospendo la seduta per venti minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 12,58, è ripresa alle ore 13,18).

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn.
795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo nuovamente alla votazione dellíemendamento 11.66.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 11.66, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.32.

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato non è in numero legale.

Apprezzate le circostanze, rinvio il seguito della discussione dei disegni di legge in titolo alla seduta pomeridiana.

Per lo svolgimento e la risposta scritta ad interrogazioni

BERLINGUER (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BERLINGUER (DS-U). Signor Presidente, desidero ricordare che, con altri colleghi, ho presentato uníinterrogazione urgente, la 3-00324, in merito al caso Bompressi.

Si tratta di una situazione drammatica dal punto di vista della salute del detenuto. Non voglio in questo caso richiamare questioni collegate alla validità o meno della sentenza o alla vicenda personale: vi è soltanto una questione umanitaria di altissimo rilievo. È assolutamente indispensabile che questo detenuto venga curato nel presidio apposito per evitare che la situazione attuale di detenzione possa effettivamente condurci ad una tragedia.

Mi è parso di capire, leggendo le notizie diramate dalle agenzie di stampa di poco fa, che si stia per giungere, ritengo anche grazie allíaltissimo intervento del Capo dello Stato, ad una nuova sospensione dellíesecuzione della pena. Non vorrei dovermi rammaricare che questa sospensione sia giunta tardivamente, dal momento che si è verificato il terzo episodio di ischemia cardiaca. Questo infierire su una simile condizione di salute è un fatto così drammatico che offende la nostra coscienza.

In attesa della risposta secondo Regolamento, la pregherei, signor Presidente, di rappresentare i sensi di questo sentimento, che spero non sia solo mio personale, ma sono sicuro appartenga a tutto il Senato, presso le competenti autorità. Infatti, in base allíarticolo 11, comma 3, dellíordinamento penitenziario, lo stesso direttore della casa di pena può provvedere in proposito.

PRESIDENTE. Credo che le sue, senatore Berlinguer, siano motivazioni ampiamente condivisibili.

MONCADA (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MONCADA (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, desidero ringraziare il senatore Berlinguer per questo atto umanitario che condivido e lo prego di permettermi di associarmi alle sue parole.

SODANO Calogero (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SODANO Calogero (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, ho presentato al Ministro del lavoro e al Ministro dellíambiente uníinterrogazione urgente, la 4-01550, per quanto riguarda gli avvenimenti drammatici che si stanno verificando a Gela.

Mi riferisco al sequestro dellíimpianto Enichem di raffinazione del greggio, che ha messo a rischio 3.000 posti di lavoro e soprattutto allíimminente chiusura dellíimpianto di dissalazione, che fornisce 600 litri di acqua al secondo a metà delle provincie di Agrigento e di Caltanissetta.

Desideriamo che il Governo intervenga immediatamente, non soltanto per dare risposta all'interrogazione; mi risulta che anche parlamentari della sinistra hanno già presentato uníinterpellanza al riguardo.

Sollecitiamo una risposta urgente, altrimenti mezza provincia di Agrigento e mezza provincia di Caltanissetta rimarranno senzíacqua, e permarrà il problema del posto di lavoro, che a Gela è diventato drammatico.

PRESIDENTE. Colleghi, sarà mia cura sensibilizzare la Presidenza ed il Governo su queste due esigenze, che credo siano entrambe necessarie ed urgenti.

Interrogazioni, annunzio

PRESIDENTE. Comunico che sono pervenute alla Presidenza interrogazioni, pubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica oggi, alle ore 16,30, con lo stesso ordine del giorno.

La seduta è tolta (ore 13,24).



Allegato A

DISEGNI DI LEGGE DISCUSSI AI SENSI DELL'ARTICOLO 44, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO

(*) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo (795)
Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dell'immigrazione (55)
Nuove norme in materia di immigrazione (770)
Disciplina dell'ingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita (797)
Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo (963)

________________

(*) Testo preso in esame dall'Assemblea

ARTICOLO 7 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 7.

Approvato con un emendamento

(Sanzioni per líinosservanza degli obblighi di comunicazione dellíospitante e del datore di lavoro)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 7, dopo il comma 2 è aggiunto, in fine, il seguente:

"2-bis. Le violazioni delle disposizioni di cui al presente articolo sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 154,93 a 1032,91 euro".

EMENDAMENTI

7.1

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Sopprimere líarticolo.

7.2

Boco, Turroni, De Petri, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 7.1

Sopprimere líarticolo.

7.4

Battafarano, Di Siena, Gruosso, Viviani, Vitali

Id. em. 7.1

Sopprimere líarticolo.

7.5

Boscetto, Pastore

Approvato

Al comma 1, capoverso, sostituire le parole: "pagamento di una somma da 154,93 a 1032,91 euro", con le seguenti: "pagamento di una somma da 160 a 1100 euro".

7.200

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, alinea 2-bis, sostituire la cifra: "154,93" con la cifra: "150".

7.3

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, capoverso, sostituire: "1032,91 euro" con: "516,46 euro".

7.201

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, alinea 2-bis, sostituire la cifra: "1.032,93" con la cifra: "1.000".

7.202

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 2-bis, aggiungere dopo la parola: "euro" le seguenti: ", se la comunicazione di cui al comma 1 non avviene entro giorni 7".

ARTICOLO 8 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 8.

Approvato

(Carta di soggiorno)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 9, comma 1, le parole: "cinque anni" sono sostituite dalle seguenti: "sei anni".

EMENDAMENTI

8.7

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Sopprimere líarticolo.

8.9

Guerzoni, Viviani, Battafarano, Gruosso, Piloni, Di Siena, Maritati, Brutti Massimo, Vitali, Budin, Brunale

Id. em. 8.7

Sopprimere líarticolo.

8.5

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Id. em. 8.7

Sopprimere líarticolo.

8.2

Pagliarulo, Marino, Muzio

Id. em. 8.7

Sopprimere líarticolo.

8.1

Peterlini, Kofler, Betta, Michelini, Thaler Ausserhofer, Ruvolo, Salzano, Andreotti, Rollandin

Id. em. 8.7

Sopprimere líarticolo.

8.4

Forlani

Ritirato

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 8. - (Carta di soggiorno). ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 9, comma 3, al primo periodo sono soppresse le parole: ", o pronunciata sentenza di condanna, anche non definitiva, salvo che abbia ottenuto la riabilitazione."; al secondo periodo, sono soppresse le parole: ", anche non definitiva"".

8.10

Guerzoni

Respinto

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 8. ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 9, comma 1, sostituire la parola: "Questore" con: "Sportello unico per líimmigrazione presso líUfficio territoriale del Governo"".

8.200

Guerzoni, Viviani

Respinto

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 8. - (Carta di soggiorno). ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 9, comma 3, al primo periodo sono soppresse le parole: ", o pronunciata sentenza di condanna, anche non definitiva, salvo che abbia ottenuto la riabilitazione."; al secondo periodo, sono soppresse le parole: ", anche non definitiva".

8.201

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Respinto

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 8. ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 9, comma 3, al primo periodo sono soppresse le parole: ", o pronunciata sentenza di condanna, anche non definitiva, salvo che abbia ottenuto la riabilitazione."".

8.202

Gubert

Ritirato

Al comma 1, sostituire la parola: "sei" con la parola: "otto".

8.203

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "dalla parola" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, la parola: "sei" è sostituita dalla parola: "quattro".

8.8

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sostituire la parola: "sei" con la seguente: "quattro".

8.3

Pagliarulo, Marino, Muzio

Precluso

Allíarticolo 8, comma 1, sostituire la parola: "sei" con la parola: "tre".

8.204

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sostituire la parola: "anni" con la parola: "mesi".

8.205

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, inserire dopo le parole: "sei anni" le seguenti: "anche non continuativi".

8.206

Crema, Manieri, Marini

Respinto

Dopo il comma 1, inserire il seguente:

"1-bis. Allíarticolo 9 del testo unico sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. La carta di soggiorno è rilasciata sempre che nei confronti dello straniero non sia stato disposto il giudizio per taluno dei delitti di cui allíarticolo 380 del codice di procedura penale nonché, limitatamente ai delitti non colposi, allíarticolo 381 del medesimo codice. La carta di soggiorno non può essere rilasciata e, se lo è stata, viene revocata, se lo straniero viene condannato con sentenza alla pena della reclusione ed il giudice non applica nei suoi confronti il beneficio della sospensione condizionale. La presente disposizione ha effetto anche nel caso di applicazione della pena ai sensi degli articoli 444 e seguenti del codice di procedura penale";

b) dopo il comma 3 è inserito il seguente:

"3-bis. Contro il provvedimento di rifiuto della carta di soggiorno e contro quello di revoca della stessa è ammesso il ricorso al Tribunale amministrativo regionale"".

8.6

Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Al comma 1, aggiungere il seguente:

"1-bis. Al comma 1, dellíarticolo 9, del testo unico di cui al decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286, sostituire le parole: "titolare di un permesso di soggiorno per un motivo che consente un numero indeterminato di rinnovi" con le seguenti: "titolare, al momento della richiesta, di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per motivi familiari, per asilo, per studio o per motivi religiosi"".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 8

8.0.3a

Giaretta, Dentamaro, Petrini, Cambursano, Toia, Dato

Improcedibile

Dopo líarticolo 8, aggiungere il seguente:

"Art. 8-bis

(Misure di emersione per addetti al lavoro domestico, di cura
e di assistenza)

1. Le famiglie che hanno fatto ricorso a lavoro irregolare di addetti al lavoro domestico, di cura e di assistenza, non adempiendo in tutto o in parte agli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia fiscale e previdenziale, possono farlo emergere, tramite apposita dichiarazione di emersione, da presentare entro il 31 marzo 2002.

2. I lavoratori o collaboratori inseriti nelle dichiarazioni di emersione di cui al comma 1 possono estinguere i loro debiti fiscali e previdenziali, connessi alla prestazione di lavoro irregolare, per ciascuno degli anni che intendono regolarizzare, mediante il pagamento di una contribuzione sostitutiva, con tassazione separata rispetto al rimanente imponibile, dovuta in ragione di 100 euro per ogni anno pregresso, senza applicazione di sanzioni e interessi. Il pagamento eí effettuato nei termini e modalità stabiliti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Eí precluso ogni accertamento fiscale e previdenziale sui redditi di lavoro per gli anni regolarizzati. I lavoratori possono, a domanda, ricostruire in tutto o in parte la loro posizione pensionistica per gli anni pregressi, fino ad un massimo di cinque anni, esclusivamente mediante contribuzione volontaria.

3. I lavoratori o collaboratori di cui al comma 2, se stranieri, possono richiedere un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, a seguito della stipula di un contratto di soggiorno per lavoro di cui allíart. 4 della presente legge.

4. Allíart. 10, comma 1, del testo unico approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:

"b)-bis. Le spese sostenute dai soggetti con reddito imponibile annuale ai fini IRPEF inferiori ad euro 100.000, per le retribuzioni o compensi corrisposti ad addetti al lavoro domestico, di cura e di assistenza familiare, nonché allíassistenza domiciliare a favore degli anziani ultrasettantenni a carico, nel limite complessivo massimo di 8.000 euro per anno díimposta."".

Compensazione Gruppo Margherita (vedi em. 27.0.3a)

8.0.4

Di Siena, Brutti Massimo, Falomi, Viviani, Pagliarulo, Iovene, Martone, Malabarba, Sodano Tommaso, Malentacchi, Vitali, Rotondo, Gasbarri, Brunale, Brutti Paolo, Pizzinato, Flammia

Respinto

Dopo líarticolo 8, aggiungere il seguente:

"Art. 8-bis.

(Diritto di voto)

1. Al comma 4 dellíarticolo 9 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíamministrazione e norme sulla condizione dello straniero, emanato con decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, alla lettera d) sostituire le parole: ", esercitando anche líelettorato quando previsto dallíordinamento e" con il seguente comma:

"4-bis. Allo straniero regolarmente soggiornante da almeno cinque anni è riconosciuto líelettorato attivo e passivo nelle elezioni amministrative, nonché il diritto di partecipare alle consultazioni referendarie a carattere locale,".

8.0.1

Forlani

Ritirato

Dopo líarticolo 8, aggiungere il seguente:

"Art. 8-bis.

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 10 dopo il comma 2 è inserito il seguente:

"2-bis. Avverso il provvedimento di respingimento lo straniero, anche avvalendosi dellíassistenza di cui allíarticolo 11, comma 5, può presentare entro le ventiquattro ore ricorso al pretore territoriale competente, che decide entro le ventiquattro ore successive"".

8.0.2

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Dopo líarticolo 8, aggiungere il seguente:

"Art. 8-bis.

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 9, comma 1, sostituire la parola: "Questore", con la parola: "Sportello unico per líimmigrazione presso líUfficio territoriale del Governo"".

8.0.5

Guerzoni, Viviani

Improcedibile

Dopo líarticolo 8, aggiungere il seguente:

"Art. 8-bis

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 10 dopo il comma 2 è inserito il seguente:

2-bis. Avverso il provvedimento di respingimento lo straniero, anche avvalendosi dellíassistenza di cui allíarticolo 11, comma 5, può presentare, entro le ventiquattro ore, ricorso al pretore territoriale competente, che decide entro le ventiquattro ore successive".

8.0.6

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Improcedibile

Dopo líarticolo 8, aggiungere il seguente:

"Art. 8-bis

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 10 dopo il comma 2 è inserito il seguente:

2-bis. Avverso il provvedimento di respingimento lo straniero, anche avvalendosi dellíassistenza di cui allíarticolo 11, comma 5, può presentare, entro le ventiquattro ore, ricorso al Tribunale territoriale competente, che decide entro le ventiquattro ore successive".

ARTICOLI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 9.

Approvato

(Coordinamento dei controlli di frontiera)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 11, dopo il comma 1 è inserito il seguente:

"1-bis. Il Ministro dellíinterno, sentito, ove necessario, il Comitato nazionale per líordine e la sicurezza pubblica, emana le misure necessarie per il coordinamento unificato dei controlli sulla frontiera marittima e terrestre italiana. Il Ministro dellíinterno promuove altresì apposite misure di coordinamento tra le autorità italiane competenti in materia di controlli sullíimmigrazione e le autorità europee competenti in materia di controlli sullíimmigrazione ai sensi dellíAccordo di Schengen, ratificato ai sensi della legge 30 settembre 1993, n. 388".

EMENDAMENTI

9.3

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Sopprimere líarticolo.

9.200

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Id. em. 9.3

Sopprimere líarticolo.

9.4

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, capoverso, sopprimere le seguenti parole: "sentito, ove necessario, il Comitato nazionale per líordine e la sicurezza pubblica".

9.201

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 1-bis, sopprimere le parole: ", ove necessario,".

9.202

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 1-bis, sostituire la parola: "necessarie" con la seguente: "utili".

9.203

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 1-bis, sostituire le parole: "Sulla frontiera marittima e terrestre" con le seguenti: "sulla frontiera".

9.1

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, capoverso, sostituire le parole: "Il Ministro dellíinterno promuove", con le seguenti: "Il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dellíinterno e sentito il parere del comitato previsto dallíarticolo 2-bis, promuove".

9.2

Guerzoni

Respinto

Al comma 1, capoverso, sostituire le parole: "Il Ministro dellíinterno promuove" con "Il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dellíinterno e sentito il parere del Comitato nazionale per líordine e la sicurezza pubblica".

9.205

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "di concerto con" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: "Ministro dellíinterno" aggiungere le seguenti: "di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali".

9.206

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: "Ministro dellíinterno" aggiungere le seguenti: "di concerto con il Ministro degli affari esteri".

ARTICOLO 10 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 10.

Non posto in votazione (*)

(Disposizioni contro le immigrazioni
clandestine)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 12, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, dopo le parole: "nel territorio dello Stato" sono inserite le seguenti: "ovvero líingresso degli stranieri, presenti illegalmente in Italia, nel territorio di un altro Stato";

b) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. Chiunque compia attività dirette a favorire líingresso degli stranieri nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente decreto al fine di lucro o in concorso con due o più persone utilizzando servizi di trasporto internazionale o documenti contraffatti, ovvero quando il fatto riguarda líingresso di cinque o più persone, è punito con la pena della reclusione da quattro a dodici anni e la multa di 15.493,71 euro per ogni straniero di cui è stato favorito líingresso in violazione del presente decreto.";

c) dopo il comma 3, sono inseriti i seguenti:

"3-bis. Chiunque compia attività dirette a favorire líingresso degli stranieri nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente decreto al fine del reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni e con la multa di 25.822,84 euro per ogni straniero di cui è stato favorito líingresso in violazione delle norme del presente decreto.

3-ter. Alle persone condannate per i fatti di cui ai commi 3 e 3-bis si applicano le disposizioni dellíarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354.";

d) dopo il comma 9, sono inseriti i seguenti:

"9-bis. La nave italiana in servizio di polizia, che incontri nel mare territoriale, o nella zona contigua, una nave, che si ha fondato motivo di ritenere che sia adibita o coinvolta nel trasporto illecito di migranti, può fermarla, sottoporla ad ispezione e, se vengono rinvenuti elementi che confermino il coinvolgimento della nave in un traffico di migranti, sequestrarla, conducendo la stessa in un porto dello Stato.

9-ter. I poteri di cui al comma 9-bis possono essere esercitati al di fuori delle acque territoriali, da parte delle navi da guerra nei limiti consentiti dalla legge, dal diritto internazionale o da accordi bilaterali o multilaterali, se la nave batte la bandiera nazionale o anche quella di altro Stato.

9-quater. Le disposizioni di cui ai commi 9-bis e 9-ter si applicano, in quanto compatibili, anche per i controlli concernenti il traffico aereo".

________________

(*) Approvato, con subemendamenti, l'emendamento 10.11a (testo 2), interamente sostitutivo dell'articolo

EMENDAMENTI

10.200

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Sopprimere líarticolo.

10.15

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 10.200

Sopprimere líarticolo.

10.11a/1

Boscetto

Approvato

Allíemendamento 10.11a, nel comma 1, lettera b), capoverso 3, prima della parola: "Chiunque" inserire le seguenti: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato".

10.11a/2

Boscetto

Approvato

Allíemendamento 10.11a, nel comma 1, lettera b), capoverso 3, secondo periodo, sostituire le parole: "in concorso di tre persone" con le seguenti: "da tre o più persone in concorso tra loro".

10.11a/3 (testo corretto)

Boscetto

Approvato

Allíemendamento 10.11a, nel comma 1, lettera c), capoverso 3-ter, dopo le parole: "sfruttamento sessuale" inserire le seguenti: "ovvero riguardano líingresso di minori da impiegare in attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento".

10.11a/4

Boscetto

Approvato

Allíemendamento 10.11a, nel comma 1, lettera c), sostituire il capoverso 3-quater, con il seguente:

"3-quater. Le circostanze attenuanti, diverse da quella prevista dallíarticolo 98 del codice penale, concorrenti con le aggravanti di cui ai commi 3-bis e 3-ter, non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto a queste e le diminuzioni di pena si operano sulla quantità di pena risultante dallíaumento conseguente alle predette aggravanti".

10.11a/203

Boscetto

Approvato

Allíemendamento 10.11/a, comma 1, lettera c), sostituire il capoverso 3-quinquies con il seguente:

"3-quinquies. Allíarticolo 4-bis, comma 1, terzo periodo, della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni, dopo le parole: "609-octies del codice penale" sono inserite le seguenti: "nonché dallíarticolo 12, commi 3, 3-bis e 3-ter del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286,".

10.11a/100

Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Giaretta

Respinto

Nellíemendamento 10.11a, al comma 1 dellíarticolo 12 ivi sostituito sopprimere la lettera d).

10.11a/101

Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Giaretta

Respinto

Nellíemendamento 10.11a, al comma 1 lettera d), dellíarticolo 12 ivi sostituito sopprimere il comma 9-bis.

10.11a/200

Brutti Massimo, Guerzoni

Id. em. 10.11a/101

Allíemendamento 10.11a, allíarticolo 12 ivi richiamato, comma 1, lettera d), sopprimere il capoverso 9-bis.

10.11a/201

Brutti Massimo, Guerzoni

Respinto

Allíemendamento 10.11a, allíarticolo 12 ivi richiamato, comma 1, lettera d), al capoverso 9-bis sopprimere la parola: "fermarla".

10.11a/5

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan, Vitali

Improcedibile

Allíemendamento 10.11a, al comma 1, lettera d), nel capoverso 9-bis, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Ai cittadini extracomunitari trasportati illecitamente si applicano, in ogni caso, le disposizioni contenute nellíarticolo 10, comma 4 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.".

10.11a/6

Brutti Massimo, Guerzoni, Di Siena

Respinto

Allíemendamento 10.11a, al comma 1, lettera d), sopprimere il capoverso 9-ter.

10.11a/7

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 10.11a/6

Allíemendamento 10.11a, al comma 1, lettera d), sopprimere il capoverso 9-ter.

10.11a/102

Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Giaretta

Id. em. 10.11a/6

Allíemendamento 10.11a, al comma 1 lettera d), dellíarticolo 12 ivi sostituito sopprimere il comma 9-ter.

10.11a/8

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 10.11a, al comma 1, lettera d), nel capoverso 9-ter, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Gli interventi della Marina militare, come anche quelli delle altre navi italiane in servizio di polizia, devono, in ogni caso, essere svolti nel rispetto della Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951 e in particolare del principio del non-refoulement.".

10.11a/103

Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Giaretta

Respinto

Allíemendamento 10.11a, al comma 1 lettera d), dellíarticolo 12 ivi sostituito sopprimere il comma 9-quater.

10.11a/202

Brutti Massimo, Guerzoni

Id. em. 10.11a/103

Allíemendamento 10.11a, allíarticolo 12 ivi richiamato, comma 1, lettera d), sopprimere il capoverso 9-quater".

10.11a/9

Brutti Massimo, Guerzoni, Di Siena

Respinto

Allíemendamento 10.11a, comma 1, lettera d), sopprimere il capoverso 9-quinquies.

10.11a/10

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 10.11a/9

Allíemendamento 10.11a, comma 1, lettera d), sopprimere il capoverso 9-quinquies.

10.11a/104

Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Giaretta

Id. em. 10.11a/9

Allíemendamento 10.11a, al comma 1 lettera d), dellíarticolo 12 ivi sostituito sopprimere il comma 9-quinquies.

10.11a/1000

Brutti Massimo

Respinto

All'emendamento 10.11a, al comma 1, lettera d), capoverso 9-quinquies, aggiungere in fine le seguenti parole: ", adottato previo parere delle competenti Commissioni parlamentari"

10.11a/105

Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Giaretta

Respinto

Allíemendamento 10.11a, al comma 1 lettera d), dellíarticolo 12 ivi sostituito sopprimere il comma 9-sexies.

10.11a (testo corretto)

Boscetto, Pastore

V. testo 2

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 10.

(Disposizioni contro le immigrazioni clandestine)

1. Allíarticolo 12 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque in violazione delle disposizioni del presente testo unico compie atti diretti a procurare líingresso nel territorio dello Stato di uno straniero ovvero atti diretti a procurare líingresso illegale in altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 15.000 per ogni persona.";

b) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. Chiunque, al fine di trarre profitto anche indiretto, compie atti diretti a procurare líingresso di taluno nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente testo unico, ovvero a procurare líingresso illegale in altro Stato del quale la persona non cittadino o non ha titolo di residenza permanente, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa di 15.000 euro per ogni persona. La stessa pena si applica quando il fatto è commesso in concorso di tre o più persone o utilizzando servizi internazionali di trasporto ovvero documenti contraffatti o alterati o comunque illegalmente ottenuti.";

c) dopo il comma 3, sono inseriti i seguenti:

"3-bis. Le pene di cui al comma 3 sono aumentate se:

a) il fatto riguarda líingresso o la permanenza nel territorio dello Stato di cinque o più persone;

b) per procurare líingresso o la permanenza illegale la persona è stata esposta a pericolo per la sua vita o la sua incolumità;

c) per procurare líingresso o la permanenza la persona è stata sottoposta a trattamento inumano o degradante.

3-ter. Se i fatti di cui al comma 3 sono compiuti al fine di reclutare persone da destinare alla prostituzione o comunque allo sfruttamento sessuale, si applica la pena della reclusione da cinque a quindici anni e la multa di 25.000 euro per ogni persona.

3-quater. Per le aggravanti di cui ai commi 3-bis, 3-ter non si fa luogo al giudizio di prevalenza o equivalenza con eventuali circostanze attenuanti concorrenti.

3-quinquies. Alle persone condannate per i fatti di cui ai commi 3, 3-bis, 3-ter si applicano le disposizioni dellíarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354 e successive modificazioni.";

d) dopo il comma 9, sono inseriti i seguenti:

"9-bis. La nave italiana in servizio di polizia, che incontri nel mare territoriale o nella zona contigua, una nave, di cui si ha fondato motivo di ritenere che sia adibita o coinvolta nel trasporto illecito di migranti, può fermarla, sottoporla ad ispezione e, se vengono rinvenuti elementi che confermino il coinvolgimento della nave in un traffico di migranti, sequestrarla conducendo la stessa in un porto dello Stato.

9-ter. Le navi della Marina militare, ferme restando le competenze istituzionali in materia di difesa nazionale, possono essere chiamate a concorrere alle attività di cui al comma 9-bis.

9-quater. I poteri di cui al comma 9-bis possono essere esercitati al di fuori delle acque territoriali, anche da parte delle navi di cui allíarticolo 200 del codice della navigazione nei limiti consentiti dalla legge, dal diritto internazionale o da accordi bilaterali o multilaterali, se la nave batte la bandiera nazionale o anche quella di altro Stato, ovvero si tratti di una nave senza bandiera o con bandiera di convenienza.

9-quinquies. Le modalità di intervento delle navi della Marina militare nonchè quelle di raccordo con le attività svolte dalle altre unità navali in servizio di polizia sono definite con decreto interministeriale dei Ministri dellíinterno, della difesa, dellíeconomia, delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti.

9-sexies. Le disposizioni di cui ai commi 9-bis e 9-quater si applicano, in quanto compatibili anche per i controlli concernenti il traffico aereo".

10.11a (testo 2)

Boscetto, Pastore

Approvato con subemendamenti

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 10.

(Disposizioni contro le immigrazioni clandestine)

1. Allíarticolo 12 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque in violazione delle disposizioni del presente testo unico compie atti diretti a procurare líingresso nel territorio dello Stato di uno straniero ovvero atti diretti a procurare líingresso illegale in altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 15.000 per ogni persona.";

b) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. Chiunque, al fine di trarre profitto anche indiretto, compie atti diretti a procurare líingresso di taluno nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente testo unico, ovvero a procurare líingresso illegale in altro Stato del quale la persona non cittadino o non ha titolo di residenza permanente, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa di 15.000 euro per ogni persona. La stessa pena si applica quando il fatto è commesso in concorso di tre o più persone o utilizzando servizi internazionali di trasporto ovvero documenti contraffatti o alterati o comunque illegalmente ottenuti.";

c) dopo il comma 3, sono inseriti i seguenti:

"3-bis. Le pene di cui al comma 3 sono aumentate se:

a) il fatto riguarda líingresso o la permanenza nel territorio dello Stato di cinque o più persone;

b) per procurare líingresso o la permanenza illegale la persona è stata esposta a pericolo per la sua vita o la sua incolumità;

c) per procurare líingresso o la permanenza la persona è stata sottoposta a trattamento inumano o degradante.

3-ter. Se i fatti di cui al comma 3 sono compiuti al fine di reclutare persone da destinare alla prostituzione o comunque allo sfruttamento sessuale, si applica la pena della reclusione da cinque a quindici anni e la multa di 25.000 euro per ogni persona.

3-quater. Per le aggravanti di cui ai commi 3-bis, 3-ter non si fa luogo al giudizio di prevalenza o equivalenza con eventuali circostanze attenuanti concorrenti.

3-quinquies. Alle persone condannate per i fatti di cui ai commi 3, 3-bis, 3-ter si applicano le disposizioni dellíarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354 e successive modificazioni.";

d) dopo il comma 9, sono inseriti i seguenti:

"9-bis. La nave italiana in servizio di polizia, che incontri nel mare territoriale o nella zona contigua, una nave, di cui si ha fondato motivo di ritenere che sia adibita o coinvolta nel trasporto illecito di migranti, può fermarla, sottoporla ad ispezione e, se vengono rinvenuti elementi che confermino il coinvolgimento della nave in un traffico di migranti, sequestrarla conducendo la stessa in un porto dello Stato.

9-ter. Le navi della Marina militare, ferme restando le competenze istituzionali in materia di difesa nazionale, possono essere utilizzate a concorrere alle attività di cui al comma 9-bis.

9-quater. I poteri di cui al comma 9-bis possono essere esercitati al di fuori delle acque territoriali, oltre che da parte delle navi della Marina militare, anche da parte delle navi in servizio di polizia nei limiti consentiti dalla legge, dal diritto internazionale o da accordi bilaterali o multilaterali, se la nave batte la bandiera nazionale o anche quella di altro Stato, ovvero si tratti di nave senza bandiera o con bandiera di convenienza.

9-quinquies. Le modalità di intervento delle navi della Marina militare nonchè quelle di raccordo con le attività svolte dalle altre unità navali in servizio di polizia sono definite con decreto interministeriale dei Ministri dellíinterno, della difesa, dellíeconomia, delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti.

9-sexies. Le disposizioni di cui ai commi 9-bis e 9-quater si applicano, in quanto compatibili anche per i controlli concernenti il traffico aereo".

10.201

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

10.16

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

10.45

Guerzoni, Brutti Massimo, Maritati

Precluso

Al comma 1, sopprimre la lettera a).

10.1

Bobbio Luigi

Precluso

Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:

"a) dopo il comma 4 è inserito il seguente:

"4-bis. Fuori dei casi di cui ai commi 1, 3 e 3-bis, le stesse pene si applicano qualora i fatti previsti dai predetti commi siano commessi alfine di favorire líingresso degli stranieri presenti illegalmente in Italia nel territorio di un altro Stato"".

10.7

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Allíarticolo 10, comma 1, lettera a), sostituire le parole: "ovvero líingresso degli stranieri, presenti illegalmente in Italia, nel territorio di un altro Stato", con le seguenti parole: "ovvero líingresso illegale nel territorio di un altro Stato degli stranieri, regolarmente soggiornanti o presenti illegalmente in Italia".

10.46

Guerzoni

Precluso

Alla lettera a), dopo: "seguenti:" e fino alla fine del periodo, sostituire con: ": ovvero líingresso illegale nel territorio di un altro Stato degli stranieri, regolarmente soggiornanti o presenti illegalmente in Italia".

10.202

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera a) dopo le parole: "un altro Stato" aggiungere le seguenti: "che abbia ratificato líAccordo di Schengen".

10.203

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Al comma 1, sopprimere le lettere b) e c).

10.47a

Battafarano, Viviani, Gruosso, Piloni, Di Siena, Guerzoni

Precluso

Sopprimere le lettere b) e c).

10.47

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera b).

10.40

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera b).

10.41

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Precluso

Al comma 1, sostituire la lettera b) con la seguente:

"b) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. Se il fatto di cui al comma 1 è commesso a fine di lucro o da tre più persone in concorso tra loro utilizzando servizi di trasporto internazionale o documenti contraffatti, ovvero quando il fatto riguarda líingresso di cinque o più persone, la pena è della reclusione da quattro a dodici anni e della multa di 15.493,71 euro per ogni straniero di cui è stato favorito líingresso in violazione del presente decreto. Se il fatto è commesso al fine di reclutamento di persone da destinare alla prostituzione, ovvero riguarda líingresso di minori da impiegare in attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento a qualsiasi titolo, la pena è della reclusione da cinque a quindici anni e della multa di 25.822,84 euro per ogni straniero di cui è stato favorito líingresso in violazione del presente decreto"".

Conseguentemente, sopprimere la lettera c), limitatamente al capoverso 3-bis; al capoverso 3-ter sopprimere le parole: "3-bis".

10.39

Cambursano

Precluso

Al comma 1, la lettera b) è sostituita dalla seguente:

"b) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. Chiunque, in violazione del presente testo unico, al fine di trarne profitto per sé o per altri, compie attività volte a favorire o agevolare líingresso di stranieri nel territorio dello Stato, utilizzando qualsiasi mezzo di trasporto o documenti contraffatti, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa di 15.500 euro per ogni straniero di cui è stato favorito o agevolato líingresso nel territorio dello Stato. Quando il fatto è commesso in concorso da tre o più persone, ovvero riguarda líingresso di cinque o più persone, la pena è aumentata da un terzo alla metà".".

10.13

Boscetto

Precluso

Al comma 1, lettera b), capoverso 3, prima delle parole: "Chiunque compia" inserire le seguenti: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato".

10.2

Bobbio Luigi

Precluso

Al comma 1, lettera b), capoverso 3, premettere le parole: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato".

Al comma 1, lettera c), al capoverso 3-bis, premettere le parole: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato" e dopo le parole: "allo sfruttamento della prostituzione" inserire le altre: "ovvero di minori da impiegare in attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento".

Al comma 1, lettera c), sostituire il capoverso 3-ter con il seguente:

"3-ter. Allíarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni, al comma 1, dopo le parole: "609-octies del codice penale" sono inserite le seguenti: "nonché dallíarticolo 12, commi 3 e 3-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive modificazioni,"".

10.204

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b), alinea 3 sostituire le parole: "compia attività dirette a favorire" con la parola: "favorisca".

10.205

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b), allíalinea 3 sostituire le parole: "nel territorio dello Stato" con le parole: "in Italia".

10.4

Magnalbò, Valditara

Precluso

Al comma 3, lettera b), sostituire la parola: "in concorso" con le seguenti: "in associazione".

10.25

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire le parole: "in concorso con due o più persone" con le parole: "in concorso con più persone".

10.500

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Precluso

Al comma 1, lettera b), sostituire la parola: "utilizzando" con le seguenti: "o utilizzando".

10.3

Forlani, Maffioli

Precluso

Al comma 1, lettera b), sostituire la parola: "utilizzando" con le seguenti: "o utilizzando".

10.48

Guerzoni

Precluso

Alla lettera b), capoverso, premettere alla parola: "utilizzando" la parola: "ovvero".

10.8

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Al comma 1, lettera b), sostituire la parola: "utilizzando" con le parole: "ovvero utilizzando".

10.501

Guerzoni, Viviani

Precluso

Al comma 1, lettera b), sostituire la parola: "utilizzando" con le parole: "o utilizzando".

10.206

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3 sopprimere le parole: "ovvero quando il fatto riguarda líingresso di cinque o più persone".

10.26

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire le parole: "di cinque o più persone" con le parole: "di dieci o più persone".

10.207

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire la parola: "cinque" con la parola: "sette".

10.27

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire le parole: "da quattro a dodici anni" con le parole: "da due a sei anni".

10.208

Zancan, Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire le parole: "da quattro a dodici anni" con le parole: "da tre a dieci anni".

10.209

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire la parola: "dodici" con la parola: "dieci".

10.50

Guerzoni

Precluso

Al comma 1, lettera b), al punto 3), sostituire: "15.493,71 euro" con:"26.000 euro".

10.28

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire le parole: "15.493,71 euro" con le parole: "20.000 euro".

10.210

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 3, sostituire la cifra: "15.493,71" con la cifra: "15.400".

10.18

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera c).

10.38

Cambursano

Precluso

Al comma 1, la lettera c) è sostituita dalla seguente:

"c) dopo il comma 3, è inserito il seguente:

"3-bis. Chiunque, in violazione del presente testo unico, compie attività volte a favorire o agevolare líingresso di stranieri nel territorio dello Stato, utilizzando qualsiasi mezzo di trasporto o documenti contraffatti, al fine di reclutare persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione, ovvero minori da impiegare in attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni e con la multa di 25.900 euro per ogni straniero di cui è stato favorito o agevolato líingresso nel territorio dello Stato. Quando il fatto è commesso in concorso da tre o più persone, ovvero riguarda líingresso e lo sfruttamento di cinque o più persone, la pena è aumentata da un terzo alla metà".".

10.19

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera c), sopprimere il comma 3-bis.

10.9

Malabarba, Melentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Al comma 1, lettera c), sostituire il capoverso 3-bis con il seguente:

"3-bis. Chiunque compia attività dirette a favorire líingresso o il soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente decreto al fine del reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite per favorirne lo sfruttamento ovvero da destinare alla commissione di uno dei delitti indicati nellíarticolo 407, comma 2, lettera a) del codice di procedura penale, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni e con la multa di 26.000 euro per ogni straniero di cui è stato favorito líingresso o il soggiorno in violazione delle norme del presente decreto".

10.12

Boscetto

Ritirato

Al comma 1, lettera c), capoverso 3-bis, prima delle parole: "chiunque compia" inserire le seguenti: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato".

10.49

Guerzoni

Precluso

Al comma 1, lettera c), al capoverso "3-bis, dopo la parola: "líingresso" inserire: "o il soggiorno"; e dopo le parole: "della prostituzione" e prima di: "è punito" inserire: "o di minori da impegnare in attività illecite per favorirne lo sfruttamento ovvero da destinare alla commissione di uno dei delitti indicati nellíarticolo 407, comma 2, lettera a) del codice di procedura penale,"; conseguentemente nella secondíultima riga, dopo le parole: "líingresso" e prima di: "in", inserire: "o il soggiorno".

10.5

Valditara, Magnalbò

Precluso

Al comma 3-bis, dopo la parola: "allo sfruttamento della prostituzione" aggiungere le seguenti: "ovvero riguarda líingresso di minori da impiegare in attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento".

10.29

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera c), alinea 3-bis, sostituire le parole: "da cinque a quindici anni" con le parole: "da tre a sette anni".

10.211

Zancan, Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni

Precluso

Al comma 1, lettera c), alinea 3-bis, sostituire le parole: "da cinque a quindici anni" con le seguenti: "da quattro a dodici anni".

10.211a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera c), alinea 3-bis, sostituire la parola: "quindici" con la parola: "quattordici".

10.30

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera c), alinea 3-bis, sostituire le parole: "25.822,84 euro" con le parole: "40.000 euro".

10.213

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera c), alinea 3-bis, sostituire la cifra: "25.822,84" con la cifra: "25.800".

10.20

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera c), sopprimere il comma 3-ter.

10.6

Boscetto

Ritirato

Allíarticolo 10, comma 1, lettera c), sostituire il capoverso 3-ter con il seguente:

"Allíarticolo 4-bis,, primo comma, della legge 26 luglio 1975, n. 354, le parole: "e allíarticolo 74 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309" sono sostituite dalle seguenti: ", allíarticolo 74 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 e allíarticolo 12 commi 3 e 3-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286"".

10.31

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera c), alinea 3-ter, sostituire le parole: "si applicano" con le parole: "non si applicano".

10.10

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Allíarticolo 10, comma 1, dopo la lettera c), aggiungere le seguenti:

"c-bis) il comma 5 è sostituito dal seguente:

"5. Fuori dei casi previsti dai commi precedenti e salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero o nellíambito delle attività punite a norma del presente articolo, favorisce la permanenza di questi nel territorio dello Stato in violazione delle norme del presente decreto, è punito con la reclusione fino a cinque anni e con la multa di 16.000 euro per ogni straniero di cui è stato favorito il soggiorno illegale".

c-ter) dopo il comma 5, aggiungere il seguente:

"5-bis. Sono aumentate le pene previste dalle norme vigenti per i delitti dolosi quando essi siano compiuti in Italia da uno straniero presente illegalmente nel territorio dello Stato ovvero siano compiuti nei confronti di costui".".

10.37

Cambursano

Precluso

Al comma 1, dopo la lettera c), è inserita la seguente:

"c-bis) il comma 5 è sostituito dal seguente:

"5. Chiunque, salvo che il fatto non costituisca più grave reato al fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero, agevola, favorisce o consente la permanenza di questi nel territorio dello Stato in violazione delle norme del presente testo unico, è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa di 5.160 euro per ogni straniero di cui ha agevolato, consentito o favorito la permanenza nel territorio dello Stato. Quando il fatto è commesso in concorso da tre o più persone, ovvero riguarda líingresso e lo sfruttamento di cinque o più persone, la pena è aumentata da un terzo alla metà".".

10.502

Magnalbò

Precluso

Al comma 1, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:

"c-bis) alla fine del comma 5 aggiungere il seguente periodo: "La pena della reclusione è aumentata fino a sei anni per chiunque svolga líesercizio di uníattività economica con fine di lucro impiegando stranieri entrati nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente decreto, senza adempiere agli obblighi previsti dalle norme in materia fiscale, previdenziale o di lavoro"".

10.503

Eufemi, Borea

Precluso

Al comma 1, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:

"c-bis) alla fine del comma 5 aggiungere il seguente periodo: "La pena della reclusione è aumentata fino a sei anni per chiunque svolga líesercizio di uníattività economica con fine di lucro impiegando stranieri entrati nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente decreto, senza adempiere agli obblighi previsti dalle norme in materia fiscale, previdenziale o di lavoro"".

10.504

Dentamaro, Cambursano

Precluso

Al comma 1, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:

"c-bis) alla fine del comma 5 aggiungere il seguente periodo: "La pena della reclusione è aumentata fino a sei anni per chiunque svolga líesercizio di uníattività economica con fine di lucro impiegando stranieri entrati nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente decreto, senza adempiere agli obblighi previsti dalle norme in materia fiscale, previdenziale o di lavoro"".

10.214

Del Pennino

Precluso

Dopo la lettera c) inserire la seguente:

"c-bis) al comma 5 le parole: "lire 30 milioni" sono sostituite con le parole: "15.493,71 euro"; al comma 6 le parole: "da lire un milione a lire 5 milioni" sono sostituite con le parole: "da 516,46 euro a 2.582,28 euro"".

10.21

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera d).

10.51

Guerzoni

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera d).

10.22

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), sopprimere il comma 9-bis.

10.42

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Precluso

Al comma 1, lettera d), capoverso "9-bis" ivi richiamato, sostituire le parole: "nel trasporto illecito di migranti" con le seguenti: "in attività dirette a favorire líingresso degli stranieri nel territorio dello Stato di cui al comma 3" e conseguentemente, al medesimo capoverso, sostituire le parole: "traffico di migranti" con le seguenti: "in attività dirette a favorire líingresso degli stranieri nel territorio dello Stato".

10.32

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-bis, sopprimere le parole: "sottoporla ad ispezione".

10.14

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-bis, sostituire le parole: "sequestrarla" con le seguenti: "sottoporla a sequestro, da convalidarsi nelle successive ventiquattro ore da parte dellíautorità giudiziaria".

10.215

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-bis, alle parole: "in un porto dello Stato" aggiungere le parole: "opportunamente attrezzato per ospitare i passeggeri".

10.23

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), sopprimere il comma 9-ter.

10.33

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-ter, sostituire le parole: "possono essere esercitati" con le parole: "non possono essere esercitati".

10.34

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-ter, sopprimere le parole: "da parte delle navi da guerra".

10.43

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Precluso

Al comma 1, lettera d), capoverso "9-ter" sostituire le parole: "navi da guerra" con le parole: "navi della marina militare italiana".

10.35

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-ter, sopprimere le parole: "o da accordi bilaterali o multilaterali".

10.44

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Precluso

Al comma 1, lettera d), capoverso "9-ter" sopprimere le parole: "se la nave batte la bandiera nazionale o anche quella di altro Stato".

10.24

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), sopprimere il comma 9-quater.

10.35a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-quater, sostituire le parole: "si applicano" con le parole: "non si applicano".

10.216

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-quater, sostituire le parole: "in quanto compatibili" con le seguenti: "nel caso di aeromobili".

10.217

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea 9-quater, alle parole: "traffico aereo" aggiungere le seguenti: "esercitati da aerei in funzione di polizia".

ORDINE DEL GIORNO

G302

Brutti Massimo

Non posto in votazione (*)

Il Senato,

impegna il Governo a valutare l'opportunità di informare le competenti Commissioni parlamentari, prima dell'adozione del decreto di cui al comma 9-quinquies dell'articolo 12 del Testo unico sull'immigrazione, come modificato dall'articolo 10 del disegno di legge in esame, sul contenuto del decreto stesso nonché ad ascoltarne le valutazioni.

________________

(*) Accolto dal Governo come raccomandazione

EMENDAMENTO TENDENTE AD INSERIRE UN ARTICOLO AGGIUNTIVO DOPO L'ARTICOLO 10

10.0.1a

Giaretta, Cambursano, Dentamaro. Petrini, Toia, Dato

Respinto

Dopo líarticolo 10, aggiungere il seguente:

"Art. 10-bis.

(Misure per favorire líemersione di attività irregolari)

1. Allíarticolo 10, comma 1, del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, dopo la lettera b) è aggiunta la seguente lettera:

"b-bis) le spese sostenute dai soggetti con reddito imponibile annuale ai fini IRPEF inferiore a 100.000 euro, per le retribuzioni o i compensi agli addetti ai servizi domestici, di cura e di assistenza, nonché allíassistenza domiciliare a favore dei familiari ultrasettantenni a carico, nel limite complessivo massimo di 8.000 euro".".

Compensazioni Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

ARTICOLO 11 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 11.

(Espulsione amministrativa)

1. Allíarticolo 13 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. Líespulsione è disposta in ogni caso con decreto motivato immediatamente esecutivo, anche se sottoposto a gravame o impugnativa da parte dellíinteressato. Quando lo straniero è sottoposto a procedimento penale e non si trova in stato di custodia cautelare in carcere, il questore, prima di eseguire líespulsione, richiede il nulla osta allíautorità giudiziaria, che può negarlo solo in presenza di inderogabili esigenze processuali valutate in relazione allíaccertamento della responsabilità di persone concorrenti nei reati o imputate in procedimenti per reati connessi, e allíinteresse della persona offesa. In tal caso líesecuzione del provvedimento è sospesa fino a quando líautorità giudiziaria comunica la cessazione delle esigenze processuali. Il questore, ottenuto il nulla osta, provvede allíespulsione con le modalità di cui al comma 4. Il nulla osta si intende concesso qualora líautorità giudiziaria non provveda entro quindici giorni dalla richiesta. In attesa della decisione sulla richiesta di nulla osta, il questore può adottare la misura del trattenimento presso un centro di permanenza temporaneo, ai sensi dellíarticolo 14.";

b) dopo il comma 3, sono inseriti i seguenti:

"3-bis. Nel caso di arresto in flagranza o di fermo, il giudice rilascia il nulla osta allíatto della convalida, salvo che applichi la misura della custodia cautelare in carcere ai sensi dellíarticolo 391, comma 5, del codice di procedura penale, o che ricorra una delle ragioni per le quali il nulla osta può essere negato ai sensi del comma 3.

3-ter. Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano anche allo straniero sottoposto a procedimento penale, dopo che sia stata revocata o dichiarata estinta per qualsiasi ragione la misura della custodia cautelare in carcere applicata nei suoi confronti. Il giudice, con lo stesso provvedimento con il quale revoca o dichiara líestinzione della misura, decide sul rilascio del nulla osta allíesecuzione dellíespulsione. Il provvedimento è immediatamente comunicato al questore.

3-quater. Nei casi previsti dai commi 3, 3-bis e 3-ter, il giudice, acquisita la prova dellíavvenuta espulsione, se non è ancora stato emesso il provvedimento che dispone il giudizio, pronuncia sentenza di non luogo a procedere. Eí sempre disposta la confisca delle cose indicate nel secondo comma dellíarticolo 240 del codice penale. Si applicano le disposizioni di cui ai commi 13 e 14.

3-quinquies. Se lo straniero espulso rientra illegalmente nel territorio dello Stato prima del termine previsto dal comma 14 ovvero, se di durata superiore, prima del termine di prescrizione del reato più grave per il quale si era proceduto nei suoi confronti, si applica líarticolo 345 del codice di procedura penale. Se lo straniero era stato scarcerato per decorrenza dei termini di durata massima della custodia cautelare, questíultima è ripristinata a norma dellíarticolo 307 del codice di procedura penale.

3-sexies. Il nullaosta allíespulsione non può essere concesso qualora si proceda per uno o più delitti previsti dallíarticolo 407, comma 2, lettera a), del codice di procedura penale, nonchè dallíarticolo 12 del presente decreto.";

c) il comma 4 è sostituito dal seguente:

"4. Líespulsione è sempre eseguita dal questore con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica ad eccezione dei casi di cui al comma 5.";

d) il comma 5 è sostituito dal seguente:

"5. Nei confronti dello straniero che si è trattenuto nel territorio dello Stato quando il permesso di soggiorno è scaduto di validità da più di sessanta giorni e non ne è stato chiesto il rinnovo, líespulsione contiene líintimazione a lasciare il territorio dello Stato entro il termine di quindici giorni. Il questore dispone líaccompagnamento immediato alla frontiera dello straniero, qualora il prefetto rilevi il concreto pericolo che questíultimo si sottragga allíesecuzione del provvedimento.";

e) il comma 8 è sostituito dal seguente:

"8. Avverso il decreto di espulsione può essere presentato unicamente il ricorso al tribunale in composizione monocratica del luogo in cui ha sede líautorità che ha disposto líespulsione. Il termine è di sessanta giorni dalla data del provvedimento di espulsione. Il tribunale in composizione monocratica accoglie o rigetta il ricorso, decidendo con unico provvedimento adottato, in ogni caso, entro venti giorni dalla data di deposito del ricorso. Il ricorso di cui al presente comma può essere sottoscritto anche personalmente, ed è presentato anche per il tramite della rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel paese di destinazione. La sottoscrizione del ricorso, da parte della persona interessata, è autenticata dai funzionari delle rappresentanze diplomatiche o consolari che provvedono a certificarne líautenticità e ne curano líinoltro allíautorità giudiziaria. Lo straniero è ammesso allíassistenza legale da parte di un patrocinatore legale di fiducia munito di procura speciale rilasciata avanti allíautorità consolare. Lo straniero è altresì ammesso al gratuito patrocinio a spese dello Stato, e, qualora sia sprovvisto di un difensore, è assistito da un difensore designato dal giudice nellíambito dei soggetti iscritti nella tabella di cui allíarticolo 29 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, di cui al decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, nonchè ove necessario, da un interprete.";

f) i commi 6, 9 e 10 sono abrogati;

g) il comma 13 è sostituito dai seguenti:

"13. Lo straniero espulso non può rientrare nel territorio dello Stato senza una speciale autorizzazione del Ministro dellíinterno. In caso di trasgressione lo straniero è punito con líarresto da sei mesi ad un anno ed è nuovamente espulso con accompagnamento immediato alla frontiera.

13-bis. Nel caso di espulsione disposta dal giudice, il trasgressore del divieto di reingresso è punito con la reclusione da uno a quattro anni. La stessa pena si applica allo straniero che, già denunciato per il reato di cui al comma 13 ed espulso, abbia fatto reingresso sul territorio nazionale.

13-ter. Per i reati di cui ai commi 13 e 13-bis è sempre consentito líarresto in flagranza dellíautore del fatto e, nellíipotesi di cui al comma 13-bis, è consentito il fermo. In ogni caso contro líautore del fatto si procede con rito direttissimo.";

h) il comma 14 è sostituito dal seguente:

"14. Salvo che sia diversamente disposto, il divieto di cui al comma 13 opera per un periodo di dieci anni. Nel decreto di espulsione può essere previsto un termine più breve, in ogni caso non inferiore a cinque anni, tenuto conto della complessiva condotta tenuta dallíinteressato nel periodo di permanenza in Italia".

EMENDAMENTI

11.200

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Sopprimere líarticolo.

11.39

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 11.200

Sopprimere líarticolo.

11.5

Forlani, Maffioli

Respinto

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 11. - (Espulsione amministrativa). ñ 1. Allíarticolo 13, comma 7, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998 sono soppresse le parole: "e ad una traduzione in una lingua da lui conosciuta, ovvero, ove non sia possibile, in lingua francese, inglese o spagnola"".

11.500

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Id. em. 11.5

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 11. - (Espulsione amministrativa). ñ 1. Allíarticolo 13 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 7 sono soppresse le parole: "e ad una traduzione in una lingua da lui conosciuta, ovvero, ove non sia possibile, in lingua francese, inglese o spagnola"".

11.77a

Maritati

Improcedibile

Al comma 1, premettere alla lettera a), la seguente:

"0a) dopo il comma 2, è inserito il seguente:

"2-bis. Nei casi in cui, sulla base di circostanze obiettive riguardanti líinserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero, il prefetto non rilevi la necessità di adottare un provvedimento di espulsione, il questore rilascia un permesso di soggiorno in applicazione dei commi 5, 6, 9 dellíarticolo 5 o, quando questo non sia possibile, ingiunge allo straniero di lasciare il territorio dello Stato entro quindici giorni. In questo caso il questore procede al rilevamento delle impronte digitali dello straniero. Ove lo straniero non ottemperi allíingiunzione del questore, il prefetto ne dispone líespulsione"".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

11.201

Del Pennino

Improcedibile

Al comma 1, prima della lettera a), inserire la seguente:

"0a) al primo comma sopprimere le parole: "di ordine pubblico o", e dopo il secondo comma inserire il seguente comma:

"2-bis. Líespulsione dello straniero può essere disposta dal Prefetto al di fuori dei casi indicati nel precedente comma 2 per motivi di ordine pubblico."".

11.202

Del Pennino

Respinto

Al comma 1, premettere alla lettera a), la seguente:

"0a) la lettera b) del comma 2 è sostituita dalla seguente:

"b) si è trattenuto nel territorio dello Stato privo di valido documento attestante la sua identità e nazionalità o senza aver richiesto il permesso di soggiorno nel termine prescritto, salvo che il ritardo sia dipeso da forza maggiore, ovvero quando il permesso di soggiorno è stato revocato o annullato, ovvero è scaduto da più di sessanta giorni e non ne è stato chiesto il rinnovo;"".

11.11

Del Pennino

Ritirato

Al comma 1, premettere alla lettera a), la seguente:

"0a) al comma 2, lettera b), dopo le parole: "territorio dello Stato" sono aggiunte le seguenti: "privo di valido documento attestante la sua identità e nazionalità o"".

11.78

Maritati

Respinto

Al comma 1, premettere alla lettera a), la seguente:

"0a) al comma 2 le parole: "líespulsione è disposta dal prefetto" sono sostituite dalle seguenti: "Il prefetto può disporre líespulsione"".

11.79

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

11.42

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 11.79

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

11.14

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:

a) il comma 3 è sostituito dal seguente:

"3. Líespulsione è disposta in ogni caso con decreto motivato immediatamente esecutivo, anche se sottoposto a gravame o impugnativa da parte dellíinteressato. Quando lo straniero è sottoposto a procedimento penale e non si trova in stato di custodia cautelare in carcere, il questore, prima di eseguire líespulsione, richiede il nulla osta allíautorità giudiziaria, che può negarlo solo in presenza di inderogabili esigenze processuali valutate in relazione allíaccertamento della responsabilità di persone concorrenti nei reati o imputate in procedimenti per reati connessi, e allíinteresse della persona offesa, incluso il caso in cui líoffeso sia lo straniero stesso. In tal caso líesecuzione del provvedimento è sospesa fino a quando líautorità giudiziaria comunica la cessazione delle esigenze processuali. Il questore, ottenuto il nulla osta, provvede allíespulsione con le modalità di cui al comma 4. Il nulla osta si intende concesso qualora líautorità giudiziaria non provveda entro quindici giorni dalla data di ricevimento della richiesta da parte dellíautorità giudiziaria competente. In attesa della decisione sulla richiesta di nulla osta, il questore può adottare la misura del trattenimento presso un centro di permanenza temporaneo, secondo i termini, le modalità e le garanzie previste ai sensi dellíarticolo 14, nei confronti dello straniero qualora sussista il pericolo concreto ed attuale che egli si renda irreperibile".

11.81

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera a), nel comma 3, primo periodo, sopprimere le parole: "immediatamente esecutivo, anche se sottoposto a gravame o impugnativa da parte dellíinteressato".

11.60

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a), nel comma 3, sostituire le parole: "anche se sottoposto" con le seguenti: "tranne se sottoposto".

11.203

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a), alinea "3", sostituire le parole: "anche se" con le parole: "se non".

11.25

Stiffoni, Monti

Ritirato

Al comma 1, lettera a), capoverso, nel comma 3, secondo periodo, sostituire le parole da: "e non si trova in stato", fino alla fine del periodo con le seguenti: "o comunque, in relazione ad un procedimento penale, la sua presenza sul territorio nazionale si renda necessaria, líautorità giudiziaria comunica alla questura territorialmente competente la sussistenza di inderogabili esigenze processuali che ostino allíespulsione dello straniero".

11.82

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera a), capoverso, secondo periodo, sopprimere le parole: "in carcere".

11.61

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a), capoverso, dopo le parole: "richiede il nulla osta allíautorità giudiziaria" sopprimere il resto del periodo dalle parole: "che può negarla" alle parole: "interesse della persona offesa".

1.83

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera a), capoverso, secondo periodo, dopo le parole: "richiede il nulla osta allíautorità giudiziaria, che" inserire le seguenti: ", sentito líinteressato,".

11.204

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a), alinea "3", dopo le parole: "che può negarlo" sopprimere il periodo: "solo in presenza di inderogabili esigenze processuali... e allíinteresse della persona offesa".

11.84

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera a), capoverso, secondo periodo, sopprimere le parole: "valutate in relazione allíaccertamento della responsabilità di persone concorrenti nei reati o imputate in procedimenti per reati connessi, e allíinteresse della persona offesa".

Conseguentemente, al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-bis, sostituire le parole: "ricorra una delle ragioni" con le seguenti: "ricorrano le esigenze processuali".

11.106

Boscetto, Pastore

Approvato

Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: "della responsabilità di persone concorrenti nei reati o imputate" con le seguenti: "della responsabilità di eventuali concorrenti nel reato o imputati".

11.37

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a), capoverso, nel comma 3, secondo periodo, aggiungere, dopo le parole: "persona offesa" le seguenti: ", incluso il caso in cui líoffeso sia lo straniero stesso".

11.205

Zancan, Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni

Respinto

Al comma 1, lettera a), alinea "3", alla fine del secondo periodo dopo le parole: "persona offesa" aggiungere le seguenti: "a comprovate esigenze di difesa del sottoposto a procedimento penale".

11.80

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera a), capoverso, sopprimere il quinto periodo.

11.500a

Falcier

Ritirato

Al comma 1, lettera a), capoverso, nel comma 3, sostituire il quinto periodo con il seguente. "Il nullaosta síintende implicitamente concesso, se il giudice non ha espressamente previsto di subordinare ad esso líespulsione dello straniero".

Conseguentemente sopprimere il sesto periodo.

11.62

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le seguenti" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera a), capoverso, quinto periodo, sostituire le parole: "quindici giorni" con le seguenti: "novanta giorni".

11.206

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera a), alinea 3, la parola: "quindici" è sostituita dalla parola: "sessanta".

11.8

Valditara, Magnalbò

Precluso

Al comma 1, capoverso, quinto periodo, sostituire la parola: "quindici giorni" con la seguente: "otto giorni".

11.62a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera a), capoverso 3, quinto periodo, sostituire le parole: "quindici giorni" con le seguenti: "dieci giorni".

11.36

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Approvato

Al comma 1, lettera a), capoverso, nel quinto periodo dopo le parole: "quindici giorni" sostituire le parole: "dalla richiesta" con le seguenti: "dalla data di ricevimento della richiesta da parte dellíautorità giudiziaria competente".

11.36a

Boscetto, Pastore

Id. em. 11.36

Al comma 1, lettera a), capoverso, nel quinto periodo dopo le parole: "quindici giorni" sostituire le parole: "dalla richiesta" con le seguenti: "dalla data di ricevimento della richiesta da parte dellíautorità giudiziaria competente".

11.43

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera b).

11.44

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il comma 3-bis.

11.89

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sostituire il comma 3-bis, con il seguente:

"3-bis. Nel caso di arresto in flagranza o di fermo, il giudice, sentito líinteressato, rilascia il nulla osta allíatto dellíordinanza di cui allíarticolo 391, comma 6, del codice di procedura penale, salvo che ricorrano le esigenze processuali per le quali il nulla osta può essere negato ai sensi del comma 3".

11.85

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-bis dopo le parole: "il giudice" inserire le seguenti: ", sentito líinteressato".

11.86

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-bis sopprimere le parole: "che applichi la misura della custodia cautelare in carcere ai sensi dellíarticolo 391, comma 5, del codice di procedura penale, o".

11.87

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-bis sopprimere le parole: "in carcere".

11.88

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-bis, sostituire le parole: "ricorra una delle ragioni" con le seguenti: "ricorrano le esigenze processuali".

11.45

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il comma 3-ter.

11.207

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea "3-ter", sopprimere la parola: "revocata"

11.208

Zancan, Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea "3-ter", dopo le parole: "qualsiasi ragione" aggiungere le seguenti: "diversa dalla insussistenza di gravi indizi a carico"

11.90

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-ter, primo periodo, sopprimere le parole: "in carcere".

11.209

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea "3-ter", sopprimere le parole: "revoca o"

11.91

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-ter, secondo periodo, dopo le parole: "líestinzione della misura," inserire le seguenti: "sentito líinteressato".

11.92

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-ter, secondo periodo, sostituire le parole: "decide sul rilascio del nulla osta allíesecuzione dellíespulsione" con le seguenti: ", sentito líinteressato, rilascia il nulla osta allíesecuzione dellíespulsione salvo che ricorrano le esigenze processuali per le quali il nulla osta può essere negato ai sensi del comma 3".

11.210

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea "3-ter", sopprimere la parola: "immediatamente"

11.46

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il comma 3-quater.

11.93

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sostituire il comma 3-quater, con il seguente:

"3-quater. Nei casi previsti dai commi 3, 3-bis e 3-ter, è sempre disposta la confisca delle cose indicate nel secondo comma dellíarticolo 240 del codice penale".

11.1

Bobbio Luigi

Ritirato

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-quater, sostituire il primo periodo con il seguente: "Nei casi previsti dai commi 3, 3-bis, e 3-ter, il giudice, acquista la prova dellíavvenuta espulsione, pronuncia sentenza di non luogo a procedere o, se è stato emesso il provvedimento che dispone il giudizio, sentenza di non doversi procedere".

11.47

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il comma 3-quinquies.

11.94

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Id. em. 11.47

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il comma 3-quinquies.

11.48

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il primo periodo del comma 3-quinquies.

11.211

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea "3-quinquies", sopprimere la parola: "illegalmente".

11.49

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il secondo periodo del comma 3-quinquies.

11.50

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sopprimere il comma 3-sexies.

11.15

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, sostituire il comma 3-sexies con il seguente:

"3-sexies. Il nullaosta allíespulsione non può essere concesso qualora si proceda per uno o più delitti previsti dallíarticolo 380 del codice penale, nonchè dallíarticolo 12 del presente decreto".

11.212

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea "3-sexies", sostituire la parola: "delitti" con la parola: "reati".

11.35

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-sexies, sostituire le parole: "407 comma 2, lettera a)," con la seguente: "380".

11.2

Bobbio Luigi

Ritirato

Al comma 1, lettera b), capoverso, nel comma 3-sexies, dopo le parole: "procedura penale" inserire le altre: "ovvero per i delitti previsti dal libro II, titolo XII, capo III, sezione I del codice penale" e sostituire le parole: "nonchè dallíarticolo 12 del presente decreto" con le altre: "ovvero per uno o più delitti previsti dal presente decreto puniti con pena edittale superiore nel massimo a due anni. Il nulla osta non può inoltre essere concesso nei casi in cui lo straniero è stato già in precedenza espulso".

Conseguentemente allíarticolo 13, comma 1, allíarticolo 16 ivi richiamato, al capoverso 3 e al capoverso 5 dopo le parole: "procedura penale ovvero" inserire le altre: "per i delitti previsti dal libro II, titolo XII, capo III, sezione I del codice penale, nonché per" e aggiungere infine il seguente periodo: "Líespulsione non può inoltre essere disposta qualora lo straniero sia già stato in precedenza espulso".

11.51

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera c).

11.102

Guerzoni, Brutti Massimo

Id. em. 11.51

Al comma 1, sopprimere la lettera c).

11.213

Del Pennino

Ritirato

Le lettere c) e d) sono sostituite dalle seguenti:

"c) il comma 4 è sostituito dal seguente:

"4. Líespulsione è sempre eseguita dal questore con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica".

d) il comma 5 è soppresso".

11.16

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, sostituire la lettera c) con la seguente:

"c) il provvedimento amministrativo di espulsione è eseguito dal questore con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica ad eccezione dei casi di cui al comma 5. In tutti i casi in cui un provvedimento amministrativo di espulsione deve essere eseguito con accompagnamento immediato alla frontiera il questore presenta al giudice del tribunale del luogo in cui lo straniero si trova la richiesta scritta e motivata di autorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera dello straniero espulso e contestualmente, in attesa della decisione del giudice, se sussistono elementi concreti ed attuali che fanno ritenere che lo straniero possa rendersi irreperibile o comunque sottrarsi allíesecuzione del provvedimento di espulsione, adotta nei confronti dello straniero stesso che non sia già sottoposto a custodia cautelare in carcere il provvedimento di trattenimento presso un centro di permanenza temporanea e assistenza ai sensi dellíarticolo 14. Quando sussista una delle cause ostative allíesecuzione materiale dellíaccompagnamento indicate nel comma 1 dellíarticolo 14 il questore invia contestualmente al giudice líulteriore richiesta motivata che qualora autorizzi líaccompagnamento alla frontiera dello straniero espulso disponga altresì il provvedimento di ulteriore trattenimento di costui per la durata massima indicata nellíarticolo 14. Il Questore con la richiesta invia al giudice procedente, non oltre le quarantotto ore dallíemanazione del trattenimento, anche il provvedimento di trattenimento consegnato allo straniero, il provvedimento amministrativo di espulsione e líeventuale nullaosta allíespulsione concesso dallíautorità giudiziaria competente o la relativa richiesta presentata da più di 15 giorni, e contestualmente consegna allo straniero trattenuto copia di tale documentazione inviata al giudice e qualora ne sia sprovvisto provvede a nominare un difensore díufficio ai sensi dellíarticolo 14. Il giudice entro quarantotto ore dal ricevimento degli atti, sentito líinteressato e il suo difensore, con unico decreto provvede a disporre, se sussistono i requisiti previsti dalla legge, nellíordine, la convalida del trattenimento temporaneo disposto dal questore, líautorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera e il provvedimento di ulteriore trattenimento dello straniero per uno dei motivi e per i termini indicati nellíarticolo 14. In ogni caso il giudice rigetta tali provvedimenti se non sussistono i presupposti previsti dalla legge per adottare il provvedimento amministrativo di espulsione o per la sua esecuzione con accompagnamento alla frontiera, ovvero se lo straniero si trova in una delle situazioni indicate negli articoli 18, 19, 20, 30 e 31 del presente testo unico e in tali casi annulla il provvedimento di espulsione e dispone che il Questore rilasci i titoli di soggiorno previsti dalle norme vigenti. La decisione del giudice è immediatamente esecutiva anche in pendenza di un ricorso per Cassazione ed è immediatamente comunicata anche per le vie brevi al competente questore, nonché, con la necessaria traduzione, allíinteressato".

11.95

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Respinto

Al comma 1, lettera c), sostituire il comma 4 con il seguente:

"4. Líespulsione è eseguita dal questore con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica, quanto lo straniero:

a) è espulso ai sensi del comma 1 o si è trattenuto indebitamente nel territorio dello Stato oltre il termine fissato con líintimazione;

b) è espulso ai sensi del comma 2, lettera c) e il prefetto rilevi, sulla base di circostanze obiettive, il concreto pericolo che lo straniero si sottragga allíesecuzione del provvedimento".

11.214

Pagliarulo, Marino, Muzio

Respinto

Al comma 1, lettera c), dopo le parole: "eseguita dal questore" sono inserite le seguenti: ", previa convalida da parte dellíautorità giudiziaria".

11.215

Boco, Carella, Cortiana, De Patris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera c), alinea "4" sostituire le parole: "alla frontiera" con le seguenti: "al posto di frontiera".

11.34

Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera c), capoverso, nel comma 4, dopo le parole: "forza pubblica" inserire le seguenti: ", previa convalida dellíautorità giudiziaria".

11.12

Del Pennino

Respinto

Al comma 1, lettera c), capoverso, nel comma 4, sopprimere le parole: "ad eccezione dei casi al cui comma 5".

11.75

Dentamaro, Giaretta, Toia, Dato

Respinto

Al comma 1, lettera c), capoverso, nel comma 4, aggiungere il seguente periodo: "Líespulsione di cui al presente comma è disposta, su proposta del questore, con provvedimento del tribunale in composizione monocratica".

11.103

Villone

Respinto

Al comma 1, lettera c), capoverso, nel comma 4 aggiungere, in fine, il seguente periodo:

"In ogni caso a seguito del provvedimento di espulsione da eseguire con accompagnamento alla frontiera a mezzo di forza pubblica, il questore trasmette copia degli atti al Tribunale territorialmente competente, senza ritardo e comunque entro le quarantotto ore dallíadozione del provvedimento. Il giudice, ove ritenga sussistenti i presupposti, convalida il provvedimento del questore, nei modi di cui agli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civile, sentito líinteressato. Il provvedimento cessa di avere ogni effetto qualora non sia convalidato nelle quarantotto ore successive".

11.52

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Ritirato

Al comma 1, sopprimere la lettera d).

11.96

Maritati, Guerzoni, Brutti MassimoÑ Ayala, Calvi, Fassone

Ritirato

Al comma 1, sopprimere la lettera d).

11.96a

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Le parole da: "Al comma 1" a "lettera d)" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, sopprimere la lettera d).

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

11.52a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sopprimere la lettera d).

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 15 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

11.13

Del Pennino

Ritirato

Al comma 1, sostituire la lettera d) con la seguente:

"d) il comma 5 è soppresso".

11.17

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, sostituire la lettera d):

"d) il comma 5 è sostituito dal seguente:

"5. Nei confronti dello straniero che si è trattenuto nel territorio dello Stato quando il permesso di soggiorno è scaduto di validità da più di sessanta giorni e non ne è stato chiesto il rinnovo ovvero quando il permesso di soggiorno è stato revocato o annullato, il provvedimento amministrativo di espulsione contiene líintimazione a lasciare il territorio dello Stato entro il termine di quindici giorni. In tali casi il questore dispone líaccompagnamento immediato alla frontiera dello straniero osservando la procedura prevista dal comma 4, qualora i termini indicati siano scaduti senza che lo straniero abbia lasciato il territorio dello Stato o quando il prefetto rilevi il concreto pericolo che lo straniero si sottragga allíesecuzione del provvedimento"".

11.216

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera d), alinea "6", sostituire le parole: "dello straniero" con le seguenti: "di colui che è oggetto di espulsione".

11.64

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le parole" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera d), capoverso, sostituire le parole: "da più di sessanta giorni" con le parole: "da più di novanta giorni".

11.217

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), alinea "5", sostituire la parola: "sessanta" con la parola: "centoventi".

11.63

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le seguenti" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera d), capoverso, dopo le parole: "non ne è stato chiesto il rinnovo" inserire le seguenti: "o nei casi in cui, per qualsiasi ragione, non è stato possibile procedere al trattenimento dello straniero in un centro di permanenza temporanea".

11.33

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera d), capoverso, nel primo periodo, dopo le parole: "il rinnovo" inserire le seguenti: "ovvero quando il permesso di soggiorno è stato revocato o annullato".

11.218

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera d), alinea "5", sostituire le parole: "lasciare il territorio dello Stato" con le parole: "uscire dallíItalia".

11.65

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera d), capoverso, sostituire le parole: "entro il termine di quindici giorni" con le parole: "entro il termine di sessanta giorni".

11.219

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 11.65

Al comma 1, lettera d), alinea "5", sostituire la parola: "quindici" con la parola: "sessanta".

11.66

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera d), capoverso, sopprimere il secondo periodo.

11.32

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Al comma 1, lettera d), capoverso, sostituire il secondo periodo con il seguente: "In tali casi il questore dispone líaccompagnamento immediato alla frontiera dello straniero osservando la procedura prevista dal comma 4, qualora i termini indicati siano scaduti senza che lo straniero abbia lasciato il territorio dello Stato o quando il prefetto rilevi il concreto pericolo che lo straniero si sottragga allíesecuzione del provvedimento".

11.104

Guerzoni, Brutti Massimo

Al comma 1, lettera d), capoverso, sostituire il secondo periodo con il seguente: "Quando líespulsione è disposta ai sensi del comma 2, lettera b), il questore può adottare la misura di cui allíarticolo 14, comma 1, qualora il prefetto rilevi, tenuto conto di circostanze obiettive riguardanti líinserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero, il concreto pericolo che questíultimo si sottragga allíesecuzione del provvedimento".

11.220

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera d), alinea "5", sostituire la parola: "dispone" con la parola: "ordina".

11.7

Magnalbò, Valditara

Al comma 1, lettera d), capoverso, nel comma 5, abrogare la parola: "il Prefetto".

11.3

Bobbio Luigi

Al comma 1, lettera d), capoverso, nel comma 5, aggiungere, in fine, le seguenti parole: "ovvero quando lo straniero si trattenga indebitamente nel territorio dello Stato oltre il termine fissato con líintimazione".

11.53

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, sopprimere la lettera e).

11.18

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Al comma 1, sostituire la lettera e) con la seguente:

e) ll comma 8 è sostituito dal seguente:

"8. Avverso il provvedimento amministrativo di espulsione può essere presentato unicamente il ricorso al tribunale in composizione monocratica del luogo in cui ha sede líautorità che ha disposto líespulsione entro il termine di sessanta giorni dalla data in cui il provvedimento di espulsione è stato comunicato allo straniero. Il tribunale in composizione monocratica accoglie o rigetta il ricorso, decidendo con unico provvedimento adottato, in ogni caso, entro venti giorni dalla data di deposito del ricorso, nei modi di cui agli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civile, sentito líinteressato, anche per il tramite della competente rappresentanza diplomatico-consolare italiana. Il ricorso di cui al presente comma può essere sottoscritto anche personalmente, ed è presentato anche per il tramite della rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel paese di destinazione. La sottoscrizione del ricorso, da parte della persona interessata, è autenticata dai funzionari delle rappresentanze diplomatiche o consolari che provvedono a certificarne líautenticità e ne curano líinoltro allíautorità giudiziaria. Lo straniero è ammesso allíassistenza legale da parte di un patrocinatore legale di fiducia munito di procura speciale rilasciata avanti allíautorità consolare. Lo straniero è altresì ammesso al gratuito patrocinio a spese dello Stato, e, qualora sia sprovvisto di un difensore, è assistito da un difensore designato dal giudice nellíambito dei soggetti iscritti nella tabella di cui allíarticolo 29 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, di cui al decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, e successive modificazioni, nonché ove necessario, da un interprete. Qualora il decreto di espulsione sia stato annullato dal giudice competente ad esaminare la richiesta di autorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera ai sensi del comma 4 líannullamento del decreto impugnato deve essere immediatamente comunicato dallíautorità di pubblica sicurezza al giudice, il quale dichiara estinto il giudizio".

11.221

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera e), alinea "8", sostituire le parole: "tribunale in composizione monocratica" con le parole: "giudice unico".

11.31

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Al comma 1, lettera e), capoverso, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: "entro il termine di sessanta giorni dalla data in cui il provvedimento di espulsione è stato comunicato allo straniero".

11.222

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera e), alinea "8", sostituire la parola: "sessanta" con la parola: "conventi".

11.67

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera e), capoverso, secondo periodo, sostituire la parola: "sessanta" con la parola: "novanta".

11.97

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Al comma 1, lettera e), capoverso, terzo periodo, dopo le parole: "Il tribunale in composizione monocratica" inserire le seguenti: ", sentito líinteressato,".

11.23

Stiffoni, Monti

Al comma 1, lettera e), capoverso, terzo periodo, sostituire le parole: "in ogni caso, entro venti giorni dalla data di deposito del ricorso." con le seguenti parole: "in applicazione delle disposizioni di cui allíarticolo 127 del codice di procedura penale in quanto compatibili ed utilizzando gli atti contenuti nel fascicolo del ricorso. La decisione è inappellabile".

11.223

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera e), alinea "8", sostituire la parola: "venti" con la parola: "sessanta".

11.29

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Al comma 1, lettera e), capoverso, terzo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: "nei modi di cui agli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civile, sentito líinteressato, anche per il tramite della competente rappresentanza diplomatico-consolare italiana".

11.105

Maritati, Guerzoni

Al comma 1, lettera e), capoverso, terzo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: "sentito líinteressato, nei modi di cui agli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civile".

11.68a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera e), capoverso 8 settimo periodo sostituire le parole: "nonché ove necessario, da un interprete" con le seguenti: "da un interprete".

Conseguentemente líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

11.68

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera e), capoverso, ultimo periodo, sostituire le parole: "nonché ove necessario, da un interprete" con le parole: "nonché da un interprete".

11.30

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Al comma 1, lettera e), capoverso, aggiungere il seguente periodo: "Qualora il decreto di espulsione sia stato annullato dal giudice competente ad esaminare la richiesta di autorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera ai sensi del comma 4 líannullamento del decreto impugnato deve essere immediatamente comunicato dallíautorità di pubblica sicurezza al giudice, il quale dichiara estinto il giudizio".

11.4

Bobbio Luigi

Al comma 1, lettera e), capoverso, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Il giudice sente líinteressato che ne fa richiesta anche per il tramite delle rappresentanze diplomatiche o consolari".

11.54

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, sopprimere la lettera f).

11.98

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Al comma 1, sopprimere la lettera f).

11.224

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Alla lettera f) comma 1, sopprimere la parola: "9".

11.55

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, sopprimere la lettera g).

11.99

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Al comma 1, sopprimere la lettera g).

11.19

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Al comma 1, sostituire la lettera g), con la seguente:

"g) il comma 13 è sostituito dal seguente:

"13. Lo straniero espulso per effetto di qualsiasi tipo di provvedimento di espulsione non può rientrare nel territorio dello Stato senza una speciale autorizzazione su domanda motivata dellíinteressato presentata dallíinteressato alla competente rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel Paese di origine o di residenza dello straniero. Líautorizzazione è rilasciata con atto scritto e motivato dal Ministro dellíinterno se lo straniero era stato espulso con provvedimento amministrativo o dal competente magistrato di sorveglianza se lo straniero era stato espulso a titolo di misura alternativa alla detenzione o a titolo di misura di sicurezza. In caso di trasgressione al divieto di rientro lo straniero è punito con líarresto da sei mesi ad un anno e il provvedimento amministrativo di espulsione violato è nuovamente eseguito dal Questore con accompagnamento immediato alla frontiera disposto ai sensi dei commi 3 e 4"".

11.38

Boco, De Petris

Al comma 1, sostituire la lettera g), con la seguente:

"g) il comma 13 è sostituito dal seguente:

"13. Lo straniero espulso per effetto di qualsiasi tipo di provvedimento di espulsione non può rientrare nel territorio dello Stato senza una speciale autorizzazione su domanda motivata dellíinteressato presentata dallíinteressato alla competente rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel Paese di origine o di residenza dello straniero. Líautorizzazione è rilasciata con atto scritto e motivato dal Ministro dellíinterno se lo straniero era stato espulso con provvedimento amministrativo o dal competente magistrato di sorveglianza se lo straniero era stato espulso a titolo di misura alternativa alla detenzione o a titolo di misura di sicurezza. In caso di trasgressione al divieto di rientro lo straniero è punito con líarresto da sei mesi ad un anno e il provvedimento amministrativo di espulsione violato è nuovamente eseguito dal Questore con accompagnamento immediato alla frontiera disposto ai sensi dei commi 3 e 4"".

11.76

Cambursano

Al comma 1, la lettera g), è sostituita dalla seguente:

"g) il comma 13 è sostituito dai seguenti:

"13. Lo straniero espulso non può fare ingresso, né transitare o permanere nel territorio dello Stato, senza una specifica autorizzazione del Ministro dellíinterno. In caso di trasgressione lo straniero è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

13-bis. Lo straniero espulso a seguito di applicazione della misura di sicurezza di cui allíarticolo 235 del codice penale e di cui allíarticolo 86 del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, nonché a titolo di sanzione sostitutiva alla detenzione, non può fare ingresso, né transitare o permanere nel territorio dello Stato per la durata della misura e comunque per un periodo di cinque anni. In caso di trasgressione lo straniero è punito con la reclusione da due a sei anni.

13-ter. Nei casi previsti dai commi 13 e 13-bis è obbligatorio líarresto in flagranza e si procede con rito direttissimo"".

11.56

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), capoverso, sopprimere il comma 13.

11.225

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), alinea "13", sostituire le parole: "dellíInterno" con le parole: "degli Affari Esteri"

11.100

Brutti Massimo, Guerzoni, Maritati, Ayala, Calvi, Fassone

Al comma 1, lettera g), capoverso, nel comma 13, secondo periodo, sostituire le parole: "da sei mesi ad un anno" con le seguenti: "da due a sei mesi".

11.69

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), capoverso, nel comma 13, sostituire le parole: "da sei mesi ad un anno" con le seguenti: "da tre mesi a sei mesi".

11.226

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), alinea "13", sostituire le parole: "un anno" con le seguenti: "dieci mesi".

11.70

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), capoverso, nel comma 13, sopprimere le parole: "ed è nuovamente espulso con accompagnamento immediato alla frontiera".

11.227

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), alinea "13", sopprimere le parole: "con accompagnamento immediato alla frontiera".

11.57

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), capoverso, sopprimere il comma 13-bis.

11.501

Brutti Massimo

Al comma 1, lettera g), sostituire il capoverso 13-bis. con il seguente:

"13-bis. Nel caso di espulsione disposta da giudice, al trasgressore che commetta nuovamente un reato non colposo si applica sempre líaumento di un terzo della pena".

11.71

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), capoverso, nel comma 13-bis, sostituire le parole: "da un anno a quattro anni" con le parole: "da sei mesi a due anni".

11.228

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), alinea 13-bis, sostituire la parola: "quattro" con la parola: "tre".

11.58

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), capoverso, sopprimere il comma 13-ter.

11.24

Stiffoni, Monti

Al comma 1, lettera g), capoverso, sostituire il comma 13-ter con il seguente:.

"13-ter. È consentito líarresto anche fuori dei casi di flagranza della persona che ha posto in essere una condotta punibile a norma dei commi 13 e 13-bis. Nellíudienza di convalida il giudice, se ne ricorrono i presupposti, dispone líapplicazione di una delle misure coercitive previste dalla legge anche al di fuori dei limiti previsti dallíarticolo 280 del codice di procedura penale".

11.72

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), capoverso, nel comma 13-ter, sostituire le parole: "è sempre consentito" con le parole: "non è consentito".

11.229

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera g), alinea 13-bis, sostituire le parole: "il fermo" con le seguenti: "líaccompagnamento in questura".

11.20

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Al comma 1, sopprimere la lettera h).

11.28

Boco, De Petris

Al comma 1, sopprimere la lettera h).

11.59

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, sopprimere la lettera h).

11.101

Maritati, Guerzoni, Brutti Massimo, Ayala, Calvi, Fassone

Al comma 1, sopprimere la lettera h).

11.27

Boco, De Petris

Al comma 1, sostituire la lettera h), con la seguente:

"h) il comma 14 è sostituito dal seguente:

"14. Il divieto di cui al comma 13 opera per un periodo massimo di cinque anni, salvo che il giudice o il Tribunale amministrativo regionale, con il provvedimento che decide sul ricorso di cui ai commi 8 e 11, ne determinino diversamente la durata per un periodo inferiore, sulla base di notivi legittimi addotti dallíinteressato"".

11.73

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera h), capoverso, nel comma 14, sostituire la parola: "dieci" con la seguente: "tre".

11.230

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera h), alinea "14", sostituire la parola: "dieci" con la seguente: "sei".

11.106A

Guerzoni, Brutti Massimo, Maritati, Battafarano, Di Siena

Al comma 1, lettera h), capoverso, nel comma 14, sostituire la parola: "dieci" con la seguente: "cinque".

11.74

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Al comma 1, lettera h), capoverso, nel comma 14, sostituire le parole: "a cinque anni" con le seguenti: "a due anni".

11.26

Boco, De Petris

Al comma 1, lettera h), capoverso, nel comma 14, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Allo scadere di detto periodo, il regolamento di attuazione del presente decreto, stabilisce le modalità per la cancellazione immediata dagli archivi del Sistema informazione Schengen (SIS) della segnalazione finalizzata alla non ammissione dello straniero".

11.6

Valditara, Magnalbò

Al comma 1, lettera h), capoverso, dopo il comma 14, aggiungere il seguente:

"14-bis. Fermo restando quanto stabilito nei commi precedenti, lo straniero destinatario di un provvedimento di espulsione, che ne ostacoli líesecuzione non fornendo elementi idonei per la sua esatta identificazione, è punito con la reclusione da uno a quattro anni".

11.22

Stiffoni, Monti

Al comma 1, aggiungere, in fine, la seguente lettera:

"i) dopo il comma 15, è aggiunto il seguente:

"15-bis. Fermo restando quanto stabilito nei commi precedenti, lo straniero destinatario di un provvedimento di espulsione, che ne ostacoli líesecuzione non fornendo sufficienti elementi per la sua esatta identificazione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni"".

11.231

Crema, Manieri, Marini

Dopo il comma 1, inserire il seguente:

"1-bis. Allíarticolo 13 del testo unico, comma 2, lettera a), dopo le parole: "ai sensi dellíarticolo 10", sono aggiunte le seguenti: "salvo quanto dispone il comma 1.bis dellíarticolo 5".

11.107a

Guerzoni, Budin

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

"1-bis. Al comma 2 dellíarticolo 13 del testo unico (decreto legislativo n. 268 del 1998), sostituire le parole: "Líespulsione è disposta dal prefetto" con le seguenti: "Il prefetto può disporre líespulsione"".

Corrispondentemente, dopo il comma 2 dellíarticolo 13 del testo unico, aggiungere i seguenti:

"2-bis. Nei casi in cui, sulla base di circostanze obiettive riguardanti líinserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero, il prefetto non rilevi la necessità di adottare su provvedimento di espulsione, il Questore rilascia un permesso di soggiorno in applicazione dei commi 5, 6 o 9 dellíarticolo 5, o, quando questo non sia possibile, ingiunge allo straniero di lasciare il territorio dello Stato entro quindici giorni. In questo caso, il Questore procede al rilevamento delle impronte digitali dello straniero. Ove lo straniero non ottemperi allíingiunzione del questore, il prefetto ne dispone líespulsione.

2-ter. Il Ministero dellíinterno, in collaborazione con la Croce rossa italiana o con organizzazioni umanitarie specializzate di comprovata affidabilità predispone programmi per un positivo reinserimento in patria degli stranieri che lascino il territorio dello Stato in seguito ad uno dei provvedimenti previsti dal presente articolo, anche avvalendosi delle risorse ricavate dalle sanzioni pecuniarie irrogate in applicazione del presente testo unico".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 11

11.0.1

Del Pennino

Dopo líarticolo 11, inserire il seguente:

"Art. 11-bis.

1. Agli articoli 13-bis e 14 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, sostituire la parola: "pretore" con: "tribunale in composizione monocratica"".

11.0.2

Del Pennino

Dopo líarticolo 11, inserire il seguente:

"Art. 11-bis.

1. Al primo comma sopprimere le parole: "di ordine pubblico o", e dopo il secondo comma inserire il seguente:

"2-bis: Líespulsione dello straniero può essere disposta dal Prefetto al di fuori dei casi indicati nel precedente comma 2 per motivi di ordine pubblico"".

11.0.3

Magnalbò, Valditara

Dopo líarticolo 11, inserire il seguente:

"Art. 11-bis.

1. Al comma 2 dellíarticolo 13, la parola: "prefetto" è sostituita con la seguente: "questore".

 



Allegato B

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA

Disegni di legge, annunzio di presentazione

Sen. FRAU Aventino

Modifica all' articolo 1 della legge 14 gennaio 1999, n. 4, in materia di riconoscimento ai tecnici laureati vincitori

di concorso della qualifica di ricercatore universitario confermato. (1163)

(presentato in data 20/02/02 )

Sen. MULAS Giuseppe

Istituzione del Museo archeologico navale di Olbia (1164)

(presentato in data 20/02/02 )

 

Disegni di legge, assegnazione

In sede referente

1 Commissione permanente Aff. cost.

Sen. SCALERA Giuseppe

Disposizioni per lo sviluppo del terzo settore (1059)

previ pareri delle Commissioni 5ƒ Bilancio, 6ƒ Finanze, 7ƒ Pubb. istruz., Commissione parlamentare questioni

regionali

(assegnato in data 21/02/02 )

Disegni di legge, ritiro

In data 20 febbraio 2002, il senatore Malabarba ha ritirato, anche a nome degli altri firmatari, il disegno di legge: "Modifica del secondo comma, dell'articolo 9 del decreto legislativo 13 settembre 1946, n. 233, in materia di iscrizione di stranieri agli albi delle professioni sanitarie" (334).

Governo, trasmissione di documenti

Il Presidente della Commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, con lettera in data 18 febbraio 2002, ha inviato, in applicazione dell'articolo 13, comma 1, lettera n), della legge 12 giugno 1990, n. 146, copia dei verbali delle sedute plenarie della Commissione stessa tenutesi in data 10 e 17 gennaio 2002.

Detti verbali sono stati trasmessi, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, del Regolamento, alla 11a Commissione permanente.