SENATO DELLA REPUBBLICA
óóóóóó XIV LEGISLATURA óóóóóó

132a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO

SOMMARIO E STENOGRAFICO

MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2002

(Pomeridiana)

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Presidenza del presidente PERA,

india del vice presidente SALVI

e del vice presidente CALDEROLI



RESOCONTO SOMMARIO

Presidenza del presidente PERA

La seduta inizia alle ore 16,03.

Il Senato approva il processo verbale della seduta di ieri.

Comunicazioni all'Assemblea

PRESIDENTE. Dà comunicazione dei senatori che risultano in congedo o assenti per incarico avuto dal Senato. (v. Resoconto stenografico).

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverte che dalle ore 16,08 decorre il termine regolamentare di preavviso per eventuali votazioni mediante procedimento elettronico.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Sospende la seduta in attesa dellíarrivo del Ministro dellíinterno, ancora impegnato presso la Camera dei deputati nel dibattito sulle comunicazioni relative all'attentato in via Palermo a Roma, avvertendo tuttavia che il tempo della sospensione sarà recuperato al termine della seduta. (Commmenti del senatore Garraffa).

La seduta, sospesa alle ore 16,10, è ripresa alle ore 16,38.

Comunicazioni del Governo sull'attentato a Roma in via Palermo e conseguente discussione

PRESIDENTE. Dà la parola al ministro dell'interno Scajola.

SCAJOLA, ministro dell'interno. In ordine all'attentato di ieri mattina, chiaramente diretto contro il Ministero dell'interno quale simbolo della sicurezza dello Stato e dei cittadini, è in atto ogni sforzo investigativo per risalire ai responsabili attraverso l'attivazione di ogni livello investigativo e utilizzando tutti gli strumenti offerti dalla recente legislazione antiterrorismo. In assenza di rivendicazioni attendibili e dei riscontri delle analisi ancora in corso relativamente all'esplosivo utilizzato, i primi accertamenti sembrano escludere collegamenti con il terrorismo internazionale e si stanno indirizzando verso gli ambienti della contestazione oltranzista e antagonista; tra questi, i gruppi anarco-insurrezionalisti, che nel recente passato hanno rivendicato l'invio di plichi esplosivi a obiettivi istituzionali nonché l'ordigno rinvenuto a Bologna nello scorso luglio, e altre formazioni responsabili di gesti violenti nell'ultimo anno, tra cui i Nuclei territoriali antimperialisti, che nell'agosto scorso hanno rivendicato l'attentato di Venezia. Stante la gravità dell'episodio, occorre inoltre la massima vigilanza su tutti i possibili obiettivi di carattere istituzionale. In tale direzione sono state date disposizioni per migliorare la qualità dei sistemi di sicurezza passivi, in particolare la videosorveglianza. Nel quadro politico generale l'attentato rappresenta il sintomo di un'aggressività violenta latente che minaccia la sicurezza del Paese ed è diretta a minare la compattezza delle istituzioni. Si impone pertanto, in particolare da parte delle forze politiche presenti in Parlamento, l'assunzione di precise responsabilità nel valutare le conseguenze dei comportamenti politici posti in atto nello svolgimento dei legittimi ruoli di maggioranza e di opposizione. Occorre inoltre che l'esercizio della dialettica politica si ispiri ad un'etica della responsabilità, nella consapevolezza che l'ordine e la sicurezza pubblica rappresentano un bene collettivo, la cui difesa spetta a tutti e non soltanto alle forze dell'ordine. In tale direzione è necessario che il Parlamento respinga ogni atteggiamento provocatorio volto a delegittimare líavversario, così come è opportuno cogliere il valore aggiunto in termini positivi che può derivare dalle recenti forme di neomovimentismo, a condizione che si neutralizzino isolati tentativi destabilizzanti al loro interno. (Vivi applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

CARRARA (Misto-MTL). L'attentato è un segnale da non sottovalutare, in quanto in si inserisce su tensioni sociali che hanno superato il limite di guardia e su una forte conflittualità tra le forze politiche, che devono mantenere fermo il valore della democrazia. Rinnova piena fiducia al Ministro dellíinterno e nellíoperato delle forze dellíordine. (Applausi dai Gruppi FI e AN).

DE PAOLI (Misto-LAL). Apprezza l'equilibrio dell'intervento del Ministro, che ha ammesso di non conoscere la matrice dell'attentato. Auspica che le indagini possano accertare le verità e che inoltre, finalmente, si possa fare chiarezza anche sulle stragi di Stato. (Applausi del senatore Peterlini).

PAGLIARULO (Misto-Com). Sono inaccettabili i toni con cui alcuni esponenti del Governo, a partire dal Presidente del Consiglio, hanno commentato l'attentato terroristico, lanciando indiscriminate accuse alla sinistra e collegando tale grave episodio alla manifestazione del Palavobis. Ciò dimostra che il Governo è allarmato dal calo di consensi e dall'estendersi dei movimenti nella società. (Applausi dai Gruppi Misto-Com, Misto-RC, DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U. Congratulazioni).

MALABARBA (Misto-RC). Gli attentati sono finalizzati ad intimorire movimenti che vogliano difendere la democrazia dagli abusi del potere, per cui risultano aberranti le esternazioni del Ministro della giustizia e del Presidente del Consiglio, che individuando nell'antagonismo sociale la causa indiretta dell'attentato possono fornire ulteriore spazio di azione al terrorismo. (Applausi dal Gruppo Misto-RC, Misto-Com e DS-U).

MARINI (Misto-SDI). E' inopportuno collegare l'attentato di ieri all'acceso dibattito politico in atto, in quanto ciò legittimerebbe tale azione violenta, rispetto alla quale le manifestazioni in corso nel Paese non hanno alcun collegamento. Andrebbero piuttosto ricercate altre matrici, anche internazionali, e soprattutto è necessario un comune impegno contro la violenza. (Applausi dai Gruppi Misto-SDI, DS-U, Mar-DL-U, FI e UDC:CCD-CDU-DE).

BOCO (Verdi-U). L'attentato è un episodio grave e preoccupante, che esige una condanna senza attenuanti, il massimo di unità nel Paese ed il rasserenamento degli animi. Alcuni Ministri, invece, ingiuriano i movimenti e addirittura l'opposizione parlamentare, fornendo, con regressive dietrologie, l'ennesima dimostrazione dell'irresponsabilità di questo Governo e della sua incapacità di tenere il Paese unito. (Applausi dai Gruppi Verdi-U, Misto-RC, DS-U e Mar-DL-U).

PERUZZOTTI (LNP). Un attentato nei pressi di uno dei palazzi più sicuri della capitale mina la sicurezza dei cittadini, argomento sul quale in questi mesi il Governo non ha ottenuto sufficienti risultati. L'Esecutivo non ascolta le giuste richieste dei rappresentanti delle forze dell'ordine, si è finora proceduto ad un incisivo ricambio ai vertici amministrativi del Viminale, dove vi è qualche alto funzionario che vuole mettere in cattiva luce il Governo. (Applausi dai Gruppi LNP e AN e del senatore Ponzo).

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). E' apprezzabile l'intervento del Ministro, che ha invitato ad evitare dietrologie, alla moderazione nei toni e alla necessaria indagine sui fatti, per evitare che il Paese ripercorra tragedie già conosciute in un periodo buio della sua storia. La maggioranza ha la responsabilità di garantire al massimo grado l'esercizio della libertà di critica, con la sola esclusione delle manifestazioni violente. (Applausi dai Gruppi UDC:CCD-CDU-DE, FI, AN, Mar-DL-U, Aut e DS-U).

BORDON (Mar-DL-U). L'atto aberrante di ieri tende ad inserirsi in uníaspra dialettica politica confidando nella vulnerabilità della democrazia, che è compito delle forze politiche difendere, come seppero fare negli anni '70 il Partito comunista e la Democrazia cristiana. Per questo sono da respingere le esternazioni del Presidente del Consiglio ed di alcuni Ministri, che hanno inteso utilizzare politicamente l'attentato per condannare la manifestazione del Palavobis, intesa a difendere lo Stato di diritto, la giustizia e la legalità. I membri del Governo devono comportarsi in modo adeguato alla responsabilità della loro carica. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U, Verdi-U e Aut e del senatore Togni. Congratulazioni).

NANIA (AN). Il recente atto terroristico è un episodio che non va sottovalutato, ma neanche strumentalizzato ed a questo proposito condivide il richiamo alla pacatezza del linguaggio rivolto dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Senato. L'obiettivo della recente manifestazione del Palavobis non è stato soltanto il Governo, bensì anche l'opposizione, probabilmente con l'intenzione di interrompere il processo bipolare in atto. La democrazia in Italia non corre alcun pericolo, in quanto il contesto istituzionale è trasparente e nel sistema esistono molti centri di potere; pertanto il forte antagonismo sociale deve essere convogliato in un trasparente conflitto e non deve radicalizzarsi in una contraddizione insanabile. (Applausi dai Gruppi AN, FI e UDC:CCD-CDU-DE. Molte congratulazioni).

BRUTTI Massimo (DS-U). Invita a far uso della massima prudenza nel valutare le rivendicazioni dell'attentato e gli elementi di fatto, dal momento che anche un atto dimostrativo, comíè evidentemente quello in oggetto, è molto pericoloso per la democrazia e in quanto tale richiede uníattenta vigilanza da parte di tutte le forze politiche, evitando ogni possibile strumentalizzazione. La sinistra assume certamente l'impegno ad abbassare i toni del confronto politico e ad isolare gli estremismi, ma non si può negare che le dichiarazioni dei due ministri leghisti Bossi e Castelli sono irresponsabili e generano inquietudine nei cittadini, facendo loro paventare ulteriore violenza e contraddicendo uno dei compiti fondamentali di un Governo democratico, quello di garantire la libera manifestazione del dissenso. (Applausi dai Gruppi DS-U e Verdi-U).

MALAN (FI). Desidera testimoniare, a nome di Forza Italia, la solidarietà al ministro Scajola e al suo Dicastero, obiettivo degli attentatori di ieri, nonché esprimere gratitudine per l'azione svolta finora a favore del Paese. Quanto alla doverosa assunzione di responsabilità che deve riguardare tutte le forze politiche, precisa che Forza Italia non ha mai messo in correlazione diretta l'attentato di ieri notte con le manifestazioni politiche svolte nei giorni scorsi, che rappresentano un utile contributo alla democrazia; tuttavia, una costante delegittimazione del Governo e del suo operato favorisce la commissione degli atti di violenza. Occorre pertanto rinsaldare la compattezza delle istituzioni, pur consentendo un confronto politico ed una dialettica parlamentare, anche con toni aspri, purché l'interno del principio democratico. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP. Congratulazioni).

PRESIDENTE. Dichiara concluso lo svolgimento del dibattito sulle comunicazioni del Governo in merito all'attentato di via Palermo a Roma. Ringrazia altresì il Ministro dell'interno e tutti gli intervenuti, esprimendo soddisfazione per l'inequivocabile condanna del gesto criminale, nonché per l'impegno di tutte le forze politiche ad impedire che atti di violenza possano interferire nel confronto tra le forze politiche, che può proseguire liberamente e legittimamente in Parlamento e nelle piazze.

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo

(55) EUFEMI ed altri. ñ Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dellíimmigrazione

(770) CREMA. ñ Nuove norme in materia di immigrazione

(797) Disciplina dellíingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita

(963) TOGNI ed altri. ñ Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo

PRESIDENTE. Riprende l'esame, sospeso nella seduta antimeridiana, degli articoli del disegno di legge n. 795 e passa allíarticolo 18 ed agli emendamenti ad esso riferiti.

TOGNI (Misto-RC). Ritira l'emendamento 18.0.101 e presenta líordine del giorno G600, concernente la tutela degli artisti extracomunitari che lavorano nel settore dello spettacolo. (v. Allegato A).

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 18.1, 18.3, 18.501, 18.0.100 e 18.0.200, dichiarando la disponibilità del Governo ad accogliere l'ordine del giorno preannunciato dal senatore Togni, dopo averne eventualmente concordato il contenuto. contrario ai restanti emendamenti.

Presidenza del vice presidente SALVI

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), respinge gli emendamenti 18.4, 18.500, 18.2, 18.7 e 18.9, tra loro identici.

BOBBIO Luigi (AN). Ritira il 18.1.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), è poi respinto líemendamento 18.200.

PRESIDENTE. L'emendamento 18.201 è improponibile, mentre gli emendamenti 18.203, 18.205, 18.206, 18.207, 18.208, 18.209, 18.211, 18.212, 18.213, 18.214, 18.215 e 18.223 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato, con successive votazioni nominali elettroniche, chieste ancora dal senatore BOCO (Verdi-U), respinge gli emendamenti 18.202, 18.210, 18.8, 18.216, 18.217, 18.219, 18.220, 18.10, nonché il 18.5, il 18.6 e 18.11, tra loro identici. Sono quindi respinti il 18.204, il 18.218 e il 18.221.

VALDITARA (AN). Ritira il 18.3.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste sempre dal senatore BOCO (Verdi-U), sono respinti gli emendamenti 18.223 e 18.224; è respinto altresì il 18.222.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 18.225, 18.229, 18.230, 18.232, 18.235 e 18.236 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato, con successive votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO (Verdi-U), respinge gli emendamenti 18.227, 18.231 e 18.234; sono altresì respinti il 18.226, il 18.228 e il 18.233.

Presidenza del vice presidente CALDEROLI

Con votazione nominale elettronica, chiesta ancora dal senatore BOCO (Verdi-U), è respinto líemendamento 18.237.

FALCIER (FI). Ritira il 18.501 e il 18.0.200.

Il Senato approva líarticolo 18. Eí quindi respinto l'emendamento 18.0.1.

PRESIDENTE. L'emendamento 18.0.100 si intende ritirato.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Accoglie líordine del giorno G600.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno non verrà pertanto posto in votazione. Passa allíesame dellíarticolo 19 e degli emendamenti ad esso riferiti, che si intendono illustrati, ricordando che sul 19.0.1 la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Invita il presentatore a ritirare la prima parte del 19.5, mentre è favorevole alla seconda parte; è altresì favorevole al 19.14 ed invita i presentatori a ritirare il 19.0.1 e il 19.0.2. contrario ai restanti emendamenti.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), respinge gli emendamenti 19.3, 19.200 e 19.7, tra loro identici. quindi respinta la prima parte del 19.6, fino alle parole "comunque retribuita", risultando di conseguenza preclusa la restante parte ed i successivi 19.4 e 19.13. altresì respinto il 19.8, mentre con votazione nominale elettronica, chiesta sempre dal senatore BOCO, è respinto il 19.202, la cui reiezione preclude il 19.229.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 19.203, 19.206, 19.207, 19.208, 19.209, 19.213, 19.217, 19.218 e 19.219 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato respinge gli emendamenti 19.204, 19.9, 19.11, 19.212, 19.214, 19.215 e 19.10. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste sempre dal senatore BOCO (Verdi-U), sono altresì respinti il 19.205, il 19.210, il 19.211 e il 19.216.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 19.220, 19.221, 19.222, 19.223 e 19.224 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Con successive votazioni nominali elettroniche, chieste ancora dal senatore BOCO (Verdi-U), sono altresì respinti gli emendamenti 19.225, 19.227 e 19.228. quindi respinto il 19.226.

BOSCETTO (FI). Modifica il 19.5 nel senso indicato dal rappresentante del Governo. (v. Allegato A).

Il Senato approva líemendamento 19.5 (testo 2), risultando di conseguenza assorbito il 19.14.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 19.230, 19.231, 19.232, 19.233, 19.236, 19.237, 19.238, 19.239 e 19.240 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO (Verdi-U), sono respinti il 19.235 e il 19.12. Sono altresì respinti il 19.234 e il 19.241, mentre, con votazione nominale elettronica, chiesta sempre dal senatore BOCO, è approvato l'articolo 19, nel testo emendato.

VALDITARA (AN). Ritira il 19.0.1.

MALAN (FI). Ritira il 19.0.2.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 20 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che sull'emendamento 20.0.101 la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira gli emendamenti 20.0.1a, 20.0.2, 20.0.100 e 20.0.101 e presenta gli ordini del giorno G501 e G700 (v. Allegato A), che pongono l'accento sulla questione dei minori non adeguatamente disciplinata nel disegno di legge. Occorrono infatti misure non soltanto di tipo assistenziale ma dirette soprattutto all'integrazione nella società dei minorenni aprendo loro sbocchi positivi per il futuro. (Commenti dai Gruppi FI e AN).

BOREA (UDC:CCD-CDU-DE). Allega agli atti della seduta líintervento sulla materia oggetto degli ordini del giorno. (v. Allegato B).

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Esprime disagio per le manifestazioni di insofferenza da parte di esponenti di Gruppi della maggioranza nei confronti di interventi del suo Gruppo. (Applausi dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U). L'emendamento 20.3 è diretto a sopprimere una disposizione vessatoria.

PETRINI (Mar-DL-U). Lamenta il mancato approfondimento da parte dell'Aula della questione dei ricongiungimenti familiari. (Applausi dal Gruppo Verdi-U).

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Eí favorevole allíemendamento 20.2, mentre invita al ritiro degli emendamenti 20.1, 20.204, 20.4, 20.9 e 20.0.103. Si rimette all'Aula sul 20.6.

TOIA (Mar-DL-U). Intende fare propri gli emendamenti del senatore Eufemi quale segno di solidarietà nei confronti dell'aggressività di cui è stato oggetto. (Commenti dai Gruppi AN e FI).

PRESIDENTE. Gli emendamenti sono stati trasformati in ordini del giorno.

Il Senato respinge gli identici emendamenti 20.14 e 20.200. Con votazione a scrutinio segreto, richiesta dal prescritto numero dei senatori e ammessa ai sensi dell'articolo 113, comma 4 del Regolamento, sono respinti gli identici emendamenti 20.3, 20.7, 20.10, 20.11, 20.13, 20.500 e 20.501. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI (Verdi-U), è respinto il 20.201. E' quindi respinto il 20.203. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI, il Senato approva l'emendamento 20.2. Sono quindi respinti gli identici 20.202 e 20.23.

BOREA (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira líemendamento 20.1.

PRESIDENTE. Líemendamento 20.204 è stato ritirato.

BONATESTA (AN). Sottoscrive l'emendamento 20.6.

Il Senato approva l'emendamento 20.6. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI (Verdi-U), il Senato respinge gli identici 20.22 e 20.205. E' quindi respinto il 20.12. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI, sono respinti gli emendamenti da 20.24 a 20.16.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 20.206, 20.208, 20.209, 20.210 e 20.213 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI (Verdi-U), sono respinti gli emendamenti 20.207, 20.211 e 20.212. Il Senato approva l'emendamento 20.504 (testo corretto). E' quindi respinto il 20.214. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI, il Senato respinge l'emendamento 20.215.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira l'emendamento 20.4.

PRESIDENTE. Stante l'assenza dei presentatori il 20.505 è decaduto.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI (Verdi-U), sono respinti gli emendamenti da 20.8 a 20.218. Eí altresì respinto il 20.219.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 20.220, 20.222 e 20.223 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

E' quindi respinto il 20.221. Con distinte votazioni, precedute da altrettante verifiche del numero legale chieste dal senatore TURRONI (Verdi-U), sono respinti il 20.224 e il 20.225. Il Senato respinge ancora il 20.19 e il 20.20. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI, sono respinti gli emendamenti 20.17, 20.21 e gli identici 20.5 e 20.18.

STIFFONI (LNP). Ritira l'emendamento 20.9.

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). Le norme relative ai minori presentano molte lacune, colmate solo in parte dagli ordini del giorno accolti come raccomandazioni. Voterà a favore dell'articolo soltanto in previsione di modifiche da introdurre alla Camera.

TOIA (Mar-DL-U). Sottolinea la visione limitata che sottende alla questione del ricongiungimento, dando lettura di alcuni versi poetici. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U e Verdi-U).

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo sta provvedendo a colmare il ritardo nell'applicazione della disciplina esistente in materia di minori e risalente alla scorsa legislatura. Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno G501 e G700. (Applausi dai Gruppi AN, FI, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PAGLIARULO (Misto-Com). Le disposizioni dell'articolo 20 in materia di ricongiungimento sono soltanto una conferma della natura antisolidale che sottende a tutto il disegno di legge, ispirato fondamentalmente ad una visione xenofoba dell'immigrazione, che rischia di contagiare líintero Paese. (Il senatore Pagliarulo espone una bandiera gialla quale simbolo del contagio del morbo della xenofobia).

Il Senato approva l'articolo 20, nel testo emendato. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI (Verdi-U), sono respinti gli identici 20.0.3 e 20.0.4.

ANGIUS (DS-U). Invita il Presidente a chiudere le votazioni con il sistema elettronico con la stessa celerità con cui ne accerta l'appoggio alla richiesta.

Il Senato approva quindi l'emendamento 20.0.102.

FALCIER (FI). Ritira l'emendamento 20.0.103.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 21 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che sugli emendamenti 21.17, 21.16 e 21.0.100 la Commissione bilancio ha espresso parere contrario ai sensi dellíarticolo 81 della Costituzione.

PIZZINATO (DS-U). L'emendamento 21.502 prevede una facoltà di accesso al credito per le cooperative costituite da immigrati in regola con il permesso di soggiorno.

PRESIDENTE. I rimanenti emendamenti si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Invita al ritiro dell'emendamento 21.1. Il parere è contrario sui restanti emendamenti. La questione sollevata dal senatore Pizzinato è affrontata nell'emendamento 21.600 del Governo.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira il 21.1.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore TURRONI (Verdi-U), è respinto il 21.500. Risulta altresì respinto il 21.501. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore TURRONI, sono respinti gli emendamenti 21.2, 21.3, 21.4 e 21.20, fra loro identici, nonché gli identici 21.5 e 21.21. Con votazione nominale elettronica, chiesta al senatore TURRONI, è respinta la prima parte del 21.7, fino alle parole "secondo periodo", con conseguente preclusione della restante parte e degli emendamenti 21.8, 21.9, 21.10, 21.11, 21.12 e 21.13. E' quindi respinto 21.18 nonché la prima parte del 21.17a, fino alle parole "altri comuni", con conseguente preclusione della restante parte e del successivo. E' quindi respinto il 21.6.

PIZZINATO (DS-U). Chiede la votazione segreta dell'emendamento 21.502, sul quale peraltro la 5a Commissione permanente ha espresso parere favorevole.

PRESIDENTE. Non accoglie la richiesta per mancanza dei requisiti previsti dall'articolo 113, comma 4, del Regolamento.

Con un votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore PIZZINATO (DS-U), è respinto il 21.502.

Il Senato respinge inoltre gli emendamenti 21.14, 21.19 e 21.15, nonché l'emendamento 21.16a, fino alle parole "l'accoglienza"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 21.16.

Il Senato approva l'emendamento 21.600 e l'articolo 21 nel testo emendato. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore SODANO Tommaso (Misto-RC) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge il 21.0.100.

PRESIDENTE. Comunica all'Assemblea che la seduta si concluderà alle ore 21,30. Passa all'esame dell'articolo 22 del disegno di legge n. 795 e degli emendamenti ad esso riferiti, che si intendono illustrati, ricordando che sugli emendamenti 22.4, 22.1, 22.3, 22.200 e 22.500 la Commissione bilancio ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere contrario sugli emendamenti soppressivi, parere favorevole sul 22.2 (testo 2), mentre invita i presentatori a ritirare l'emendamento 22.3 e gli altri di analogo contenuto, nonché l'emendamento 22.0.1.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 22.4a, fino alle parole "Sopprimere l'articolo"; conseguentemente risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 22.4 e 22.1.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira l'emendamento 22.3.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge gli emendamenti 22.200 e 22.500, tra loro identici. Con votazione nominale, chiesta dal senatore BOCO, il Senato approva l'emendamento 22.2 (testo 2). Eí infine approvato l'articolo 22, nel testo emendato.

DEL PENNINO (Misto-PRI). Ritira l'emendamento 22.0.1.

PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 23 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che sugli emendamenti che 23.0.200 e 23.0.5 la Commissione bilancio ha espresso parere contrario, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Illustra l'emendamento 23.0.2.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere contrario sugli emendamenti all'articolo, ad eccezione del 23.1 sul quale il parere è favorevole, e degli emendamenti 23.200 e 23.3, che invita i presentatori a ritirare. Invita inoltre a ritirare tutti gli emendamenti tendenti ad inserire articoli aggiuntivi.

Il Senato respinge gli emendamenti 23.2, 23.9, 23.8, 23.7 e 23.5, identici tra loro, nonché gli emendamenti 23.10 e 23.6. Con votazioni precedute da distinte verifiche del numero legale, chieste dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 23.4 e 23.3. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO, il Senato respinge gli emendamenti 23.200 e 23.11 e approva l'emendamento 23.1. Viene quindi approvato l'articolo 23 nel testo emendato.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira l'emendamento 23.0.1.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 23.0.4 e gli identici 23.0.2, 23.0.100 e 23.0.101. Sono altresì respinti gli identici emendamenti 23.0.3, 23.0.102 e 23.0.103. Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge l'emendamento 23.0.200.

MAGNALBO' (AN). Ritira l'emendamento 23.0.5.

PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 24 e delle proposte di stralcio e degli emendamenti ad esso riferiti, che si intendono illustrati, ricordando che sugli emendamenti 24.7, 24.8, 24.8a, 24.11, 24.1000, 24.14a, 24.200, 24.5 e 24.3 la Commissione bilancio ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Il Senato respinge le identiche proposte di stralcio nn. 1 e 2.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti, in quanto la questione dell'asilo sarà oggetto di un apposito disegno di legge.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira líemendamento 24.2.

Con votazione nominale elettronica, richiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 24.9. Viene inoltre respinto l'emendamento 24.7 fino alle parole "con le convenzioni e con gli accordi internazionali a cui líItalia aderisce"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 24.8 e 24.8a.

PRESIDENTE. Gli identici emendamenti 24.11 e 24.1000 sono improcedibili.

Con votazione nominale elettronica, ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 24.14a fino alle parole "copia del verbale"; conseguentemente risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 24.200, 24.5 e 24.3.

BOBBIO Luigi (AN). Ritira l'emendamento 24.1.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 24.10.

TOIA (Mar-DL-U). Esprime stupore per la pregiudiziale contrarietà del Governo ad emendamenti, presentati anche da esponenti della maggioranza, che affrontano materie importanti quali il diritto d'asilo, volti a migliorare un testo che le associazioni che operano nel settore ritengono dannoso. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U, Verdi-U e Misto-SDI).

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato approva l'articolo 24.

TOIA (Mar-DL-U). Segnala di aver votato erroneamente a favore dell'articolo 24. (Applausi ironici dai Gruppi FI e AN). Protesta in quanto l'ironia non si addice ad argomenti delicati come quelli in esame. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, Verdi-U e Misto-RC).

PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 25 e delle proposte di stralcio e degli emendamenti ad esso riferiti, che si intendono illustrati, ricordando che sugli emendamenti 25.516, 25.66a, 25.44, 25.44a, 25.44b, 25.32, 25.72a, 25.102a, 25.16, 25.527, 25.88a, 25.111a, 25.18, 25.111, 25.533, 25.89a, 25.110a, 25.110, 25.19, 25.535, 25.33, 25.540, 25.541, 25.46, 25.105a, 25.82a, 25.34, 25.20, 25.552, 25.106a, 25.21, 25.81, 25.35, 25.107a, 25.22, 25.86, 25.556, 25.565, 25.566, 25.567, 25.568, 25.569, 25.577, 25.85, 25.108, 25.579, 25.24, 25.36, 25.155, 25.48, 25.58, 25.68a, 25.109a, 25.0.1a e 25.0.101 la Commissione bilancio ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Il Senato respinge le identiche proposte di stralcio nn. 10, 11 e 12.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere favorevole sugli emendamenti 25.157, 25.13, 25.29, 25.75, 25.113, 25.588 e 25.0.200, nonché dal 25.12 al 25.513. Eí favorevole anche al 25.105a, al 2582a, al 25.34 e al 25.20, di contenuto analogo, a condizione che venga adottato il testo del 25.20 con alcune modifiche, così come è favorevole agli emendamenti 25.106a, 25.21 e 25.81 a condizione che l'emendamento 25.21 venga considerato un comma aggiuntivo e non sostitutivo. Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 25.26, 25.119, 25.7, 25.8, 25.161, 25.9, 25.506, 25.11, 25.17, 25.71, 25.103, 25.532, 25.110, 25.19, 25.35, 25.24, 25.36, 25.25, 25.0.100, 25.0.101, nonché gli emendamenti dal 25.10 al 25.117, dal 25.27 al 25.510, dal 24.14 al 25.518, dal 25.15 al 25.525 e dal 25.72a al 25.527. Invita infine i presentatori dellíemendamento 25.159 a riformularlo e del 25.158 a fornire spiegazioni nel merito.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore RIPAMONTI (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 25.120 e 25.49, tra loro identici, gli identici 25.121 e 25.501, gli emendamenti 25.122, 25.127, 25.128 e gli emendamenti 25.92 e 25.62, identici tra loro. Sono inoltre respinti gli emendamenti 25.500, 25.70 e 25.126.

VALDITARA (AN). Ritira l'emendamento 25.26.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore RIPAMONTI (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 25.119, 25.7, 25.502 e 25.69, sostanzialmente identici.

RIPAMONTI (Verdi-U). Sottoscrive il 25.93 e ne chiede la votazione elettronica.

Con votazione nominale elettronica, il Senato respinge gli emendamenti 25.93 e 25.61, sostanzialmente identici. Sono inoltre respinti gli emendamenti 25.129 e 25.125. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore RIPAMONTI (Verdi-U), il Senato respinge il 25.60, gli identici 25.130, 25.503 e 25.115, gli identici 25.94, 25.504 e 25.131, nonché il 25.505.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira gli emendamenti 25.8 e 25.10.

PRESIDENTE. Líemendamento 25.161 è precluso dalla reiezione del 25.70.

Il Senato respinge gli emendamenti 25.9, 25.78, 25.118 e 25.506, tra loro identici. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore RIPAMONTI (Verdi-U), sono quindi respinti il 25.132, gli identici 25.63, 25.95 e 25.133, gli identici 25.508, 25.79 e 25.117, il 25.124 e il 25.91. Sono respinti il 25.507 e gli identici 25.80 e 25.509.

Il Senato, con votazione nominale elettronica chiesta dal senatore RIPAMONTI, respinge gli emendamenti 25.11, 25.27, 25.77, 25.90 e 25.510, tra loro identici. Previa verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è quindi respinto il 25.511. Eí altresì respinto il 25.134.

Il Senato approva quindi il 25.157, con conseguente preclusione dei successivi 25.6a, 25.64 e 25.96.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste ancora dalla senatrice DE PETRIS, è respinto líemendamento 25.512, mentre sono approvati gli identici 25.12, 25.28, 25.76, 25.114 e 25.513.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Invita la Presidenza a evitare duplicazioni normative con l'approvazione degli ultimi identici emendamenti e quella eventuale dei successivi 25.13, 25.29, 25.75 e 25.113.

PRESIDENTE. Si provvederà in sede di coordinamento finale.

Il Senato respinge gli emendamenti 25.514, gli identici 25.38 e 25.57 e gli identici 25.65, 25.97, 25.136 e 25.515.

PRESIDENTE. L'emendamento 25.1 è stato ritirato.

Il Senato approva gli identici emendamenti 25.13, 25.29, 25.75 e 25.113 e respinge il 25.123, il 25.517, il 25.138 e gli identici 25.39a e 25.56. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono poi respinti il 25.137, il 25.139 e il 25.99, nonché gli identici 25.39 e 25.55, mentre con votazione nominale elettronica, ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta sempre dalla senatrice DE PETRIS, è respinto il 25.516. Previa verifica del numero legale, chiesta ancora dalla senatrice DE PETRIS, è quindi respinto il 25.140.

PRESIDENTE. Avverte che gli emendamenti 25.42 e 25.54 sono preclusi dalla reiezione degli identici 25.39 e 25.55.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono respinti gli emendamenti 25.112, 25.14, 25.30, 25.74 e 25.518, tra loro identici, nonché il 25.520, il 25.141 e il 25.522. Sono altresì respinti gli emendamenti 25.41 e 25.53, tra loro identici, il 25.519, il 25.521, il 25.2, il 25.523 e gli identici 25.142 e 25.524.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.101a e 25.66a sono improcedibili.

BOSCETTO (FI). Ritira il 25.158.

Il Senato respinge gli emendamenti 25.15, 25.31, 25.73, 25.100 e 25.525, tra loro identici. quindi respinto il 25.143 mentre, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono respinti il 25.43 e il 25.52, tra loro identici.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Chiede che le votazioni siano indette con maggiore chiarezza.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge gli emendamenti 25.526 e 25.144.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.44, 25.44a e 25.44b sono improcedibili.

Il Senato respinge la prima parte del 25.104, fino alle parole "al tribunale", con conseguente preclusione della restante parte dello stesso e del 25.67.

VALDITARA (AN). Ritira il 25.32.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge la prima parte dell'emendamento 25.72a, fino alle parole "della decisione", con conseguente preclusione della restante parte dello stesso e dei successivi 25.102a, 25.16, 25.527, nonché degli emendamenti da 25.88a a 25.533 e degli emendamenti da 25.89a a 25.33.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste ancora dalla senatrice DE PETRIS, sono quindi respinti il 25.528, la prima parte del 25.529, fino alle parole "le seguenti" (con conseguente preclusione della restante parte dello stesso e del 25.530) e gli identici 25.17, 25.71, 25.103 e 25.532. Sono altresì respinti il 25.531 e il 25.98.

PRESIDENTE. Il 25.534 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

BOBBIO Luigi (AN). Ritira il 25.3.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge gli emendamenti 25.145, 25.51, 25.536 e 25.539. Sono altresì respinti il 25.146, il 25.45, il 25.537 e il 25.538.

PRESIDENTE. Líemendamento 25.540 è improcedibile.

Con votazione nominale elettronica, ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è respinto il 25.541. Sono quindi respinti il 25.543 e il 25.147. Con successive votazioni nominali elettroniche, chieste ancora dalla senatrice DE PETRIS, sono altresì respinti il 25.542, il 25.544, il 25.545 e il 25.546.

PRESIDENTE. Líemendamento 25.46 è improcedibile.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Chiede conferma del parere contrario della Commissione bilancio sul 25.105a e sugli altri emendamenti di contenuto analogo.

AZZOLLINI (FI). A nome della Commissione bilancio, modifica il parere precedentemente reso, che diventa favorevole a condizione che i presentatori accolgano talune modifiche. (v. Resoconto stenografico).

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Chiede chiarimenti circa le conseguenze della nuova formulazione proposta dal Presidente della 5a Commissione in ordine alle lingue adottate per le traduzioni.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Le lingue in questione sono il francese, líinglese e lo spagnolo.

PRESIDENTE. Considera modificati dai presentatori tutti gli emendamenti originariamente di contenuto analogo al 25.105a.

Il Senato approva gli emendamenti 25.105a (testo 2), 25.82a (testo 2), 25.34 (testo 2) e 25.20 (testo 2), tra loro identici, risultando di conseguenza assorbito il 25.552. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è quindi respinta la prima parte del 25.547, fino alle parole "le seguenti", con conseguente preclusione della restante parte dello stesso, del 25.548 e del 25.549.

Sono quindi respinte la prima parte del 25.550, fino alle parole "le seguenti" (con conseguente preclusione della restante parte dello stesso e del 25.551), la prima parte del 25.553, fino alle parole "le seguenti" (con conseguente preclusione della restante parte dello stesso, del 25.554 e del 25.555), e il 25.148.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Insiste sull'invito al ritiro del 25.106a.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiede la votazione.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, respinge líemendamento 25.106a.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.21 e 25.81 sono improcedibili.

MAGNALBOí (AN). Ritira il 25.35.

Il Senato approva líemendamento 25.159 (testo 2).

PRESIDENTE. Líemendamento 25.107a è improcedibile.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira il 25.22.

Con votazione nominale elettronica, ai sensi di all'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono respinti gli emendamenti 25.86 e 25.556, tra loro identici. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste ancora dalla senatrice DE PETRIS, sono quindi respinti il 25.149 e il 25.151a. Eí altresì respinto il 25.150.

PRESIDENTE. L'emendamento 25.557 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono respinti gli emendamenti 25.558 e 25.559.

Il Senato respinge gli emendamenti 25.152 e 25.560. Con votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS, sono respinti il 25.561, il 25.562 e il 25.564; risulta altresì respinto il 25.563.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Chiede spiegazioni sul parere contrario espresso dalla 5a Commissione permanente sul 25.565.

PRESIDENTE. I rappresentanti dei Gruppi membri della 5a Commissione possono fornire ai propri colleghi chiarimenti ed informazioni in merito. (Proteste dei senatori Petrini e Baio Dossi).

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge quindi la prima parte dellíemendamento 25.566, fino alle parole "le seguenti", con conseguente preclusione della seconda parte e del 25.567.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.565, 25.568 e 25.569 sono improcedibili; gli emendamenti 25.570 e 25.571 sono invece inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge líemendamento 25.153. Eí respinto quindi líemendamento 25.47 fino alle parole "in conformità con"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e il 25.50. Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge altresì líemendamento 25.572 e il 25.574; risultano anche respinti il 25.573 e il 25.575.

DE PETRIS (Verdi-U). Il senatore Marano continua a votare due volte.

PRESIDENTE. La Presidenza provvederà ad accertare la correttezza delle operazioni di voto.

Il Senato respinge líemendamento 25.576.

BOBBIO Luigi (AN). Ritira il 25.4.

PRESIDENTE. A seguito della mancata approvazione degli emendamenti 25.72a, 25.86 e 25.556, risultano preclusi il 25.87 e il 25.577.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge líemendamento 25.154.

PRESIDENTE. L'emendamento 25.578 è inammissibile in quanto privo di contenuto modificativo.

Con votazione nominale elettronica chiesta ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge líemendamento 25.85 fino alle parole "processo decisionale"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 25.108, 25.579, 25.24 e 25.36. Viene quindi respinto il 25.155. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, è respinto líemendamento 25.58a fino alle parole "le modalità"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 25.48 e 25.58. È quindi respinto il 25.580. Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, respinge líemendamento 25.581. (Proteste sulle operazioni di voto della senatrice Toia).

È poi respinto líemendamento 25.582. Con votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS, sono respinti gli emendamenti 25.583, 25.584 e 25.585. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, è respinto líemendamento 25.68a fino alle parole "presso líANCI"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e il 25.109a.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.5 e 25.156 risultano assorbiti dall'approvazione del 25.159 (testo 2).

Il Senato respinge líemendamento 25.586.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.37, 25.25, 25.84 e 25.587 sono stati ritirati.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato approva quindi líemendamento 25.588.

BRUTTI Massimo (DS-U). Chiede alla Presidenza in base a quale criterio sia stato fissato l'orario di fine seduta.

PRESIDENTE. La decisione, su cui non sono state sollevate obiezioni, era motivata dall'esigenza di recuperare il tempo impiegato per le comunicazioni del ministro Scajola.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge líemendamento 25.0.1a.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.0.100 e 25.0.101 sono stati ritirati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo invita a ritirare gli emendamenti 25.0.200/1, 25.0.200/3, 25.0.200/4, 25.0.200/9 (testo 2), 25.0.200/13 e 25.0.200/35, mentre è contrario ai rimanenti subemendamenti riferiti al 25.0.200 (testo 2) del Governo.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira gli emendamenti 25.0.200/1, 25.0.200/3, 25.0.200/4 e 25.0.200/13.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge líemendamento 25.0.200/2. È altresì respinto il 25.0.200/5. Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, respinge poi líemendamento 25.0.200/6 fino alle parole "secondo periodo"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 25.0.200/7 e 25.0.200/8.

STIFFONI (LNP). Ritira l'emendamento 25.0.200/9 (testo 2).

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.0.200/10 e 25.0.200/11 sono improcedibili.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge il 25.0.200/12.

TOIA (Mar-DL-U). Appare incomprensibile il parere contrario del Governo, peraltro senza motivazione, su questo gruppo di emendamenti. Si configura un accordo poco trasparente ai danni degli interessi dei cittadini. (Applausi dal Gruppo Mar-DL-U e, ironici, dal Gruppo LNP).

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge poi líemendamento 25.0.200/14.

PRESIDENTE. Líemendamento 25.0.200/15 è improcedibile.

Il Senato respinge líemendamento 25.0.200/16. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge il 25.0.200/17, il 25.0.200/18, gli identici 25.0.200/19 e 25.0.200/20 e il 25.0.200/21. È quindi respinto il 25.0.200/22. Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, respinge quindi gli identici emendamenti 25.0.200/23 e 25.0.200/24.

PRESIDENTE. Il 25.0.200/25 risulta precluso dalla reiezione degli emendamenti 25.0.200/19 e 25.0.200/20.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge líemendamento 25.0.200/26.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.0.200/27 e 25.0.200/28 sono improcedibili.

Con votazione nominale elettronica chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge líemendamento 25.0.200/29 fino alle parole "secondo periodo"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e il 25.0.200/30. È poi respinto il 25.0.200/31. Con votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO, sono respinti gli emendamenti 25.0.200/32 e 25.0.200/33. È quindi respinto il 25.0.200/34.

STIFFONI (LNP). Ritira il 25.0.200/35.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge il 25.0.200/36.

BASSO (DS-U). In materia di regolarizzazione delle lavoratrici nel campo dell'assistenza ad anziani e disabili sembra siano state sconfitte le componenti xenofobe presenti in particolare nella Lega. Il disegno di legge in esame appare comunque contraddittorio rispetto alle norme comunitarie, ostacolando piuttosto i lavoratori stranieri regolari che non i clandestini. Esso infligge un serio colpo al Titolo V della Costituzione come recentemente riformato, riducendo peraltro la possibilità di reperire manodopera in molti settori. (Applausi dal Gruppo DS-U).

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), approva líemendamento 25.0.200 (testo 2).

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 26 e degli emendamenti ad esso riferiti, che si intendono tutti illustrati, ricordando che sugli emendamenti 26.214, 26.2, 26.219 e 26.500 la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dellíarticolo 81 della Costituzione.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo è favorevole agli emendamenti 26.13 e 26.12a, si rimette all'Assemblea sul 26.0.100, mentre è contrario ai rimanenti emendamenti.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 26.5, 26.6, 26.200, 26.201, 26.7, 26.8 e 26.205, nonché l'emendamento 26.202 fino alle parole "quattro mesi", risultando di conseguenza preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 26.203.

PRESIDENTE. L'emendamento 26.204 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 26.206 fino alla parola "e"; conseguentemente risultano preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 26.207. Vengono quindi respinti gli emendamenti 26.9, 26.208, 26.209 e 26.10. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chiesta dal senatore BOCO, sono respinti gli emendamenti 26.210 e 26.211.

Con votazione nominale elettronica, chiesta sempre dal senatore BOCO, il Senato approva líarticolo 25, nel testo emendato, in precedenza erroneamente non posto in votazione.

Riprendendo le votazioni degli emendamenti allíarticolo 26, con distinte votazioni nominali elettroniche chieste ancora dal senatore BOCO, il Senato respinge gli emendamenti 26.212 e 26.213 ed approva l'emendamento 26.13. Con votazione nominale elettronica, ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta dal senatore BOCO, il Senato respinge l'emendamento 26.214, fino alle parole "la presenza"; conseguentemente risultano preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 26.2. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO, il Senato respinge gli emendamenti 26.3 e 26.11 identici tra loro, nonché gli emendamenti 26.215, 26.216, 26.217 e 26.218. Con votazione nominale elettronica, ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta dal senatore BOCO, il Senato respinge l'emendamento 26.219. Sono inoltre respinti gli emendamenti 26.220 e 26.221.

BRUTTI Massimo (DS-U). Segnala che è stata raggiunta l'ora prevista per la chiusura della seduta.

PRESIDENTE. La seduta si concluderà una volta esaurite le poche residue votazioni all'articolo 26. (Proteste dai Gruppi Verdi-U e DS-U).

Il Senato respinge l'emendamento 26.1 e approva gli identici emendamenti 26.12 e 26.12a.

PRESIDENTE. L'emendamento 26.500 è improcedibile.

TIRELLI (LNP). Propone che la seduta venga protratta fino alla conclusione della votazione di tutti gli emendamenti al testo del disegno di legge. (Vive proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com, Misto-RC e Verdi-U. Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PRESIDENTE. Ribadisce che la seduta si concluderà una volta effettuate le ultime votazioni relative ad emendamenti riferiti allíarticolo 26. (Vivaci proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Verdi-U). Considerate le proteste dei Gruppi di opposizione, pone in votazione la proposta del senatore Tirelli.

Il Senato approva la proposta del senatore Tirelli. (Vive e reiterate proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com, Misto-RC e Verdi-U. I senatori Turroni e De Petris lanciano in aria alcuni fascicoli). Il Senato approva quindi l'articolo 26, nel testo emendato.

PRESIDENTE. L'emendamento 26.0.1 è stato ritirato.

Il Senato approva l'emendamento 26.0.100. (Vive e reiterate proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com, Misto-RC e Verdi-U. Alcuni senatori dell'opposizione circondano il banco della Presidenza gridando: " vergogna!").

DALLA CHIESA (Mar-DL-U). Le regole vanno rispettate. (Vibrate proteste del senatore Turroni, che viene richiamato all'ordine dal Presidente. Proteste del senatore Petrini, al quale risponde il Presidente).

TIRELLI (LNP). Chiede che l'Aula possa proseguire l'esame del disegno di legge. (Vive e reiterate proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com, Misto-RC e Verdi-U).

PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 27 e degli emendamenti ad essi riferiti, che si intendono illustrati, ricordando che la Commissione bilancio ha espresso parere contrario, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, sugli emendamenti 27.11, 27.12a, 27.13a, 27.500, 27.1, 27.0.2 e 27.0.3a.

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). Ritiene opportuno che l'esame del disegno di legge venga rinviato al giorno successivo, per dimostrare la volontà della maggioranza di sconfiggere uníopposizione violenta ed inaccettabile. (Vive proteste dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com, Misto-RC e Verdi-U. Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

BATTAGLIA Antonio (AN). Invita il senatore Tirelli a ritirare la proposta di prolungare i lavori dell'Aula.

Il Senato approva la proposta del senatore D'Onofrio di concludere la votazione degli emendamenti nella seduta antimeridiana del giorno successivo.

PRESIDENTE. Rinvia pertanto il seguito della discussione ad altra seduta. quindi annunzio delle interrogazioni con richiesta di risposta scritta pervenute alla Presidenza (v. Allegato B) e comunica l'ordine del giorno per le sedute del 28 febbraio.

La seduta termina alle ore 21,36.

 



RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del presidente PERA

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 16,03).

Si dia lettura del processo verbale.

FIRRARELLO, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del giorno precedente.

PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi e missioni

PRESIDENTE. Sono in congedo i senatori: Agnelli, Amato, Antonione, Baldini, Bobbio Norberto, Bongiorno, Bosi, Cursi, D'Alì, Danzi, Degennaro, Dell'Utri, De Martino, De Rigo, Ferrara, Frau, Maffioli, Mantica, Pellegrino, Pessina, Sanzarello, Saporito, Sestini, Siliquini, Vegas e Ventucci.

Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Servello, per presenziare alla Conferenza del Presidente della Repubblica di Polonia su "l'Europa unita nel XXI secolo"; Giovanelli e Gubert, per attività dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa; Budin, Crema, Manzella, Nessa, Pellicini e Rigoni, per attività dell'Assemblea parlamentare dell'Unione dell'Europa Occidentale; Basile, per partecipare alla sessione inaugurale della Convenzione sul futuro dell'Unione europea.

 

Comunicazioni della Presidenza

PRESIDENTE. Le comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverto che nel corso della seduta odierna potranno essere effettuate votazioni qualificate mediante il procedimento elettronico.

Pertanto decorre da questo momento il termine di venti minuti dal preavviso previsto dall'articolo 119, comma 1, del Regolamento (ore 16,08).

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, il primo punto dell'ordine del giorno reca le comunicazioni del Governo sull'attentato a Roma in via Palermo. Poiché il dibattito alla Camera dei deputati è ancora in corso e il Ministro dell'interno desidera essere presente fino alla sua conclusione, sospenderò la seduta, in attesa che il Ministro giunga in Senato. Come convenuto e già comunicato all'Assemblea, il tempo perduto in ragione della sospensione sarà recuperato nel prosieguo della seduta.

GARRAFFA (DS-U). Signor Presidente, era stato convenuto che la seduta pomeridiana sarebbe terminata alle ore 21.

PRESIDENTE. Senatore Garraffa, tale indicazione riposava sul presupposto che il Ministro intervenisse in orario. Questo ritardo è elemento nuovo e indipendente dalla volontà del Ministro e sarebbe scortese nei confronti della Camera dei deputati procedere in modo diverso. Ritengo quindi di dover mantenere l'impegno assunto dalla Conferenza dei Capigruppo e già comunicato all'Assemblea.

Sospendo la seduta fino alle ore 16,35.

(La seduta, sospesa alle ore 16,10, è ripresa alle ore 16,38).

Comunicazioni del Governo sull'attentato a Roma in via Palermo
e conseguente discussione

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca: "Comunicazioni del Governo sull'attentato a Roma in via Palermo".

Ringrazio il ministro Scajola per la sua presenza in Aula.

Ricordo che, dopo l'intervento del Ministro dell'interno, potrà intervenire un oratore per Gruppo per non più di cinque minuti, mentre per gli oratori appartenenti al Gruppo Misto verrà di volta in volta comunicato il tempo a disposizione.

Ha facoltà di parlare il ministro dell'interno, onorevole Scajola.

SCAJOLA, ministro dell'interno. Signor Presidente, onorevoli senatori, alle ore 4,03 di ieri in via Palermo, all'altezza di via Venezia e a ridosso del muro perimetrale esterno del Palazzo del Viminale, un ordigno di notevole potenza è esploso provocando danni ad una ventina di autovetture in sosta, alle vetrine di quattro negozi, ai vetri degli edifici collocati nel raggio di ottanta metri, interessando anche le abitazioni ai piani più alti.

I danni, comíè noto, non hanno interessato alcuna persona.

Fin dal primo sopralluogo, è apparso evidente che líordigno era stato collocato sul sedile di un motorino parcheggiato sul marciapiede di via Palermo, dal lato del Viminale, dietro alcuni cassonetti della nettezza urbana che sono stati poi distrutti dallíesplosione.

Dagli accertamenti ancora in corso e dalle indicazioni degli artificieri, che necessitano di ulteriori riscontri ed esami di laboratorio, líordigno consisteva in una quantità di polvere pirica valutabile dai due ai quattro chili, presumibilmente attivata da una miccia a lenta combustione. Questa ipotesi è avvalorata dalla descrizione di alcuni agenti di polizia, che hanno visto i residui dellíesplosione condensarsi in un fumo bianco, effetto tipico della combustione della polvere pirica.

Líattentato era chiaramente diretto contro il Ministero dellíinterno.

Sono intervenuti sul luogo gli investigatori della Polizia di Stato e dellíArma dei carabinieri, che stanno operando sotto la direzione dei magistrati della procura della Repubblica di Roma.

Le prime testimonianze acquisite consentono di affermare che gli attentatori sarebbero stati due o tre, apparentemente di età giovanile. Sulla base di esse, si stanno effettuando le ricognizioni fotografiche, nellíintento di pervenire allíidentificazione dei responsabili, che potrebbe essere anche agevolata dallíesame analitico delle immagini riprese con le telecamere a circuito chiuso esistenti nel perimetro del Viminale, alcune, e nelle adiacenze, altre.

In attesa di riscontri definitivi sul tipo e sulla qualità dellíordigno e dello stesso sistema di innesco, che potrebbero certamente guidare in modo utile gli investigatori in uníattività di analisi e di comparazione con analoghi atti criminosi precedenti, e in assenza di una rivendicazione dellíattentato, le indagini si stanno orientando verso gli ambienti dellíarea della contestazione oltranzista e antagonista di tipo anarcoide, nella quale possono ricomprendersi sia i gruppi anarco-insurrezionalisti, che da tempo sostengono una progettualità rivoluzionaria di lotta allo Stato e alle sue istituzioni, sia altri gruppi che si richiamano a diverse ideologie eversive.

Dalla prima di queste aree, infatti, è stato rivendicato, anche in un recente passato, líinvio di plichi esplosivi indirizzati a diversi obiettivi istituzionali, nonché líepisodio emblematico verificatosi il 18 luglio dellíanno scorso a Bologna, allorché, allíinterno di un bauletto posto su una bicicletta, fu rinvenuto un ordigno di significativo potenziale e pronto ad esplodere.

Le altre formazioni eversive si sono evidenziate nel corso, in particolare, del 2001, sempre con gesti violenti, come quelli del Nucleo di iniziativa proletaria rivoluzionaria, che ha rivendicato líattentato compiuto a Roma il 10 aprile nei pressi del Consiglio per le relazioni Italia-Stati Uniti, nonché dei Nuclei territoriali antimperialisti, che il 10 agosto scorso hanno rivendicato líattentato esplosivo compiuto il giorno precedente ai danni del tribunale di Venezia.

Allo stato sembra da escludere che l'attentato possa essere riconducibile a gruppi del terrorismo internazionale né che possa essere collegato alle indagini sui presunti terroristi di origine marocchina arrestati alcuni giorni fa qui a Roma.

Sull'episodio di ieri mattina non è fino ad ora pervenuta alcuna attendibile rivendicazione.

Come ho già dichiarato, l'episodio criminoso resta un atto dimostrativo gravissimo in danno di un luogo che rappresenta il simbolo della sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini.

Confermo, ancora oggi, il mio giudizio e ribadisco la volontà e la determinazione di tutte le Forze di polizia ad intensificare ogni sforzo investigativo per fare piena luce su questa vicenda e per assicurare alla giustizia i responsabili.

Rassicuro altresì che è elevato il livello di ogni investigazione afferente a tutte le aree eversive, un livello che oggi può utilizzare e sta utilizzando in modo efficace gli strumenti che sono offerti dalla nuova legislazione antiterrorismo approvata da questo Parlamento.

Durante la riunione del Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica, da me convocato in mattinata e allargato anche ai vertici dei Servizi di informazione e di sicurezza, ho avuto modo di valutare, insieme con tutti i responsabili, la situazione complessiva dell'ordine pubblico ed i primi riscontri investigativi.

Ho raccomandato di mantenere al massimo livello l'attenzione e la vigilanza a protezione delle sedi istituzionali e di governo, delle strutture giudiziarie, delle sedi dei partiti e dei movimenti politici, degli organi di stampa e di informazione.

Un ulteriore impulso ho voluto anche imprimere al coordinamento dell'azione di intelligence condotta sia dai Servizi di informazione che dalle diverse Forze di polizia.

Preciso che ho, infine, dato disposizioni affinché venga immediatamente migliorata la qualità dei sistemi di sicurezza passiva a difesa del Ministero e degli altri obiettivi istituzionali attraverso un veloce ammodernamento delle tecnologie, che sono già esistenti, in modo da renderle adeguate non solo ñ come oggi ñ al controllo antintrusione, ma pure ad una più estesa azione di video-sorveglianza che possa ostacolare qualunque gesto dimostrativo come quello verificatosi ieri mattina.

Signor Presidente, onorevoli senatori: questo il fatto, queste le prime indagini avviate, queste le primissime iniziative adottate.

Resta la gravità dell'accaduto, restano le conseguenti valutazioni politiche che non possono ovviamente prescindere, pur con la prudenza necessaria, dallo scenario generale entro cui il fatto si è manifestato come sintomo preoccupante di un'aggressività violenta che minaccia la sicurezza degli italiani.

Così come è avvenuto in altri momenti della storia del nostro Paese, vi è sempre e solo un modo per contrastare la violenza e il terrore: la compattezza di tutte le istituzioni e di tutti i cittadini della Repubblica.

Occorre allora rifiutare il clima di scontro che rischia di alimentare, talvolta inconsapevolmente, schemi e teorie superate che, se male intese e male interpretate, possono portare a ripercorrere itinerari pericolosi per la vita della Nazione.

Credo che oggi abbiamo necessità di testimonianze concrete di democrazia vissuta allíinsegna dellíinteresse generale, non certo di avvelenare la già difficile realtà, di per sé ricca di molte tensioni, non ultime quelle derivanti dalla situazione internazionale.

Signor Presidente, onorevoli senatori, credo che, di fronte a forme concrete di manifestazioni della violenza e del terrore, il Parlamento nella sua interezza debba respingere ogni atteggiamento provocatorio, ogni tono eccessivo, ogni accusa qualunquistica tendenti a delegittimare líavversario di qua e di là, perché ciò significherebbe fare arretrare la cultura democratica del nostro Paese.

Ognuno deve praticare non solo líetica dei princìpi, ma pure líetica della responsabilità, nel senso di farsi carico di valutare - prima di scegliere determinate linee di azione - anche le conseguenze che ne potrebbero derivare.

Penso che sia importante che tutti - io per primo - ritroviamo la capacità di calibrare e di dosare linguaggi e concetti, che tutti coltiviamo quella sana passione civile al confronto costruttivo, alla dialettica anche aspra, ma vissuta nellíinteresse generale, che tutti riscopriamo il valore del fare politica con intransigenza, determinazione, coraggio, ma alla luce dell'etica del bene comune. Ogni confronto ed ogni scontro culturale e politico si garantisce tranquillizzando líopinione pubblica che le istituzioni sono forti e quei luoghi dove si manifesta il dissenso o il consenso sono luoghi di esercizio delle libertà democratiche, un esercizio che proprio per queste ragioni deve svilupparsi soltanto in modo pacifico e dialettico.

In questo contesto, il valore aggiunto che le recenti forme di neo-movimentismo conferiscono al dibattito politico può essere esaltato a condizione che si neutralizzino quei tentativi isolati e destabilizzanti che pure sono presenti in quelle forme. (Commenti dai Gruppi DS-U e Mar-DL-U).

Questa è la migliore risposta alla violenza e a qualunque tentativo di destabilizzazione della pace sociale, che è patrimonio di tutti e che ogni cittadino pretende di vedere garantita dallíazione del Governo.

Líordine e la sicurezza pubblica sono valori che non appartengono solo alle Forze di polizia e che non vanno garantiti solo da queste: sono beni di tutte le forze politiche, culturali, economiche e sociali del Paese. Non credo che sia su questi temi che vi possono essere divisioni, che apparirebbero francamente strumentali. Questi temi esigono una condivisione partecipata di tutti e, primo fra tutti, del Parlamento.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, il grave episodio di ieri mattina è certamente inquietante, ma a mio parere non va drammatizzato. Non è líinizio di un periodo oscuro per il nostro Paese; non ci sono né le condizioni storiche né le condizioni politiche perché oggi questo possa ritenersi possibile. Ecco perché questo gesto inconsulto ed offensivo per le istituzioni e per la democrazia del Paese non deve alimentare ulteriormente uníatmosfera tesa tra le forze politiche.

Ecco perché auspico, come Ministro dellíinterno, che líoccasione si trasformi paradossalmente in uníopportunità per una presa di coscienza attenta e per una riflessione ponderata di ciascuno di noi al fine di uníassunzione comune di responsabilità da parte del Parlamento e di tutta la società italiana. (Vivi applausi dai Gruppi FI, UDC:CCD-CDU-DE, AN e LNP).

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle comunicazioni del Ministro dell'interno.

È iscritto a parlare il senatore Carrara . Ne ha facoltà.

CARRARA (Misto-MTL). Signor Presidente, colleghi senatori, líattentato terroristico allíistituto che rappresenta il simbolo della nostra sicurezza è un segnale che non possiamo sottovalutare: dimostra che le tensioni politiche e sociali che percorrono il nostro Paese hanno superato il limite di guardia.

Lo scenario è reso ancora più inquietante dalla notizia, sempre di questi giorni, del fallito attentato ai danni dellíAmbasciata americana di Roma da parte di probabili terroristi legati al mondo del fondamentalismo islamico. Per certi versi non è arbitrario legare questi accadimenti al clima di grande conflittualità raggiunto nel dibattito tra le forze politiche.

Pertanto, nel rinnovare piena fiducia allíoperato delle Forze dellíordine e al Ministro dellíinterno, auspico vivamente che nel confronto fra le varie forze politiche non venga mai smarrito líobiettivo che tutti ci deve accomunare: il rispetto delle istituzioni democratiche e la salvaguardia della sicurezza dei cittadini. (Applausi dai Gruppi FI e AN).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore De Paoli. Ne ha facoltà.

DE PAOLI (Misto-LAL). Signor Presidente, poteva essere un film già visto, ma fortunatamente il Ministro dell'interno oggi ha fatto un intervento che secondo me è apprezzabile. Apprezzabile perché ci avevano preoccupato stamattina alcune dichiarazioni di membri del Governo Berlusconi.

Lei, in fondo, ha parlato dei soliti gruppi anarcoidi: è la rituale formula per dire che non si sa esattamente chi è stato. Quindi, io ritengo che occorra darle atto di una certa correttezza rispetto a questo grave fatto. Noi attendiamo di sapere se il suo Ministero agirà in conseguenza per riuscire finalmente a conoscere quelle verità che in questa Italia non vengono mai a galla, magari anche sulle "stragi di Stato", di cui ancora oggi non sappiamo nulla. (Applausi del senatore Peterlini).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Pagliarulo. Ne ha facoltà.

PAGLIARULO (Misto-Com). Signor Presidente, mi aspettavo qualche accento autocritico, invece ho scoperto una mia colpa gravissima: sono uno dei 40.000 del Palavobis. Denuncio questa colpa perché ho letto e ascoltato dichiarazioni sconcertanti.

Il Ministro dice che occorre rifiutare il clima di scontro. Invece di unire il Paese contro qualsiasi terrorismo, come era loro preciso dovere, uomini del Governo, a cominciare dal Presidente del Consiglio, hanno insinuato nessi fra i toni del Palavobis e la bomba di ieri mattina. Critica i toni: è mostruoso che si permetta di dire questo colui che ha disseminato di dichiarazioni di fuoco, a cominciare dalla presunta guerra civile, il nostro Paese. Critica i toni?

Ho letto oggi uníintervista in cui, sempre a proposito della bomba, Bossi, ministro della Repubblica, lancia accuse false, tendenziose, diffamatorie alla sinistra e ai comunisti. Ma come si permette, nel Paese dello stragismo nero, con un Ministro della giustizia che non ha ancora operato per líestradizione di Delfo Zorzi (Applausi dai Gruppi Misto-Com, DS-U e Mar-DL-U), quel Bossi che predicava la secessione e voleva impropriamente usare la bandiera italiana a fini di pulizia intima! Sono questi i campioni di democrazia che vengono a fare la lezione a quelli che hanno combattuto sul serio per difenderla, da Guido Rossa a Sergio DíAntona.

Tutti, e io per primo, condannano líattentato; unico il Governo, e i suoi uomini, cerca di farne cadere la responsabilità sul Palavobis, sulla sinistra. Sono accuse disperate: siete allarmati dai movimenti che stanno nascendo; siete spaventati dalla caduta di popolarità; avete paura dellíunità antifascista. State facendo di tutto in questo Paese, tranne che governarlo!

Non illudetevi: non riuscirete a cancellare le parole di Calamandrei scolpite nella storia: "Troverete, senza alcuna violenza, resistenza, resistenza, resistenza." (Applausi dai Gruppi Misto-Com, Misto-RC, DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U. Congratulazioni).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Malabarba. Ne ha facoltà.

MALABARBA (Misto-RC). Signor Presidente, una bomba, un gesto criminale è contro la democrazia e colpisce, in primo luogo, chi vuole difenderla dagli abusi del potere e dei potenti. Anzi, colpisce chi vuole estendere i diritti e le libertà democratiche, laddove non esistono o sono conculcati. Onestamente, cari colleghi, quali sono oggi i settori deboli della società che non godono pienamente di questi diritti? I grandi industriali, forse, i grandi manager delle imprese finanziarie, i padroni delle televisioni o invece i migranti, i disoccupati, i senza casa, i lavoratori e le lavoratrici a cui non si applica lo statuto, mentre, per quelli a cui si applica, si punta a cancellarlo?

Le legittime preoccupazioni sul garantismo a senso unico di questo Governo, su cui cresce líindignazione nel Paese, e soprattutto líintreccio tra il movimento dei Social forum, le lotte per i diritti dei migranti e le grandi mobilitazioni dei lavoratori in corso in questi mesi sono il sale della democrazia e le bombe servono ad intimorire i protagonisti di queste battaglie democratiche fatte alla luce del sole.

Come non si voglia capire questa elementare verità mi risulta francamente incomprensibile.

Sono questi, i movimenti che ho indicato, le vittime degli attentati, così come - e misuro le parole - sono questi movimenti le vittime anche delle sue recenti esternazioni sui fatti di Genova, signor Ministro, rese fuori tempo massimo e fuori misura.

Così dicasi per le esternazioni divinatorie e di veggenza paranormale dellíingegnere Ministro di giustizia, tantíè vero che il "presidente operaio", onorevole Berlusconi, oggi presidente investigatore, ha subito concluso le indagini ed emanato la sentenza di condanna.

Questo movimento che contesta le scelte politiche ed economiche liberiste in tutto il mondo, che non accetta il terrorismo e la guerra come parte integrante della nostra vita di ogni giorno, signor Presidente, vuole rifondare la stessa politica e rendere le donne, i giovani lavoratori e i cittadini tutti nuovamente protagonisti del proprio futuro. Guai se questo antagonismo dichiarato a questa situazione sociale ingiusta, in Italia e nel mondo, viene individuato come brodo di coltura del terrorismo!

Evitiamo di usare terminologie come "movimenti di contestazione", riconducibili direttamente o indirettamente al movimento di Social forum. Se lo si fa, si sappia che si vuole ottenere solamente il risultato di dare spazio al terrorismo, premiando chi agisce nellíombra e non gode del benché minimo consenso sociale, come ben tutti sappiamo. (Applausi dai Gruppi Misto-RC, DS-U e Misto-Com).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Marini. Ne ha facoltà.

MARINI (Misto-SDI). Signor Presidente, signor Ministro, credo sia sbagliato collegare líepisodio delittuoso e delinquenziale della bomba al dibattito politico che è in corso nel Paese. Credo sia sbagliato, perché, se così fosse, noi finiremmo col legittimare gli atti di violenza: quando gli atti di violenza hanno una matrice politica e sono líespressione sbagliata o violenta di un pensiero politico hanno comunque una legittimazione; quando gli atti violenti, invece, nascono senza una motivazione politica allora non hanno nemmeno quella che a posteriori possa essere considerata una legittimazione.

Ecco perché ritengo sbagliato, oltre che non vero, quell'assunto: il dibattito in corso nel Paese, le manifestazioni (giuste o sbagliate, condivisibili o meno) che hanno riguardato una parte dello schieramento politico non hanno incitato alla violenza e sono estranee agli atti di violenza.

Del resto, se fosse vero questo, dovremmo pensare che la democrazia è in pericolo. La nostra democrazia non è in pericolo, anzi, è forte, proprio perché lei ha potuto dire questa sera che líordinamento democratico, la democrazia non può temere queste azioni violente: non le può temere non solo perché vi sono istituzioni che sanno difenderla, ma perché ormai la democrazia è radicata nella coscienza del popolo italiano, fa parte del patrimonio di formazione culturale dei nostri concittadini.

Ecco perché ritengo che dobbiamo usare un altro tipo di interpretazione rispetto allíaccaduto e capire come ancora vi siano gruppi emarginati, violenti che operano proprio per destabilizzare, nel momento in cui - senza dubbio - il confronto diventa più acceso e soprattutto quando riflessi internazionali invitano allíazione. Quello che è accaduto in occasione del G8 e le interpretazioni su quel che è avvenuto in quella circostanza sono elementi che hanno aiutato questi gruppi.

Ecco perché escluderei quell'assunto iniziale. Affermerei, invece, un principio che deve essere comune: in questo Parlamento, senza distinzione di forze politiche, siamo tutti impegnati a difendere la legalità democratica e lo Stato come espressione della lotta di liberazione. (Applausi dai Gruppi Misto-SDI, DS-U, Mar-DL-U, FI e UDC:CCD-CDU-DE).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il senatore Boco. Ne ha facoltà.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, onorevoli colleghi, onorevole Ministro, l'attentato di ieri, nei pressi del Ministero degli interni, è un atto grave e preoccupante.

Quando entrano in gioco la violenza e il desiderio di infondere terrore non ci devono essere scuse, mai, nel condannare tali gesti.

In questi momenti la ragionevolezza ci consiglia di analizzare le cause dell'evento con assoluta imparzialità e serenità. Purtroppo, ci sembra, invece, di aver notato un atteggiamento, da parte di alcuni responsabili del Governo che lei qui rappresenta, onorevole Scajola, in particolare, di alcuni Ministri, decisamente provocatorio nei confronti di persone, movimenti e, addirittura, nei confronti dell'opposizione parlamentare.

Signor Ministro, sui banchi di quest'Aula, in molte case del nostro Paese, oggi abbiamo potuto apprendere dalla stampa le ingiurie ignominiose pronunciate nei confronti della sinistra dal Presidente del Consiglio e dal Ministro per le riforme. Questi è arrivato a dire, com'è riportato oggi da alcuni quotidiani in prima pagina, che non sono i servizi segreti nella loro interezza i responsabili, ma settori di servizi segreti deviati dalla sinistra.

Nella sua relazione lei ha affermato che ognuno deve praticare l'etica della responsabilità e - parlando anche per sé - deve calibrare le parole. Vorrei che questo monito, signor Ministro, fosse rivolto anche ai suoi colleghi che così improvvidamente oggi hanno riempito di dichiarazioni i quotidiani italiani.

Noi vorremmo credere che quelle affermazioni e quelle accuse incredibili, a danno della stessa libertà di dissenso verso l'opera del Governo, siano frutto di impulsività e superficialità. Purtroppo, non lo crediamo.

Crediamo di essere di fronte all'ennesimo atto di irresponsabilità, almeno di alcuni esponenti, e della cultura discriminatoria che anima taluni. Invece di distendere gli animi, in un momento e su un fatto come questo, cercano (o cercate: vedremo) pervicacemente la strada politica per costruire i colpevoli di un gesto così insensato e folle, e vi scagliate contro tutte le forme di dissenso che ci sono nel Paese.

Non sono le grida dei manifestanti che chiedono giustizia e legalità a fomentare simili crimini, signor Ministro; non sono i cittadini che protestano per un pericolo e tanto meno l'opposizione parlamentare libera, democratica e consapevole della propria etica civile.

Pericoloso è individuare in chi contesta un eventuale embrione sovversivo; pericoloso è non sentire il bisogno di avere un Paese unito; pericoloso è dividerlo. Non potete continuare a pensare che gli italiani siano incapaci di capire, di comprendere la portata regressiva delle vostre azioni e delle vostre accuse dietrologiche.

Il vostro, oltre ad essere un pessimo operato di Governo, che risponde ai soliti interessi personali ed economici, rappresenta un pericolo - questo sì - per la natura stessa della libertà delle differenze, della capacità di tenere un Paese unito, come ricordato.

Siete voi, signor Ministro, che state cercando di diffondere volutamente un clima di tensione e di discredito verso tutto quello che non appartenga alla vostra cultura e alle vostre azioni.

Della sua relazione voglio riprendere soltanto poche parole, che vorrei sentire pronunziare dai suoi colleghi, non solo da quelli presenti in quest'Aula: noi continueremo democraticamente a criticare e a difendere il diritto alla critica di tutti, sapendo che con ciò vogliamo semplicemente operare per l'unità democratica del nostro Paese. (Applausi dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Misto-RC e Mar-DL-U).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il senatore Peruzzotti. Ne ha facoltà.

PERUZZOTTI (LNP) Signor Presidente, onorevole Ministro, onorevoli colleghi, abbiamo le nostre convinzioni su quanto è avvenuto l'altra sera in via Palermo; alcune sono state già manifestate dal ministro Bossi, altre preferiamo tenerle per noi.

Ci domandiamo però, signor Ministro, come sia possibile (Commenti dal Gruppo FI) che individui compiano questo atto intimidatorio nei pressi di quello che dovrebbe essere il palazzo più sicuro di Roma dopo il Quirinale. Questa è la prima domanda.

Ci domandiamo, in secondo luogo, come sia possibile che il motorino, esploso nell'episodio, sia stato abbandonato lì per almeno un anno senza che a nessuno venisse in mente di rimuoverlo.

Il popolo italiano, signor Ministro, ha votato il centro-destra e il presidente Berlusconi per il cambiamento e soprattutto per il bisogno di sicurezza. Sappiamo tutti in quali condizioni abbiamo ereditato il Paese dai Governi precedenti e a causa di ciò i signori che adesso parlano hanno perso le elezioni.

Orbene, signor Ministro, da quando siamo al Governo si è fatto pochino per i cittadini e ancora meno per i rappresentanti delle Forze dell'ordine, con decisioni spesso discutibili. L'ultima in ordine di tempo è l'ipotetica razionalizzazione delle Forze dell'ordine sul territorio in cui si paventa la soppressione di commissariati e di comandi dei Carabinieri.

Troppo spesso, signor Ministro, le richieste sacrosante di Polizia e Carabinieri sono disattese; non si risponde nemmeno alle continue interrogazioni presentate dai parlamentari e sottoposte al Viminale, che segnalano episodi, per usare un eufemismo, allucinanti.

Abbiamo la netta impressione che al Ministro dell'interno venga fatta vedere una realtà totalmente diversa da quella esistente. Abbiamo poco tempo, signor Ministro, la invitiamo quindi a leggere le interrogazioni che le sono state sottoposte per rendersi conto che molto probabilmente qualcuno - credo a sua insaputa ñ ha interesse non solo a farle fare una figura barbina, ma anche a gettare discredito sul Presidente del Consiglio e sull'intera coalizione che, come lei ben sa, è composta da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Biancofiore e Lega.

E allora, signor Ministro, è forse arrivato il momento di cambiare rotta, di cambiare taluni personaggi del Viminale e muoversi prima che sia troppo tardi! (Applausi dai Gruppi LNP e AN e del senatore Ponzo).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il senatore D'Onofrio. Ne ha facoltà.

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, onorevole Ministro, abbiamo ascoltato la sua relazione con attenzione e con apprezzamento, perché abbiamo ritenuto anzitutto che il Ministro dell'interno dovesse riferire in Parlamento, come ha fatto poco fa alla Camera dei deputati, sui primissimi accertamenti della vicenda grave e pericolosa.

Così ha fatto il Ministro dell'interno e le notizie che ci ha fornito ci confortano per la rapidità e per il modo con cui sono state date. Un modo moderato e attento alle responsabilità complessive proprie del Ministro dell'interno; un modo attento ad evitare che su questa vicenda, comunque pericolosa, si innesti un dibattito politico fatto esclusivamente di dietrologie e di affermazioni prive di riscontro con la realtà.

Per queste ragioni riteniamo che le affermazioni del Ministro dell'interno debbano rappresentare per tutti noi, a cominciare dalle forze di maggioranza, un insegnamento di moderazione e di attenzione. Un insegnamento di particolare consapevolezza che i fatti vanno anzitutto indagati e che la ricostruzione delle teorie in ordine ai fatti deve, a volte, attendere qualche giorno prima di tradursi in affermazioni che, al di là delle intenzioni di chi le esprime, possono rappresentare per chi le ascolta motivi di verità assoluta.

Il Ministro non ci ha dato verità assolute. Noi riteniamo che in questa materia non si possano rendere affermazioni relative a verità assolute, se non quella formulate dal Ministro: líattenzione particolare ad evitare che in questo Paese inizi un periodo buio.

Egli ritiene che questo episodio gravissimo non sia líinizio di un periodo buio e noi vogliamo concorrere affinché questo non si instauri nel nostro Paese. Lo diciamo dai banchi della maggioranza, della quale facciamo parte, consapevoli che su di noi gravano responsabilità maggiori, perché chi è parte della maggioranza deve avere la consapevolezza che tutte le opposizioni hanno un diritto in più di criticare la maggioranza, di scegliere i modi di critica, di fare di questíultima la ragione per la quale possono esse diventare un giorno maggioranza di Governo.

Noi sentiamo questa responsabilità. La sola condizione che poniamo e che il Ministro ha posto è che questo diritto di critica particolarmente forte e, per quanto ci riguarda, del tutto ragionevole delle opposizioni non deve mai trascendere in episodi di violenza. La violenza è líunico metodo con il quale noi riteniamo non si possa fare azione politica dai banchi dellíopposizione e ovviamente dai banchi del Governo.

Credo che questo sia il solo insegnamento che il Ministro ha voluto dare con queste indicazioni e su questo insegnamento ritengo che la sua maggioranza debba non solo confortarlo nel proseguire in questíazione, ma esprimere anche un particolare apprezzamento nei confronti di quanto detto. Da parte delle opposizioni qui al Senato - non so cosa sia successo alla Camera - è opportuno che tutti esprimano fino in fondo, come hanno fatto e come faranno, il proprio convincimento sapendo di trovare in questa maggioranza orecchie attente a fare in modo che le opposizioni esprimano con forza e al meglio la loro critica rigorosa.

Vorrei che di questo líopposizione fosse totalmente consapevole: la maggioranza ha il culto supremo della libertà di critica nei confronti di chi governa. Vorremmo che questo senso quasi religioso della libertà dellíopposizione da parte nostra trovasse conforto sempre maggiore nellíazione di Governo. (Applausi dai Gruppi UDC:CCD-CDU-DE,DS-U, FI, AN, Mar-DL-U e Aut).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Bordon. Ne ha facoltà.

BORDON (Mar-DL-U). Signor Presidente, in un luogo di questo palazzo, in una semplice cornice, cíè la foto di un uomo che più di ogni altro ha pagato per la sua coerenza politica un tributo alla barbarie terroristica. Questíuomo è Aldo Moro, barbaramente massacrato dalle Brigate Rosse (Generali applausi). Questo luogo è la sede della Presidenza del Gruppo della Margherita.

Capiranno, quindi, líonorevole Presidente e líonorevole Ministro, che per noi, come per tutto il centro-sinistra, la condanna di ogni atto terroristico è parte delle radici e della formazione del nostro stesso fare ed essere movimento politico; è ferita nella sua carne, è patrimonio della sua identità. Analoga condanna noi esprimiamo verso qualsiasi tipo di copertura, senza indulgenza, spiegazione, comprensione, che sarebbero aberranti.

Ognuno deve semplicemente avere, come ci ha ricordato proprio ieri il presidente Prodi, una reazione di rigetto, e sperare che questíattentato, che si iscrive purtroppo in una pratica costante nel nostro Paese, sia líultimo rigurgito di una catena cinquantennale.

Un Paese delle bombe, ancora una volta, che líaltra notte è tornato a manifestarsi scegliendo un luogo simbolico come il Viminale. Dunque, una esplosione che forse ha tra i suoi obiettivi quello di inserirsi con tale allucinante strumento nella normale, anche forte, dialettica politica, confidando nella vulnerabilità, nella emotività e anche nei riflessi politici condizionati di un Paese abituato a stragi irrisolte, ad atti terroristici impuniti, a complicità criminali di servizi, qualche volta deviati, e apparati dello Stato. Un messaggio devastante da dare alle istituzioni nel loro insieme e alla libera dialettica democratica.

Di fronte ad un atto di questo tipo occorre dunque attivare tutti gli strumenti dellíintelligence e della lotta alla criminalità sapendo però, signor Ministro, che la democrazia trova la sua più alta ed efficace difesa nella democrazia, nellíesercizio della democrazia medesima, nel suo funzionamento e - se mi è permesso dirlo - anche nella sobrietà di ogni atteggiamento (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U), come avvenne proprio in quellíepoca, quando la strategia brigatista puntò a colpire al cuore lo Stato democratico.

Voglio ricordare che allora anche nel centro-sinistra, e non solo rispetto al centro-destra, eravamo su opposti schieramenti. Ma la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, pur se all'epoca divisi aspramente nella vicenda politica quotidiana, non ebbero mai neppure la tentazione di usare la sfida dell'eversione per trarne - permettetemi di dirlo - quello che diventerebbe un miserabile vantaggio sul mercato dei voti o nei rapporti politici del Paese. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U e Verdi-U).

Ieri abbiamo assistito a qualcosa che non va in questa direzione, e voglio usare al riguardo toni pacati. Il Presidente del Consiglio, gli uomini del suo Governo ed altri esponenti di spicco della maggioranza si sono immediatamente distinti nel tentativo di spendere politicamente la bomba al Viminale contro il diritto dell'opposizione di fare opposizione nelle forme legittime della battaglia parlamentare e, quando necessario, delle manifestazioni di piazza.

Lei stesso, presidente Pera, ieri ricordava ciò, anche se - me lo permetta - in un intervento di richiamo alla moderazione verbale ha però lasciato intendere, forse andando oltre le sue intenzioni, che questo dovesse ricollegarsi a qualche manifestazione degli ultimi giorni. Di queste manifestazioni - lo dico - si possono discutere modalità, contenuti e, per alcuni di noi, anche simbologia. Tuttavia, sarà bene ricordare che quelle manifestazioni sono mosse non contro ma per lo Stato di diritto, non contro ma per la giustizia, non contro ma per la legalità (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U e Verdi-U), riaffermando quindi gli atti fondamentali di uno Stato democratico.

Onorevole Presidente, forse le sue dichiarazioni - me lo consenta - si riferivano ad altro, ad esternazioni come quelle fatte, purtroppo, da chi è Presidente del Consiglio il quale, fuori dall'Italia, ha parlato degli anni Novanta come del periodo in cui nel Paese ci sono stati tentativi di golpe "democratico" e giustizialista contro le istituzioni democratiche. O forse la sua è una sorta - per così dire - di reazione per condannare altri estremismi verbali che qualcuno di noi, in questa sede, ha prima ricordato.

Non ho tempo di esplicitare ulteriormente questi argomenti ma mi permetta, signor Presidente, di fare solo un'affermazione: in noi vi è coscienza, anche oggi che siamo all'opposizione, di essere forza di Governo. Vorremmo che anche voi, che state governando, lo ricordaste più spesso. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U, Verdi-U e Aut e del senatore Togni. Congratulazioni).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Nania. Ne ha facoltà.

NANIA (AN). Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli senatori, se con due parole volessimo indicare una linea di comportamento per Alleanza Nazionale, diremmo che in un caso come quello in questione non bisogna né strumentalizzare né sottovalutare.

Voglio dire con forza che non bisogna strumentalizzare, perché non si tratta di scoprire un disegno politico, una filiazione politica dietro un attentato che resta un atto grave che ha colpito un Ministero importante, preposto alla sicurezza dei cittadini. Desidero, però, affermare, al tempo stesso, che non dobbiamo sottovalutare i significati che si nascondono dietro il gesto compiuto. In questo senso vorrei proprio dire che tutti noi, prima di parlare, dovremmo davvero contare fino a dieci.

Il richiamo alla pacatezza del linguaggio è venuto ieri dal Presidente della Repubblica e anche dal Presidente del Senato. Lo abbiamo apprezzato e da questo parte l'analisi di Alleanza Nazionale. Se c'è qualcosa che preoccupa nel linguaggio usato in questi ultimi giorni (signor Ministro, lo voglio dire con forza anche ai colleghi dell'opposizione) al Palavobis non è tanto l'attacco al Governo, alla maggioranza e ai suoi partiti, perché si tratta di un fatto normale, che tutti sappiamo di dover accettare. Quel che preoccupa in quel linguaggio è l'attacco all'opposizione del nostro Paese, perché è questo il dato più significativo ed importante di cui nessuno si deve dimenticare, proprio mentre il Presidente del Gruppo della Margherita cita il caso Moro.

Bisogna stare attenti sotto questo profilo, perché si tratta di capire se un comportamento, un atto intimidatorio interrompe un processo. Il processo in corso nel nostro Paese è la costruzione di un sistema bipolare, dove - lo voglio dire con forza - nessuno si può illudere di vincere per sempre o di perdere per sempre.

Io in questo colgo il messaggio significativo e importante, in quel linguaggio. Cosa significa un linguaggio o un comportamento nel quale, di fronte allíonorevole DíAlema, che afferma con forza che in questo Paese non cíè un regime, partono i fischi? Sono comprensibili, quei fischi, fino a quando a dichiararlo è il presidente del Consiglio, Berlusconi; diventano preoccupanti, quei fischi, quando a dichiarare che in questo Paese non cíè una dittatura e non cíè un regime è un grande leader dellíopposizione. (Applausi dai Gruppi AN, FI e UDC:CCD-CDU-DE).

Allora voglio dire con forza che dobbiamo tutti essere impegnati in questo delicato momento a stare insieme e a stringerci intorno alle istituzioni democratiche. Non cíè un regime, in questo Paese, perché non cíè una lettura ideologica dei fatti di questo Paese né da parte della maggioranza né da parte dellíopposizione. Non cíè il pericolo di una dittatura, in questo Paese, perché siamo allíinterno di un contesto istituzionale trasparente, controllato, dove ci sentiamo protagonisti del governo europeo e del governo mondiale.

Non cíè un pericolo comunista, in questo Paese, lo vogliamo dire con forza e con chiarezza (Commenti dal Gruppo DS-U), se non altro perché il comunismo è morto per consunzione. (Applausi dai Gruppi AN e Mar-DL-U). Non cíè, in questo Paese, il pericolo di servizi segreti deviati, perché in caso contrario ci dovremmo preoccupare di come il Ministero dellíinterno è stato gestito in questi dieci anni, a partire dal nostro collega senatore Mancino, per continuare con tutti gli altri.

Non cíè, in questo Paese, alcun rischio per la democrazia, perché siamo allíinterno di un sistema policentrico dove ci sono molte istituzioni, molta società, molta politica, molto controllo e molta garanzia.

Cíè, in questo Paese (perché non riconoscerlo?), una fase di grande antagonismo sociale, di grande dibattito sui problemi sul tappeto; ebbene, alla sinistra compete soprattutto il compito storico di tradurre questa effervescenza sociale in termini di conflitto, che si trasforma in consensoÖ (Il microfono si disattiva automaticamente) (Applausi dal Gruppo AN).

PRESIDENTE. Le concedo trenta secondi per terminare, senatore.

NANIA (AN). Sto concludendo, signor Presidente.

In termini di conflitto, dicevo, che si trasforma in consenso, e non in termini di contraddizione insanabile, che può portare soltanto a rovina.

E cíè un processo di riforme, che si svolge secondo un sistema democratico: proposto agli elettori, approvato dagli stessi, presentato in Parlamento, controllato da uníopposizione vigile in Parlamento, controllato nel Paese da coloro ai quali appartiene lo scettro, cioè dagli elettori e dai cittadini. (Applausi dai Gruppi AN, FI e UDC:CCD-CDU-DE. Molte congratulazioni).

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, líipotesi che questo attentato provenga da gruppi dellíarea anarco-insurrezionalista è uníipotesi fondata su elementi di somiglianza. Ora apprendiamo, da uníagenzia che è giunta adesso, che vi sarebbe una rivendicazione inviata a "Il Secolo XIX" di Genova e firmata Brigate Rosse.

È necessaria uníestrema prudenza nella valutazione di questi segnali e di questi elementi di fatto, poiché ora, come diceva, io credo correttamente, il Ministro dellíinterno, noi non siamo in grado di definire con certezza la matrice e le modalità di questo attentato. Potrebbe anche trattarsi di una provocazione con motivazioni indecifrabili, come fu líapparente predisposizione di un attentato nei pressi di Palazzo Chigi nel 1993.

Quindi, attenzione alla smania delle dichiarazioni, che ha preso da ieri anche alcuni componenti del Governo. Siamo di fronte ad un attentato dimostrativo, ma non per questo meno pericoloso. Líesperienza insegna che atti violenti, anche non mirati a commettere una strage, possono avere esiti tragici.

La violenza - desidero dirlo qui con la massima fermezza e solennità - non può avere alcuna giustificazione, mai; la violenza crea insicurezza, spinge verso la rassegnazione, impoverisce la vita democratica, costringe le persone nelle case, lede e comprime il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero.

Noi Democratici di Sinistra consideriamo nemici tutti coloro che proditoriamente compiono atti violenti, mettendo a rischio l'incolumità e la vita delle persone e colpendo la vita democratica. Signor Ministro, occorre rafforzare la vigilanza, conservare nervi saldi e freddezza nel giudicare, non dare luogo a nessuna strumentalizzazione, mantenere l'unità delle forze politiche e del Paese.

Abbiamo ascoltato due appelli, oltre a quello del Capo dello Stato: del Presidente del Senato ieri, e oggi del Ministro dell'interno. Intendiamo accogliere tali appelli, dei quali comprendiamo le finalità: abbassare i toni ed isolare gli estremisti.

Si tratta di un problema politico che tutti dovremmo avvertire; tuttavia, mi trovo di fronte ad affermazioni pronunciate, proprio questa mattina, da un esponente di primo piano del Governo, che è anche il leader di un partito decisivo per l'esistenza del Governo stesso. Mi riferisco ad una serie di dichiarazioni che l'onorevole Bossi ha rilasciato al principale giornale italiano, che sono inquietanti, gravi ed irresponsabili. Infatti, nel momento in cui si afferma che dietro gli attentati vi sono settori dei Servizi segreti guidati dalla sinistra, a nostro giudizio si dice una incredibile ed evidente sciocchezza che tuttavia ingenera insicurezza nei cittadini italiani.

Ciò non contribuisce alla serenità del confronto democratico, così come non contribuisce alla serenità di detto confronto il Ministro della giustizia (il quale, per il suo ruolo istituzionale può avere informazioni provenienti anzitutto dal circuito delle carceri) quando afferma: "Adesso arriverà la violenza". Che cosa devono pensare i cittadini italiani? Che egli dispone di informazioni tali da autorizzarlo a dire cose così avventate?

Queste dichiarazioni sono in contraddizione con l'impegno alla lotta per la democrazia e contro la violenza.

Voi, signor Ministro - e mi avvio a concludere - avete il dovere di garantire la libera manifestazione del dissenso, le manifestazioni politiche di queste settimane, che sono una ricchezza ed una prova di vitalità per la vita democratica del Paese.

Noi avvertiamo il dovere e l'impegno a contribuire alla lotta contro la violenza in prima fila, da protagonisti, come ha sempre fatto la sinistra democratica italiana. (Applausi dai Gruppi DS-U e Verdi-U).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Malan. Ne ha facoltà.

MALAN (FI). Signor Presidente, vorrei anzitutto testimoniare al Ministro degli interni la nostra solidarietà dopo l'attentato di ieri. Gli attentatori hanno scelto di colpire proprio il Ministro ed il Ministero, attentando alla struttura che ha il fondamentale compito di difendere la sicurezza dei cittadini e della Repubblica. Per questo la solidarietà nei suoi confronti deve venire, e credo venga, non solo dai senatori della maggioranza che hanno votato la fiducia al Governo e a lei personalmente, ma da tutti i presenti in quest'Aula.

Alla solidarietà comune a tutti, mi sia permesso di aggiungere, a nome del Gruppo Forza Italia, il sostegno, l'amicizia e il ringraziamento per quanto sta facendo a servizio del nostro Paese.

Credo sia doverosa l'assunzione di responsabilità, da parte di tutte le forze politiche, alla quale il Ministro ci ha richiamati. Tutte le forze politiche devono infatti sentirsi responsabili della vita democratica del Paese; nel quadro di questa assunzione di responsabilità voglio precisare la posizione di Forza Italia riguardo alla possibile correlazione tra il clima politico di questi giorni e l'attentato di ieri.

Nessuno di noi ha mai detto e neppure pensato che ci sia un collegamento diretto tra chi ha organizzato le manifestazioni contro il Governo e chi ha messo la bomba al Viminale.

Per quanto riguarda le manifestazioni dentro e fuori le piazze, le consideriamo - come ha detto il Ministro - elementi utili e positivi per la vita democratica. Ma affermare che in Italia la democrazia è in pericolo, che questo Governo, nato dal libero e consapevole voto dei cittadini, non è legittimo, affermare che gli uomini della maggioranza sono una sorta di mostri o di automi (lo abbiamo letto due giorni fa su un importante quotidiano) rischia di legittimare chi intende compiere gesti che non rientrano nellíalveo democratico.

Dovremmo forse ricordare che già altre volte nel nostro Paese qualcuno si è sentito legittimato da un linguaggio non molto diverso da questo a compiere atti di violenza anche gravi. Dire che il Governo è illegittimo rischia di legittimare qualunque mezzo per combatterlo.

A chi vorrebbe tornare agli anni di piombo, non si deve dare líillusione di poter avere un appoggio morale o un avallo politico, né di trovare istituzioni deboli o divise. Questo non deve avvenire; il confronto politico, anche aspro, deve rimanere con i fatti e con le parole nel quadro democratico. Deve essere perciò chiaro a tutti - e credo sia il compito delle forze politiche renderlo chiaro a tutti i cittadini - che il solo modo per rovesciare un Governo da cui si dissente è batterlo alle elezioni. Noi lo abbiamo fatto; oggi ci deve provare líopposizione, senza cercare scorciatoie extrapolitiche.

Questa è la democrazia, questo è il principio che difendiamo e che crediamo tutte le forze politiche abbiano il dovere di difendere. (Applausi dai Gruppi FI, UDC:CCD-CDU-DE, AN e LNP. Congratulazioni).

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione.

Ringrazio il ministro Scajola e tutti coloro che sono intervenuti in questo dibattito. Credo di poter dire che, nel corso della discussione, non sono emersi equivoci né sulla condanna del gesto, né - cosa più importante - sullíimpegno e sul richiamo di tutte le forze politiche affinché tale gesto non interferisca con il dibattito politico, che può proseguire liberamente nel Parlamento e legittimamente anche nelle strade e nelle piazze, ma non può essere distolto da un atto criminale.

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo

(55) EUFEMI ed altri. ñ Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dellíimmigrazione

(770) CREMA. ñ Nuove norme in materia di immigrazione

(797) Disciplina dellíingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita

(963) TOGNI ed altri. ñ Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963.

Riprendiamo l'esame degli articoli del disegno di legge n. 795.

Ricordo che nella seduta antimeridiana ha avuto luogo la votazione dell'articolo 17 e degli emendamenti aggiuntivi a tale articolo.

Passiamo all'esame dell'articolo 18, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

TOGNI (Misto-RC). Signor Presidente, trasformo líemendamento 18.0.101 in un ordine del giorno, invitando il Governo ad accoglierlo.

Con questo ordine del giorno si intende riconoscere il valore delle prestazioni degli artisti extracomunitari operatori dello spettacolo, che lavorano nel nostro Paese, garantendo loro sicurezza. La finalità è quella di evitare líinterruzione delle produzioni o delle rappresentazioni degli spettacoli a causa del mancato rinnovo del permesso di soggiorno, che crea danni alle imprese italiane.

Infine, ma cosa non meno importante, occorre attivare un controllo serio, evitando che nel settore dello spettacolo si inseriscano operatori che non hanno niente a che fare con esso.

È questo, signor rappresentante del Governo, il contributo che voglio offrire alla giustizia e al rispetto della legalità. Per questo la invito ad accogliere il mio ordine del giorno.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti sono da intendersi illustrati.

Invio il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti e sullíordine del giorno in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, esprimo parere contrario agli emendamenti da 18.4 a 18.9, mentre invito al ritiro dellíemendamento 18.1. Il parere è contrario sugli emendamenti da 18.200 a 18.10, mentre invito al ritiro dellíemendamento 18.3. Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 18.222 a 18.237.

Per quanto riguarda líemendamento 18.501, invito il presentatore a ritirarlo. Infatti, in base a questo emendamento, il procuratore verrebbe vincolato a presupposti che in realtà deve avere il lavoratore straniero, per cui risulta incongruo parificare la disciplina.

Presidenza del vice presidente SALVI

(Segue MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno). Il parere è contrario sullíemendamento 18.0.1, mentre invito a ritirare gli emendamenti 18.0.100, 18.0.101 e 18.0.200. Il Governo è disponibile ad approfondire la questione in essi posta con un ordine del giorno, che chiederei sia elaborato e concordato successivamente.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 18.4, identico agli emendamenti 18.500, 18.2, 18.7 e 18.9.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.4, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 18.500, presentato dalla senatrice Toia e da altri senatori, 18.2, presentato dai senatori Forlani e Maffioli, 18.7, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 18.9, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Sullíemendamento 18.1 è stato formulato un invito al ritiro.

BOBBIO Luigi (AN). Lo accolgo e ritiro líemendamento.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 18.200.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.200, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn.795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Líemendamento 18.201 è improponibile.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.202.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.202, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Líemendamento 18.203 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.204.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 18.204, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 18.205, 18.206, 18.207, 18.208 e 18.209 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.210.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.210, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 18.211, 18.212 e 18.213 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.8.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.8, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

PAGANO (DS-U) Signor Presidente, vorrei sapere dove vota il senatore Bucciero.

PRESIDENTE. I senatori segretari sono pregati di controllare.

PAGANO (DS-U). Signor Presidente, il senatore Collino ha due schede inserite nei rilevatori davanti a sé.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 18.214 e 18.215 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.216.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.216, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.217.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.217, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.218.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 18.218, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.219.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.219, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.220.

BOCO (Verdi-U). Su questo emendamento chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico e, se l'Aula non ha niente in contrario, vorrei prenotarmi affinché la votazione del prossimo emendamento venga effettuata con lo stesso sistema. (Commenti dai banchi della maggioranza).

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.220, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.221, sul quale il senatore Boco avanza la richiesta di votazione nominale con scrutinio simultaneo.

Invito il senatore segretario a verificare se tale richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 18.221, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.5, identico agli emendamenti 18.6 e 18.11

BOCO (Verdi-U). Su questi emendamenti chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.5, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 18.6, presentato dal senatore Boco e da altri senatori e 18.11, presentato dal senatore Guerzoni.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.10.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.10, presentato dal senatore Vitali.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Sull'emendamento 18.3 è stato formulato un invito al ritiro. Senatore Valditara, intende accoglierlo?

VALDITARA (AN). Signor Presidente, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.222.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 18.222, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.223.

BOCO (Verdi-U). Per dare la possibilità all'Assemblea di votare elettronicamente, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 12.223, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.224.

BOCO (Verdi-U). Avvertendo una grande volontà di sostegno alla richiesta dai banchi della maggioranza, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.224, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. L'emendamento 18.225 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.226.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 18.226, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.227.

BOCO (Verdi-U). Sperando di avere migliore fortuna, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

DALLA CHIESA (Mar-DL-U). Il dispositivo elettronico non funziona!

(Il Presidente dispone la ripetizione della verifica).

(La richiesta risulta appoggiata)

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.227, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.228.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 18.228, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

DALLA CHIESA (Mar-DL-U). Signor Presidente, il dispositivo elettronico non funziona!

PRESIDENTE. Cambi banco, senatore Dalla Chiesa. In ogni caso, procederemo ad una verifica circa il funzionamento del dispositivo.

Gli emendamenti 18.229 e 18.230 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.231.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.231, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. L'emendamento 18.232 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.233.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 18.233, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.234.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.234, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Presidenza del vice presidente CALDEROLI

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 18.235 e 18.236 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.237.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 18.237, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Falcier, accoglie la richiesta formulata dal Governo di ritirare líemendamento 18.501?

FALCIER (FI). Sì, líaccolgo.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíarticolo 18.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti líarticolo 18.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 18.0.1, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Non è approvato.

Líemendamento 18.0.100 si intende ritirato, come richiesto dal rappresentante del Governo.

Líemendamento 18.0.101 è stato trasformato nellíordine del giorno G600. Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi su di esso.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Lo accolgo.

PRESIDENTE. Pertanto, líordine del giorno non verrà posto in votazione.

Senatore Falcier, accoglie la richiesta di ritirare líemendamento 18.0.200?

FALCIER (FI). Lo ritiro.

PRESIDENTE. Passiamo allíesame dellíarticolo 19, sul quale sono stati presentati emendamenti, che si danno per illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti, con le seguenti eccezioni.

Per quanto riguarda líemendamento 19.5, è necessario operare una distinzione: chiedo al proponente di ritirare la prima parte, che tende a sostituire le parole "Ministro vigilante" con le altre "Ministero vigilante", mentre esprimo parere favorevole sulla parte rimanente.

Quanto all'emendamento 19.14, il parere è favorevole.

Infine, invito i presentatori a ritirare l'emendamento 19.0.1, perché si può ottenere lo stesso risultato incrociando i dati esistenti nelle banche dati del CED del Ministero dellíinterno, dellíINPS e dellíINAIL, ed analogo invito rivolgo al senatore Malan, presentatore dellíemendamento 19.0.2.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.3, identico agli emendamenti 19.200 e 19.7.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.3, presentato dal senatore Del Pennino, identico all'emendamento 19.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, e all'emendamento 19.7, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 19.6.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte l'emendamento 19.6, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alla parola: "retribuita".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 19.6 e gli emendamenti 19.4 e 19.13.

Metto ai voti l'emendamento 19.8, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.202.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.202, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risulta pertanto precluso líemendamento 19.229.

Líemendamento 19.203 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.204.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 19.204, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 19.9, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.205.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.205, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 19.206 e 19.207 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.11.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 19.11, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 19.208 e 19.209 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.210.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.210, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.211.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.211, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti líemendamento 19.212, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Líemendamento 19.213 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 19.214, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.215.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 19.215, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.216.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.216, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 19.217, 19.218 e 19.219 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 19.10, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 19.220, 19.221, 19.222, 19.223 e 19.224 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.225.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.225, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.226.

BOCO (Verdi-U). Rinnovo la richiesta di votazione mediante procedimento elettronico, signor Presidente.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 19.226, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.227.

BOCO (Verdi-U). Spero su questíemendamento di trovare líappoggio e chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

Potremmo lasciare addirittura aperto il microfono al senatore Boco.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.227, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.228.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, nel ricordarle che è prerogativa della Presidenza quella di avere il microfono attivato, non dei senatori, io lo adopererò solo per chiedere la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

Il sistema è pronto, ma ormai ha sentito parlare della settimana di ferieÖ

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.228, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Boscetto, accoglie le modifiche proposte dal Governo allíemendamento 19.5?

BOSCETTO (FI). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento 19.5 (testo 2).

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, vorrei dare allíAula la possibilità di votare questíemendamento mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 19.5 (testo 2), presentato dal senatore Boscetto.

È approvato.

L'emendamento 19.229 è precluso dalla reiezione dellíemendamento 19.202.

Gli emendamenti 19.230, 19.231, 19.232 e 19.233 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 19.234, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.235.

BOCO (Verdi-U). Rinnovo la richiesta di votazione mediante procedimento elettronico, signor Presidente.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.235, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 19.236 e 19.237 e 19.238 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.12.

BOCO (Verdi-U). Rinnovo la richiesta di votazione mediante procedimento elettronico, signor Presidente.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Il supporto funziona, anche se in ritardo.

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 19.12, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 19.239 e 19.240 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 19.241, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 19.14 risulta assorbito dall'approvazione dellíemendamento 19.5 (testo 2) .

Passiamo alla votazione dell'articolo 19, nel testo emendato.

BOCO (Verdi-U). Le avevo chiesto di intervenire anche sullíemendamento precedente, signor Presidente.

Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'articolo 19, nel testo emendato.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Mi sembra che ogni tanto qualche collega si distragga.

Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. È stato rivolto dal Governo un invito al ritiro degli emendamenti 19.0.1 e 19.0.2. Domando ai presentatori se lo accolgono.

VALDITARA (AN). Ritiro l'emendamento 19.0.1.

MALAN (FI). Ritiro l'emendamento 19.0.2.

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, solo poche considerazioniÖ (Commenti dal Gruppo AN).

PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia, saranno delle brevissime considerazioni, ritengo.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Brevissime.

Abbiamo richiamato, con alcuni emendamenti (mi riferisco al 20.0.1a, al 20.0.2 e al 20.0.100), la questione dei minori, che non ha potuto trovare soluzione nell'ambito di questo provvedimento. Si tratta di un problema complesso che non può essere né sottaciuto, né generalizzato. Abbiamo apprezzato le parole del ministro Castelli che nei giorni scorsi ha tracciato linee di intervento che toccano anche questi aspetti.

Con gli emendamenti da noi predisposti intendiamo porre una questione relativa ai minorenni che fuggono dalla fame e da un avvenire senza sbocchi, alla ricerca di condizioni di vita umane. Riteniamo che accogliere i minorenni in quanto tali, sottoponendoli a misure di aiuto e di puro assistenzialismo risolvendo tutti i loro problemi sino al diciottesimo anno ma senza consentire loro di svolgere un'attività lavorativa regolare e retribuita è un nonsenso sociale, un nonsenso economico, è l'ammissione del fallimento del controllo delle frontiere.

Questi emendamenti vanno nel senso di rispettare la persona dell'adolescente e del giovane, di comprendere che in un mondo globalizzato è un dovere ma anche una necessità quella di giustificare le spese che si sostengono con fondi pubblici di provenienza dal cittadino contribuente. (Brusìo in Aula).

PAGANO (DS-U). Che cosa è questo brusìo? E' una cosa importantissima, vergognatevi!

PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia!

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Nel momento in cui l'Italia ha accettato, per motivi umanitari, di non respingere questi ragazzi e ragazze, dobbiamo avere la forza di consentire loro una esistenza dignitosa al di fuori della delinquenza organizzata, facendoli sentire soggetti attivi e non oggetti della nostra pietà.

L'investimento sui giovani, effettuato con i soldi di tutti e con l'opera disinteressata di tanti volontari, deve portare ad un inserimento e ad una integrazione completi e non ad una permanenza a tempo a carico passivo di tutta la nostra società.

Con queste motivazioni, noi ritiriamo gli emendamenti 20.0.1a, 20.0.2 e 20.0.100, presentando un ordine del giorno, e auspichiamo che il problema possa trovare soluzione nell'altro ramo del Parlamento.

BOREA (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, vorrei effettuare una breve illustrazione.

PRESIDENTE. A che titolo, mi scusi, senatore Borea?

BOREA (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, intendo riferirmi all'emendamento 20.0.101 che trasformiamo in ordine del giorno.

PRESIDENTE. Senatore Borea, l'emendamento 20.0.101 è appena stato ritirato dal senatore Eufemi ed è stato trasformato in ordine del giorno.

BOREA (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, desidero illustrare l'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Senatore Borea, mi scusi, ma non è possibile che uno dei presentatori di un emendamento lo trasformi in ordine del giorno e che un altro firmatario dello stesso emendamento ritirato domandi di illustrare il medesimo ordine del giorno.

BOREA (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, rinuncio all'intervento e chiedo di poterlo allegare agli atti.

PRESIDENTE. La autorizzo in tal senso.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, colgo l'occasioneÖ (Brusìo in Aula).

PRESIDENTE. Colleghi, volete lasciare esprimere il senatore Forlani, così da consentire di proseguire i lavori?

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, colgo l'occasione per esprimere un certo disagio ed una certa costernazione per quanto già è accaduto questa mattina ad esponenti del mio Gruppo. (Applausi dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U e Verdi-U ).

Noi ci troviamo ad intervenire e ad essere contestati dalla stessa maggioranza!

PRESIDENTE. Senatore Forlani, mi scusi, credo che ciascuno abbia il diritto di intervenire ma non è possibile chiedere la parola per ritirare un emendamento e successivamente procedere alla sua presentazione.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, faccio presente che nessuno del mio Gruppo ha mai contestato altri colleghi della maggioranza o dei partiti alleati quando hanno sentito l'esigenza di non rinunciare all'illustrazione di un emendamento. Vi possono essere cose più delicate che richiedono una certa attenzione.

PAGANO (DS-U). Bravo Forlani!

PRESIDENTE. Senatore Forlani, sono d'accordo con lei ma devo far rispettare il Regolamento anche per la maggioranza.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, non mi riferivo a lei ma a queste contestazioni.

Per quanto riguarda l'emendamento 20.3, da me presentato, concernente i ricongiungimenti, volevo far presente che l'intento di consentire il ricongiungimento dei genitori soltanto qualora non abbiano altri figli mi pare un po' vessatorio e velleitario.

Su questo aspetto volevo invitare ad una riflessione il relatore ed il rappresentante del Governo. Cosa significa infatti líespressione: "qualora non abbiano altri figli"? Ciò che secondo me va perseguito - ed è nello spirito di una norma - è che i congiunti conviventi siano identificati sulla base di una qualche formalizzazione che quel rapporto di convivenza e di dipendenza economica dei familiari conviventi può avere rispetto allíordinamento e alla comunità civile.

Il fatto che i genitori non abbiano altri figli non significa nulla; gli altri figli possono essere in altre zone del mondo, oppure possono essere completamente incuranti delle condizioni o delle necessità di questi genitori. Pertanto non apporterei questa modifica allíarticolo 29 del testo unico.

Con líaltra parte dellíemendamento si intende non cancellare la norma che prevede il ricongiungimento dei parenti entro il terzo grado inabili. Su questo ho qualche perplessità, perché se si stabilisce il limite del terzo grado, poi ci si chiede perché non si consideri anche il quarto grado. Pertanto, sulla cancellazione di tale aspetto ho maggiori dubbi, perché effettivamente si potrebbe violare il principio di uguaglianza, stabilendo il terzo grado di parentela anziché il quarto o il quinto.

PETRINI (Mar-DL-U). Signor Presidente, avrei voluto illustrare líemendamento 20.11, ma il tempo rimasto a disposizione del mio Gruppo è ormai ridotto al lumicino. Utilizzerò quindi solo pochi secondi per offrire a questíAula lo spunto per una riflessione.

Líarticolo 20 riguarda i ricongiungimenti familiari, una materia particolarmente delicata, come ha appena accennato il senatore Forlani. Solo questo articolo meriterebbe uníampia discussione e un approfondimento - ai quali questíAula è deputata - che invece non possiamo effettuare. Abbiamo una sola arma, estremamente avvilente: quella di un ostruzionismo procedurale. Purtroppo, questa è la realtà. (Applausi dal Gruppo Verdi-U).

PRESIDENTE. Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, è stata annunciata la presentazione di ordini del giorno, che però mi sono stati consegnati in maniera del tutto informale. Gradirei avere a disposizione il testo consegnato alla Presidenza.

PRESIDENTE. Prego gli uffici di far pervenire il testo degli ordini del giorno allíonorevole Mantovano.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Nel frattempo, esprimo il parere del Governo sugli emendamenti.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 20.14, 20.200, 20.3, 20.7, 20.10, 20.11, 20.13, 20.500, 20.501, 20.201 e 20.203.

Esprimo parere favorevole sullíemendamento 20.2. Esprimo parere contrario sugli emendamenti 20.202 e 20.23. Invito i presentatori a ritirare gli emendamenti 20.1 e 20.204.

Sullíemendamento 20.6, il Governo si rimette allíAula.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 20.22, 20.205, 20.12, 20.24, 20.15, 20.502, 20.503, 20.16, 20.206, 20.207, 20.208, 20.209, 20.210, 20.211, 20.212, 20.213, 20.214, 20.215 e 20.505.

Invito il presentatore a ritirare líemendamento 20.4.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 20.8, 20.216, 20.217, 20.218, 20.219, 20.220, 20.221, 20.222, 20.223, 20.224, 20.225, 20.19, 20.20, 20.17, 20.21, 20.5 e 20.18.

Invito i presentatori a ritirare líemendamento 20.9, perché la valutazione del Governo è che, se il familiare trova un lavoro, ha titolo autonomo per avere il permesso di soggiorno e quindi non si giustifica questa disciplina.

Líemendamento 20.0.1a è stato trasformato nellíordine del giorno G501, che accolgo come raccomandazione.

Invito il proponente a ritirare líemendamento 20.0.103.

Infine, sullíordine del giorno a firma del senatore Eufemi e da altri senatori, chiedo un poí di tempo per esaminarlo, perché mi è stato consegnato in questo momento.

PRESIDENTE. Lo valuteremo al termine della votazione degli emendamenti presentati all'articolo 20. Del resto, non è ancora neanche nella disponibilità della Presidenza.

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TOIA (Mar-DL-U). Vorrei chiederle cortesemente, signor Presidente, dato che la materia ci interessa molto, di far pervenire anche a noi il testo dellíordine del giorno del senatore Eufemi, al fine di valutare su di esso líespressione di un voto favorevole.

Inoltre, vorrei fare mio líemendamento ritirato dal collega Eufemi, a cui esprimo solidarietà per líaggressione di cui è stato fatto oggetto. (Commenti dai Gruppi AN e FI). Si tratta ovviamente di aggressione politica e credo che questo faccia capire quanto egli sia mal collocato in questa maggioranza.

PRESIDENTE. Senatrice Toia, líemendamento a cui lei si riferisce non è stato semplicemente ritirato, ma trasformato in ordine del giorno; pertanto, non è possibile che lo faccia suo.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 20.14, identico all'emendamento 20.200.

BOCO (Verdi-U). Su questi emendamenti soppressivi dellíarticolo 20, che fortemente contesto, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 20.14, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico all'emendamento 20.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.3, identico agli emendamenti 20.7, 20.10, 20.11, 20.13, 20.500 e 20.501.

Dal prescritto numero di senatori è stata avanzata richiesta di votazione a scrutinio segreto su tali emendamenti.

Tale richiesta è ammissibile, ai sensi dell'articolo 113, comma 4, del Regolamento, in quanto i predetti emendamenti attengono ai rapporti di cui all'articolo 31 della Costituzione.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione a scrutinio segreto risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indìco, ai sensi dell'articolo 113, comma 4, del Regolamento, la votazione a scrutinio segreto, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.3, presentato dal senatore Forlani, identico agli emendamenti 20.7, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, 20.10, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, 20.11, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, 20.13, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, 20.500, presentato dai senatori Guerzoni e Viviani, e 20.501, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 20.201.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.201, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 20.203.

TURRONI (Verdi-U).Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 20.203, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 20.2.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.2, presentato dal senatore Boscetto.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.202, identico all'emendamento 20.23.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronicoÖ

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

TURRONI (Verdi-U). Lo verifichi quando ho terminato il mio intervento, signor Presidente.

PRESIDENTE. Senatore Turroni, lei non potrebbe intervenire perché il suo Gruppo non ha più tempo a disposizione. Una volta denotata la sua volontà, io procedo.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 20.202, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori, identico all'emendamento 20.23, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Non è approvato.

Chiedo ai presentatori dellíemendamento 20.1 se accolgono l'invito al ritiro avanzato dal rappresentante del Governo.

BOREA (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Líemendamento 20.204 è stato ritirato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 20.6.

BONATESTA (AN). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BONATESTA (AN). Chiedo ai presentatori di poter apporre la mia firma a tale emendamento.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, precisando che non sto intervenendo, ma solo chiedendo.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 20.6, presentato dal senatore Magnalbò e da altri senatori.

È approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 20.22, identico all'emendamento 20.205.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.22, presentato dal senatore Viviani e da altri senatori, identico allíemendamento 20.205, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 20.12, presentato dal senatore Cambursano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.24.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.24, presentato dal senatore Villone.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.15.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.15, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.502, identico allíemendamento 20.503.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.502, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici, identico allíemendamento 20.503, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.16.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronicoÖ

PRESIDENTE. C'è l'appoggio?

TURRONI (Verdi-U). Lei deve farmi finire la frase, prima di verificare l'appoggio alla mia richiesta. (Vivaci commenti in Aula).

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.16, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione. Colleghi, credo che i lavori dellíAula debbano comunque procedere: quindi, vi prego di votare.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Líemendamento 20.206 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.207.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.207, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 20.208, 20.209 e 20.210 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.211.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.211, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.212.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.212, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 20.504 (testo corretto), presentato dal Governo.

È approvato.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, avevo la mano alzata per chiedere la votazione nominale con scrutinio simultaneo sull'emendamento appena votato. Chiedo, pertanto, la controprova.

PRESIDENTE. Senatore Turroni, la Presidenza, non ritiene sia necessaria una controprova.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, lei deve garantire il buon svolgimento dei lavori dell'Aula e non di una parte sola. Deve tutelare anche l'opposizione!

PRESIDENTE. L'emendamento 20.213 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 20.214, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.215.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, il suo modo di condurre i lavori è inaccettabile!

Su questo emendamento chiediamo, comunque, la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.215, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Sull'emendamento 20.4 è stato formulato un invito al ritiro. Senatore Forlani, lo accoglie?

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Non essendo presenti in Aula i proponenti dell'emendamento 20.505, lo dichiaro decaduto.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.8.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.8, presentato dal senatore Bassanini.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

PAGANO (DS-U). Senatore Tunis, per piacere, sono già due volte che voti per due. Ti iscrivo al Conservatorio!

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.216.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.216, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.217.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 20.217, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.218.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.218, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.219.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 20.219, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 20.220 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 20.221, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 20.222 e 20.223 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.224.

 

Verifica del numero legale

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 20.224, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.225.

 

Verifica del numero legale

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 20.225, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.19.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 20.19, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 20.20, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.17.

TURRONI (Verdi-U). Non abbasso mai la mano per chiedere la parola, signor Presidente, e lei non faccia il furbo. Non abbasso mai la mano, perché ho capito come lei si comporta.

Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Mi spiace, ma qualche volta capita di distrarsi - è accaduto anche al collega Boco - e la mano può abbassarsi.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.17, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.21.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.21, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.5, identico all'emendamento 20.18.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.5, presentato dal senatore Forlani, identico all'emendamento 20.18, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione) (Scambi di battute tra il senatore Turroni e alcuni senatori del Gruppo LNP).

Senatore Turroni, quella parolaccia che ha pronunciato non si dice in quest'Aula!

Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se accolgono l'invito a ritirare l'emendamento 20.9.

STIFFONI (LNP). Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 20, nel testo emendato.

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, il dibattito ha dimostrato che sul tema dei minori vi sono molte questioni nel disegno di legge al nostro esame che non riteniamo risolte. Noi pensiamo politicamente che la Camera dei deputati, nell'esame del testo, dovrà farsi carico di questi problemi. Voteremo a favore dell'articolo 20, soltanto perché l'ordine del giorno, presentato dal collega Eufemi, è stato accolto dal Governo come raccomandazione.

PAGANO (DS-U). Il senatore D'Onofrio si è messo la coscienza a posto, ma non sarà assolto!

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ricordo che alcuni Gruppi hanno quasi esaurito il tempo a disposizione; prego tutti i colleghi di tener conto di questa circostanza per i successivi interventi.

Ha facoltà di parlare, senatrice Toia.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, voglio dare voce al testo di un poeta. (Commenti ironici dal Gruppo FI).

PRESIDENTE. Questo comportamento, colleghi, è veramente inaccettabile oltre che scortese e me ne scuso con la senatrice Toia che ha diritto di utilizzare il tempo come meglio crede.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, la scortesia non è rivolta a me bensì al tema di cui stiamo discutendo: si tratta delle famiglie. Mi rivolgo ai colleghi più sensibili a questa materia e farò parlare, per coloro che vorranno ascoltarmi, un poeta: "Loro ti vogliono come vogliono le tue casse di arance e le tue scatole di conserva; ti vogliono senza volto, senza sguardo, senza nome, senza famiglia, senza figli, senza desiderio. Quelle urla sono dei boati ignobili. Ti vogliono forza assoluta come una cifra".

Penso che voi siete così, siete quei "loro" che vogliono uomini senza sguardo, senza desiderio, senza umanità, senza figli. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U, Verdi-U).

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, vorrei ricordare quanto ho già esposto in sede di replica. La disciplina sui minori prevista dalla legge n. 40 del 1998 è stata avviata dal precedente Governo in data 11 gennaio 2001 con la costituzione del Comitato dei minori che ha trattato l'1,6 per cento delle pratiche, del compimento delle quali noi ci faremo carico. (Applausi dai Gruppi FI e AN).

Accogliendo come raccomandazione gli ordini del giorno G501 e G700 vi è un impegno preciso in questa direzione innanzitutto sul piano amministrativo, dopo di che si verificherà líopportunità anche di rettifiche normative, se vi sarà una necessità in tal senso (Applausi dai Gruppi AN, FI, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PAGLIARULO (Misto-Com). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAGLIARULO (Misto-Com). Mi scuso con la Presidenza perché con questo intervento utilizzerò quasi o tutto il tempo a disposizione del Gruppo, sei minuti, rinunciando ovviamente alla dichiarazione di voto finale di domani, a causa di una mia necessitata assenza, e spaziando quindi adesso su altri aspetti.

Líarticolo 20 conferma la natura antisolidale della legge persino sulla delicatissima materia del ricongiungimento familiare: altro che attenzione alla famiglia! Ha ragione la senatrice Toia.

Adesso vorrei andare oltre líarticolo 20. Alcuni giorni fa sul quotidiano "Il Manifesto" era pubblicata una notizia di cui recito poche parole: "Temeva espulsione, si uccide". Si chiamava Housseinou Sakho, trentacinque anni, senegalese. Erano i giorni in cui si avviava questo dibattito in Aula, proprio i giorni in cui - alcuni colleghi senatori lo avranno notato - centinaia di lavoratori migranti davano vita proprio qui davanti a palazzo Madama ad un presidio per dire no a questa legge.

Il provvedimento che vi apprestate ad approvare rappresenta più di altri, pur gravi, il segno di una mutazione genetica in corso da mesi negli elementi fondativi della nostra Repubblica. Stiamo assistendo al capovolgimento quotidiano di quei princìpi. Oggi con questa legge della vergogna il Governo passa un nuovo Rubicone, ove non bastano profluvi di parole, sofismi sottili, disquisizioni argomentate per coprire, neppure con una foglia di fico, la sua natura anticostituzionale, antieuropea e xenofoba.

Questa legge impedisce a decine di migliaia di migranti di trovare un lavoro regolare spostandoli sulla clandestinità, complica i passaggi burocratici, limita e tende ad escludere le possibilità di ricongiungimento con i familiari, aumenta i tempi per la carta di soggiorno, deruba i migranti - cacciati dal nostro Paese - dei loro contributi versati allíINPS, prevede líuso delle navi da guerra mettendo a rischio la pelle non dei gangster che organizzano la tratta ma della povera gente. Questo provvedimento non regola alcuna immigrazione, ma solo le paure ancestrali del diverso, non aiuta le imprese perché le costringe a rapporti di lavoro in nero, dileggia qualsiasi criterio di solidarietà non come categoria dello spirito ma come strumento politico di composizione dei conflitti e di governo dei fenomeni epocali a cavallo del secolo.

La legge è un prezzo pagato alla iena della xenofobia da uno Stato che sta smarrendo i princìpi fondamentali delle tutele e delle garanzie universali, che si sta ritirando con leggerezza insostenibile dalla società e aumenta in modo pesante il carico del suo apparato di controllo e di dominio.

Cíè un filo sottile che unisce le parole su questa sorta di legione straniera proposta dal Ministro della difesa e le navi da guerra incaricate di presidiare i confini. Il Paese sta rispondendo, piaccia o meno, e non parlo solo del Palavobis, parlo per esempio della grande manifestazione del 19 gennaio svoltasi proprio a Roma contro questa lex horribilis.

Cíè una grave malattia di cui questa legge è veicolo: si chiama xenofobia. Essa è portatrice di danni gravissimi ed espone al pericolo del contagio. Occorre quindi che, a cominciare da questíAula, venga il segnale forte e inequivocabile che utilizzeremo ogni mezzo lecito per contrastare il virus della xenofobia.

Per questo, signor Presidente, come su di una nave quando si scopre la presenza di un virus, di un contagio, di un pericolo di epidemia, come su di una nave infetta si alza la bandiera gialla, concludo con un gesto simbolico che ritengo molto serio consegnando al rappresentante del Governo la bandiera gialla del pericolo di contagio del morbo della xenofobia. (Il senatore Pagliarulo espone una bandiera gialla).

PRESIDENTE. Collega, veda di ritirare immediatamente la bandiera; non vorrei che portasse male e qualcuno prendesse qualche malattia.

Metto ai voti líarticolo 20, nel testo emendato.

È approvato.

Ricordo che gli emendamenti 20.0.1a e 20.0.2 sono stati ritirati e trasformati nell'ordine del giorno G501.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.0.3, identico all'emendamento 20.0.4.

TURRONI (Verdi-U). Chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 20.0.3, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico all'emendamento 20.0.4, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti 20.0.100 e 20.0.101 sono stati ritirati e trasformati rispettivamente negli ordini del giorno G501 e G700. Essendo stati accolti dal Governo come raccomandazioni, non verranno posti in votazione.

Passiamo, pertanto, alla votazione dell'emendamento 20.0.102.

ANGIUS (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANGIUS (DS-U). Signor Presidente, le chiedo scusa ma vorrei che i colleghi prestassero per un attimo attenzione a ciò che sto per dire.

Presidente, apprezzo molto la sua conduzione dei lavori d'Aula, soprattutto quando sollecita una tempestiva accelerazione delle richieste di verifica del numero legale. Mi sembra che il tempo che lei concede per la richiesta di verifica sia all'incirca di 5 secondi. La vorrei pregare, però, di adottare lo stesso criterio, quindi di concedere 5 secondi, anche quando indice le votazioni nominali con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, e non sono presenti in Aula i senatori della maggioranza.

PRESIDENTE. Senatore Angius, lei ben sa che il criterio cui si riferisce è stato approvato nel Consiglio di Presidenza.

ANGIUS (DS-U). Signor Presidente, mi riferisco al suo comportamento durante le votazioni mediante il sistema elettronico in termini di attesa. Durante tali votazioni deve essere adottato lo stesso criterio dei 5 secondi previsti per avanzare la richiesta. Si tratta di una condizione di par condicio che le chiedo di osservare.

PRESIDENTE. Senatore Angius, non vorrei che si attuassero dei disastri.

ANGIUS (DS-U). Signor Presidente, nessun disastro. Al massimo, manca in Aula la presenza del numero legale.

TURRONI (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, mi scusi ma le vorrei far notare che ho il braccio continuamente alzato per farmi vedere e chiederle di intervenire. Lei, però, non vuole vedere.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 20.0.102, presentato dal Governo.

È approvato.

Senatore Falcier, accoglie l'invito a ritirare l'emendamento 20.0.103?

FALCIER (FI). Sì signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

PIZZINATO (DS-U). Signor Presidente, con l'emendamento 21.502 si propone di estendere la facoltà di accesso al credito per le cooperative di abitazione costituite da immigrati extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno oppure da cittadini italiani unitamente a questi ultimi.

In questo modo si consente, attraverso un'opera sociale, di rispondere al problema abitativo attraverso un impegno diretto da parte dei cittadini stranieri. Del resto, ciò avviene positivamente - ad esempio - ad opera della Caritas di Milano, la quale utilizza le ex case albergo operaie che ristruttura, oppure da parte della cooperativa Dar, la quale risistema le abitazioni non più utilizzate, consentendo in tal modo a centinaia di cittadini extracomunitari di avere un'abitazione adeguata.

Per questo motivo invito il Governo a prendere in considerazione l'emendamento, perché esso va nella direzione di assicurare un'abitazione, come dimostrano le esperienze milanesi, che ho testé ricordato, della Caritas e della cooperativa Dar.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, invito al ritiro dellíemendamento 21.1 ed esprimo parere contrario su tutti gli altri emendamenti, incluso il 21.502 del senatore Pizzinato, che peraltro è superato dal 21.600 del Governo, sul quale ovviamente il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Quindi è un invito al ritiro dellíemendamento 21.502.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Domando ai presentatori se accolgono líinvito al ritiro dellíemendamento 21.1.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 21.500.

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, le chiedo di tenere una migliore conduzione dei lavori e di votare questíemendamento con il sistema elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 21.500, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 21.501.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo nuovamente la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

GARRAFFA (DS-U). Signor Presidente, lei ruba regolarmente tre o quattro secondi!

PRESIDENTE. Senatore Garraffa, se lei leggesse il Regolamento, vedrebbe che esso non prevede di far parlare quando si è concluso il tempo a disposizione!

Metto ai voti líemendamento 21.501, presentato dai senatori Guerzoni e Viviani.

Non è approvato.

GARRAFFA (DS-U). Deve far esercitare il diritto dellíopposizione!

GRECO (FI). Chi è che ha detto che il comunismo è finito?

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 21.2, identico agli emendamenti 21.3, 21.4 e 21.20.

TURRONI (Verdi-U). Lei il Regolamento lo usa come vuole, signor Presidente.

Comunque, chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 21.2, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 21.3, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, 21.4, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 21.20, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 21.5, identico allíemendamento 21.21.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo nuovamente la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 21.5, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, di contenuto identico allíemendamento 21.21, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 21.7.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo nuovamente la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 21.7, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "secondo periodo".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 21.7 e gli emendamenti 21.8, 21.9, 21.10, 21.11, 21.12 e 21.13.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 21.18.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo nuovamente su questíemendamento la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 21.18, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 21.17a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "altri comuni".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento e líemendamento 21.17.

Metto ai voti líemendamento 21.6, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

PILONI (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PILONI (DS-U). Scusi, signor Presidente, so che lei è molto attento: per cortesia, può dire qualcosa ai senatori nellíultima fila di posti dietro al senatore Fabbri? Votano sempre in quattro, nascondono, ma sul tabellone elettronico si contano i voti.

PRESIDENTE. È comparso il senatore Marano, adesso.

PILONI (DS-U). Adesso vedo che i voti sono cinque, ma votano in quattro.

PRESIDENTE. Adesso verifichiamo, li teniamo díocchio.

È stato avanzato dal Sottosegretario un invito al ritiro dellíemendamento 21.502. Senatore Pizzinato, lo mantiene?

PIZZINATO (DS-U). Sì, signor Presidente, lo mantengo; chiedo che sia posto in votazione e che quest'ultima venga effettuata con voto segreto.

A tal fine invito venti senatori a sostenere la mia richiesta, in modo che ognuno secondo coscienza decida se sostenere o no la Caritas.

PRESIDENTE. Senatore Pizzinato, purtroppo la sua richiesta di voto segreto concerne un emendamento che comporta una spesa e pertanto non è accoglibile. Inoltre tale richiesta non potrebbe essere ammessa, in quanto il predetto emendamento non attiene alle materie indicate nel comma 4 dellíarticolo 113 del Regolamento.

PIZZINATO (DS-U). Signor Presidente, richiamo il parere espresso dal Presidente della Commissione bilancio il quale ha sostenuto che non vi è nessun problema di copertura finanziaria. Mi sto riferendo all'emendamento presentato in Commissione, sul quale era stato espresso un parere favorevole da parte della Commissione bilancio.

PRESIDENTE. Senatore Pizzinato, la Presidenza ritiene impossibile procedere alla votazione segreta su questo emendamento pertanto le chiedo di sostituire la sua richiesta con quella di voto mediante procedimento elettronico.

Non si ravvedono infatti le motivazioni necessarie perché venga accolta una richiesta di votazione segreta.

PIZZINATO (DS-U). Signor Presidente, chiedo allora la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Pizzinato, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 21.502, presentato dal senatore Pizzinato e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 21.14.

TURRONI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Turroni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 21.14, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 21.19, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 21.15, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 21.16a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole "l'accoglienza".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 21.16a e l'emendamento 21.16.

Metto ai voti l'emendamento 21.600, presentato dal Governo.

È approvato.

Metto ai voti l'articolo 21, nel testo emendato.

È approvato.

Passiamo all'emendamento 21.0.100, sul quale la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

SODANO Tommaso (Misto-RC). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Senatore Sodano, su questo emendamento, oltre alla sua richiesta, dal prescritto numero di senatori ne è stata avanzata una di votazione a scrutinio segreto.

Quest'ultima richiesta non può essere ammessa, ai sensi dell'articolo 113, comma 6, del Regolamento in quanto il predetto emendamento comporta un aumento di spesa, come ha osservato la 5a Commissione permanente.

SODANO Tommaso. Ne chiediamo comunque la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Sodano Tommaso, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 21.0.100, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Colleghi, prima di passare allíesame dell'articolo 22 desidero precisare, in risposta alle richieste pervenute in tal senso alla Presidenza, che i lavori termineranno alle ore 21,30.

Passiamo ora all'esame dell'articolo 22, sul quale sono stati presentati emendamenti che si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprimo parere contrario sugli emendamenti 22.4a, 22.4 e 22.1.

Invito i presentatori a ritirare gli emendamenti 22.3, 22.200 e 22.500. Esprimo parere favorevole sullíemendamento 22.2 (testo 2).

Invito il presentatore a ritirare líemendamento 22.0.1, perché la sede propria per la definizione di tutto ciò che riguarda líattuazione del Titolo V della Costituzione è in corso di elaborazione, per cui non si ritiene opportuno dare anticipazioni in una sede così delicata.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dellíemendamento 22.4a.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dellíemendamento 22.4a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "Sopprimere líarticolo".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 22.4a e gli emendamenti 22.4 e 22.1.

Chiedo ai presentatori degli emendamenti 22.3, 22.200 e 22.500, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario, se accolgono líinvito del Governo a ritirarli.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, ritiro líemendamento 22.3.

MALENTACCHI (Misto-RC). Signor Presidente, mantengo líemendamento 22.200.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, mantengo líemendamento 22.500.

PRESIDENTE. Passiamo dunque all'emendamento 22.200, identico allíemendamento 22.500.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 22.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico all'emendamento 22.500, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 22.2 (testo 2).

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 22.2 (testo 2), presentato dal senatore Boscetto.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti líarticolo 22, nel testo emendato.

È approvato.

Senatore Del Pennino, accoglie líinvito del Governo a ritirare líemendamento 22.0.1?

DEL PENNINO (Misto-PRI). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo allíesame dellíarticolo 23, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, desidero illustrare líemendamento 23.0.2, con il quale si propone di sostituire, al comma 1 dellíarticolo 44 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, ove si stabilisce che "il giudice può, su istanza di parte, ordinare la cessazione del comportamento discriminatorio o razzistico adottato da un privato o da una pubblica amministrazione", la parola: "può" con líaltra: "ordina".

Eí vero che in quel caso si violerebbero già altre norme e principi costituzionali esistenti nel nostro ordinamento, però se il giudice non provvede a disporre la cessazione di questo comportamento, chi può farlo? La continuazione di questo comportamento potrebbe proseguire allíinfinito. Con la parola: "ordina" saremmo invece sicuramente più certi che la tutela della persona, che è stata violata, sia garantita.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprimo parere contrario sugli emendamenti 23.2, 23.9, 23.8, 23.7, 23.5, 23.4, 23.10 e 23.6.

Invito il senatore Gubert a ritirare líemendamento 23.200. Invito i presentatori a ritirare anche líemendamento 23.3, perché viene stabilito un eccessivo automatismo.

Esprimo parere contrario sullíemendamento 23.11 e favorevole sullíemendamento 23.1.

Invito i presentatori a ritirare gli emendamenti 23.0.1, 23.0.4, 23.0.200, 23.0.2, 23.0.100, 23.0.101, 23.0.3, 23.0.102, 23.0.103 e 23.0.5. In parte, questi emendamenti riguardano la questione dei minori, per cui vi è già stato líaccoglimento come raccomandazione di alcuni ordini del giorno. Altri emendamenti invece riguardano modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, che non sono state in alcun modo previste dal disegno di legge in discussione e che il Governo non ritiene opportuno che costituiscano oggetto di intervento.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 23.2, identico agli emendamenti 23.9, 23.8, 23.7 e 23.5.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 23.2, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 23.9, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, 23.8, presentato dalla senatrice Toia e da altri senatori, 23.7, presentato dal senatore Cambursano e da altri senatori, e 23.5, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 23.4.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 23.4, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 23.10.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 23.10, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 23.6.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 23.6, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 23.200.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 23.200, presentato dal senatore Gubert.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 23.3.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 23.3, presentato dai senatori Stiffoni e Monti.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 23.11.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 23.11, presentato dai senatori Guerzoni e Brunale.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Finalmente possiamo passare alla votazione dellíemendamento 23.1.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, non ho capito perché ha detto "finalmente", ma forse lo interpreto. Comunque su questo emendamento chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Direi, dai pareri espressi dal Sottosegretario, che è scoppiato un amore tra il Governo e il senatore Boscetto.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 23.1, presentato dal senatore Boscetto.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PILONI (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PILONI (DS-U). Signor Presidente, vorrei farle presente che nella quarta fila di fronte a me è tutto il pomeriggio che sono presenti quattro senatori, ma risultano cinque voti. Stancatevi un momento di votare doppio!

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíarticolo 23.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti líarticolo 23, nel testo emendato.

È approvato.

Senatore Eufemi, sullíemendamento 23.0.1 è stato avanzato un invito al ritiro. Intende accedere a tale richiesta?

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente. Ritiro líemendamento 23.0.1.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 23.0.4.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 23.0.4, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 23.0.200, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 23.0.200, presentato dal senatore Martone e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 23.0.2, identico agli emendamenti 23.0.100 e 23.0.101.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, spero che sia ascoltato dallíAssemblea e do ad essa la possibilità di provarlo chiedendo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 23.0.2, presentato dai senatori Forlani e Maffioli, identico agli emendamenti 23.0.100, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici, e 23.0.101, presentato dai senatori Guerzoni e Viviani.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 23.0.3, identico agli emendamenti 23.0.102 e 23.0.103.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 23.0.3, presentato dai senatori Forlani e Maffioli, identico agli emendamenti 23.0.102, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici, e 23.0.103, presentato dai senatori Guerzoni e Viviani.

Non è approvato.

Senatore Magnalbò, intende accedere alla richiesta di ritiro dellíemendamento 23.0.5?

MAGNALBO' (AN). Sì, signor Presidente: ritiro líemendamento 23.0.5.

PRESIDENTE. Procediamo all'esame dell'articolo 24, sul quale sono state presentate proposte di stralcio ed emendamenti, che si danno per illustrati.

Passiamo innanzitutto alla votazione della proposta di stralcio n. 1, identica alla proposta di stralcio n. 2 .

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Senatore Boco, tale modalità di votazione non è consentita.

Metto ai voti la proposta di stralcio n. 1, presentata dal senatore Malabarba e da altri senatori, identica alla proposta di stralcio n. 2, presentata dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Non è approvata.

Invito il rappresentante del Governo a pronunciarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, il Governo invita i presentatori a ritirare tutti gli emendamenti; altrimenti, esprime parere contrario.

Vorrei precisare che non vi è alcuna ostilità al contenuto e al merito delle proposte emendative, ma cíè un problema di sedes materiae. Nel disegno di legge líasilo è stato affrontato soltanto con riferimento alla strumentalizzazione di questo istituto ai fini della clandestinità. Il Governo è orientato ad affrontare in modo organico la disciplina dellíasilo con un proprio disegno di legge in un momento successivo. Questo spiega líinvito al ritiro di questi emendamenti, che puntano tendenzialmente a questa disciplina organica.

PRESIDENTE. Senatore Forlani, sull'emendamento 24.2 è stato formulato un invito al ritiro. Lo accoglie?

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Si, signor Presidente, lo accolgo.

PRESIDENTE. Anche per l'emendamento 24.9 è stato formulato un invito al ritiro. Senatore Boco, intende ritirarlo?

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, non intendo ritirarlo, anzi ne chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 24.9, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 24.7.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 24.7, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, fino alle parole: "con le convenzioni e con gli accordi internazionali a cui l'Italia aderisce".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 24.7 e gli emendamenti 24.8 e 24.8a.

Passiamo all'emendamento 24.11, identico all'emendamento 24.1000, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Entrambi gli emendamenti sono pertanto improcedibili.

PRESIDENTE. Passiamo alla prima parte dell'emendamento 24.14a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 24.14a, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, fino alle parole: "copia del verbale".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 24.14a e gli emendamenti 24.200, 24.5 e 24.3.

Senatore Bobbio, vi è un invito al ritiro dell'emendamento 24.1; intende accoglierlo?

BOBBIO Luigi (AN). Signor Presidente, accolgo l'invito.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 24.10.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 24.10, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 24.

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, sappiamo che le nostre parole, anche quelle più pacate e collaborative, si scontrano con un muro di indisponibilità totale di cui non capiamo, francamente, le ragioni.

MEDURI (AN). Pensa a qualche anno fa!

TOIA (Mar-DL-U). Stiamo votando una legge che dovrà essere esaminata anche dalla Camera dei deputati. Quindi certamente vi sarà un esame, credo, approfondito.

Non ci convinciamo, quindi, sottosegretario Mantovano, di quali ragioni ostino ad accogliere alcuni nostri suggerimenti, ma anche di parte della maggioranza, di quella parte che è stata intimidita negli interventi per non porre questioni.

Credo, signor Presidente e onorevoli colleghi, che su questo punto sia doveroso lasciare agli atti della discussione svoltasi in questo ramo del Parlamento che non siamo tutti insensibili al problema dei rifugiati e dei profughi; che mescolare questo problema con quello della clandestinità, sia pure per evitare le strumentalizzazioni possibili, assai limitate, significa peggiorare la condizione dei rifugiati, dei profughi e dei richiedenti asilo.

I colleghi, anche della maggioranza, che hanno assistito all'incontro nella Commissione diritti umani con l'associazione medici contro la tortura hanno sentito, con le loro orecchie, dire da queste egregie persone che spesso il richiedente asilo, se ha subito torture o vessazioni, ha paura a parlare, ha bisogno di tempo per dire chi è.

Siamo contrari alla previsione di una procedura accelerata che sottrae persino un tempo normale a chi è in difficoltà. A denunciare tale previsione è il professor Conso, presidente del comitato dei rifugiati. La Caritas e tutti coloro che hanno a che fare con i richiedenti asilo ci imputano - ognuno reciti il mea culpa - di non aver approvato una legge organica, ma ci avvertono anche che queste norme sono dannose, colpendo coloro che hanno diritto all'asilo perché provenienti da territori martoriati.

Rivolgo un ennesimo appello; non ci basta una promessa, sottosegretario Mantovano. Quando il Governo ha voluto provvedere, ha imposto al Parlamento di procedere subito all'esame e all'approvazione di un disegno di legge. Se non provvedete subito, ciò significa che non volete operare in tal senso. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, Verdi-U, DS-U e Misto-SDI).

BOCO (Verdi-U). Condividendo pienamente le affermazioni della senatrice Toia, e non avendo tempo a disposizione per svolgere un intervento, mi accontento di chiedere la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'articolo 24.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn.795, 55, 770, 797 e 963

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, vorrei rimanesse agli atti che per un puro errore materiale la sottoscritta e la senatrice Baio Dossi hanno premuto il tasto verde, votando involontariamente a favore dell'articolo 24. (Applausi ironici dai Gruppi FI e AN). Questo applauso è veramente insultante per il tema in discussione.

Signor Presidente, la prego di richiamare i colleghi in ragione della serietà degli argomenti che trattiamo. Respingo questo atteggiamento goliardico che si è già manifestato in una precedente occasione quando ho citato una poesia che parlava di sofferenze e di diritti di cittadinanza negati. Non accetto risate e prese in giro sul tema dei rifugiati. Era nostra intenzione premere il tasto rosso, il nostro voto voleva essere assolutamente contrario. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, Verdi-U e Misto-RC).

PRESIDENTE. Lei, senatrice Toia, ha perfettamente ragione.

Passiamo all'esame dell'articolo 25, sul quale sono state presentate proposte di stralcio ed emendamenti, da intendersi illustrati.

Metto ai voti la proposta di stralcio n. 10, presentata dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, identica alle proposte di stralcio n. 11, presentata dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e n. 12, presentata dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvata.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, approfitto dell'espressione del parere per fornire alcune precisazioni in materia di asilo, richiamando per brevità la relazione sul punto specifico.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.120 a 25.126.

Inviterei i presentatori degli emendamenti 25.26, 25.119, 25.7, 25.502 e 25.69, di contenuto analogo, a ritirarli perché la disciplina che viene introdotta è totalmente diversa da quella riguardante i centri di permanenza temporanea. La permanenza nei centri di accoglienza, come descritta nel disegno di legge, non è un obbligo ma un onere per il richiedente asilo e non limita la libertà personale.

A fronte del limite temporale di quarantacinque o sessanta giorni, che si tende ad introdurre con le proposte in esame, intendiamo stabilire che le procedure siano completate, attraverso l'iter previsto, entro il limite massimo di venti giorni. D'altra parte, proprio per la struttura del procedimento, non si comprende quale possa essere la sanzione procedurale nell'ipotesi in cui il limite temporale sia oltrepassato. La nostra prospettiva è nel senso di riconoscere il diritto all'asilo se, a fronte della richiesta di ottenere lo status di rifugiato, questo diritto trova oggettivo fondamento.

Esprimo parere negativo sui successivi emendamenti fino al 25.505, mentre invito a ritirare il 25.8. Ad avviso del Governo, questo emendamento è superfluo perché quando viene accertata la minore età si avvia un percorso che è già regolamentato nel testo unico. Peraltro è errata anche la dizione, poiché il comma recita:"I minori non accompagnati potranno essere trattenuti", mentre non cíè mai alcun trattenimento dei minori. Lo stesso invito al ritiro riguarda líemendamento 25.161, di contenuto identico al precedente.

Esprimo parere contrario sullíemendamento 25.132, mentre invito a ritirare gli emendamenti da 25.9 a 25.506, di contenuto identico, perché se fossero accolti il clandestino potrebbe restare sul territorio nazionale pur dopo la presentazione della domanda.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.63 a 25.507, mentre invito a ritirare gli emendamenti da 25.10 al 25.117. Il parere è contrario sugli emendamenti da 25.124 fino a 25.91, mentre per le ragioni illustrate in precedenza invito a ritirare l'emendamento 25.11, nonché gli emendamenti da 25.27 a 25.510, di contenuto identico al precedente.

Esprimo parere negativo sugli emendamenti 25.511 e 25.134, mentre esprimo parere favorevole sul 25.157, che assorbe in qualche misura líemendamento 25.6a.

Esprimo inoltre parere contrario sugli emendamenti 25.64, 25.96 e 25.512 e parere favorevole sugli emendamenti da 25.12 a 25.513, sostanzialmente identici.

Vorrei far presente alla senatrice Toia che, come potrà osservare, nei confronti della disciplina dellíasilo vi è un atteggiamento modulato da parte del Governo se è vero che su questo, come su altri emendamenti successivi, vi è un parere favorevole. Quindi vengono accolte anche le istanze presentate da coloro che sono maggiormente impegnati in questo settore.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.514 a 25.1 e parere favorevole su 25.13, 25.29, 25.75 e 25.113, sostanzialmente identici. Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.137 a 25.112. Invito a ritirare gli emendamenti da 25.14 a 25.518, per i quali vale lo stesso discorso che ho fatto in apertura, cioè vi è una fondamentale differenza tra i centri di accoglienza dove si ospiteranno i richiedenti asilo e i centri di permanenza temporanea. Quindi non vi è alcuna necessità di convalida trattandosi di un procedimento che non prevede restrizione di libertà.

Esprimo parere negativo sugli emendamenti da 25.41 a 25.158, a meno che su

questíultimo non vi sia una spiegazione da parte del senatore Boscetto. Invito a ritirare gli emendamenti da 25.15 a 25.525; il diritto di asilo non ha una limitazione temporanea e quindi non ha senso richiamare líarchiviazione del procedimento.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.143 a 25.32, mentre invito a ritirare gli emendamenti da 25.72a a 25.527 perché la procedura del disegno di legge è tesa a sveltire líiter con líintroduzione di commissioni territoriali e non più di una commissione centrale; il ricorso alla commissione nazionale rallenta il procedimento, ferme restando le impugnative di carattere giurisdizionale che nessuno intende toccare.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.528 a 25.531.

Invito i presentatori a ritirare gli emendamenti 25.17, 25.71, 25.103 e 25.532, sostanzialmente identici.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti dal 25.88a al 25.110a. Invito i presentatori a ritirare gli emendamenti 25.110 e 25.19, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.535 a 25.147.

Il parere è favorevole sugli emendamenti 25.105a, 25.82a, 25.34 e 25.20 alle seguenti condizioni. Il testo deve essere quello dell'emendamento 25.20 con le seguenti precisazioni: alla quarta riga le parole: "Le stesse verranno notificate" devono essere sostituite con le seguenti: "Le stesse verranno comunicate", mentre l'espressione finale: "con una traduzione in lingua a lui conosciuta" deve essere sostituita dalla seguente: "nelle forme previste dall'articolo 2, comma 6". Ciò al fine di rendere omogenea la disciplina con la traduzione già prevista.

Il parere è poi contrario sugli emendamenti da 25.547 a 25.148, mentre è favorevole sugli emendamenti 25.106a, 25.21 e 25.81, nella formulazione del senatore Forlani, e a condizione che il comma sia aggiuntivo e non sostitutivo come indicato nel titolo dell'emendamento.

Invito i presentatori dell'emendamento 25.35 a ritirarlo, mentre invito i senatori Boscetto e Falcier a riformulare l'emendamento 25.159 secondo un testo che ho già consegnato e che è stato distribuito all'Aula.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti dal 25.107a al 25.579.

Invito i presentatori a ritirare gli emendamenti 25.24 e 25.36. Esprimo parere contrario sugli emendamenti da 25.155 a 25.37.

Invito i senatori Forlani e Maffioli a ritirare l'emendamento 25.25, facendo loro presente che nella prassi avviene già ordinariamente che l'ACNUR acceda, previa informazione, alla procedura prevista. Quindi, l'obbligo che si vuole introdurre appesantirebbe notevolmente il sistema delle informazioni e delle comunicazioni. È ovvio che il Governo si impegna a mantenere questa prassi ma è contrario - e di qui l'invito al ritiro - ad una formalizzazione per evitare un appesantimento della procedura.

Esprimo parere favorevole sull'emendamento 25.588 e parere contrario sugli emendamenti 25.84, 25.587 e 25.0.1a. Invito a ritirare gli emendamenti 25.0.100 e 25.0.101. Infine, il parere è favorevole sull'emendamento 25.0.200 (testo 2).

PRESIDENTE. Invito i colleghi a riprendere posto perché dobbiamo procedere alle votazioni cercando di comprendere tutte le richieste.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.120, identico allíemendamento 25.49.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.120, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 25.49, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.500.

RIPAMONTI (Verdi-U). Anche su questo emendamento, signor Presidente, chiedo di votare mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.500, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.121, identico allíemendamento 25.501.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.121, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 25.501, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione. Colleghi, vi invito a votare per procedere con celerità.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

SODANO Tommaso (Misto-RC). Signor Presidente, non può invitare a votare anche quelli che non vogliono farlo.

PRESIDENTE. Mi consentirà, senatore Sodano Tommaso, che è difficile e pesante fare il Presidente.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.122.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.122, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.127.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.127, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.128.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiederle di votare mediante procedimento elettronico, signor Presidente.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.128, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

l Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.92, identico allíemendamento 25.62.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.92, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, identico allíemendamento 25.62, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.70.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.70, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.126.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiedo la votazione mediante il procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.126, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Senatore Valditara, accoglie líinvito al ritiro dellíemendamento 25.26?

VALDITARA (AN). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.119, identico agli emendamenti 25.7, 25.502 e 25.69.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.119, presentato dai senatori Guerzoni e Budin, identico agli emendamenti 25.7, presentato dal senatore Forlani, 25.502, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 25.69, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.93, identico allíemendamento 25.61.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, intervengo per aggiungere la mia firma allíemendamento 25.93 e chiederne la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.93, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, identico allíemendamento 25.61, presentato dalla senatrice Toia e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.129, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.125.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, lei però dovrebbe aspettare che venga fuori la "strisciata" con i risultati sul tabellone alle sue spalle.

PRESIDENTE. Senatore Ripamonti, non cíè questa richiesta.

Metto ai voti l'emendamento 25.125, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.60.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.60, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.130, identico agli emendamenti 25.503 e 25.115.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.130, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico agli emendamenti 25.503, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 25.115, presentato dai senatori Guerzoni e Budin.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.94, identico agli emendamenti 25.504 e 25.131.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.94, presentato dai senatori Guerzoni e Budin, identico agli emendamenti 25.504, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 25.131, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.505.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.505, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Forlani, ritira líemendamento 25.8?

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. L'emendamento 25.161 è precluso dalla reiezione dell'emendamento 25.70.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.132.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.132, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Ripamonti, accoglie l'invito a ritirare il suo emendamento 25.506, identico agli emendamenti 25.9, 25.78 e 25.118?

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente Presidente, mantengo líemendamento 25.506 e ne chiedo la votazione con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.9, presentato dal senatore Forlani, identico allíemendamento 25.78, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, allíemendamento 25.118, presentato dai senatori Guerzoni e Budin, e allíemendamento 25.506, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.63, identico agli emendamenti 25.95 e 25.133.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.63, presentato dalla senatrice Toia e da altri senatori, identico allíemendamento 25.95, presentato dai senatori Guerzoni e Budin, e allíemendamento 25.133, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.507, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori.

Non è approvato.

Senatore Forlani, accoglie líinvito a ritirare líemendamento 25.10?

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, lo ritiro.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.508, identico agli emendamenti 25.79 e 25.117.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.508, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 25.79, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, e allíemendamento 25.117, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.124.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.124, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.80, identico all'emendamento 25.509.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.80, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, identico all'emendamento 25.509, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.91.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.91, presentato dai senatori Guerzoni e Budin.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Ripamonti, intende accogliere l'invito del Governo a ritirare il suo emendamento 25.510, identico agli emendamenti 25.11, 25.27, 25.77 e 25.90?

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, mantengo líemendamento 25.510 e ne chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.11, presentato dal senatore Forlani, identico allíemendamento 25.27, presentato dal senatore Magnalbò e da altri senatori, allíemendamento 25.77, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, allíemendamento 25.90, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e allíemendamento 25.510, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.511.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.511, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.134.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.134, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.157, presentato dai senatori Boscetto e Falcier.

È approvato.

Risultano pertanto preclusi gli emendamenti 25.6a, 25.64 e 25.96.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.512.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.512, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 96

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Diamo la parola al nostro Sottosegretario, che ci sta amorevolmente seguendo in tutti questi giorni.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, vorrei precisare che gli emendamenti 25.12 e seguenti hanno lo stesso contenuto del 25.13 e seguenti. Vorrei evitare che nel testo vi fosse una ripetizione della stessa disposizione. Il senso è quello che líaccesso è possibile in entrambe le fasi della procedura; dopodiché gli uffici, in sede di coordinamento, troveranno il modo di evitare la ripetizione.

PRESIDENTE. Lo faremo alla fine, signor Sottosegretario, in sede di coordinamento formale.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.12, identico agli emendamenti 25.28, 25.76, 25.114 e 25.513.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.12, presentato dal senatore Forlani, identico agli emendamenti 25.28, presentato dai senatori Magnalbò e Bobbio Luigi, 25.76, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, 25.114, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e 25.513, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.514, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.38, identico allíemendamento 25.57.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.38, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 25.57, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.65, identico agli emendamenti 25.97, 25.136 e 25.515.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.65, presentato dalla senatrice Toia e da altri senatori, identico agli emendamenti 25.97, presentato dai senatori Guerzoni e Budin, 25.136, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 25.515, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Líemendamento 25.1 è stato ritirato.

Metto ai voti l'emendamento 25.13, presentato dal senatore Forlani, identico agli emendamenti 25.29, presentato dal senatore Bobbio Luigi, 25.75, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, e 25.113, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.137.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.137, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.123.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.123, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.39a, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 25.56, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo all'emendamento 25.516, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.516, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.517.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.517, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.138, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.139.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.139, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione. Proteste delle senatrici Pagano e Toia).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.99.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.99, presentato dai senatori Guerzoni e Budin.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.39, identico allíemendamento 25.55.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.39, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 25.55, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.140.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.140, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Ricordo che gli emendamenti 25.42 e 25.54 risultano preclusi dalla reiezione dellíemendamento 25.39.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.112, identico agli emendamenti 25.14, 25.30, 25.74 e 25.518.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.112, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, identico agli emendamenti 25.14, presentato dai senatori Forlani e Maffioli, 25.30, presentato dal senatore Valditara, 25.74, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, e 25.518, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.41, identico allíemendamento 25.53.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.41, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 25.53, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.519, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.520.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.520, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.141.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.141, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.521.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.521, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

 

Metto ai voti l'emendamento 25.2, presentato dal senatore Bobbio Luigi.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.522.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.522, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.523.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.523, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.142, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico all'emendamento 25.524, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo all'emendamento 25.101a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.101a pertanto è improcedibile.

Passiamo all'emendamento 25.66a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.66a pertanto è improcedibile.

Sull'emendamento 25.158 è stato formulato l'invito al ritiro. Senatore Boscetto, intende ritirarlo?

BOSCETTO (FI). Sì, signor Presidente, accolgo l'invito.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.15, identico agli emendamenti 25.31, 25.73, 25.100 e 25.525.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.15, presentato dal senatore Forlani, identico agli emendamenti 25.31, presentato dai senatori Magnalbò e Valditara, 25.73, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, 25.100, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e 25.525, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.143, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.43, identico all'emendamento 25.52.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.43, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico all'emendamento 25.52, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.526.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Signor Presidente, poiché ho l'impressione di partecipare ad una catena di montaggio (Commenti dai banchi della maggioranza) e ritengo, invece, che il provvedimento che stiamo votando sia importante per lo Stato italiano, chiedo a lei di conoscere il numero esatto dell'emendamento che dobbiamo votare.

PRESIDENTE. Ci stiamo apprestando a votare l'emendamento 25.526, senatrice Baio Dossi.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.526, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B)

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.144.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.144, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, gli emendamenti 25.44, 25.44a e 25.44b sono improcedibili.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 25.104.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 25.104, presentato dai senatori Guerzoni e Budin, fino alla parola: "tribunale" .

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.104 e l'emendamento 25.67.

Sull'emendamento 25.32 vi è un invito al ritiro. Lo accoglie, senatore Valditara?

VALDITARA (AN). Sì, lo accolgo.

PRESIDENTE. Ne prendo atto.

Passiamo alla prima parte dell'emendamento 25.72a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dellíemendamento 25.72a, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, fino alla parola: "decisione".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 25.72a e gli emendamenti successivi, dal 25.102a al 25.527, dal 25.88a al 25.533, nonché dal 25.89a al 25.33.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.528.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.528, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 25.529.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.529, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "le seguenti".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.529 e l'emendamento 25.530.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.531.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.531, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.17, identico agli emendamenti 25.71, 25.103 e 25.532.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.17, presentato dal senatore Forlani, identico agli emendamenti 25.71, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, 25.103, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e 25.532, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti da 25.88a a 25.533 sono preclusi dalla reiezione dell'emendamento 25.72a.

L'emendamento 25.534 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.98.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.98, presentato dai senatori Guerzoni e Budin.

Non è approvato.

Chiedo al senatore Bobbio se accoglie l'invito a ritirare l'emendamento 25.3.

BOBBIO Luigi (AN). Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti da 25.89a a 25.33 sono preclusi dalla reiezione dell'emendamento 25.72a.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.145.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.145, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.146.

DE PETRIS (Verdi-U). Su questo emendamento chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento, 25.146, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.45, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.51.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.51, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.536.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.536, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.537.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.537, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.538, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.539.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.539, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.540, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.540 è pertanto improcedibile.

Passiamo all'emendamento 25.541, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.541, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione (Commenti del senatore Turroni). Senatore Turroni, la richiamo allíordine per la prima volta..

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.542.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.542, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.543.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.543, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.544.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.544, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.545.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.545, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.546.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.546, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione) (La senatrice segretario fa rilevare al Presidente che ad un banco di Forza Italia è accesa una luce rossa, ma non è presente il senatore cui appartiene la tessera. Il Presidente, pertanto, invita i commessi ad estrarre la tessera dal meccanismo di voto).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione, l'emendamento 25.46 è improcedibile.

Metto ai voti l'emendamento 25.147, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.105a.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, vorrei sentire il parere della 5a Commissione sull'emendamento 25.20, di contenuto analogo all'emendamento 25.105a.

PRESIDENTE. Invito il senatore Azzollini, presidente della 5a Commissione, a pronunciarsi a tal riguardo.

AZZOLLINI (FI). Ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, la Commissione bilancio può revocare il suo parere contrario soltanto se si cancella, alla seconda riga, la parola: "qualificati" e si sostituiscono, alla fine, le parole: "con una traduzione in lingua a lui conosciuta" con le seguenti: "nelle forme previste dall'articolo 2, comma 6", come è stato richiesto dallo stesso Sottosegretario.

PRESIDENTE. Chiedo ai firmatari dell'emendamento 25.105a e di quelli di analogo contenuto (25.82a, 25.34 e 25.20) se accettano le modifiche sollecitate dal senatore Azzollini e dal sottosegretario Mantovano.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Signor Presidente, intervengo al posto dei tre firmatari dell'emendamento.

Vorrei capire, poiché non ricordo, quali lingue sono indicate nell'articolo 2. In sostanza, vorrei sapere qual è la dicitura che si usa per la traduzione. Ricordo che è stata già eliminata la qualificazione della persona che la può effettuare e, quindi, bisogna capire se si prevede solo la lingua inglese o se si prevedono anche le altre lingue straniere, tenuto conto del fatto che i cittadini in questione spesso non parlano la lingua inglese.

PRESIDENTE. Senatrice Baio Dossi, le lingue sono il francese, l'inglese e lo spagnolo, con preferenza di quella indicata dall'interessato.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, il testo completo parla di una lingua comprensibile al destinatario ovvero, quando ciò non sia possibile, le lingue sono il francese, l'inglese e lo spagnolo, come lei stesso ha testé ricordato.

PRESIDENTE. Chiedo alla senatrice Baio Dossi se accetta la modifica proposta.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Sì, signor Presidente, la accettiamo.

PRESIDENTE. Intendendosi accolte le modifiche indicate dal senatore Azzollini e del sottosegretario Mantovano anche dai presentatori degli emendamenti 25.82a, 25.34 e 25.20, metto ai voti l'emendamento 25.105a (testo 2), presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, identico agli emendamenti 25.82a (testo 2), presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, 25.34 (testo 2), presentato dal senatore Valditara, e 25.20 (testo 2), presentato dai senatori Forlani e Maffioli.

È approvato.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 25.547.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.547, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "le seguenti".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.547 e gli emendamenti 25.548 e 25.549.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 25.550.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 25.550, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "le seguenti".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.550 e l'emendamento 25.551.

L'emendamento 25.552 è assorbito dall'approvazione dellíemendamento 25.105a (testo 2).

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 25.553.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 25.553, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole "le seguenti".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.553 e gli emendamenti 25.554 e 25.555.

Metto ai voti l'emendamento 25.148, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo all'emendamento 25.106a, sul quale la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, non ero a conoscenza del parere contrario espresso dalla 5a Commissione. Se esso dovesse permanere formulo un invito al ritiro.

PRESIDENTE. Il parere contrario della 5a Commissione permane. Pertanto sull'emendamento 25.106a vi è un invito al ritiro.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.106a, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.21, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario, mentre vi è un parere favorevole da parte del Governo.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo modifica il proprio parere.

PRESIDENTE. Non essendovi nessuna richiesta di votazione, l'emendamento 25.21 è improcedibile.

Passiamo all'emendamento 25.81, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.81 è pertanto improcedibile.

Domando ai presentatori dell'emendamento 25.35 se accolgono l'invito a ritirarlo.

MAGNALBO' (AN). Sì, signor Presidente, lo ritiriamo.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.159 (testo 2).

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.159 (testo 2), presentato dai senatori Boscetto e Falcier.

È approvato.

Passiamo all'emendamento 25.107a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.107a è pertanto improcedibile.

Passiamo all'emendamento 25.22, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario. Su questo emendamento vi è un invito al ritiro; i presentatori lo accolgono?

FORLANI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.86, identico all'emendamento 25.556, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.86, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, identico all'emendamento 25.556, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.149.

DE PETRIS (Verdi-U) Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.149, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.150.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.150, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.151a.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.151a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Líemendamento 25.557 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Signor Presidente, vorrei un chiarimento. Eí stato affermato che sullíemendamento 25.86 la Commissione Bilancio ha espresso parere contrario. Vorrei sapere che onere di spesa cíè per questo emendamento, visto che leggendolo questo non si capisce. (Commenti dai Gruppi FI e AN).

PRESIDENTE. Senatrice Baio Dossi, non posso mettere in dubbio il parere sempre illuminato del presidente della 5a Commissione, senatore Azzollini.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.558.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.558, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.559.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.559, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.152.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.152, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

DE PETRIS (Verdi-U). Presidente, sarebbe opportuno far sistemare questo sistema di votazione elettronica, perché è ingannevole. Non costerà molto.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.560, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.561.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.561, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.562.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.562, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.563.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.563, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.564.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.564, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo allíemendamento 25.565, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Signor Presidente, dal momento che sono firmataria di questo emendamento, vorrei chiedere al Presidente della 5a Commissione di spiegarmi il motivo per cui questo emendamento creerebbe dei problemi di carattere finanziario, perché mi risulta assolutamente evidente che esso non comporta alcun onere finanziario.

E allora si dice no per un altro motivo, non certo per problemi di copertura finanziaria. Fino a prova contrario capisco anchíio líitaliano, sono italiana e non uníextracomunitaria, e quindi chiedo che si faccia capire al popolo italiano su che cosa si vota e perché!

PRESIDENTE. Ciascun Gruppo è rappresentato nella Commissione bilancio e quindi, senatrice Baio Dossi, le consiglio di chiedere al rappresentante del suo Gruppo i chiarimenti del caso.

DE PETRIS (Verdi-U). Comunque, signor Presidente, chiediamo che l'emendamento sia messo ai voti.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.565 pertanto è improcedibile.

Passiamo all'emendamento 25.566, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.566, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "con le seguenti".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.566 e l'emendamento 25.567.

Passiamo allíemendamento 25.568, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.568 è pertanto improcedibile.

Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, líemendamento 25.569 è improcedibile.

Líemendamento 25.570 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.153.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.153, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione) (Proteste dal Gruppo DS-U).

Colleghi, nella fila del senatore Cirami vi sono quattro luci e due senatori. Per cortesia, colleghi, prendete il vostro posto, altrimenti sono costretto a ritirare la tessera!

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 25.47.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, in alto, sopra allo scranno della senatrice Alberti Casellati si accendono sempre quattro luci, e mi pare che i senatori siano tre, a meno che ve ne sia uno trasparente; cíè anche una scheda lasciata nel rilevatore.

Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 25.47, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, fino alle parole "conformità con".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 25.47 e líemendamento 25.50.

Líemendamento 25.571 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.572.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.572, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.573, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.574.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.574, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.575.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, le pongo un problema di dignità. Cíè il senatore Marano (io lo faccio il nome) che ha votato prima due volte, in due scranni diversi. Siccome è una settimana che il senatore Marano si contraddistingue per questo e forse dovrebbe anche aver un poí di ritegno, visti i precedenti.

PRESIDENTE. Lo verificheremo alla prossima votazione: sarà un sorvegliato speciale.

Metto ai voti l'emendamento 25.575, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.576.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris , risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.576, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Il presentatore intende accedere alla proposta di ritiro dellíemendamento 25.4?

BOBBIO Luigi (AN). Sì, signor Presidente. Ritiro líemendamento 25.4.

PRESIDENTE. Ricordo che líemendamento 25.87 risulta precluso dalla non approvazione degli emendamenti 25.72a e 25.86; líemendamento 25.577 risulta precluso dalla non approvazione degli emendamenti 25.72a e 25.556.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.154.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.154, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Líemendamento 25.578 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla prima parte dell'emendamento 25.85, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.85, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori, fino alle parole "processo decisionale".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano preclusi la restante parte dellíemendamento 25.85 e gli emendamenti 25.108, 25.579, 25.24 e 25.36.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.155.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.155, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo all'emendamento 25.58a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.58a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "le modalità".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.58a e gli emendamenti 25.48 e 25.58.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.580.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.580, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.581.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.581, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, vorrei invitare il senatore Collino a non affaticarsi troppo, votando due volte.

COLLINO (AN). Domando di parlare per fatto personale.

PRESIDENTE. Al termine della seduta, senatore Collino.

Metto ai voti l'emendamento 25.582, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.583.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.583, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.584.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.584, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.585.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.585, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla prima parte dell'emendamento 25.68a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.68a, presentato dalla senatrice Toia e da altri senatori, fino alle parole: "presso ANCI".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55,770,797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 25.68a e líemendamento 25.109a.

A seguito dell'approvazione dell'emendamento 25.159 (testo 2), gli emendamenti 25.5 e 25.156 risultano assorbiti.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.586.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.586, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 25.37, 25.25, 25.84 e 25.587 sono stati ritirati.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.588.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.588, presentato dal senatore Boscetto.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55,770,797 e 963

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Líimpressione è quella di uno schiacciasassi in movimento (Commenti dai Gruppi AN, FI, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PRESIDENTE. Colleghi, il senatore Brutti ha diritto ad esprimersi secondo il suo pensiero.

BRUTTI Massimo (DS-U). Qual è líorario previsto per la fine della seduta?

PRESIDENTE. Le ore 21,30, come è stato comunicato nel corso della seduta odierna.

BRUTTI Massimo (DS-U). Sulla base di quale criterio?

PRESIDENTE. Eí stato recuperato il tempo destinato alla discussioni sulle comunicazioni del Ministro dell'interno. Nessuno ha sollevato eccezioni e quindi si ritiene che tale prolungamento sia stato approvato allíunanimità.

Passiamo all'emendamento 25.0.1a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione. Comunque, nessuno ha avuto la possibilità di sollevare eccezioni sul prolungamento di orario della seduta in corso.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.1a, presentato dai senatori Guerzoni e De Zulueta.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55,770,797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 25.0.100 e 25.0.101 sono stati ritirati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sui subemendamenti presentati all'emendamento 25.0.200 (testo 2) del Governo.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Invito i presentatori a ritirare gli emendamenti 25.0.200/1, 25.0.200/3, 25.0.200/4, 25.0.200/9 (testo 2), 25.0.200/13 e 25.0.200/35.

Esprimo ovviamente parere favorevole sull'emendamento 25.0.200 (testo 2), presentato dal Governo, e parere contrario su tutti gli altri emendamenti.

PRESIDENTE. Chiedo al senatore Eufemi se accetta l'invito del Governo a ritirare l'emendamento 25.0.200/1.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.0.200/2, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/2, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Chiedo al senatore Eufemi se accetta l'invito a ritirare gli emendamenti 25.0.200/3 e 25.0.200/4.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, ritiro entrambi gli emendamenti.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.0.200/5.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.0.200/5, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla prima parte dell'emendamento 25.0.200/6, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.0.200/6, presentato dal senatore Giaretta e da altri senatori, fino alla parola: "periodo".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 25.0.200/6 e gli emendamenti 25.0.200/7 e 25.0.200/8.

Chiedo al senatore Stiffoni se accetta l'invito a ritirare l'emendamento 25.0.200/9 (testo 2).

STIFFONI (LNP). Signor Presidente, lo ritiro.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.0.200/10, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.0.200/10 è pertanto improcedibile.

Passiamo all'emendamento 25.0.200/11, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.0.200/11 è pertanto improcedibile.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, ma io non ho chiesto la votazione.

PRESIDENTE. Senatore Boco, l'ho aiutata!

TURRONI (Verdi-U). Signor Presidente, si vergogni!

PRESIDENTE. Senatore Turroni, la scortesia che ha dimostrato in questi giorni è grande, a differenza dei suoi colleghi che intervengono senza raggiungere i suoi toni.

Passiamo all'emendamento 25.0.200/12, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, mi scusi ma non mi è stato neanche attivato il microfono per ben due votazioni e lei è andato avanti facendo tutto da solo.

In ogni caso, chiedo la votazione dell'emendamento 25.0.200/12.

PRESIDENTE. Senatore Boco, dopo averle dato la parola per migliaia di volte, non mi costa nulla procedere nello stesso modo.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/12, presentato dal senatore Giaretta e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Chiedo al senatore Eufemi se accetta l'invito a ritirare l'emendamento 25.0.200/13.

EUFEMI (UDC:CCD-CDU-DE). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.0.200/14.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, con i subemendamenti che abbiamo presentato all'emendamento 25.0.200 (testo 2) del Governo intendiamo introdurre alcuni elementi di flessibilità e credo anche di concretezza.

Tuttavia, poiché in questa sede è sempre stata data una risposta negativa alle nostre proposte senza motivare la contrarietà, mi avrebbe fatto piacere sentire dal Governo per quale motivo i rapporti di collaborazione continuativa non possono fare stato di rapporti che vengono riconosciuti anche nei contratti in questione. Dai fautori della flessibilità mi sarei aspettata un accoglimento di questo tipo di contrattazione del lavoro.

Abbiamo previsto sgravi fiscali per quelle famiglie che hanno un aiuto domestico; tuttavia, non sempre si tratta di una colf in più che aiuta una famiglia autosufficiente, ma spesso - come sappiamo - è un aiuto indispensabile per quelle famiglie che hanno disagi e problemi di salute.

Ai fautori della famiglia e degli sgravi fiscali doveva piacere il nostro emendamento che valorizza contemporaneamente la famiglia e le detrazioni. Anche in questo caso, però, è stato rifiutato e non è stata fornita alcuna spiegazione.

Non potete poi non aspettarvi da noi un certo atteggiamento di fronte a questi inspiegabili rifiuti.

Così pure su questíemendamento, signor Sottosegretario, sono certa (Richiami del Presidente) che lei vorrebbe, da persone cortese qual è, spiegare le ragioni del suo parere contrario. Vorrei sapere perché líandamento dei nostri lavori non ci consente di avere quelle spiegazioni di merito che emendamenti di merito, non ostruzionistici, meriterebbero, spiegazioni pari allo sforzo che noi abbiamo fatto nel predisporli, studiando la materia, cercando di comprendere le vostre ragioni ma anche il limite terribile di questa legge, che avrà come solo risultato quello di regolarizzare un poí di colf (non se ne poteva fare a meno!); avete dato in cambio le navi da guerraÖ (Richiami del Presidente).

PRESIDENTE. Senatrice Toia, lei ha già concluso il tempo a sua disposizione.

TOIA (Mar-DL-U). Öper ottenere cosa? Un ricatto, un accordo immondo, che noi denunciamo allíopinione pubblica che ci ascolta radiofonicamente. (Applausi dal Gruppo Mar-DL-U. Applausi ironici dal Gruppo LNP).

PRESIDENTE. Però, senatrice Toia, in questo momento eravamo in fase di votazione dellíemendamento 25.0.200/14.

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/14, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione) (La senatrice segretario Dato segnala al Presidente alcune irregolarità nelle operazioni di voto).

Allora, nella fila dietro al senatore Malan, chi cíè? Si sieda, per cortesia, il collega, così controlliamo il numero delle luci accese. Ci sono cinque votanti in quei banchi: il senatore corrispondente dovíè? Togliamo quella scheda e procediamo. (Viene indicato il senatore titolare della scheda di votazione). Perfetto, se cíè il senatore non posso far ritirare nulla.

Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.0.200/15, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, se su questíemendamento cíè un parere contrario, chiedo invece il parere favorevole a quindici colleghi e quindi ne chiedo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.0.200/15 è pertanto improcedibile.

Metto ai voti l'emendamento 25.0.200/16, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.0.200/17.

BOCO (Verdi-U). Ci vorrei riprovare, signor Presidente, se quindici senatori mi aiutano. Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/17, presentato dal senatore Giaretta e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.0.200/18.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, vorrei riprovare anche su questo emendamento a chiedere la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/18, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Forza, colleghi, che sta per terminare anche la votazione dei subemendamenti all'emendamento 25.0.200 (testo 2). Colleghi, evitiamo di non votare, perché potrebbe essere periglioso riconvocarci dopo le ore 21,30.

Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.0.200/19, identico allíemendamento 25.0.200/20.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, non so se è periglioso, ma lo spero, e quindi vorrei provare a chiedere la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/19, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, identico allíemendamento 25.0.200/20, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.0.200/21.

BOCO (Verdi-U). Vorrei riprovarci, signor Presidente. Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/21, presentato dal senatore Basso.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.0.200/22, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo all'emendamento 25.0.200/23, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario, identico allíemendamento 25.0.200/24.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/23, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 25.0.200/24, presentato dal senatore Basso.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Anche i Ministri credo che siano tenuti al voto.

Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. A seguito della reiezione degli emendamenti 25.0.200/19 e 25.0.200/20, l'emendamento 25.0.200/25 risulta precluso.

Passiamo all'emendamento 25.0.200/26, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/26, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.0.200/27, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 25.0.200/27 è pertanto improcedibile.

Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, l'emendamento 25.0.200/28 è improcedibile.

Passiamo alla votazione della prima parte dellíemendamento 25.0.200/29.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 25.0.200/29, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, fino alla parola "periodo".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la seconda parte dellíemendamento 25.0.200/29 e líemendamento 25.0.200/30.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.0.200/31.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 25.0.200/31, presentato dal senatore Basso.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.0.200/32.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/32, presentato dal senatore Basso.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.0.200/33.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/33, presentato dal senatore Basso.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 25.0.200/34, presentato dal senatore Basso.

Non è approvato.

Senatore Stiffoni, accoglie líinvito a ritirare líemendamento 25.0.200/35?

STIFFONI (LNP). Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.0.200/36 , su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200/36 , presentato dal senatore Giaretta e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 25.0.200 (testo 2).

BASSO (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BASSO (DS-U). Signor Presidente, con i nostri subemendamenti ci proponevamo di migliorare líemendamento 25.0.200 (testo 2) concernente la regolarizzazione di quelle donne che, con espressione di pessimo gusto, sono state chiamate badanti. Si tratta di lavoratrici generalmente provenienti dai Paesi dellíEst, che lavorano nelle nostre case e che, assistendo anziani e disabili, risolvono non pochi problemi alla pubblica amministrazione.

Non pongono problemi di integrazione, né di alloggio, né - spero concordiate con noi - hanno nulla a che fare con la criminalità. La loro regolarizzazione è stata voluta soprattutto dalle associazioni del volontariato, dalle organizzazioni sindacali, dallíUlivo e, se rimaniamo alla regione Veneto, dal CCD-CDU.

Noi siamo parzialmente soddisfatti per il risultato ottenuto; sappiamo che avete litigato, che vi siete divisi e che la Lega ha perso, assieme alle componenti xenofobeÖ (Applausi dai Gruppi LNP e AN) e al ministro Bossi, al quale oggi il presidente degli industriali veneti Rossi Luciani non ha certamente fatto i complimenti.

PRESIDENTE. Collega, le ho concesso due minuti di tempo per una dichiarazione di voto. Se lei ne approfittaÖ

BASSO (DS-U). Forse lei, Presidente, non gradisce le cose che sto dicendo. Molto probabilmente si tratta di questo.

PRESIDENTE. No, il suo Gruppo non ha più tempo a disposizione. Se intende intervenire sul merito dellíemendamento 25.0.200 (testo 2), presentato dal Governo, è un conto, altrimenti le devo togliere la parola.

BASSO (DS-U). Sto intervenendo nel merito, Presidente, per dire che líItalia produttiva e bisognosa di servizi e di assistenza sta comprendendo che questo disegno di legge si contrappone alle norme comunitarie, vìola la Convenzione europea sui diritti dellíuomo e, anziché contrastare i clandestini, contrasta i regolari.

LíItalia delle istituzioni sta comprendendo che le Regioni sono state snobbate e che, respingendo líemendamento che legava i flussi ad accordi di programma tra Governo, Regioni e forze sociali, avete inferto un colpo serio al Titolo V della Costituzione, così come è stato riformato. Questo è il vostro federalismo! Questa è la vostra devoluzione! (Applausi dal Gruppo DS-U). E con la vostra devoluzione proponete un nuovo e pericoloso centralismo.

PRESIDENTE. Ha terminato il suo tempo, senatore Basso.

BASSO (DS-U). Concludo, signor Presidente, dato che lei è così gentile.

Solo vostra sarà la responsabilità delle difficoltà del reperimento di mano díopera in tanti settori: mi riferisco allíedilizia, allíindustria, allíagricoltura, alla ristorazione, anche allíinterno delle famiglie dove cíè un anziano bisognoso di assistenza.

Ci fa piacere - e lo voglio sottolineare - che alla nostra protesta si sia unitaÖ

PRESIDENTE. Collega, concluda, altrimenti sarò costretto a toglierle la parola.

BASSO (DS-U). Ö quella della componente veneta dei Poli, che, rappresentando anche tanti altri settori Ö(Il microfono si disattiva automaticamente).

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 25.0.200 (testo 2), presentato dal Governo.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo allíesame dellíarticolo 26, sul quale sono stati presentati emendamenti, che si danno per illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi su di esso.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti allíarticolo 26, con líeccezione degli emendamenti 26.13 e 26.12a, sui quali esprimo parere favorevole.

Per quanto riguarda líemendamento 26.0.100, il Governo si rimette allíAula.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.5. (La senatrice Baio Dossi fa segno di volere intervenire).

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.5, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.6.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.6, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

BAIO DOSSI (Mar-DL-U). Quando ho chiesto di intervenire volevo dichiarare di essere díaccordo con il Governo: non sono riuscita a farlo!

PRESIDENTE. Mi scusi, ma bisogna avere un assenso per poter esprimere un dissenso.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.200.

BOCO (Verdi-U). Se vuole, signor Presidente, do un assenso per costruire un dissenso. Se non me lo permette, invece, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.200, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.201.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.201, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.7.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.7, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 26.202.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 26.202, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole "quattro mesi".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano preclusi la restante parte dellíemendamento 26.202 e líemendamento 26.203.

Líemendamento 26.204 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.8.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.8, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.205.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.205, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 26.206.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 26.206 , presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alla parola "e".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano preclusi la restante parte dell'emendamento 26.206 e l'emendamento 26.207.

Metto ai voti l'emendamento 26.9, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.208.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 26.208, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 26.209, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.210.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.210, presentato dal senatore Boco o da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 26.10, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.211.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.211, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione del disegno di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 25, nel testo emendato, dal momento che erroneamente non è stato messo ai voti in precedenza.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'articolo 25, nel testo emendato.

È approvato.

Riprendiamo la votazione degli emendamenti presentati all'articolo 26.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.212.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.212, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.213.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.213, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.13.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.13, presentato dai senatori Boscetto e Falcier.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla prima parte dell'emendamento 26.214, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 26.214, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, fino alla parola: "presenza".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 26.214 e l'emendamento 26.2.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.3, identico allíemendamento 26.11.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.3, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico all'emendamento 26.11, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.215.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.215, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.216.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.216, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.217.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.217, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.218.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.218, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 26.219, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 26.219, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 26.220, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.221.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti líemendamento 26.221, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, vorrei sottolineare - non so se ho capito bene quel che lei ha detto prima - che abbiamo raggiunto le ore 21,30 (Commenti dai Gruppi AN, FI, UDC:CCD-CDU-DE e LNP. Proteste dai Gruppi Verdi-U e DS-U).

PRESIDENTE. Non ancora.

Metto ai voti l'emendamento 26.1, presentato dal senatore Peterlini e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 26.12, identico allíemendamento 26.12a.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

Inoltre la invito al rispetto dellíorario. Lei è il Presidente di tutta líAssemblea.

PRESIDENTE. Mancano due voti per concludere líarticolo. (Proteste dai Gruppi Verdi-U e DS-U).

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 26.12, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico allíemendamento 26.12a, presentato dal senatore Boscetto.

È approvato.

Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, l'emendamento 26.500 è improcedibile.

TIRELLI (LNP). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TIRELLI (LNP). Signor Presidente, siccome dopo líarticolo 26 restano da esaminare una decina di emendamenti, propongo che líAula si esprima, come è suo diritto, sulla possibilità di continuare almeno fino a concludere líesame degli emendamenti. (Vive proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC. Applausi dai Gruppi LNP, FI, AN e UDC:CCD-CDU-DE).

PRESIDENTE. Colleghi, ho detto che avrei proceduto fino alla conclusione dellíarticolo 26, cioè ancora con due votazioni. (Proteste del senatore Viviani).

A questo punto, viste le rimostranze, metto ai voti la proposta del senatore Tirelli.

È approvata. (Vive, reiterate proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC. I senatori Turroni e De Petris lanciano in aria alcuni fascicoli).

SODANO Tommaso (Misto-RC). Lei non deve fare ricatti!

PRESIDENTE. Metto ai voti líarticolo 26, nel testo emendato.

È approvato. (Vive proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC).

Líemendamento 26.0.1 è stato ritirato.

Metto ai voti l'emendamento 26.0.100, presentato dal senatore Bettamio e da altri senatori.

È approvato. (Vive, reiterate proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC. Alcuni senatori dellíopposizione circondano il banco della Presidenza gridando "vergogna").

DALLA CHIESA (Mar-DL-U). Bisogna rispettare le regole!

TURRONI (Verdi-U). Fascista!

PRESIDENTE. Senatore Turroni, la richiamo allíordine.

PETRINI (Mar-DL-U). Eí ora di finirla!

PRESIDENTE. Senatore Petrini, la finisca lei. (Vive proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC).

Se voi aveste ascoltato, avevo proposto di concludere i nostri lavori dopo líarticolo 26. Lei, senatore Tirelli, intende proseguire anche sullíarticolo 27. (Vive, reiterate proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC).

TIRELLI (LNP). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Non si lasci intimidire.

TIRELLI (LNP). Signor Presidente, nonostante il vociare, mi sembra che líAssemblea si sia espressa a maggioranza in questo senso.

DALLA CHIESA (Mar-DL-U). Non si mettono ai voti le regole!

PRESIDENTE. Passiamo allíesame dellíarticolo 27, sul quale sono stati presentati emendamenti, che si intendono illustrati. (Vive proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC).

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

D'ONOFRIO (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, i colleghi dellíopposizione hanno chiaramente condotto e perduto una battaglia. Mi sembra opportuno che noi domattina veniamo qui alle ore 9,30 per completare le votazioni e dimostrare la volontà di battere questa opposizione violenta, inaccettabile, che ci ha coperti di insulti e che domani avrà la risposta che merita. (Vive proteste dai Gruppi Verdi-U, DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC. Applausi dai Gruppi UDC:CCD-CDU-DE, FI, AN e LNP).

BATTAGLIA Antonio (AN). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BATTAGLIA Antonio (AN). Signor Presidente, invito il senatore Tirelli a ritirare la proposta per restituire serenità allíAssemblea e dare la possibilità, puntuali domattina, di completare i nostri lavori serenamente.

PRESIDENTE. Senatore Battaglia, è la proposta che avevo fatto io, cioè di concludere alla fine dellíarticolo 26. Mancavano solo due votazioni. Questa è stata la risposta.

TIRELLI (LNP). Noi abbiamo votato, se vi è un'altra proposta diversa dalla mia può essere votata anche quella.

PRESIDENTE. Metto ai voti la proposta testé formulata dal senatore D'Onofrio.

È approvata.

DALLA CHIESA (Mar-DL-U). Non si mette ai voti la regola!

PRESIDENTE. Qui non c'è la regola, qui vigeva il recupero del tempo.

A questo punto il Sottosegretario esprimerà il parere sugli emendamenti allíarticolo 27 nella seduta di domattina.

Rinvio pertanto il seguito della discussione dei disegni di legge in titolo ad altra seduta.

Interrogazioni, annunzio

PRESIDENTE. Comunico che sono pervenute alla Presidenza interrogazioni con richiesta di risposta scritta, pubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Ordine del giorno
per le sedute di giovedì 28 febbraio 2002

PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi domani, giovedì 28 febbraio, in due sedute pubbliche, la prima alle ore 9,30 e la seconda alle ore 16,30, con il seguente ordine del giorno:

(vedi ordine del giorno)

La seduta è tolta (ore 21,36).



Allegato A

DISEGNI DI LEGGE DISCUSSI AI SENSI DELL'ARTICOLO 44, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO

(*) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo (795)
Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dell'immigrazione (55)
Nuove norme in materia di immigrazione (770)
Disciplina dell'ingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita (797)
Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo (963)

________________

(*) Testo preso in esame dall'Assemblea

ARTICOLO 18 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 18.

Approvato

(Ingresso e soggiorno per lavoro autonomo)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 26, dopo il comma 7 è aggiunto, in fine, il seguente:

"7-bis. La condanna con provvedimento irrevocabile per alcuno dei reati previsti dalle disposizioni del Titolo III, Capo III, Sezione II, della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, relativi alla tutela del diritto di autore, e dagli articoli 473 e 474 del codice penale comporta la revoca del permesso di soggiorno rilasciato allo straniero e líespulsione del medesimo con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica".

EMENDAMENTI

18.4

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Sopprimere líarticolo.

18.500

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Id. em. 18.4

Sopprimere líarticolo.

18.2

Forlani, Maffioli

Id. em. 18.4

Sopprimere líarticolo.

18.7

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 18.4

Sopprimere líarticolo.

18.9

Guerzoni, Battafarano, Piloni, Viviani, Di Siena, Vitali, Gruosso, De Zulueta, Villone

Id. em. 18.4

Sopprimere líarticolo.

18.1

Bobbio Luigi

Ritirato

Sostituire líarticolo 18 con il seguente:

"Art. 18.

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo 26 luglio 1998, n. 286, allíarticolo 15, al comma 1, dopo le parole "380 e 381 del codice di procedura penale" sono inserite le altre "ovvero dagli articoli 473 e 474 del codice penale e dal titolo III, capo III, sezione II della legge 22 aprile 1941, n.633, e successive modificazioni".".

18.200

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, prima della parola: "condanna" premettere le seguenti: "sentenza di".

18.201

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Improponibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "condanna" con la seguente: "assoluzione".

18.202

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "condanna" aggiungere la seguente: "definitiva".

18.203

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, prima della parola: "con" premettere la seguente: "adottata".

18.204

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "provvedimento" con la seguente: "sentenza".

18.205

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "provvedimento" aggiungere le seguenti: "definitivo e".

18.206

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, prima della parola: "irrevocabile" premettere la seguente: "inappellabile e".

18.207

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "irrevocabile" con le seguenti: "non impugnabile".

18.208

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "irrevocabile" aggiungere le seguenti: "e definitivo".

18.209

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "per" con la seguente: "concernente".

18.210

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "reati" con la seguente: "delitti".

18.211

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "previsti" con la seguente: "disciplinati".

18.212

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "previsti" aggiungere le seguenti: "e puniti".

18.213

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "dalle disposizioni" con le seguenti: "dagli articoli contenuti".

18.8

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Al comma 1, nellíalinea 7-bis, sopprimere le parole da: "del Titolo III" fino a: "diritto di autore".

18.214

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "Titolo III" con le seguenti: "Titolo IV".

18.215

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "Capo III" con le seguenti: "Capo II".

18.216

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "Sezione II" con le seguenti: "Sezione I".

18.217

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, prima del numero: "473" premettere il seguente: "472".

18.218

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sopprimere il numero: "473 e".

18.219

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire il numero: "473" con il seguente: "573".

18.220

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sopprimere il numero: "474".

18.221

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire il numero: "474" con il seguente: "574".

18.5

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, capoverso 7-bis, sostituire le parole: "comporta la revoca del permesso di soggiorno rilasciato allo straniero e líespulsione del medesimo con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica", con le seguenti parole: "comporta la pena accessoria della revoca di qualsiasi tipo di permesso di soggiorno rilasciato allo straniero e la misura di sicurezza dellíespulsione".

18.6

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 18.5

Al comma 1, nellíalinea 7-bis, sostituire le parole da: "comporta la revoca" fino alla fine con le seguenti: "comporta la pena accessoria della revoca di qualsiasi tipo di permesso di soggiorno rilasciato allo straniero e la misura di sicurezza dellíespulsione".

18.11

Guerzoni

Id. em. 18.5

Nel testo, punto "7-bis", sostituire da: "comporta" fino alla fine del comma con le parole: "comporta la pena accessoria della revoca di qualsiasi tipo di permesso di soggiorno rilasciato allo straniero e la misura di sicurezza dellíespulsione".

18.10

Vitali

Respinto

Al comma 1, capoverso 7-bis, ivi richiamato, sostituire le parole: "comporta la" con le parole: "può dar luogo alla" e sopprimere dalle parole: "e líespulsione" fino alla fine del periodo.

18.3

Valditara, Magnalbò

Ritirato

Al comma 7-bis, sostituire la parola: "comporta" con:"può dar luogo alla".

18.222

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "revoca" con la seguente: "sospensione".

18.223

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "revoca" aggiungere le seguenti: "per 30 giorni".

18.224

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo le parole: "premesso di soggiorno" aggiungere le seguenti: "per motivi di studio".

18.225

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "rilasciato" con la seguente: "emesso".

18.226

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "rilasciato" aggiungere la seguente: "temporaneamente".

18.227

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "allo straniero" con le seguenti: "allíextracomunitario".

18.228

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "líespulsione" con la seguente: "il rimpatrio".

18.229

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "del medesimo" con le seguenti: "dello stesso".

18.230

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "medesimo" aggiungere le seguenti: "straniero".

18.231

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "con" con la seguente: "senza".

18.232

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire la parola: "accompagnamento" con la seguente: "conduzione".

18.233

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo la parola: "accompagnamento" aggiungere la seguente: "facoltativo".

18.234

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "alla frontiera" con le seguenti: "ai confini di Stato".

18.235

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, dopo le parole: "alla frontiera" aggiungere la seguente: "italiana".

18.236

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "a mezzo della" con le seguenti: "attraverso la".

18.237

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 7-bis, sostituire le parole: "forza pubblica" con le seguenti: "polizia di frontiera".

18.501

Falcier

Ritirato

Al comma 1, capoverso, dopo il comma 7-bis, aggiungere il seguente:

7-ter. Líaccertamento dei requisiti previsti per il datore di lavoro nei commi precedenti, è richiesto anche per i soggetti che, per conto di uno straniero residente allíestero, facciano richiesta di nulla osta allíingresso per lavoro autonomo. In ogni caso, chiunque svolga funzioni di procuratore non può rappresentare più di tre stranieri contestualmente".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 18

18.0.1

Guerzoni, Piloni, Di Siena, Battafarano, Viviani, Gruosso, De Zulueta

Respinto

Dopo líarticolo 18, aggiungere il seguente articolo:

"Art. 18-bis.

(Lavoro domestico e di cura)

1. Allíarticolo 27, comma 1 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998 dopo la lettera e) è aggiunta la seguente:

"e-bis) stranieri che svolgano uno o più rapporti di lavoro domestico ovvero rapporti di assistenza domiciliare a persone non autosufficienti, sulla base di uno o più contratti di lavoro, aventi una durata di almeno 12 mesi ciascuno, rinnovabili alla scadenza, e per almeno ventiquattro ore settimanali complessive, i quali complessivamente assicurino al lavoratore, in misura non inferiore a quella stabilita dal contratto collettivo di lavoro applicabile, un alloggio adeguato e il trattamento retributivo, previdenziale e assicurativo obbligatorio;"".

18.0.100

Viserta Costantini

Ritirato

Dopo líarticolo 18, inserire il seguente:

"Art. 18-bis.

(Lavoratori dello spettacolo)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998 il terzo periodo del comma 2 dellíarticolo 27 è sostituito dal seguente:

"I lavoratori extracomunitari autorizzati a svolgere attività lavorativa nel settore dello spettacolo non possono cambiare settore di attività né la qualifica di assunzione ad esclusione di coloro che possiedano i seguenti requisiti:

a) siano regolarmente residenti nel territorio dello Stato da almeno cinque anni;

b) siano in possesso di un reddito annuo derivante da fonte lecita non inferiore allíimporto annuo dellíassegno sociale"".

18.0.101

Togni

Ritirato e trasformato nell'odg G600

Dopo líarticolo 18, inserire il seguente:

"Art. 18-bis.

1. Al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, sono apportate le seguenti modificazioni:

"a) allíarticolo 26, comma 5, è aggiunto alla fine il seguente periodo: "Tuttavia, per le prestazioni esclusivamente artistiche di breve durata e comunque complessivamente inferiori a 90 giorni, il relativo visto è rilasciato al di fuori dei limiti numerici predetti, a condizione che líartista interessato non svolga la sua attività per un produttore o committente diverso da quello indicato nel visto e con divieto di conversione del visto in permesso di soggiorno per motivi diversi.";

b) allíarticolo 27:

1) al comma 1, lettera l), sono soppresse le parole: "allíestero";

2) al comma 1, lettera m), sono soppresse le parole: "e tecnico";

3) al comma 2, primo periodo, le parole: "dallíufficio speciali per il collocamento dei lavoratori dello spettacolo o sue sezioni periferiche che provvedono, sentito il Dipartimento dello spettacolo", sono sostituite dalle seguenti: "dallíufficio speciali di collocamento dei lavoratori dello spettacolo che provvede, sentito il Dipartimento dello spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali,";

4) al comma 2, dopo il primo periodo, è aggiunto il seguente: "Per le aziende della regione Sicilia, líautorizzazione al lavoro è rilasciata dallíufficio di collocamento per lo spettacolo di Palermo.";

5) dopo il comma 2 è inserito il seguente:

2-bis. Le autorizzazioni al lavoro rilasciate per il personale di cui al comma 1, lettere l) m), n) e o), hanno durata massima di sei mesi, prorogabile per periodi di pari durata fino alla realizzazione dellíopera artistica per la quale sono state richieste. Le autorizzazioni stesse possono altresì essere rinnovate limitatamente ad un altro datore di lavoro, purché la relativa richiesta sia presentata nel primo semestre di validità dellíautorizzazione".

18.0.200

Falcier

Ritirato

Dopo líarticolo 18, inserire il seguente:

"Art. 18-bis.

1. Allíarticolo 27, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 1, dopo la lettera r), sono aggiunte le seguenti:

"s) le qualifiche specialistiche per le quali sia stata accertata la carenza di offerta, nazionale o locale, disponibile a soddisfare, nel breve termine, la domanda;

t) i lavoratori destinati ad operare temporaneamente presso imprese italiane nellíambito di joint-ventures o, comunque nellíambito di programmi internazionali per lo sviluppo di specifici prodotti"".

ORDINE DEL GIORNO

G.600 (già em. 18.0.101)

Togni, Viserta Costantini

Non posto in votazione (*)

Il Senato,

in sede di esame del disegno di legge alla normativa in materia di immigrazione e di asilo,

considerato che,

gli ingressi dei lavoratori subordinati extracomunitari da occuparsi nel settore dello spettacolo sono considerati dall'articolo 27 del decreto legislativo n. 286 del 1998, "casi particolari" e, pertanto, vengono rilasciati fuori dai flussi programmati;

tenuto conto della particolarità del settore, con riferimento alle prestazioni artistiche inferiori a novanta giorni,

impegna il Governo

a individuare in sede di regolamento specifiche modalità affinché le autorizzazioni rilasciate agli artisti possano essere prorogate fino alla realizzazione dell'opera artistica per la quale sono stati richiesti, al fine di evitare interruzioni delle produzioni o rappresentazioni degli spettacoli;

affinché agli artisti entrati in Italia per effettuare la prestazione per la quale è stato loro concesso il visto di ingresso, sia permessa l'opportunità, alla conclusione del predetto rapporto di lavoro, di svolgere immediatamente un'altra prestazione artistica;

a salvaguardare il canale dei "casi particolari" del settore dello spettacolo, evitando che venga utilizzato da operatori che non hanno niente a che fare con tale settore.

________________

(*) Accolto dal Governo

ARTICOLO 19 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 19.

Approvato con un emendamento

(Attività sportive)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 27, dopo il comma 5, è aggiunto, in fine, il seguente:

"5-bis. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), sentiti i Ministri dellíinterno e del lavoro e delle politiche sociali, è determinato il limite massimo annuale díingresso degli sportivi stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita, da ripartire tra le federazioni sportive nazionali. Tale ripartizione è effettuata dal CONI con delibera da sottoporre allíapprovazione del Ministro vigilante. Con la stessa delibera sono stabiliti i criteri generali di assegnazione e di tesseramento per ogni stagione agonistica".

EMENDAMENTI

19.3

Del Pennino

Respinto

Sopprimere líarticolo.

19.200

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Id. em. 19.3

Sopprimere líarticolo.

19.7

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 19.3

Sopprimere líarticolo.

19.6

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Le parole da: "Sostituire l'articolo" a "comunque retribuita" respinte; seconda parte preclusa

Sostituire líarticolo, con il seguente:

"Art. 19. ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 27, dopo il comma 1, nella lettera p), sono aggiunte alla fine le seguenti parole: "nellíambito del limite massimo annuale díingresso degli sportivi stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita, stabilito con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), sentiti i Ministri dellíinterno e del lavoro e delle politiche sociali, secondo una equa ripartizione tra le federazioni sportive nazionali effettuata con delibera del CONI approvata dal Ministro vigilante, in cui sono stabiliti i criteri generali di assegnazione e di tesseramento per ogni stagione agonistica"".

19.4

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Sostituire líarticolo, con il seguente:

"Art. 19. ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 27, dopo il comma 1, nella lettera p), sono aggiunte alla fine le seguenti parole: "nellíambito del limite massimo annuale díingresso degli sportivi stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita, stabilito con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), sentiti i Ministri dellíinterno e del lavoro e delle politiche sociali, secondo una equa ripartizione tra le federazioni sportive nazionali effettuata dal CONI con una delibera che deve stabilire i criteri generali di assegnazione e di tesseramento per ogni stagione agonistica e che deve essere approvata dal Ministro vigilante"".

19.13

Guerzoni, Budin, Brunale

Precluso

Sostituire líarticolo, con il seguente:

"Art. 19. ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 27, dopo il comma 1, nella lettera p), sono aggiunte alla fine le seguenti parole: "nellíambito del limite massimo annuale díingresso degli sportivi stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita, stabilito con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), sentiti i Ministri dellíinterno e del lavoro e delle politiche sociali, secondo una ripartizione tra le federazioni sportive nazionali effettuata dal CONI con una delibera che deve stabilire i criteri generali di assegnazione e di tesseramento per ogni stagione agonistica e che deve essere approvata dal Ministro vigilante"".

19.8

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere il primo periodo del comma 5-bis.

19.202

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali" con le seguenti: "Con decreto del Presidente della Repubblica".

19.203

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo la parola: "decreto" aggiungere la seguente: "interministeriale".

19.204

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "attività culturali" aggiungere le seguenti: "di concerto con quello dellíinterno".

19.9

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nellíalinea 5-bis, primo periodo, sopprimere le parole: "su proposta del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI)".

Conseguentemente, sopprimere il secondo e terzo periodo.

19.205

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI)" con le seguenti: "della Conferenza Stato-Regioni".

19.206

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "sentiti" con le seguenti: "previo parere".

19.207

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "dellíinterno" con le seguenti: "dei beni e delle attività culturali".

19.11

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nellíalinea 5-bis, sostituire le parole da: "è determinato il limite" fino alla fine dellíalinea 5-bis, con le seguenti: "sono stabiliti i criteri generali di tesseramento di sportivi stranieri, senza fissazione di limiti massimi".

19.208

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "determinato" con la seguente: "stabilito".

19.209

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "il limite massimo" con le seguenti: "la quota massima".

19.210

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "massimo" con la seguente: "minimo".

19.211

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "annuale" con la seguente: "semestrale".

19.212

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "stranieri" con la seguente: "extracomunitari".

19.213

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "svolgono" con la seguente: "praticano".

19.214

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "sportiva" con la seguente: "ricreativa".

19.215

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "professionistico" con la seguente: "dilettantistico".

19.216

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "o comunque" aggiungere la seguente: "non".

19.217

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "retribuita" con la seguente: "remunerata".

19.218

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "ripartire" con la seguente: "distribuire".

19.219

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "nazionali" con la seguente: "internazionali".

19.10

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere il secondo periodo del comma 5-bis.

19.220

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "Tale ripartizione" con le seguenti: "Tale distribuzione".

19.221

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "è effettuata" con le seguenti: "è svolta".

19.222

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "dal CONI" con le seguenti: "dal Ministero per i beni e le attività culturali".

19.223

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "con delibera" con le seguenti: "con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali".

19.224

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "da sottoporre" con le seguenti: "da presentare".

19.225

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "da sottoporre" aggiungere le seguenti: "entro quindici giorni".

19.226

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "allíapprovazione" con le seguenti: "allíattenzione".

19.227

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "allíapprovazione" aggiungere la seguente: "immediata".

19.228

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "Ministro vigilante" con le seguenti: "Ministro dellíinterno".

19.5

Boscetto

V. testo 2

Al comma 1, capoverso 5-bis, nel secondo periodo, sostituire le parole: "Ministro vigilante" con le seguenti: "Ministero vigilante"; nel medesimo capoverso, nel terzo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: "anche al fine di assicurare la tutela dei vivai giovanili".

19.5 (testo 2)

Boscetto

Approvato

Al comma 1, capoverso 5-bis, nel terzo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: "anche al fine di assicurare la tutela dei vivai giovanili".

19.229

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla reiezione dell'em. 19.202

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "stessa delibera" con le seguenti: "stesso decreto del Presidente della Repubblica".

19.230

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "stessa" con la seguente: "medesima".

19.231

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "sono stabiliti" con le seguenti: "sono elencati".

19.232

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "sono stabiliti" aggiungere le seguenti: "e puntualizzati".

19.233

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "i criteri" con le seguenti: "i contenuti".

19.234

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "i criteri" aggiungere le seguenti: "di massima".

19.235

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "generali" con la seguente: "particolari".

19.236

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "criteri generali" aggiungere le seguenti: "e definitivi".

19.237

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "di assegnazione" con le seguenti: "di attribuzione".

19.238

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire le parole: "di tesseramento" con le seguenti: "di reclutamento".

19.12

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nellíalinea 5-bis, sopprimere le parole: "per ogni stagione agonistica".

19.239

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "ogni" con la seguente: "ciascuna".

19.240

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, alinea 5-bis, sostituire la parola: "agonistica" con la seguente: "professionistica".

19.241

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, alinea 5-bis, dopo le parole: "stagione agonistica" aggiungere le seguenti: "e dilettantistica".

19.14

Boscetto, Falcier

Assorbito dall'approvazione dell'em. 19.5 (testo 2)

Al comma 1, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: ", anche al fine di assicurare la tutela dei vivai giovanili".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 19

19.0.1

Bobbio Luigi, Valditara, Magnalbò

Ritirato

Dopo líarticolo 19, è inserito il seguente:

"Art. 19-bis.

1. Al decreto legislativo n. 286, del 1998, dopo líarticolo 27, sono inseriti i seguenti:

  "Art. 27-bis. - (Istituzione dellíUfficio dellíAnagrafe tributaria dei cittadini extracomunitari). ñ 1. Salva líapplicazione delle disposizioni che disciplinano líiscrizione ed il funzionamento dellíanagrafe dei rapporti di conto e di deposito di cui allíarticolo 20, comma 4, della legge 30 dicembre 1991, n. 4133, presso il Ministero delle finanze, è istituito líUfficio dellíAnagrafe tributaria dei cittadini extracomunitari - ATE.

2. I compiti e le modalità operative di tale ufficio sono disciplinati con apposito regolamento, da emanarsi, entro 90 giorni dallíentrata in vigore della presente legge, su iniziativa del Ministero delle finanze di concerto con il Ministero dellíinterno.

3. Il regolamento di attuazione previsto dal precedente comma 2, recepisce gli scopi e le finalità istitutivi dellíUfficio dellíAnagrafe tributaria dei cittadini extracomunitari, così come disciplinati dagli articoli successivi.

Art. 27-ter. - (Finalità e funzioni dellíATE). ñ 1. LíATE (Anagrafe tributaria cittadini extracomunitari) assolve alla finalità di:

a) verificare la regolare predisposizione delle dichiarazioni annuali dei redditi percepiti dai cittadini extracomunitari legalmente dimoranti in Italia;

b) accertare e verificare la regolarità sotto líaspetto delle leggi fiscali e valutarie, delle rimesse di valuta effettuate dai cittadini extracomunitari legalmente dimoranti in Italia verso paesi non appartenenti allíUnione europea.

2. Al fine di attuare le proprie finalità di scopo, líATE effettua riscontri, incrociando i dati relativi ai cittadini extracomunitari desumibili  da:

a) permesso di soggiorno;

b) contratto di lavoro;

c) conti correnti e libretti di risparmio bancari e postali;

d) partite IVA;

e) posizione INPS/INAIL;

f) dichiarazioni dei redditi;

g) iscrizione ad albi;

h) ogni fonte di informazione a cui líATE ha diritto di accedere in conformità alle, e nei limiti delle, leggi in vigore applicabili.

3. Líesito degli accertamenti di cui ai precedenti commi 2.1 e 2.2 è comunicato agli organi competenti per líapplicazione dei provvedimenti sanzionatori conseguenti.

Art. 27-quater. - (Iscrizione nellíATE). ñ 1. I cittadini extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno di durata non inferiore a sei mesi sono iscritti díufficio allíATE contestualmente al rilascio del permesso di soggiorno.

2. Entro il termine di novanta giorni dal rilascio del permesso di soggiorno il cittadino extracomunitario dovrà indicare allíATE un proprio conto corrente bancario e/o postale e/o valutario, che lo stesso dovrà utilizzare per ogni forma di movimento di danaro verso líestero.

3. Chiunque rimette somme di denaro allíestero in violazione delle vigenti disposizioni valutarie e fiscali nonché della presente legge, è punito con la confisca dellíintera somma rimessa oltre ad una sanzione amministrativa pari a cinque volte la somma illegalmente inviata allíestero e nei casi più gravi e/o di reiterazione della infrazione è revocato il permesso di soggiorno".

19.0.2

Malan

Ritirato

Dopo líarticolo 19, è aggiunto il seguente:

"Art. 19-bis.

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 27, comma 1, dopo la lettera r), sono aggiunte le seguenti:

s) le qualifiche specialistiche da reddito medio-alto o alto per le quali sia stata accertata la carenza di offerta, nazionale o locale, disponibile a soddisfare, nel breve termine, la domanda;

t) i lavoratori destinati ad operare temporaneamente presso imprese italiane nellíambito di joint-ventures o, comunque nellíambito di programmi internazionali per lo sviluppo di specifici prodotti".

ARTICOLO 20 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 20.

Approvato con emendamenti

(Ricongiungimento familiare)

1. Allíarticolo 29 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1:

1) alla lettera c), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "qualora non abbiano altri figli";

2) la lettera d) è abrogata;

b) commi 7, 8 e 9 sono sostituiti dai seguenti:

"7. La domanda di nulla osta al ricongiungimento familiare, corredata della prescritta documentazione, è presentata allo sportello unico per líimmigrazione presso la prefettura-ufficio territoriale di Governo competente per il luogo di dimora del richiedente, la quale ne rilascia copia contrassegnata con timbro datario e sigla del dipendente incaricato del ricevimento. Líufficio, verificata, anche mediante accertamenti presso la questura competente, líesistenza dei requisiti di cui al presente articolo, emette il provvedimento richiesto, ovvero un provvedimento di diniego del nulla osta.

8. Trascorsi novanta giorni dalla richiesta del nulla osta, líinteressato può ottenere il visto di ingresso direttamente dalle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane, dietro esibizione della copia degli atti contrassegnata dallo sportello unico per líimmigrazione, da cui risulti la data di presentazione della domanda e della relativa documentazione.

9. Le rappresentanze diplomatiche e consolari italiane rilasciano altresì il visto di ingresso al seguito nei casi previsti dal comma 5".

EMENDAMENTI

20.14

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Sopprimere líarticolo.

20.200

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Id. em. 20.14

Sopprimere líarticolo.

20.3

Forlani

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

20.7

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Id. em. 20.3

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

20.10

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 20.3

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

20.11

Dentamaro, Petrini, Giaretta, Cambursano, Toia, Dato

Id. em. 20.3

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

20.13

Guerzoni, Maritati, Viviani, Battafarano, Di Siena, Piloni, Gruosso

Id. em. 20.3

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

20.500

Guerzoni, Viviani

Id. em. 20.3

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

20.501

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Id. em. 20.3

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

20.201

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a) al numero 1, sopprimere la parola: "non".

20.203

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a) al numero 1, sostituire la parola: "altri" con la seguente: "cinque".

20.2

Boscetto

Approvato

Al comma 1, lettera a), punto 1) dopo le parole: "qualora non abbiano altri figli" aggiungere le seguenti: "nel paese di origine o di provenienza".

20.202

Pagliarulo, Marino, Muzio

Respinto

Al numero 1 della lettera a), del comma 1 dopo le parole: "altri figli" sono inserite le seguenti: "che provvedano al loro mantenimento".

20.1

Eufemi, Borea, Sodano Calogero

Ritirato

Al comma 1, lettera a), dopo la parola: "figli" aggiungere le seguenti: "che possano provvedere al loro sostentamento".

20.23

Guerzoni, Viviani, Battafarano, Gruosso, Piloni, Di Siena, Vitali

Id. em. 20.202

Al comma 1, lettera a), al numero 1, dopo la parola: "figli" aggiungere le seguenti: "che provvedano al loro mantenimento".

20.204

Gubert

Ritirato

Al comma 1, lettera a), alla fine del punto 1, inserire le seguenti parole: "in grado di provvedere alla loro cura".

20.6

Magnalbò, Valditara

Approvato

Al comma 1, lettera a), dopo il punto 1), inserire il seguente: "i figli maggiorenni a carico, qualora non possano per ragioni oggettive provvedere al proprio sostentamento a causa del loro stato di salute che comporti invalidità totale".

20.22

Viviani, Guerzoni, Battafarano, Gruosso, Piloni, Di Siena

Respinto

Sopprimere il punto 2) della lettera a).

20.205

Pagliarulo, Marino, Muzio

Id. em. 20.22

Sopprimere il numero 2) della lettera a) del comma 1.

20.12

Cambursano

Respinto

Al comma 1, lettera a), il numero 2) è sostituito dal seguente:

"2. La lettera d) è sostituita dalla seguente:

"d) un parente entro il secondo grado, a carico, inabile al lavoro, secondo la legislazione italiana, a condizione che lo straniero richiedente il ricongiungimento possa dimostrare la disponibilità di un reddito annuo derivante da fondi lecite non inferiore al triplo dellíimporto annuo dellíassegno sociale"".

20.24

Villone

Respinto

Al comma 1, aggiungere dopo la lettera a) la seguente:

"a-bis) figli maggiorenni qualora non possano oggettivamente provvedere al proprio sostentamento a causa del loro stato di salute;".

20.15

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera b).

20.502

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Respinto

Al comma 1, alla lettera b), sostituire le parole: "commi 7, 8 e 9" con le seguenti: "commi 7 e 8" e conseguentemente sopprimere il comma  9.

20.503

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Id. em. 20.502

Al comma 1, alla lettera b), sostituire le parole: "commi 7, 8 e 9" con le seguenti: "commi 7 e 8" e conseguentemente sopprimere il comma  9.

20.16

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere il comma 7 della lettera b).

20.206

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "La domanda" con la seguente: "La richiesta".

20.207

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire le parole: "nulla osta" con la seguente: "autorizzazione".

20.208

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, prima della parola: "corredata" premettere le seguenti: "deve essere".

20.209

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "corredata" con la seguente: "accompagnata".

20.210

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "prescritta" con la seguente: "accertata".

20.211

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "documentazione" con la seguente: "certificazione".

20.212

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, dopo la parola: "documentazione" con la seguente: "vidimata".

20.504 (testo corretto)

Il Governo

Approvato

Al comma 1, lettera b) al capoverso 7, dopo le parole: "corredata della prescritta documentazione", aggiungere le seguenti parole: "compresa quella attestante i rapporti di parentela, coniugio e la minore età, autenticata dallíautorità consolare italiana".

20.213

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire le parole: "è presentata" con le seguenti: "è consegnata".

20.214

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, dopo la parola: "presentata" aggiungere le seguenti: "entro 30 giorni".

20.215

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire le parole: "allo sportello unico per líimmigrazione presso la prefettura" con le seguenti: "alla prefettura".

20.4

Forlani

Ritirato

Al comma 1, alla lettera b), al comma 7, sopprimere le parole: "presso la prefettura ñ ufficio territoriale di governo e".

20.505

Guerzoni, Viviani

Decaduto

Al comma 1, alla lettera b), al capoverso 7, sopprimere le parole: "presso la prefettura ñ ufficio territoriale di governo e".

20.8

Bassanini

Respinto

Al comma 1, lettera b) al capoverso comma 7, sostituire le parole: "la Prefettura ñ Ufficio territoriale del Governo" con le seguenti: "líUfficio territoriale del Governo".

20.216

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire le parole: "ufficio territoriale" con le seguenti: "ufficio distrettuale".

20.217

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "dimora" con la seguente: "residenza".

20.218

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, dopo la parola: "dimora" aggiungere la seguente: "abituale".

20.219

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "rilascia" con la seguente: "invia".

20.220

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "copia" con la seguente: "fotocopia".

20.221

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, dopo la parola: "copia" aggiungere la seguente: "autenticata e".

20.222

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "contrassegnata" con le seguenti: "nella quale è riportato il".

20.223

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire le parole: "timbro datario" con la seguente: "data".

20.224

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "sigla" con la seguente: "firma per esteso".

20.225

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea 7, sostituire la parola: "sigla" aggiungere la seguente: "leggibile".

20.19

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea "7", sopprimere le parole da: "verificata" fino a: "presente articolo".

20.20

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea "7", sopprimere le parole: "ovvero un provvedimento di diniego del nulla osta".

20.17

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere il comma 8 della lettera b).

20.21

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) alinea "8", sostituire la parola: "novanta" con la seguente: "venti".

20.5

Forlani

Respinto

Al comma 1, sopprimere il comma 9 di cui alla lettera b).

20.18

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 20.5

Al comma 1, sopprimere il comma 9 della lettera b).

20.9

Stiffoni, Monti

Ritirato

Al comma 1, aggiungere la seguente lettera c):

"c) aggiungere infine il seguente comma 9-bis:

"9-bis. Ai familiari che si siano ricongiunti, a norma del presente articolo, ad uno straniero che sia successivamente destinatario di un provvedimento di espulsione è revocato il permesso di soggiorno ove non soddisfino le condizioni di cui al comma 3 del presente articolo"".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 20

20.0.1a

Eufemi, Borea, Sodano Calogero

Ritirato e trasformato, congiuntamente agli emm. 20.0.2 e 20.0.100, nell'odg n. G501

Dopo líarticolo 20, aggiungere il seguente:

"Art. 20-bis.

Líarticolo 32 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero" è sostituito dal seguente:

1. I minori di età non inferiore a 14 anni che si trovino sul territorio nazionale alla data di entrata in vigore del presente decreto e che abbiano fatto richiesta di essere ammessi in un progetto di integrazione civile e sociale gestito da un ente pubblico o da un ente privato che abbia rappresentanza nazionale e che comunque sia iscritto nel registro istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ai sensi dellíarticolo 52 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 (Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina della immigrazione) potranno chiedere il permesso di soggiorno a sensi del successivo comma 3.

2. Líente gestore dei progetti dovrà garantire e provare con idonea documentazione, al momento del compimento della maggiore età del soggetto straniero di cui al comma 1, che líinteressato ha seguito il progetto, ha la disponibilità di un alloggio di abitazione e svolge attività lavorativa retribuita nelle forme e con le modalità previste dalla legge italiana oppure è in possesso di contratto di lavoro anche se non ancora iniziato.

3. Al compimento della maggiore età, allo straniero nei cui confronti sono state applicate le disposizioni di cui allíarticolo 31, comma 1 e 2, ai minori comunque affidati ai sensi dellíarticolo 2 della legge 4 maggio 1983, n. 184 e successive modificazioni e ai minori di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo, può essere rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di studio, di accesso al lavoro, di lavoro subordinato o autonomo, per esigenze sanitarie o di cura. Il permesso di soggiorno per accesso al lavoro prescinde dal possesso dei requisiti di cui allíarticolo 23 del testo unico".".

20.0.2

Eufemi

Ritirato e trasformato, congiuntamente agli emm. 20.0.1a e 20.0.100, nell'odg n. G501

Dopo líarticolo 20, aggiungere il seguente:

"Art. 20-bis.

Líarticolo 31, comma 2, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero" è sostituito dal seguente:

"1. Al compimento del quattordicesimo anno di età del minore iscritto nel permesso di soggiorno o nella carta di soggiorno del genitore ovvero dello straniero affidatario ovvero degli enti di cui allíarticolo 32 è rilasciato il permesso di soggiorno per motivi famigliari valido fino al compimento della maggiore età, ovvero una carta di soggiorno".".

20.0.3

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Dopo líarticolo 20, aggiungere il seguente:

"Art. 20-bis.

1. Allíarticolo 31, comma 1 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, dopo le parole: "il minore che risulta affidato ai sensi dellíarticolo 4 della legge 4 maggio 1983, n. 184" sono aggiunte le seguenti: "ovvero sottoposto a tutela o affidato di fatto a parenti entro il quarto grado che si siano dimostrati idonei a provvedere al suo mantenimento e alla sua educazione ed istruzione".".

20.0.4

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 20.0.3

Dopo líarticolo 20, inserire il seguente:

"Art. 20-bis.

(Tutela dei minori)

1. Allíarticolo 30, comma 3 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, dopo le parole: "il minore che risulta affidato ai sensi dellíarticolo 4 della legge 4 maggio 1983, n. 184" aggiungere le seguenti: "ovvero sottoposto a tutela o affidato di fatto a parenti entro il quarto grado che si siano dimostrati idonei a provvedere al suo mantenimento e alla sua educazione ed istruzione".".

20.0.100

Eufemi, Borea, Sodano Calogero

Ritirato e trasformato, congiuntamente agli emm. 20.0.1a e 20.0.2, nell'odg n. G501

Dopo líarticolo 20, aggiungere il seguente:

"Art. 20-bis.

Líarticolo 31, comma 2, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero" è sostituito dal seguente:

"1. Al compimento del quattordicesimo anno di età del minore iscritto nel permesso di soggiorno o nella carta di soggiorno del genitore ovvero del minore affidato ad ente pubblico o privato o inserito in un progetto di integrazione civile e sociale gestito dagli enti di cui allíarticolo 32 è rilasciato il permesso di soggiorno per motivi familiari fino al compimento della maggiore età ovvero una carta di soggiorno".".

20.0.101

Eufemi, Borea, Sodano Calogero

Ritirato e trasformato nell'odg G700

Dopo líarticolo 20, aggiungere il seguente:

"Art. 20-bis.

Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, dellíArt. 31, dopo il comma 2 aggiungere il seguente:

"2-bis. Al minore straniero comunque presente nel territorio dello stato, al quale non possa essere rilasciato altro permesso di soggiorno previsto dal presente Testo unico, è rilasciato un permesso di soggiorno per minore età. Il permesso di soggiorno per minore età è equiparato al permesso di soggiorno per motivi familiari limitatamente a quanto disposto dallíarticolo 30, commi 2 e 5 e dellíart. 34, comma 1".".

20.0.102

Il Governo

Approvato

Dopo líarticolo 20, inserire il seguente:

"Art. 20-bis.

Il comma 5, dellíarticolo 39 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998 è sostituito dal seguente:

"5. È comunque consentito líaccesso ai corsi universitari, a parità di condizioni con gli studenti italiani, agli stranieri titolari di carta di soggiorno, ovvero di permesso di soggiorno per lavoro subordinato o per lavoro autonomo, per motivi familiari, per asilo politico, per asilo umanitario, o per motivi religiosi, ovvero agli stranieri regolarmente soggiornanti da almeno un anno in possesso di titolo di studio superiore conseguito in Italia, nonché agli stranieri, ovunque residenti, che sono titolari dei diplomi finali delle scuole italiane allíestero o delle scuole straniere o internazionali, funzionanti in Italia o allíestero, oggetto di intese bilaterali o di normative speciali per il riconoscimento dei titoli di studio e soddisfino le condizioni generali richieste per líingresso per studio".".

20.0.103

Falcier

Ritirato

Dopo líarticolo 20, aggiungere il seguente:

"Art. 20-bis.

(Disposizioni sui minori)

Allíarticolo 31 del decreto legislativo n. 286 del 1998, dopo il comma 4 aggiungere il seguente:

"4-bis I minori stranieri che abbiano compiuto quattordici anni e che siano colpevoli di aver commesso delitti, anche gravi, possono essere espulsi in base ad una procedura abbreviata, con un provvedimento urgente dellíautorità giudiziaria competente".".

ORDINE DEL GIORNO

G501 (già emm. 20.0.1a, 20.0.2 e 20.0.100)

Eufemi, Meleleo, Borea, Ruvolo, Iervolino, Forlani, Sodano Calogero

Non posto in votazione (*)

Il Senato,

esaminato il disegno di legge 795 "Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo";

valutata la necessità di affrontare il problema dei minori immigrati;

considerato che accogliere i minori sottoponendoli a misure ed aiuti di puro assistenzialismo, ove si risolvono loro tutti i problemi fino al compimento del diciottesimo anno, ma senza consentire loro di svolgere un'attività lavorativa regolare e retribuita, è un non senso sociale, è un non senso economico ed è l'ammissione del fallimento del controllo alle frontiere;

considerato che l'investimento sui giovani fatto con le risorse pubbliche e con il volontariato, deve portare ad un inserimento e ad un'integrazione completi e non ad una permanenza a tempo a carico passivo di tutta la società;

valutato inoltre che nel momento in cui questi minori sono in Italia e l'Italia ha accettato per motivi umanitari di non respingerli subito, è necessario avere la forza di scommettere sulle possibilità di integrarli, consentendo loro un'esistenza dignitosa al di fuori della delinquenza, facendoli sentire soggetti attivi e non oggetti della comune pietà;

valutato infine che la apposita commissione governativa non ha concluso i suoi lavori, al fine di fornire compiuti elementi di valutazione;

impegna il Governo

a ricercare in breve tempo una soluzione idonea per i minori immigrati.

________________

(*) Accolto dal Governo come raccomandazione

G700 (già em. 20.0.101)

Borea, Eufemi, Sodano Calogero

Non posto in votazione (*)

Il Senato,

premesso che

in base alle attuali normative concernenti la possibilità di soggiorno dei minori stranieri in Italia, non sono consentiti soggiorni per motivi di studio a minori di anni 14;

al fine di privilegiare l'interesse superiore del minore alla luce della convenzione di New York nel 1989, ratificata con legge n. 179 del 1991, occorre una innovazione legislativa che consenta il soggiorno di studio anche per minori di età inferiore ai 14 anni;

nella difficile età pre-adolescenziale e adolescenziale soprattutto per i minori "istituzionalizzati", una carenza di attenzione educativa nei loro confronti provoca abbandono degli studi e situazioni devianza

impegna il Governo

ad individuare le soluzioni di quanto esposto in premessa

________________

(*) Accolto dal Governo come raccomandazione

ARTICOLO 21 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 21.

Approvato con un emendamento

(Centri di accoglienza e accesso
allíabitazione)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 40, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, líultimo periodo è soppresso;

b) dopo il comma 1 è inserito il seguente:

"1-bis. Líaccesso alle misure di integrazione sociale è riservato agli stranieri non appartenenti a paesi dellíUnione europea che dimostrino di essere in regola con le norme che disciplinano il soggiorno in Italia ai sensi del presente decreto, e delle leggi e regolamenti vigenti in materia".

EMENDAMENTI

21.1

Forlani, Maffioli

Ritirato

Sopprimere líarticolo.

Conseguentemente, sopprimere il comma 3 dellíarticolo 26.

21.500

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Respinto

Sopprimere líarticolo; conseguentemente sopprimere il comma 3 dellíarticolo 26.

21.501

Guerzoni, Viviani

Respinto

Sopprimere líarticolo; conseguentemente sopprimere il comma 3 dellíarticolo 26.

21.2

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Sopprimere líarticolo.

21.3

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 21.2

Sopprimere líarticolo.

21.4

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 21.2

Sopprimere líarticolo.

21.20

Guerzoni, Brunale, Viviani, Battafarano, Di Siena, De Zulueta, Villone

Id. em. 21.2

Sopprimere líarticolo.

21.5

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

21.21

Guerzoni, Di Siena, Battafarano, Viviani, Gruosso, Piloni

Id. em. 21.5

Sopprimere la lettera a).

21.7

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "secondo periodo" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: "Il sindaco, quando vengano individuate situazioni di emergenza" con le seguenti: "Le province, i comuni, sentite le associazioni e le organizzazioni di volontariato"".

21.8

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: "Il sindaco, quando vengano individuate situazioni di emergenza" con le seguenti: "Le regioni, in collaborazione con le associazioni e le organizzazioni di volontariato"".

21.9

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: "quando vengano individuate situazioni di emergenza" con le seguenti: "di concerto con il prefetto"".

21.18

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, aggiungere in fine, il seguente periodo: "Qualora non vi siano centri di accoglienza disponibili, il sindaco, può disporre, per un periodo non superiore a sei mesi, il pagamento dellíalloggio e dellíassistenza presso luoghi di ricovero".

21.10

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla non approvazione dell'em. 21.7

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, secondo periodo: "quanto vengano individuate situazioni di emergenza" con le seguenti: "anche in seguito alle richieste di associazioni e di organizzazioni di volontariato"".

21.11

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla non approvazione dell'em. 21.7

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, secondo periodo: "quanto vengano individuate situazioni di emergenza" con le seguenti: "sentite le associazioni di volontariato"".

21.12

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla non approvazione dell'em. 21.7

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, secondo periodo, sopprimere le parole: "ferme restando le norme sullíammodernamento dal territorio dello Stato degli stranieri in tali condizioni"".

21.13

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla non approvazione dell'em. 21.7

Al comma 1, sostituire la lettera a), con la seguente:

"a) al comma 1, secondo periodo, sopprimere le parole: ", quando vengano individuate situazioni di emergenza"".

21.17a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1 " a "in altri comuni" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, dopo la lettera a), inserire il seguente:

"a-bis). al comma 1, aggiungere in fine il seguente periodo: "Qualora nel comune non vi siano centri di accoglienza disponibili gli stranieri di cui al periodo precedente, il prefetto può disporre, per un periodo non superiore a sei mesi, il loro alloggiamento presso centri di accoglienza situati in altri comuni"".

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio líaccisa sui tabacchi è aumentata del 5 per cento;

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 10 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

21.17

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, dopo la lettera a), aggiungere la seguente:

"a-bis). al comma 1, aggiungere in fine il seguente periodo: "Qualora nel comune non vi siano centri di accoglienza disponibili gli stranieri di cui al periodo precedente, il prefetto può disporre, per un periodo non superiore a sei mesi, il loro alloggiamento presso centri di accoglienza situati in altri comuni"".

21.6

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera b).

21.502

Pizzinato, Maconi, Di Siena

Respinto

Al comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente:

"b-bis) al comma 5 dopo le parole: "pubblici o privati" sono inserite le seguenti: "nonché a cooperative formate solo da cittadini stranieri regolarmente soggiornati o da cittadini italiani e stranieri regolarmente soggiornati"".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a conoscenza degli oneri conseguenti.

21.14

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente:

"b-bis) dopo il comma 3, aggiungere il seguente:

"3-bis. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, presentano al Ministro dellíinterno, i progetti predisposti dai comuni per líattivazione o la realizzazione di centri di accoglienza. A ciascun progetto deve essere allegato un piano che assicuri líeffettiva possibilità di gestione del centro da parte di soggetti pubblici o privati nonché la continuità degli interventi"".

21.19

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente:

"b-bis) al comma 2, al terzo periodo, dopo le parole: "Ogni regione" aggiungere le seguenti: "sentite le principali associazioni, fondazioni o organizzazioni di volontariato ivi operanti"".

21.15

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente:

"b-bis) al comma 2, aggiungere in fine il seguente periodo: "I centri di accoglienza devono essere realizzati prioritariamente attraverso líadeguamento e la riconversione di stabili di proprietà pubblica"".

21.16a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "l'accoglienza" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente:

"b-bis) al comma 3, aggiungere in fine il seguente periodo: "Il Ministro dellíinterno, adotta, con proprio decreto, un programma nazionale per la realizzazione in ciascuna regione e provincia autonome di centri per líaccoglienza"".

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio líaccisa sui tabacchi è aumentata del 5 per cento;

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 10 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

21.16

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente:

"b-bis) al comma 3, aggiungere in fine il seguente periodo: "Il Ministro dellíinterno, adotta, con proprio decreto, un programma nazionale per la realizzazione in ciascuna regione e provincia autonome di centri per líaccoglienza".

21.600

Il Governo

Approvato

Al comma 1, nellíarticolo 40 richiamato, dopo la lettera b), aggiungere le seguenti:

"b-bis). Il comma 5 è abrogato;

b-ter). Il comma 6 è sostituito dal seguente:

ëë6. Gli stranieri titolari di carta di soggiorno e gli stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo hanno diritto di accedere, in condizioni di parità con i cittadini italiani, nel limite del cinque per cento degli alloggi e delle agevolazioni, agli alloggi di edilizia residenziale pubblica e ai servizi di intermediazione delle agenzie sociali eventualmente predisposte da ogni Regione o dagli enti locali per agevolare líaccesso alle locazioni abitative e al credito agevolato in materia di edilizia, recupero, acquisto e locazione della prima casa di abitazioneëë".

EMENDAMENTO TENDENTE AD INSERIRE UN ARTICOLO AGGIUNTIVO DOPO L'ARTICOLO 21

21.0.100

Guerzoni, Viviani, De Zulueta

Respinto

Dopo líarticolo 21, inserire il seguente:

"Art. 21-bis.

(Disposizioni a favore dei minori)

Allíarticolo 31, comma 2-bis del Testo Unico n. 286 del 1998, aggiungere il seguente:

"Al minore straniero comunque presente nel territorio dello Stato, al quale non possa essere rilasciato altro permesso di soggiorno previsto dal presente Testo unico, è rilasciato un permesso di soggiorno per minore età. Il permesso per minore età è equiparato al permesso di soggiorno per motivi familiari limitatamente a quanto disposto dallíarticolo 30, commi 2 e 5 e dellíarticolo 34, comma 1."".

ARTICOLO 22 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 22.

Approvato con un emendamento

(Aggiornamenti normativi)

1. Nel testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, ovunque ricorrano, le parole: "ufficio periferico del Ministero del lavoro" sono sostituite dalle seguenti: "prefettura-ufficio territoriale del Governo".

EMENDAMENTI

22.4a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole : "Sopprimere l'articolo" respinte; seconda parte preclusa

Sopprimere líarticolo.

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio 2003 líaccisa sui tabacchi è aumentata del 5 per cento;

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 10 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

22.4

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Precluso

Sopprimere líarticolo.

22.1

Pagliarulo, Marino, Muzio

Precluso

Sopprimere líarticolo.

22.3

Forlani

Ritirato

Al comma 1, sostituire le parole: "prefettura ñ ufficio territoriale del Governo" con le seguenti: "centro provinciale dellíimpiego".

22.200

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, sostituire le parole: "prefettura ñ ufficio territoriale del Governo" con le altre: "centro provinciale dellíimpiego".

22.500

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Id. em. 22.200

Al comma 1, sostituire le parole: "prefettura ñ ufficio territoriale del Governo" con le seguenti: "centro provinciale dellíimpiego".

22.2 (testo 2)

Boscetto

Approvato

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

"2. Nel medesimo testo unico, ovunque ricorrano, le parole: ëëil pretoreëë sono sostituite dalle seguenti: ëëil tribunale in composizione monocraticaëë".

EMENDAMENTO TENDENTE AD INSERIRE UN ARTICOLO AGGIUNTIVO DOPO L'ARTICOLO 22

22.0.1

Del Pennino

Ritirato

Dopo líarticolo 22, inserire il seguente:

"Art. 22-bis.

1. il comma 4 dellíarticolo 1 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 è sostituito dal seguente:

"4. Nelle materie di legislazione concorrente previste dallíarticolo 117 della Costituzione le disposizioni del presente testo unico costituiscono i principi fondamentali ai sensi dello stesso articolo 1117 della Costituzione.

Per quanto non diversamente stabilito le disposizioni del presente testo unico disciplinano le forme di coordinamento fra Stato e Regioni nella materia di cui alla lettera b) del secondo comma dellíarticolo 117 della Costituzione"".

ARTICOLO 23 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 23.

Approvato con un emendamento

(Disposizioni di contrasto
ai matrimoni simulati)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 30, dopo il comma 1 è inserito il seguente:

"1-bis. Il permesso di soggiorno nei casi di cui al comma 1, lettera b), è immediatamente revocato qualora sia accertato che al matrimonio non è seguita líeffettiva convivenza salvo che dal matrimonio sia nata prole".

EMENDAMENTI

23.2

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Sopprimere líarticolo.

23.9

Guerzoni, Di Siena, Battafarano, Piloni, Gruosso, Vitali, De Zulueta, Villone

Id. em. 23.2

Sopprimere líarticolo.

23.8

Toia, Dato, Giaretta, Dentamaro, Petrini

Id. em. 23.2

Sopprimere líarticolo.

23.7

Cambursano, Dentamaro, Petrini, Battisti, Giaretta

Id. em. 23.2

Sopprimere líarticolo.

23.5

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 23.2

Sopprimere líarticolo.

23.4

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 23. ñ 1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 30, dopo il comma 5 è inserito il seguente:

"5-bis. Il permesso di soggiorno per motivi familiari è revocato qualora sia passato in giudicato una sentenza che pronunzia líannullamento del matrimonio, salvo che dal matrimonio siano nati dei figli".".

23.10

Guerzoni, Di Siena, Piloni, Battafarano, Viviani, Gruosso

Respinto

Sostituire il testo del comma 1 dellíarticolo 23 con il seguente:

"5-bis. Il permesso di soggiorno per motivi familiari è revocato qualora sia passato in giudicato una sentenza che pronunzia líannullamento del matrimonio, salvo che dal matrimonio siano nati dei figli".".

23.6

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sostituire le parole: "è immediatamente" con le seguenti: "può essere".

23.200

Gubert

Respinto

Al comma 1, dopo le parole: "líeffettiva" inserire le parole: "e duratura".

23.3

Stiffoni, Monti

Respinto

Al comma 1, capoverso, dopo le parole: "líeffettiva convivenza" sono aggiunte le seguenti: "ovvero sia intervenuto annullamento del matrimonio".

23.11

Guerzoni, Brunale

Respinto

Aggiungere infine il comma:

1-ter. Alla fine dellíarticolo 116 del codice civile è aggiunto il seguente comma:

"Líufficiale dello stato civile deve trasmettere immediatamente al pubblico ministero le richieste di pubblicazione relative al matrimonio del cittadino di paese non appartenente allíUnione europea presente in Italia sprovvisto di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno in corso di validità. In tal caso il matrimonio non può essere celebrato prima che siano trascorsi sessanta giorni dopo che sia compiuta la pubblicazione ed entro tale termine il pubblico ministero può presentare al tribunale opposizione al matrimonio anche quando risultano elementi concreti che vi è simulazione o che il consenso di uno dei nubendi è viziato da violenza o errore; in presenza dellíopposizione del pubblico ministero, che deve essere comunicata anche allíufficiale dello stato civile, la celebrazione del matrimonio è sospesa fino a che il tribunale abbia rimosso líopposizione. Se líopposizione del pubblico ministero al matrimonio dello straniero è accolta il tribunale ne dà immediata comunicazione allíautorità di pubblica sicurezza per i provvedimenti di sua competenza".

23.1

Boscetto

Approvato

Allíarticolo 23 sostituire la rubrica con la seguente: "(Matrimoni contratti al fine di eludere le norme sullíingresso e sul soggiorno dello straniero)".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 23

23.0.1

Eufemi, Borea, Sodano Calogero

Ritirato

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis.

1. Alla fine dellíarticolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 dicembre 1999, n. 535, sul regolamento concernente i compiti del Comitato per i minori stranieri è aggiunto il seguente punto:

1) accerta líesistenza dei requisiti nei casi di cui allíarticolo 32 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "testo unico delle disposizioni dello straniero" e successive modificazioni, provvedendo ad informare gli enti interessati e delibera in ordine alle richieste relative allíaffidamento dei minori fino alla maggiore età".

23.0.4

Guerzoni, Piloni, Viviani, Villone

Respinto

Dopo líarticolo 23, inserire il seguente:

"Art. 23-bis.

1. Allíarticolo 31 del testo unico di cui al decreto legislativo di cui al n. 286 del 1998 al comma 2, dopo le parole "affidatario" sono inserite le seguenti: "ovvero inserito in una comunità di tipo familiare o in un istituto di assistenza pubblico o privato di cui al comma 2 dellíarticolo 2 della legge 4 maggio 1983, n. 184, o ammesso in un progetto di integrazione sociale svolto a cura di associazioni, enti e organismi privati di cui allíarticolo 52 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394".

2. Allíarticolo 32 del testo unico di cui al decreto legislativo di cui al n. 286 del 1998, al comma 2, dopo le parole "4 maggio 1983, n. 1984" sono inserite le seguenti "e dellíarticolo 52 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394".

23.0.200

Martone, Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Turroni, Ripamonti, Zancan

Respinto

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis.

(Permesso di soggiorno per minore età)

1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, allíarticolo 31, dopo il comma 2, è inserito il seguente:

"2-bis. Al minore straniero comunque presente nel territorio dello stato, al quale non possa essere rilasciato altro permesso di soggiorno previsto dal presente testo unico, è rilasciato un permesso di soggiorno per minore età. Il permesso di soggiorno per minore età è equiparato al permesso di soggiorno per motivi familiari limitatamente a quanto disposto dallíarticolo 30 commi 2 e 5 dallíarticolo 34 comma 1"".

23.0.2

Forlani, Maffioli

Respinto

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis

1. Allíarticolo 44 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 1 le parole: "il giudice può, su istanza di parte, ordinare" sono sostituite dalle seguenti: "il giudice, su istanza di parte, ordina".".

23.0.100

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Id. em. 23.0.2

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis

1. Allíarticolo 44 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 1 le parole: "il giudice può, su istanza di parte, ordinare" sono sostituite dalle seguenti: "il giudice, su istanza di parte, ordina".".

23.0.101

Guerzoni, Viviani

Id. em. 23.0.2

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis

1. Allíarticolo 44 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 1 le parole: "il giudice può, su istanza di parte, ordinare" sono sostituite dalle seguenti: "il giudice, su istanza di parte, ordina".".

23.0.3

Forlani, Maffioli

Respinto

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis

1. Allíarticolo 44 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 10, secondo periodo, la parola: "articolo" è sostituita dalla seguente: "comma".".

23.0.102

Toia, Baio Dossi, Dentamaro

Id. em. 23.0.3

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis

1. Allíarticolo 44 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 10, secondo periodo, la parola: "articolo" è sostituita dalla seguente: "comma".".

23.0.103

Guerzoni, Viviani

Id. em. 23.0.3

Dopo líarticolo 23, aggiungere il seguente:

"Art. 23-bis

1. Allíarticolo 44 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, al comma 10, secondo periodo, la parola: "articolo" è sostituita dalla seguente: "comma".".

23.0.5

Magnalbò, Valditara

Ritirato

Dopo líarticolo 23, inserire il seguente:

"Art. 23-bis

1. Al decreto legislativo n. 286 del 1998, dopo líarticolo 45 è inserito il seguente:

Art. 45-bis. ñ 1. È istituito entro 90 giorni dallíentrata in vigore della presente legge su proposta del Ministero dellíinterno di concerto con il Ministero dellíeconomia e del Ministero degli esteri, il Fondo di Garanzia per líintegrazione e la Cooperazione. Tale fondo è istituito mediante apposito regolamento da emanarsi con decreto del Presidente della Repubblica ai sensi dellíarticolo 17, comma 1, lettera a), della legge 23 agosto 1988, n. 400.

2. Il Fondo ha come scopo quella di promuovere e realizzare, sia in Italia che nei Paesi di origine, progetti volti a promuovere il processo di integrazione sul suolo nazionale dei cittadini extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno, nonché progetti di sviluppo e cooperazione nei Paesi di loro provenienza.

2.1 Le aree di attività del Fondo comprendono:

a) edilizia popolare: onde garantire ai cittadini italiani ed extracomunitari alloggi conformi alle vigenti normative sanitarie e di pubblica sicurezza;

b) progetti di formazione e qualificazione professionale: onde favorire líinserimento dei cittadini italiani ed extracomunitari nel tessuto socio-economico nazionale;

c) progetti di prevenzione ed educazione sanitaria;

d) progetti di apprendimento della lingua e della cultura nazionale;

e) progetti di cooperazione per lo sviluppo economico, sociale, sanitario professionale, infrastrutturale, di edilizia e di riqualificazione del territorio, da realizzarsi nei paesi di origine dei cittadini extracomunitari.

2.2. Líemanando regolamento di cui al presente articolo indicherà dettagliatamente le condizioni e i requisiti necessari per beneficiare delle agevolazioni che verranno previste dal Fondo.

3. La dotazione del Fondo viene stabilita annualmente con apposito provvedimento della Presidenza del Consiglio dei ministri, e viene garantita dal gettito fiscale acquisito attraverso la tassazione di legge dei conti correnti di cui al successivo comma 3.1, nonché dal capitale raccolto in forza della sottoscrizione di tali conti correnti.

3.1 Allo scopo di coinvolgere nella realizzazione degli obiettivi del Fondo, attraverso il finanziamento dello stesso, la comunità dei cittadini extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno, le organizzazioni di volontariato, le Organizzazioni Non Governative, le istituzioni, gli enti pubblici e privati, le Fondazioni no profit, i cittadini italiani, e i residenti in Italia in genere, il Ministero dellíeconomia stipulerà con primari istituti di credito italiani apposite convenzioni, in base alle quali queste ultime si obbligheranno ad incentivare la propria clientela ad avvalersi di due forme particolari di conti correnti, denominati rispettivamente "conto corrente integrazione" e 2conto corrente cooperazione2.

3.2 Il danaro depositato su ciascuno di tali conti correnti è vincolato, per il periodo di tempo indicato nei commi successivi, e verrà utilizzato per finanziare gli obiettivi di integrazione e cooperazione del Fondo. A fronte di tale vincolo, i correntisti beneficeranno di un tasso di interesse annuo pari al tasso di remunerazione medio dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali, maggiorato sino ad un massimo dellí1 per cento in più in valore assoluto.

3.3 Qualora il correntista sia un cittadino italiano o comunitario, o soggetto giuridico italiano o comunitario, il vincolo della somma progressivamente depositata in conto corrente avrà una durata di 3 anni, decorrente dallíapertura del conto corrente.

3.4 Qualora il correntista sia un cittadino extracomunitario, o soggetto giuridico extracomunitario, il predetto vincolo della somma progressivamente depositata in conto corrente cesserà al verificarsi del primo, in ordine temporale, dei seguenti eventi:

a) il ritorno al paese díorigine o comunque líemigrazione in altro stato;

b) il decorso di un periodo di 6 anni, decorrente dallíapertura del conto corrente.

3.5 Qualora, prima del verificarsi di uno di questi due eventi, il cittadino extracomunitario ottenga la cittadinanza italiana, potrà avvalersi dello svincolo triennale, previsto per i cittadini italiani. In ogni caso, a fronte del versamento nel conto vincolato di cui al presente articolo di un importo non inferiore complessivamente a 20.000 euro, il cittadino italiano e/o extracomunitario avrà in pari quota diritto di prelazione per líacquisto degli alloggi di edilizia popolare che verranno costruiti con i finanziamenti del Fondo. Tale diritto è esercitato in conformità con le diverse disposizioni di legge e regolamentari che disciplinano líassegnazione in proprietà, o in locazione, delle case popolari.

3.6 Gli interessi, su base annuale (o semestrale) possono essere liberamente prelevati dal correntista.

Gli interessi sui depositi in conto corrente di cui al presente articolo sono soggetti alla medesima tassazione applicata agli interessi applicati usi Titoli di Stato.

3.8 A fronte della concessione ai correntisti, da parte degli istituti di credito convenzionati, del sopra indicato maggior tasso di interessi, il Ministero corrisponde agli istituti di credito la differenza tra tale tasso di interessi e il tasso medio normalmente praticato per depositi in conto corrente di durata annuale.

3.9 La maggiorazione del tasso di interesse di cui ai precedenti commi 3.2 e 3.8 è a valere sui capitoli di spesa del Ministero dellíeconomia, che determina ogni anno, con proprio provvedimento, líammontare massimo dellíimpegno di spesa finalizzato a finanziare tale maggiorazione, ed i criteri per calcolare la quota parte degli interessi che è in carico allo Stato. Il Ministero dellíeconomia, con proprio provvedimento, determina altresì annualmente il limite massimo del costo fiscale relativo alla tassazione agevolata di cui al precedente comma 3.7.

3.10 Durante i sei mesi successive allíaccensione di ciascun conto corrente "integrazione" e "cooperazione", le banche utilizzano le somme depositate su detto/i conto/i. Allo scadere dei sei mesi, le banche trasferiscono tali somme al Ministero dellíeconomia, che, a sua volta, le mette a disposizione del Fondo con apposito provvedimento. Il Ministero dellíeconomia riconosce alle Banche un interesse sulle somme ricevute pari a quello di cui al punto 3.2".

ARTICOLO 24 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

CAPO II

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ASILO

Art. 24.

Approvato

(Permesso di soggiorno
per i richiedenti asilo)

1. Líultimo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n.  416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n.  39, è sostituito dal seguente: "Il questore territorialmente competente, quando non ricorrano le ipotesi previste negli articoli 1-bis e 1-ter, rilascia, su richiesta, un permesso di soggiorno temporaneo valido fino alla definizione della procedura di riconoscimento".

PROPOSTA DI STRALCIO

n. 1

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinta

Stralciare líarticolo 24.

n. 2

Guerzoni, De Zulueta, Budin, Viviani, Battafarano, Gruosso, Piloni, Di Siena

Id. proposta di stralcio n. 1

Stralciare líarticolo 24.

EMENDAMENTI

24.2

Forlani

Ritirato

Sopprimere gli articoli 24 e 25.

24.9

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Sopprimere líarticolo.

24.7

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Le parole da: "Sostituire l'articolo " a "con le convenzioni e con gli accordi internazionali a cui l'Italia aderisce" respinte; seconda parte preclusa

Sostituire líarticolo 24 con il seguente:

"Art. 24. - (Norme generali in materia di diritto díasilo). ñ 1. Líarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente:

"Art. 1. - (Norme generali in materia di diritto díasilo). ñ 1. La Repubblica garantisce il diritto di asilo e la protezione umanitaria su base individuale alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge, in attuazione dellíarticolo 10 della Costituzione e in armonia con le convenzioni e con gli accordi internazionali a cui líItalia aderisce, nonché nel rispetto della normativa comunitaria in materia.

2. È riconosciuto lo status di rifugiato previsto dalla Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati firmata a Ginevra il del 28 luglio 1951, resa esecutiva con la legge 24 luglio 1954, n. 722, e dal protocollo relativo allo statuto dei rifugiati, adottato a New York il 31 gennaio 1967 e reso esecutivo con la legge 14 febbraio 1970, n. 95, allo straniero o apolide che si trova nelle condizioni previste da tali atti internazionali o che, comunque, trovandosi fuori dal Paese del quale è cittadino o, se apolide, nel quale aveva residenza abituale, non possa o non voglia avvalersi della protezione di tale Paese a causa del fondato timore di essere perseguitato per motivi di razza, di religione, di sesso, di nazionalità, di appartenenza ad un determinato gruppo sociale o etnico ovvero per le sue opinioni politiche. Allo straniero o allíapolide al quale la Commissione territoriale abbia riconosciuto lo status di rifugiato il Questore rilascia il titolo di viaggio per rifugiati e un permesso di soggiorno per motivo di asilo della durata di cinque anni. Il Questore, salvo che si applichi una delle clausole di esclusione di cui allíarticolo 1, paragrafo F), della Convenzione di Ginevra, su richiesta del rifugiato, rilascia permesso di soggiorno per asilo di identica durata nonché un titolo di viaggio al coniuge non legalmente separato e al figlio minore non coniugato del rifugiato. In tali casi il permesso di soggiorno per asilo è rinnovabile fino a quando la Commissione centrale non abbia dichiarato la revoca o la cessazione dello status allo straniero al quale è stato riconosciuto lo status di rifugiato, fatta salva la facoltà per il titolare di ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno ad altro titolo o della carta di soggiorno nei casi previsti dalla legge. Il rifugiato e i suoi familiari conviventi possono essere espulsi dal territorio dello Stato soltanto con provvedimento amministrativo adottato dal Ministro dellíInterno qualora sulla base del loro comportamento la loro presenza costituisca un pericolo grave, concreto ed attuale per líordine pubblico o per la sicurezza dello Stato. Essi ricevono il medesimo trattamento previsto per i profughi italiani ai fini dellíapplicazione delle disposizioni vigenti in materia di riserva di alloggi di edilizia economica e popolare, hanno diritto di godere del medesimo trattamento previsto per il cittadino italiano in materia di diritto al riacquisto o al mantenimento dellíunità familiare, di lavoro subordinato, di lavoro autonomo, in particolare per quanto riguarda líiscrizione ad albi professionali, di accesso agli alloggi, di previdenza sociale, di assistenza sanitaria e di assistenza sociale, di accesso agli studi di ogni ordine e grado e di aiuti per il diritto allo studio, incluso il diritto di ottenere borse di studio, e possono avere accesso al pubblico impiego nei casi e nei modi consentiti dalla legge ai cittadini degli Stati membri dellíUnione europea regolarmente soggiornanti nel territorio dello Stato; allo straniero o apolide che abbia ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato dopo aver compiuto cinquanta anni di età, si applicano altresì, ai soli fini delle assunzioni obbligatorie, le disposizioni della legge 12 marzo 1999, n. 68.

3. È riconosciuto líasilo umanitario allo straniero o allíapolide, il quale, pur non avendo i requisiti per ottenere lo status di rifugiato, non possa o non voglia avvalersi della protezione del Paese del quale è rispettivamente cittadino o residente abituale, in quanto si trova nellíeffettiva necessità di salvare sé o i propri familiari dal pericolo attuale e diretto di subire nel territorio di tale Paese danni alla propria vita o sicurezza o libertà personale ovvero gli è impedito líeffettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, nonché allo straniero o allíapolide per il quale sussiste comunque uníimpossibilità temporanea al rinvio nel Paese di origine o di abituale residenza per gravi e fondati motivi di carattere umanitario. Il Questore rilascia allo straniero o allíapolide al quale la Commissione territoriale abbia riconosciuto líasilo umanitario e, su richiesta di questi, al coniuge non legalmente separato e al figlio minore non coniugato un permesso di soggiorno per asilo della durata di due anni; il permesso consente líaccesso a parità di condizioni con il cittadino italiano al lavoro autonomo e al lavoro subordinato nel settore privato, allo studio e agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, nonché il mantenimento o il riacquisto dellíunità familiare ed è comunque rinnovabile fino a quando la Commissione centrale dichiari cessata la situazione nel Paese di origine o di stabile residenza, fatta salva la facoltà del titolare di ottenere il rilascio del permesso di soggiorno ad altro titolo o della carta di soggiorno nei casi previsti dalla legge.

4. La domanda di asilo può essere dichiarata inammissibile dalla Commissione territoriale, qualora il richiedente:

a) sia stato già riconosciuto rifugiato in altro Stato che gli assicuri adeguata protezione;

b) provenga da uno Stato, diverso da quello di appartenenza, che abbia aderito alla Convenzione di Ginevra, nel quale il medesimo richiedente abbia, senza presentare domanda di asilo, trascorso un periodo di soggiorno, non considerandosi tale il tempo necessario per il transito attraverso il territorio di quello Stato sino alla frontiera italiana;

c) sia stato condannato con sentenza anche non definitiva per un crimine contro la pace o contro líumanità o un crimine di guerra o un grave delitto di diritto comune sempre che non ricorrano le condizioni previste dallíarticolo 705, comma 2, del codice di procedura penale e dal terzo comma dellíarticolo 8 del codice penale, o si sia reso colpevole di azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite, come previsto dallíarticolo 1, paragrafo F), della Convenzione di Ginevra;

d) risulti perseguito per gli stessi fatti di cui alla lettera c) da un tribunale internazionale istituito in applicazione di accordi internazionali cui líItalia aderisce;

e) sia stato condannato in Italia, con sentenza di secondo grado anche non definitiva, per uno dei delitti previsti dallíarticolo 380 del codice di procedura penale, salvo che vi sia stata riabilitazione, ovvero quando lo stesso richiedente appartenga ad una delle categorie indicate dallíarticolo 1 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, come sostituito dallíarticolo 2 della legge 3 agosto 1988, n. 327, ovvero dallíarticolo 1 della legge 31 maggio 1965, n. 575, come sostituito dallíarticolo 13 della legge 13 settembre 1982, n. 646, ovvero qualora sia stata applicata anche in via provvisoria una delle misure di cui allíarticolo 14 della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modificazioni;

f) risulti pericoloso per la sicurezza dello Stato. Nella decisione di inammissibilità della domanda devono essere ponderate líattuale pericolosità per la sicurezza dello Stato del richiedente asilo e la gravità delle persecuzioni nelle quali potrebbe incorrere in caso di rientro nel Paese di origine o di provenienza.

5. La domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, prima dellíingresso nel territorio dello Stato, ovvero alla questura del luogo in cui lo straniero dimora.

6. Non si applicano le disposizioni di cui allíarticolo 10, comma 3, ed allíarticolo 12 comma 6, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, nel caso in cui lo straniero presenti, allíarrivo in Italia, domanda di asilo, e il vettore di linea di nazionalità italiana abbia dato immediatamente segnalazione della presenza dello straniero a bordo alla polizia di frontiera. È fatta salva líapplicazione degli articoli 1bis e 1ter.

7. La domanda di asilo è presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale, verbalizzata dallíautorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la esposizione dei motivi posti a base della domanda medesima, deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevanti, e ha il diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere, mediante appositi prestampati, informazioni in lingua a lui comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e sulle facoltà di cui può disporre, nonché di richiedere líassistenza di un avvocato di sua fiducia. La domanda è formulata, ove possibile, con líassistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue di maggior uso in ambito internazionale. Il richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dallíautorità che líha ricevuta ovvero copia del verbale.

8. Al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti asilo sono ammessi ai posti di frontiera, nei locali della questura, dei centri di accoglienza e dei centri di permanenza temporanea e assistenza gli avvocati, i rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, gli appartenenti ad enti ed associazioni iscritti nel registro nazionale istituito ai sensi dellíarticolo 42 del testo unico approvato con decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, nonché gli appartenenti ad organizzazioni non governative per la tutela dei diritti civili e dei diritti fondamentali, se autorizzati sulla base di appositi progetti di collaborazione con le amministrazioni pubbliche interessate.

9. Nella presentazione e nella verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo, ove possibile, si avvalgono di uníassistenza adeguata e specifica da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse debbono essere informate di tale facoltà. Nei casi in cui presentino contemporaneamente domanda di asilo stranieri o apolidi che costituiscono un unico nucleo familiare, si redigono distinte domande o distinti verbali, salvo che per i figli minorenni, di cui è fatta menzione nelle domande dei genitori.

10. Quando la domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, il dirigente dellíufficio di polizia di frontiera che riceve la domanda stessa, se non si tratta di un caso in cui è disposto il trattenimento ai sensi dellíarticolo 1-bis, autorizza lo straniero allíingresso nel territorio della Repubblica, con líobbligo di stabilire un suo domicilio anche ai fini della notifica degli atti dei procedimenti di cui alla presente legge nel territorio dello Stato e con obbligo di recarsi entro otto giorni alla questura competente per territorio. La domanda è trasmessa con líallegata documentazione alla questura.

11. Il richiedente asilo deve fissare la propria dimora nel territorio dello Stato e indicare il domicilio. Líautorità di pubblica sicurezza, ove necessario, dispone i controlli per la verifica della veridicità delle informazioni fornite dal richiedente asilo.

12. Il questore territorialmente competente ritira il passaporto e ogni altro tipo di documento di riconoscimento o di viaggio di cui è in possesso lo straniero, rilascia una copia autenticata del passaporto o documento trattenuto e, quando non ricorrano le ipotesi previste negli articoli 1-bis e 1-ter, rilascia, su richiesta dello straniero o dellíapolide che ha presentato domanda di asilo, un permesso di soggiorno per richiesta di asilo valido fino alla definizione della procedura di riconoscimento. Qualora siano trascorsi sei mesi dal rilascio del permesso di soggiorno per richiesta di asilo senza che la Commissione territoriale abbia notificato una decisione sulla domanda di asilo, lo straniero o líapolide ha il diritto di svolgere regolare attività lavorativa fino alla conclusione della procedura di riconoscimento.

13. Nei casi in cui presentino contemporaneamente domanda di asilo stranieri o apolidi che costituiscono un unico nucleo familiare, si redigono distinte domande o distinti verbali, salvo che per i figli minorenni, di cui è fatta menzione nelle domande dei genitori. Il permesso di soggiorno per richiesta di asilo è rilasciato anche al coniuge non legalmente separato e al figlio minore non coniugato del richiedente asilo.

14. Qualora la domanda díasilo sia presentata da un minore non accompagnato, líautorità che la riceve sospende il procedimento e dà immediatamente comunicazione della domanda al tribunale per i minorenni territorialmente competente ai fini dellíadozione dei provvedimenti necessari. Il tutore, appena nominato, prende contatto con la competente questura per la riattivazione del procedimento. I procedimenti relativi ai minori non accompagnati hanno priorità sugli altri."

2. Restano fermi il ritiro della dichiarazione della limitazione geografica e delle riserve e gli effetti favorevoli allo straniero prodotti fino alla data di entrata in vigore della presente legge dallíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39".

24.8

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Precluso

Sostituire líarticolo 24 con il seguente:

"Art. 24. - (Norme in materia di diritto díasilo). ñ 1. Líarticolo l del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente:

"Art. 1. - (Norme generali in materia di diritto díasilo). ñ 1. La Repubblica garantisce il diritto di asilo e la protezione umanitaria su base individuale alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge, in attuazione dellíarticolo 10 della Costituzione e in armonia con le Convenzioni e con gli accordi internazionali ai quali líItalia aderisce, nonché con la normativa comunitaria in materia.

2. È riconosciuto lo status di rifugiato previsto dalla convenzione firmata a Ginevra il 28 luglio 1951, resa esecutiva con legge 25 luglio 1954, n. 722, e dal protocollo adottato a New York il 31 gennaio 1967, reso esecutivo con la legge 14 febbraio 1970 n.95, allo straniero o apolide che si trovi nelle condizioni previste in tali atti o che comunque non possa o non voglia avvalersi della protezione del Paese del quale è cittadino o, se apolide, nel quale aveva residenza abituale, a causa del fondato timore di essere perseguitato per motivi di razza, religione, sesso, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o etnico ovvero per le sue opinioni politiche. Allo straniero o allíapolide al quale la commissione territoriale abbia riconosciuto lo status di rifugiato, il Questore rilascia il titolo di viaggio per rifugiati ed un permesso di soggiorno per motivo di asilo della durata di cinque anni. Nei casi in cui non si applica una delle clausole di esclusione di cui allíarticolo I paragrafo F) della convenzione di Ginevra, rilascia, dietro richiesta del rifugiato, permesso di soggiorno di identica durata ed analogo titolo di viaggio al coniuge non legalmente separato ed ai figli del rifugiato. In tali casi il permesso per asilo è rinnovabile fino alla dichiarazione di revoca o cessazione da parte della commissione centrale, fatta salva la possibilità per il rifugiato di ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno, della carta di soggiorno o di altro titolo nei casi previsti dalla legge. Il rifugiato ed i suoi familiari conviventi possono essere espulsi dal territorio nazionale esclusivamente con provvedimento amministrativo adottato dal Ministro dellíinterno qualora la loro presenza costituisca pericolo grave, concreto ed attuale per líordine pubblico o per la sicurezza dello Stato. Essi ricevono il medesimo trattamento previsto per i profughi italiani ai fini dellíapplicazione delle disposizioni vigenti in materia di riserva di alloggi di edilizia economica e popolare, hanno diritto di godere del medesimo trattamento previsto per il cittadino italiano in materia di lavoro, studio e assistenza sanitaria ed alloggiativa".

24.8a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Sostituire líarticolo 24 con il seguente:

"Art. 24. - (Norme in materia di diritto díasilo). ñ 1. Líarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente:

"Art. 1. - (Norme generali in materia di diritto díasilo). ñ 1. La Repubblica garantisce il diritto di asilo e la protezione umanitaria su base individuale alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge, in attuazione dellíarticolo 10 della Costituzione e in armonia con le Convenzioni e con gli accordi internazionali ai quali líItalia aderisce, nonché con la normativa comunitaria in materia.

2. È riconosciuto lo status di rifugiato previsto dalla convenzione firmata a Ginevra il 28 luglio 1951, resa esecutiva con legge 25 luglio 1954, n. 722, e dal protocollo adottato a New York il 31 gennaio 1967, reso esecutivo con la legge 14 febbraio 1970, n. 95, allo straniero o apolide che si trovi nelle condizioni previste in tali atti o che comunque non possa o non voglia avvalersi della protezione del Paese del quale è cittadino o, se apolide, nel quale aveva residenza abituale, a causa del fondato timore di essere perseguitato per motivi di razza, religione, sesso, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o etnico ovvero per le sue opinioni politiche. Allo straniero o allíapolide al quale la commissione territoriale abbia riconosciuto lo status di rifugiato, il Questore rilascia il titolo di viaggio per rifugiati ed un permesso di soggiorno per motivo di asilo della durata di cinque anni. Nei casi in cui non si applica una delle clausole di esclusione di cui allíarticolo 1 paragrafo F) della convenzione di Ginevra, rilascia, dietro richiesta del rifugiato, permesso di soggiorno di identica durata ed analogo titolo di viaggio al coniuge non legalmente separato ed ai figli del rifugiato. In tali casi il permesso per asilo è rinnovabile fino alla dichiarazione di revoca o cessazione da parte della commissione centrale, fatta salva la possibilità per il rifugiato di ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno, della carta di soggiorno o di altro titolo nei casi previsti dalla legge. Il rifugiato ed i suoi familiari conviventi possono essere espulsi dal territorio nazionale esclusivamente con provvedimento amministrativo adottato dal Ministro dellíinterno qualora la loro presenza costituisca pericolo grave, concreto ed attuale per líordine pubblico o per la sicurezza dello Stato. Essi ricevono il medesimo trattamento previsto per i profughi italiani ai fini dellíapplicazione delle disposizioni vigenti in materia di riserva di alloggi di edilizia economica e popolare, hanno diritto di godere del medesimo trattamento previsto per il cittadino italiano in materia di lavoro, studio e assistenza sanitaria ed alloggiativa".

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio 2003 líaccisa sui tabacchi è aumentata del 10 per cento;

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 15 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

24.11

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta

Improcedibile

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 24. ñ 1. Il primo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente testo:

"La domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, prima dellíingresso nel territorio dello Stato, ovvero alla questura del luogo di dimora. La domanda di asilo è presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale, verbalizzata dallíautorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la esposizione dei motivi posti a base della domanda, deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevanti, e ha il diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere, mediante appositi prestampati, informazioni in lingua a lui comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e facoltà di cui può disporre nonché di richiedere líassistenza di un avvocato di sua fiducia. La domanda è formulata, ove possibile, con líassistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue di maggiore uso in ambito internazionale. I rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono ammessi ai posti di frontiera e in questura, al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti asilo. Agli stessi fini sono ammessi gli appartenenti ad organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíInterno. Nella presentazione e nella verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo, ove possibile, si avvalgono di uníassistenza adeguata e specifica da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse devono essere informate di tale facoltà. Il richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dallíautorità che líha ricevuta ovvero copia del verbale".

2. Líultimo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente: "Il questore territorialmente competente, quando non ricorrano le ipotesi previste negli articoli 1-bis e 1-ter, rilascia, su richiesta, un permesso di soggiorno temporaneo valido fino alla definizione della procedura di riconoscimento".

24.1000

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Improcedibile

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 24. - (Domanda di asilo e permesso di soggiorno per i richiedenti asilo). ñ 1. Il primo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente:

"La domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, prima dellíingresso nel territorio dello Stato, ovvero alla questura del luogo di dimora. La domanda di asilo è presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale, verbalizzata dallíautorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la esposizione dei motivi posti a base della domanda, deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevanti, e ha il diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere, mediante appositi prestampati, informazioni in lingua a lui comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e facoltà di cui può disporre nonché di richiedere líassistenza di un avvocato di sua fiducia. La domanda è formulata, ove possibile, con líassistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue di maggiore uso in ambito internazionale. I rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono ammessi ai posti di frontiera e in questura, al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti asilo. Agli stessi fini sono ammessi gli appartenenti ad organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíInterno. Nella presentazione e nella verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo, ove possibile, si avvalgono di uníassistenza adeguata e specifica da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse devono essere informate di tale facoltà. Il richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dallíautorità che líha ricevuta ovvero copia del verbale".

2. Líultimo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente: "Il questore territorialmente competente, quando non ricorrano le ipotesi previste negli articoli 1-bis e 1-ter, rilascia, su richiesta, un permesso di soggiorno temporaneo valido fino alla definizione della procedura di riconoscimento".

24.14a

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Le parole da: "Al comma 1" a "copia del verbale" respinte; seconda parte preclusa

Al Comma 1 premettere il seguente:

"01. Il primo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente testo:

"5. La domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, prima dellíingresso nel territorio dello Stato, ovvero alla questura del luogo di dimora. La domanda di asilo è presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale, verbalizzata dallíautorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la esposizione dei motivi posti a base della domanda, deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevanti, e ha il diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere, mediante appositi prestampati, informazioni in lingua a lui comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e facoltà di cui può disporre nonché di richiedere líassistenza di un avvocato di sua fiducia. La domanda è formulata, ove possibile con líassistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue di maggiore uso in ambito internazionale. I rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono ammessi ai posti di frontiera e in questura, al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti asilo. Agli stessi fini sono ammessi gli appartenenti ad organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíInterno. Nella presentazione e nella verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo, ove possibile, si avvalgono di uníassistenza adeguata e specificata da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse devono esser informate di tale facoltà. Il richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dallíautorità che líha ricevuta ovvero copia del verbale"".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

24.200

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1 premettere il seguente:

"Il primo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente:

"5. La domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, prima dellíingresso nel territorio dello Stato, ovvero alla questura del luogo di dimora. La domanda di asilo è presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale, verbalizzata dallíautorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la esposizione dei motivi posti a base della domanda, deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevanti, e ha il diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere, mediante appositi prestampati, informazioni in lingua a lui comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e facoltà di cui può disporre nonché di richiedere líassistenza di un avvocato di sua fiducia. La domanda è formulata, ove possibile con líassistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue di maggiore uso in ambito internazionale. I rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono ammessi ai posti di frontiera e in questura, al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti asilo. Agli stessi fini sono ammessi gli appartenenti ad organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíInterno. Nella presentazione e nella verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo, ove possibile, si avvalgono di uníassistenza adeguata e specificata da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse devono esser informate di tale facoltà. Il richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dallíautorità che líha ricevuta ovvero copia del verbale"".

24.5

Bobbio Luigi, Valditara, Magnalbò

Precluso

Premettere il seguente comma:

"01. Al decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, allíarticolo 1, comma 5, dopo le parole: "polizia di frontiera" è inserito il seguente capoverso:

"La domanda di asilo è presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale, verbalizzata dallíautorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la esposizione dei motivi posti a base della domanda, deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevanti, e ha diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere, mediante appositi prestampati informazioni in lingua comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e facoltà di cui può disporre nonché di richiedere l íassistenza di un avvocato di sua fiducia La domanda è formulata, ove possibile, con I íassistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue di maggiore uso in ambito internazionale. I rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono ammessi ai posti di frontiera e in questura, al f ne di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti asilo. Agli stessi fini sono ammessi gli appartenenti ad organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíInterno. Nella presentazione e nella verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo, ove possibile, si avvalgono di uníassistenza adeguata e specifica da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse devono essere informate di tale facoltà n richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dallíautorità che líha ricevuta ovvero copia del verbale"".

24.3

Forlani, Maffioli

Precluso

Al comma 1, prima delle parole: "líultimo periodo del comma 5" è inserito il seguente testo: "Il primo periodo del comma 5 dellíarticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 41 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, è sostituito dal seguente testo:

"La domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, prima dellíingresso nel territorio dello Stato, ovvero alla questura del luogo di dimora. La domanda di asilo e presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale, verbalizzata dallíautorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la esposizione dei motivi posti a base della domanda, deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevanti, e ha il diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere, mediante appositi prestampati, informazioni in lingua a lui comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e facoltà di cui può disporre nonché di richiedere líassistenza di un avvocato di sua fiducia. La domanda è formulata, ove possibile, con líassistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di persona a conoscenza delle lingue di maggiore uso in ambito internazionale. I rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono ammessi ai posti di frontiera e in questura, al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti asilo. Agli stessi fini sono ammessi gli appartenenti ad organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno. Nella presentazione e nella verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo, ove possibile, si avvalgono di uníassistenza adeguata e specifica da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse devono essere informate di tale facoltà. Il richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dallíautorità che líha ricevuta ovvero copia del verbale"".

24.1

Bobbio Luigi

Ritirato

Al comma 1, dopo le parole: "1-bis" inserire le altre: ", comma 2".

24.10

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sostituire la parola: "temporaneo" con la seguente: "rinnovabile".

ARTICOLO 25 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 25.

Approvato con emendamenti

(Procedura semplificata)

1. Al decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) allíarticolo 1, il comma 7 è abrogato;

b) dopo líarticolo 1 sono inseriti i seguenti:

"Art. 1-bis. - (Casi di trattenimento) ñ 1. Il richiedente asilo non può essere trattenuto al solo fine di esaminare la domanda di asilo presentata. Esso può, tuttavia, esser trattenuto per il tempo strettamente necessario alla definizione delle autorizzazioni alla permanenza nel territorio dello Stato in base alle disposizioni del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, nei seguenti casi:

a) per verificare o determinare la sua nazionalità o identità, qualora egli non sia in possesso dei documenti di viaggio o díidentità, oppure abbia, al suo arrivo nello Stato, presentato documenti risultati falsi;

b) per verificare gli elementi su cui si basa la domanda di asilo, qualora tali elementi non siano immediatamente disponibili;

c) in dipendenza del procedimento concernente il riconoscimento del diritto ad essere ammesso nel territorio dello Stato.

2. Il trattenimento deve sempre essere disposto nei seguenti casi:

a) a seguito della presentazione di una domanda di asilo presentata dallo straniero fermato per avere eluso il controllo di frontiera o subito dopo, o, comunque, in condizioni di soggiorno irregolare;

b) a seguito della presentazione di una domanda di asilo da parte uno straniero già destinatario di un provvedimento di espulsione o respingimento.

3. Il trattenimento previsto per i casi di cui al comma 2, lettera a), e quello di cui alle lettere a), b), c) del comma 1 è attuato nei centri di accoglienza per richiedenti asilo secondo le norme di apposito regolamento emanato entro centottanta giorni dallíapprovazione della presente legge. Il medesimo regolamento determina il numero, le caratteristiche e le modalità di gestione di tali strutture.

4. Per il trattenimento di cui al comma 2, lettera b), si osservano le norme di cui allíarticolo 14 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n.  286.

5. Allo scadere del periodo previsto per la procedura semplificata di cui allíarticolo 1-ter, e qualora la stessa non si sia ancora conclusa, allo straniero è concesso un permesso di soggiorno temporaneo fino al termine della procedura stessa.

Art. 1-ter. - (Procedura semplificata) ñ 1. Nei casi di cui alle lettere a) e b) del comma 2 dellíarticolo 1-bis è istituita la procedura semplificata per la definizione della istanza di riconoscimento dello status di rifugiato secondo le modalità di cui ai commi successivi.

2. Appena ricevuta la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato di cui allíarticolo 1-bis, comma 2, lettera a), il questore competente per il luogo in cui la richiesta è stata presentata dispone il trattenimento dello straniero interessato in uno dei centri di accoglienza per richiedenti asilo di cui allíarticolo 1-bis, comma 3. Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che, entro quindici giorni, provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni.

3. Appena ricevuta la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato di cui allíarticolo 1-bis, comma 2, lettera b), il questore competente per il luogo in cui la richiesta è stata presentata dispone il trattenimento dello straniero interessato in uno dei centri di permanenza temporanea di cui allíarticolo 14 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n.  286; ove già sia in corso il trattenimento, il questore chiede al giudice unico la proroga del periodo di trattenimento per ulteriori trenta giorni per consentire líespletamento della procedura di cui al presente articolo. Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro quindici giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni.

4. Líallontanamento non autorizzato dai centri di cui allíarticolo 1-bis, comma 4, equivale a rinuncia alla domanda.

5. Lo Stato italiano è competente allíesame delle domande di riconoscimento dello status di rifugiato di cui al presente articolo, ove i tempi non lo consentano, ai sensi della Convenzione di Dublino ratificata ai sensi della legge 23 dicembre 1992, n.  523.

6. Líeventuale ricorso avverso la decisione della commissione territoriale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso non sospende il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio nazionale fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva.

Art. 1-quater. - (Commissioni territoriali) ñ 1. Presso gli Uffici territoriali del Governo indicati con il regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, sono istituite le commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato. Le predette commissioni, nominate con decreto del Ministro dellíinterno, sono presiedute da un funzionario della carriera prefettizia e composte da un funzionario della polizia di Stato, da un rappresentante dellíente territoriale designato dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali e da un rappresentante dellíAlto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR). Per ciascun componente deve essere previsto un componente supplente. Tali commissioni possono essere integrate, su richiesta del Presidente della Commissione centrale, da un funzionario del Ministero degli affari esteri con la qualifica di componente a tutti gli effetti, ogni volta che sia necessario, in relazione a particolari afflussi di richiedenti asilo, in ordine alle domande dei quali occorra disporre di particolari elementi di valutazione in merito alla situazione dei paesi di provenienza di competenza del Ministero degli affari esteri. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

2. Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro trenta giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni.

3. Avverso le decisioni delle commissioni territoriali è ammesso ricorso al tribunale ordinario territorialmente competente.

Art. 1-quinquies. - (Commissione nazionale per il diritto di asilo) ñ 1. La Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato prevista dallíarticolo 2 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 maggio 1990, n.  136, è trasformata in Commissione nazionale per il diritto di asilo, di seguito denominata "Commissione nazionale" nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta congiunta dei Ministri dellíinterno e degli affari esteri. La Commissione è presieduta da un prefetto ed è composta da un dirigente in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, da un funzionario della carriera diplomatica, da un funzionario della carriera prefettizia in servizio presso il Dipartimento delle libertà civili e dellíimmigrazione e da un dirigente del Dipartimento della pubblica sicurezza. Alle riunioni partecipa un rappresentante del delegato in Italia dellíACNUR. Ciascuna amministrazione designa, altresì, un supplente. La Commissione nazionale, ove necessario, può essere articolata in sezioni di analoga composizione.

2. La Commissione nazionale ha compiti di indirizzo e coordinamento delle commissioni territoriali, di formazione e aggiornamento dei componenti delle medesime commissioni, di raccolta di dati statistici oltre che poteri decisionali in tema di revoche e cessazione degli status concessi.

3. Con il regolamento di cui, allíarticolo 1-bis, comma 3, sono stabilite le modalità di funzionamento della Commissione nazionale e di quelle territoriali.

Art. 1-sexies. - (Contributi) ñ 1. Possono essere concessi contributi a richiedenti asilo in condizioni di indigenza e che non siano ospitati presso i centri di accoglienza o altre strutture finanziate dallo Stato o da enti locali, secondo le modalità stabilite con il regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3.

Art. 1-septies. - (Norma transitoria) ñ 1. Fino allíemanazione del regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, rimangono in vigore la normativa e le procedure attuali".

PROPOSTA DI STRALCIO

n. 10

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato

Respinta

Stralciare líarticolo.

n. 11

Guerzoni, De Zulueta, Budin, Viviani, Battafarano, Gruosso, Piloni, Di Siena, Villone

Id. proposta n. 10

Stralciare líarticolo.

n. 12

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Id. proposta n. 10

Stralciare líarticolo.

EMENDAMENTI

25.120

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Sopprimere líarticolo.

25.49

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Id. em. 25.120

Sopprimere líarticolo.

25.500

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 25. - (Procedura semplificata). ñ 1. Al decreto-legge 30 dicembre 1989 n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) allíarticolo 1, il comma 7 è abrogato;

b) dopo líarticolo 1 sono inseriti i seguenti:

Art. 1-bis. ñ (Casi di trattenimento). ñ 1. Il richiedente asilo non può essere trattenuto al solo fine di esaminare la domanda di asilo presentata. Esso può, tuttavia, essere trattenuto per il tempo strettamente necessario ñ e comunque complessivamente non superiore ai quarantacinque giorni ñ alla definizione delle autorizzazioni alla permanenza nel territorio dello Stato in base alle disposizioni del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellíimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286, nei seguenti casi:

a) per verificare o determinare la sua nazionalità o identità, qualora egli non sia in possesso dei documenti di viaggio o díidentità, oppure abbia, al suo arrivo nello Stato, presentato documenti risultati falsi;

b) per verificare gli elementi su cui si basa la domanda di asilo, qualora tali elementi non siano immediatamente disponibili;

c) in dipendenza del procedimento concernente il riconoscimento del diritto ad essere ammesso nel territorio dello Stato.

I minori non accompagnati potranno essere trattenuti soltanto per il tempo strettamente necessario per stabilirne líidentità, e la nazionalità, e confermarne minore età.

2. Il trattenimento deve sempre può, altresì, essere disposto, durante la procedura semplificata di cui allíarticolo 1-ter, per un periodo massimo di quarantacinque giorni, nei seguenti casi:

a) a seguito della presentazione di una domanda di asilo presentata inoltrata dallo straniero fermato per aver eluso il controllo di frontiera o subito dopo, o, comunque in condizioni di soggiorno irregolare. Gli stranieri che ñ pur essendo entrati irregolarmente nel territorio italiano ñ si presentino spontaneamente alle autorità competenti per inoltrare domanda di asilo potranno essere trattenuti al solo fine di cui alle lettere a), b), e c) del comma 1 dellíarticolo 1-bis;

b) a seguito della presentazione di una domanda di asilo da parte di uno straniero già destinatario di un provvedimento di espulsione o respingimento.

3. Il trattenimento previsto per i casi di cui al comma 2 lettera a), e quello di cui alle lettere a), b), c) del comma 1 è attuato nei centri di accoglienza per richiedenti asilo secondo le norme di apposito regolamento emanato entro centottanta giorni dallíapprovazione della presente legge. Il medesimo regolamento determina il numero, le caratteristiche e le modalità di gestione di tali strutture e tiene conto degli atti adottati dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dal Consiglio díEuropa e dallíUnione europea. Nei centri di accoglienza per richiedenti asilo sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíInterno.

4. Per il trattenimento di cui al comma 2 lettera b), si osservano le norme di cui allíarticolo 14 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e agli stessi sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíInterno.

5. Allo scadere del periodo previsto per la procedura semplificata di cui allíarticolo 1-ter, e qualora la stessa non si sia ancora conclusa, allo straniero è concesso un permesso di soggiorno fino al termine della procedura stessa.

Art. 1-ter. - (Procedura semplificata). ñ 1. Nei casi di cui alle lettere a) e b) del comma 2 dellíarticolo 1-bis è istituita la procedura semplificata per la definizione della istanza di riconoscimento dello status di rifugiato secondo le modalità di cui ai commi successivi.

2. Appena ricevuta la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato di cui allíarticolo 1-bis, comma 2, lettera a), il questore competente per il luogo in cui la richiesta è stata presentata dispone il trattenimento dello straniero interessato in uno dei centri di accoglienza per richiedenti asilo di cui allíarticolo 1-bis, comma 3 Per quanto riguarda la convalida del provvedimento si applicano, in analogia, le disposizioni nei modi di cui ai commi 3), 4), dellíarticolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. La convalida comporta la permanenza nei centri per richiedenti asilo per un periodo massimo di trenta giorni. Su richiesta del questore il giudice unico può prorogare il termine per un massimo di ulteriori quindici giorni. Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che, entro quindici giorni, provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni.

3. Appena ricevuta la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato di cui allíarticolo 1-bis, comma 2, lettera b), il questore competente per il luogo in cui la richiesta è stata presentata dispone il trattenimento dello straniero interessato in uno dei centri di permanenza temporanea di cui allíarticolo 14 del Testo Unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286; ove già sia in corso il trattenimento, il questore chiede al giudice unico la proroga del periodo di trattenimento per ulteriori trenta giorni per consentire líespletamento della procedura di cui al presente articolo. Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro quindici giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni.

4. Líallontanamento non autorizzato dal centro di cui allíarticolo 1-bis comma 4 equivale a rinuncia alla comporta líarchiviazione della domanda.

5. Lo stato italiano è competente allíesame delle domande di riconoscimento dello status di rifugiato di cui al presente articolo, ove i tempi non lo consentano, ai sensi della convenzione di Dublino ratificata ai sensi della legge 23 dicembre 1992, n. 523.

6. Líeventuale ricorso avverso la decisione della commissione territoriale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche, dal richiedente asilo alla commissione nazionale di cui allíarticolo 1-quinquies, entro otto giorni dalla notifica della decisione. Il ricorso non sospende il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può. tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio nazionale fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva. Nellíambito della procedura semplificata, la Commissione nazionale decide entro sette giorni dalla ricezione del ricorso. La Commissione ñ tramite almeno uno dei suoi membri ñ può procedere allíaudizione del richiedente asilo con le garanzie di cui al comma 2 dellíarticolo 1-quarter. La decisione sul ricorso è comunque presa collegialmente, anche ai sensi del comma 3 dellíarticolo 1-quater, sulla base del verbale dellíeventuale audizione, dei documenti concernenti líesame da parte della Commissione territoriale e di ogni altro elemento utile presentato dal richiedente o acquisito díufficio.

7. Un eventuale ricorso avverso la decisione della commissione nazionale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente non sospende líeventuale provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio nazionale fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva.

8. Qualora il richiedente asilo fosse trattenuto durante la procedura e la decisione della commissione territoriale e/o nazionale non dovesse pervenire entro i termini massimi stabiliti al comma 2 dellíarticolo 1bis, al loro scadere cessa il trattenimento e al richiedente verrà rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo della validità di un mese, rinnovabile fino alla finalizzazione della decisione da parte della commissione territoriale e/o nazionale. La domanda díasilo del richiedente il quale- una volta rilasciato non si presenta per il rinnovo del permesso di soggiorno senza giustificato motivo verrà considerata decaduta.

Art. 1-quater. - (Commissioni territoriali). ñ 1. Presso gli uffici territoriali del Governo indicati con il regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, sono istituite le commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato. Le predette commissioni, nominate con decreto del Ministro dellíinterno, sono presiedute da un funzionario della carriera prefettizia e composte da un funzionario della polizia di Stato, da un rappresentante dellíente territoriale designato dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali e da un rappresentante dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR). Per ciascun componente deve essere previsto un componente supplente. Tali commissioni possono essere integrate, su richiesta del presidente della Commissione centrale, da un funzionario del Ministero degli Affari esteri con la qualifica di componente a tutti gli effetti, ogni volta che sia necessario, in relazione a particolari afflussi di richiedenti asilo, in ordine alle domande delle quali occorra disporre di particolari elementi di valutazione in merito alla situazione dei paesi di provenienza di competenza del Ministero degli Affari Esteri. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

2. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti qualificati. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno notificate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, con una traduzione in lingua a lui conosciuta.

3. Nellíesaminare la domanda díasilo le commissioni valuteranno le conseguenze di un rimpatrio alla luce degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali di cui líItalia è firmataria e in particolare dellíarticolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dellíuomo. Qualora un richiedente asilo non venisse riconosciuto rifugiato, e la commissione riscontrasse impedimenti al rimpatrio, il richiedente otterrà un permesso di soggiorno per motivi umanitari della validità di un anno rinnovabile.

Art. 1-quater. - (Procedura ordinaria).

a) entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro trenta giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni;

b) avverso le decisioni delle commissioni territoriali è ammesso ricorso al tribunale ordinario territorialmente competente la commissione nazionale entro quindici giorni con effetto sospensivo.

Art. 1-quinquies. - (Commissione nazionale per il diritto díasilo). ñ 1. La Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato prevista dallíarticolo 2 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 maggio 1990, n. 136, è trasformata in Commissione nazionale per il diritto di asilo, di seguito denominata "Commissione nazionale" nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta congiunta dei Ministri dellíinterno e degli affari esteri. La commissione è presieduta da un Prefetto ed è composta da un dirigente in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, da un funzionario della carriera diplomatica, da un funzionario della carriera prefettizia in servizio presso il dipartimento delle libertà civili e dellíimmigrazione e da un dirigente del dipartimento della pubblica sicurezza alle riunioni partecipa un rappresentante del delegato in Italia dellíACNUR. Ciascuna amministrazione designa, altresì, un supplente. La commissione nazionale, ove necessario, può essere articolata in sezioni di analoga composizione.

2. La Commissione nazionale ha compiti di indirizzo e coordinamento delle commissioni territoriali, di formazione e di aggiornamento dei componenti delle medesime commissioni, di raccolta di dati statistici oltre che poteri decisionali in tema di revoche e cessazione degli status concessi. La Commissione nazionale, inoltre, deciderà sui ricorsi presentati dai richiedenti asilo avverso le decisioni della commissione territoriale secondo le modalità stabilite allíarticolo 1-ter comma 6 e 1-quater, comma 4b).

3. Con il regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, sono stabilite le modalità di funzionamento della Commissione nazionale e di quelle territoriali. I membri delle Commissioni verranno selezionati in considerazione delle loro qualifiche e conoscenze relative a materie attinenti al diritto internazionale e saranno adeguatamente formati per il compito che dovranno svolgere. Le Commissioni verranno, altresì, dotate della necessaria struttura amministrativa per espletare le attività legate al processo decisionale.

Art. 1-sexies. - (Contributi). ñ 1. Possono essere concessi contributi a richiedenti asilo in condizioni di indigenza e che non siano ospitati presso i centri di accoglienza o altre strutture finanziate dallo Stato o da enti locali, secondo le modalità stabilite con il regolamento di cui allíarticolo 1-bis comma 3.

Art. 1-septies. - (Norma transitoria). ñ 1. Fino allíemanazione del regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, rimangono in vigore la normativa e le procedure attuali.

Art. 1-octies. - (Disposizioni in situazioni di sbarchi sulle coste nazionali). ñ In situazioni di sbarchi sulle coste nazionali laddove sia ragionevole presumere la presenza di potenziali richiedenti asilo, le autorità di pubblica sicurezza, della Guardia di finanza, della Guardia costiera, della Marina militare, o dei Carabinieri, avranno cura di informare tempestivamente líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, affinché sia messo in grado, ove necessario, di fornire supporto, direttamente o attraverso persona od organizzazione da esso delegata, ai richiedenti asilo".

25.121

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

25.501

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.121

Al comma 1, sopprimere la lettera a).

25.122

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sopprimere la lettera b).

25.127

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere líarticolo 1-bis).

25.128

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 1 dellíalinea "articolo 1-bis)".

25.92

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Respinto

Al comma 1, lettera b) capoverso "articolo 1-bis)" ivi richiamato, comma 1, aggiungere alla fine del primo periodo il seguente: "Comunque in nessuno caso potrà essere disposto il trattenimenti dei minori non accompagnati richiedenti asilo".

25.62

Toia, Dentamaro, Dato

Id. em. 25.92

Al comma 1, lettera b) allíarticolo 1-bis, ivi modificata, al primo periodo aggiungere in fine le seguenti parole: ", e comunque in nessun caso potrà essere disposto il trattenimento dei minori non accompagnati richiedenti asilo".

25.70

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Respinto

Al comma 1, lettera b) al comma 1 dellíarticolo 1-bis, ivi modificata, sostituire le parole: "Esso può" con le seguenti: "I minori non accompagnati potranno essere trattenuti soltanto per il tempo necessario per stabilirne líidentità, e la nazionalità, e confermare minore età. Il richiedente asilo può".

25.126

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) nel comma 1 dellíalinea "articolo 1-bis" sostituire le parole: "per il tempo strettamente necessario" con le seguenti: "per non più di otto ore, ai fini della".

25.26

Valditara

Ritirato

Al comma 1, secondo periodo: "articolo 1-bis" dopo le parole: "tempo strettamente necessario" e prima delle parole:"alla definizione" inserire il seguente: "e comunque complessivamente non superiore a sessanta giorni".

25.119

Guerzoni, Budin

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso: "articolo 1-bis", comma 1, secondo periodo, dopo le parole. "strettamente necessario" inserire le seguenti: "e comunque non superiore ai quarantacinque giorni".

25.7

Forlani

Id. em. 25.119

Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: "tempo strettamente necessario" e prima delle parole: "alla definizione" inserire le seguenti: "e comunque complessivamente non superiore ai quarantacinque giorni".

25.502

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.119

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, al comma 1 del secondo periodo, dopo le parole: "tempo strettamente necessario" aggiungere le seguenti: "e comunque complessivamente non superiore ai quarantacinque giorni".

25.69

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta

Id. em. 25.119

Al comma 1, lettera b), al comma 1, "articolo 1-bis", ivi modificata, nel secondo periodo, dopo le parole: "tempo strettamente necessario" e prima delle parole: "alla definizione" inserire le seguenti parole: "ñ e comunque complessivamente non superiore ai quarantacinque giorni".

25.93

Guerzoni, Budin

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso "articolo 1-bis" ivi richiamato, comma 1, al secondo periodo, dopo le parole: "per il tempo strettamente necessario" inserire le seguenti: ", e comunque non superiore complessivamente a 30 giorni".

25.61

Toia, Dentamaro, Dato

Id. em. 25.93

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, al secondo periodo, dopo le parole: "per il tempo strettamente necessario" inserire le seguenti: ", e comunque per un periodo non superiore complessivamente a trenta giorni".

25.129

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere la lettera a) del comma 1 dellíalinea "Art. 1-bis".

25.125

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel comma 1 lettera a) dellíalinea "Art. 1-bis", sopprimere le parole: "di viaggio o".

25.60

Toia, Dentamaro, Dato

Respinto

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, le lettere b) e c) sono soppresse.

25.130

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere la lettera b) del comma 1 dellíalinea "Art. 1-bis".

25.503

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.130

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 1, sopprimere la lettera b).

25.115

Guerzoni, Budin

Id. em. 25.130

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-bis" ivi richiamato, comma 1, sopprimere la lettera b).

25.94

Guerzoni, Budin

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-bis" ivi richiamato, comma 1, sopprimere la lettera c).

25.504

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.94

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 1, sopprimere la lettera c).

25.131

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.94

Al comma 1, lettera b), sopprimere la lettera c) del comma 1 dellíalinea "Art. 1-bis".

25.505

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 1, dopo la lettera c) inserire la seguente:

"c-bis) per stabilire líidentità e la nazionalità nonché per confermare la minore età dei minori non accompagnati".

25.8

Forlani

Ritirato

Dopo il comma 1 dellíart. 1-bis, dopo le parole: "territorio dello Stato" è inserito il seguente comma:

"1-bis. I minori non accompagnati potranno essere trattenuti soltanto per il tempo strettamente necessario per stabilirne líidentità, e la nazionalità, e confermarne minore età".

25.161

Guerzoni, Budin

Precluso dalla reiezione dell'em. 25.70

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-bis", dopo il comma 1 aggiungere il seguente:

"1-bis. I minori non accompagnati potranno essere trattenuti soltanto per il tempo strettamente necessario per stabilirne líidentità, e la nazionalità, e confermarne minore età".

25.132

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere il comma 2 dellíalinea "Art. 1-bis".

25.9

Forlani

Respinto

Al comma 2 dellíarticolo 1-bis, primo periodo, le parole: "deve sempre" sono sostituite dalle seguenti: "può, altresì, essere disposto, durante la procedura semplificata di cui allíarticolo 1-ter, per un periodo massimo di quarantacinque giorni".

25.78

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.9

Al comma 1, lettera b), al comma 2 dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, le parole: "deve sempre essere disposto" sono sostituite dalle seguenti: "può, altresì, essere disposto, durante la procedura semplificata di cui allíarticolo 1-ter, per un periodo massimo di quarantacinque giorni".

25.118

Guerzoni, Budin

Id. em. 25.9

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-bis", comma 2, sostituire le parole: "deve sempre" con le seguenti: "può, altresì, essere disposto, durante la procedura semplificata di cui allíarticolo 1-ter, per un periodo massimo di quarantacinque giorni".

25.506

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.9

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 2, sostituire le parole: "deve sempre essere disposto" con le seguenti: "può, altresì, essere disposto, durante la procedura semplificata di cui allíarticolo 1-ter, per un periodo massimo di quarantacinque giorni,".

25.63

Toia, Dentamaro, Dato

Respinto

Al comma 1, lettera b), comma 2 dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, la lettera a) è soppressa.

25.95

Guerzoni, Budin

Id. em. 25.63

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-bis" ivi richiamato, comma 2, sopprimere la lettera a).

25.133

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.63

Al comma 1, lettera b), sopprimere la lettera a) del comma 2 dellíalinea "Art. 1-bis".

25.507

Pagliarulo, Marino, Muzio

Respinto

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-bis ivi richiamato, comma 2, sostituire la lettera a) con la seguente:

a) a seguito della presentazione di una domanda di asilo presentata dallo straniero fermato in condizioni di soggiorno irregolare o per avere eluso il controllo di frontiera".

25.10

Forlani

Ritirato

Al comma 2, lettera a) dellíarticolo 1-bis, la parola: "presentata" è sostituita dalla seguente: "inoltrata" e le parole: "subito dopo, o, comunque" sono soppresse.

25.508

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 2, lettera a), sostituire la parola: "presentata" con la seguente: "inoltrata".

25.79

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.508

Al comma 1, lettera b), al comma 2, lettera a) dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, sostituire la parola: "presentata" con la seguente: "inoltrata".

25.117

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Id. em. 25.508

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-bis", comma 2, lettera a), sostituire la parola: "presentata" con líaltra: "inoltrata".

25.124

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera a) del comma 2 dellíalinea "Art. 1-bis", sopprimere le parole da: "o subito dopo" fino a: "irregolare".

25.80

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Respinto

Al comma 1, lettera b), al comma 2, lettera a) dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, le parole: "subito dopo, o, comunque" sono soppresse.

25.509

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.80

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 2, lettera a), sopprimere le parole: "subito dopo, o, comunque,".

25.91

Guerzoni, Budin

Respinto

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-bis ivi richiamato, nel capoverso 2 sostituire le parole: "subito dopo, o, comunque" con le seguenti: "subito dopo o, comunque".

25.11

Forlani

Respinto

Al comma 2, lettera a) dellíarticolo 1-bis, in fine, dopo le parole: "di soggiorno irregolare" è aggiunto il seguente periodo: "Gli stranieri che ñ pur essendo entrati irregolarmente nel territorio italiano ñ si presentino spontaneamente alle autorità competenti per inoltrare domanda di asilo potranno essere trattenuti al solo fine di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1 dellíarticolo 1-bis".

25.27

Magnalbò, Bobbio Luigi, Valditara

Id. em. 25.11

Al comma 2, lettera a) dellíarticolo 1-bis, in fine, dopo le parole: "di soggiorno irregolare" è aggiunto il seguente periodo: "Gli stranieri che ñ pur essendo entrati irregolarmente nel territorio italiano ñ si presentino spontaneamente alle autorità competenti per inoltrare domanda di asilo potranno essere trattenuti al solo fine di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1 dellíarticolo 1-bis".

25.77

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.11

Al comma 1, lettera b), al comma 2, lettera a) dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, è aggiunto il seguente periodo: "Gli stranieri che ñ pur essendo entrati irregolarmente nel territorio italiano ñ si presentino spontaneamente alle autorità competenti per inoltrare domanda di asilo potranno essere trattenuti al solo fine di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1 dellíarticolo 1-bis".

25.90

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Id. em. 25.11

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-bis", comma 2, lettera a), dopo le parole: "di soggiorno irregolare", aggiungere il seguente periodo: "Gli stranieri che ñ pur essendo entrati irregolarmente nel territorio italiano, si presentino spontaneamente alle autorità competenti per inoltrare domanda di asilo potranno essere trattenuti al solo fine di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1;".

25.510

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.11

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 2, lettera a), aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Gli stranieri che ñ pur essendo entrati irregolarmente nel territorio italiano ñ si presentino spontaneamente alle autorità competenti per inoltrare domanda di asilo potranno essere trattenuti al solo fine di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 1 dellíarticolo 1-bis".

25.511

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 2, sopprimere la lettera b).

25.134

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere il comma 3 dellíalinea "Art. 1-bis".

25.157

Boscetto, Falcier

Approvato

Al comma 1, lettera b), il comma 3 dellíarticolo 1-bis è sostituito dal seguente:

"3. Il trattenimento previsto nei casi di cui al comma 1, lettere a), b) e c) e nei casi di cui al comma 2, lettera a), è attuato nei centri di accoglienza per richiedenti asilo con regolamento. Il medesimo regolamento determina il numero, le caratteristiche e le modalità di gestione di tali strutture".

25.6a

Boscetto

Precluso

Al comma 1, capoverso "Art. 1-bis", sostituire il comma 3 con il seguente:

"3. Il trattenimento previsto per i casi di cui al comma 2, lettera a), e quello di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1 è attuato nei centri di accoglienza per i richiedenti asilo secondo quanto disposto da apposito regolamento che determina, altresì, il numero, le caratteristiche e le modalità di gestione di tali strutture".

25.64

Toia, Dentamaro, Dato

Precluso

Al comma 1, lettera b), il comma 3 dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, è sostituito dal seguente:

"3. Il trattenimento previsto per i casi di cui al comma 1, lettera a) e al comma 2, lettera b) è attuato nei centri di accoglienza per i richiedenti asilo, secondo le modalità definite attraverso apposito regolamento emanato entro centottanta giorni dalla data di approvazione della presente legge. Il medesimo regolamento determina il numero, le caratteristiche e le modalità di gestione di dette strutture".

25.96

Guerzoni, Budin

Precluso

Al comma 1, lettera b) capoverso articolo 1-bis richiamato, sostituire il comma 3, con il seguente:

"3. Il trattenimento previsto per i casi di cui al comma 1, lettera a) e al comma 2, lettera b), è attuato nei centri di accoglienza per i richiedenti asilo secondo le norme dellíapposito regolamento emanato entro 180 giorni dallíapprovazione della presente legge. Il medesimo regolamento determina il numero, le caratteristiche e le modalità di gestione di dette strutture".

25.512

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, al comma 3, sostituire le parole: "di cui alle lettere a), b), c) del comma 1" con le seguenti: "di cui alla lettera a) del comma 1".

25.12

Forlani

Respinto

Nellíarticolo 25, alla fine del terzo comma dellíarticolo 1-bis, dopo le parole: "di tali strutture" è aggiunto il seguente testo: "e tiene conto degli atti adottati dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dal Consiglio díEuropa e dallíUnione europea. Nei centri di accoglienza per richiedenti asilo sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dallíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.28

Magnalbò, Bobbio Luigi

Id. em. 25.12

Nellíarticolo 25, alla fine del terzo comma dellíarticolo 1-bis, dopo le parole: "di tali strutture" è aggiunto il seguente testo: "e tiene conto degli atti adottati dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dal Consiglio díEuropa e dallíUnione europea. Nei centri di accoglienza per richiedenti asilo sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dallíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.76

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.12

Al comma 1, lettera b), al comma 3 dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, dopo le parole: "di tali strutture" sono aggiunte le seguenti: "e tiene conto degli atti adottati dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dal Consiglio díEuropa e dallíUnione europea. Nei centri di accoglienza per richiedenti asilo sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dallíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.114

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Id. em. 25.12

Al comma 3, dellíarticolo 1-bis aggiungere le seguenti parole: "e tiene conto degli atti adottati dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dal Consiglio díEuropa e dallíUnione europea. Nei centri di accoglienza per richiedenti asilo sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dallíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.513

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.12

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 3, in fine, aggiungere le seguenti parole: "e tiene conto degli atti adottati dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dal Consiglio díEuropa e dallíUnione europea. Nei centri di accoglienza per richiedenti asilo sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dallíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.514

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 3, in fine, aggiungere le seguenti parole: "e nella stessa sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.38

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Allíarticolo 25, comma 1, capoverso 1-bis, comma 3, aggiungere, infine: "In tali casi per il trattenimento si osservano comunque le norme dei commi 3, 4, 5, 6, 7 dellíarticolo 14 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286".

25.57

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 25.38

Al comma 1, lettera b) alinea 1-bis, al comma 3, aggiungere, in fine, le seguenti parole: "In tali casi, per il trattenimento si osservano le norme di cui ai commi 3, 4, 5, 6 e 7 dellíarticolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286".

25.65

Toia, Dentamaro, Dato

Respinto

Al comma 1, lettera b), il comma 4 dellíarticolo 1-bis della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, è soppresso.

25.97

Guerzoni, Budin

Id. em. 25.65

Al comma 1, lettera b), capoverso articolo 1-bis ivi richiamato, sopprimere il comma 4.

25.136

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.65

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 4 dellíalinea articolo  1-bis.

25.515

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.65

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, sopprimere il comma 4.

25.1

Bobbio Luigi

Ritirato

Al comma 1, lettera b), al comma 4 dellíarticolo 1-bis ivi richiamato sostituire le parole: "Per il trattenimento di cui al comma 2, lettera b) si osservano le norme di cui allíarticolo" con le altre: "Il trattenimento di cui al comma 2, lettera b) viene effettuato nei centri indicati nellíarticolo".

25.13

Forlani

Approvato

Alla fine del quarto comma dellíarticolo 1-bis, dopo le parole: "decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286," è aggiunto il seguente testo: "Nei centri di permanenza temporanea e assistenza di cui al medesimo articolo 14 sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.29

Bobbio Luigi, Magnalbò, Valditara

Id. em. 25.13

Alla fine del quarto comma dellíarticolo 1-bis, dopo le parole: "decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286," è aggiunto il seguente testo: "Nei centri di permanenza temporanea e assistenza di cui al medesimo articolo 14 sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.75

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta

Id. em. 25.13

Al comma 1, lettera b) al comma 4 dellíarticolo 1-bis, della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, dopo le parole: "decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286," sono aggiunte le seguenti parole: "Nei centri di permanenza temporanea e assistenza di cui al medesimo articolo 14 sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.113

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Id. em. 25.13

Al quarto comma dellíarticolo 1-bis, aggiungere, in fine, il seguente: "Nei centri di permanenza temporanea e assistenza di cui al medesimo articolo 14 sarà comunque consentito líaccesso ai rappresentanti dellíAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Líaccesso sarà altresì consentito agli avvocati e agli organismi ed enti di tutela dei rifugiati con esperienza consolidata nel settore, autorizzati dal Ministero dellíinterno".

25.137

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 5 dellíalinea articolo 1-bis.

25.123

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel comma 5 dellíalinea articolo  1-bis, sostituire le parole: "Allo scadere" con le seguenti: "tre giorni prima".

25.39a

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, capoverso articolo 1-bis, comma 5, sostituire le parole: "allo straniero è concesso un permesso di soggiorno temporaneo fino al termine della procedura stessa" con le seguenti: "il Questore rilascia allo straniero o allíapolide un permesso di soggiorno per richiesta di asilo valido fino al termine della procedura stessa. Qualora siano trascorsi sei mesi dal rilascio del permesso di soggiorno per richiesta di asilo senza che la Commissione territoriale abbia notificato una decisione sulla domanda di asilo, lo straniero ha il diritto di svolgere regolare attività lavorativa fino alla conclusione della procedura di riconoscimento".

25.56

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 25.39

Al comma 1, lettera b) alinea 1-bis, comma 5, sostituire le parole: "allo straniero è concesso un permesso di soggiorno temporaneo fino al termine della procedura stessa" con le seguenti: "il Questore rilascia allo straniero o allíapolide un permesso di soggiorno per richiesta di asilo valido fino al termine della procedura stessa. Qualora siano trascorsi sei mesi dal rilascio del permesso di soggiorno per richiesta di asilo senza che la Commissione territoriale abbia notificato una decisione sulla domanda di asilo, lo straniero ha il diritto di svolgere regolare attività lavorativa fino alla conclusione della procedura di riconoscimento".

25.516

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-bis, comma 5, sopprimere le parole: "temporaneo fino al termine della procedura stessa".

25.517

Pagliarulo, Marino, Muzio

Respinto

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-bis ivi richiamato, aggiungere, in fine, il seguente comma:

"6. Il regolamento di cui al comma 3 determina modalità di accesso ai centri di accoglienza di cui al medesimo comma e ai centri di permanenza temporanea e assistenza di cui allíarticolo 14 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per gli stranieri che abbiano presentato richiesta di asilo, di rappresentanti dellíAlto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati o di persone da questi delegate o appartenenti a organizzazioni non governative per la tutela dei diritti civili e dei diritti fondamentali".

25.138

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere líarticolo 1-ter.

25.139

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 1 dellíalinea líarticolo 1-ter.

25.99

Guerzoni, Budin

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso articolo 1-ter ivi richiamato, comma 1, sostituire le parole: "alle lettere a) e b)" con le altre: "alla lettera b)".

25.39

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, capoverso articolo 1-bis, comma 1, sostituire le parole: "procedura semplificata per la definizione della istanza di riconoscimento dello status di rifugiato", con le seguenti: "procedura semplificata per líesame della domanda di asilo".

25.55

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 25.39

Al comma 1, lettera b), alinea 1-ter, al comma 1, sostituire le parole: "per la definizione della istanza di riconoscimento dello status di rifugiato" con le seguenti: "per líesame della domanda di asilo".

25.140

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 2 dellíalinea "articolo 11-ter".

25.42

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso dalla reiezione degli emm. 25.39 e 25.55

Al comma 1, capoverso 1-ter, commi 2 e 3, sostituire ogni volta che ricorrono, le seguenti parole: "richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato", con le seguenti: "domanda di asilo".

25.54

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Precluso dalla reiezione degli emm. 25.39 e 25.55

Al comma 1, lettera b) alinea 1-ter, sostituire le seguenti parole: "richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato", ovunque ricorrano nei commi 2 e 3, con le seguenti: "domanda di asilo".

25.112

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Respinto

Al comma 2, "articolo 1-ter", tra il primo e il secondo periodo, inserire il seguente periodo: "Per quanto riguarda la convalida del provvedimento si applicano, in analogia, le disposizioni nei modi di cui ai commi 3) e 4), dellíarticolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.

La convalida comporta la permanenza nei centri per richiedenti asilo per un periodo massimo di trenta giorni. Su richiesta del questore il giudice unico può prorogare il termine per un massimo di ulteriori quindici giorni".

25.14

Forlani, Maffioli

Id. em. 25.112

Al comma 2, "articolo 1-ter", dopo le parole: "di cui allíarticolo 1-bis, comma 3" inserire il seguente:

"Per quanto riguarda la convalida del provvedimento si applicano, in analogia, le disposizioni nei modi di cui ai commi 3) e 4), dellíarticolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.

La convalida comporta la permanenza nei centri per richiedenti asilo per un periodo massimo di trenta giorni. Su richiesta del questore il giudice unico può prorogare il termine per un massimo di ulteriori quindici giorni".

25.30

Valditara

Id. em. 25.112

Al comma 2, "articolo 1-ter", dopo le parole: "di cui allíarticolo 1-bis, comma 3" inserire il seguente:

"Per quanto riguarda la convalida del provvedimento si applicano, in analogia, le disposizioni nei modi di cui ai commi 3) e 4), dellíarticolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.

La convalida comporta la permanenza nei centri per richiedenti asilo per un periodo massimo di trenta giorni. Su richiesta del questore il giudice unico può prorogare il termine per un massimo di ulteriori quindici giorni".

25.74

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.112

Al comma 2, lettera b), al comma 2 "articolo 1-ter", ivi modificata, dopo le parole: "di cui allíarticolo 1-bis, comma 3" inserire il seguente:

"Per quanto riguarda la convalida del provvedimento si applicano, in analogia, le disposizioni nei modi di cui ai commi 3) e 4), dellíarticolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.

La convalida comporta la permanenza nei centri per richiedenti asilo per un periodo massimo di trenta giorni. Su richiesta del questore competente per territorio il tribunale può prorogare il termine per un massimo di ulteriori quindici giorni".

25.518

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.112

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 2, dopo le parole. "di cui allíarticolo 1-bis, comma 3." aggiungere il seguente periodo: "Per la convalida del provvedimento si applicano, in analogia, le disposizioni nei modi di cui ai commi 3, 4, dellíarticolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.

La convalida comporta la permanenza nei centri per richiedenti asilo per un periodo massimo di trenta giorni. Su richiesta del questore il giudice unico può prorogare il termine per un massimo di ulteriori quindici giorni".

25.41

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, capoverso 1-ter, comma 2, sostituire le seguenti parole: "Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro quindici giorni provvede allíaudizione", con le seguenti: "Entro due giorni dal ricevimento della domanda di asilo, il questore provvede a trasmettere alla commissione territoriale per il riconoscimento del diritto díasilo la domanda, la documentazione allegata dal richiedente e ogni altra documentazione necessaria. La Commissione entro i quindici giorni successivi al ricevimento di tali domanda e documentazione provvede comunque a svolgere líaudizione del richiedente asilo".

25.53

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 25.41

Al comma 1, lettera b), alinea 1-ter, comma 2, sostituire le seguenti parole: "Entro due giorni", fino a: "provvede allíaudizione", con le seguenti: "Entro due giorni dal ricevimento della domanda di asilo, il questore provvede a trasmettere alla commissione territoriale per il riconoscimento del diritto díasilo la domanda, la documentazione allegata dal richiedente e ogni altra documentazione necessaria. La Commissione entro i quindici giorni successivi al ricevimento di tale domanda, provvede comunque a svolgere líaudizione del richiedente asilo".

25.519

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 2, sostituire le parole: "entro quindici giorni" con le seguenti: "entro sette giorni".

25.520

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 2, sostituire le parole: "entro i successivi tre giorni" con le seguenti: "entro i successivi due giorni".

25.141

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere il comma 3 dellíalinea 1-ter.

25.521

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 3, sostituire le parole: "per ulteriori trenta giorni" con le seguenti: "per ulteriori venti giorni".

25.2

Bobbio Luigi

Respinto

Al comma 1, lettera b), al comma 3 dellíarticolo 1-ter, ivi richiamato, dopo le parole: "di cui al presente articolo" inserire le altre: "In tal caso la durata complessiva massima del trattenimento non può comunque eccedere il termine di ottanta giorni".

25.522

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 3, sostituire le parole: "entro quindici giorni" con le seguenti: "entro sette giorni".

25.523

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 3, sostituire le parole: "entro i successivi tre giorni" con le seguenti: "entro i successivi due giorni".

25.142

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere il comma 4 dellíalinea 1-ter".

25.524

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.142

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, sopprimere il comma 4.

25.101a

Guerzoni, Budin

Improcedibile

Al comma 1, lettera b), capoverso "articolo 1-ter" ivi richiamato, sostituire il comma 4 con il seguente:

"4. Líallontanamento non autorizzato dai centri di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, equivale alla rinuncia della domanda di asilo. Nel caso il richiedente asilo presenti nuova domanda, e non sia in possesso di un permesso di soggiorno ad altro titolo, si applica il trattenimento nel centro di permanenza temporanea secondo i modi previsti dallíarticolo 14 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 con líattivazione della procedura accelerata prevista dallíarticolo 1-ter".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.66a

Giaretta, Toia, Dentamaro, Dato

Improcedibile

Al comma 1, lettera b), il comma 4 "articolo 1-ter" ivi modificata, è sostituita con il seguente:

"4. Líallontanamento non autorizzato dai centri di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, equivale alla rinuncia della domanda di asilo. Nel caso il richiedente asilo presenti nuova domanda, e non sia in possesso di un permesso di soggiorno ad altro titolo, si applica il trattenimento nel centro di permanenza temporanea secondo i modi previsti dallíarticolo 14 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 280 del 1998 con líattivazione della procedura accelerata prevista dallíarticolo 1-ter".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

25.158

Boscetto, Falcier

Ritirato

Al comma 1, lettera b), al comma 4 dellíarticolo 1-ter, le parole: "di cui allíarticolo 1-bis, comma 4," sono sostituite dalle seguenti: "di cui allíarticolo 1-bis, comma 3,".

25.15

Forlani

Respinto

Al comma 4, dellíarticolo 1-ter, le parole: "equivale a rinuncia alla" sono sostitute dalle seguenti: "comporta líarchiviazione della".

25.31

Magnalbò, Valditara

Id. em. 25.15

Al comma 1, dellíarticolo 1-ter, le parole: "equivale a rinuncia alla" sono sostitute dalle seguenti: "comporta líarchiviazione della".

25.73

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.15

Al comma 1, lettera b) comma 4 dellíarticolo 1-ter, ivi modificata, le parole: "equivale a rinuncia alla" sono sostitute dalle seguenti: "comporta líarchiviazione della".

25.100

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Id. em. 25.15

Al comma 1, lettera b) capoverso "articolo 1-ter", comma 4, sostituire le parole: "equivale a rinuncia alla" con le seguenti: "comporta líarchiviazione della".

25.525

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.15

Al comma 1, lettera b), alinea 1-ter, comma 4, sostituire le parole: "equivale a rinuncia alla." con le seguenti: "comporta líarchiviazione della".

25.143

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 5 dellíalinea "articolo 1-ter".

25.43

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, capoverso 1-ter, comma 5, sostituire le parole: "domande di riconoscimento dello status di rifugiato" con le seguenti: "domande di asilo".

25.52

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Id. em. 25.43

Al comma 1, lettera b) alinea 1-ter, nel comma 5 sostituire le parole: "domande di riconoscimento dello status di rifugiato" con le seguenti: "domande di asilo".

25.526

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-ter, comma 5, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sopprimere le parole: ", ove i tempi non lo consentano,".

25.144

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 6 dellíalinea "Art. 1-ter".

25.44

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Improcedibile

Al comma 1, capoverso 1-ter, sostituire il comma 6 con il seguente:

"6. Líeventuale ricorso avverso la decisione della commissione territoriale adottato con la procedura semplificata è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro il termine di quarantotto ore dalla notificazione o comunicazione della decisione della Commissione. La decisione di rigetto della domanda díasilo è immediatamente comunicata, anche per le vie brevi, al Questore e allíinteressato. In caso di rigetto della domanda di asilo il Prefetto adotta nei confronti dello straniero che non sia già respinto o espulso il provvedimento amministrativo di espulsione, che è eseguito con accompagnamento alla frontiera, e líinteressato deve presentare il ricorso contro la decisione della commissione insieme con il ricorso contro il provvedimento amministrativo di espulsione; il ricorso può essere presentato anche personalmente per le vie brevi. Nelle more del termine per la presentazione del ricorso contro la decisione di rigetto della domanda di asilo e fino alla notificazione della sentenza del tribunale sullíeventuale ricorso il Questore dispone il trattamento o la proroga del trattenimento dello straniero. Il Questore deve entro quarantotto ore inviare al competente tribunale copia della decisione della Commissione territoriale e del provvedimento di trattenimento, nonché la richiesta di autorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera e líeventuale ricorso presentato dallo straniero o dallíapolide, e contestualmente provvede a nominare a costui un difensore díufficio, qualora sia sprovvisto di un difensore di fiducia, e ad inviare copia del ricorso alla Commissione territoriale e alla competente Avvocatura dello Stato. Il tribunale, sentito líinteressato e il suo difensore, entro quarantotto ore dal ricevimento del ricorso dispone, se sussistono i presupposti previsti dalla legge, la convalida del trattenimento o della proroga del trattenimento e, se non è stato presentato ricorso contro la decisione di rigetto della domanda di asilo, líautorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera. Se è stato anche presentato ricorso contro la decisione di rigetto della domanda di asilo il tribunale si pronuncia entro il termine perentorio dei successivi venti giorni e la sentenza del tribunale deve essere notificata entro tre giorni, anche per le vie brevi, allíinteressato, alla Commissione territoriale e al competente Questore. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva, comporta di diritto líautorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera e, qualora il tribunale accerti che sussiste uno dei presupposti previsti dallíarticolo 14 del testo unico approvato con decreto legislativo 24 luglio 1986, n. 286, una ulteriore proroga del trattamento per un tempo di trenta giorni. Per quanto non incompatibile con il presente articolo si osservano le norme dellíarticolo 1-quater".

25.44a

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Improcedibile

Al comma 1, lettera b) alinea 1-ter, sostituire il comma 6 con il seguente:

"6. Líeventuale ricorso avverso la decisione della Commissione territoriale adottato con la procedura semplificata è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro il termine di quarantotto ore dalla notificazione o comunicazione della decisione della Commissione. La decisione di rigetto della domanda díasilo è immediatamente comunicata al Questore e allíinteressato. In tal caso il Prefetto adotta nei confronti dello straniero che non sia già respinto o espulso il provvedimento di espulsione, che è eseguito con accompagnamento alla frontiera. Líinteressato deve presentare il ricorso contro la decisione della Commissione contestualmente al ricorso contro il provvedimento amministrativo di espulsione. I ricorsi possono essere presentati personalmente anche per le vie brevi. Nelle more del termine per la presentazione del ricorso contro la decisione di rigetto della domanda di asilo e fino alla notificazione della sentenza del tribunale, il Questore dispone il trattamento o la proroga del trattenimento dello straniero. Il Questore, entro quarantotto ore, deve inviare al competente tribunale copia della decisione della Commissione territoriale e del provvedimento di trattenimento, nonché la richiesta di autorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera e líeventuale ricorso presentato dallo straniero o dallíapolide, e contestualmente provvede a nominare il difensore díufficio, qualora lo straniero sia privo di un difensore di fiducia. Copia del ricorso deve essere inviata alla Commissione territoriale e alla competente Avvocatura dello Stato. Il tribunale, sentito líinteressato e il suo difensore dispone la convalida del trattenimento o la proroga dello stesso, e, se non è stato presentato ricorso contro la decisione di rigetto della domanda di asilo, il tribunale si pronuncia entro il termine perentorio dei successivi venti giorni e la sentenza del tribunale deve essere notificata entro tre giorni, anche per le vie brevi, allíinteressato, alla Commissione territoriale e al competente Questore. La decisione di rigetto è immediatamente esecutiva e comporta líautorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera o, qualora il tribunale accerti la sussistenza di uno dei presupposti previsti allíarticolo 14 del decreto legislativo 24 luglio 1986, n. 286, una ulteriore proroga del trattamento per un tempo di trenta giorni".

25.44b

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Improcedibile

Al comma 1, lettera b), nellíarticolo 1-ter richiamato, sostituire il comma 6 con il seguente:

"6. Líeventuale ricorso avverso la decisione della Commissione territoriale adottato con la procedura semplificata è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro il termine di quarantotto ore dalla notificazione o comunicazione della decisione della Commissione. La decisione di rigetto della domanda díasilo è immediatamente comunicata al Questore e allíinteressato. In tal caso il Prefetto adotta nei confronti dello straniero che non sia stato già respinto o espulso il provvedimento di espulsione, che è eseguito con accompagnamento alla frontiera. Líinteressato deve presentare il ricorso contro la decisione della Commissione contestualmente al ricorso contro il provvedimento amministrativo di espulsione. I ricorsi possono essere presentati personalmente anche per le vie brevi. Nelle more del termine per la presentazione del ricorso contro la decisione di rigetto della domanda di asilo e fino alla notificazione della sentenza del tribunale, il Questore dispone il trattenimento o la proroga del trattenimento dello straniero. Il Questore, entro quarantotto ore, deve inviare al competente tribunale copia della decisione della Commissione territoriale e del provvedimento di trattenimento, nonché la richiesta di autorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera e líeventuale ricorso presentato dallo straniero o dallíapolide, e contestualmente provvede a nominare il difensore díufficio, qualora lo straniero sia privo di un difensore di fiducia. Copia del ricorso deve essere inviata alla commissione territoriale e alla competente Avvocatura dello Stato. Il tribunale, sentito líinteressato e il suo difensore dispone la convalida del trattenimento o la proroga dello stesso, e, se non è stato presentato ricorso contro la decisione di rigetto della domanda di asilo, il tribunale si pronuncia entro il termine perentorio dei successivi venti giorni e la sentenza del tribunale deve essere notificata entro tre giorni, anche per le vie brevi, allíinteressato, alla Commissione territoriale e al competente questore. La decisione di rigetto è immediatamente esecutiva e comporta líautorizzazione allíaccompagnamento alla frontiera o, qualora il tribunale accerti la sussistenza di uno dei presupposti previsti allíarticolo 14 del decreto legislativo 24 luglio 1986, n. 286, una ulteriore proroga del trattenimento per un periodo di trenta giorni".

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio 2003 líaccisa sui tabacchi è aumentata del 10 per cento;

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 15 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

25.104

Guerzoni, Budin

Le parole da: "Al comma 1" a "ricorso al tribunale" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-ter" ivi richiamato, sostituire il comma 6 con il seguente:

"6. Avverso alla decisione negativa della commissione territoriale è ammesso ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro dieci giorni, con connessa istanza sospensiva degli effetti della decisione della commissione territoriale. Il giudice decide sullíistanza di sospensione entro i successivi dieci giorni, nei modi di cui agli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civile. Qualora líistanza di sospensione sia accolta la misura del trattenimento dello straniero nel centro di permanenza è interrotta".

25.67

Toia, Dentamaro, Dato, Giaretta

Precluso

Al comma 1, lettera b), il comma 6 dellíarticolo 1-ter della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, è sostituito dal seguente:

"6. Avverso alla decisione negativa della commissione territoriale è ammesso ricorso al Tribunale competente entro 10 giorni, con connessa istanza sospensiva degli effetti della decisione della commissione territoriale. Il giudice decide sullíistanza di sospensione entro 10 giorni, come previsto agli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civile e se accolta si interrompe la misura del trattamento nel centro di permanenza temporanea".

25.32

Valditara

Ritirato

Nel primo periodo del sesto comma dellíart. 1-ter, le parole: "al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche" sono sostituite dalle seguenti: "dal richiedente asilo alla Commissione nazionale di cui allíarticolo 1-quinquies, entro otto giorni dalla notifica della decisione. Nellíambito della procedura semplificata, la Commissione nazionale decide entro sette giorni dalla ricezione del ricorso. La Commissione ñ tramite almeno uno dei suoi membri ñ può procedere allíaudizione del richiedente asilo con le garanzie di cui al comma 2 dellíarticolo 1-quater. La decisione sul ricorso è comunque presa collegialmente, anche ai sensi del comma 3 dellíarticolo 1-quater, sulla base del verbale dellíeventuale audizione, dei documenti concernenti líesame da parte della Commissione territoriale e di ogni altro elemento utile presentato dal richiedente o acquisito díufficio".

25.72a

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Le parole da: "Al comma 1" a "della decisione" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera b), al comma 6 dellíarticolo 1-ter della legge n. 39 del 1990, ivi modificata, le parole: "al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche" sono sostituite dalle seguenti: "dal richiedente asilo alla Commissione nazionale di cui allíarticolo 1-quinquies, entro otto giorni dalla notifica della decisione".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

25.102a

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Precluso

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-ter", capoverso 6, nel primo periodo, sostituire le parole: "al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro 15 giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche", con le seguenti: "dal richiedente asilo alla Commissione nazionale di cui allíarticolo 1-quinquies, entro otto giorni dalla notifica della decisione".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.16

Forlani

Precluso

Nel primo periodo del sesto comma dellíart. 1-ter, le parole: "al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche" sono sostituite dalle seguenti: "dal richiedente asilo alla Commissione nazionale di cui allíarticolo 1-quinquies, entro otto giorni dalla notifica della decisione".

25.527

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 6, primo periodo, sostituire le parole: "al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche allíestero tramite le rappresentanze diplomatiche" con le seguenti: "dal richiedente asilo alla commissione nazionale di cui allíarticolo 1-quinquies, entro otto giorni dalla notifica della decisione,".

25.528

Pagliarulo, Marino, Muzio

Respinto

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-ter ivi richiamato, comma 6, le parole da: "quindici giorni" fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: "otto giorni. Contestualmente alla presentazione del ricorso il ricorrente può chiedere a detto tribunale la sospensione del provvedimento di allontanamento dal territorio dello Stato. Il tribunale decide sulla richiesta di sospensione entro le successive quarantotto ore. Fino alla scadenza di tale termine, si dà luogo al prolungamento del trattenimento del richiedente. Ove la richiesta di sospensione sia accolta, il questore rilascia allo straniero un permesso di soggiorno temporaneo valido fino alla decisione sul ricorso. Il provvedimento di allontanamento dal territorio dello Stato in seguito a decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutivo".

25.529

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le seguenti" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-ter, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "quindici giorni" con le seguenti: "trenta giorni".

25.530

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-ter, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "quindici giorni" con le seguenti: "venti giorni".

25.531

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-ter, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, dopo le parole: "tramite le rappresentanze diplomatiche" aggiungere le seguenti: "e gli uffici consolari".

25.17

Forlani

Respinto

Nella prima parte del secondo periodo del sesto comma dellíart. 1-ter, la parola: "non" è soppressa.

25.71

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.17

Al comma 1, lettera b), al comma 6, secondo periodo, dellíarticolo 1-ter della legge n. 39 del 1990, ivi modificata, la parola: "non" è soppressa.

25.103

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Id. em. 25.17

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-ter," comma 6, secondo periodo, sopprimere la parola: "non".

25.532

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.17

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 6, secondo periodo, sopprimere la parola: "non".

25.88a

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al comma 1, lettera b), al comma 6, secondo periodo, dellíarticolo 1-ter della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, le parole: "il richiedente asilo può, tuttavia, chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio nazionale fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva" sono sostituite dalle seguenti: "Nellíambito della procedura semplificata, la Commissione nazionale decide entro sette giorni dalla ricezione del ricorso. La Commissione ñ tramite almeno uno dei suoi membri ñ può procedere allíaudizione del richiedente asilo con le garanzie di cui al comma 2 dellíarticolo 1-quater. La decisione sul ricorso è comunque presa collegialmente, anche ai sensi del comma 3 dellíarticolo 1-quater, sulla base del verbale dellíeventuale audizione, dei documenti concernenti líesame da parte della Commissione territoriale e di ogni altro elemento utile presentato dal richiedente o acquisito díufficio".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

25.111a

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al comma 1, lettera b), capoverso 6 dellíarticolo 1-ter, secondo periodo, sostituire le parole da: "il richiedente" fino alla fine del comma con il seguente periodo: "Nellíambito della procedura semplificata, la Commissione nazionale decide entro sette giorni dalla ricezione del ricorso. La Commissione ñ tramite almeno uno dei suoi membri ñ può procedere allíaudizione del richiedente asilo con le garanzie di cui al comma 2 dellíarticolo 1-quater. La decisione sul ricorso è comunque presa collegialmente, anche ai sensi del comma 3 dellíarticolo 1-quater, sulla base del verbale dellíeventuale audizione, dei documenti concernenti líesame da parte della Commissione territoriale e di ogni altro elemento utile presentato dal richiedente o acquisito díufficio".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.18

Forlani, Maffioli

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Dopo la prima parte del secondo periodo del sesto comma dellíart. 1-ter, le parole: "il richiedente asilo può, tuttavia, chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio nazionale fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva" sono sostituite dalle seguenti: "Nellíambito della procedura semplificata, la Commissione nazionale decide entro sette giorni dalla ricezione del ricorso. La Commissione ñ tramite almeno uno dei suoi membri ñ può procedere allíaudizione del richiedente asilo con le garanzie di cui al comma 2 dellíarticolo 1-quater. La decisione sul ricorso è comunque presa collegialmente, anche ai sensi del comma 3 dellíarticolo 1-quater, sulla base del verbale dellíeventuale audizione, dei documenti concernenti líesame da parte della Commissione territoriale e di ogni altro elemento utile presentato dal richiedente o acquisito díufficio".

25.111

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al comma 6 dellíart. 1-ter, al secondo periodo, sostituire le parole da: "il richiedente" fino alla fine del comma con il seguente periodo: "Nellíambito della procedura semplificata, la Commissione nazionale decide entro sette giorni dalla ricezione del ricorso. La Commissione ñ tramite almeno uno dei suoi membri ñ può procedere allíaudizione del richiedente asilo con le garanzie di cui al comma 2 dellíarticolo 1-quater. La decisione sul ricorso è comunque presa collegialmente, anche ai sensi del comma 3 dellíarticolo 1-quater, sulla base del verbale dellíeventuale audizione, dei documenti concernenti líesame da parte della Commissione territoriale e di ogni altro elemento utile presentato dal richiedente o acquisito díufficio".

25.533

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al comma 1, lettera b), alinea Art. 1-ter, comma 6, secondo periodo, sostituire le parole: "il richiedente asilo può, tuttavia, chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio nazionale fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva." con le seguenti: "nellíambito della procedura semplificata, la Commissione nazionale decide entro sette giorni dalla ricezione del ricorso. La Commissione ñ tramite almeno uno dei suoi membri ñ può procedere allíaudizione del richiedente asilo con le garanzie di cui al comma 2 dellíarticolo 1-quater. La decisione sul ricorso è comunque presa collegialmente, anche ai sensi del comma 3 dellíarticolo 1-quater, sulla base del verbale dellíeventuale audizione, dei documenti concernenti líesame da parte della Commissione territoriale e di ogni altro elemento utile presentato dal richiedente o acquisito díufficio".

25.534

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-ter, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "il richiedente asili può tuttavia chiedere" con le seguenti: "il richiedente asilo può chiedere comunque".

25.98

Guerzoni, Budin

Respinto

Al comma 1, lettera b), allí"Art. 1-ter" ivi richiamato, al capoverso 6, secondo periodo, sostituire la parola: "prefetto" con la seguente: "giudice".

25.3

Bobbio Luigi

Ritirato

Al comma 1, lettera b), al comma 6 dellíarticolo 1-ter ivi richiamato, dopo le parole: "al prefetto" inserire le altre: "o al giudice".

25.89a

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al comma 1, lettera b), dopo il comma 6 dellíarticolo 1-ter della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, aggiungere i seguenti:

"7. Un eventuale ricorso avverso la decisione della commissione nazionale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente non sospende líeventuale provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva.

8. Qualora il richiedente asilo fosse trattenuto durante la procedura e la decisione della commissione territoriale e/o nazionale non dovesse pervenire entro i termini massimi stabiliti al comma 2 dellíarticolo 1-bis, al loro scadere cessa il trattamento e al richiedente verrà rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo della validità di un mese, rinnovabile fino alla finalizzazione della decisione da parte della commissione territoriale e/o nazionale. La domanda díasilo del richiedente il quale ñ una volta rilasciato ñ non si presenta per il rinnovo del permesso di soggiorno senza giustificato motivo verrà considerata decaduta".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

25.110a

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-ter richiamato, dopo il capoverso 6, aggiungere i seguenti:

"6-bis. Un eventuale ricorso avverso la decisione della commissione nazionale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente non sospende líeventuale provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva.

6-ter. Qualora il richiedente asilo fosse trattenuto durante la procedura e la decisione della commissione territoriale e/o nazionale non dovesse pervenire entro i termini massimi stabiliti al comma 2 dellíarticolo 1-bis, al loro scadere cessa il trattamento e al richiedente verrà rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo della validità di un mese, rinnovabile fino alla finalizzazione della decisione da parte della commissione territoriale e/o nazionale. La domanda díasilo del richiedente il quale ñ una volta rilasciato ñ non si presenta per il rinnovo del permesso di soggiorno senza giustificato motivo verrà considerata decaduta".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.110

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al sesto comma dellíarticolo 1-ter aggiungere i seguenti:

"7. Un eventuale ricorso avverso la decisione della commissione nazionale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente non sospende líeventuale provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva.

8. Qualora il richiedente asilo fosse trattenuto durante la procedura e la decisione della commissione territoriale e/o nazionale non dovesse pervenire entro i termini massimi stabiliti al comma 2 dellíarticolo 1-bis, al loro scadere cessa il trattamento e al richiedente verrà rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo della validità di un mese, rinnovabile fino alla finalizzazione della decisione da parte della commissione territoriale e/o nazionale. La domanda díasilo del richiedente il quale ñ una volta rilasciato ñ non si presenta per il rinnovo del permesso di soggiorno senza giustificato motivo verrà considerata decaduta".

25.19

Forlani, Maffioli

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Dopo il sesto comma dellíarticolo 1-ter, sono aggiunti i seguenti:

"7. Un eventuale ricorso avverso la decisione della commissione nazionale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente non sospende líeventuale provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva.

8. Qualora il richiedente asilo fosse trattenuto durante la procedura e la decisione della commissione territoriale e/o nazionale non dovesse pervenire entro i termini massimi stabiliti al comma 2 dellíarticolo 1-bis, al loro scadere cessa il trattamento e al richiedente verrà rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo della validità di un mese, rinnovabile fino alla finalizzazione della decisione da parte della commissione territoriale e/o nazionale. La domanda díasilo del richiedente il quale ñ una volta rilasciato ñ non si presenta per il rinnovo del permesso di soggiorno senza giustificato motivo verrà considerata decaduta".

25.535

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Al comma 1, lettera b) alinea "Art. 1-ter" dopo il comma 6, aggiungere i seguenti:

"6-bis. Un eventuale ricorso avverso la decisione della commissione nazionale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente non sospende líeventuale provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva.

6-ter. Qualora il richiedente asilo fosse trattenuto durante la procedura e la decisione della commissione territoriale e/o nazionale non dovesse pervenire entro i termini massimi stabiliti al comma 2 dellíarticolo 1-bis, al loro scadere cessa il trattamento e al richiedente verrà rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo della validità di un mese, rinnovabile fino alla finalizzazione della decisione da parte della commissione territoriale e/o nazionale. La domanda díasilo del richiedente il quale ñ una volta rilasciato ñ non si presenta per il rinnovo del permesso di soggiorno senza giustificato motivo verrà considerata decaduta".

25.33

Magnalbò, Valditara

Precluso dalla non approvazione dell'em. 25.72a

Dopo il comma 6 dellíarticolo 1-ter, è aggiunto il seguente:

"Il ricorso avverso la decisione della commissione nazionale è presentato al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente entro quindici giorni, anche dallíestero, tramite le rappresentanze diplomatiche. Il ricorso al tribunale in composizione monocratica territorialmente competente non sospende líeventuale provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale; il richiedente asilo può tuttavia chiedere al prefetto competente di essere autorizzato a rimanere sul territorio nazionale fino allíesito del ricorso. La decisione di rigetto del ricorso è immediatamente esecutiva".

25.145

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere líarticolo 1-quater.

25.146

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere il comma 1 dellíalinea "Art. 1-quater".

25.45

Malabarba, malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Al comma 1, capoverso 1-quater, comma 1, sostituire le parole: "commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato", con le seguenti: "commissioni territoriali per il riconoscimento del diritto díasilo".

25.51

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), alinea 1-quater, comma 1, sostituire le parole: "dello status di rifugiato" con le seguenti: "del diritto díasilo".

25.536

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "un funzionario della carriera prefettizia" con le seguenti: "un dirigente del Ministero dellíinterno".

25.537

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "un funzionario della polizia di Stato" con le seguenti: "un dirigente della polizia di Stato".

25.538

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "un rappresentante dellíente territoriale" con le seguenti: "un dirigente dellíente territoriale".

25.539

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 10 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "un rappresentante dellíAlto Commissario" con le seguenti: "un rappresentante delegato dallíAlto Commissario".

25.540

Toia, Baio Dossi, Giaretta, Cambursano, Dentamaro, Petrini

Improcedibile

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-quater, capoverso 1, dopo le parole: "(ACNUR)" aggiungere le seguenti: "e due rappresentanti di enti e associazioni operanti sul territorio maggiormente attivi nellíassistenza e nellíintegrazione degli immigrati".

25.541

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "un componente supplente" con le seguenti: "due componenti supplenti".

25.542

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "su richiesta del Presidente" con le seguenti: "previa richiesta scritta del Presidente".

25.543

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "un funzionario del Ministero degli affari esteri" con le seguenti: "un dirigente del Ministero degli affari esteri".

25.544

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, dopo le parole: "ogni volta che sia necessario" sopprimere le parole: "in relazione a particolari afflussi di richiedenti asilo".

25.545

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "disporre di particolari elementi" con le seguenti: "disporre di elementi dettagliati".

25.546

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sopprimere le parole: "In caso di parità, prevale il voto del Presidente".

25.46

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Improcedibile

Al comma 1, capoverso 1-quater, sostituire i commi 2 e 3 con i seguenti:

"2. Entro due giorni dal ricevimento della domanda di asilo, il questore provvede a trasmettere alla commissione territoriale per il riconoscimento del diritto díasilo la domanda, la documentazione allegata dal richiedente e ogni altra documentazione necessaria. La decisione sulla domanda di asilo spetta alla Commissione territoriale, che, nellíambito delle direttive impartite dalla Commissione nazionale opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione. La Commissione territoriale al fine di esaminare la domanda di asilo deve comunque valutare:

a) la domanda, il verbale e la documentazione prodotta o acquisita díufficio;

b) le dichiarazioni rese in sede di audizione, svolta dallo straniero di fronte alla Commissione;

c) líeffettiva situazione socio-politica in cui si trova il Paese di origine da cui si è allontanato lo straniero nonché ogni elemento relativo alla situazione personale del richiedente e della sua famiglia prima dellíallontanamento;

d) líeventuale documentazione presentata da organizzazioni non governative di tutela dei diritti civili ed umani.

3. La Commissione territoriale entro trenta giorni successivi al ricevimento di tali domanda e documentazione procede allíaudizione del richiedente asilo. Chi esercita la potestà dei genitori o la potestà tutoria deve essere presente in ogni frase del procedimento di riconoscimento del diritto di asilo cui debba partecipare personalmente il minore richiedente. In casi particolari, compresi quelli dei richiedenti asilo che abbiano dichiarato al momento della domanda di aver subìto violenza, la Commissione può disporre la designazione di personale specializzato per lo svolgimento di un pre-colloquio, volto a garantire una idonea assistenza sotto il profilo psicologico ed emotivo, prevedendo líeventuale presenza dello stesso personale durante líaudizione del richiedente. Líaudizione può essere sospesa o esclusa qualora sia ritenuto necessario per le particolari condizioni emotive e psicologiche del richiedente. Il richiedente asilo ha il diritto di esprimersi nella propria lingua o in una lingua a lui nota. Ove occorra, la Commissione nomina un interprete. Durante líaudizione il richiedente asilo può farsi assistere da una persona di sua fiducia. Líaudizione ha per oggetto i fatti dichiarati a verbale dallo straniero, la documentazione acquisita dalla Commissione o prodotta dallíinteressato, le ulteriori dichiarazioni rese in quella sede e líeventuale documentazione prodotta durante líaudizione. Líaudizione del richiedente asilo deve avvenire in luogo non aperto al pubblico, con la partecipazione di almeno due membri. Líesame della richiesta di asilo avviene attraverso domande dirette dei membri della Commissione e della persona che assiste lo straniero. Al termine dellíaudizione, la Commissione rilascia allo straniero copia autenticata del verbale dellíaudizione medesima e della documentazione da lui prodotta, in quella occasione.

4. La Commissione territoriale si pronuncia sulla domanda di asilo entro i tre giorni successivi alla data in cui si è svolta líaudizione e notifica la decisione non oltre i quindici giorni successivi alla pronuncia, salvo che non disponga motivatamente un approfondimento dellíistruttoria per un periodo comunque non superiore a sei mesi ".

25.147

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere il comma 2 dellíalinea "Art. 1-quater".

25.105a

Guerzoni, De Zulueta, Budin

V. testo 2

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-quater", sostituire il capoverso 2 con il seguente:

"2. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti qualificati. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno notificate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, con una traduzione in lingua a lui conosciuta".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.105a (testo 2)

Guerzoni, De Zulueta, Budin

Approvato

Dopo il comma 2 dellíarticolo 1-quater, è aggiunto il seguente:

"2-bis. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno comunicate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, nelle forme previste dall'articolo 2, comma 6".

25.82a

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

V. testo 2

Al comma 1, lettera b), il comma 2 dellíarticolo 1-quater della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, è sostituito dal seguente:

"2. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti qualificati. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno notificate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, con una traduzione in lingua a lui conosciuta".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

25.82a

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Id. em. 25.105a (testo 2)

Dopo il comma 2 dellíarticolo 1-quater, è aggiunto il seguente:

"2-bis. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno comunicate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, nelle forme previste dall'articolo 2, comma 6".

25.34

Valditara

V. testo 2

Il comma 2 dellíarticolo 1-quater, è sostituito dal seguente:

"2. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti qualificati. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno notificate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, con una traduzione in lingua a lui conosciuta".

25.34 (testo 2)

Valditara

Id. em. 25.105a (testo 2)

Dopo il comma 2 dellíarticolo 1-quater, è aggiunto il seguente:

"2-bis. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno comunicate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, nelle forme previste dall'articolo 2, comma 6".

25.20

Forlani, Maffioli

V. testo 2

Il comma 2 dellíarticolo 1-quater, è sostituito dal seguente:

"2. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti qualificati. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno notificate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, con una traduzione in lingua a lui conosciuta".

25.20 (testo 2)

Forlani, Maffioli

Id. em. 25.105a (testo 2)

Dopo il comma 2 dellíarticolo 1-quater, è aggiunto il seguente:

"2-bis. Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno comunicate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, nelle forme previste dall'articolo 2, comma 6".

25.547

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le seguenti" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "Entro due giorni" con le seguenti: "Entro cinque giorni".

25.548

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "Entro due giorni" con le seguenti: "Entro quattro giorni".

25.549

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "Entro due giorni" con le seguenti: "Entro tre giorni".

25.550

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le seguenti" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "Entro trenta giorni" con le seguenti: "Entro quindici giorni".

25.551

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "Entro trenta giorni" con le seguenti: "Entro venti giorni".

25.552

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Assorbito dall'approvazione degli emm. da 25.105a (testo 2) a 25.20 (testo 2)

Al comma 1, lettera b), alinea, articolo 1-quater, al comma 2 tra il primo ed il secondo periodo inserire il seguente: "Durante lo svolgimento dellíaudizione, ove necessario, le commissioni territoriali si avvalgono di interpreti qualificati. Del colloquio con il richiedente viene redatto verbale. Le decisioni sono adottate con atto scritto e motivato. Le stesse verranno notificate al richiedente, unitamente allíinformazione sulle modalità di impugnazione, con una traduzione in lingua a lui conosciuta".

25.553

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le seguenti" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "i successivi tre giorni" con le seguenti: "i successivi sei giorni".

25.554

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "i successivi tre giorni" con le seguenti: "i successivi cinque giorni".

25.555

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quater, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituire le parole: "i successivi tre giorni" con le seguenti: "i successivi quattro giorni".

25.148

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b), sopprimere il comma 3 dellíalinea "Art. 1-quater".

25.106a

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Respinto

Al comma 1, lettera b), capoverso "Art. 1-quater", sostituire il capoverso 3 con il seguente:

"3. Nellíesaminare la domanda díasilo le commissioni valutano le conseguenze di un rimpatrio alla luce degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali di cui líItalia è firmataria e, in particolare, dellíarticolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dellíuomo del 4 novembre 1950, ratificata con legge 4 agosto 1955, n. 848. Qualora un richiedente asilo non venga riconosciuto rifugiato, e la commissione riscontri impedimenti al rimpatrio, il richiedente ottiene un permesso di soggiorno per motivi umanitari della validità di un anno rinnovabile".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.21

Forlani, Maffioli

Improcedibile

Il comma 3 dellíarticolo 1-quater, è sostituito dal seguente:

"3. Nellíesaminare la domanda díasilo le commissioni valuteranno le conseguenze di un rimpatrio alla luce degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali di cui líItalia è firmataria e in particolare dellíarticolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dellíuomo. Qualora un richiedente asilo non venisse riconosciuto rifugiato, e la commissione riscontrasse impedimenti al rimpatrio, il richiedente otterrà un permesso di soggiorno per motivi umanitari della validità di un anno rinnovabile".

25.81

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Improcedibile

Al comma 1, lettera b), il comma 3 dellíarticolo 1-quater della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, è sostituito dal seguente:

"3. Nellíesaminare la domanda díasilo le commissioni valuteranno le conseguenze di un rimpatrio alla luce degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali di cui líItalia è firmataria e in particolare dellíarticolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dellíuomo. Qualora un richiedente asilo non venisse riconosciuto rifugiato, e la commissione riscontrasse impedimenti al rimpatrio, il richiedente otterrà un permesso di soggiorno per motivi umanitari della validità di un anno rinnovabile".

25.35

Magnalbò, Valditara

Ritirato

Nellíarticolo 25, il terzo comma dellíarticolo 1-quater, è sostituito dal seguente:

"Avverso le decisioni delle commissioni territoriali è ammesso ricorso alla Commissione nazionale entro le successive 48 ore. La Commissione nazionale decide entro i 15 giorni dallíinoltro del ricorso secondo le modalità stabilite dallíarticolo 1-ter,, comma 6 e 1-quater comma 4b".

25.159 (testo 2)

Boscetto, Falcier

Approvato

Al comma 1, lettera b), al comma 3 dellíarticolo 1-quater sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "che decide ai sensi dellíarticolo 1-ter, comma 6.".

Al comma 1, lettera b), sopprimere líarticolo 1-septies.

Conseguentemente, allíarticolo 26, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:

"2-bis. Il regolamento previsto dallíarticolo 1-bis, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1999, n. 39, introdotto dallíarticolo 25, è emanato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. Le disposizioni di cui agli articoli 24 e 25 si applicano a decorrere dalla data di entrata in vigore del predetto decreto; fino a tale data si applica la disciplina anteriormente vigente".

25.107a

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Improcedibile

Al comma 1, lettera b), "Art. 1-quater", dopo il capoverso 3, aggiungere il seguente:

"3-bis. Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro trenta giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni.

3-ter. Avverso le decisioni delle commissioni territoriali è ammesso ricorso alla commissione nazionale entro quindici giorni con effetto sospensivo".

Conseguentemente, al comma 2 dellíarticolo 1-quinquies, aggiungere il seguente periodo: "La Commissione nazionale, inoltre, decide sui ricorsi presentati dai richiedenti asilo avverso le decisioni della commissione territoriale secondo le modalità stabilite agli articoli 1-ter, comma 6 e 1-quater, comma 3-ter".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.22

Forlani, Maffioli

Ritirato

Dopo il terzo comma dellíarticolo 1-quater, è aggiunto il seguente:

"4. (Procedura ordinaria) ñ

a) entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro trenta giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni;

b) avverso le decisioni delle commissioni territoriali è ammesso ricorso alla commissione nazionale entro quindici giorni con effetto sospensivo".

25.86

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio DOSSI

Respinto

Al comma 1, lettera b), dopo il terzo comma dellíarticolo 1-quater, della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, inserire il seguente:

"4. (Procedura ordinaria) ñ

a) entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro trenta giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni;

b) avverso le decisioni delle commissioni territoriali è ammesso ricorso alla commissione nazionale entro quindici giorni con effetto sospensivo".

25.556

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 25.86

Al comma 1, lettera b) dopo líalinea Art. 1-quater aggiungere la seguente:

"Art. 1-quater/bis. - (Procedura ordinaria). ñ 1. Entro due giorni dal ricevimento dellíistanza, il questore provvede alla trasmissione della documentazione necessaria alla commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato che entro trenta giorni provvede allíaudizione. La decisione è adottata entro i successivi tre giorni.

2. Avverso le decisioni delle commissioni territoriali è ammesso ricorso alla commissione nazionale entro quindici giorni con effetto sospensivo".

25.149

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere líarticolo 1-quinquies.

25.150

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 1 dellíalinea "articolo 1-quinquies.

25.151a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) nellíarticolo 1-quinquies richiamato, sopprimere il primo periodo del capoverso 1.

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 15 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

25.557

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "di seguito denominata "Commissione nazionale"" con le seguenti: "di seguito denominata "Commissione"".

25.558

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "su proposta congiunta dei" con le seguenti: "previo concerto con i".

25.559

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "Ministri dellíinterno e degli affari esteri" con le seguenti: "Ministri dellíinterno, degli affari esteri e della giustizia".

25.152

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il secondo periodo del comma 1 dellíalinea "articolo 1-quinquies.

25.560

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "è presieduta da un prefetto" con le seguenti: "presieduta da un dirigente del Ministero dellíinterno".

25.561

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "da un dirigente in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri" con le seguenti: "da un funzionario in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri".

25.562

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "da un funzionario della carriera diplomatica" con le seguenti: "da un dirigente della carriera diplomatica".

25.563

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "da un funzionario della carriera prefettizia" con le seguenti: "da un dirigente della carriera prefettizia".

25.564

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "da un dirigente del Dipartimento della pubblica sicurezza" con le seguenti: "da un funzionario del Dipartimento della pubblica sicurezza".

25.565

Toia, Baio Dossi, Giaretta, Cambursano, Dentamaro, Petrini

Improcedibile

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-quinquies, comma 1, dopo le parole: "pubblica sicurezza" aggiungere le seguenti: "e da tre rappresentanti di enti e associazioni nazionali maggiormente attivi nellíassistenza e nellíintegrazione degli immigrati".

25.566

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "con le seguenti" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "Alle riunioni partecipa un rappresentante" con le seguenti: "Alle riunioni partecipano tre rappresentanti".

25.567

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "Alle riunioni partecipa un rappresentante" con le seguenti: "Alle riunioni partecipano due rappresentanti".

25.568

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Improcedibile

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "designa, altresì, un supplente" con le seguenti: "designa, altresì, due supplenti".

25.569

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Improcedibile

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "La Commissione nazionale, ove necessario, può essere articolata" con le seguenti: "La Commissione si articola".

25.570

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, sostituite le parole: "La Commissione nazionale, ove necessario," con le seguenti: "La Commissione, ove necessario,".

25.153

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 2 dellíalinea "articolo 1-quinquies.

25.47

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Le parole da: "Al comma 1" a "in conformità con" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, capoverso 1-quinquies, sostituire il comma 2 con i seguenti:

"2. La Commissione nazionale con deliberazione che deve essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale stabilisce e modifica, in conformità con le norme nazionali, comunitarie ed internazionali in vigore, le linee direttive che ogni Commissione territoriale deve osservare nella valutazione delle domande di asilo e svolge compiti di indirizzo e coordinamento delle commissioni territoriali, di formazione e aggiornamento dei componenti delle medesime commissioni, di raccolta di dati statistici.

3. La Commissione nazionale è altresì competente a deliberare la revoca o la cessazione degli status di rifugiato o dellíasilo umanitario riconosciuti qualora accerti che non sussistono più le condizioni che hanno determinato il riconoscimento del diritto di asilo ovvero qualora ricorrano le condizioni previste dallíarticolo 1 della Convenzione di Ginevra, e in tal caso ne dà immediata comunicazione alla competente questura, che notifica la decisione allíinteressato. In tali procedimenti, inclusi i ricorsi giurisdizionali, si osservano, in quanto applicabili, le norme dellíarticolo 1 e dellíarticolo 1-quater.

4. Il permesso di soggiorno per asilo è immediatamente revocato dal questore competente nel caso di espulsione dello straniero dal territorio nazionale per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato o qualora líinteressato vi abbia espressamente rinunciato. Il permesso di soggiorno è altresì revocato, con decorrenza dal trentesimo giorno successivo alla data in cui líinteressato ha ricevuto la notifica della decisione, qualora sia divenuta definitiva la revoca o cessazione dello status di rifugiato o dellíasilo umanitario. In tal caso lo straniero può richiedere di continuare a soggiornare nel territorio nazionale, purché ne sussistano i presupposti in base alle disposizioni vigenti in materia di ingresso e soggiorno di stranieri in Italia, e il questore rilascia allíinteressato il corrispondente permesso di soggiorno o la carta di soggiorno.

5. Contro la decisione che dichiara la revoca o la cessazione dello status di rifugiato u dellíasilo umanitario è ammesso ricorso al tribunale del luogo in cui il rifugiato ha eletto domicilio. Il ricorso deve essere notificato entro trenta giorni dalla notifica della decisione negativa. Il permesso di soggiorno concesso ai sensi dellíarticolo 1-quater al ricorrente lo svolgimento di attività lavorativa o di studio.

6. La sentenza che accoglie il ricorso contro la decisione della Commissione di revoca o di cessazione dello status di rifugiato o dellíasilo umanitario, anche se non è definitiva comporta il ripristino ad ogni effetto del medesimo trattamento di cui lo straniero godeva prima della decisione della Commissione centrale. Essa è immediatamente comunicata, anche per le vie brevi, allo straniero, alla Commissione centrale e alla Questura competente.

25.50

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea 1-quinquies, sostituire il comma 2 con i seguenti:

"2. La Commissione nazionale, con deliberazione che deve essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, stabilisce e modifica, in conformità con la normativa vigente, le linee direttive che ogni commissione territoriale deve osservare nella valutazione delle domande di asilo e svolge compiti indirizzo e coordinamento delle commissioni territoriali, di formazione ed aggiornamento dei componenti delle medesime, nonché di raccolta di dati statistici.

2-bis. La commissione nazionale delibera la revoca o la cessazione degli status di rifugiato o dellíasilo umanitario, qualora accerti il venir meno delle condizioni che ne hanno determinato il riconoscimento. In tal caso ne dà comunicazione alla competente questura, che provvede a darne notifica allíinteressato. Per tali procedimenti, inclusi i ricorsi giurisdizionali, si applicano le norme di cui agli articoli 1 e 1-quater.

2-ter. Il permesso di soggiorno per asilo è revocato dal questore competente in caso di espulsione dal territorio nazionale per motivi ordine pubblico o di sicurezza dello Stato, o qualora líinteressato vi abbia rinunciato. Il suddetto permesso è altresì revocato, con decorrenza dal trentesimo giorno successivo alla data del ricevimento della notifica da parte dellíinteressato, qualora sia divenuta definitiva la revoca dello status di rifugiato o dellíasilo umanitario ovvero qualora sia intervenuta la loro cessazione. In tal caso, qualora sussistano i presupposti definiti dalla normativa vigente in materia di ingresso e soggiorno degli stranieri in Italia, il cittadino straniero può richiedere di continuare a soggiornare sul territorio nazionale ed a tal fine il questore rilascia immediatamente allíinteressato il relativo permesso di soggiorno ovvero la carta di soggiorno.

2-quater. Contro la decisione di cui al comma 2-bis, è ammesso il ricorso al tribunale del luogo in cui il rifugiato ha eletto domicilio. Il ricorso deve essere notificato entro trenta giorni dalla notifica della decisione.

2-quinquies. La sentenza, anche non definitiva, di accoglimento del ricorso di cui al comma 2-quater, comporta il ripristino ad ogni effetto del medesimo trattamento di cui lo straniero godeva prima della decisione. Essa è immediatamente comunicata allo straniero, alla Commissione nazionale ed alla competente questura".

25.571

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "La Commissione nazionale" con le parole: "La Commissione".

25.572

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "ha compiti di indirizzo e coordinamento" con le parole: "ha compiti di programmazione e coordinamento".

25.573

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "di formazione e aggiornamento" con le parole: "di formazione tecnica e aggiornamento scientifico".

25.574

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "di formazione e aggiornamento" con le parole: "di formazione tecnica e aggiornamento".

25.575

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "di raccolta di dati statistici" con le parole: "di raccolta di dati ufficiali".

25.576

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, dopo le parole: "di raccolta di dati statistici" aggiungere le parole: "e demografici".

25.4

Bobbio Luigi

Ritirato

Al comma 1, lettera b), al comma 2 dellíarticolo 1-quinquies ivi richiamato, sopprimere le parole: "oltre che poteri di decisionali di revoche e cessazione degli status concessi".

25.87

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Precluso dalla non approvazione degli emm. 25.72a e 25.86

Al comma 1, lettera b), al comma 2 dellíarticolo 1-quinquies della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, dopo le parole: "cessazione degli status concessi" sono aggiunte le seguenti: "La Commissione nazionale, inoltre, deciderà sui ricorsi presentati dai richiedenti asilo avverso le decisioni della commissione territoriale secondo le modalità stabilite allíarticolo 1-ter comma 6 e 1-quater comma 4b)".

25.577

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla non approvazione degli emm. 25.72a e 25.86

Al comma 1, lettera b), alinea articolo 1-quinquies al comma 2 alla fine aggiungere il seguente periodo:

"La Commissione nazionale, inoltre, deciderà sui ricorsi presentati dai richiedenti asilo avverso le decisioni della commissione territoriale secondo le modalità stabilite allíarticolo 1-ter comma 6 e allíarticolo 1-quater-bis comma 2".

25.154

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere il comma 3 dellíalinea articolo 1-quinquies.

25.578

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 1, nel testo dellíarticolo 1-quinquies, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "Commissione nazionale" con la parola: "Commissione".

25.85

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta, Baio Dossi

Le parole da: "Al comma 1" a "decisionale" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera b), al comma 3 dellíarticolo 1-quinquies della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, dopo le parole: "e di quelle territoriali" sono aggiunte le seguenti: "I membri delle Commissioni verranno selezionati in considerazione delle loro qualifiche e conoscenze relative a materie attinenti al diritto internazionale e saranno adeguatamente formati per il compito che dovranno svolgere. Le Commissioni verranno, altresì, dotate della necessaria struttura amministrativa per espletare le attività legate al processo decisionale".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

25.108

Guerzoni, De Zulueta

Precluso

Al comma 1, nellíarticolo 1-quinquies richiamato al terzo capoverso aggiungere il seguente periodo: "I membri delle Commissioni verranno selezionati in considerazione delle loro qualifiche e conoscenze relative a materie attinenti al diritto internazionale e saranno adeguatamente formati per il compito che dovranno svolgere. Le Commissioni verranno, altresì, dotate della necessaria struttura amministrativa per espletare le attività legate al processo decisionale".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.579

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), alinea articolo 1-quinquies al comma 3 alla fine aggiungere il seguente periodo:

"I membri delle Commissioni verranno selezionati in considerazione delle loro qualifiche e conoscenze relative a materie attinenti al diritto internazionale e saranno adeguatamente formati per il compito che dovranno svolgere. Le Commissioni verranno, altresì, dotate della necessaria struttura amministrativa per espletare le attività legate al processo decisionale".

25.24

Forlani, Maffioli

Precluso

Al terzo comma 1, dellíarticolo 1-quinquies dopo le parole: "e di quelle territoriali" è aggiunto il seguente testo: "I membri delle Commissioni verranno selezionati in considerazione delle loro qualifiche e conoscenze relative a materie attinenti al diritto internazionale e saranno adeguatamente formati per il compito che dovranno svolgere. Le Commissioni verranno, altresì, dotate della necessaria struttura amministrativa per espletare le attività legate al processo decisionale".

25.36

Valditara

Precluso

Al terzo comma 1, dellíarticolo 1-quinquies dopo le parole: "e di quelle territoriali" è aggiunto il seguente testo: "I membri delle Commissioni verranno selezionati in considerazione delle loro qualifiche e conoscenze relative a materie attinenti al diritto internazionale e saranno adeguatamente formati per il compito che dovranno svolgere. Le Commissioni verranno, altresì, dotate della necessaria struttura amministrativa per espletare le attività legate al processo decisionale".

25.155

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) sopprimere líarticolo 1-sexies.

25.58a

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 1" a "le modalità" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera b), sostituire líarticolo 1-sexies richiamato con il seguente:

"Art. 1-sexies. - (Contributi). ñ 1. Il regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, prevede altresì:

a) le modalità di concessione dei contributi a richiedenti asilo ed a cittadini stranieri ai quali sia stato riconosciuto lo status di rifugiato o líasilo umanitario, i quali si trovino in condizioni di indigenza o non siano ospitati presso i centri di accoglienza o altre strutture finanziate dallo Stato, da regioni o da enti locali;

b) i programmi di accoglienza, assistenza ed integrazione, nonché le modalità di coordinamento e finanziamento degli interventi a favore dei rifugiati svolti a cura di enti locali, associazioni organizzazioni non governative, prevedendo il trasferimento ai comuni di risorse proporzionalmente alla presenza di rifugiati sul territorio, quale contributo alle attività di assistenza ed integrazione o, se necessario di rimpatrio;

c) modalità di erogazione di contributi finanziari per il rimpatrio volontario dei rifugiati, di quanti abbiano ottenuto líasilo umanitario e delle loro famiglie;

d) i criteri per la definizione, da parte dei comuni, anche attraverso convenzioni con associazioni ed organizzazioni non governative di protezione dei diritti civili ed umani, di servizi di assistenza, istruzione e progetti di integrazione lavorativa, volti a favorire il raggiungimento dellíautosufficienza economica dei rifugiati e di quanti abbiano ottenuto asilo umanitario.

Conseguentemente:

a decorrere dal 1† gennaio 2003 líaccisa sui tabacchi è aumentata del 10 per cento;

a decorrere dal 1† gennaio 2003 la tassa sui superalcolici è aumentata del 15 per cento;

líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383, è soppresso.

25.48

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Allíarticolo 25, comma 1, capoverso 1-sexies, sostituire il seguente:

"Art. 1-sexies. - (Contributi). ñ 1. Il regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3, prevede:

a) le modalità con cui possono essere concessi contributi a richiedenti asilo e a stranieri ai quali è riconosciuto lo status di rifugiato o líasilo umanitario, i quali si trovino in condizioni di indigenza e che non siano ospitati presso i centri di accoglienza o altre strutture finanziate dallo Stato, dalle Regioni o da enti locali:

b) i programmi di accoglienza, di assistenza, di integrazione e, se necessario, di rimpatrio nonché le norme occorrenti per il coordinamento ed il finanziamento degli interventi a favore dei rifugiati, a cura degli enti locali e delle organizzazioni non governative di protezione dei diritti civili ed umani e delle altre associazioni che rispondono ai criteri indicati nello stesso regolamento. Per líattuazione di tali programmi sono trasferite ai comuni apposite risorse finanziarie in proporzione al numero dei rifugiati residenti nel territorio di competenza, quale contributo alle attività di assistenza ed integrazione dei rifugiati poste in essere dai comuni stessi;

c) le modalità con cui gli uffici territoriali del Governo dispongono contributi finanziari per il rimpatrio volontario degli stranieri che abbiano ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato o líasilo umanitario e delle loro famiglie;

d) i criteri con cui i comuni definiscono, in via diretta o mediante convenzioni con organizzazioni non governative di protezione dei diritti civili ed umani, progetti di integrazione lavorativa degli stranieri che abbiano ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato o líasilo umanitario e delle loro famiglie, volti a favorire il raggiungimento dellíautosufficienza economica nonché líattivazione di corsi di lingua italiana e di altri eventuali servizi di assistenza.

25.58

Boco, De Petris, Turroni, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Precluso

Al comma 1, lettera b), sostituire líalinea 1-sexies con la seguente:

"Art. 1-sexies. - (Contributi). ñ 1. Il regolamento di cui allíarticolo 1-bis, comma 3. prevede altresì:

a) le modalità di concessione dei contributi a richiedenti asilo ed a cittadini stranieri ai quali sia stato riconosciuto lo status di rifugiato o líasilo umanitario, i quali si trovino in condizioni di indigenza o non siano ospitati presso i centri di accoglienza o altre strutture finanziate dallo Stato, da regioni o da enti locali;

b) i programmi di accoglienza, assistenza ed integrazione, nonché le modalità di coordinamento e finanziamento degli interventi a favore dei rifugiati svolti a cura di enti locali, associazioni organizzazioni non governative, prevedendo il trasferimento ai comuni di risorse proporzionalmente alla presenza di rifugiati sul territorio, quale contributo alle attività di assistenza ed integrazione o, se necessario di rimpatrio;

c) modalità di erogazione di contributi finanziari per il rimpatrio volontario dei rifugiati, di quanti abbiano ottenuto líasilo umanitario e delle loro famiglie;

d) i criteri per la definizione, da parte dei comuni, anche attraverso convenzioni con associazioni ed organizzazioni non governative di protezione dei diritti civili ed umani, di servizi di assistenza, istruzione e progetti di integrazione lavorativa, volti a favorire il raggiungimento dellíautosufficienza economica dei rifugiati e di quanti abbiano ottenuto asilo umanitario.

25.580

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíart. 25, comma 1, nel testo dellíart. 1-sexies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire la parola: "contributi" con la parola: "versamenti".

25.581

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíart. 25, comma 1, nel testo dellíart. 1-sexies, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "in condizioni di indigenza" con le parole: "in condizioni di necessità".

25.582

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíart. 25, comma 1, nel testo dellíart. 1-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sopprimere le parole: "o altre strutture finanziarie dello Stato o da enti locali".

25.583

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíart. 25, comma 1, nel testo dellíart. 1-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "finanziate dallo Stato o da enti locali" con la parola: "pubbliche".

25.584

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíart. 25, comma 1, nel testo dellíart. 1-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "finanziate dallo Stato o da enti locali" con le parole: "finanziate con fondi pubblici".

25.585

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíart. 25, comma 1, nel testo dellíart. 1-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito dalla legge 28 febbraio 1990 n. 39, sostituire le parole: "secondo le modalità stabilite con il" con le parole: "in attuazione delle disposizioni di cui al".

25.68a

Toia, Dentamaro, Dato, Giaretta

Le parole da: "Al comma 1" a "presso l'ANCI" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 1, lettera b), allíarticolo 1-sexies della legge 71. 39 del 1990 ivi modificata, aggiungere in fine i seguenti commi:

"2 . Al fine di razionalizzare e ottimizzare i costi del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e monitorare la loro permanenza sul territorio, nonché per organizzare misure di rimpatrio volontario e per potenziare interventi di integrazione dei rifugiati e degli stranieri con permesso di soggiorno per motivi umanitari, il Ministero dellíinterno, díintesa con líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e líAssociazione nazionale dei comuni italiani (ANCI), sentite le Associazioni nazionali maggiormente rappresentative in materia, promuove l íattivazione di un Centro di Coordinamento nazionale con sede presso líANCI.

3. Il Centro di coordinamento nazionale provvede al supporto tecnico dei progetti territoriali díaccoglienza gestiti dagli enti locali favorendone líattivazione, uniformando e curando gli standard di gestione. Provvede altresì a fornire assistenza tecnica nei casi previsti dallíarticolo 20 del T.U. approvato con decreto legislativo n. 286 del 1998.

4. Entro 60 giorni dallíentrata in vigore della presente legge, il Ministro dellíinterno, sentita la Conferenza Unificata, con proprio decreto, definisce le modalità organizzative e di funzionamento del Centro di Coordinamento nazionale indicando, in particolare, gli interventi per il monitoraggio del sistema di accoglienza e per la creazione di una banca dati dei richiedenti asilo e dei rifugiati presenti sul territorio nazionale.

5. Per il funzionamento delle attività del Centro nazionale e per gli interventi territoriali attivati dagli enti locali è istituito presso il Ministero dellíinterno un apposito Fondo per le politiche sullíasilo.

6. I progetti territoriali dei comuni di sui al precedente comma sono finanziati per un massimo del settanta per cento con il Fondo per le politiche sullíasilo.

7. In fase di prima applicazione, per il triennio 20022004, si provvede al finanziamento dal Fondo di cui al precedente comma S con le risorse, devolute alla diretta gestionale statale, previste dal DPR n. 76 del 10 marzo 1998, per un importo non superiore a quaranta miliardi".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

25.109a

Guerzoni, Budin

Precluso

Al comma 1, lettera b), articolo 1-sexies" ivi richiamato, aggiungere infine i seguenti capoversi:

"1-bis. Al fine di razionalizzare e ottimizzare i costi del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e monitorare la loro permanenza sul territorio, nonché per organizzare misure di rimpatrio volontario e per potenziare interventi di integrazione dei rifugiati e degli stranieri con permesso di soggiorno per motivi umanitari, il Ministero dellíinterno, díintesa con líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e líAssociazione Nazionale dei comuni italiani, sentite le Associazioni nazionali maggiormente rappresentative in materia, promuove líattivazione di un Centro di Coordinamento nazionale, con sede presso líAssociazione nazionale comuni italiani (ANCI).

1-ter. Il Centro di Coordinamento nazionale provvede al supporto tecnico dei progetti territoriali díaccoglienza gestiti dagli enti locali favorendone líattivazione, uniformando e curando gli standard di gestione. Provvede altresì a fornire assistenza tecnica nei casi previsti dallíart. 20 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.

1-quater. Entro 60 giorni dallíentrata in vigore della presente legge, il Ministro dellíinterno, sentita la Conferenza Unificata, con proprio decreto, definisce le modalità organizzative e di funzionamento del Centro di Coordinamento nazionale indicando, in particolare, gli interventi per il monitoraggio del sistema di accoglienza e per la creazione di una banca dati dei richiedenti asilo e dei rifugiati presenti sul territorio nazionale.

1-quinquies. Per il funzionamento delle attività del Centro nazionale e per gli interventi territoriali attivati dagli enti locali è istituito presso il Ministero dellíinterno un Fondo per le politiche sullíasilo.

1-sexies. I progetti territoriali dei comuni di cui al comma 1quinquies sono finanziati per un massimo del 70 per cento con il Fondo per le politiche sullíasilo.

1-septies. In fase di prima applicazione, per il triennio 2002-2004, si provvede al finanziamento dal Fondo di cui al precedente comma S con le risorse, devolute alla diretta gestionale statale, previste dal Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, per un importo non superiore a 21 milioni di euro,".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.5

Bobbio Luigi

Assorbito dall'approvazione dell'em. 25.159 (testo 2)

Al comma 1, lettera b), sopprimere líarticolo 1-septies ivi introdotto ed inserire dopo líarticolo 25, il seguente:

"Art. 25-bis.

1. Le disposizioni degli articoli 24 e 25 si applicano a decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento previsto dal comma 3 dellíarticolo 1bis del decreto-legge 30 dicembre 1989, n.416, come introdotto dal predetto articolo 25".

25.156

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Assorbito dall'approvazione dell'em. 25.159 (testo 2)

Al comma 1, lettera b) sopprimere il capoverso articolo 1-septies.

25.586

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, lettera b) dopo líalinea Art. 1-septies, aggiungere la seguente:

"Art. 1-septies-bis.

(Disposizioni in situazioni di sbarchi sulle coste nazionali)

1. In situazioni di sbarchi sulle coste nazionali laddove sia ragionevole presumere la presenza di potenziali richiedenti asilo, le autorità di pubblica sicurezza, della Guardia di Finanza, della Guardia costiera, della Marina militare, o dei Carabinieri, avranno cura di informare tempestivamente líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, affinché sia messo in grado, ove necessario, di fornire supporto, direttamente o attraverso persona od organizzazione da esso delegata, ai richiedenti asilo".

25.37

Magnalbò

Ritirato

Nellíarticolo 25, dopo líarticolo 1-septies, è aggiunto il seguente:

"Art. 1-octies.

(Disposizioni in situazioni di sbarchi sulle coste nazionali)

1. In situazioni di sbarchi sulle coste nazionali laddove sia ragionevole presumere la presenza di potenziali richiedenti asilo, le autorità di pubblica sicurezza, della Guardia di Finanza, della Guardia costiera, della Marina militare, o dei Carabinieri, avranno cura di informare tempestivamente líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, affinché sia messo in grado, ove necessario, di fornire supporto, direttamente o attraverso persona od organizzazione da esso delegata, ai richiedenti asilo".

25.25

Forlani, Maffioli

Ritirato

Nellíarticolo 25, dopo líarticolo 1-septies, è aggiunto il seguente:

"Art 1-octies.

(Disposizioni in situazioni di sbarchi sulle coste nazionali)

1. In situazioni di sbarchi sulle coste nazionali laddove sia ragionevole presumere la presenza di potenziali richiedenti asilo, le autorità di pubblica sicurezza, della Guardia di finanza, della Guardia costiera, della Marina militare, o dei Carabinieri, avranno cura di informare tempestivamente líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, affinché sia messo in grado, ove necessario, di fornire supporto, direttamente o attraverso persona od organizzazione da esso delegata, ai richiedenti asilo.

25.84

Dentamaro, Petrini, Toia, Dato, Giaretta

Ritirato

Al comma 1, lettera b), dopo líarticolo 1-sepities, della legge n. 39 del 1990 ivi modificata, inserire il seguente:

"Art. 1-octies.

(Disposizioni in situazioni di sbarchi sulle coste nazionali)

1. In situazioni di sbarchi sulle coste nazionali laddove sia ragionevole presumere la presenza di potenziali richiedenti asilo, le autorità di pubblica sicurezza, della Guardia di finanza, della Guardia costiera, della Marina militare, o dei Carabinieri, avranno cura di informare tempestivamente líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, affinché sia messo in grado, ove necessario, di fornire supporto, direttamente o attraverso persona od organizzazione da esso delegata, ai richiedenti asilo".

25.587

Guerzoni, Budin, De Zulueta

Ritirato

Al comma 1, dopo líarticolo 1-septies, aggiungere il seguente:

"Art. 1-octies.

(Disposizioni in situazioni di sbarchi sulle coste nazionali)

1. In situazioni di sbarchi sulle coste nazionali laddove sia ragionevole presumere la presenza di potenziali richiedenti asilo, le autorità di pubblica sicurezza, della Guardia di finanza, della Guardia costiera, della Marina militare, o dei Carabinieri, avranno cura di informare tempestivamente líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, affinché sia messo in grado, ove necessario, di fornire supporto, direttamente o attraverso persona od organizzazione da esso delegata ai richiedenti asilo".

25.588

Boscetto

Approvato

Aggiungere, in fine, il seguente comma:

"1-bis Per la costruzione di nuovi centri di accoglienza è autorizzata la spesa nel limite massimo di 25,31 milioni di euro per líanno 2003".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 25

25.0.1a

Guerzoni, De Zulueta

Respinto

Dopo líarticolo 25, inserire il seguente:

"Art. 25-bis.

1. Fino allíemanazione della nuova disciplina in materia di diritto di asilo, al fine di razionalizzare ed ottimizzare i costi del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e monitorarne la permanenza sul territorio nazionale nonché per organizzare misure di rimpatrio e per potenziare interventi di integrazione di rifugiati e di altri stranieri con permesso di soggiorno per motivi umanitari, il Ministero dellíInterno díintesa con líAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sentite le Associazioni nazionali maggiormente rappresentative nella materia, promuove líattivazione, presso líAssociazione Nazionale dei Comuni díItalia, di un Centro di coordinamento nazionale.

2. Il Centro di coordinamento nazionale provvede al supporto tecnico dei progetti territoriali di accoglienza gestiti dagli enti locali, direttamente o con il concorso delle organizzazioni specializzate nella materia, favorendone líattivazione, uniformando e curando gli standard di gestione.

3. Entro 60 giorni dallíentrata in vigore della presente legge, il Ministro dellíInterno, sentita la Conferenza Stato-Città, definisce, con proprio decreto, le modalità organizzative e di funzionamento del Centro di coordinamento nazionale indicando, in particolare, gli interventi necessari per un monitoraggio del fenomeno sul territorio nazionale, anche attraverso la creazione di una banca dati degli stranieri inseriti nel sistema di protezione.

4. Per il finanziamento delle attività del Centro nazionale e degli interventi territoriali attivati, con appositi progetti, dagli enti locali, è istituto presso il Ministero dellíinterno un "Fondo nazionale per le politiche dellíasilo".

5. La dotazione del Fondo è stabilita in lire 18 milioni di euro per ciascuno degli anni 2002, 2003 e 2004 utilizzando, in parte, le risorse del capitolo 2359 iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dellíinterno u.p.b.5.1.1.0. Al Fondo affluiscono, altresì, le somme derivanti da contributi e donazioni eventualmente disposti da privati, enti ed organizzazioni, anche internazionali, e da organismi dellíUnione europea e, più in particolare, le assegnazioni annuali del Fondo europeo per i rifugiati ivi comprese quelle già acquisite al Fondo di rotazione. Tali somme sono versate nel conto entrate del bilancio dello Stato per essere assegnate al Fondo di cui al comma 4.

6. I progetti territoriali degli enti locali di cui al precedente comma 2 sono finanziati per un massimo del 70% con il Fondo di cui al comma".

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.0.100

Magnalbò

Ritirato

Dopo líarticolo 25, aggiungere il seguente:

"Art. 25-bis.

(Disposizioni relative al Comitato parlamentare di controllo e vigilanza in materia di immigrazione ed asilo)

1. Al Comitato parlamentare istituito dallíarticolo 18 della legge 30 settembre 1993, n. 388, (che assume la denominazione di Comitato parlamentare di controllo e vigilanza in materia di immigrazione e asilo), sono altresì attribuiti compiti di indirizzo e vigilanza circa la concreta attuazione della presente legge, nonché degli accordi internazionali e della restante legislazione in materia di immigrazione (ed asilo). Su tali materie il Governo presenta annualmente al Comitato una relazione. Il Comitato riferisce annualmente alle Camere sulla propria attività".

25.0.101

Eufemi

Ritirato

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

"2. Entro sei mesi dallíentrata in vigore della presente legge possono altresì stipulare presso la Prefettura-Ufficio territoriale di Governo, un contratto di soggiorno per lavoro gli stranieri che, oltre a dimostrare di possedere un adeguato alloggio e non essere stati destinatari di un provvedimento di espulsione o di una sentenza di condanna non definitiva, abbiano presentato domanda di lavoro subordinato o autonomo ai sensi del decreto di Programmazione di ingressi del Presidente del Consiglio dei ministri 16 ottobre 1998 o che abbiano ottenuto, nei 5 anni antecedenti allíentrata in vigore della presente legge, un permesso di soggiorno, anche se scaduto, i quali dimostrino con idonei elementi di prova di dimorare sul territorio nazionale alla data del 30 agosto 2001".

25.0.200/1

Eufemi, Gubert, Borea, Sodano Calogero

Ritirato

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, dopo le parole: "alle proprie dipendenze" inserire le seguenti: "o a titolo di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione".

25.0.200/2

Guerzoni, Di Siena, Piloni, Viviani, Brutti Massimo

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, sopprimere le parole: "adibendolo ad attività di assistenza diretta a componenti della famiglia affetti da patologie o handicap che nei limitano líautosufficienza ovvero al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare,".

25.0.200/3

Eufemi, Gubert, Borea, Sodano Calogero

Ritirato

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, dopo le parole: "sussistenza del rapporto di lavoro" aggiungere le seguenti: "dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione".

25.0.200/4

Eufemi, Borea, Sodano Calogero

Ritirato

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, dopo le parole: "rapporto di lavoro" inserire le seguenti: "subordinato o autonomo".

25.0.200/5

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, dopo le parole: "rapporto di lavoro" aggiungere la seguente: "subordinato".

25.0.200/6

Giaretta, Toia, Petrini, Dentamaro, Baio Dossi, Cambursano

Le parole da: "All'emendamento" a "periodo" respinte; seconda parte preclusa

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, sopprimere il secondo periodo.

Compensazione Gruppo Margherita (vedi em. 27.0.3a)

25.0.200/7

Guerzoni, Di Siena, Piloni, Viviani, Brutti Massimo

Precluso

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, sopprimere il secondo periodo.

25.0.200/8

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, sopprimere il secondo periodo.

25.0.200/9 (testo 2)

Stiffoni, Monti

Ritirato

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, aggiungere in fine il seguente periodo: "Non possono essere interessati dalla dichiarazione di emersione i lavoratori extracomunitari che non siano stati titolari, alla data di entrata in vigore della presente legge, di almeno un permesso di soggiorno, anche se scaduto alla medesima data".

25.0.200/10

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Improcedibile

Allíemendamento 25.0.200, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

"1-bis. Gli imprenditori che hanno fatto ricorso a lavoro irregolare, in periodo precedente il 1† gennaio 2002, occupando alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari, possono denunciare, entro due mesi dalla entrata in vigore della presente legge, la sussistenza del rapporto di lavoro mediante presentazione alla prefettura, ufficio territoriale di Governo competente per territorio, della dichiarazione di emersione nelle forme previste dal presente articolo. Tale disposizione non si applica con riferimento al lavoro irregolare prestato dai soggetti richiamati allíarticolo 62, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917".

Conseguentemente al comma 8, dopo le parole: "del comma 1" aggiungere le seguenti: "e 1-bis".

25.0.200/11

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Improcedibile

Allíemendamento 25.0.200, al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Tale disposizione si applica altresì agli imprenditori che hanno fatto ricorso a lavoro irregolare, occupando alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari, con esclusione dei soggetti richiamati allíarticolo 62, comma 2 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, con riferimento al lavoro irregolare prestato".

25.0.200/12

Giaretta, Toia, Petrini, Dentamaro, Baio Dossi, Cambursano

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, dopo il comma 1, inserire il seguente comma:

"1-bis Allíarticolo 10, comma 1, del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:

ëëb-bis) Le spese sostenute dai soggetti con reddito imponibile annuale ai fini IRPEF inferiori ad euro 100.000, per le retribuzioni o compensi corrisposti ad addetti al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, nonché ad addetti allíassistenza domiciliare a favore di familiari a carico portatori di handicap o ultra sessantacinquenni non autosufficienti, nel limite complessivo massimo di 8.000 euro per anno díimposta.ëë".

Compensazione Gruppo Margherita (vedi em. 27.0.3a)

25.0.200/13

Eufemi, Gubert, Borea, Sodano Calogero

Ritirato

Allíemendamento 25.0.200, al comma 2, lettera a), sostituire le parole: "o, comunque, la regolarità della sua presenza in Italia" con le seguenti: "o di uno Stato dellíUnione Europea".

25.0.200/14

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 2, lettera d), sostituire la parola: "di riferimento" con le seguenti: "sottoscritto dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative delle lavoratrici, dei lavoratori e dei datori di lavoro domestico;".

25.0.200/15

Guerzoni, Di Siena, Basso, Piloni, Viviani, Brutti Massimo

Improcedibile

Allíemendamento 25.0.200, sopprimere il comma 3.

Conseguentemente, al comma 6, sopprimere il terzo periodo.

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.0.200/16

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 3, sostituire la lettera a) con la seguente:

"a) attestato di pagamento di un contributo forfettario, imputato alla posizione contributiva del prestatore díopera, nella misura pari allíimporto previsto per tre mesi per il rapporto di lavoro dichiarato, senza aggravio di ulteriori somme a titolo di penali ed interessi;".

25.0.200/17

Giaretta, Toia, Petrini, Dentamaro, Baio Dossi, Cambursano

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 3, sostituire la lettera b), con la seguente:

"b) copia di impegno a stipulare con il prestatore díopera un contratto di lavoro subordinato ovvero, nel caso di prestazioni non assimilabili al lavoro subordinato, un contratto di collaborazione coordinata e continuativa".

Compensazione Gruppo Margherita (vedi em. 27.0.3a)

25.0.200/18

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 3, lettera b), sostituire le parole da: "nei termini di cui al comma 5" fino alla fine con le seguenti: "un contratto di lavoro subordinato nel settore del lavoro domestico".

25.0.200/19

Guerzoni, Di Siena, Piloni, Viviani, Brutti Massimo

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, sostituire, al comma 4, le parole da: "un permesso" fino alla fine del comma con le seguenti: "un permesso per lavoro subordinato della durata determinata in base allíarticolo 4 del testo unico n. 286 del 1998".

25.0.200/20

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Sost. id. em. 25.0.100/19

Allíemendamento 25.0.200, al comma 4, sostituire le parole da: "un permesso" fino alla fine del periodo con le seguenti: "un permesso per lavoro subordinato della durata determinata in base allíarticolo 4 della presente legge".

25.0.200/21

Basso

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 4, sopprimere le parole: "della continuazione del rapporto e".

25.0.200/22

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 25.0.100, al comma 4, sopprimere líultimo periodo.

25.0.200/23

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, sopprimere il comma 5.

25.0.200/24

Basso

Id. em. 25.0.200/23

Allíemendamento 25.0.200, sopprimere il comma 5.

25.0.200/25

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso dalla reiezione degli emm. 25.0.200/19 e 25.0.200/20

Allíemendamento 25.0.200, al comma 5, sostituire la parola: "soggiorno" con le seguenti: "lavoro subordinato".

25.0.200/26

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 5, sopprimere il secondo periodo.

25.0.200/27

Basso

Improcedibile

Allíemendamento 25.0.200, sostituire il secondo periodo del comma 5 con il seguente: ", da presentare agli uffici individuati da un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali".

25.0.200/28

Basso

Improcedibile

Allíemendamento 25.0.200, sopprimere il comma 6.

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.0.200/29

Guerzoni, Di Siena, Piloni, Viviani, Massimo Brutti, Basso

Le parole da: "All'emendamento" a "periodo" respinte; seconda parte preclusa

Allíemendamento 25.0.200, al comma 6, sopprimere il secondo periodo.

Conseguentemente, ridurre gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti.

25.0.200/30

Boco, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Allíemendamento 25.0.200, al comma 6, sopprimere il secondo periodo.

25.0.200/31

Basso

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 7, sostituire le parole: "dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno" con le seguenti: "da quelli indicati per líespulsione amministrativa di cui allíarticolo 13, comma 2, lettere a) e b) del testo unico n. 286 del 1998".

25.0.200/32

Basso

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 7, dopo le parole: "sentenza di condanna" sopprimere le seguenti: ", anche non".

25.0.200/33

Basso

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 7, dopo le parole: "in Italia" sopprimere le seguenti: "o in uno dei paesi dellíUnione europea".

25.0.200/34

Basso

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, al comma 7, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Qualora i rapporti di lavoro occupino prestatori díopera extracomunitari nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione amministrativa ai sensi dellíarticolo 13, comma 2, lettere a) e b) del testo unico n. 286 del 1998, e sia stato rilasciato il permesso di soggiorno di cui al comma 4, il Prefetto provvede a revocare tale provvedimento".

25.0.200/35

Stiffoni, Monti

Ritirato

Allíemendamento 25.0.200, sostituire il comma 8, con il seguente:

"8. Chiunque presenti una falsa dichiarazione di emersione ai sensi del comma 1 è punito, solo per questo, con la pena di cui allíarticolo 495 del codice penale, aumentata di un terzo".

25.0.200/36

Giaretta, Toia, Petrini, Dentamaro, Baio Dossi, Cambursano

Respinto

Allíemendamento 25.0.200, dopo il comma 8, inserire il seguente:

"8-bis. I lavoratori o collaboratori inseriti nelle dichiarazioni di emersione di cui al comma 1 possono estinguere i loro debiti fiscali e previdenziali, connessi alla prestazione di lavoro irregolare, per ciascuno degli anni che intendono regolarizzare, mediante il pagamento di una contribuzione sostitutiva, con tassazione separata rispetto al rimanente imponibile, dovuta in ragione di 50 euro per ogni anno pregresso, senza applicazione di sanzioni e interessi. Il pagamento è effettuato nei termini e modalità stabiliti dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con proprio decreto, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. È precluso ogni accertamento fiscale e previdenziale sui redditi di lavoro per gli anni regolarizzati. I lavoratori possono, a domanda, ricostruire in tutto o in parte la loro posizione pensionistica per gli anni pregressi, fino ad un massimo di cinque anni, esclusivamente mediante contribuzione volontaria".

25.0.200 (testo 2)

Il Governo

Approvato

Dopo líarticolo 25, inserire il seguente:

"Art. 25-bis.

(Dichiarazione di emersione di lavoro irregolare)

1. Chiunque, in periodo precedente il 1† gennaio 2002, in ogni caso nei tre mesi antecedenti tale data, ha occupato alle proprie dipendenze personale di origine extracomunitaria, adibendolo ad attività di assistenza diretta a componenti della famiglia affetti da patologie o handicap che ne limitano líautosufficienza ovvero al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, può denunciare, entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la sussistenza del rapporto di lavoro mediante presentazione alla prefettura, ufficio territoriale di Governo competente per territorio, della dichiarazione di emersione nelle forme previste dal presente articolo. La denuncia di cui al periodo precedente è limitata ad una unità per nucleo familiare, con riguardo al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare

2. La dichiarazione di emersione contiene a pena di inammissibilità:

a) le generalità del datore di lavoro, ed una dichiarazione attestante la cittadinanza italiana o, comunque, la regolarità della sua presenza in Italia;

b) líindicazione delle generalità e della nazionalità dei lavoratori occupati;

c) líindicazione della tipologia e delle modalità di impiego;

d) líindicazione della retribuzione convenuta, in misura non inferiore a quella prevista dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.

3. Ai fini della ricevibilità, alla dichiarazione di emersione è allegata:

a) attestato di pagamento di un contributo forfettario, pari allíimporto trimestrale corrispondente al rapporto di lavoro dichiarato, senza aggravio di ulteriori somme a titolo di penali o di interessi;

b) copia di impegno a stipulare con il prestatore díopera, nei termini di cui al comma 5, il contratto di soggiorno previsto dallíarticolo 5-bis di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998.

4. Nei venti giorni successivi alla presentazione della dichiarazione di cui al comma 1, la prefettura-ufficio territoriale di Governo competente per territorio, verifica líammissibilità e la ricevibilità della dichiarazione e il questore rilascia al prestatore di lavoro un permesso, della durata di 1 anno, rinnovabile per uguali, successivi periodi, se è data prova della continuazione del rapporto e della regolarità della posizione contributiva della manodopera occupata. Lo stesso ufficio assicura la tenuta di un registro informatizzato di coloro che hanno presentato la denuncia di cui al comma 1 e dei lavoratori extracomunitari cui è riferita la denuncia.

5. Nei dieci giorni successivi alla comunicazione del rilascio del permesso di soggiorno di cui al comma 4, le parti stipulano nelle forme previste dalla presente legge il contratto di soggiorno alle condizioni previste nella dichiarazione di emersione. La mancata stipulazione del contratto determina in ogni caso la decadenza dal permesso di soggiorno.

6. I datori di lavoro che presentano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare ai sensi dei commi precedenti, non sono punibili per le violazioni delle norme relative al soggiorno, al lavoro e di carattere finanziario, compiute, antecedentemente al 1† gennaio 2002, in relazione allíoccupazione dei lavoratori extracomunitari indicati nella dichiarazione di emersione presentata. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali determina con proprio decreto i parametri retributivi e le modalità di calcolo e di corresponsione delle somme di cui al comma 3, lettera a) nonché le modalità per la successiva imputazione delle stesse alla posizione contributiva del lavoratore interessato in modo da garantire líequilibrio finanziario delle relative gestioni previdenziali. Il Ministro, con proprio decreto, determina altresì le modalità di corresponsione delle somme e degli interessi dovuti per i contributi previdenziali concernenti periodi denunciati antecedenti ai tre mesi di cui al comma 3.

7. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai rapporti di lavoro che occupino prestatori díopera extracomunitari nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno ovvero sia intervenuta una sentenza di condanna, anche non definitiva, pronunciata in Italia o in uno dei paesi dellíUnione Europea per uno dei delitti indicati negli articoli 380 e 381 del codice di procedura penale. Le disposizioni del presente articolo non costituiscono comunque impedimento allíespulsione dei soggetti extracomunitari che risultino pericolosi per la sicurezza dello Stato.

8. Chiunque presenti una falsa dichiarazione di emersione ai sensi del comma 1 su falsi presupposti, conoscendone la non veridicità, al fine di eludere le disposizioni in materia di immigrazione della presente legge, è punito, solo per questo, con la pena da due a nove mesi di reclusione".

ARTICOLO 26 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

CAPO III

DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO

Art. 26.

Approvato con emendamenti

(Norme transitorie e finali)

1. Entro sei mesi dalla data della pubblicazione della presente legge nella Gazzetta Ufficiale si procede, ai sensi dellíarticolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.  400, e successive modificazioni, allíemanazione delle norme di attuazione ed integrazione della presente legge, nonché alla revisione ed armonizzazione delle disposizioni contenute nel regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.  394.

2. Entro quattro mesi dalla data della pubblicazione della presente legge nella Gazzetta Ufficiale si procede, con regolamento emanato ai sensi dellíarticolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, alla revisione ed integrazione delle disposizioni regolamentari vigenti sullíimmigrazione, sulla condizione dello straniero e sul diritto di asilo, limitatamente alle seguenti finalità:

a) razionalizzare líimpiego della telematica nelle comunicazioni, nelle suddette materie, tra le amministrazioni pubbliche;

b) assicurare la massima interconnessione tra gli archivi già realizzati a riguardo o in via di realizzazione presso le amministrazioni pubbliche;

c) promuovere le opportune iniziative per la riorganizzazione degli archivi esistenti.

3. Fino al completamento di un adeguato programma di realizzazione di una rete di centri di permanenza temporanea e assistenza, accertato con decreto del Ministro dellíinterno, sentito il Comitato di cui al comma 2 dellíarticolo 2-bis del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, introdotto dallíarticolo 2 della presente legge, il sindaco, in particolari situazioni di emergenza, può disporre líalloggiamento, nei centri di accoglienza di cui allíarticolo 40 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, di stranieri non in regola con le disposizioni sullíingresso e sul soggiorno nel territorio dello Stato, fatte salve le disposizioni sul loro allontanamento dal territorio medesimo.

4. Dallíapplicazione degli articoli 2, 4, 14, 15 e 16 non derivano oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato.

EMENDAMENTI

26.5

Respinto

Boco, Turroni, De Petris, Carella, Cortiana, Donati, Martone, Ripamonti, Zancan

Sopprimere líarticolo.

26.6

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Sopprimere il comma 1.

26.200

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, sostituire le parole: "Entro sei mesi" con le seguenti: "Entro quattro mesi".

26.201

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 1, dopo le parole: "nonché alla revisione" sopprimere le parole: "ed armonizzazione".

26.7

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Sopprimere il comma 2.

26.202

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 2" a "quattro mesi" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 2, sostituire le parole: "Entro quattro mesi" con le parole: "Entro due mesi".

26.203

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 2, sostituire le parole: "Entro quattro mesi" con le parole: "Entro tre mesi".

26.204

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Inammissibile

Al comma 2, sostituire le parole: "limitatamente alle seguenti finalità" con le parole: "esclusivamente alle seguenti finalità".

26.8

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Sopprimere la lettera a) del comma 2.

26.205

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 2, punto a), sostituire le parole: "razionalizzare líimpiego della telematica" con le parole: "incentivare líimpiego della telematica".

26.206

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Le parole da: "Al comma 2" a "e" respinte; seconda parte preclusa

Al comma 2, punto a), dopo le parole: "tra le amministrazioni pubbliche" aggiungere le parole: "e gli enti locali".

26.207

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Precluso

Al comma 2, punto a), dopo le parole: "tra le amministrazioni pubbliche" aggiungere le parole: "e gli altri organismi competenti".

26.9

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Sopprimere la lettera b) del comma 2.

26.208

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 2, punto b), sostituire la parola: "assicurare" con la parola: "incentivare".

26.209

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 2, punto b), sopprimere le parole: "già realizzati a riguardo o".

26.210

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 2, punto b), dopo le parole: "presso le amministrazioni pubbliche" aggiungere le parole: "e gli altri organismi interessati".

26.10

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Sopprimere la lettera c) del comma 2.

26.211

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 2, punto c), sostituire la parola: "promuovere" con la parola: "incentivare".

26.212

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 2, punto c), sostituire le parole: "le opportune iniziative" con le parole: "ogni idonea iniziativa".

26.213

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 2, punto c), dopo le parole: "per la riorganizzazione" aggiungere le parole: "ed il completamento".

26.13

Boscetto, Falcier

Approvato

Dopo il comma 2, è aggiunto il seguente:

"2-bis. Il regolamento previsto dallíarticolo 1-bis, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, introdotto dallíarticolo 25, è emanato entro sei mesi dallíapprovazione della presente legge".

26.214

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Le parole da: "Dopo il comma 2" a "la presenza" respinte; seconda parte preclusa

Dopo il comma 2, aggiungere i seguenti:

"2-bis. Entro sei mesi dallíentrata in vigore della presente legge si procede ad emanare un decreto di regolarizzazione dei cittadini stranieri già presenti irregolarmente sul territorio dello Stato, prevedendo come condizione la presenza in Italia al 31 dicembre 2001.

2-ter. Gli interessati dichiarano sotto la propria responsabilità di trovarsi sul territorio nazionale alla data di cui al comma precedente.

2-quater. Chiunque presenti una dichiarazione non veritiera è punito ai sensi della vigente normativa in materia di falsa dichiarazione".

26.2

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Precluso

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

"2-bis. Entro sei mesi dallíentrata in vigore della presente legge si procede ad emanare un decreto di regolarizzazione dei cittadini stranieri già presenti irregolarmente sul territorio dello Stato, prevedendo come condizione la presenza in Italia alla data antecedente líapprovazione della presente legge".

26.3

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Respinto

Sopprimere il comma 3.

26.11

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Id. em. 26.3

Sopprimere il comma 3.

26.215

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 3, dopo le parole: "permanenza temporanea e assistenza" aggiungere le parole: "estesa allíintero territorio nazionale".

26.216

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 3, sopprimere le parole da: "sentito il Comitato di cui..." fino a: "articolo 2 della presente legge".

26.217

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 3, sopprimere le parole: ", in particolari situazioni di emergenza,".

26.218

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 3, sostituire le parole: ", in particolari situazioni di emergenza," con le parole: ", sulla base di autonoma valutazione della situazione locale,".

26.219

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 3, dopo le parole: ", in particolari situazioni di emergenza," sostituire le parole: "può disporre" con la parola: "dispone".

26.220

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 3, sopprimere le parole: "fatte salve le disposizioni sul loro allontanamento dal territorio medesimo".

26.221

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Respinto

Al comma 3, sostituire le parole: "fatte salve le disposizioni sul loro allontanamento" con le parole: "tenuto conto delle disposizioni sul loro allontanamento".

26.1

Peterlini, Kofler, Betta, Michelini, Thaler Ausserhofer, Ruvolo, Salzano, Andreotti, Rollandin

Respinto

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:

"3-bis. Per gli stranieri regolarmente soggiornanti da almeno tre anni nel territorio dello Stato al momento dellíentrata in vigore della presente legge, il presupposto di soggiorno ai fini del rilascio della Carta di soggiorno di cui allíarticolo 9, comma 1, del decreto legislativo n. 286 del 1998, rimane quello di cinque anni previsto nella normativa (previgente)".

26.12

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Approvato

Sopprimere il comma 4.

26.12a

Boscetto

Id. em. 26.12

Sopprimere il comma 4.

26.500

Dentamaro, Toia, Baio Dossi, Giaretta, Cambursano, Petrini

Improcedibile

Dopo il comma 4, inserire il seguente:

"5. Le disposizioni del capo I della presente legge diventeranno operative solo al momento della integrale attuazione della riforma dellíanagrafe informatizzata prevista dallíarticolo 14 della presente legge".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 26

26.0.1

Bettamio

Ritirato

Dopo líarticolo 26, aggiungere il seguente:

"Art. 26-bis.

(Disposizioni relative al Comitato parlamentare di controllo e vigilanza
in materia di immigrazione ed asilo)

1. Al Comitato parlamentare istituito dallíarticolo 18 della legge 30 settembre 1993, n. 388, (che assume la denominazione di Comitato parlamentare di controllo e vigilanza in materia di immigrazione e asilo), sono altresì attribuiti compiti di indirizzo e vigilanza circa la concreta attuazione della presente legge, nonché degli accordi internazionali e della restante legislazione in materia di immigrazione (ed asilo). Su tali materie il Governo presenta annualmente al Comitato una relazione. Il Comitato riferisce annualmente alle Camere sulla propria attività".

26.0.100

Bettamio, Moro, Magnalbò, Del Pennino, Provera

Approvato

Dopo líarticolo 26, aggiungere il seguente:

"Art. 26-bis.

(Disposizioni relative al Comitato parlamentare di controllo e vigilanza
in materia di immigrazione ed asilo)

1. Al Comitato parlamentare istituito dallíarticolo 18 della legge 30 settembre 1993, n. 388, che assume la denominazione di "Comitato parlamentare di controllo sullíattuazione dellíaccordo di Schengen, di vigilanza sullíattività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione" sono altresì attribuiti compiti di indirizzo e vigilanza circa la concreta attuazione della presente legge, nonché degli accordi internazionali e della restante legislazione in materia di immigrazione. Su tali materie il Governo presenta annualmente al Comitato una relazione. Il Comitato riferisce annualmente alle Camere sulla propria attività".

ARTICOLO 27 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 795

Art. 27.

(Norma finanziaria)

1. Per fronteggiare gli oneri derivanti dallíattuazione degli articoli 11, comma 1, lettera c), 12, comma 1, lettera a), e 25, è autorizzata la spesa di 18,59 milioni di euro per líanno 2002, di 103,29 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, cui si provvede:

a) quanto a 18,59 milioni di euro per líanno 2002 ed a 15,49 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, mediante utilizzo delle economie derivanti dalla soppressione della facoltà per i lavoratori extracomunitari di richiedere la liquidazione dei contributi versati in loro favore, nel caso in cui cessino líattività lavorativa in Italia e lascino il territorio nazionale. Tali somme sono versate dallíINPS allíentrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate allo stato di previsione del Ministero dellíinterno;

b) quanto a 87,80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004 mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per líanno 2001, allo scopo utilizzando per 5,17 milioni di euro líaccantonamento relativo al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per 67,14 milioni di euro líaccantonamento relativo al Ministero delle finanze e per 15,49 milioni di euro líaccantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.

2. Il Ministro dellíeconomia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

EMENDAMENTI

27.10a

Giaretta, Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Dato

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 27-bis.

(Autorizzazioni di spesa)

1. Per la realizzazione di nuove strutture da adibire a centri di accoglienza temporanea e a centri di accoglienza per richiedenti asilo, è autorizzata la spesa di 25 milioni di euro per líanno 2002 e di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

27.400

Giaretta, Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Dato

Sostituire líarticolo con il seguente:

"Art. 27-bis.

(Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dallíattuazione della presente legge, valutati in 40 milioni di euro per líanno 2002, ed in 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, cui si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dellíeconomia e delle finanze.

2. Il Ministro dellíeconomia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

27.2

Malabarba, Malentacchi, Sodano Tommaso

Sostituire líarticolo con il seguente:

"1. Per fronteggiare gli oneri derivanti dallíattuazione degli articolo 11, comma 1, lettera c), articoli 15 e 25 è autorizzata la spesa di 27 milioni di euro per líanno 2002, di 60 milioni di euro per líanno 2003 e di 40,88 milioni di euro per líanno 2002, cui si provvede:

a) quanto a 27 milioni di euro per líanno 2002 mediante incremento dellíaccisa sul tabacco, fino a concorrenza del predetto importo;

b) quanto a 60 milioni di euro per líanno 2003 e 40,88 milioni di euro per il 2004 mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per líanno 2001, allo scopo utilizzando líaccantonamento relativo al ministero delle finanze".

27.500

Boscetto

Sostituire líarticolo con il seguente:

"1. Dallíapplicazione degli articoli 2, 4, 14, 15, 16, 17 e 26 non devono derivare oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato.

2. Allíonere derivante dallíattuazione degli articoli 1, 11, comma 1, lettera c), 12 e 25, valutato in 18,36 milioni di euro per líanno 2002, 115,14 milioni di euro per líanno 2003, 110,07 milioni di euro per líanno 2004 e 85,28 milioni di euro a decorrere dal 2005, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dellíeconomia e delle finanze per líanno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando líaccantonamento relativo al medesimo Ministero.

3. Il Ministro dellíeconomia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio".

27.5

Boco, Carella, Cortiana, De Petris, Donati, Martone, Ripamonti, Turroni, Zancan

Sopprimere il comma 1.

27.11

Cambursano, Giaretta, Dentamaro, Petrini, Toia, Dato

Il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. Ai fini dellíattuazione degli articoli 12, comma 1, lettera a), e 25, è autorizzata la spesa di 25 milioni di euro per líanno 2002, e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, per gli oneri connessi alla realizzazione di nuove strutture da adibire a centri di accoglienza temporanea e a centri di accoglienza per richiedenti asilo.

2. Agli oneri derivanti dallíattuazione della presente legge valutati è autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per líanno 2002, e di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, cui si provvede quanto a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004 mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dellíeconomia e delle finanze per líanno 2002.

3. Il Ministro dellíeconomia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio".

27.12a

Giaretta, Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Dato

Il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. Per fronteggiare gli oneri dallíattuazione degli articoli 11, comma 1, lettera c), 12, comma 1, lettera a) e 25, è autorizzata la spesa di 25 milioni di euro per líanno 2002, di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004, cui si provvede quanto a 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004 mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dellíeconomia e delle finanze per líanno 2002.

2. Il Ministro dellíeconomia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio".

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

27.13a

Giaretta, Cambursano, Dentamaro, Petrini, Toia, Dato

Al comma 1, la lettera a) è soppressa.

Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo (vedi em. 27.0.3a)

27.500

Guerzoni, Viviani, Battafarano, Gruosso, Piloni, Di Siena, Vitali

Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:

"a) quanto a 18,59 milioni di euro per líanno 2002 ed a 15,49 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004 sono ridotti gli importi iscritti nei fondi speciali di parte corrente per ciascun Ministero, così come indicati nella Tabella A richiamata allíarticolo 78, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, per ciascun anno del triennio 2002-2004, di una percentuale dellíammontare complessivo, escluse le regolazioni debitorie, fino a concorrenza degli oneri conseguenti;".

27.1

Pagliarulo, Marino, Muzio

Al comma 1, lettera a), sostituire le parole da: "utilizzo delle economia derivanti" fino alla fine della lettera con le altre: "corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per líanno 2001".

EMENDAMENTI TENDENTI AD INSERIRE ARTICOLI AGGIUNTIVI DOPO L'ARTICOLO 27

27.0.1

Callegaro

Dopo líarticolo 27 del decreto legislativo n. 286 del 25 luglio 1998, è aggiunto il seguente:

"Art. 27-bis.

(Ingresso per lavoro in casi particolari
di straordinaria necessità ed urgenza)

1. Al di fuori degli ingressi per lavoro di cui agli articoli precedenti, per la seguente categoria di lavoratori stranieri è rilasciata autorizzazione al lavoro, con rilascio e/o trasformazione del visto di ingresso e del permesso di soggiorno per lavoro subordinato domestico, riconoscendosi il particolare valore morale e sociale dellíopera prestata, la necessità e líurgenza di provvedere: assistenti domiciliari permanenti per persone anziane ovvero invalide, assunte con regolare contratto dalla persona interessata ovvero da un parente entro il quarto grado, che ne garantisca altresì líalloggio, con certificazione medica della patologia da cui è affetto líinteressato (rilasciata dalla ASL di appartenenza) ed autocertificazione dellíinteressato o del familiare circa la necessità di assistenza domiciliare domestica continua.

2. Con regolamento di attuazione verranno disciplinate le ulteriori modalità e termini per il rilascio delle predette autorizzazioni al lavoro e dei permessi di soggiorno.

3. Il permesso di soggiorno per lavoro domestico ha validità di un anno, con prima scadenza al 31 dicembre dellíanno in cui è stato richiesto, e può essere rinnovato per un numero indeterminato di volte.

4. Entro il 31 dicembre di ogni anno solare, il lavoratore straniero dovrà richiedere il rinnovo, producendo nuova autocertificazione da parte dellíinteressato o di un familiare entro il quarto grado, attestante il permanere della necessità di assistenza domestica domiciliare.

5. Il permesso di soggiorno per lavoro subordinato domestico potrà essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato solo dopo cinque anni (tre anni) di rinnovi ininterrotti.

6. Decorso lo stesso termine, lo straniero titolare di permesso di soggiorno per lavoro domestico, potrà richiedere la carta di soggiorno di cui allíarticolo 9".

27.0.2

Forlani

Dopo líarticolo 27, aggiungere il seguente:

"Art. 27-bis.

1. Sino al 30 giugno 2001 possono richiedere il rilascio del permesso di soggiorno, della durata di due anni, rinnovabile, per motivi di lavoro subordinato, esclusivamente quali collaboratori domestici, i lavoratori stranieri già presenti in Italia prima della data di entrata in vigore della presente legge, previa presentazione alla Questura competente per territorio di apposita domanda corredata da:

a) idonea documentazione circa líeffettiva presenta in Italia prima dellíentrata in vigore della presente legge;

b) un contratto di lavoro subordinato per lavoro domestico, il quale preveda condizioni non inferiori a quelle stabilite dal contratto collettivo di lavoro applicabile ai collaboratori domestici e che abbia durata per almeno ventiquattro mesi successivi alla entrata in vigore della presente legge e che assicuri la retribuzione per almeno ventiquattro ore settimanali. Tale contratto deve recare sottoscrizione autenticata, prevedere la sola condizione sospensiva della concessione del permesso di soggiorno e deve essere verificato dalla competente Direzione provinciale del lavoro. I contratti, al fine di soddisfare la condizione dellíorario minimo retribuito, potranno essere sottoscritti anche con una pluralità di datori di lavoro;

c) uníautocertificazione del datore di lavoro o, qualora più díuno, dei datori di lavoro, da cui si evinca la loro residenza; lo stato di famiglia; la consistenza e la composizione del nucleo familiare e la titolarità di un reddito sufficiente a coprire le spese per le retribuzioni, vitto alloggio e contributi per il lavoratore assunto, anche cumulando il reddito dei parenti conviventi con i medesimi datori di lavoro, secondo le tabelle allegate alla presente legge. Nel caso di pluralità di contratti, la titolarità del reddito sufficiente deve essere verificata con riferimento a ciascun datore di lavoro;

d) líattestato di versamento allíINPS da parte del datore di lavoro, per mezzo di apposito bollettino, dei contributi dovuti per gli otto mesi successivi allíentrata in vigore della presente legge e, qualora il lavoratore abbia prestato la propria opera quale collaboratore domestico precedentemente allíassunzione di cui punto b) senza che siano stati versati i contributi dovuti per detti periodi, con il versamento da parte del datore di una somma pari a sei mesi della contribuzione dovuta per il pregresso rapporto di lavoro, sulla base di un orario di lavoro di almeno ventiquattro ore settimanali. Il versamento di detta somma esonera il datore di lavoro dal versamento di qualsiasi ulteriore somma dovuta per il mancato rispetto dellíobbligo contributivo, anche a titolo di sanzione amministrativa o di interessi ed estingue qualsiasi reato correlato al mancato rispetto degli obblighi contributivi o allíutilizzo del lavoratore straniero presente irregolarmente sul territorio italiano, con riferimento ai periodi precedenti allíentrata in vigore della presente legge. In caso di più datori di lavoro, ciascuno sarà tenuto al versamento delle predette somme contributive in proporzione alle ore che saranno prestate a suo favore dal collaboratore domestico assunto, sempre nel rispetto del minimo complessivo di ventiquattro ore settimanali retribuite. Detta ripartizione dellíonere tra più datori di lavoro è valida anche con riferimento alla regolarizzazione del periodo pregresso.

I contributi versati in anticipo non sono rimborsabili, salvo il caso di cessazione anticipata del rapporto di lavoro dovuta a giusta o nel caso di mancata concessione del permesso di soggiorno da parte delle Autorità competenti, in questíultimo caso previa presentazione di idonea documentazione allíINPS circa líavvenuto diniego alla concessione del permesso di soggiorno e copia autenticata del passaporto del lavoratore non comunitario attestante líeffettivo abbandono del territorio nazionale.

2. In caso di cessazione del rapporto di lavoro, (...) detta cessazione dovrà essere comunicata immediatamente sia alla Questura che alla Direzione provinciale del lavoro sia dal lavoratore che dal datore di lavoro. In mancanza della predetta comunicazione, il permesso di soggiorno del lavoratore cessa di validità ed il datore di lavoro è tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa di lire 5.000.000 per líomessa comunicazione.

3. Effettuata detta comunicazione, allo straniero che ne faccia richiesta viene rilasciato un nuovo permesso di soggiorno per inserimento lavorativo solo ed esclusivamente quale collaboratore domestico, di validità pari al periodo residuo, ed in ogni caso di durata non inferiore a sei mesi, che dà diritto ad essere iscritto nelle liste di collocamento.

4. Qualora in detto periodo di validità del permesso di soggiorno per inserimento lavorativo domestico lo straniero sia assunto nuovamente (...) otterrà dalla Questura, previo soddisfacimento di tutte le condizioni e gli adempimenti di cui al comma 1, nuovo permesso di soggiorno per lavoro domestico della durata di due anni, rinnovabile.

5. Il permesso di soggiorno per lavoro domestico concesso sulla base della presente legge non può essere convertito in altro permesso di soggiorno, se non in un permesso di soggiorno per lavoro nel rispetto delle condizioni e dei limiti delle quote annuali díingresso per lavoro autorizzate ogni anno in applicazione dellíarticolo 3, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni e salvo il diritto ad ottenere da parte dello straniero il permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare".

27.0.3a
Compensazione Gruppo Margherita-DL-Ulivo

Giaretta

Dopo líarticolo 27, aggiungere il seguente:

"Art. 27-bis.

(Norme di copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti della presente legge, valutati in 600 milioni di euro per líanno 2002 e 500 milioni di euro a decorrere dallíanno 2003, si provvede in parte mediante riduzione, nel limite massimo del 70 per cento, degli importi iscritti ai fini del bilancio triennale 2002-2004, al netto delle regolazioni debitorie, nellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione della spesa del Ministero dellíeconomia e delle finanze per líanno finanziario 2002, allo scopo parzialmente utilizzando líaccantonamento relativo a ciascun ministero; per la rimanente parte si provvede mediante utilizzo del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente (4.1.5.2 ñ Altri fondi di riserva cap. 3003) di cui allíarticolo 9-ter della legge n. 468 del 1978, come quantificato per gli anni 2002, 2003 e 2004 dalla tabella C della legge 28 dicembre 2001, n. 448.

A decorrere dal 2005, per il reperimento delle eventuali risorse aggiuntive necessarie allíattuazione del presente articolo si provvede secondo le procedure previste dallíarticolo 11-ter, comma 7, ovvero dallíarticolo 11, comma 3, della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni. Il Ministro dellíeconomia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le occorrenti variazioni di bilancio.

2. È abrogato líarticolo 13 della legge 18 ottobre 2001, n. 383.

3. Gli stanziamenti iscritti nelle unità previsionali di base del bilancio per líanno finanziario 2002 e le relative proiezioni per gli anni 2003-2004 relativi alla categoria IV, con esclusione delle spese aventi natura obbligatoria o legislativamente predeterminate, sono ridotti del 5 per cento.

4. Gli stanziamenti iscritti nelle unità previsionali di base del bilancio di previsione dello Stato per líanno finanziario 2002 e le relative proiezioni per gli anni 2003 e 2004, concernenti le spese classificate "Consumi intermedi" sono ridotti del 5 per cento per ciascun anno, con esclusione di quelli relativi ad accordi internazionali, ad intese con confessioni religiose, a regolazioni contabili, a garanzie assunte dallo Stato nonché di quelli eventi natura obbligatoria.

5. Allíarticolo 16 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modificazioni, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:

"1-bis. Per i soggetti di cui agli articoli 6 e 7 líimposta è determinata applicando al valore della produzione netta líaliquota del 6,5 per cento".

Il Ministro dellíeconomia e delle finanze provvede a ridurre i trasferimenti alle regioni in misura pari alle maggiori entrate derivanti dallíapplicazione delle presenti norme".

 

 



Allegato B

Intervento del senatore Borea di illustrazione dell'emendamento 20.0.101 nella discussione del disegno di legge n. 795 e connessi

Mi collego all'emendamento 20.0.101 per esporre un problema relativo ai minori.

In base alle attuali normative concernenti la possibilità di soggiorno dei minori stranieri li Italia, non sono consentiti soggiorni per motivi di studio ai minori di anni 14. Al fine di privilegiare l'interesse superiore dei minori, alla luce della Convenzione stipulata a New York nel 1989 e ratificata con la legge 179/91, occorre una innovazione legislativa che consenta il soggiorno di studio anche per bambini di età inferiore ai 14 anni, a seguito di ben documentate esigenze umanitarie e corredato da adeguate garanzie e rigorosi controlli da parte del Comitato nazionale per i minori stranieri.

Ciò in ragione del fatto che, nella difficile età preadolescenziale e adolescenziale, soprattutto per i minori istituzionalizzati, una carenza di attenzione educativa nei loro confronti provoca abbandono degli studi e situazioni di devianza. Tale rischio è stato maggiormente rilevato nei Paesi dell'Est europeo, e in particolare in quelli colpiti direttamente dal disastro di Chernobyl.

L'età di 11 anni consente ai minori di inserirsi nel nuovo percorso formativo in corso di realizzazione in Italia, mentre le condizioni dei due anni di permanenza presso una famiglia e dei 90 giorni per anno di presenza in Italia sono volte ad evitare forme improprie di adozione, circoscrivendo la fattispecie ad esigenze educative e formative. A garanzia della procedura è stata prevista l'autorizzazione del Comitato per la tutela dei minori stranieri.

Infine, si è prevista una ristretta deroga in funzione della non separabilità di fratelli e sorelle, contemplata dalla sopraccitata Convenzione di New York.

Auspichiamo che tali problematiche possano trovare idonea soluzione alla Camera, disponibili a trasformare l'emendamento in ordine del giorno.

Sen. Borea

 

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA

Disegni di legge, annunzio di presentazione

Sen. MAGISTRELLI Marina

Norme per la tutela e il sostegno del Teatro delle Muse di Ancona (1189)

(presentato in data 27/02/02 )

Disegni di legge, assegnazione

In sede referente

1 Commissione permanente Aff. cost.

Sen. BETTAMIO Giampaolo ed altri

Modifiche all' articolo 131 della Costituzione (1116)

previ pareri delle Commissioni Commissione parlamentare questioni regionali

(assegnato in data 27/02/02 )

7 Commissione permanente Pubb. istruz.

Sen. BATTISTI Alessandro ed altri

Norme sull' Istituto di studio politici " S. Pio V " di Roma (1140)

previ pareri delle Commissioni 1ƒ Aff. cost., 5ƒ Bilancio

(assegnato in data 27/02/02 )

8 Commissione permanente Lavori pubb.

Sen. CUTRUFO Mauro

Norme per il ripristino di immobili distrutti dalla guerra (1128)

previ pareri delle Commissioni 1ƒ Aff. cost., 5ƒ Bilancio, 13ƒ Ambiente

(assegnato in data 27/02/02 )

 

 

 

 

Corte costituzionale, trasmissione di sentenze

 

Il Presidente della Corte costituzionale, con lettera in data 25 febbraio 2002, ha trasmesso, a norma dell'articolo 30, comma secondo, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia di una sentenza, depositata nella stessa data in cancelleria, con la quale la Corte stessa ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394 (Interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni in materia di usura), convertito, con modificazioni, in legge 28 febbraio 2001, n. 24, nella parte in cui dispone che la sostituzione prevista nello stesso comma si applica alle rate che scadono successivamente al 2 gennaio 2001 anziché a quelle che scadono dal giorno stesso dell'entrata in vigore del decreto-legge; dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394, convertito, con modificazioni, in legge 28 febbraio 2001, n. 24, limitatamente alle parole "per le rate con scadenza a decorrere dal 3 gennaio 2001" (Doc. VII, n. 28). Sentenza n. 29 del 14 febbraio 2002.

Detto documento è stato trasmesso, ai sensi dell'articolo 139, comma 1, del Regolamento, alla 1a, alla 2a e alla 6a Commissione permanente.

 

Corte dei conti, trasmissione di relazioni sulla gestione finanziaria di enti

Il Presidente della Corte dei conti, con lettera in data 21 febbraio 2002, ha trasmesso, in adempimento al disposto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relativa relazione sulla gestione finanziaria della Cassa di previdenza ed assistenza tra i dipendenti del Ministero dei trasporti e della navigazione per gli esercizi dal 1998 al 2000 (Doc. XV, n. 58).

Alla determinazione sono allegati i documenti fatti pervenire dall'Ente suddetto ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della legge stessa.

Detta documentazione è stata deferita, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento, alla 5a e alla 8a Commissione permanente.

 

Consigli regionali, trasmissione di voti

E' pervenuto al Senato un voto della regione Toscana per chiedere iniziative legislative in materia di libertà della ricerca (n. 26), trasmesso alla 7a Commissione permanente.

Sono altresì pervenuti al Senato tre voti della regione Emilia-Romagna concernenti:

risoluzione per sollecitare le autorità turche ad una soluzione pacifica della questione curda ed alla liberazione della signora Leyla Zana (n. 27), trasmesso alla 3a Commissione permanente;

risoluzione per chiedere iniziative legislative in tema di rappresentanza nei luoghi di lavoro (n. 28), trasmesso alla 11a Commissione permanente;

risoluzione in tema di inquinamento atmosferico (n. 29), trasmesso alla 13a Commissione permanente;

Detti documenti, sono stati trasmessi ai sensi dell'articolo 138, comma 1, del Regolamento.