SENATO DELLA REPUBBLICA
óóóóóó XIV LEGISLATURA óóóóóó

125a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO

SOMMARIO E STENOGRAFICO

MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2002

(Antimeridiana)

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Presidenza del vice presidente SALVI,

indi del vice presidente CALDEROLI



RESOCONTO SOMMARIO

Presidenza del vice presidente SALVI

La seduta inizia alle ore 9,30.

Il Senato approva il processo verbale della seduta del 15 febbraio.

Comunicazioni all'Assemblea

PRESIDENTE. Dà comunicazione dei senatori che risultano in congedo o assenti per incarico avuto dal Senato. (v. Resoconto stenografico).

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverte che dalle ore 9,33 decorre il termine regolamentare di preavviso per eventuali votazioni mediante procedimento elettronico.

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(55) EUFEMI ed altri. ñ Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dellíimmigrazione

(770) CREMA. ñ Nuove norme in materia di immigrazione

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo

(797) Disciplina dellíingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita

(963) TOGNI ed altri. ñ Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri si è conclusa la discussione generale.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Le ragioni che hanno indotto il Governo a proporre modifiche sostanziali alla normativa in materia di immigrazione e di asilo trovano fondamento nella pesante situazione ereditata dalla legge Turco-Napolitano, che non è stata in grado di arginare i fenomeni dell'immigrazione irregolare e clandestina, causa principale di un aumento della criminalità, soprattutto in alcuni settori, come evidenziato anche da recenti dati forniti dal Ministero dell'interno. Il disegno di legge si ispira ad alcune linee guida tendenti a valorizzare il positivo apporto dell'immigrazione regolare, a dissuadere quella irregolare e a contrastare con forza quella clandestina. Innanzitutto, il collegamento tra il permesso di soggiorno e lo svolgimento di un lavoro, oltre ad anticipare il contenuto della direttiva in materia che è all'esame del Consiglio europeo, consente di offrire allo straniero una seria opportunità di inserimento sociale. A tale previsione è infatti accompagnata la garanzia di un'abitazione mentre altre disposizioni sono dirette ad evitare lo sfruttamento in nero del lavoro degli immigrati, che in tal modo diventano facile preda della criminalità. L'altro orientamento che ha ispirato il provvedimento è quello di garantire l'effettività dell'espulsione, facendo diventare regola ordinaria l'accompagnamento alla frontiera e limitando fortemente il metodo dell'intimazione, che ha completamente fallito l'obiettivo. Si prevede inoltre il trattenimento dello straniero negli appositi centri di permanenza entro il termine massimo di 60 giorni, anziché 30, per consentire l'effettivo riconoscimento della quasi totalità dei trattenuti. La disposizione relativa all'utilizzo delle navi da guerra in coordinamento con quelle in servizio di polizia, che tante critiche ha sollevato in Commissione, risponde ai principi stabiliti nella Convenzione di Montego Bay, ratificata dall'Italia, e può rappresentare un efficace mezzo di dissuasione. Per quanto riguarda la revisione delle norme in materia di asilo, l'intervento è limitato ad alcune disposizioni dirette ad evitare un uso improprio dell'istituto, come è avvenuto nel corso di questi anni, rinviando ad altro provvedimento la disciplina complessiva. (Applausi dai Gruppi AN, FI e UDC:CCD-CDU-DE).

PAGANO (DS-U). Propone di non passare all'esame degli articoli.

PERUZZOTTI (LNP). Su tale votazione chiede la verifica del numero legale.

BOSCETTO (FI). La richiesta della senatrice Pagano è immotivata in quanto nella discussione generale i Gruppi di maggioranza hanno chiarito che il provvedimento migliora la legge Turco-Napolitano senza stravolgerne l'impianto. Sono pertanto demagogiche le critiche dell'opposizione per la presunta eccessiva durezza del testo, in quanto la procedura di accompagnamento coattivo era già prevista seppure in via residuale; le ulteriori specifiche sanzioni penali stabilite in caso di contraffazione di marchi o di sfruttamento della prostituzione sono assolutamente necessarie. (Applausi dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PERUZZOTTI (LNP). Ritira la richiesta di verifica del numero legale.

Il Senato, con votazione seguita dalla controprova chiesta dalla senatrice PAGANO (DS-U), respinge la proposta di non passare all'esame degli articoli.

BRUTTI Massimo (DS-U). Chiede che nella discussione delle norme che riguardano l'impiego delle navi della Marina militare intervenga il Ministro della difesa, non ritenendo sufficienti le considerazioni svolte dal sottosegretario Mantovano.

PRESIDENTE. La Presidenza trasmetterà la richiesta al Governo.

Passa all'esame degli articoli, dando lettura dei pareri espressi dalla 1a e dalla 5a Commissione permanente sul disegno di legge e sugli emendamenti relativi agli articoli da 1 a 12. (v. Resoconto stenografico). Passa quindi all'esame dell'articolo 1 del disegno di legge n. 795, assunto come testo base, e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che sugli emendamenti 1.78, 1.79, 1.80, 1.3, 1.10a e 1.207 la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

BOCO (Verdi-U). I limiti imposti dal contingentamento dei tempi della discussione impediscono l'illustrazione degli emendamenti all'articolo 1. Saranno invece illustrati gli emendamenti relativi agli articoli 4, 5 e 10.

MALENTACCHI (Misto-RC). Per le medesime ragioni espresse dal senatore Boco, rinuncia ad illustrare gli emendamenti.

PRESIDENTE. Gli emendamenti all'articolo 1 si intendono pertanto illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti all'articolo 1, ad eccezione dell'1.1, degli identici 1.16, 1.16a e 1.215 e dell'1.84, sui quali il parere è favorevole. Invita i presentatori a ritirare l'emendamento 1.1a in quanto ricompreso dall'1.1.

Con votazione nominale elettronica, richiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), Il Senato respinge l'emendamento 01.1. Con votazione preceduta dalla richiesta del numero legale richiesta dal senatore BOCO, il Senato respinge gli identici emendamenti 1.6, 1.11 e 1.200. Vengono quindi respinti gli identici 1.7 e 1.12.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.18, 1.20, 1.21, 1.22, 1.23, 1.203 e 1.24 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Con votazione nominale elettronica, richiesta dal senatore BOCO (Verdi-U), Il Senato respinge l'emendamento 1.19. Viene inoltre respinto l'emendamento 1.202. Con votazioni precedute da distinte verifiche del numero legale chieste dal senatore BOCO, il Senato respinge gli emendamenti 1.27 e 1.26. Viene quindi respinto l'emendamento 1.28, nonché, con votazione nominale elettronica chiesta sempre dal senatore BOCO, lí1.204.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.29 e 1.30 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato respinge líemendamento 1.13.

MORO (LNP). Il suo Gruppo è disposto a cedere 10 minuti del suo tempo a favore del Gruppo Verdi da utilizzare per interventi di merito.

BOCO (Verdi-U). Ringrazia il Gruppo della Lega per il tempo ceduto, che il suo Gruppo impiegherà per interventi quando avrà terminato le richieste di votazione elettronica o di verifica del numero legale. Chiede quindi che lí1.206 sia votato con procedimento elettronico. (Applausi dai Gruppi DS-U e Misto-Com).

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge lí1.206.

PRESIDENTE. Gli emendamenti da 1.31 a 1.36 e lí1.43 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa. Líemendamento 1.207 è invece improcedibile.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore BOCO (Verdi-U), respinge lí1.4 e lí1.57, mentre previe successive verifiche del numero legale, chieste sempre dal senatore BOCO, sono respinti lí1.44 e lí1.56. Eí respinto anche lí1.55.

BOCO (Verdi-U). Chiede che prima di votare lí1.14 sia verificata la presenza del numero legale.

PRESIDENTE. Dispone la verifica e avverte che il Senato non è in numero legale. Sospende quindi la seduta per venti minuti.

La seduta, sospesa alle ore 10,40, è ripresa alle ore 11.

PRESIDENTE. Riprende i lavori.

Previa verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge lí1.14.

TIRELLI (LNP). Invita la Presidenza a sollecitare la senatrice segretario a non perdere tempo nel corso delle operazioni di verifica del numero legale. (Applausi dal Gruppo FI).

PRESIDENTE. La Presidenza ha líobbligo di dare seguito alle segnalazioni di irregolarità provenienti, nellíultimo caso, da entrambi i senatori segretari.

Il Senato respinge líemendamento 1.2.

PRESIDENTE. Gli emendamenti da 1.37 a 1.45 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

MALABARBA (Misto-RC). Chiede che prima di votare l'1.208 sia accertata la presenza del numero legale.

DE PETRIS (Verdi-U). Si associa alla richiesta, precisando che il suo Gruppo avrebbe volentieri motivato la propria contrarietà, comíè accaduto in Commissione, se i tempi per il dibattito in Assemblea non fossero stati contingentati.

Previa verifica del numero legale, il Senato respinge l'1.208. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è quindi respinto l'1.8. Sono altresì respinti l'1.9 e l'1.15, tra loro identici.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.46, 1.47, 1.48, 1.49, 1.50, 1.51, 1.52, 1.212 e 1.213 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato approva líemendamento 1.1. Previa verifica del mumero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è quindi respinto lí1.210.

DE PETRIS (Verdi-U). Sollecita una maggiore correttezza nelle operazioni di voto e chiede di verificare la presenza del numero legale prima della successiva votazione.

Previa verifica del numero legale, il Senato respinge lí1.53. Sono quindi respinti lí1.54 e, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), lí1.59.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.58, 1.214, da 1.60 a 1.64, 1.67, 1.66, 1.68, 1.70 e 1.71 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Con votazione preceduta dalla verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge lí1.65. Eí quindi respinto l'1.69. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste sempre dalla senatrice DE PETRIS, sono altresì respinti l'1.72, lí1.74, lí1.73 e lí1.77.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.75 e 1.76 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa. L'emendamento 1.10a è improcedibile.

Il Senato approva gli identici emendamenti 1.16, 1.16a e 1.215; di conseguenza risultano preclusi i successivi fino all'1.82.

MAGNALBO' (AN). Ritira l'1.1a.

Il Senato approva l'articolo 1, nel testo emendato.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 2 e degli emendamenti ad esso riferiti, che si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Invita al ritiro degli identici emendamenti 2.1 e 2.2 ed esprime parere contrario sui restanti.

PRESIDENTE. Dichiara inammissibili in quanto privi di portata modificativa gli emendamenti 2.9, 2.29, 2.26, 2.27, 2.30, 2.31, 2.32, 2.33, 2.34, 2.35, 2.36, 2.37, 2.38, 2.39,2.40, 2.41, 2.42, 2.43 e 2.210.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), sono respinti gli identici 2.4, 2.5 e 2.200. Previa verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, è respinto il 2.22. Con successiva votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, è respinto anche il 2.10, risultando di conseguenza preclusi gli emendamenti 2.15, 2.16 e 2.17. Sono quindi respinti gli emendamenti 2.11 e 2.12. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS, sono respinti il 2.13, il 2.14 e il 2.28. Sono inoltre respinti gli emendamenti 2.201, 2.23, 2.18 e 2.20. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste alla senatrice DE PETRIS, sono respinti gli identici 2.8 e 2.202, nonché il 2.203. E' quindi respinto il 2.19.

Presidenza del vice presidente CALDEROLI

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è respinto il 2.44. Previa verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, è respinta la prima parte del 2.204, fino alle parole "con le parole", con conseguente preclusione della restante parte e degli emendamenti 2.46 e 2.47. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, è respinto il 2.45.

PRESIDENTE. L'emendamento 2.1 è stato ritirato.

DE PETRIS (Verdi-U). Sottoscrive il 2.300.

Sono quindi respinti il 2.300 e il 2.43. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è respinto il 2.206. Sono quindi respinti il 2.6 e il 2.24. Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, respinge il 2.206a. E' quindi respinto il 2.207. Previa verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, è respinto il 2.208. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, è respinta altresì la prima parte del 2.7, fino alle parole "le seguenti", risultando conseguentemente preclusi la restante parte e i successivi emendamenti fino al 2.302. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS, sono respinti gli emendamenti 2.209 e 2.25. Sono ancora respinti il 2.211 e il 2.212. Il Senato approva quindi l'articolo 2.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 3 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che sugli emendamenti 3.202, 3.10, 3.0.1, 3.18a, 3.21a e 3.10a la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

MALABARBA (Misto-RC). La disposizione dell'articolo 3 conferisce al Governo assoluta discrezionalità non prevedendo l'acquisizione dei prescritti pareri parlamentari e della Conferenza unificata. Inoltre, consente al Presidente del Consiglio di ritenere il limite delle quote adottate con il decreto dell'anno precedente un mero limite massimo, rendendo dunque possibile persino non prevedere alcun ingresso.

TOIA (Mar-DL-U). L'emendamento 3.300 richiama l'attenzione sulla necessità di coinvolgere gli enti e le associazioni operanti nel settore del volontariato nel processo di definizione del decreto annuale di programmazione degli ingressi.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). L'emendamento 3.205 intende anticipare di un mese l'emanazione del decreto annuale sui flussi di ingresso al fine di far fronte alle esigenze derivanti dall'inizio della stagione turistica invernale. L'emendamento 3.212 prevede che, in caso di mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale, in via transitoria restino valide le quote stabilite per l'anno precedente.

MALAN (FI). Ritira gli emendamenti 3.500 e 3.6.

BRUTTI Massimo (DS-U). Sottoscrive gli emendamenti 3.205 e 3.212.

VIVIANI (DS-U). Con l'emendamento 3.305 si sceglie di coinvolgere le Regioni e di soddisfare le esigenze degli imprenditori prevedendo la possibilità di un accordo tra Governo, Regioni ed enti locali diretto a realizzare un programma di intervento e ad assicurare la gestione controllata degli ingressi in misura da soddisfare le esigenze di sviluppo dell'economia regionale.

BASSO (DS-U). Sottoscrive il 3.305.

VITALI (DS-U). L'emendamento 3.17 risponde alla novella costituzionale dell'articolo 118 che prevede la determinazione dei flussi di immigrazione sulla base di un'intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni. (Applausi della senatrice Pagano).

PRESIDENTE. I rimanenti emendamenti si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Concordando circa il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e trattandosi però di un procedimento complesso, invita alla trasformazione dellíemendamento 3.300 in un ordine del giorno che è disponibile ad accogliere come raccomandazione. Si rimette all'Aula sugli emendamenti 3.204, 3.205, 3.3 e 3.8. Invita al ritiro degli emendamenti 3.5, 3.4, 3.37, 3.304, 3.501 e 3.7. Il parere è contrario sui restanti emendamenti.

Sono quindi respinti gli identici emendamenti 3.29 e 3.200. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è respinto il 3.201. E' quindi respinto il 3.30.

GUERZONI (DS-U). Invita il Governo a rivedere il parere contrario sull'emendamento 3.26, di cui chiede la votazione con il sistema elettronico.

Con votazione nominale elettronica, è respinto l'emendamento 3.26. E' quindi respinto il 3.15. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), risulta respinto il 3.19.

TOIA (Mar-DL-U). Accoglie il suggerimento del rappresentante del Governo e trasforma l'emendamento 3.300 nellíordine del giorno G300 (v. Allegato A).

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U) ai sensi dellíarticolo 102-bis del Regolamento, il Senato respinge la prima parte dell'emendamento 3.202, fino alla parola: "monitoraggio "; conseguentemente risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 3.18a e 3.21a.

PRESIDENTE. L'emendamento 3.203 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 3.14. Con votazione nominale elettronica chiesta dalla senatrice DE PETRIS, il Senato approva gli identici emendamenti 3.204, 3.205, 3.3 e 3.8. Viene quindi respinto l'emendamento 3.33. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS, il Senato respinge gli emendamenti 3.207 e 3.208. Con votazione preceduta dalla verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS, è respinto l'emendamento 3.36.

VALDITARA (AN). Ritira l'emendamento 3.5.

Il Senato respinge gli identici emendamenti 3.209 e 3.13. Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 3.22 e 3.31, nonché la prima parte dell'emendamento 3.12, fino alle parole: "la necessità"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e gli emendamenti 3.210 e 3.34.

GUERZONI (DS-U). L'emendamento 3.23, di cui chiede la votazione elettronica, prevede che il Governo modifichi il decreto sulle quote annuali nel caso che le richieste superino di oltre il 50 per cento le quote stabilite.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. L'emendamento è superfluo, in quanto la norma è già prevista.

Con votazione nominale elettronica, il Senato respinge l'emendamento 3.23 Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge gli emendamenti 3.35 e 3.211. Vengono inoltre respinti gli emendamenti 3.27, 3.28 e 3.20.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). L'approvazione dell'emendamento 3.212 è necessaria per non vanificare il beneficio connesso all'anticipazione del termine per la pubblicazione del decreto.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. L'emendamento è superfluo in quanto la norma è già contenuta nel testo unico.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). Mantiene l'emendamento in quanto i testi non sono identici.

BRUTTI Massimo (DS-U). Lamenta líatteggiamento di pregiudiziale contrarietà del Governo ad accogliere anche modeste e ragionevoli modifiche.

RIPAMONTI (Verdi-U). Sottoscrive líemendamento 3.212.

Con votazione nominale elettronica, richiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 3.212.

PRESIDENTE. L'emendamento 3.4 è stato ritirato.

Il Senato respinge gli identici emendamenti 3.213, 3.32, 3.301 e 3.303. Con distinte votazioni nominali elettroniche, richieste dalla senatrice De PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 3.214 e la prima parte dell'emendamento 3.1, fino alla parola "aumentate"; conseguentemente risultano preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 3.2.

GUERZONI (DS-U). L'emendamento 3.24 prevede l'obbligo per il Governo di incrementare la quota degli ingressi annuali quando si riveli insufficiente rispetto alle richieste e configura pertanto una situazione nuova rispetto alla normativa vigente.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo intende intervenire prima della scadenza del termine.

Con votazione nominale elettronica, richiesta dalla senatrice PAGANO (DS-U), il Senato respinge líemendamento 3.24. Viene inoltre respinto l'emendamento 3.215.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 3.37 e 3.501 sono stati ritirati.

GABURRO (UDC:CCD-CDU-DE). Ritira il 3.304.

BARATELLA (DS-U). L'emendamento 3.305, di cui chiede la votazione elettronica, riflette richieste avanzate dalle associazioni imprenditoriali del Veneto.

TOIA (Mar-DL-U). Annuncia il voto favorevole sullíemendamento, che sottoscrive insieme ai senatori Giaretta, Treu e Bedin.

CREMA (Misto-SDI). Aggiunge la firma dei senatori dello SDI.

Con votazione nominale elettronica, il Senato respinge l'emendamento 3.305. Con votazione nominale elettronica, ai sensi dell'articolo 102-bis del Regolamento, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge la prima parte dell'emendamento 3.10a, fino alla parola "costituiscono"; conseguentemente risultano preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 3.10.

FALCIER (FI). Ritira l'emendamento 3.7.

Il Senato respinge la prima parte dell'emendamento 3.16, fino alle parole "decreti aggiuntivi"; di conseguenza risultano preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 3.11. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge l'emendamento 3.17.

GUERZONI (DS-U). L'emendamento 3.25 prevede che il decreto sui flussi venga sottoposto in ogni caso al parere delle Commissioni parlamentari.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. E' un emendamento superfluo ed esagerato, in quanto il comitato per il monitoraggio sull'immigrazione realizzerà una costante valutazione dei flussi.

BRUTTI Massimo (DS-U). Ritiene che i toni usati dal Sottosegretario siano offensivi nei confronti dell'opposizione. (Applausi dal Gruppo DS-U. Commenti dai Gruppi FI, UDC:CCD-CDU-DE, AN e LNP).

Il Senato respinge l'emendamento 3.25.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Accoglie come raccomandazione gli ordini giorno G100 e G101, a condizione che i presentatori accettino alcune modifiche.

PRESIDENTE. Poiché i presentatori accolgono le modifiche proposte dal Sottosegretario, gli ordini del giorno G100 (testo 2) e G101 (testo 2) (v. Allegato A) non vengono posti in votazione.

Il Senato approva quindi l'articolo 3, nel testo emendato. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), il Senato respinge la prima parte dell'emendamento 3.0.1a, fino alle parole "o privato"; conseguentemente, risultano preclusi la seconda parte dello stesso e l'emendamento 3.0.1. Il Senato, con votazione nominale elettronica chiesta dalla senatrice DE PETRIS, approva l'emendamento 3.0.2.

PRESIDENTE. Passa allíesame dellíarticolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti, ricordando che la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, sugli emendamenti 4.106 e 4.0.1a.

MALABARBA (Misto-RC). L'emendamento 4.200 intende sopprimere l'articolo, che prevede norme vessatorie a carico degli stranieri che lavorano in Italia, in particolare la revoca immediata del permesso di soggiorno in caso di lavoro stagionale e la riduzione alla metà dei tempi per il rinnovo del permesso di soggiorno. Dà per illustrati i restanti emendamenti.

VITALI (DS-U). A differenza di quanto sostenuto dal Sottosegretario nel corso della replica, l'articolo 4 non è coerente con il progetto di direttiva europea, che richiede esclusivamente una semplificazione delle procedure attraverso líunificazione in un solo atto amministrativo del permesso di soggiorno e del contratto di lavoro. Non risponde inoltre al vero, e sul punto chiede una rettifica al sottosegretario Mantovano, che la stessa direttiva preveda che il lavoratore immigrato debba restituire i contributi previdenziali maturati. (Applausi dal Gruppo DS-U).

PETRINI (Mar-DL-U). Il sottosegretario Mantovano mostra fastidio per le critiche aspre da parte dell'opposizione, che tuttavia rientrano nella fisiologia del sistema parlamentare, e non valuta che i brillanti risultati comunicati dal Ministro sul contrasto all'immigrazione clandestina sono stati ottenuti sulla base della legislazione elaborata dal centrosinistra. Lo invita pertanto ad un atteggiamento meno preconcetto, in quanto l'opposizione è molto sensibile ai possibili miglioramenti della norma in esame, in particolare accentuando la differenza tra i clandestini, rispetto ai quali è condivisibile una condotta ferma da parte delle autorità, e invece coloro che intendono inserirsi nella vita sociale, nei confronti dei quali è errato e controproducente un atteggiamento persecutorio. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U).

CREMA (Misto-SDI). Chiede al Governo di valutare nel merito l'emendamento 4.236.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti, ad eccezione del 4.27, 4.107, e 4.28 per i quali il parere è favorevole; invita il senatore Cambursano a riformulare l'emendamento 4.106 (testo 2), altrimenti il parere è contrario; si rimette all'Aula sugli identici emendamenti 4.225, 4.18 e 4.13, mentre invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 4.14, 4.213, 4.500, 4.17, 4.30, 4.16, 4.11 e 4.10. Fa inoltre rilevare che nella sua replica ha già preso atto della efficacia della legislazione vigente, che tuttavia va perfezionata, e che il progetto di direttiva comunitaria prevede un nesso strettissimo tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro ed è pertanto coerente al disegno di legge in esame; circa i contributi previdenziali, lo stesso progetto prevede sì la restituzione, ma con alcune precisazioni che di fatto la configurano come una eccezione. (Applausi dai Gruppi AN, FI e LNP).

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore RIPAMONTI (Verdi-U), respinge gli emendamenti 4.1, 4.48, 4.58, 4.82 e 4.200, tra loro identici. Eí quindi respinto il 4.59.

VIVIANI (DS-U). Non accoglie l'invito a ritirare il 4.301 e ne chiede la votazione con il sistema elettronico, perché ritiene opportuno prevedere una possibilità di rilascio del permesso di soggiorno agli stranieri che si trovino in condizioni di temporanea irregolarità.

RIPAMONTI (Verdi-U). Sottoscrive l'emendamento.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti 4.14, 4.300 e 4.301, tra loro identici. Sono quindi respinti gli emendamenti 4.19, 4.47, 4.60 e 4.83, tra loro identici, nonché, con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore RIPAMONTI (Verdi-U), il 4.105. Il Senato approva poi líemendamento 4.27 e respinge il 4.29.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Non accetta la riformulazione proposta dal sottosegretario Mantovano, continuando a ritenere, come ha riconosciuto lo stesso ministro Scajola, che la legge Turco-Napolitano abbia consentito, pur nei suoi limiti, di ottenere risultati positivi nella lotta alla clandestinità e contemporaneamente nell'accoglienza e nell'integrazione degli immigrati regolari. Eí quindi opportuno che il rilascio del permesso di soggiorno sia condizionato alla sottoposizione dello straniero ai rilievi fotodattiloscopici, come peraltro auspicato in sede europea. (Applausi dal Gruppo Mar-DL-U).

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Non ritiene accettabile che sia resa obbligatoria la procedura per tutti coloro che vogliono entrare in Italia.

RIPAMONTI (Verdi-U). Annuncia il voto contrario del suo Gruppo all'emendamento 4.106 (testo 2).

Il Senato respinge líemendamento 4.106 (testo 2). quindi respinto il 4.202, mentre è approvato il 4.107.

RIPAMONTI (Verdi-U). Sottoscrive il 4.21 e chiede il voto mediante sistema elettronico.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti 4.21, 4.62 e 4.85, tra loro identici.

VITALI (DS-U). Come si evince tra le righe della risposta del sottosegretario Mantovano, la direttiva europea non impone la restituzione dei contributi versati agli extracomunitari, ma riconosce questo diritto in certe condizioni; la normativa proposta dalla maggioranza si pone in contrasto con tale previsione. (Applausi dai Gruppi DS-U e Mar-DL-U).

Il Senato respinge gli emendamenti 4.20, 4.61 e 4.84, tra loro identici. Sono quindi respinti gli emendamenti 4.63 e 4.86, tra loro identici, nonché gli emendamenti 4.302, 4.303 e 4.15, anchíessi tra loro identici.

BATTAFARANO (DS-U). Dichiara il voto favorevole del suo Gruppo al 4.64, che riconosce per lo straniero che abbia prestato lavoro stagionale per due anni di seguito, con relativo permesso temporaneo, la possibilità di ottenere un permesso pluriennale. Chiede quindi che l'emendamento sia votato mediante procedimento elettronico.

DE PETRIS (Verdi-U). Dichiara il voto favorevole del suo Gruppo a tale emendamento ed al successivo 4.90.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti 4.24 e 4.64, tra loro identici. Sono quindi respinti il 4.205, il 4.66 e il 4.90, tra loro identici, nonché il 4.206 e la prima parte del 4.45, fino alle parole "lavoro subordinato", con conseguente preclusione della restante parte e del successivo 4.207.

DE PETRIS (Verdi-U). Dichiara il voto favorevole del suo Gruppo al 4.44 e ne chiede la votazione nominale elettronica; formula analoga richiesta per il 4.43.

Il Senato, con successive votazioni nominali elettroniche, respinge il 4.44 e il 4.43. Sono quindi respinti il 4.104 e il 4.87.

PRESIDENTE. Il 4.208 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Il Senato respinge la prima parte del 4.2, fino alle parole "le altre", con conseguente preclusione della restante parte e del 4.209, nonché la prima parte del 4.3, fino alle parole "le altre", con conseguente preclusione della restante parte e del 4.210. Sono quindi respinti il 4.88 e il 4.89, mentre, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è respinta la prima parte del 4.211 fino alle parole "con le parole", con conseguente preclusione della restante parte e dei successivi fino al 4.69.

Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore MALABARBA (Misto-RC), sono quindi respinti il 4.5 e il 4.4. altresì respinto il 4.304.

TOIA (Mar-DL-U). Chiede alla Presidenza di non procedere con una fretta tale da impedire ai senatori che lo desiderano di intervenire nel merito degli emendamenti.

Il Senato respinge la prima parte del 4.212, fino alle parole "a vista", con conseguente preclusione della restante parte e dei successivi fino al 4.51a.

FALCIER (FI). Ritira il 4.500.

Il Senato respinge il 4.91. Previa verifica del numero legale, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è altresì respinto il 4.91a.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 4.214, 4.216 e 4.219 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato, con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), respinge gli emendamenti 4.103 e 4.217. Risultano inoltre respinti gli emendamenti 4.215, 4.41, 4.40 e 4.220. Previa verifica del numero legale, chiesta sempre dalla senatrice DE PETRIS, è altresì respinto il 4.218.

PETRINI (Mar-DL-U). Si propone la soppressione della disposizione che prevede la revoca immediata del permesso di soggiorno in caso di abuso, in quanto la fattispecie non è sufficientemente specificata e dimostra líintento persecutorio del disegno di legge nei confronti dei lavoratori extracomunitari.

Il Senato respinge gli emendamenti 4.221, 4.39, 4.49 e 4.67, tra loro identici.quindi respinto il 4.108.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiede la votazione con il sistema elettronico per il 4.92, condividendo la valutazione complessiva sul provvedimento espressa dal senatore Petrini.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge il 4.92.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 4.222 e 4.223 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Il Senato respinge gli emendamenti 4.70, 4.55 e 4.101, nonché la prima parte del 4.224, fino alle parole "le seguenti", con conseguente preclusione della restante parte e del 4.23. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), è quindi respinto il 4.93.

BOSCETTO (FI). Sottolinea la sostanziale identità del 4.225 con gli emendamenti 4.18 e 4.13.

PRESIDENTE. Concorda, ma gli emendamenti non possono essere posti ai voti congiuntamente.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice DE PETRIS (Verdi-U), approva il 4.225. Sono quindi approvati gli emendamenti 4.18 e 4.13, tra loro identici. Con votazione nominale elettronica, chiesta sempre dalla senatrice DE PETRIS, sono altresì respinti il 4.68 e il 4.94, tra loro identici. infine respinto il 4.100.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiede che il 4.226 sia votato mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Indice la votazione con scrutinio simultaneo elettronico e avverte che il Senato non è in numero legale. Apprezzate le circostanze, rinvia il seguito della discussione alla seduta pomeridiana.

Per lo svolgimento di un'interrogazione

MONTAGNINO (Mar-DL-U). Sollecita lo svolgimento dell'interrogazione 3-00315 presentata il 15 febbraio, perché è necessario che il Governo con riferimento alla città di Gela fornisca i necessari chiarimenti e assicurazioni per il futuro del settore petrolchimico e dell'ambiente.

PRESIDENTE. La Presidenza trasmetterà al Governo tale sollecitazione. Comunica che la discussione concernente la costituzione in giudizio del Senato della Repubblica dinanzi alla Corte costituzionale per resistere nel conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, sollevato dal Tribunale di Roma, avrà luogo all'inizio della seduta pomeridiana. Dà infine annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza (v. Allegato B) e toglie la seduta.

La seduta termina alle ore 13,27.

 



RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente SALVI

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 9,30).

Si dia lettura del processo verbale.

DATO, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 15 febbraio.

PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi e missioni

PRESIDENTE. Sono in congedo i senatori: Agnelli, Antonione, Baldini, Bobbio Norberto, Bosi, Cursi, D'Alì, Degennaro, Dell'Utri, De Martino, Grillo, Mainardi, Mantica, Mugnai, Sansarello, Saporito, Siliquini, Vegas e Ventucci.

Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Forcieri, Marino e Nieddu, per attività dell'Assemblea parlamentare della NATO; Andreotti, De Zulueta, Forlani, Martone, Pianetta e Provera, per visita in Marocco e Mauritania; Bonatesta, Bonfietti, Castagnetti, Compagna, Manieri e Righetti, per attività dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE.

 

Comunicazioni della Presidenza

PRESIDENTE. Le comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverto che nel corso della seduta odierna potranno essere effettuate votazioni qualificate mediante il procedimento elettronico.

Pertanto decorre da questo momento il termine di venti minuti dal preavviso previsto dall'articolo 119, comma 1, del Regolamento (ore 9,33).

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(55) EUFEMI ed altri. ñ Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dellíimmigrazione

(770) CREMA. ñ Nuove norme in materia di immigrazione

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo

(797) Disciplina dellíingresso degli stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita

(963) TOGNI ed altri. ñ Norme in materia di ingressi dei lavoratori extracomunitari occupati nel settore dello spettacolo

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963.

Ricordo che nella seduta di ieri si è conclusa la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, onorevoli senatori, se ci si dovesse formare un'opinione su questo disegno di legge in base ai termini, alle espressioni e alle considerazioni adoperate da autorevoli esponenti dell'opposizione intervenuti nel dibattito in Aula, e anche al di fuori di quest'Aula, si avrebbe una rassegna terrificante.

Questo disegno di legge è stato definito incostituzionale, cinico, disumano, inutilmente oppressivo, pieno di norme manifesto e - dulcis in fundo o in cauda venenum - la sua approvazione ci porterebbe lontano dall'Europa, argomento che abbiamo già ascoltato a proposito di altri provvedimenti proposti dal Governo; ciò a fronte di una normativa vigente che invece sarebbe la migliore possibile in rapporto alla complessa e difficile vicenda dell'immigrazione.

Non ho ovviamente la pretesa di convincere gli esponenti dellíopposizione dellíinfondatezza delle loro riserve, ma in questa replica vorrei delineare, sia pure in estrema sintesi, i punti salienti dellíintervento di rettifica normativa e le ragioni che hanno indotto il Governo a proporre la modifica della legge n. 40 del 1998, accennando a quattro punti fondamentali: il collegamento di un lavoro certo, non meramente teorico, al permesso di soggiorno; líeffettività del sistema delle espulsioni; un maggiore rigore nei confronti dei trafficanti di uomini; nuove disposizioni per evitare la strumentalizzazione dellíasilo.

Primo punto: il lavoro. A differenza di quanto è stato sostenuto dallíopposizione, ciò che è previsto in questo disegno di legge ci avvicina allíEuropa molto più di quanto avviene con la disciplina vigente. Come tutti sanno e come è stato anche richiamato nel corso del dibattito, è allíesame del Consiglio europeo una proposta di direttiva che sarà adottata nei prossimi mesi e di cui vorrei passare in rassegna i punti principali.

Nellíarticolo 2, lettere d) e e), si dà una interpretazione del permesso di soggiorno al lavoratore subordinato come permesso che consente al cittadino extracomunitario di entrare e risiedere nel territorio per esercitare uníattività di lavoro. Per quanto attiene ai requisiti per ottenere il permesso di soggiorno per il lavoratore, oltre a quelli standard, (documento di viaggio valido, certificato di buona condotta, disponibilità di mezzi in misura non inferiore allíammontare al di sotto del quale scatterebbero misure di sussidio pubblico) si prevede in modo particolare che sia stato stipulato un contratto di lavoro per una specifica attività per la quale lo straniero possegga le capacità necessarie e che líassunzione dello straniero risponda ad effettive esigenze economiche del mercato dellíUnione europea.

È anche previsto, allíarticolo 6 della proposta di direttiva, che la verifica di questo requisito - che in qualche misura trova riscontro anche nel disegno di legge in discussione - sia effettuata mediante líaccertamento di indisponibilità di manodopera comunitaria o straniera già stabilmente presente nel territorio dellíUnione europea.

La durata del permesso deve essere coperta integralmente dal contratto di lavoro, ma non può comunque superare i tre anni (nel disegno di legge si prevede una durata massima di due anni, quindi siamo nellíambito della previsione fino a tre anni indicata nella proposta di direttiva europea).

Si parla ancora di diritto di accesso allíalloggio per lo straniero, che addirittura potrebbe essere limitato - e questo noi non lo prevediamo - a chi soggiorni già da un congruo periodo di tempo (da uno a tre anni), e anche per la disciplina del lavoro autonomo si prevedono norme simili; una di quelle maggiormente contestate nel corso del dibattito la si ritrova in pieno nel progetto di direttiva, se è vero che líarticolo 11, comma 3, impone allo straniero la restituzione dei contributi versati se abbandona il territorio dello Stato.

Secondo la proposta di direttiva, per ottenere il permesso di soggiorno lavoro il richiedente deve presentare domanda presso le rappresentanze diplomatiche dello Stato membro dove intende prestare la sua opera e gli Stati membri possono adottare disposizioni nazionali di limitazione al rilascio dei permessi ad una quota predeterminata. Ancora, vi è un rilievo conferito dallíarticolo 10 della proposta di direttiva allo stato di disoccupazione, che rileva ai fini della revoca del permesso di soggiorno.

Alla luce di queste disposizioni, sarei veramente curioso di conoscere le ragioni per le quali il disegno di legge del Governo, che, a nostro avviso, anticipa il testo della direttiva europea, sarebbe invece contro líEuropa.

Eí vero che la sinistra ha indossato da tempo la veste di arbitro dellíeuropeismo, tanto da ritenersi autorizzata a rilasciare continuamente patenti di affidabilità europea, ma forse basterebbe una conversazione anche informale con qualche autorevole esponente della sinistra europea, a cominciare dal ministro dellíinterno tedesco Schily, per avere - certamente non da parte nostra perché, come dicevo prima, non abbiamo alcuna pretesa di persuasione sul punto - qualche considerazione ancora più concreta di quelle che sto svolgendo in questo momento.

Líimmigrato, si è detto, viene parificato da questo disegno di legge ad una merce: è vero esattamente il contrario. Lo straniero che intenda entrare in Italia in modo assolutamente regolare ha di fronte a sé un ventaglio di possibilità. Se, sulla base di una propria scelta, intende svolgere un lavoro stagionale, cioè intende restare in Italia qualche mese per trascorrere il resto dellíanno a casa sua, vi è una previsione specifica, così come se intende svolgere un lavoro a tempo determinato o anche a tempo indeterminato, perché il limite di due anni è rinnovabile in presenza di una continuità di rapporto.

Ciò che noi intendiamo garantire con questo disegno di legge è la certezza, la stabilità del lavoro non - come è avvenuto finora nella gran parte dei casi - la certezza di una semplice iscrizione in una lista di collocamento.

Siamo talmente convinti che lo straniero non debba essere considerato una merce che abbiamo predisposto un insieme di norme tese ad evitare il suo sfruttamento con il lavoro in nero, oggi ampiamente diffuso. Così intendiamo evitare che resti preda delle tentazioni della criminalità, a proposito delle quali, senza scadere assolutamente nellíequazione "clandestino uguale criminale", che non abbiamo mai sostenuto, non possiamo non sottolineare un fattore di rischio esistente.

Ieri il Ministro dellíinterno ha esposto alcuni dati relativi ad operazioni di polizia svoltesi di recente ed è significativo che, in virtù di tali operazioni che si sono svolte negli ultimi giorni, in relazione al contrasto dello spaccio di stupefacenti sono state tratte in arresto 246 persone, delle quali 157 extracomunitari (il 64 per cento), mentre in relazione allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione sono state tratte in arresto 151 persone, delle quali 123 extracomunitari (siamo allí81 per cento).

Se poi vogliamo allargare lo sguardo ed avere un quadro un poí più completo, basta ricordare che le segnalazioni per denunce per extracomunitari nel 1999 sono state 128.723, nel 2000 143.118, nel 2001 178.455; líultimo anno registra un incremento superiore al 23 per cento rispetto al 2000. Líincidenza dei reati commessi da extracomunitari sul complesso dei reati nel 2001 è stata pari al 36 per cento, a fronte di un 3 per cento di popolazione straniera presente in Italia. Ritengo che nello straordinario bilancio della Turco-Napolitano che stiamo facendo in questo momento a margine della discussione del nuovo disegno di legge vadano inseriti anche questi dati.

Noi intendiamo introdurre regole molto più chiare perché sia chiara la differenza tra chi vuole entrare in Italia in modo regolare, chi entra in Italia clandestinamente (in questo caso si prevede il meccanismo dellíespulsione) e chi entra in Italia per commettere delitti, e in questo caso è necessario un maggiore rigore nel trattamento sanzionatorio.

Cosa significa effettività dellíespulsione? Significa dilatare il sistema di espulsione con accompagnamento nello Stato di provenienza;

significa ridurre ad ipotesi marginali il sistema dellíespulsione per intimazione, quel sistema cioè che finora ha fatto restare in Italia decine di migliaia di stranieri ai quali è stato consegnato semplicemente un foglietto.

È ovvio che líeffettività dellíespulsione ha come elemento principale la cooperazione con i Paesi dai quali proviene il maggior flusso di clandestini. A raggiungere questo obbiettivo è finalizzato líarticolo 1 del disegno di legge, che in qualche modo condiziona la cooperazione, sul piano internazionale, alla collaborazione da parte di questi Stati sul fronte dei piani di riammissione dei clandestini e della lotta al traffico di uomini.

È stato detto, illustrando una delle questioni pregiudiziali di costituzionalità, che sarebbe disumana la protrazione del termine di permanenza nei centri fino al limite di 60 giorni, 30 iniziali più la proroga di altri 30. Ci si è chiesti il motivo di questa protrazione, sostenendo che sarebbe assolutamente inutile. Io credo invece che la spiegazione vada trovata nellíesperienza dei quattro anni di applicazione della legge Turco-Napolitano.

Questa esperienza ci mostra in modo assolutamente chiaro che i termini attuali, 20 giorni più 10, sono nella gran parte dei casi insufficienti a consentire quella compiuta identificazione che può far mandare nei Paesi di provenienza i clandestini che sono rintracciati in Italia. Questo non sulla base di scarsa efficienza da parte delle nostre forze di polizia, ma a causa di una collaborazione non sempre pronta, spedita e celere da parte dei Paesi di provenienza. Gli uffici che svolgono questo lavoro quotidianamente ci hanno segnalato che una protrazione del termine fino a 60 giorni, così come prevediamo, consentirebbe invece un'efficacia notevolmente superiore in termini di identificazione. La prospettiva è quella di superare il doppio delle identificazioni.

È ovvio che noi non abbiamo alcuna intenzione di tenere tutti i clandestini rintracciati nei centri di permanenza fino al limite massimo dei 60 giorni; se líidentificazione avvenisse nel giro di poche ore, ci sarebbe líimmediata espulsione e quindi eviteremmo la permanenza nei centri.

Ascoltando più di un intervento nel corso del dibattito e anche i commenti sulle operazioni di polizia in corso in questi giorni, avanzo líimpressione che anche i più strenui difensori della legge Turco-Napolitano in realtà abbiano riserve non sui meccanismi di espulsione che noi pensiamo di introdurre, ma sul sistema di espulsione in generale e sullíeffettività dellíespulsione medesima, altrimenti non si spiegherebbero le proteste furibonde per le espulsioni che vengono disposte in questo periodo, che si stanno realizzando sulla base della legislazione vigente.

Allora vorrei dire con estrema franchezza che se la tesi che si vuole sostenere implicitamente è quella che chiunque intenda venire in Italia a bordo di una carretta del mare o di uno scafo, comunque violando i confini in modo irregolare, deve restare in Italia e quindi in Europa, basta sostenerlo in modo molto franco, così che tutti possano comprendere in maniera ancora più diretta qual è líobiettivo di certe prese di posizione.

Per quanto riguarda le navi da guerra, mi sarei veramente meravigliato se l'emendamento che abbiamo introdotto su questo punto non avesse scatenato la fantasia che invece si è scatenata. Ora, a proposito delle navi da guerra, devo ricordare qualche dato e qualche riferimento di carattere internazionale. Nel 2001 e nelle prime settimane del 2002 sono giunte sulle coste dellíItalia meridionale 62 navi, per un totale di 9.841 clandestini. La gran parte proveniva dalla Turchia, alcune dalla Tunisia, una dalla Libia, sette dallo Sri Lanka.

Esiste una convenzione, fra le altre, che l'Italia ha ratificato e reso esecutiva con legge n. 689 del 1994. Si tratta della Convenzione di Montego Bay stretta nel 1982. In base ad essa viene riconosciuto quanto segue: in primo luogo, la potestà degli Stati costieri di adottare nel mare territoriale tutte le misure necessarie per impedire ogni passaggio che non sia inoffensivo.

Cercherò di spiegare cosa si intende con questa espressione. La stessa Convenzione formula una casistica all'articolo 19 e, tra l'altro, fa riferimento alle attività finalizzate al carico e allo scarico di persone in violazione delle leggi e dei regolamenti di immigrazione vigenti nello Stato costiero e al trasporto di persone ridotte in stato di schiavitù.

Viene previsto, in secondo luogo, il diritto degli Stati costieri di esercitare nella zona contigua al proprio mare territoriale i controlli necessari per prevenire la violazione di norme nazionali in materia di immigrazione (articolo 33), il diritto di inseguimento nell'alto mare, purché ovviamente la condotta punibile si sia verificata in acque territoriali o in acque contigue (articolo 111), il diritto di visita in alto mare mediante navi da guerra per il controllo di situazioni illecite rigorosamente delimitate (articolo 110), l'obbligo stabilito a carico di ogni Stato e di tutte le navi che battono la bandiera di quello Stato di prestare soccorso alle persone e alle navi che si trovano in stato di pericolo in mare, con il connesso accompagnamento della nave o trasporto dei naufraghi nel porto più vicino, anche estero (quindi non soltanto Brindisi, Crotone e Bari, ma anche, per esempio, Corfù e Valona).

Ora, a chi ha sollevato con tanta passione, perplessità ñ uso un eufemismo ñ in merito a questo passaggio chiedo se questi doveri si esercitano con il windsurf o se, invece, si esercitano, come prevede la Convenzione, con le navi da guerra giacché nella convenzione internazionale che l'Italia ha ratificato si usa espressamente tale terminologia.

Il codice della navigazione agli articoli 200 e seguenti e 1099 e seguenti attribuisce i poteri di polizia in mare prioritariamente alle navi da guerra dello Stato, conferendo espressamente al personale di tali navi la qualità di ufficiale di agente di polizia giudiziaria.

Quello che ha destato tanto scandalo è semplicemente una previsione di coordinamento tra le nostre unità che svolgono ordinariamente funzioni di polizia e le navi della marina militare; coordinamento i cui dettagli saranno meglio precisati da un decreto interministeriale che sarà varato dai Ministri dell'interno e della difesa in seguito all'approvazione della legge.

Il disegno di legge prevede, inoltre, delle sanzioni più rigorose nei confronti dei trafficanti di uomini che, anche sotto il profilo del trattamento penitenziario, verranno parificati ai responsabili di delitti di tipo mafioso e contiene alcune disposizioni in materia di asilo tese ad evitare non che chi chiede il riconoscimento dello status di rifugiati non lo ottenga, bensì la strumentalizzazione della richiesta d'asilo.

Come già ricordato ieri dal senatore Boscetto, il Governo immagina un intervento quadro di tipo organico in materia di asilo. Ha però ritenuto indilazionabile inserire, in una disciplina riguardante l'immigrazione e la prevenzione e il contrasto dell'immigrazione clandestina, alcune disposizioni tese ad impedire tale strumentalizzazione. Esse, per esempio, mirano ad evitare che prostitute raccolte sulle strade, che dopo il difficile lavoro di identificazione vengono rispedite nel Paese di origine, si ricordino, proprio mentre stanno salendo sull'aereo, di essere perseguitate per cause politiche o per altre cause e quindi si appellino alla possibilità di fruire della disciplina d'asilo per tornare a fare quello che facevano prima.

Questa non è una legge "contro", bensì una legge "per" e non è vero che non sia condivisa dalle associazioni di categoria. Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, nel quale siedono rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria, ha espresso infatti, nella seduta del 24 gennaio 2002, un parere che aveva per oggetto l'esame analitico di questo disegno di legge.

A proposito del primo punto sul quale mi sono soffermato per qualche istante (il rapporto tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno), leggo testualmente perché sarei incapace di sintetizzare ciò che con tanta chiarezza viene esposto: "Il lavoro è il motivo fondamentale del progetto migratorio e la condizione del processo di integrazione nel Paese di accoglienza. Presupporre pertanto un contratto di lavoro con la garanzia di un alloggio adeguato e del pagamento delle spese di viaggio per l'eventuale rientro, come prescrive il provvedimento in esame, per ottenere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro, oltretutto con la semplificazione amministrativa assicurata dallo sportello unico presso le prefetture, è una soluzione coerente con le aspettative dell'immigrato e con le condizioni di mantenimento della presenza legale".

Questo è stato stabilito non dal direttivo di uno dei partiti della maggioranza, ma all'unanimità dal CNEL, il quale non è stato altrettanto positivo nella valutazione della legge Turco-Napolitano, a proposito della quale si dice: "Nell'applicazione della legge, che in questi tre anni ha registrato ritardi nell'attuazione di molti strumenti e non è stata oggetto di adeguato monitoraggio, si sono evidenziati aspetti particolarmente critici nell'efficienza della programmazione e del governo ordinato delle entrate per lavoro rispetto alle esigenze quantitative e qualitative del mercato del lavoro e di semplificazione e tempestività delle procedure amministrative per la cittadinanza legale, nell'efficacia delle politiche di contrasto all'immigrazione clandestina, che va ad aggravare il diffuso fenomeno nazionale del lavoro sommerso e in molti casi è vittima dello sfruttamento criminale, nazionale e internazionale, per i traffici di droga, di armi e di prostituzione."

Mi pare che si sia in buona compagnia. Abbiamo ricevuto un'eredità pesante, il cui bilancio è tratteggiato in questo parere del CNEL. L'attuale maggioranza sente il bisogno non già di accettare questa eredità con beneficio di inventario, perché purtroppo non è possibile, bensì di far fronte ai problemi che sono stati trasmessi.

È un'eredità fatta di amplissime presenze di irregolari, di una preoccupante area di clandestinità, di un incremento di criminalità documentato dai dati che ho precedentemente esposto, ma anche del problema grave e delicatissimo relativo ai minori.

In ordine a questi ultimi, ritengo che non sia di buon gusto - uso ancora una volta un eufemismo - tanta insistenza da parte di esponenti dell'opposizione che, quando erano maggioranza e avevano propri rappresentanti al Governo, hanno atteso fino all'11 gennaio 2001 prima di far entrare in funzione il comitato dei minori che è abilitato ad esaminare le pratiche per il rimpatrio assistito o per l'affidamento.

Questo ritardo, insieme alla mancata funzionalità del comitato dei minori, ha fatto sì che oggi vi siano quasi 15.000 minori presenti in Italia nei confronti dei quali sono stati adottati 236 provvedimenti di rimpatrio assistito o di affidamento, l'1,6 per cento del totale. Invece di segnalare all'attuale maggioranza, che ora sta prendendo in carico anche questo problema, che c'è la piaga dei minori, líopposizione dovrebbe mettersi di fronte allo specchio e dirlo a se stessa, non certamente a chi si trova dall'altra parte dell'Aula. (Applausi dal Gruppo AN e del senatore Pastore).

Non intendiamo, come dicevo, fare una legge "contro", ma una legge che sia per gli italiani (perché esistono anche loro, anche se non vi votano), per gli europei e per quegli immigrati che entrano in Italia in modo regolare e in Italia rispettano le leggi e lavorano onestamente. (Applausi dal Gruppo AN).

È stato evocato anche in questo caso, in sede di questione pregiudiziale, il principio di eguaglianza. Non devo ricordare allíAula che tale principio impone di trattare in modo uguale situazioni uguali; non impone, anzi vieta, di trattare in modo uguale situazioni diverse, ed è certamente diversa la condizione dello straniero che entra in Italia in modo regolare e lavora onestamente rispetto a quella dello straniero che invece entra clandestinamente nel nostro Paese e spaccia stupefacenti.

Il richiamo allíeguaglianza, in questo caso, è profondamente ingiusto e contrasta con lo spirito e la lettera della Costituzione. Ed è in nome della Costituzione, delle norme che stanno maturando in sede europea e del consenso ricevuto anche in questa direzione dal popolo italiano, che il Governo chiede al Parlamento di approvare il disegno di legge in esame. (Applausi dai Gruppi AN, FI e UDC:CCD-CDU-DE).

PAGANO (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAGANO (DS-U). Signor Presidente, intervengo per chiedere, ai sensi dell'articolo 96 del nostro Regolamento, che non si passi all'esame degli articoli, anche in riferimento alla relazione così critica del Governo.

PERUZZOTTI (LNP). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERUZZOTTI (LNP). Signor Presidente, chiedo che, prima che si proceda alla votazione della proposta testé formulata dalla senatrice Pagano, si verifichi la presenza del numero legale.

BOSCETTO (FI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOSCETTO (FI). Signor Presidente, non comprendiamo le ragioni della richiesta di non passaggio allíesame degli articoli, anche perché non è stata in alcun modo motivata, senatrice Pagano. Avremmo desiderato comprendere, dopo gli interventi svolti in sede di discussione generale e líottima replica del sottosegretario Mantovano, quali sono le motivazioni che portano lei, illustre senatrice dellíopposizione, a formulare tale proposta.

Cíè qualche cosa in più da dire rispetto a quello che così bene tutti abbiamo tentato di spiegare ieri pomeriggio e a ciò che è stato illustrato in modo puntuale dal sottosegretario Mantovano? Mi pare che il giudizio su questa proposta debba essere negativo.

Qui sono emerse le differenti posizioni dei diversi Gruppi in relazione al disegno di legge in esame. Non possiamo pensare di avere le stesse idee. Noi tuttavia abbiamo tentato di chiarirvi che le norme che andiamo ad inserire nel lungo testo della legge Turco-Napolitano riempiono alcuni buchi, correggono smagliature, migliorano la legge senza stravolgerne líimpianto.

Abbiamo invece sentito prendere posizioni che riteniamo puramente politiche e talvolta meramente demagogiche, secondo le quali con questo provvedimento si assumerebbe una posizione dura nei confronti degli immigrati, che non sarebbero in alcun modo tutelati, in costanza del Testo unico sullíimmigrazione.

Abbiamo evidenziato come invece una serie di istituti attualmente previsti siano mantenuti e come líaccompagnamento coattivo a mezzo della forza pubblica alla frontiera sia uno strumento già previsto dalla normativa in vigore, sia pure in maniera residuale. Detto accompagnamento, visto come strumento, se è attualmente considerato compatibile con la Costituzione, deve esserlo anche in sede di riforma.

Lo strumento non cambia; si aumentano soltanto i casi di espulsione con accompagnamento coattivo alla frontiera, ma non c'è uno stravolgimento dell'istituto.

Egualmente dicasi per gli aspetti sanzionatori. Abbiamo aggravato qualche pena, abbiamo aumentato qualche condizione di punibilità (non nel senso tecnico, ma nel senso che abbiamo individuato comportamenti in più da sanzionare) per far sì che sia possibile dare aiuto a coloro che lavorano avendo un regolare permesso di soggiorno e al contempo consentire un efficace contrasto nei confronti di coloro che non sono regolari e che addirittura vanno a riempire le file della criminalità semplice o organizzata.

È stata inserita ad esempio una norma che sanziona, prevedendo anche l'espulsione, i reati di contraffazione dei marchi e di violazione dei diritti d'autore. Sappiamo infatti quanto i nostri commercianti e imprenditori soffrano questa concorrenza del tutto sleale che deriva dalla produzione e dal commercio di determinati oggetti.

Abbiamo altresì esaminato le problematiche relative alla punibilità dello sfruttamento della prostituzione e di chi favorisce l'ingresso di minori per impiegarli in attività illecite. Al riguardo, abbiamo tenuto conto anche del progetto di legge che è stato approvato dalla Camera dei deputati sul concetto di tratta di persone, tentando di integrare i due provvedimenti, in modo che ambedue si giustifichino o che al momento opportuno si possa far prevalere l'uno sull'altro.

Tutti gli interventi normativi hanno tenuto conto delle diverse osservazioni proposte e gli emendamenti sono stati esaminati uno dopo l'altro. Soltanto ragioni che sono già state spiegate non hanno permesso la conclusione dei lavori in Commissione. Abbiamo la tranquillità di aver esaminato ciascun emendamento presentato dall'opposizione. Se ci sono state reiezioni, e sono state tante, esse sono state motivate, perché quegli emendamenti non erano costruttivi, o avevano finalità defatigatoria od ostruzionistica, oppure magari erano buoni e rispettabili ma non si inserivano nel meccanismo della legge.

Riteniamo quindi che passare alla discussione degli articoli del disegno di legge sia del tutto doveroso e che l'opinione contraria sia assolutamente immotivata. (Applausi dai Gruppi FI, AN,UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PRESIDENTE. Senatore Peruzzotti, conferma la richiesta di verifica del numero legale?

PERUZZOTTI (LNP). No, Presidente.

PRESIDENTE. Lo sospettavo.

Metto ai voti la proposta di non passare all'esame degli articoli, avanzata dalla senatrice Pagano.

Non è approvata.

PAGANO (DS-U). Chiediamo la controprova.

PRESIDENTE. Ordino la chiusura delle porte. Procediamo alla controprova mediante procedimento elettronico.

Non è approvata.

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori, consapevole del fatto che il tempo che impiegherò non verrà conteggiato nella quota di cui disponiamo nell'ambito del dibattito.

Vorrei chiedere al Presidente del Senato di adoperarsi in queste ore affinché, quando giungeremo a discutere líarticolo del disegno di legge e líemendamento che si riferisce allíimpiego delle navi della Marina militare per "fermare" le imbarcazioni sospette o che abbiano a bordo immigrati, intervenga in questíAula il Ministro della difesa a spiegare la natura, il contenuto e la portata di quelle norme.

Credo sia un diritto dellíopposizione potere per la prima volta, dopo che ci abbiamo provato a lungo in Commissione affari costituzionali, interloquire con il Ministro della difesa. Ho apprezzato le spiegazioni del sottosegretario Mantovano, anche se, a mio parere, il suo intervento, essendo quello di un membro del Governo che ha responsabilità rilevanti di garanzia verso tutti, è stato eccessivamente fazioso. Tuttavia, ho apprezzato le sue considerazioni, che però non sono, a nostro avviso, sufficienti.

Noi vediamo in questa norma un uso delle navi della Marina militare che è in contrasto con la missione istituzionale delle Forze armate e vogliamo discuterne con il Ministro della difesa.

PRESIDENTE. Senatore Brutti, la Presidenza si farà carico di questa richiesta presso il Governo.

Chiederei intanto al sottosegretario Ventucci, che vedo qui presente e che sicuramente avrà ascoltato con grande attenzione líintervento del senatore Brutti, di farsi carico presso il Ministro della difesa della richiesta dellíopposizione di assicurare la sua presenza in Aula nel momento in cui si discuterà del ruolo della Marina militare.

Do lettura del parere espresso dalla 1a Commissione permanente sul disegno di legge:

"Premesso che il numero degli emendamenti deferiti non consente uníanalitica disamina di essi, sul loro complesso la Commissione, rilevando che ai sensi dellíarticolo 117, secondo comma, lettere b) ed h), della Costituzione, líimmigrazione e líordine pubblico e la sicurezza figurano fra le materie di competenza esclusiva dello Stato, esprime, per quanto di competenza, parere non ostativo, raccomandando tuttavia il rispetto dei princìpi enunciati allíarticolo 118, terzo comma, della Costituzione in merito alla disciplina di forme di coordinamento fra lo Stato e le Regioni in materia di immigrazione ed ordine pubblico e sicurezza".

Do inoltre lettura dei pareri espressi dalla 5a Commissione permanente sul disegno di legge e sugli emendamenti:

"La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato il disegno di legge in titolo,

- ritenuto necessario adottare un criterio di massima prudenza nel computo delle maggiori entrate e dei risparmi attesi rispettivamente dalla regolarizzazione dei rapporti di lavoro degli immigrati e dalla soppressione della facoltà per i lavoratori extracomunitari di richiedere la liquidazione dei contributi versati in loro favore nel caso cessino líattività lavorativa in Italia e lascino il territorio nazionale. Considerato, pertanto, il tasso di aleatorietà che può presentare nel tempo líentità dei predetti effetti finanziari rispetto a quello, ragionevolmente inferiore, connesso agli oneri del provvedimento;

- considerata la necessità di garantire corrispondenza, anche temporale, tra oneri e copertura finanziaria assicurata anche agli articoli 11, 12 e 25, prevedendo inoltre una esplicita autorizzazione di spesa per la costruzione dei centri di accoglienza;

- valutata la necessità di assicurare effettività alla invarianza degli oneri per il bilancio dello Stato relativamente agli articoli 2, 4, 14, 15, 16, 17 e 26;

esprime, per quanto di propria competenza, parere di nulla osta a condizione che, ai sensi dellíarticolo 81 della Costituzione, vengano introdotte le seguenti modifiche:

a) allíarticolo 1, sopprimere il comma 3;

b) allíarticolo 12, aggiungere il seguente comma: "1-bis. Per la costruzione di nuovi centri di accoglienza è autorizzata la spesa nel limite massimo di 12,39 milioni di euro per líanno 2002, 24,79 milioni di euro per líanno 2003 e 24,79 milioni di euro per líanno 2004."

c) allíarticolo 25, aggiungere il seguente comma: "1-bis. Per la costruzione di nuovi centri di accoglienza è autorizzata la spesa nel limite massimo di 25,31 milioni di euro per líanno 2003."

d) allíarticolo 26, sopprimere il comma 4;

e) sostituire líarticolo 27 con il seguente:

"Art. 27

(Norma finanziaria)

1. Dallíapplicazione degli articoli 2, 4, 14, 15, 16, 17 e 26 non devono derivare oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato.

2. Allíonere derivante dall'attuazione degli articoli 1, 11, comma 1, lettera c), 12 e 25, valutato in 18,36 milioni di euro per líanno 2002, 115,14 milioni di euro per líanno 2003, 110,07 milioni di euro per líanno 2004 e 85,28 milioni di euro a decorrere dal 2005, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nellíambito dellíunità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dellíeconomia e delle finanze per líanno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando líaccantonamento relativo al medesimo Ministero.

3. Il Ministro dellíeconomia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio."

"La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminati gli emendamenti riferiti agli articoli da 1 a 12, per quanto di propria competenza, esprime parere contrario, ai sensi dellíarticolo 81 della Costituzione, sugli emendamenti 1.78, 1.79, 1.80, 1.3, 3.202, 3.10, 3.0.1, 4.106, 5.6, 5.4, 5.15, 5.17, 5.12, 5.100, 6.0.1, 8.0.1, 8.0.5, 8.0.6, 11.201, 11.62, 11.206, 11.213, 11.52, 11.96, 11.13, 11.68, 11.0.2, 12.4, 12.1, 12.15, 12.16, 12.17, 12.7, 12.5, 12.0.1, 12.239, 12.290a, 12.32a, 1.10a, 3.18a, 3.21a, 5.36a, 5.39a, 11.77a, 11.96a, 11.107a, 4.0.1a, 8.0.3a, 10.0.1a, 1.207, 3.10a, 10.11a/5, 12.220, 12.242, 12.243 e 12.281.

Esprime, altresì, parere di nulla osta sui restanti emendamenti."

Procediamo all'esame degli articoli del disegno di legge n.795, che, come già in Commissione, viene assunto come testo base.

Passiamo all'esame dell'articolo 1, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, colleghe e colleghi, il lavoro svolto nella predisposizione degli emendamenti su questo provvedimento, che abbiamo seguito con i colleghi della 1a Commissione per alcune settimane, ci dà la possibilità di intervenire sulle proposte modificative che trovate nel fascicolo e che, grosso modo, rappresentano lo scheletro sul quale ci siamo appoggiati e abbiamo condotto i nostri lavori.

Intendo adoperare solo pochi secondi all'inizio della discussione, signor Presidente, perché nell'illustrazione degli emendamenti ci troviamo davanti ad un bivio e vorrei che nei verbali di quest'Aula rimanessero le parole e l'analisi che facciamo.

Abbiamo solo pochi minuti per tutto l'iter della legge, dal momento che il contingentamento dei tempi ce ne ha assegnati poco più di cinquanta e ne sono già passati diciassette, che ci sono stati conteggiati la metà per il dibattito generale, come era giusto, e l'altra metà perché siamo intervenuti nelle parti di merito legate al Regolamento. Se procedessimo anche ad una illustrazione veloce degli emendamenti articolo per articolo, finiremmo il nostro tempo all'incirca nella discussione dei primi cinque-sei articoli.

Pertanto siamo costretti, nostro malgrado, a dover scegliere di illustrare in modo più puntuale solo gli emendamenti riferiti ad alcuni passaggi che riteniamo fondamentali (penso agli articoli 4 e 5, o all'articolo 10 e collegati), dando per illustrati tutti gli altri. Ecco perché, signor Presidente, sono costretto a dare per illustrati tutti gli emendamenti all'articolo 1.

Ovviamente, articolo per articolo, mi soffermerò in modo più puntuale solo su alcuni, però le preannuncio che le chiederò la parola già al passaggio alla votazione del primo emendamento sull'articolo 1.

MALENTACCHI (Misto-RC). Signor Presidente, do per illustrati gli emendamenti che recano la mia firma per le stesse ragioni che si ricordavano poco fa: non avendo tempo a disposizione, interverremo successivamente sui singoli emendamenti.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è contrario su tutti gli emendamenti presentati allíarticolo 1, con la sola esclusione degli emendamenti 1.1, 1.16, identico allíemendamento 1.16a, e 1.84.

Per quanto riguarda líemendamento 1.1a, presentato dai senatori Valditara, Bobbio Luigi e Magnalbò, invito al ritiro, perché il suo contenuto è sostanzialmente recepito nellíemendamento 1.1 dei senatori Boscetto e Pastore.

MAGNALBO' (AN). Lo ritiriamo, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 01.1.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, questo è il primo emendamento che noi presentiamo, al quale attribuiamo particolare importanza. Chiediamo quindi la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 01.1, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn.
55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dellíemendamento 1.6, identico agli emendamenti 1.11 e 1.200.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Si tratta di un emendamento soppressivo che, al pari di altri della stessa natura, tende ad eliminare parti del provvedimento che riteniamo dannose; pertanto chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.6, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, identico allíemendamento 1.11, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e allíemendamento 1.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.7, identico allíemendamento 1.12.

BOCO (Verdi-U). Vista líimportanza degli emendamenti soppressivi del comma 1 dellíarticolo, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.7, presentato dal senatore Di Siena e da altri senatori, identico allíemendamento 1.12, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Líemendamento 1.18 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.19.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, preannuncio che chiederò la parola anche sugli emendamenti successivi.

Non ho convinto i colleghi ad appoggiare la mia richiesta di votazione elettronica per líemendamento precedente; mi rivolgo ora ad almeno quindici colleghi per appoggiare questa volta la richiesta di votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dellíemendamento 1.19, sicuro di interpretare la volontà dellíAssemblea.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.19, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.20, 1.21, 1.22 e 1.23 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.202.

BOCO (Verdi-U). Ritengo che la sostituzione delle parole "le elargizioni" con le parole "le donazioni" meriti il rispetto dellíAula. Pertanto, sicuro di fare un servizio ai nostri lavori, chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.202, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 1.203 e 1.24 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.27.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U).Credo, signor Presidente, che su questo emendamento sia arrivato il momento giusto per controllare la presenza del numero legale in Aula. Chiedo quindi la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.27, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.28.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, non sono certo dellíesito avuto da questa verifica del numero legale. Chiedo ai segretari di controllare se tutti noi siamo seduti al nostro posto e se vi è corrispondenza con le luci accese; in tal modo si dà loro la possibilità di fare il proprio lavoro. Chiedo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.28, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.26.

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Vorrei riprovare, Presidente, se mi dà la possibilità a verificare nuovamente il numero legale in Aula.

 

 

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.26, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.204.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, sullíemendamento in esame, se 15 senatori me ne daranno la possibilità, vorrei chiedere la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, per dare la possibilità a chiunque è presente di votare con tale sistema il provvedimento.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.204, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.29 e 1.30 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.13.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, su questo emendamento soppressivo della lettera a) del comma 1, ritengo che líAula abbia il diritto e il dovere di esercitare la propria decisione attraverso il voto elettronico e vorrei che i colleghi avessero questa possibilità. Se 15 senatori me ne daranno il permesso, chiederei la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata). (Proteste del senatore Boco).

Metto ai voti l'emendamento 1.13, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.206.

BOCO (Verdi-U). Vorrei che la Presidenza registrasse il proprio orologio perché nel momento stesso in cui ho finito di avanzare la richiesta è stato chiuso il tempo. Sette secondi vorrei che fossero veramente tali. (Proteste dai Gruppi FI e LNP).

PRESIDENTE. I secondi sono cinque.

BOCO (Verdi-U). Comunque me ne sarebbero bastati anche quattro, colleghi, il problema è che non ce níè stato nemmeno uno.

MORO (LNP). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MORO (LNP). Signor Presidente, vorrei fare una proposta: a nome del Gruppo della Lega sarei disposto a cedere al Gruppo Verdi dieci minuti, purché vengano utilizzati per esprimere pensieri e non richieste di verifica del numero legale. (Commenti dai Gruppi DS-U e Verdi-U).

PAGANO (DS-U). Parli proprio tu! Siete il Gruppo che in passato ha chiesto il maggior numero di votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Non cíè né da entusiasmarsi né da turbarsi.

BOCO (Verdi-U). Ringrazio infinitamente il senatore Moro. Accolgo ovviamente líofferta dei dieci minuti: quando avrò terminato le richieste di voto elettronico adopererò questo tempo per intervenire nel merito. (Applausi dai Gruppi DS-U e Misto-Com).

PRESIDENTE. Non avevo capito esattamente così.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo nuovamente la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, e chiedo alla Presidenza di concedere i cinque secondi previsti tra la fine della richiesta ed il momento in cui i 15 senatori appoggiano la stessa.

PRESIDENTE. Le sarà concesso trattandosi di un suo diritto.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.206, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.31, 1.32, 1.33, 1.34, 1.35 e 1.36 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo all'emendamento 1.207, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

BOCO (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 1.207 pertanto è improcedibile.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.4.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.4, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. L'emendamento 1.43 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.44.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.44, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.55.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

 

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.55, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.57.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.57, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.56.

 

Verifica del numero legale

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.56, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.14.

BOCO (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Boco, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.14, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non è in numero legale.

Sospendo la seduta per venti minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 10,40, è ripresa alle ore 11).

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn.
55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.

Passiamo nuovamente alla votazione dell'emendamento 1.14.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

(Proteste dai Gruppi DS-U e Verdi-U per la mancata presenza di senatori in corrispondenza di luci accese).

Invito i senatori segretari, se non hanno altre attività da svolgere, a controllare la regolarità della votazione.

Nell'ultima fila dei banchi del centro-destra vi sono luci accese cui non corrispondono senatori presenti. Invito i commessi ad eseguire le indicazioni dei senatori segretari.

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.14, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

TIRELLI (LNP). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TIRELLI (LNP). Signor Presidente, l'ultima verifica del numero legale è durata almeno un minuto e mezzo, anche perché uno dei senatori segretari stava tranquillamente parlando al telefono. Poi si è svegliato di colpo; adesso sta continuando giustamente la sua telefonata.

Vorrei sapere se questo è un atteggiamento volto a perdere tempo. Non è possibile che le verifiche del numero legale durino così a lungo; il controllo deve essere contestuale ed immediato.

PRESIDENTE. Le situazioni irregolari, se ci sono, vengono segnalate da entrambi i senatori segretari, come effettivamente è accaduto. Comunque, è dovere della Presidenza controllare che la votazione sia regolare.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.2.

MALABARBA (Misto-RC). Ritenendo che questo emendamento sia uno tra i più importanti di quelli riferiti all'articolo 1, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Malabarba, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.2, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori. (La senatrice De Petris fa cenno di voler intervenire).

Non è approvato.

Intende intervenire, senatrice De Petris?

DE PETRIS (Verdi-U). La mano líavevo alzata prima del voto, signor Presidente.

PRESIDENTE. Ma io prima devo procedere al voto e poi le posso dare la parola.

Prego, senatrice.

DE PETRIS (Verdi-U). Sul prossimo emendamento le chiedo subito di poter votare con il sistema elettronico.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.37, 1.38, 1.40, 1.41, 1.42 e 1.45 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.208.

MALABARBA (Misto-RC). Signor Presidente, essendo questíemendamento complementare con il precedente 1.2, credo sia da verificare su di esso il numero legale, perché ritengo che in questa votazione debba esserci una presenza autorevole di senatori in Aula.

PRESIDENTE. Senatrice De Petris, è stata avanzata una richiesta di verifica del numero legale. Lei conferma la richiesta di votazione nominale mediante procedimento elettronico?

DE PETRIS (Verdi-U). No, signor Presidente, mi associo alla richiesta del senatore Malabarba.

 

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di verifica del numero legale risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e
963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.208, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.8.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.8, presentato dal senatore Guerzoni.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

PASSIGLI (DS-U). Cíè un poí di voti in più (Indicando i banchi della maggioranza).

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.9, identico allíemendamento 1.15.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, anche su questi due emendamenti chiedo che si possa votare con il procedimento elettronico.

Inoltre, poiché sento sempre dei commenti, è doveroso che faccia una precisazione. Noi avremmo volentieri esposto a lungo il nostro pensiero (come abbiamo tentato di fare in Commissione), se non ci fosse stato, come al solito, il contingentamento dei tempi.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.9, presentato dal senatore Budin e da altri senatori, identico allíemendamento 1.15, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 1.46 e 1.47 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Domando al senatore Boscetto se accoglie líinvito del Governo al ritiro dellíemendamento 1.1. (La senatrice De Petris fa cenno di voler intervenire).

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, il parere del Governo è favorevole.

PRESIDENTE. Ne prendo atto.

Metto ai voti l'emendamento 1.1, presentato dai senatori Boscetto e Pastore.

È approvato.

Intende intervenire, senatrice De Petris?

DE PETRIS (Verdi-U). Avevo chiesto di intervenire sullíemendamento 1.1, mentre parlava con il senatore Boscetto, signor Presidente.

PRESIDENTE. Mi dispiace, non ho colto la sua richiesta.

Gli emendamenti 1.48 e 1.49 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.210.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.210, presentato dal senatore Boco e da altri senatori Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

(Il senatore Cortiana fa cenno alla senatrice segretario di controllare la corrispondenza tra le luci sui banchi e i senatori. Commenti dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP)

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.50, 1.51 e 1.52 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.53.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, e che ognuno voti per sé. Dal momento che abbiamo tra il pubblico tanti giovani ragazze e ragazzi, cerchiamo di dare il buon esempio. (Commenti dai Gruppi FI, AN, UDC:CCD-CDU-DE e LNP).

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.53, presentato dal senatore Boco e da altri senatori. Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.212 e 1.213 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.54.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.54, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 1.58 e 1.214 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.59.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.59, presentato dal senatore Boco e da altri senatori. Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.60, 1.61 1.62 e 1.64 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.65.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 1.65, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 1.67, 1.66 e 1.68 sono inammissibili, in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.69.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, trattandosi di un emendamento importante che riguarda il ruolo delle associazioni, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris , risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 1.69, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 1.70 e 1.71 sono inammissibili, in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.72.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, anche su questo emendamento chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.72, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 55,770,795,797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.74.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.74, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55,770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.73.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.73, presentato dal senatore Boco e da altri senatori. Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55,770,795,797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.75 e 1.76 sono inammissibili, in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.77.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 1.77, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55,770,795,797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 1.10a, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

DE PETRIS (Verdi-U). Ne chiediamo la votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

L'emendamento 1.10a pertanto è improcedibile.

Metto ai voti l'emendamento 1.16, presentato dal senatore Boco, identico agli emendamenti 1.16a, presentato dai senatori Boscetto e Pastore, e 1.215 presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Eí approvato.

Sono di conseguenza preclusi gli emendamenti 1.5, 1.78a, 1.78, 1.84, 1.79a, 1.79, 1.80a, 1.80, 1.81, 1.3a, 1.3 e 1.82. Líemendamento 1.1a è invece ritirato.

Metto ai voti líarticolo 1, nel testo emendato.

È approvato.

Passiamo allíesame dellíarticolo 2, sul quale sono stati presentati emendamenti che si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è contrario a tutti gli emendamenti, con la sola eccezione degli emendamenti 2.1 e 2.2, per i quali cíè un invito al ritiro.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.4, identico agli emendamenti 2.5 e 2.200.

DE PETRIS (Verdi-U). Considerata líimportanza di tali emendamenti, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.4, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico agli emendamenti 2.5, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e 2.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770,795,797 e 963 795

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.22.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770,795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 2.22, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Líemendamento 2.9 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.10.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.10, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge n. 795

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.11.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.11, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.12.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.12, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.13.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.13, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55,770,795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.14.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.14, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.201.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.201, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 2.23, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Gli emendamenti 2.15, 2.16 e 2.17 sono preclusi dalla reiezione degli emendamenti 2.10, 2.11 e 2.12.

Gli emendamenti 2.29, 2.26 e 2.27 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.28.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.28, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.18.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.18, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.8, identico allíemendamento 2.202.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.8, presentato dal senatore Guerzoni, identico allíemendamento 2.202, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.20.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.20, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.203.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.203, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.19.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.19, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Presidenza del vice presidente CALDEROLI

PRESIDENTE. Gli emendamenti 2.30, 2.31, 2.32, 2.33, 2.34, 2.35, 2.36, 2.37, 2.38, 2.39, 2.40, 2.41, 2.42 e 2.43 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.44.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.44, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 2.204.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795,797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 2.204, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "con le parole".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la seconda parte dell'emendamento 2.204, nonché gli emendamenti 2.46 e 2.47.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.45.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.45, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770,795, 797 e 963

PRESIDENTE. L'emendamento 2.1 si intende ritirato.

Chiedo ai presentatori dell'emendamento 2.300 se accolgono l'invito a ritirarlo.

TOIA (Mar-DL-U). Manteniamo in votazione l'emendamento.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Sottoscrivo l'emendamento 2.300.

PRESIDENTE. Ne prendo atto.

Metto ai voti l'emendamento 2.300, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 2.43, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.206.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.206, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.6.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.6, presentato dai senatori Guerzoni e Vitali.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 2.24, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.206a.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.206a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

(La senatrice segretario segnala al Presidente che un dispositivo di votazione è coperto da un giornale).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.207.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.207, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.208.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

(La senatrice segretario segnala al Presidente che il senatore Borea ha nuovamente coperto un dispositivo di votazione con un giornale. Il Presidente invita l'assistente parlamentare a verificare la segnalazione e ad estrarre la tessera. Il dispositivo di votazione rimane acceso).

Colleghi, evitiamo questi giochini ridicoli che fanno soltanto perdere tempo!

Il Senato è in numero legale.

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 2.208, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 2.7.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, come si spiega il fatto che il dispositivo di votazione rimane acceso anche dopo l'estrazione della tessera?

PRESIDENTE. Senatrice De Petris, ciò è accaduto perché la votazione era stata dichiarata chiusa.

DE PETRIS (Verdi-U). Credo sia necessaria una verifica del nostro sistema elettronico. Comunque, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, sulla prima parte dell'emendamento 2.7.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 2.7, presentato dai senatori Guerzoni e Vitali, fino alle parole "le seguenti".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Colleghi, il numero legale c'è, evitiamo di votare per altri!

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn.
55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la seconda parte dell'emendamento 2.7 e gli emendamenti 2.2, 2.301 e 2.302.

Passiamo alla votazione dellíemendamento 2.209.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.209, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Líemendamento 2.210 è inammissibile in quanto privo di contenuto modificativo.

Metto ai voti l'emendamento 2.211, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.25.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 2.25, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.212.

RIPAMONTI (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 2.212, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 2.

È approvato.

Passiamo allíesame dellíarticolo 3, sul quale sono stati presentati emendamenti e ordini del giorno che invito i presentatori ad illustrare.

BOCO (Verdi-U). Signor Presidente, do per illustrati gli emendamenti da me presentati.

MALABARBA (Misto-RC). Signor Presidente, in questo articolo, che concerne la programmazione annuale dei flussi migratori, si prevede che il Presidente del Consiglio provveda in via transitoria, con un proprio decreto, nel limite delle quote stabilite per líanno precedente.

Si tratta innanzitutto di una disposizione assolutamente poco chiara sotto diversi profili. In primo luogo, il Presidente del Consiglio potrebbe intervenire in via transitoria sulla determinazione di quote soltanto se si prevedesse che poi durante líanno entrasse effettivamente in vigore il decreto di determinazione delle quote stesse.

In secondo luogo, non si prevede quale sia la natura giuridica del decreto transitorio, né se su di esso si debbano acquisire i prescritti pareri parlamentari e della Conferenza unificata. La disposizione introdotta dallíarticolo 3 del disegno di legge appare perciò non priva di ambiguità e di dubbi di legittimità costituzionale, perché impedisce alle Camere e alla Conferenza unificata di esprimere un proprio parere anche nei casi in cui il Governo scelga di non adottare una nuova determinazione delle quote di ingressi per lavoro, ma di adottare interventi transitori.

Di fatto, essa conferisce al Governo la facoltà totalmente discrezionale di togliere efficacia, in tutto o in parte, alle norme legislative in vigore in materia di ingressi per lavoro e ciò contrasta con la riserva di legge in materia di condizione giuridica dello straniero prevista dallíarticolo 10, secondo comma, della Costituzione.

In terzo luogo, la norma finisce per consentire al Presidente del Consiglio dei ministri di ritenere il limite delle quote adottato con il decreto relativo allíanno precedente un mero limite massimo, al di sotto del quale sarebbe dunque consentito fare qualsiasi scelta, inclusa quella di non prevedere alcun tipo di quota di ingresso.

La norma in ogni caso è lacunosa, perché si riferisce soltanto ai precedenti limiti quantitativi, ma non prevede alcun effetto degli eventuali limiti qualitativi previsti con tale decreto.

Questa è la ragione che attiene ai singoli emendamenti che purtroppo non ho il tempo di illustrare con questo mio intervento di carattere generale.

GUERZONI (DS-U). Signor Presidente, do per illustrati gli emendamenti da me presentati.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, desidero brevemente richiamare líattenzione dellíAula sul senso dellíemendamento 3.300, di cui sono prima firmataria, il cui significato è evidente, ma che, al di là del contenuto, ha anche una finalità che vorrei sottolineare.

Mi riferisco allíintenzione di evidenziare che la definizione dei flussi è un momento che prevede integrazione e collaborazione, e che vi è bisogno quindi di attivare le cosiddette reti informali dellíaccoglienza che le ricerche - non il nostro solidarismo, che pure riconfermiamo in questa sede - dicono essere estremamente efficaci.

Mi rivolgo in particolare anche al Sottosegretario, che spesso si è fatto portavoce e ha colloquiato con le associazioni di volontariato, il quale sono certa accoglierà ed esprimerà parere positivo sullíemendamento che sto illustrando.

Allora, già dal momento della determinazione dei flussi c'è bisogno di queste reti, che poi provvedono per diversi bisogni. Pertanto, non chiamarle al tavolo dove si prendono le decisioni vuol dire avere una visione statalista e autoreferenziale sugli enti pubblici e non credere alla collaborazione di quel volontariato che spesso alcuni settori della maggioranza invocano come interlocutore privilegiato.

Aspetto il Governo a questo banco di prova; sono certa che quest'emendamento verrà accolto; in caso contrario, ne dedurremo che il vostro spirito è quello di fare a meno delle associazioni di volontariato.

Preannuncio che su tale emendamento chiederò la votazione nominale, mediante sistema elettronico.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, desidero illustrare gli emendamenti 3.205 e 3.212, che si riferiscono al medesimo problema, sul quale richiamo l'attenzione del Governo.

Ci sono attività, come quella turistica invernale, che iniziano già nel mese di dicembre. Se aspettiamo il 31 dicembre per fissare le quote e dare le relative autorizzazioni, si arriva fuori tempo rispetto alle necessità degli operatori del settore. Egualmente, decidere l'anno prima, con 11 mesi di anticipo, impedisce di valutare le reali necessità del settore. Pertanto, anticipare di un mese la scadenza per la fissazione delle quote, come propongo nell'emendamento 3.205, consente di programmare meglio la richiesta di lavoratori stagionali nel settore del turismo invernale.

Anche l'emendamento 3.212 parte da questa considerazione. Se si interviene, con decreto del Presidente del Consiglio, dopo che sono scaduti i termini del 31 dicembre, si apprendono con ritardo quali sono le condizioni esistenti.

La norma attualmente vigente prevede che il Presidente del Consiglio possa emanare un decreto sulla base dei limiti dell'anno precedente, ma anche in questo modo gli operatori non sanno quali quote di lavoratori avranno a disposizione. Se invece si prevede che, in caso di mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale, restano confermate almeno in via transitoria le quote stabilite per l'anno precedente, almeno l'operatore sa quale rapporto può avere con i lavoratori stagionali.

Chiedo quindi al Governo di prestare attenzione a questo tema, visto che anche altri colleghi lo hanno affrontato.

MALAN (FI). Signor Presidente, ritiro gli emendamenti 3.500 e 3.6.

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, desidero aggiungere la mia firma agli emendamenti 3.205 e 3.212, presentati dal senatore Gubert.

VIVIANI (DS-U). Signor Presidente, tra i vari emendamenti che ho presentato all'articolo 3, desidero illustrare l'emendamento 3.305, che ritengo di particolare importanza. Tra l'altro, segnalo che è stato presentato anche da alcuni colleghi della maggioranza un emendamento di analogo contenuto.

L'obiettivo di questo emendamento è quello di dare una risposta positiva ad alcune esigenze sollevate in particolare dagli industriali veneti. In sostanza, si propone che i flussi concordati a livello regionale, attraverso un accordo di programma quadro concordato tra le istituzioni locali e le parti sociali (che sono le parti più rappresentative della società), vengano considerati aggiuntivi rispetto alle quote fissate a livello nazionale.

Mi sembra che con questa scelta ci sia una grande assunzione di responsabilità da parte dei soggetti che sono le maggiori espressioni della società regionale, anche perché negli accordi di programma non si prevede solamente l'entità dei flussi, ma si individuano anche tutti i servizi relativi alla formazione nei Paesi di origine, alla selezione per l'ingresso al lavoro, alla soluzione del problema abitativo, all'integrazione culturale e sociale, con l'assunzione dei relativi oneri. Mi sembra che questa forte assunzione di responsabilità vada premiata, anche perché rappresenta un'applicazione positiva del principio di sussidiarietà.

Chiedo perciò al Governo un'analoga assunzione di responsabilità, visto che si tratta di un emendamento trasversale, che interpreta un'esigenza molto forte espressa dalla regione da cui provengo, cioè il Veneto.

BASSO (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BASSO (DS-U). Signor Presidente, intervengo per chiedere di aggiungere la mia firma allíemendamento 3.305 del senatore Viviani.

PRESIDENTE. La Presidenza ne prende atto, senatore Basso.

VITALI (DS-U). Signor Presidente, credo che líemendamento 3.17 sia particolarmente importante, perché consente di introdurre nel provvedimento in discussione líattuazione di quanto previsto dal nuovo articolo 118 della Costituzione in vigore. Tale articolo prevede che su questa materia, cioè quella dellíimmigrazione, vi sia un coordinamento tra le politiche dello Stato e quelle delle Regioni e delle autonomie locali.

Sarebbe particolarmente grave se il Parlamento approvasse una legge su questa materia senza attuare la nuova disposizione costituzionale; grave a tal punto da rendere evidentemente possibili ricorsi e contenziosi molto complessi anche in questa materia, così come sta accadendo sulla legge finanziaria e sulle altre leggi che le Regioni hanno giustamente impugnato di fronte alla Corte costituzionale per incostituzionalità.

Credo quindi che prevedere uníintesa con la Conferenza Stato-Regioni, che consenta anche il monitoraggio su tutte le politiche migratorie, sia il modo per attuare la disposizione costituzionale.

Qualora la maggioranza e il Governo si opponessero allíintroduzione di questíemendamento, dovranno poi spiegare alle Regioni e alle autonomie locali come intendono rispettare il dettato costituzionale. (Applausi della senatrice Pagano).

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Do per illustrati gli emendamenti del Governo.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti e ordini del giorno si intendono illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti, con le seguenti precisazioni.

Per quanto riguarda l'emendamento 3.300, vi è la massima considerazione delle esigenze e dei contributi che possono fornire le associazioni di volontariato, ma cíè anche la considerazione della circostanza che il procedimento è al tempo stesso complesso, ma richiede celerità di attuazione. Per questo, tenendo conto che le associazioni di volontariato saranno prese in considerazione, si può valutare anche líaccoglimento in questo senso di un ordine del giorno come raccomandazione, ma appesantire il procedimento con un passaggio di questo tipo sembra eccessivo.

Le altre eccezioni ai pareri contrari riguardano gli emendamenti 3.204, 3.205, 3.3 e 3.8, per i quali mi rimetto allíAula, mentre formulo invito al ritiro per gli emendamenti 3.5, 3.4 e 3.37. Circa questíultimo, líemersione riguarderà in modo particolare líassistenza familiare, della quale si occupa un successivo emendamento del Governo.

Formulo un invito al ritiro anche per gli emendamenti 3.304, 3.501 e 3.7, per il quale ultimo vengono introdotti dei vincoli che appaiono eccessivi.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.29, identico all'emendamento 3.200.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 3.29, presentato dal senatore Boco ed altri senatori, identico all'emendamento 3.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.201.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.201, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.30.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 3.30, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.26.

GUERZONI (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GUERZONI (DS-U). Signor Presidente, vorrei raccomandare all'attenzione dell'Aula questo emendamento che, assieme al successivo 3.19 e ad un altro che troverete nelle pagine successive dello stampato, cerca di intervenire affinché - come chiedono tutte le associazioni imprenditoriali e i sindacati - il decreto annuale per la quota di ingresso sia senz'altro pubblicato entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento, cosicché con il 1ƒ gennaio dell'anno successivo si creino le condizioni per applicarlo.

E' una richiesta che avete tutti conosciuto e mi sembra fondata. In sostanza, si tratta di dare certezza alle imprese che con l'inizio dell'anno potranno contare sulla quota di ingressi prevista.

Chiedo infine la votazione a scrutinio simultaneo mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Guerzoni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.26, presentato dal senatore Guerzoni.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

MORANDO (DS-U). Poi vi lamentate che chiediamo la verifica del numero legale, almeno una volta il rappresentante del Governo dovrebbe replicare!

PRESIDENTE. Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 3.15, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.19.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.19, presentato dai senatori Guerzoni e Vitali.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Chiedo alla presentatrice dell'emendamento 3.300 se accoglie l'invito del Governo a ritirare l'emendamento e trasformarlo in un ordine del giorno che il Governo accoglierebbe come raccomandazione.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, accolgo l'invito del Governo.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 3.202.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 3.202, presentato dal senatore Malabarba ed altri senatori, fino alle parole "apposito monitoraggio".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. A seguito della precedente votazione risultano preclusi la seconda parte dell'emendamento 3.202 e gli emendamenti 3.18a e 3.21a.

Líemendamento 3.203 è inammissibile, in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.14.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.14, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.204, identico agli emendamenti 3.205, 3.3 e 3.8.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.204, presentato dal senatore Kofler e da altri senatori, identico agli emendamenti 3.205, presentato dai senatori Gubert e Brutti Massimo, 3.3, presentato dai senatori Boscetto e Pastore, e 3.8, presentato dal senatore Kofler e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 3.33, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.207.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, anche su questo emendamento del Gruppo dei Verdi chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.207, presentato dal senatore Boco e dal altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione. Commenti dal Gruppo DS-U).

Onorevoli colleghi, vi prego di allontanarvi il meno possibile dai vostri posti.

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.36.

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale. Dai banchi del Gruppo DS-U vengono segnalate tessere inserite alle quali non corrispondono senatori).

Invito gli assistenti parlamentari ad estrarre le tessere indicate.

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 3.36, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.208.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.208, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione commenti dal Gruppo DS-U).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Ricordo che líemendamento 3.500 è stato ritirato.

VALDITARA (AN). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

VALDITARA (AN). Signor Presidente, ritiro l'emendamento 3.5.

PRESIDENTE. La Presidenza ne prende atto.

Il rappresentante del Governo ha invitato anche i presentatori dellíemendamento 3.209 a ritirarlo.

MALABARBA (Misto-RC). Signor Presidente, insistiamo per la votazione.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 3.209, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 3.13, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.22.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, poiché credo che l'emendamento 3.22, presentato dal sentore Guerzoni, sia molto importante, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.22, presentato dal senatore Guerzoni.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.31.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.31, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770,795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 3.12.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 3.12, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole "la necessità".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770,795, 797 e 963

PRESIDENTE. Sono pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento e gli emendamenti 3.210 e 3.34.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.23.

GUERZONI (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GUERZONI (DS-U). Signor Presidente, líemendamento 3.23 mi sembra di merito e del tutto ragionevole.

Sapete che le quote annuali per tante ragioni non sono mai sufficienti rispetto alle esigenze delle imprese. Ebbene, allorché si verifichi che le richieste delle imprese superino il 50 per cento delle quote previste per líanno in corso, con questo emendamento si autorizza il Governo ad emanare subito un decreto aggiuntivo, affinché venga almeno temperata a favore delle attività produttive la differenza tra le esigenze rappresentate dalle imprese e le decisioni di ammissione durante líanno.

Spero lo consideriate per il suo merito e chiedo per esso il voto elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Guerzoni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

MORANDO (DS-U). Il Governo una volta dovrà pure rispondere!

PRESIDENTE. Nel tempo in cui verifichiamo il supporto alla richiesta, il rappresentante del Governo potrà riflettere se intervenire o meno. Se lo desidera, potrà alzare la mano e io gli darò immediatamente la parola.

MORANDO (DS-U). E sarà meglio che lo desideri qualche volta!

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. La possibilità di emanare decreti per flussi aggiuntivi nel corso dellíanno è già prevista da altre disposizioni dello stesso disegno di legge.

Pertanto, la disposizione contenuta nellíemendamento 3.23 non è necessaria.

PRESIDENTE. Verifichiamo dunque se la richiesta avanzata dal senatore Guerzoni risulta appoggiata.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.23, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770,795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.35.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.35, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge
nn. 55, 770,795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 3.27, presentato dal senatore Battafarano e da altri senatori.

Non è approvato.

 

 

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.211.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.211, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.28.

GUERZONI (DS-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Guerzoni, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 3.28, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 3.20, presentato dai senatori Guerzoni e Vitali.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.212.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, líAssemblea, quasi allíunanimità, ha accettato líanticipo del termine al 30 novembre per consentire alle imprese turistiche di operare con maggiore certezza. Se lasciamo indefinita la quota oltre il 30 novembre, compromettiamo questo risultato. Se le politiche del Governo portano a restringere la quota, esso può intervenire entro il 30 novembre con il decreto. Ma se non provvede, perché dobbiamo lasciare moltissime imprese turistiche nellíincertezza? Ritengo che sarebbe opportuno eliminare questa incertezza, anche perché si può sempre intervenire in maniera più adeguata in seguito.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, líultima parte dellíarticolo 3, che introduce il comma 4 allíarticolo 3 del decreto legislativo in vigore, prevede che, in caso di mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale, il Presidente del Consiglio dei ministri provvede, in via transitoria, con proprio decreto, nel limite delle quote stabilite per líanno precedente. È esattamente líobiettivo dellíemendamento, che pertanto è superfluo.

PRESIDENTE. Senatore Gubert, insiste per la votazione dellíemendamento 3.212?

GUBERT (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, "nel limite delle quote" vuol dire che non si sa quante sono, invece dicendo che sono confermate le quote dellíanno precedente si sa quante sono. Pertanto, in un caso vi è líincertezza, nellíaltro la certezza: non è la stessa cosa.

Insisto per la votazione dellíemendamento, lamentandomi per il fatto che il Governo non ha compiuto questo piccolo sforzo per comprendere una situazione reale di disagio di molti operatori turistici.

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, non sfugge a nessuno la ragionevolezza dellíemendamento proposto dal senatore Gubert, come a nessuno sfugge líatteggiamento di chiusura verso qualsiasi modificazione ragionevole, anche minima, che viene manifestato dal Governo.

Annuncio che noi voteremo a favore dellíemendamento presentato dal senatore Gubert, che io stesso ho sottoscritto, e mi associo alla richiesta di votazione nominale con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris.

RIPAMONTI (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, l'emendamento presentato dal senatore Gubert è condivisibile. Del resto, noi ne abbiamo presentato uno simile. Chiedo al senatore Gubert di poter aggiungere la firma, a nome del Gruppo Verdi, allíemendamento 3.212.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.212, presentato dal senatore Gubert e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Líemendamento 3.4 si intende ritirato.

Metto ai voti l'emendamento 3.213, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico allíemendamento 3.32, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, allíemendamento 3.301, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici, e allíemendamento 3.303, presentato dai senatori Guerzoni e Viviani.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.214.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.214, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

 

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 3.1.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 3.1, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori, fino alla parola: "aumentate".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 3.1 e l'emendamento 3.2.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.24.

GUERZONI (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GUERZONI (DS-U). Signor Presidente, anche questo emendamento interviene per correggere, sia pure parzialmente, la quota degli ingressi annuali. La proposta, infatti è tesa ad aumentare tale quota parzialmente quando essa si riveli fortemente deficitaria rispetto alle richieste dell'apparato produttivo.

Pertanto invito a votare in favore di tale proposta. (Il sottosegretario Mantovano fa cenno di voler intervenire).

Ringrazio il Sottosegretario, ma le risposte del Governo non risultano affatto pertinenti giacché si riferiscono al testo unico e all'articolo 3, però questi emendamenti tendono a porre una condizione specifica e nuova al Governo. In sostanza, qualora si verifichi quella determinata situazione, il Governo deve aumentare la quota di ingresso. Questo è quanto richiesto dalla mia proposta, come anche da quella presentata dal senatore Gubert. È inutile che il Sottosegretario risponda che ciò è possibile. Infatti, è possibile anche nelle condizioni attuali, ma desideriamo creare le condizioni affinché il Governo sia obbligato ad aumentare la quota in presenza di certe situazioni.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo ha la ferma intenzione di intervenire prima, dal momento che l'articolo 3 del disegno di legge n. 795 al nostro esame recita: "Qualora se ne ravvisi la necessità, ulteriori decreti possono essere emanati durante l'anno"; quindi, prima ancora della scadenza. Dopodiché le valutazioni devono essere svolte di anno in anno e non vi può essere l'equivalente del credito formativo scolastico.

PAGANO (DS-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice Pagano, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.24, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Senatore Malan sull'emendamento 3.6 vi è un invito al ritiro. Cosa intende fare?

MALAN (FI). Lo ritiro.

PRESIDENTE. L'emendamento 3.37 si intende ritirato.

Per quanto riguarda l'emendamento 3.304, è stato avanzato un invito al ritiro. Chiedo al presentatore se intende accoglierlo.

GABURRO (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, ritiro l'emendamento 3.304.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 3.215, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 3.501 è stato ritirato, mentre sull'emendamento 3.305 c'è un invito al ritiro. Chiedo ai presentatori se intendono accoglierlo.

BARATELLA (DS-U). Non ritiro l'emendamento e domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BARATELLA (DS-U). Signor Presidente, intendo mantenere l'emendamento 3.305 perché esso è stato sollecitato non solo dall'associazione industriali, ma da tutte le organizzazioni di impresa del Veneto. Evidentemente non si tratta di richieste campate in aria, ma da istanze provenienti anche dalla concertazione a cui si richiamava poc'anzi il senatore Viviani.

Chiedo pertanto all'Aula di pronunciarsi in maniera favorevole e, nel contempo, la votazione nominale con scrutinio simultaneo.

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TOIA (Mar-DL-U). Dichiaro il voto favorevole del mio Gruppo su questo emendamento e chiedo di aggiungere la mia firma, insieme a quella dei senatori Giaretta, Treu e Bedin.

CREMA (Misto-SDI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CREMA (Misto-SDI). Signor Presidente, dichiaro il voto favorevole e chiedo di aggiungere le firme del Gruppo Misto-SDI.

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.305, presentato dal senatore Viviani e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 3.10a.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione elettronica.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 3.10a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alla parola: "costituiscono".

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963.

PRESIDENTE. A seguito della precedente votazione risultano preclusi la restante parte dell'emendamento, nonché l'emendamento 3.10.

Chiedo al senatore Falcier se accoglie l'invito a ritirare l'emendamento 3.7.

FALCIER (FI). Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Ne prendo atto.

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 3.16, presentato dal senatore Di Siena e da altri senatori, fino alle parole. "decreti aggiuntivi".

Non è approvata.

A seguito della precedente votazione risultano preclusi la restante parte dell'emendamento, nonché l'emendamento 3.11.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.17.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo mediante procedimento elettronico di un emendamento che ripropone il ruolo delle regioni nella determinazione dei flussi di immigrazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.17, presentato dal senatore Vitali.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.25.

GUERZONI (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GUERZONI (DS-U). Signor Presidente, l'emendamento 3.25 prevede che il Parlamento possa intervenire ogni anno in materia di regolazione dell'ingresso di stranieri per motivi di lavoro. Senza questa norma il Governo può decidere che per un determinato anno non sono necessari ingressi, prescindendo dal parere del Parlamento, che è invece previsto dal testo unico.

Se l'emendamento sarà approvato, il Governo dovrà venire in Parlamento ad argomentare le ragioni per le quali non ritiene di adottare il decreto sugli ingressi per un determinato anno. Se l'emendamento sarà respinto, il Governo potrà decidere in via amministrativa di annullare la quota, senza alcun controllo parlamentare.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, penso che si stia esagerando. Questo Governo stabilisce per la prima volta, all'articolo 2 del testo in esame, l'istituzione di un comitato per il coordinamento e il monitoraggio con l'intervento dei rappresentanti delle Regioni, e non solo, il che non è mai accaduto nell'applicazione della cosiddetta legge Turco-Napolitano.

Il comitato per il coordinamento e il monitoraggio avrà una funzione di attenzione costante verso tutto ciò che riguarda l'immigrazione, inclusa la determinazione dei flussi da parte dei decreti. Mi sembra che l'apertura nei confronti delle Regioni e degli enti locali sia superiore rispetto al passato e renda superfluo questo emendamento.

BRUTTI Massimo (DS-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUTTI Massimo (DS-U). Signor Presidente, desidero rivolgere un educato invito al rappresentante del Governo: ometta frasi che possono suonare offensive per l'opposizione. Nessuno sta esagerando; presentiamo proposte e chiediamo che il Governo si pronunci nel merito. Quindi basta con questo atteggiamento offensivo nei confronti dell'opposizione! (Applausi dal Gruppo DS-U. Vivaci commenti dai Gruppi FI, AN e UDC:CCD-CDU-DE).

PRESIDENTE. Colleghi, offensivo è questo "muggito" che non è consentito neppure a quest'ora.

Metto ai voti l'emendamento 3.25, presentato dal senatore Guerzoni.

Non è approvato.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli ordini del giorno G100 e G101.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Accolgo come raccomandazione l'ordine del giorno G100, purché alla terza riga la parola: "privilegi" sia sostituita con l'altra: "preferenze" e, alla lettera a), siano soppresse le seguenti parole: "ai quali è comunque riservato un quarto di dette quote".

Accolgo come raccomandazione anche l'ordine del giorno G101, ma con qualche precisazione. L'ordine del giorno in esame, se accolto come proposto, porrebbe vincoli procedimentali abbastanza rigidi, che potrebbero contrastare con l'esigenza di celerità alla base del procedimento, che deve essere sottoposto anche al vaglio delle Camere.

Pertanto, propongo di modificarlo come segue: "Il Senato, in sede di approvazione dell'articolo 3 del disegno di legge n. 795, impegna il Governo ad acquisire i pareri resi dai Consigli di cui all'articolo 3, comma 6, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998".

PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se accolgono le modifiche suggerite dal sottosegretario Mantovano e se insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno.

MALAN (FI). Accolgo la modifica proposta e non insisto per la votazione dell'ordine del giorno G100.

FALCIER (FI). Anch'io accolgo la modifica proposta dal Governo e non insisto per la votazione dell'ordine del giorno G101.

TOIA (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, desidero ricordare all'Aula e al Governo che ho trasformato l'emendamento 3.300 in ordine del giorno; ne sto preparando il testo e lo farò pervenire al più presto alla Presidenza.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'articolo 3, nel testo emendato.

È approvato.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 3.0.1a.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 3.0.1a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alla parola: "privato".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Restano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento e l'emendamento 3.0.1.

MAGRI (UDC:CCD-CDU-DE). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MAGRI (UDC:CCD-CDU-DE). Signor Presidente, segnalo che nella precedente votazione il mio dispositivo di voto non ha funzionato.

PRESIDENTE. Ne prendo atto. Comunque, ci sono molti altri che hanno votato anche per lei!

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.0.2.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 3.0.2, presentato dal Governo.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione del disegno di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i presentatori ad illustrare.

MALABARBA (Misto-RC). Signor Presidente, intervengo per illustrare rapidamente le nostre osservazioni sullíarticolo 4, di cui il Gruppo di Rifondazione comunista chiede la soppressione.

La previsione della revoca immediata del permesso di soggiorno per lavoro stagionale in caso di abuso ci appare ambigua e di dubbia legittimità costituzionale. La mancata previsione di criteri per individuare tale abuso dà allíamministrazione una discrezionalità illimitata e così viola la riserva di legge in materia di condizione giuridica dello straniero prevista dallíarticolo 10, comma secondo, della Costituzione.

Circa il rinnovo dei permessi, líarticolo 4 è particolarmente negativo perché, in primo luogo, prevede che i termini entro i quali si deve presentare alla questura la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno non siano più uguali per tutti i tipi di permesso di soggiorno, ma differenziati sulla base della durata dei permessi. Si tratta di uníinnovazione che irrigidisce in modo inutilmente vessatorio i termini e le modalità per il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro.

In secondo luogo, il potere di rinnovare il permesso di soggiorno è attribuito non più al questore della provincia in cui lo straniero si trova o dimora, ma al questore della provincia in cui risiede; altra vessazione: si impedisce agli stranieri non iscritti anagraficamente di rinnovare il proprio permesso di soggiorno o si impone agli iscritti, che da poco abbiano trasferito la propria dimora o abbiano fatto domanda di trasferimento di residenza, di presentarsi alla questura competente per un luogo con il quale ormai non hanno più alcun legame.

In terzo luogo, la durata del permesso di soggiorno rinnovato è ridotta a metà. Si sopprime così la possibilità di rinnovare un permesso di soggiorno per una durata superiore al periodo precedente, e ciò rafforza la precarietà della condizione di ogni straniero regolarmente soggiornante.

VITALI (DS-U). Signor Presidente, in questo articolo si fa riferimento al contratto di soggiorno per lavoro subordinato come condizione per ottenere il permesso di soggiorno.

Nella sua replica alla discussione generale, il sottosegretario Mantovano ha continuato a sostenere che in questo modo ci si avvicinerebbe allíEuropa. Non è affatto così, perché la direttiva europea non prevede nessuna forma speciale di contratto di lavoro per i lavoratori stranieri; semplicemente, e giustamente, la direttiva europea richiede una semplificazione, cioè líunificazione in un unico atto amministrativo del permesso di soggiorno e del contratto di lavoro, denominando questo atto "permesso di soggiorno lavoratore".

Se il Governo e la maggioranza avessero proposto questo, noi saremmo stati ben lieti di poter migliorare la normativa esistente in Italia rendendola più coerente con quella europea; ma, ripeto, di ciò assolutamente non si tratta. Díaltra parte - insisto -, già ora la normativa italiana prevede, come condizione dellíingresso nel nostro Paese, la sussistenza dei mezzi fondamentali di mantenimento economico e quindi líesistenza di un contratto di lavoro.

Ma cíè uníaffermazione che mi ha molto sorpreso nella replica del sottosegretario Mantovano e chiedo che la rettifichi, altrimenti mi toccherà dire che il Sottosegretario o è distratto o è un bugiardo (Commenti dal Gruppo AN. Richiami del Presidente), e in entrambi i casi non è buona cosa per un Sottosegretario di Stato.

PRESIDENTE. Mi spiace, collega, questíaffermazione devíessere sottoposta a una correzione: del bugiardo qui dentro non lo si dà a nessuno; non lo consento nei confronti dei senatori e tanto meno nei confronti del Governo. (Applausi dai Gruppi FI, AN e UDC:CCD-CDU-DE).

VITALI (DS-U). Ho chiesto al sottosegretario Mantovano una rettifica e specifico il punto. Dice il Sottosegretario che la direttiva europea, allíarticolo 11, comma 3, impone allo straniero la restituzione dei contributi versati se abbandona il territorio dello Stato.

Questa direttiva europea, al comma citato dal Sottosegretario, dice letteralmente: "Dopo la scadenza del permesso di soggiorno al lavoratore subordinato e in seguito al ritorno in un Paese terzo, gli ex titolari del "permesso lavoratore subordinato" hanno il diritto di richiedere ed ottenere la restituzione dei contributi versati".

È esattamente líopposto di quello che il Sottosegretario ha detto. Signor Presidente, ho chiesto una rettifica per non essere costretto a fare una delle due affermazioni che ho prima ricordato. (Applausi dal Gruppo DS-U).

VOCI DAI BANCHI DELLíOPPOSIZIONE. Bravo!

PETRINI (Mar-DL-U). Signor Presidente, riservandomi di entrare nel merito delle singole questioni, preannuncio la nostra contrarietà all'impianto dell'articolo 4, contrarietà che verrà poi motivata in base ai nostri emendamenti.

Vorrei anche rimarcare un fatto singolare. Nella replica di questa mattina il sottosegretario Mantovano non ha risparmiato vivaci polemiche nei confronti dell'opposizione. Ora, è curioso che lei, onorevole Sottosegretario, rimproveri all'opposizione atteggiamenti ideologici e culturali contrari al controllo del problema dell'immigrazione nel momento in cui il suo Ministro nella relazione annuale esalta i risultati ottenuti da questo Governo nella lotta all'immigrazione clandestina e ai reati connessi alla clandestinità, in particolare la prostituzione e lo spaccio di droga.

Quei risultati, sottosegretario Mantovano, sono stati ottenuti con la vigente legge Turco-Napolitano, che naturalmente è passibile di miglioramenti sia in sede legislativa, che in sede attuativa. Pertanto, se ci fosse un atteggiamento di maggiore serenità da parte sua, noi riusciremmo ad entrare nel merito degli argomenti senza rivolgerci reciproche accuse.

La sua replica di questa mattina rivela altresì - se mi permette - un difetto culturale: che l'opposizione eserciti una critica anche aspra ed un controllo anche severo nei confronti dell'azione del Governo è una cosa assolutamente fisiologica; che lei si trovi in quella posizione, sottosegretario Mantovano, per giustificare l'azione dell'Esecutivo anche a livello legislativo è altrettanto fisiologico. Noi mancheremmo al nostro ruolo istituzionale se non svolgessimo queste critiche.

Pertanto, la inviteremmo ad un atteggiamento meno preconcetto nei confronti delle nostre argomentazioni, stabilito - come è stato fatto - che voi state operando sull'impianto legislativo che vi abbiamo lasciato in eredità, nell'intento - spero - di migliorarlo nel caso si fosse dimostrato eventualmente mancante; miglioramento che, secondo noi, non è sicuramente contenuto nell'articolo 4, laddove si prevede il contratto di lavoro legato al permesso di soggiorno.

Noi dobbiamo distinguere chiaramente tra coloro che entrano nel Paese in condizioni di clandestinità e coloro che invece vengono per lavorare. Si tratta di due categorie totalmente diverse: i primi entrano senza permesso, i secondi entrano con un permesso e - se mi consente - con líhabitus psicologico e líatteggiamento infinitamente più sereno di chi vuole costruirsi una solida posizione sociale, integrandosi socialmente.

Pertanto, líimpianto persecutorio che si predispone nei confronti di questa categoria di lavoratori, che peraltro concorrono al benessere della nostra economia e della nostra vita sociale, è assolutamente erroneo. E', invece, condivisibile l'approntamento di strumenti atti a contrastare l'immigrazione clandestina, fenomeno problematico rispetto all'ordine sociale e alla tutela dei cittadini, perché chi si trova in condizioni di clandestinità è privo di qualsiasi diritto fondamentale.

In conclusione, possiamo condividere la lotta alla clandestinità, ma assolutamente non questo atteggiamento persecutorio nei confronti dei lavoratori stranieri. Entreremo poi nel merito delle singole questioni. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U).

CREMA (Misto-SDI). Signor Presidente, non voglio far perdere tempo allíAssemblea, anche perché líemendamento 4.236 si illustra da sé. Sono particolarmente interessato allíavviso del Governo nel merito, perché la cultura sottesa a questo emendamento è quella propria del buon padre di famiglia.

Mi riservo pertanto di intervenire nuovamente in sede di dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono tutti illustrati.

Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti in esame.

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati allíarticolo 4, con le seguenti eccezioni.

Per quanto riguarda líemendamento 4.14, invito i presentatori a ritirarlo; sullíemendamento 4.27 il parere del Governo è favorevole.

Invito il senatore Cambursano a riformulare líemendamento 4.106 (testo 2), sostituendo la parola "deve" con líaltra "può". Si tratta di una discussione già affrontata in Commissione: il "deve" appare estremamente vincolante e riguarderebbe anche stranieri per i quali non vi è alcuna necessità di rilievi fotodattiloscopici. Ove il mio invito non fosse accolto, il parere del Governo è contrario.

Sullíemendamento 4.107 esprimo parere favorevole; per quanto riguarda líemendamento 4.213, invito il senatore Del Pennino a ritirarlo. Invito altresì al ritiro dellíemendamento 4.500, in quanto vi sono dei casi rispetto a quelli presi in considerazione dal proponente in cui lo stage non è seguito automaticamente dal lavoro, per cui si tratta di un tipo di formulazione che rischia di creare problemi.

Il Governo si rimette allíAssemblea per quanto riguarda gli emendamenti 4.225, 4.18 e 4.13, mentre invita al ritiro degli emendamenti 4.17, 4.30 e 4.16. Analogamente, invito il senatore Bobbio a ritirare líemendamento 4.11, anche perché il contenuto della norma proposta è ripreso nella sua essenza dal successivo emendamento 4.28, su cui il Governo esprime parere favorevole.

Infine, invito il senatore Eufemi a ritirare líemendamento 4.10: ho già avuto modo di precisare che i contenuti della regolarizzazione sono indicati in un emendamento successivo del Governo.

Se il Presidente lo consente, vorrei fare delle puntualizzazioni in relazione ad alcuni interventi che sono stati svolti. Fermi restando gli stati soggettivi di ciascuno (ma mi permetto di far presente al senatore Petrini che riesco ad essere sereno quasi quanto lui), se egli leggerà per intero il resoconto della mia replica constaterà che ho fatto riferimento, quanto alle operazioni di polizia in corso, esattamente alla legislazione vigente e ho anche fatto delle considerazioni conseguenti, per cui forse una lettura complessiva può fugare certe riserve.

Quanto ai punti sottolineati dal senatore Vitali, vorrei far presente che il progetto di direttiva dellíUnione europea andrà poi calato, ovviamente, nella legislazione dei singoli Stati; che esso prevede, allíarticolo 3, un nesso strettissimo tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro - cioè líesistenza di un lavoro stabile - che diventa un requisito per líautorizzazione ad entrare in uno Stato europeo.

La legislazione italiana, come tutti sappiamo, stabilisce che la concessione del permesso di soggiorno appartiene alla competenza del questore, in quanto il rilascio è soggetto alla verifica di una serie di requisiti relativi soprattutto alla sicurezza. Il contratto di lavoro, invece, viene stipulato davanti ad altre autorità, che non sono quelle di pubblica sicurezza, e diventa uno dei requisiti per ottenere il permesso di soggiorno. Líessenza è identica a quella del progetto di direttiva europea.

Quanto alla rettifica che mi viene sollecitata, vorrei far presente che líarticolo 11, comma 3, del progetto di direttiva va letto anchíesso per intero, nel senso che si dice che "gli ex titolari del "permesso lavoratore subordinato" hanno diritto di richiedere e di ottenere la restituzione dei contributi loro versati, purché", e al "purché" segue una serie di eccezioni (che non leggo perché immagino che il senatore Vitali le abbia già viste, seppure non lette), le quali rendono la restituzione uníeccezione rispetto alla regola. Con questo credo di non aver rettificato, ma di aver letto ciò che è scritto nella direttiva.

Sui restanti emendamenti confermo il parere contrario. (Applausi dai Gruppi LNP, FI e AN).

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.1, identico agli emendamenti 4.48, 4.58, 4.82 e 4.200.

RIPAMONTI (Verdi-U). Proprio per il valore negativo che riveste líarticolo 4, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, di questi emendamenti soppressivi.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.1, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori, identico agli emendamenti 4.48, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, 4.58, presentato dal senatore Di Siena e da altri senatori, 4.82, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, e 4.200, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.59, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Non è approvato.

Sull'emendamento 4.14, identico agli emendamenti 4.300 e 4.301, cíè un invito al ritiro. I presentatori intendono accoglierlo?

VIVIANI (DS-U). Signor Presidente, confermo líemendamento 4.301 perché esso ha una rilevanza del tutto particolare, in quanto consente la regolarizzazione di lavoratori entrati regolarmente nel nostro Paese, che sono in regola con le leggi dello Stato ed hanno acquisito un lavoro. Con la nostra proposta viene attribuita al questore, valutato líinsieme delle circostanze, la facoltà di concedere a questi cittadini un permesso di lavoro.

Sarebbe una via per regolarizzare numerose posizioni, perché una buona parte del lavoro clandestino è proprio la conseguenza di tale situazione: cittadini extracomunitari che entrano regolarmente, che nel periodo in cui godono di un regolare permesso riescono a trovare un lavoro e che, con le procedure attuali, devono partire da zero per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, subendo così una forte spinta in direzione del lavoro clandestino.

Si tratterebbe di una regolarizzazione che non ha niente di illegale e che consentirebbe di dare una risposta positiva ad una buona parte di extracomunitari che, entrati regolarmente, lavorano e si trovano nelle condizioni previste dal cosiddetto contratto di soggiorno.

Francamente non capisco perché ci sia un atteggiamento di chiusura come quello manifestato. Pertanto mantengo líemendamento, su cui sollecito un voto favorevole, e chiedo che venga votato mediante procedimento elettronico.

RIPAMONTI (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, chiediamo di aggiungere la firma a questo emendamento.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Viviani, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.14, presentato dai senatori Forlani e Maffioli, identico agli emendamenti 4.300, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici, e 4.301, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.19, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 4.47, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, 4.60, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e 4.83, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.105.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.105, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.27, presentato dai senatori Boscetto e Pastore.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.29, presentato dai senatori Dalla Chiesa e Battisti.

Non è approvato.

Senatore Cambursano, accoglie la richiesta avanzata dal rappresentante del Governo di riformulare l'emendamento 4.106 (testo 2)?

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Signor Presidente, non accetto la riformulazione richiesta dal sottosegretario Mantovano e lui sa anche il motivo.

È vero, come ricordato nella sua replica di stamani, che la legge Turco-Napolitano, come tutte le leggi, non è priva di imperfezioni e di punti deboli, per esempio sulle procedure, a volte troppo farraginose. Non sempre è stata efficace nella lotta allíimmigrazione clandestina, ma si sono verificati - è stato sottolineato dal collega Petrini - dei grandi risultati positivi come, leggendo i quotidiani di oggi, ha riconosciuto lo stesso ministro dellíinterno Scajola.

La risposta data dal disegno di legge in esame è fumo negli occhi, anziché una vera lotta alla clandestinità e alla delinquenza; nello stesso tempo, per quanto riguarda le procedure, il meccanismo previsto è ancora più farraginoso, come ci ricordava la stessa CONFAPI nelle audizioni che abbiamo svolto, ma soprattutto crea sempre maggiori ostacoli allíintegrazione degli immigrati.

Gli emendamenti che il Gruppo della Margherita ha formulato si basano su due pilastri: da un lato, una vera lotta alla clandestinità e allíimmigrazione illegittima; dallíaltro, invece, la promozione dellíaccoglienza e dellíintegrazione. Io mi soffermerò sul primo aspetto; altri colleghi, intervenendo sugli emendamenti relativi a questo e ad altri articoli, parleranno invece del secondo.

Volevo ricordare che il CENSIS, in una recente ricerca, evidenzia che il 75 per cento degli italiani è convinto che esista una correlazione diretta tra immigrazione e criminalità. Infatti, i dati sui denunciati e le presenze in carcere evidenziano una consistente presenza di immigrati sulla scena del crimine. Lí80 per cento degli immigrati detenuti è sprovvisto di regolare permesso di soggiorno. Di qui la necessità di intervenire dando vita ad un sistema di frontiere integrate e gestito in comune dallíUnione europea per quanto riguarda uomini, mezzi, tecnologie e costi.

È stato sottolineato, sottosegretario Mantovano, soltanto giovedì scorso a Santiago de Compostela dal commissario europeo Antonio Vittorino che necessita una banca dati europea per i visti al fine di evitare falsificazioni (leggo testualmente) "visto che la maggioranza degli immigrati entra in Europa, quindi anche in Italia, in modo illegale".

Di qui la seconda proposta del commissario europeo: "rendere obbligatori" - leggo testualmente - "i dati biometrici", cioè il colore degli occhi e le impronte digitali. La possibilità, signor Sottosegretario, è prevista già dallíattuale legge Turco-Napolitan; ecco perché l'emendamento 4.106, a mia firma, invece, prevede líobbligo dei rilievi fotodattiloscopici o biometrici.

A questo punto, signori del Governo, colleghi della destra, si impone una scelta di fondo: il permesso di soggiorno non può essere riconosciuto a chi commette crimini e a chi si occulta sotto false generalità.

Si tratta di poter esercitare un efficace controllo preventivo sullíidentità e sui reati eventualmente commessi dai richiedenti, nonché di avere la possibilità di verificare che il titolare non si renda, in seguito, responsabile di delitti come quelli di cui agli articoli 380 e 381 del codice di procedura penale (come, del resto, un altro mio emendamento, precisamente il 4.52, prevede). Per conseguire tale obiettivo - e mi avvio a concludere, signor Presidente - la concessione del permesso di soggiorno deve essere preceduta dalla sottoposizione del richiedente ai rilievi fotodattiloscopici o biometrici.

Quindi, amici del centro-destra, se desiderate davvero combattere la clandestinità e chi delinque occorre percorrere questa strada, come del resto ci sta indicando l'Unione europea, altrimenti vendete solo fumo. (Applausi dal Gruppo Mar-DL-U).

PRESIDENTE. Sottosegretario Mantovano, il suo suggerimento è da intendersi come un subemendamento oppure come una semplice richiesta di modifica?

MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, si tratta di una richiesta di modifica al presentatore, che però vedo non è stata accolta. Ne consegue che anche persone straniere estranee all'Unione europea, per le quali non sussiste alcuna necessità di assumere tale tipo di rilievi, sarebbero costrette a sottoporvisi. Mi sembra una misura esagerata, anche se non voglio usare questo termine per non essere censurato.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CAMBURSANO (Mar-DL-U). Anche questo non è vero. Invito il Sottosegretario a leggere l'articolo 5, comma 2, ultimo capoverso, della legge Turco-Napolitano per avere la risposta. Ripeto, non è vero.

RIPAMONTI (Verdi-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RIPAMONTI (Verdi-U). L'emendamento 4.106 (testo 2) non può essere sottoscritto dal Gruppo dei Verdi, per cui il nostro sarà un voto contrario. Chiedo, inoltre la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.106 (testo 2), presentato dal senatore Cambursano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.202.

RIPAMONTI (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, aggiungo la mia firma allíemendamento e chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.202, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.107, presentato dal senatore Boscetto e da altri senatori.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.21, identico agli emendamenti 4.62 e 4.85.

RIPAMONTI (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, vorrei aggiungere la mia firma e quella dei senatori del Gruppo Verdi-U a questo emendamento. Chiedo, inoltre, la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Ripamonti, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.21, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico all'emendamento 4.62, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e all'emendamento 4.85, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione dei disegni di legge

nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.20, identico agli emendamenti 4.61 e 4.84.

VITALI (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

VITALI (DS-U). Signor Presidente, quanto alla risposta che il sottosegretario Mantovano mi ha fornito sul punto relativo alla direttiva europea, prendo atto che egli ha riconosciuto che la direttiva non impone allo straniero la restituzione dei contributi versati in caso di abbandono del territorio dello Stato, ma riconosce questo diritto a certe condizioni.

Di conseguenza, signor Sottosegretario, bisogna ammettere un altro aspetto, vale a dire che la citata direttiva è in profondo contrasto con la normativa proposta dal Governo. Infatti, l'articolo 27 del disegno di legge n. 795 parla della "soppressione della facoltà per i lavoratori extracomunitari di richiedere la liquidazione dei contributi versati in loro favore, nel caso in cui cessino l'attività lavorativa in Italia e lascino il territorio nazionale".

 

 

 

 

 

Ciò vuol dire che la legge che proponete, su questo come su altri punti, non ci avvicina alla direttiva europea ma al contrario ci allontana da essa. Ciò significa altresì che state forzando la verità dei fatti, tentando di dimostrare una tesi indimostrabile: che questa legge ci avvicina allíEuropa. Non è così, quindi hanno ragione quei colleghi dell'opposizione che ieri hanno sostenuto questa tesi. (Applausi dai Gruppi DS-U e Mar-DL-U).

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.20, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 4.61, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, e 4.84, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.63, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori, identico all'emendamento 4.86, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.302, presentato dai senatori Guerzoni e Viviani, identico agli emendamenti 4.303, presentato dalla senatrice Toia e da altre senatrici, e 4.15, presentato dai senatori Forlani e Maffioli.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.24, identico all'emendamento 4.64.

BATTAFARANO (DS-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BATTAFARANO (DS-U). Dichiaro il voto favorevole del mio Gruppo agli emendamenti in votazione. Con l'emendamento 4.64, che raccoglie un'istanza della direttiva europea alla semplificazione delle procedure, compiamo un passo in avanti rispetto alla stessa legge Turco-Napolitano ed evitiamo che essa sia stravolta dalla lettera d) del comma 1 dell'articolo 4 del disegno di legge in esame.

Proponiamo dunque che allo straniero che dimostri di essere venuto in Italia almeno due anni di seguito per prestare lavoro stagionale può essere rilasciato un permesso pluriennale, fino a tre annualità, per la durata temporale annuale di cui ha usufruito nell'ultimo dei due anni precedenti. La rappresentanza diplomatica o consolare italiana che rilascia il visto di ingresso comunica immediatamente per via telematica le informazioni al Ministero dell'interno e all'INPS.

L'emendamento è di assoluto buonsenso e ci meraviglia che il Governo non lo abbia accolto.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Anche il Gruppo dei Verdi voterà a favore degli emendamenti di contenuto identico e chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.24, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico all'emendamento 4.64, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.205, identico agli emendamenti 4.66 e 4.90.

DE PETRIS (Verdi-U).Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Voteremo a favore di questi emendamenti e chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.205, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, identico agli emendamenti 4.66, presentato dai senatori Vitali e Villone, e 4.90, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.206, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 4.45, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alla parola: "subordinato".

Non è approvata.

Risulta pertanto preclusa la restante parte dell'emendamento 4.45 e l'emendamento 4.207.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.44.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.44, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

del disegno di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.43.

DE PETRIS (Verdi-U). Su questo emendamento chiediamo líappoggio degli altri senatori per effettuare la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.43, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.104, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.87.

DE PETRIS (Verdi-U). Anche su questo emendamento, volto a sopprimere la lettera a) del comma 3-bis, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.87, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Líemendamento 4.208 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 4.2, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori, fino alle parole: "con le altre:".

Non è approvata

Risultano pertanto preclusi la restante parte dellíemendamento 4.2 e líemendamento 4.209.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.88.

DE PETRIS (Verdi-U). Su questo emendamento, che risponde sempre ad un intento soppressivo, chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.88, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 4.3.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, questo emendamento presentato dai colleghi del Gruppo Misto-Comunisti italiani, che propone di sostituire alla lettera b) le parole "un anno" con le altre "sei anni", credo meriti di essere votato attraverso la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 4.3, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori, fino alle parole: "con le altre:".

Non è approvata.

Risultano preclusi la restante parte dellíemendamento 4.3 e líemendamento 4.210.

Metto ai voti l'emendamento 4.89, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 4.211.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo anche sullíemendamento 4.211 la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento 4.211, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "con le parole:".

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. A seguito della precedente votazione risultano preclusi la restante parte dellíemendamento 4.211 e gli emendamenti 4.22, 4.42 e 4.69.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.5.

MALABARBA (Misto-RC). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Malabarba, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.5, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.4.

MALABARBA (Misto-RC). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore Malabarba, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.4, presentato dal senatore Pagliarulo e da altri sentori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.304, presentato dalla senatrice Toia e da altri senatori.

Non è approvato.

(La senatrice Toia chiede ripetutamente di intervenire).

Senatrice Toia, su cosa intende intervenire?

TOIA (Mar-DL-U). Signor Presidente, comprendo, e per certi versi apprezzerei se fossi seduta nei banchi della maggioranza, la sua fretta nel condurre i lavori. Però lei non può non controllare se qualcuno desidera intervenire in dichiarazione di voto sugli emendamenti, soprattutto quando si tratta di emendamenti di sostanza e non ostruzionistici.

PRESIDENTE. Mi scuso con lei, senatrice Toia, ma ho un elenco dei colleghi che intendono intervenire, in tal modo riesco a procedere senza saltare qualcuno. Mi spiace veramente, purtroppo si corre questo rischio.

TOIA (Mar-DL-U). Comunque rivendico il mio diritto di intervenire quando ritengo opportuno farlo.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 4.212.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 4.212, presentato dal senatore Malabarba e da altri senatori, fino alle parole: "a vista".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento e gli emendamenti 4.51, 4.213 e 4.51a.

Senatore Falcier, accoglie l'invito del sottosegretario Mantovano a ritirare l'emendamento 4.500?

FALCIER (FI). Mi sembrava che il Sottosegretario avesse lasciato intravedere la possibilità di accogliere l'emendamento se fosse stato modificato.

PRESIDENTE. No, si trattava di un invito al ritiro puro e semplice.

FALCIER (FI). In questo caso, mi adeguo e lo ritiro.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.91, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.91a.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.91a, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 4.214 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 4.215, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.103.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.103, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. L'emendamento 4.216 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.41.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.41, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.217.

DE PETRIS (Verdi-U). Insisto nel chiedere la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.217, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

(Il Presidente dispone che vengano tolte alcune tessere alle quali non corrispondono senatori presenti).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 795, 55, 770, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.218.

 

Verifica del numero legale

DE PETRIS (Verdi-U). Su questíemendamento credo sia opportuno verificare il numero legale, prima della votazione.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.218, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 4.219 è inammissibile in quanto privo di portata modificativa.

Metto ai voti l'emendamento 4.40, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.220, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.221, identico agli emendamenti 4.39, 4.49 e 4.67.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

PETRINI (Mar-DL-U). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PETRINI (Mar-DL-U). Signor Presidente, líemendamento 4.49 si propone di sopprimere le parole: "Il permesso è revocato immediatamente in caso di abuso" e si propone anche di denunciare líanima persecutoria che attraversa questa legge. Infatti, non si capisce in cosa effettivamente si sostanzi questo abuso: cosa costituisce abuso? Se cíè un illecito, se cíè uníirregolarità, allora il permesso di soggiorno non sarà valido, sarà revocato e ciò comporterà delle conseguenze ovvie; ma líabuso cosa sostanzia, signor Sottosegretario?

Ci troviamo di fronte ad una legge che ha un unico scopo: quello di perseguire i lavoratori extracomunitari che sono nella nostra società. Ma essi rendono un servizio ad essa, pertanto chiediamo di sopprimere queste parole o, quanto meno, di specificare meglio che cosa sia questo abuso.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, anche noi ovviamente siamo favorevoli a questíemendamento, avendo già presentato emendamenti simili, e proprio perché riteniamoÖ

PRESIDENTE. Senatrice, mi scusi, io ho concesso la parola al senatore Petrini per dichiarazione di voto sullíemendamento 4.49. Cíè già stata una richiesta di voto elettronico che non è stata supportata. Non posso concedere più di una volta alla stessa persona la parola sullo stesso emendamento, e in questo caso siamo sempre sullo stesso emendamento.

Metto ai voti l'emendamento 4.221, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, identico agli emendamenti 4.39, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, 4.49, presentato dal senatore Petrini e da altri senatori, e 4.67, presentato dal senatore Di Siena e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.108, presentato dal senatore Zanoletti.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.92.

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Signor Presidente, chiedo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, e sottolineo - visto che non mi ha dato la parola prima - come tutto líimpianto di questa parte del disegno di legge abbia uno scopo assolutamente persecutorio.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.92, presentato dal senatore Boco e da altri senatori. Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Gli emendamenti 4.222 e 4.223 sono inammissibili in quanto privi di portata modificativa.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.70.

DE PETRIS (Verdi-U). Dal momento che riteniamo importante questo emendamento, ne chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.70, presentato dal senatore Guerzoni e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.55, presentato dalla senatrice Dentamaro e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.101, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 4.224.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico. Vorrei pregarla, signor Presidente, di comunicare quando inizia la verifica dell'appoggio.

PRESIDENTE. Senatrice De Petris, preferisco usare la parola "supporto" anzichè chiedere chi appoggia.

Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti la prima parte dell'emendamento 4.224, presentato dal senatore Boco e da altri senatori, fino alle parole: "le seguenti".

Non è approvata.

Risultano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento 4.224 e l'emendamento 4.23.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.93.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.93, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.225.

BOSCETTO (FI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOSCETTO (FI). Signor Presidente, l'emendamento 4.225 è diverso dagli emendamenti 4.18 e 4.13, nel senso che inseriscono tutti le parole "entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione" ma il primo dopo le parole "dell'articolo 22", mentre gli altri dopo le parole "dell'articolo 29".

DE PETRIS (Verdi-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.225, presentato dal senatore Del Pennino.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.18, presentato dai senatori Boscetto e Pastore, identico all'emendamento 4.13, presentato dal senatore Malan.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.68, identico all'emendamento 4.94.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.68, presentato dal senatore Di Siena e da altri senatori, identico all'emendamento 4.94, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 

Ripresa della discussione

dei disegni di legge nn. 55, 770, 795, 797 e 963

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.100, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.226.

DE PETRIS (Verdi-U). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice De Petris, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

 

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di senatori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 4.226, presentato dal senatore Boco e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non è in numero legale.

Apprezzate le circostanze, rinvio il seguito della discussione dei disegni di legge in titolo ad altra seduta.

Per lo svolgimento di un'interrogazione

MONTAGNINO (Mar-DL-U). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MONTAGNINO (Mar-DL-U). Signor Presidente, la scorsa settimana la magistratura ha posto i sigilli al Petrolchimico di Gela, decretandone in pratica la chiusura. È chiaro che tale decisione avrà effetti devastanti sullíintera economia e sul futuro di Gela e del suo comprensorio.

Ho presentato in merito uníinterrogazione (la 3-00315) e vorrei sollecitare il Governo a venire a rispondere in Aula, con urgenza, per garantire che gli interventi siano i più efficaci, sia per il futuro dellíeconomia gelese, quindi del Petrolchimico, sia per quanto attiene ai problemi dellíambiente.

La prego quindi di voler sollecitare il Governo affinché venga quanto prima a rispondere in Aula a tale interrogazione.

PRESIDENTE. Senatore Montagnino, la Presidenza si farà carico della sua richiesta.

Interrogazioni, annunzio

PRESIDENTE. Comunico che sono pervenute alla Presidenza interrogazioni, pubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Comunico altresì che la deliberazione per la costituzione in giudizio del Senato della Repubblica dinanzi alla Corte costituzionale per resistere nel conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, sollevato dal Tribunale di Roma, avrà luogo allíinizio della seduta pomeridiana.

Ricordo che il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica oggi, alle ore 16,30, con lo stesso ordine del giorno.

La seduta è tolta (ore 13, 27).