Novitý
Europa, 4 febbraio 2002 - ASGI
1.
Prioritý della Presidenza spagnola dellíUE nellíimmigrazione e
asilo
2.
Risultati della Presidenza Belga
3.
Parere del Comitato economico e sociale sulla proposta di direttiva
sullíingresso per motivi di lavoro
4.
Il Parlamento europeo approva le proposte modificate sul terrorismo
e sul mandato díarresto europeo
5.
La Corte di Giustizia applica il principio di non discriminazione
in base alla nazionalitý anche ai cittadini polacchi
6.
Cipro chiude i negoziati nella giustizia e affari interni
7.
Rapporto di valutazione del processo di Tampere
8. Costituito il Comitato
Schengen del Parlamento italiano
9.
Direttiva su discriminazione razziale e organismo indipendente
10. Rapporto
sullíattivitý dellíOsservatorio europeo di Vienna per líanno 2000
11. Pubblicati i documenti
finali della Conferenza di Durban
1. Prioritý della Presidenza
spagnola dellíUE nellíimmigrazione e asilo
La presidenza spagnola dellíUnione
ha presentato le prioritý che caratterizzeranno il primo semestre di lavoro
dellíUnione per la realizzazione dello spazio di libertý, sicurezza e
giustizia. Per quanto riguarda líasilo, líimmigrazione e i controlli alle
frontiere, la Presidenza ribadendo i principi del Consiglio di Tampere, ha
sottolineato il proprio impegno per la cooperazione, la comunicazione e la
coordinazione tra gli Stati membri in modo da riuscire ad approvare le varie
proposte legislative. In questo senso sarý uno strumento utile anche il piano
díazione sullíuso dei dati statistici.
Per quanto riguarda líasilo solleciterý
líapprovazione della direttiva sulle condizioni dei richiedenti asilo e della
proposta di regolamento per la sostituzione della Convenzione di Dublino. Verrý
completato il funzionamento del regolamento Eurodac, sarý continuato il
dibattito sulle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato e
inizierý il dibattito sulla proposta di direttiva del Consiglio sulle norme
minime per i requisiti per acquisire lo status di rifugiato o di altra
protezione internazionale.
Per quanto riguarda líimmigrazione
la presidenza lavorerý per facilitare líimmigrazione legale e per ostacolare
líimmigrazione illegale. Sulla base di questo principio verrý elaborato un
piano díazione di contrasto dellíimmigrazione illegale, rafforzerý la
cooperazione in materia di visti anche attraverso líistituzione di uffici
comuni, proseguiranno i lavori per la creazione di un servizio comune di
controlli delle frontiere. Uníazione specifica verrý svolta negli aeroporti
anche in collaborazione con i Paesi in adesione. Inoltre verrý sviluppata la
collaborazione con i Paesi díorigine incentivando la realizzazione di piani
díazione sullíasilo e líimmigrazione ed altre forme di cooperazione. In
relazione alla politica di integrazione verrý stimolata líapprovazione della
direttiva sui residenti di lunga durata e continueranno i lavori sulla proposta
modificata di direttiva sul ricongiungimento familiare che la Commissione dovrý
presentare entro aprile. http://www.ue2002.es/
2.
Risultati della Presidenza Belga
La
Presidenza belga ha presentato i risultati ottenuti durante líultimo semestre
nel campo della realizzazione dello spazio di libertý, sicurezza e giustizia.
La presidenza ha sottolineato come il programma sia stato modificato a causa dei
tragici eventi dellí11 settembre che hanno determinato un maggior impegno nella
lotta contro il terrorismo e per la garanzia della sicurezza nel corso degli
incontri del Consiglio europeo. Tuttavia questi due temi non hanno cancellato
dallíagenda gli altri relativi allíimmigrazione e asilo ed al traffico di
esseri umani.
Per
quanto riguarda líasilo durante la Presidenza belga si sono conseguiti i
seguenti risultati: líarmonizzazione delle procedure volte al riconoscimento
dello status di rifugiato, líarmonizzazione degli standard comuni per
líaccoglienza dei richiedenti asilo, la comunitarizzazione della Convenzione di
Dublino.
Per
questíultima si ricorda che il Consiglio europeo di Laeken ha invitato la
Commissione a presentare una proposta di regolamento entro il 30 aprile 2002.
La
presidenza ha anche lavorato per far sÏ che le disposizioni di Eurodac
diventino operative nel corso del 2002. Al momento vi sono ancora difficoltý da
parte della Francia circa il sistema di trasmissione delle impronte digitali.
Rispetto
alle garanzie minime circa líaccoglienza dei richiedenti asilo sono stati
esaminati alcuni aspetti importanti come la libertý di circolazione, líaccesso
allíistruzione, líaccesso al mercato del lavoro, líaccesso alla formazione
professionale ed il supporto finanziario. La presidenza belga ha anche fatto
alcune proposte che dovrebbero portare al raggiungimento di un accordo nel
corso della presidenza spagnola.
Circa
la proposta di direttiva sullíarmonizzazione delle procedure per il
riconoscimento o il rifiuto dello status di rifugiato la presidenza belga aveva
presentato una serie di proposte rispetto alle questioni ancora aperte rispetto
alle quali gli Stati avevano manifestato il loro consenso di massima rimanendo
contrasti circa gli effetti dei ricorsi. Nonostante che apparentemente fosse
solo questíultimo líaspetto controverso il Consiglio europeo di Laeken ha
invitato la Commissione a presentare una proposta modificata di direttiva entro
il 30 aprile 2002. La Commissione dovrý presentare una proposta modificata di
direttiva anche sul ricongiungimento familiare che anche sotto la Presidenza
Belga non Ë stato possibile concludere.
Sempre
nel settore dellíimmigrazione la Presidenza ha verificato líattuazione della
dichiarazione di Sarajevo adottata lo scorso marzo. Il ministro dellíinterno
belga recandosi a Sarajevo a fine novembre ha notato dei progressi rispetto ai
controlli dei flussi migratori e della tratta di esseri umani.
Ancora
perÚ rimangano gravi problemi ma la costituzione di un coordinamento degli
uffici per líimmigrazione ha costituito uníiniziativa concreta e molto utile.
La
presidenza belga ha insistito sulla cooperazione consolare cercando di imporre
una certa disciplina alle rappresentanze diplomatiche competenti al rilascio
dei visti. Le conclusioni di Laeken hanno chiesto il supporto per
líapprovazione di due proposte relative agli uffici per i visti ed alla
creazione di una banca dati contenente tutti i visti rilasciati dalle
rappresentanze diplomatiche europee. Infine a fine dicembre il Consiglio ha
riconosciuto i progressi compiuti dalla Romania cancellando líobbligo di visto
per i cittadini rumeni.
La presidenza ha lanciato la pi˜ grande operazione circa i controlli ai futuri confini dellíUnione. Sono state condotte operazioni volte a contrastare líimmigrazione clandestina cooperando con le autoritý competenti negli Stati in adesione, negli Stati membri e con Europol. Le misure si sostanziano nella fornitura di supporto tecnico e nello scambio di esperti tra gli Stati membri. Questa operazione i Ë svolta in 10 Stati in adesione tra il 29 settembre e lí8 ottobre sotto il coordinamento Europol. Líoperazione ha permesso di bloccare 1350 immigranti clandestini e 34 trafficanti. Inoltre secondo la presidenza occorre tenere conto che i media hanno operato un effetto deterrente senza il quale i numeri sarebbero stati pi˜ significative. Al di lý del risultato quantitativo vi Ë quello qualitativo derivante dallíincontro tra ufficiali dei diversi Paesi e lo scambio di conoscenze e la verifica dei risultati del lavoro in comune. Dati i risultati questo tipo di operazione sarý ripetuta ogni anno. Inoltre la Presidenza ha anche lavorato allíelaborazione di un concetto europeo di gestione del controllo di frontiera che dovrebbe portare nel lungo termine alla creazione di un corpo europeo di polizia di frontiera. A questo si riferisce anche una parte della comunicazione della Commissione sullíimmigrazione illegale alla quale farý seguito una comunicazione specifica sulla gestione dei controlli di frontiera europei. Queste misure sono state tra líaltro accolte con estremo favore dallíultimo Consiglio Giustizia e Affari Interni del 7 dicembre e sono state espressamente richiamate anche a Laeken.
La
presidenza belga si Ë compiaciuta di essere riuscita a far partire il primo
corso di formazione destinato al Collegio europeo di polizia adottando poi il
programma di lavoro 2001-2002. Fra i 10 corsi giý realizzati vi sono ovviamente
quelli relativi ai controlli alla frontiera.
Infine
rispetto al SIS, il Consiglio a dicembre ha adottato le disposizioni
legislative necessarie per il suo finanziamento e sviluppo, ed ha disposto
alcune nuove funzioni da attribuirgli. Il SIS dovrý essere capace di espandere
il corrente sistema in un modo tale da permettere le connessioni da parte degli
Stati in adesione oltre che migliorare il suo attuale funzionamento e
aggiornarlo tecnologicamente.
3. Parere del Comitato
economico e sociale sulla proposta di direttiva sullíingresso per motivi di
lavoro
Il 16 gennaio 2002 il Comitato
economico e sociale ha adottato il proprio parere sullíingresso e il soggiorno
dei cittadini di Stati terzi in cerca di lavoro. Il Comitato chiede che vi sia un nuovo canale legale di accesso
in modo da permettere líingresso temporaneo in uno Stato membro per ricerca di
lavoro. Questo Ë essenziale specialmente in quei casi in cui i lavoratori
migranti e i datori di lavoro devono conoscersi a vicenda prima di concludere
un contratto. Per questo motivo il Comitato propone di introdurre un permesso
temporaneo di ingresso della durata di 6 mesi ed un permesso di soggiorno per
motivi di ricerca di lavoro. Il Comitato ritiene anche che la richiesta di un
permesso di soggiorno per motivo di lavoro non dovrebbe essere condizionata
dalla dimostrazione che il lavoro non possa essere occupato da un cittadino
dellíUnione. Il comitato chiede
anche che I requisiti per il rinnovo del permesso di soggiorno siano
semplificati al massimo. Líautore del rapporto Ë Pariza CastaÒos, spagnolo
membro della componente dei lavoratori. http://www.ces.eu.int/
4. Il Parlamento europeo
approva le proposte modificate sul terrorismo e sul mandato díarresto europeo
La Commissione del
Parlamento europeo diritti e libertý dei cittadini ha approvato le due
decisioni quadro sulla definizione di terrorismo e sul mandato díarresto
europeo. Il Parlamento aveva giý espresso il proprio parere sulle due proposte
a fine novembre ma Ë stato di nuovo consultato poichÈ il testo ha subito da
allora considerevoli cambiamenti. Il rapporto Ë stato redatto dal britannico
Graham Watson del Partito liberale, e verrý discusso dallíassemblea del
Parlamento europeo nella seduta di febbraio. In seguito allíapprovazione delle
due proposte di regolamento gli Stati avranno tempo per adeguare i propri
ordinamenti entro la fine del 2002 per quanto riguarda il regolamento sul reato
di terrorismo, mentre fino al 2004 per quanto riguarda il mandato díarresto
europeo. Questíultimo riguarderý 32 reati dal terrorismo allíomicidio, dalla
corruzione alle varie tipologie di traffico ed anche atti di razzismo. Ricordo
che líItalia aveva posto il suo veto alle decisione sul mandato díarresto
durante la riunione del Consiglio di dicembre. Successivamente la Presidenza
Belga Ë riuscita a raggiungere un accordo con líItalia che ha potuto indicare
una riserva in relazione allíapprovazione di modifiche costituzionali da parte
del nostro Paese. www.europarl.eu.int/home/default_it.htm
5. La Corte di Giustizia
applica il principio di non discriminazione in base alla nazionalitý anche ai
cittadini polacchi
Con una sentenza dello scorso 29 gennaio 2002 la
Corte di Giustizia ha risolto in via pregiudiziale una causa relativa allíapplicazione
del principio di non discriminazione sulla base della nazionalitý ai cittadini
polacchi. Il ricorso Ë stato sollevato da una cittadina polacca residente e
impiegata in Germania come lettrice con contratto a tempo determinato. Tale
tipologia di contratto era stata precedentemente considerata in contrasto con
il principio di non discriminazione sulla base della nazionalitý nei confronti
dei cittadini comunitari. La ricorrente ha quindi chiesto che tale principio
fosse esteso anche al suo caso in forza dellíaccordo di associazione tra
Polonia e Stati membri e Comunitý, il cui art- 37, n. 1, sancisce il divieto
per ciascuno Stato membro di assoggettare a trattamento discriminatorio i
lavoratori polacchi per quel che concerne le loro condizioni di lavoro, di
retribuzione o di licenziamento. I lavoratori di cittadinanza polacca che
beneficiano della detta disposizione sono quelli che, avendo previamente
ottenuto un permesso di soggiorno nel territorio di uno Stato membro, vi sono
legalmente occupati. In particolare la Corte ha riconosciuto a questa norma
effetto diretto affermando líillegittimitý della norma nazionale secondo la
quale i posti di lettore di lingua straniera possono essere occupati mediante
contratti di lavoro a tempo determinato, mentre, per quanto riguarda gli altri
insegnanti destinati a compiti particolari, il ricorso a tali contratti devE
essere giustificato, caso per caso, da un motivo oggettivo. http://www.ucodep.org/Banca_Dati/Articoli.asp?tipord=ARG&cod_arg=10
6. Cipro chiude i negoziati
nella giustizia e affari interni
Cipro ha annunciato di avere
provvisoriamente chiuso il capitolo Giustizia e Affari interni e Malta Ë in
prossimitý della chiusura. Cipro ha cosÏ chiuso 24 capitoli trovandosi in testa
con líUngheria, seguiti dalla Slovenia. http://www.europa.eu.int/comm/enlargement/index.htm
7. Rapporto di valutazione
del processo di Tampere
Il Consiglio Ambiente del 12
dicembre ha approvato il rapporto di valutazione del processo di Tampere che
poi Ë stato sottoposto al Consiglio europeo di Laeken. Il rapporto Ë stato
redatto dalla Presidenza belga con i contributi delle delegazioni nazionali e
dei commenti del Consiglio Giustizia e affari interni del 16 novembre. Il
rapporto sottolinea le difficoltý riscontrate e le ragioni di tali difficoltý
nei differenti settori ossia immigrazione, asilo e controllo alle frontiere,
cooperazione giudiziaria in materia civile, cooperazione giudiziaria in materia
penale, cooperazione di polizia, affari esteri. Il rapporto ha anche
proposto di svolgere il Consiglio GAI una volta al mese per un solo giorno e
con agende pi˜ ridotte limitando le riunioni alle questioni legislative e sulla
definizione delle politiche.
http://www.ucodep.org/Banca_Dati/Articoli.asp?tipord=ARG&cod_arg=11
8. Direttiva su
discriminazione razziale e organismo indipendente
Il disegno di legge comunitaria per
il 2001 Ë stato approvato al Senato ed Ë prevista la discussione in aula alla
Camera intorno al 15 febbraio. Líesigenza di approvare la legge in tempi brevi
sta determinando líimpossibilitý di apportare ulteriori emendamenti, pena la
necessitý di un ulteriore passaggio al Senato. Ricordo che questo disegno di
legge recepisce 4 direttive interessanti le nostre materie (news Europa di
novembre). In particolare viene attuata la direttiva sulla paritý di
trattamento dei cittadini indipendentemente dalla razza o dallíorigine etnica,
direttiva n. 43 del 29 giugno 2000. Il Governo sarý delegato allíemanazione di
un decreto legislativo seguendo alcuni principi e criteri direttivi specifici.
Tra questi spicca quello relativo allíattuazione dellíarticolo 13 della
direttiva sullíistituzione dellíorganismo per la promozione della paritý di
trattamento. In un primo momento tale organismo era individuato in un ufficio
presso il Dipartimento per le pari opportunitý. Successivamente alla Camera ha
attribuito tale competenza alla Commissione per líintegrazione degli stranieri.
Infine al Senato un emendamento del Governo ha ristabilito la competenza in
capo allíufficio presso le pari opportunitý. Oltre a questa particolaritý, Ë da
notare che la legge comunitaria stabilisce che líufficio sarý diretto da un
responsabile nominato dal Presidente del Consiglio o da un ministro da lui
delegato e fissa un onere annuo in 2.035.357. Inoltre la relazione tecnica del ddl
ha previsto la destinazione allíufficio di 41 unitý di personale. Líufficio
dovrebbe essere operativo a partire dal 2003.
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stampati/sk2000/frontesp/15330b.htm
9. Costituito il Comitato Schengen del
Parlamento italiano
La Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica
hanno completato la costituzione del Comitato parlamentare di controllo sullíattuazione ed il funzionamento
della Convenzione di applicazione dellíaccordo di Schengen e di vigilanza sullíattivitý
dellíunitý nazionale Europol. Il
Presidente del comitato Ë líon. Alberto Di Luca, Forza Italia. Dai primi
incontri pare che il Comitato comincerý la sua attivitý attraverso uníindagine
conoscitiva su alcune materie fra le quali la politica europea in materia di
asilo. http://www.camera.it/_bicamerali/nochiosco.asp?pagina=/_bicamerali/leg14/schengen/home.htm
10. Rapporto
sullíattivitý dellíOsservatorio europeo di Vienna per líanno 2000
LíOsservatorio
europeo sul razzismo e la xenofobia ha presentato il proprio rapporto annuale
delle attivitý svolte nel 2000. il rapporto Ë articolato in 4 parti: la
discriminazione fondata sulla razza, le origini etniche, la cultura e la
religione; le violenze e i crimini a sfondo razziale; le violenze degli
estremisti neonazisti e dei membri dellíestrema destra, la lotta contro il
razzismo. Líosservatorio insiste anche sulla discriminazione nei luoghi di
lavoro in quanto principale problema degli immigrati e delle minoranze. Valuta
come disumano il trattamento riservato da alcuni Paesi agli immigrati illegali
e della minoranza Rom. Infine líOsservatorio rileva come gli atti di violenza e
di intimidazioni razziste siano aumentati in modo sostanziale nel corso del
2000. Per quanto concerne la lotta al razzismo líOsservatorio sta lavorando ad
un rapporto speciale sulle buone pratiche nei luoghi di lavoro realizzate negli
Stati membri. www.eumc.eu.int
11. Pubblicati i documenti
finali della Conferenza di Durban
Dopo un lungo e faticoso processo
di definizione del testo finale sono stati pubblicati i documenti finali della
World Conference against racism, xenofobia and related intolerance. I documenti
possono essere scaricati al sito http://www.unhchr.ch/html/racism/02-documents-cnt.html