SEZ. 1       SENT.  03208  DEL 25/06/1998  (CC.01/06/1998)        RV.  210877

     PRES. Fazzioli E                 REL. Vancheri A             COD.PAR.415

     IMP. Holous        PM. (Conf.) Ciani G                                 

650001  ATTI E PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE (COD. PROC. PEN. 1988) - IN GENERE -

       Declaratoria  di inammissibilita' di richiesta per rigetto di identica

       richiesta  gia'  rigettata  - Pronuncia anche al di fuori del giudizio

       di esecuzione - Legittimita' - Fattispecie.                          

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 666                            *COST.              

PRELEGGI ART. 12                                                            

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40                                                      

    La norma di cui all'art. 666, secondo comma, cod. proc. pen., che prevedecome  causa  di inammissibilita' la mera riproposizione di una richiesta gia'rigettata,  basata  sui medesimi elementi, costituisce principio di caratteregenerale,  applicabile  anche  al di fuori del procedimento di esecuzione peril  quale  e'  dettata. (Fattispecie, nella quale la Corte d'appello, dinanzialla  quale  pendeva  il procedimento per la celebrazione del giudizio di se-condo  grado, aveva dichiarato inammissibile l'istanza di espulsione dal ter-ritorio  dello Stato di uno straniero, condannato in primo grado per trafficodi  ingenti  quantita'  di  stupefacenti, in quanto analoga istanza era statarespinta  con  precedente suo provvedimento. La S.C., nell'enunciare il prin-cipio  di cui in massima, ha ritenuto corretto l'operato del giudice di meri-to,  aggiungendo  che  frattanto era anche sopravvenuta la legge 6 marzo 1998n.  40,  abolitrice  dell'istituto  dell'espulsione  dello  straniero  a  suarichiesta,  per  cui tale espulsione comunque non sarebbe stata praticabile).

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  03562  DEL 16/07/1998  (CC.16/06/1998)        RV.  211152

     PRES. Mocali P                   REL. Giordano U             COD.PAR.393

     IMP. Jobateh e altro        PM. (Diff.) Paciotti E                     

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI  - Espulsione prevista dall'art. 7,

       comma  12-bis  D.L.  n.  416 del 1989 convertito nella legge n. 39 del

       1990  -  Ricorso  per cassazione avverso provvedimento reiettivo della

       relativa  istanza  - Sopravvenuta abolizione dell'istituto - Immediata

       applicabilita' - Conseguenze.                                        

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12          *COST.              

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39                                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

    Va  dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse deter-minata  dal  "jus superveniens" costituito dalla legge n. 40 del 1998, e per-tanto  senza  onere  di spese e di sanzione pecuniaria, il ricorso per cassa-zione  avverso  provvedimento  reiettivo  di istanza di espulsione formulata,prima  dell'entrata in vigore di detta legge - le cui disposizioni hanno abo-lito  tale  possibilita'  -  dallo  straniero  sottoposto a misura cautelare,poiche'  le  norme abrogate avevano natura processuale, configurando solo unapossibilita'  di sospensione della custodia cautelare non incidente sulla po-sizione dell'interessato di fronte all'ordinamento penale.                  

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  04135  DEL 10/09/1998  (CC.08/07/1998)        RV.  211304

     PRES. Teresi R                   REL. Campo S                COD.PAR.393

     IMP. Taoufik        PM. (Diff.) Paciotti E                             

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI  -  Espulsione  dello  straniero su

       richiesta  -  Annoverabilita' fra le misure di sicurezza - Abrogazione

       della norma che prevedeva detta forma di espulsione - Conseguenze.   

568005  MISURE  DI  SICUREZZA  -  PERSONALI  -  Espulsione dello straniero su

       richiesta  - Riconducibilita' all'istituto dell'espulsione dello stra-

       niero dallo Stato - Jus superveniens - Conseguenze.                  

COD.PEN ART. 200                                                            

COD.PEN ART. 235                                                            

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7                    *COST.              

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39                                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

    L'espulsione  dello  straniero su sua richiesta,prevista dall'art.7,comma12  bis,del  D.L.30  dicembre 1989 n.416,convertito con modifiche dalla legge28  febbraio  1990  n.39,era  qualificabile come misura di sicurezza,sia pure"sui  generis",in  quanto  riconducibile  alla  previsione  generale  di  cuiall'art.235   cod.pen.,ed   era   pertanto   soggetta   alla  regola  dettatadall'art.200  stesso  codice,secondo cui "le misure sono regolate dalla leggein  vigore  al tempo della loro applicazione".Ne consegue che, abrogata dettanormativa dall'art.46,lett.e),della legge 6 marzo 1998 n.40,recante una nuovadisciplina  dell'immigrazione,la  richiesta  di espulsione precedentemente a-vanzata dallo straniero non puo' piu' trovare accoglimento.                 

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  04461  DEL 05/10/1998  (CC.21/09/1998)        RV.  211395

     PRES. Sacchetti F                REL. Silvestri G            COD.PAR.393

     IMP. Mzigiti        PM. (Conf.) Uccella F                              

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI  -  Espulsione  dello  straniero su

       richiesta  - Natura processuale dell'istituto - Conseguenze in tema di

       "jus superveniens".                                                  

548018  FONTI  DEL  DIRITTO  -  LEGGI - LEGGE PENALE - SUCCESSIONE DI LEGGI -

       Espulsione  dello  straniero  su  richiesta - Sopravvenuta abrogazione

       della  norma che la prevedeva - Applicabilita' delle regole in materia

       di successione delle leggi penali nel tempo - Esclusione.            

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12          *COST.              

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39                                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

COD.PEN ART. 2                                          *COST.              

COD.PEN ART. 235                                                             

    L'espulsione  dello  straniero  su richiesta,gia' prevista e disciplinatadall'art.7,commi  12 bis e seguenti,del D.L. 30 dicembre 1989 n.416,converti-to   con   modifiche   in   legge  28  febbraio  1990  n.39  e  poi  abrogatodall'art.46,comma  1,lett.e),della  legge  6  marzo  1998 n.40 (recante nuovadisciplina  in materia di immigrazione e di condizione dello straniero),e' daqualificare,piuttosto  che come misura di sicurezza (attese le peculiari con-notazioni  che la differenziano dall'espulsione dello straniero prevista dal-l'art.235  cod.pen.),come  istituto di carattere processuale ,quanto meno nelcaso  di  espulsione richiesta da soggetto ancora in stato di custodia caute-lare,per  non  essere ancora intervenuta nei suoi confronti pronuncia defini-tiva  di condanna.Ne consegue che il suddetto istituto non sottosta' alle re-gole  dettate, in materia di successione di leggi penali sostanziali nel tem-po,dall'art.2  cod.pen.,per  cui,sopravvenuta l'abrogazione, ai sensi del ci-tato  art.46 della legge n.40 del 1998,la richiesta di espulsione precedente-mente  avanzata  non  puo' piu' trovare accoglimento,essendo d'altra parte daescludere  la  configurabilita',sulla base della disciplina previgente, di un"diritto  all'espulsione"  che  lo straniero avrebbe acquisito all'atto dellaformulazione della richiesta medesima.                                      

CONF     9803562 211152                                                     

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  04517  DEL 29/10/1998  (CC.23/09/1998)        RV.  211498

     PRES. La Gioia V                 REL. Vancheri A             COD.PAR.393

     IMP. Gjishti        PM. (Conf.) Palombarini G                           

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Espulsione su richiesta - Natura -

       E'  quella di misura di sicurezza,sia pure anomala - Applicabilita' in

       caso  di  richiesta  avanzata  prima  dell'abrogazione dell'istituto -

       Esclusione.                                                          

568005  MISURE  DI  SICUREZZA  -  PERSONALI  -  Espulsione dello straniero su

       richiesta  - Natura - E' quella di misura di sicurezza,sia pure anoma-

       la  -  Applicabilita' in caso di richiesta avanzata prima dell'abroga-

       zione dell'istituto - Esclusione.                                    

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12          *COST.              

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39                                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

    L'espulsione  dello straniero su richiesta,gia' prevista dall'art.7,comma12  bis,del  D.L.30  dicembre 1989 n.416,convertito con modifiche in legge 28febbraio  1990  n.39,aveva  essenzialmente  natura di misura di sicurezza,siapure  anomala,e pertanto non puo' piu' trovare applicazione dopo l'abrogazio-ne  dell'istituto per effetto dell'art.46 della legge 6 marzo 1998 n.40,anchequando  trattisi  di richiesta avanzata prima dell'entrata in vigore di dettaultima legge.                                                               

VEDI     9803562 211152                                                     

VEDI SU  9803562 211152                                                      

VEDI SU  9804135 211304                                                     

VEDI SU  9804461 211395                                                     

                                                    VEDI:RIFMP               

SEZ. 1       SENT.  04557  DEL 29/10/1998  (CC.23/09/1998)        RV.  211499

     PRES. Teresi R                   REL. Mabellini A            COD.PAR.393

     IMP. Pineda        PM. (Conf.) Ranieri B                               

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI  - Espulsione su richiesta - Natura

       processuale  dell'istituto  - Conseguente inapplicabilita',dopo la sua

       abrogazione, anche con riguardo a richieste precedenti.              

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12          *COST.              

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39                                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

    L'espulsione  dello straniero su richiesta,gia' prevista dall'art.7,comma12  bis,del  D.L.30  dicembre 1989 n.416,convertito con modifiche in legge 28febbraio  1990 n.39,aveva natura processuale e,pertanto,non puo' piu' trovareapplicazione  dopo  l'abrogazione dell'istituto,per effetto dell'art.46 dellalegge  6  marzo  1998  n.40,anche quando trattisi di richiesta avanzata primadell'entrata in vigore di detta ultima legge.                               

CONF     9803562 211152                                                     

CONF     9804461 211395                                                      

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  04233  DEL 24/10/1998  (CC.13/07/1998)        RV.  211600

     PRES. Pirozzi E                  REL. La Gioia V             COD.PAR.393

     IMP. Durante e altri        PM. (Conf.) Veneziano G                    

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Reato previsto dall'art. 10 della

       legge  n.  40  del 1998 (attivita' diretta a favorire l'ingresso ille-

       gale  degli stranieri in Italia) - Comprende e assorbe ogni precedente

       specifica fattispecie delittuosa - Conseguenze.                      

COD.PEN ART. 2  COMMA 3                                 *COST.              

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12                                          

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10                                             

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

    L'ipotesi di reato, prevista dall'art. 10 della legge n. 40 del 1998, chesanziona  il  fatto di chi compie attivita' dirette a favorire l'ingresso il-legale  degli  stranieri nel territorio dello Stato, comprende e assorbe, perla  sua  genericita',  tutte le precedenti specifiche fattispecie delittuose,ivi  compresa  l'intermediazione prima prevista come reato dall'art. 12 dellalegge  n. 943 del 1986. Pertanto, l'abrogazione di quest'ultima norma ad ope-ra  dell'art. 46 della citata legge n. 40 del 1998 ha natura puramente forma-le  ed  e' diretta ad eliminare, per il futuro, possibili conflitti tra normepenali  che prevedono lo stesso fatto, ma non implica alcuna depenalizzazionedel  reato  previsto  dalla norma abrogata, sicche' il problema dell'applica-zione  ai  fatti anteriori della vecchia o della nuova disciplina deve essererisolto  con l'applicazione della norma piu' favorevole ai sensi dell'art. 2,comma terzo, cod. pen.                                                      

                       * ANNOTATA *                 VEDI:RIFMP               

SEZ. 3       SENT.  13075  DEL 14/12/1998  (UD.27/10/1998)        RV.  212427

     PRES. Papadia U                  REL. Grassi A               COD.PAR.378

     IMP. P.M. in proc. Binarelli R        PM. (Conf.) Ranieri B            

566026  LAVORO  - LAVORO SUBORDINATO - ASSUNZIONE - IN GENERE - Di lavoratore

       straniero  privo dell'autorizzazione al lavoro - Reato di cui all'art.

       12  legge  943  del  1986 - Abrogazione ad opera dell'art. 46 legge 40

       del 1998.                                                             

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12                                          

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 20  COMMA 8                                     

    L'art  12  delle  legge 30 dicembre 1986 n. 943 e' abrogato dall'art. 46,comma  primo  lett. c), della legge 6 marzo 1998 n. 40, la quale all'art. 20,comma  ottavo,  prevede come reato l'attivita' di chi occupa alla proprie di-pendenze  lavoratori  stranieri  privi del permesso di soggiorno o con questoscaduto,  annullato  o  revocato, il che costituisce ipotesi in fatto diversada  quella dell'assunzione alle proprie dipendenze di un lavoratore stranieroprivo  dell'autorizzazione al lavoro richiesta dalla precedente legislazione.

                       * ANNOTATA *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  00275  DEL 15/02/1999  (CC.11/01/1999)        RV.  212573

     PRES. Teresi R                   REL. Santacroce G           COD.PAR.393

     IMP. De Almeida P        PM. (Conf.)                                   

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Espulsione dello straniero - Aboli-

       zione  in  seguito  alla legge n.40 del 1998 - Conseguenze - Immediata

       applicabilita' - Ragione - Fattispecie.                              

COD.PEN ART. 2                                          *COST.              

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39                                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46  COMMA 1 LETT. E                            

    Le disposizioni in materia di espulsione dello straniero non hanno naturasostanziale  ma  processuale,  sicche'  restano  inapplicabili  le regole checostituiscono  espressione del principio del "favor rei", e le questioni con-nesse  al  passaggio dalla vecchia alla nuova disciplina debbono essere defi-nite,in  base alla diversa regola del "tempus regit actum", con l'applicazio-ne  delle  norme sopravvenute vigenti al momento della decisione. (Nella spe-cie  la S.C. ha ritenuto che in tema di espulsione dello straniero il giudicedovesse  provvedere sulla richiesta in base alla legge vigente sopravvenuta -art.46,  comma primo lett.e) L. 6 marzo 1998, n. 40 - che ha abrogato espres-samente le previgenti norme sull'espulsione a richiesta dell'interessato).  

CONF     9804461 211395                                                     

CONF     9804461 211395                                                     

                       * ANNOTATA *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  03199  DEL 09/03/1999  (UD.12/01/1999)        RV.  212634

     PRES. Pirozzi E                  REL. Canzio G               COD.PAR.393

     IMP. Gastaldi P        PM. (Conf.) Viglietta G                          

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Assunzione di straniero privo di au-

       torizzazione  al lavoro - Nuova previsione incriminatrice - Abolizione

       della precedente fattispecie.                                        

548018  FONTI  DEL  DIRITTO  -  LEGGI - LEGGE PENALE - SUCCESSIONE DI LEGGI -

       Nuova  disciplina  sugli  stranieri - Assunzione di straniero privo di

       autorizzazione  al  lavoro - Nuova previsione incriminatrice - "Aboli-

       tio criminis" .- Sussistenza.                                        

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12  COMMA 2                                 

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 20  COMMA 8                                     

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 47  COMMA 2                              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 22  COMMA 10                             

    La fattispecie prevista dall'art.12, comma 2, della legge n.943 del 1986,che  puniva  l'assunzione di lavoratori extracomunitari sprovvisti dell'auto-rizzazione  al  lavoro, e' stata espressamente abrogata dall'art.46, comma 1,lett.c)  della legge 6 marzo 1998, n.40. Trattasi, nella specie, di "abolitiocriminis"  e  non di successione di leggi penali, giacche' la nuova previsio-ne  dettata  dall'art.20,  comma  8, della legge n.40 del 1998, profondamenteinnovando  la  materia,  punisce l'assunzione di stranieri non piu' in quantoquesti  siano privi della semplice autorizzazione al lavoro, ma perche' prividel permesso di soggiorno per motivi di lavoro.                             

                       *  EDITA   *                                         

SEZ. 6       SENT.  03450  DEL 22/11/1998  (CC.05/11/1998)        RV.  212907

     PRES. Di Noto L                  REL. Cortese A              COD.PAR.421

     IMP. Markolaj P        PM. (Conf.) Martusciello V                      

664008  MISURE  CAUTELARI  (COD.  PROC. PEN. 1988) - PERSONALI - DISPOSIZIONI

       GENERALI  - ESIGENZE CAUTELARI - Straniero - Espulsione dal territorio

       -  Nuove  previsioni  degli  artt.  13  e  14 della legge n. 40/1998 -

       Riflessi  sulle  esigenze cautelari concernenti il pericolo di fuga in

       relazione a misura in atto - Esclusione.                             

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Espulsione dal territorio - Nuove

       previsioni  degli artt. 13 e 14 della legge n. 40/1998 - Riflessi sul-

       le  esigenze  cautelari concernenti il pericolo di fuga in relazione a

       misura in atto - Esclusione.                                         

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 274  COMMA  LETT. B                                

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 13                                              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 14                                             

    Le  previsioni  di cui agli art. 13 e 14 della legge 6 marzo 1998, n. 40,che  contemplano  l'espulsione  dello straniero, rispettivamente, come misuradi  sicurezza e come sanzione sostitutiva, in relazione a determinati presup-posti  e in ragione di specifiche scelte di politica giudiziaria, non possonoavere  alcuna influenza sulla valutazione delle esigenze cautelari di cui al-l'art. 274, lett. "b", cod. proc. pen., relative alla fuga dell'indagato.   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  06595  DEL 17/04/1999  (CC.22/12/1998)        RV.  213360

     PRES. Fazzioli E                 REL. Bardovagni P           COD.PAR.393

     IMP. Jovanovic N        PM. (Conf.) Paciotti E                         

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Espulsione dello straniero - Nuova

       disciplina  dettata dalla legge n.40 del 1998 - Abrogazione della pre-

       cedente  disciplina  -  Richiesta  di espulsione presentata durante la

       vigenza  della disciplina abrogata - Diritto soggettivo all'espulsione

       - Esclusione.                                                        

548018  FONTI  DEL  DIRITTO  -  LEGGI - LEGGE PENALE - SUCCESSIONE DI LEGGI -

       Espulsione  dello  straniero  su  richiesta - Sopravvenuta abrogazione

       della  norma  - Domanda presentata durante la vigenza della disciplina

       abrogata  -  Maturazione  del  diritto  soggettivo  alla  espulsione -

       Esclusione.                                                          

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12          *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                              

COD.PEN ART. 2                                          *COST.              

    Non e' configurabile un diritto alla espulsione acquisito in virtu' dellarichiesta  presentata all'epoca in cui erano vigenti le disposizioni previstedall'art.7  del  d.l.  n.416  del 1989, abrogate dall'art.46 della legge n.40del  1998.  La  posizione  del  richiedente,  infatti, non e' riconducibile aquella  del  diritto soggettivo, in quanto le disposizioni abrogate erano an-zitutto  rivolte  a tutelare interessi pubblici - attenuando, mediante allon-tanamento  di  soggetti pericolosi, gli oneri della collettivita' ed i rischiper  la sicurezza sia all'interno degli istituti penitenziari che, in genere,nel  territorio  nazionale  -  e non l'interesse dello straniero, che trovavasoddisfacimento  soltanto  in  maniere indiretta e riflessa. Pertanto, venutameno  la  normativa  posta  a tutela dell'interesse pubblico nei termini pre-visti  dall'art.7,  commi  12-bis e 12-ter, del d.l. n.416 del 1989, non puo'legittimamente  invocarsene l'applicazione ultrattiva al solo fine di tutela-re la posizione soggettiva dell'interessato.                                

VEDI     9804557 211499                                                     

VEDI     9900275 212573                                                      

SEZ. 1       SENT.  03209  DEL 15/06/1999  (CC.22/04/1999)        RV.  213715

     PRES. Pirozzi E                  REL. Mabellini A            COD.PAR.312

     IMP. P.M.in proc. Litim        PM. (Conf.) Iannelli M                   

548006  FONTI DEL DIRITTO - DECRETI - DECRETO LEGGE - Contemplante ipotesi di

       reato  -  Mancata  conversione - Condotta illecita posta in essere du-

       rante  il  periodo di vigenza del decreto - Illiceita' penale - Esclu-

       sione  -  Reiterazione del decreto o salvaguardia, nella legge di con-

       versione  dell'ultimo  di essi, degli effetti prodottisi - Irrilevanza

       - Fattispecie.                                                       

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI  -  Trattenimento nel territorio di

       straniero  espulso  - Ipotesi prevista da decreto legge non convertito

       -  Condotta  posta  in  essere  nel  periodo  di vigenza del decreto -

       Esclusione di illiceita' penale - Ragioni.                            

COSTITUZIONE ART. 77  COMMA 3                                               

COSTITUZIONE ART. 25  COMMA 2                                               

COD.PEN ART. 2                                          *COST.               

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 673                             COST.              

D. L. DEL 13/9/1996 NUM. 477                                                

D. L. DEL 19/3/1996 NUM. 132                                                

L. DEL 9/12/1996 NUM. 617 ART. 1                                            

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40                                                     

    Una  volta decaduto il decreto-legge contemplante un'ipotesi di reato, lacondotta  illecita posta in essere nel periodo della sua vigenza non puo' es-sere  piu'  perseguita  e  sanzionata,  a nulla rilevando che la norma che neprevedeva  l'illiceita',  sanzionandola  penalmente,  sia  stata reiterata insuccessivo  decreto-legge  o  che  una legge successiva abbia regolamentato irapporti  sorti  sulla  base di decreti-legge non convertiti, facendone salvigli  effetti,  stante il divieto di retroattivita' della legge incriminatricestabilito  dall'art.  25, comma secondo, Cost. (Fattispecie relativa a revoca"in  executivis" di condanna inflitta per il reato previsto dall'art. 7 dellalegge  n.  39  del 1990 e successive modificazioni, a seguito di mancata con-versione del decreto-legge n. 477 del 1996).                                

CONF     9807058 209351                                                      

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  03717  DEL 07/07/1999  (CC.19/05/1999)        RV.  213941

     PRES. Macri' G                   REL. Silvestri G            COD.PAR.319

     IMP. P.G.in proc.Musliu        PM. (Diff.) Palombarini G               

568001  MISURE DI SICUREZZA - IN GENERE - Confisca - Applicazione - Principio

       di irretroattivita' - Operativita' - Esclusione - Fattispecie.       

COD.PEN ART. 200                                                            

COD.PEN ART. 240                                                            

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 444                            *COST.              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 4                              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10  COMMA 4                                    

D. LG. DEL 13/4/1999 NUM. 113 ART. 2                                        

COD.PEN ART. 2                                          *COST.              

COSTITUZIONE ART. 25                                                        

    Il  principio di irretroattivita' della legge penale, sancito dagli artt.2  cod. pen. e 25, comma secondo, Cost., e' operante nei riguardi delle normeincriminatrici  e  non  anche  rispetto  alle misure di sicurezza, sicche' laconfisca  puo' essere disposta anche in riferimento a reati commessi nel tem-po   in  cui  non  era  legislativamente  prevista  ovvero  era  diversamentedisciplinata  quanto  a tipo, qualita' e durata. (Fattispecie nella quale, insede  di  patteggiamento, il giudice aveva rigettato la richiesta del P.M. diconfisca  delle  autovetture  usate  per  commettere il reato di agevolazionedell'ingresso  clandestino  in Italia di cittadini extracomunitari e la S.C.,investita  di  ricorso  sul punto, ha ritenuto legittima la statuizione sullabase  del  diritto vigente all'epoca del fatto, pur disponendo, poi, diretta-mente  essa  stessa  la misura di sicurezza, in forza del sopravvenuto art. 2del  decreto  legislativo n. 113 del 1999, contemplante espressamente la con-fisca  del  mezzo  di trasporto "anche nel caso di applicazione della pena surichiesta delle parti").                                                    

CONF     9503391 203324                                                     

CONF     9600775 204119                                                     

CONF     9716551 207140                                                     

VEDI SU  9301811 192494                                                      

VEDI SU  9500002 200512                                                     

VEDI SU  9609149 205708                                                     

SEZ. 3       SENT.  06673  DEL 28/05/1999  (UD.16/04/1999)        RV.  213989

     PRES. Giammanco P                REL. Grillo CM              COD.PAR.393

     IMP. Selaru L        PM. (Parz. Diff.) Siniscalchi A                   

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Espulsione - Pericolosita' sociale

       dello  straniero  - Automatico dovere di espulsione con corrispondente

       diritto dello straniero - Sussistenza - Esclusione.                  

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12          *COST.              

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39                                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 13                                             

    La  norma  di  cui all'art. 13 della legge 6 marzo 1998 n. 40 non collegaautomaticamente  alla pericolosita' sociale dello straniero condannato un do-vere  di  espulsione  da parte dell'autorita' giudiziaria, con corrispondentediritto  dello  straniero; ma si limita a riconoscere la facolta' al giudice,concorrendo  determinate  circostanze  oggettive  e  soggettive,  di disporrel'espulsione  come  misura  di sicurezza. (La Corte ha in proposito ricordatocome  l'espulsione  dello  straniero su richiesta, prevista dall'art.7, comma12  bis, del D.L.. 30 dicembre 1989 n. 416, convertito con modif. in legge 28febbraio  1990  n.  39, sia stata abrogata dall'art. 46 della legge n. 40 del1998).                                                                      

VEDI     9804557 211499                                                      

VEDI     9900275 212573                                                     

SEZ. 4       SENT.  11167  DEL 29/09/1999  (UD.18/02/1999)        RV.  214384

     PRES. Losapio MD                 REL. Malagnino F            COD.PAR.392

     IMP. Majid Abdelmounaim        PM. (Diff.)                             

623001  STUPEFACENTI - IN GENERE - Straniero condannato per spaccio - Conces-

       sione  della  sospensione condizionale della pena - Applicazione della

       misura  di  sicurezza  della espulsione dallo Stato - Applicabilita' -

       Esclusione - Ratio.                                                  

568005  MISURE DI SICUREZZA - PERSONALI - Straniero condannato per spaccio di

       stupefacenti  -  Concessione della sospensione condizionale della pena

       -  Applicazione della misura di sicurezza della espulsione dallo Stato

       - Applicabilita' - Esclusione - Ratio.                               

COD.PEN ART. 164                                        *COST.              

COD.PEN ART. 203                                                            

TESTO UNICO DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 15                                  

D. P. R. DEL 9/10/1990 NUM. 309 ART. 86                 *COST.               

    Nel caso sia stata concessa allo straniero, condannato per reati in mate-ria  di stupefacenti, la sospensione condizionale della pena, non e' applica-bile  la  misura  di sicurezza della espulsione dal territorio dello Stato aisensi  dell'art.  81  legge  22 dicembre 1975 n. 685 (sostituito dall'art. 23legge  26 giugno 1990 e riprodotto nell'art. 86 comma primo T.U. d.P.R. 9 ot-tobre  1990  n. 309), atteso che, riconosciuta la predetta sospensione, nellaquale  e' sempre implicito un giudizio prognosticamente favorevole sulla per-sonalita'  dell'imputato, si e' esclusa la probabilita' che lo stesso commet-ta  nuovi  fatti preveduti dalla legge come reato e, quindi, la sua pericolo-sita'  sociale,  che  a  norma  dell'art. 31 legge 10 ottobre 1986 n. 663 nonpuo' essere piu' presunta, ma va accertata.                                 

CONF     9111316 188506                                                     

CONF     9200636 193127                                                     

CONF     9602544 204170                                                     

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 3       SENT.  02794  DEL 28/09/1999  (CC.09/09/1999)        RV.  214521

     PRES. De Roberto G               REL. De Nardo G             COD.PAR.393

     IMP. Zeciri L        PM. (Diff.)                                       

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Sanzioni sostitutive - Espulsione

       dal  territorio  dello  Stato  -  Applicazione della misura a soggetto

       sfornito  di documenti validi per l'espatrio - Violazione dell'art. 14

       della  l. 6 marzo 1998, n. 40 - Sussistenza - Inclusione di tale misu-

       ra  nell'accordo  delle parti in sede di patteggiamento - Annullamento

       della sentenza - Necessita' - Ragioni - Conseguenze.                 

671059  PROCEDIMENTI  SPECIALI (COD. PROC. PEN. 1988) - PATTEGGIAMENTO - CON-

       DIZIONI  -  SANZIONE SOSTITUTIVA - Espulsione dello straniero dal ter-

       ritorio  dello  Stato  - Applicazione della misura a soggetto sfornito

       di  documenti validi per l'espatrio - Violazione dell'art. 14 della l.

       6  marzo  1998,  n.  40  -  Sussistenza  -  Inclusione  di tale misura

       nell'accordo  delle  parti  in  sede  di patteggiamento - Annullamento

       della sentenza - Necessita' - Ragioni - Conseguenze.                 

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 444                            *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 12                                              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 14                                             

    Viola  l'art.  14 della legge 6 marzo 1998, n. 40 il giudice che dispongala  sanzione  sostitutiva  dell'espulsione  dal  territorio dello Stato dellostraniero  privo  di  passaporto  e di altro documento valido per l'espatrio,giacche'  l'art.  12  della citata legge dispone che la misura puo' essere a-dottata  quando  non ricorrano le cause ostative indicate nell'art. 12, commaprimo,  dello stesso testo, fra le quali e' espressamente indicata l'impossi-bilita'  di eseguire con immediatezza l'espulsione, perche' occorre procedereall'acquisizione  di  documenti per il viaggio. In ipotesi siffatte, ove talesanzione  sostitutiva  sia stata recepita nell'accordo delle parti in sede diapplicazione  della  pena su richiesta parti, e quindi nella sentenza pronun-ciata  ex  art.  444 cod. proc. pen., la decisione deve essere annullata, ve-nendo  meno l'accordo delle parti su un parametro essenziale dell'intervenutopatteggiamento.                                                              

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 3       SENT.  13721  DEL 01/12/1999  (UD.18/10/1999)        RV.  214821

     PRES. Savignano G                REL. Ceccherini A           COD.PAR.393

     IMP. Chen Li Ping        PM. (Conf.) Geraci V                          

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Attivita' diretta a favorire l'in-

       gresso  illegale  degli stranieri in Italia - Reato previsto dall'art.

       10  delle  legge n. 40 del 1998 - Comprende ed assorbe ogni precedente

       specifica fattispecie delittuosa - Conseguenze.                      

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10                                             

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12                                          

COD.PEN ART. 2  COMMA 3                                 *COST.              

    L'ipotesi di reato di cui all'art. 10 della legge 6 marzo 1998 n. 40, chesanziona  il  fatto di chi compie attivita' dirette a favorire l'ingresso il-legale  degli stranieri nel territorio dello Stato, comprende ed assorbe, perla  sua genericita', tutte le precedenti fattispecie delittuose, ivi compresal'intermediazione  prima  prevista come reato dall'art. 12 della legge 30 di-cembre  1986  n.  943. Pertanto l'abrogazione di quest'ultima norma, ad operadell'  art.  46  della legge n. 40, ha natura puramente formale ed e' direttaad  eliminare, per il futuro, possibili conflitti tra norme penali che preve-dono  lo  stesso fatto, ma non implica alcuna depenalizzazione del reato pre-visto  dalla  norma  abrogata. Conseguentemente il problema dell'applicazioneai  fatti anteriori della vecchia o della nuova disciplina deve essere risol-to  con  la  applicazione  della norma piu' favorevole, ai sensi dell' art. 2cod. pen.                                                                   

CONF     199804233 211600                                                   

VEDI     199813075 212427                                                    

VEDI     199903199 212639                                                   

                       *  EDITA   *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  14002  DEL 06/12/1999  (UD.09/11/1999)        RV.  214828

     PRES. Macri' G                   REL. Chieffi S              COD.PAR.393

     IMP. P.G.in proc. Fathi        PM. (Diff.) Monetti V                   

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Reato previsto dall'art. 6, comma

       terzo,  della  legge  n. 40 del 1998 - Configurabilita' anche a carico

       del  cittadino extracomunitario sprovvisto di documenti di identifica-

       zione - Sussistenza.                                                 

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 6  COMMA 3                                     

    Il  fatto, previsto dall'art. 6, comma terzo, della legge 6 marzo 1998 n.40,  del cittadino extracomunitario che, a richiesta degli ufficiali e agentidi  pubblica sicurezza, non esibisce, senza giustificato motivo, il passapor-to  o  altro  documento  di identificazione, ovvero il permesso o la carta disoggiorno,  e'  configurabile  come reato anche nei confronti dello stranieroche sia sfornito di uno dei predetti documenti.                             

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  14008  DEL 06/12/1999  (UD.11/11/1999)        RV.  214829

     PRES. Sacchetti F                REL. Vancheri A             COD.PAR.393

     IMP. P.G.in proc. Karim        PM. (Conf.) Monetti V                   

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Reato previsto dall'art. 6, comma

       terzo,  legge  n.  40 del 1998 - Cittadino extracomunitario sprovvisto

       di documento di identificazione - Applicabilita' - Esclusione.       

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 6  COMMA 3                                     

    L'art.  6,  comma  terzo,  della legge 6 marzo 1998 n. 40, che prevede ilfatto  del cittadino extracomunitario il quale, a richiesta degli ufficiali eagenti  di  pubblica  sicurezza,  non esibisce, senza giustificato motivo, ilpassaporto  o  altro  documento  di  identificazione, ovvero il permesso o lacarta  di soggiorno, non si applica allo straniero che sia entrato nel terri-torio  dello  Stato  sottraendosi  ai controlli di frontiera e che non sia inpossesso  di  alcun  documento  o per averlo smarrito, o perche' gli e' statosottratto,  o  per  qualsiasi altra ragione. (Conf. Sez. 1^, 11 novembre 1999n.  14009,  Bersi,  nonche'  n.  14011, Kalil, entrambe non massimate; contraSez.  1^, 4 novembre 1999 n. 14291, Belazi, non massimata, nonche' 9 novembre1999 n. 14002, Fathi, RV: 214828).                                          

CONTRA   199914002 214828                                                    

                       * ANNOTATA *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  13562  DEL 29/11/1999  (UD.04/11/1999)        RV.  214843

     PRES. Teresi R                   REL. Fabbri G               COD.PAR.393

     IMP. P.G. in proc.Lecheheb K                                           

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Mancata esibizione del documento di

       identita'  -  Disciplina  dettata dal'art.6, comma 3, della legge n.40

       del  1998 - Applicabilita' della fattispecie nei confronti degli stra-

       nieri, anche se clandestini - Sussistenza.                           

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 6  COMMA 3                                     

    Il  reato  previsto  dall'art.6, comma 3, del T.U. sull'immigrazione e lacondizione dello straniero, approvato con d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286,   peril  quale viene punito lo straniero che, a richiesta degli ufficiali e agentidi  pubblica sicurezza, non esibisce, senza giustificato motivo, il passapor-to  o  altro  documento  di identificazione, ovvero il permesso o la carta disoggiorno,  deve  ritenersi  configurabile  non  soltanto nei confronti deglistranieri  legalmente  presenti  sul  territorio nazionale, ma anche nei con-fronti  degli  stranieri  clandestini.  (A  sostegno di tale affermazione, laS.C.  ha  fatto riferimento, per un verso, al testuale tenore della norma in-criminatrice  la quale, sanzionando non il "rifiuto" ma la "mancata esibizio-ne"  di  uno  dei documenti in essa esemplificativamente indicati, presupponeche  di  un tale documento lo straniero abbia l'obbligo di munirsi, salvo chesia  nell'impossibilita'  di  farlo  "per giustificati motivi", da intendersicome  non  collegabili ad un proprio comportamento volontario; per altro ver-so,  alla desumibilita' di detto obbligo anche da un'interpretazione sistema-tica  di  tutta la normativa vigente in materia di soggiorno di extra-comuni-tari,  con  particolare  riguardo  alle  previsioni  di  cui  ai  commi 4 e 9dell'art.  6 del citato d.lgs. n. 286 del 1998, il primo dei quali - riprodu-cendo  il comma secondo dell'abrogato art. 144 del T.U. delle leggi di P.S. -prevede la possibilita' che lo straniero sia sottoposto a rilievi segnaleticiquando  vi  siano  dubbi sulla sua identita' personale; il secondo prevede ilrilascio  allo  straniero,  su modello conforme al tipo approvato con decretodel  Ministro dell'Interno, di un "documento di identificazione" espressamen-te  indicato  come  "non  valido per l'espatrio"). (Diff. sez. I, 11 novembre1999, n. 969, P.G. in proc. Karim).                                         

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  06547  DEL 28/12/1999  (CC.29/11/1999)        RV.  215023

     PRES. Fazzioli E                 REL. Chieffi S              COD.PAR.393

     IMP. Monforte        PM. (Conf.)                                       

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Ingresso clandestino nel territorio

       dello  Stato  -  Associazione per delinquere finalizzata a favorirlo e

       attivita'  diretta  ad agevolarlo per fini di lucro - Depenalizzazione

       "ex" art. 46 della legge n. 40 del 1998 - Esclusione.                

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12  COMMA 1                                  

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10                                             

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 1                              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 3                              

    Integrano tuttora ipotesi di reato l'associazione per delinquere finaliz-zata  a  favorire  l'ingresso  clandestino  di stranieri nel territorio delloStato  e l'attivita' diretta a favorire tale ingresso per fine di lucro, pre-viste  dall'art. 12 della legge n. 943 del 1986, non avendo inciso su di essela  depenalizzazione disposta con l'art. 46 della legge n. 40 del 1998 ed es-sendo  state  riprodotte  le rispettive fattispecie nei commi 1 e 3 dell'art.12 D.P.R. n. 286 del 1998.                                                  

VEDI     199804233 211600                                                   

                       *  EDITA   *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  06548  DEL 28/12/1999  (CC.29/11/1999)        RV.  215024

     PRES. Fazzioli E                 REL. Chieffi S              COD.PAR.393

     IMP. Amato        PM. (Parz. Diff.)                                    

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Trasporto in transito nel territorio

       dello  Stato  di  stranieri diretti all'estero - Configurabilita' come

       reato - Esclusione.                                                  

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12                                           

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 40  COMMA  LETT. C                             

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 47  COMMA  LETT. B                       

    Non  integra  ipotesi  di  reato  il trasporto in transito da frontiera afrontiera,  attraverso  il territorio dello Stato, di cittadini stranieri di-retti  all'estero  in  cerca  di  lavoro, previsto come delitto dall'art. 12,comma  1, della legge n. 943 del 1986, in quanto detta norma e' stata oggettodi  abrogazione  ad opera dell'art. 46, lett. c) della legge n. 40 del 1998 etale  abrogazione  e'  stata  confermata dall'art. 47 lett. b)- del D.P.R. n.286 del 1998.                                                               

                       *  EDITA   *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 3       ORD.  02944  DEL 03/11/1999  (CC.28/09/1999)         RV.  215101

     PRES. Badia G                    REL. Onorato                COD.PAR.393

     IMP. Platoni P        PM. (Conf.)                                       

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Assunzione di straniero privo di au-

       torizzazione  al  lavoro - Nuova previsione incriminatrice - "Abolitio

       criminis"  -  Sussistenza - Esclusione - Successione di leggi penali -

       Sussistenza - Conseguenze.                                           

548018  FONTI DEL DIRITTO - LEGGI - LEGGE PENALE - SUCCESSIONE DI LEGGI - As-

       sunzione  di  straniero privo di autorizzazione al lavoro - Nuova pre-

       visione  incriminatrice  -  "Abolitio criminis" - Sussistenza - Esclu-

       sione - Successione di leggi penali - Sussistenza - Conseguenze.     

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12  COMMA 2                                 

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 20  COMMA 8                                    

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 22  COMMA 10                             

    La  fattispecie prevista dall'art.12, comma 2, della legge della legge 30dicembre  1986,  n. 943, che sanzionava l'assunzione di lavoratori extracomu-nitari  sprovvisti dell'autorizzazione al lavoro, e' stata abrogata dall'art.46,  comma  1,  lett.c), della legge 6 marzo 1998, n. 40. Tuttavia, la previ-sione  contenuta  nell'art.  20, comma 8, della stessa legge n. 40 del 1998,-per  la  quale  e' sanzionato il datore di lavoro che occupi alle proprie di-pendenze  lavoratori  stranieri privi del permesso di soggiorno o il cui per-messo  di  soggiorno  sia scaduto, revocato o annullato,(norma riprodotta oranell'art.22,  comma  10,  del  testo  unico in materia, emanato con D.L.G. 25luglio  1998,  n.286)-  induce a ritenere che il legislatore abbia voluto ri-formulare  e punire piu' gravemente la fattispecie di reato prevista dal pre-cedente  art.12  della  succitata legge n.943 del 1986, abrogando contempora-neamente  quest'ultima  norma.  Sicche'  non di una vera e propria "abrogatiocriminis"  si  tratta,  bensi'  di una successione nel tempo di leggi penali.Consegue,  altresi',  che  il  problema  dell'applicazione ai fatti anterioridella  vecchia  o  della  nuova  disciplina  deve  essere  risolto  alla lucedell'art.  2, comma 3, cod. pen., ovvero con l'applicazione della disposizio-ne piu' favorevole al reo.                                                   

CONTRA   199813075 212427                                                   

CONTRA   199903199 212634                                                   

VEDI     199804233 211600                                                    

SEZ. 1       SENT.  07176  DEL 05/01/2000  (CC.15/12/1999)        RV.  215122

     PRES. Fazzioli E                 REL. Mocali P               COD.PAR.313

     IMP. Suljevic S        PM. (Conf.)                                     

577001  PENA - IN GENERE - Pene sostitutive - Revoca - Pene sostitutive revo-

       cabili  -  Semidetenzione e liberta' controllata - Revocabilita' della

       espulsione  disposta  a  norma dell'art.14 della legge n.40 del 1998 -

       Esclusione.                                                           

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Sanzioni sostitutive - Espulsione

       dal  territorio  dello  Stato  -  Applicazione della misura a soggetto

       successivamente  risultato  in  possesso  di regolare permesso di sog-

       giorno  - Possibilita' di revocare la misura a norma dell'art.72 della

       legge n.689 del 1981 - Esclusione.                                   

L. DEL 24/11/1981 NUM. 689 ART. 72                      *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 14                                             

    L'art.72  della  legge  n.689  del 1981 consente esclusivamente la revocadelle  pene  sostitutive  della semidetenzione e della liberta' controllata epresuppone  il  sopravvenire di una ulteriore condanna che realizzi una delleipotesi  previste  dalla  norma  medesima.  (Fattispecie nella quale la S.C.,nell'enunciare  il  principio  di  cui  in massima, ha annullato senza rinviol'ordinanza  con  la  quale il giudice della esecuzione - fra l'altro palese-mente  violando  il  giudicato penale formatosi sul punto - aveva revocato, anorma  dell'art.72  della  legge  n.689  del  1981, la misura dell'espulsionedisposta  in  base  all'art.14 della legge n.40 del 1998 nei confronti di unostraniero,  in  quanto nel frattempo si era accertato che il medesimo era en-trato  regolarmente  in  Italia  ed era altresi' titolare di permesso di sog-giorno).                                                                    

VEDI     199700270 206951                                                   

VEDI     199902794 214521                                                   

SEZ. 1       SENT.  01392  DEL 04/02/2000  (UD.06/12/1999)        RV.  215227

     PRES. Teresi R                   REL. Rossi B                COD.PAR.393

     IMP. Fontana        PM. (Conf.) Verderosa V                            

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Occupazione alle dipendenze di dato-

       re  di  lavoro  italiano  - Valido permesso di soggiorno - Persistenza

       per tutta la durata del rapporto - Necessita' - Fattispecie.         

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 20  COMMA 8                                    

    Ai  fini  della configurabilita' della contravvenzione prevista dall'art.20,  comma  ottavo,  della legge n. 40 del 1998 (impiego, alle proprie dipen-denze,  di  lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno), il termine"occupa"  non  va  inteso come riferito esclusivamente al momento dell'assun-zione,  ma  racchiude  in  se' l'idea del protrarsi nel tempo del rapporto dilavoro  e, quindi, anche della condotta illecita penalmente perseguita. (Fat-tispecie  nella  quale il lavoratore, all'atto dell'assunzione, era munito dipermesso di soggiorno successivamente scaduto).                              

VEDI     198013075 212427                                                   

VEDI     199903199 212634                                                   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  06642  DEL 08/02/2000  (CC.01/12/1999)        RV.  215231

     PRES. Pirozzi E                  REL. Campo S                COD.PAR.393

     IMP. Roma        PM. (Conf.)                                           

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Favoreggiamento all'ingresso clan-

       destino  - Attivita' di trasporto a fine di lucro dalla frontiera - E'

       tale.                                                                

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10  COMMA 3                                     

    L'attivita' di trasporto dalla frontiera, con fine di lucro, di cittadinistranieri,  immigrati  clandestinamente,  funzionalmente connessa al loro in-gresso  in  Italia, integra il reato di favoreggiamento di cui al terzo commadell'art.  10  della  legge n. 40 del 1998, in quanto essa e' collegata senzasoluzione  di  continuita'  all'ingresso clandestino dei cittadini stranieri,si'   che  l'immigrazione  risulta  direttamente  agevolata  dal  conseguentetrasporto,  mirato ad assicurare la permanenza dei clandestini nel territoriodello Stato. (Non risultano precedenti).                                    

                       *  EDITA   *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 3       SENT.  00955  DEL 29/03/2000  (CC.29/02/2000)        RV.  215624

     PRES. Papadia U                  REL. Novarese F                       

     IMP. PG in proc.Perazzi        PM. (Diff.)                             

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Occupazione di stranieri extracomu-

       nitari  privi  di  autorizzazione al lavoro - Punibilita' in base alla

       sopravvenuta  normativa  che sanziona l'occupazione di extracomunitari

       privi  di  permesso  di  soggiorno per motivi di lavoro - Esclusione -

       Ratio.                                                               

566011  LAVORO  - LAVORO SUBORDINATO - IN GENERE - Lavoratori extracomunitari

       -  Assunzione  di soggetti privi di autorizzazione al lavoro - Punibi-

       lita'  del  fatto  in  base  alla  sopravvenuta normativa che sanziona

       l'assunzione  di  soggetti  privi del permesso di soggiorno per motivi

       di lavoro - Esclusione - Ratio.                                      

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12  COMMA 2                                  

D. LG. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 20                                         

L. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 22                                           

    La  condotta consistita nel dare occupazione ad un immigrato extracomuni-tario  privo  della  prescritta  autorizzazione al lavoro, gia' prevista comereato  dall'abrogato art.12, comma 2, della legge 30 dicembre 1986 n.943, nonpuo'  continuare  ad  essere  penalmente sanzionata in base alla sopravvenutadiversa  previsione  di  reato  contenuta  nel vigente art.20, comma 8, dellalegge  6 marzo 1998 n.40 (poi trasfuso nell'art.22, comma 10, del testo unicoapprovato  con D.L.G..25 luglio 1998 n.286), dal momento che detta nuova pre-visione  si  riferisce all'occupazione di lavoratori stranieri privi del par-ticolare  permesso di soggiorno che si rilascia per motivi di lavoro e che, adifferenza  dell'autorizzazione al lavoro (la quale era subordinata alla solaindisponibilita'  di  lavoratori italiani o comunitari ed alla verifica dellecondizioni  di  lavoro offerte all'extracomunitario), ha finalita' di contin-gentamento  delle unita' lavorative extracomunitarie, di controllo dei flussie di ordine pubblico.                                                       

CONF     199813075 212427                                                   

CONF     199903199 212634                                                   

CONTRA   199902944 215101                                                   

SEZ. 4       SENT.  01471  DEL 08/02/2000  (UD.02/06/1999)        RV.  215873

     PRES. Fattori P                  REL. Malagnino F            COD.PAR.393

     IMP. Bregu A        PM. (Conf.) Iadecola G                             

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Espulsione - Sanzione sostitutiva

       della  pena  detentiva - Applicabilita' ai soli stranieri irregolari -

       Illegittimita' costituzionale - Esclusione.                          

630103  CIRCOLAZIONE  STRADALE (NUOVO CODICE) - ILLECITI AMMINISTRATIVI - AP-

       PLICAZIONI  SANZIONI  PECUNIARIE  -  Espulsione - Sanzione sostitutiva

       della  pena  detentiva - Applicabilita' ai soli stranieri irregolari -

       Illegittimita' costituzionale - Esclusione.                          

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 16                                       

    E'  manifestamente  infondata la questione di legittimita' costituzionaledell'art.  16  D.L.G. 25 luglio 1998, n.286 nella parte in cui non prevede laespulsione  dello  straniero  a titolo di sanzione sostitutiva anche nei con-fronti  degli stranieri muniti di regolare permesso di soggiorno; rientra in-fatti  nel  legittimo  esercizio della discrezionalita' legislativa prevedereche,  nel  caso di straniero in posizione irregolare, l'interesse dello Statoalla  espulsione  possa, entro un determinato limite di pena e previa valuta-zione  del giudice, prevalere sull'interesse alla pretesa punitiva, escluden-dosi  invece  una  tale  possibilita' nel caso di straniero regolarmente sog-giornante in Italia.                                                         

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  02429  DEL 23/05/2000  (CC.03/04/2000)        RV.  216033

     PRES. Mocali P                   REL. Macchia A              COD.PAR.393

     IMP. PG in proc. Romano        PM. (Conf.)                             

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Assunzione di lavoratori extracomu-

       nitari  privi  di  autorizzazione  al lavoro - Intervenuta abrogazione

       della  relativa  norma  incriminatrice - Punibilita' del fatto in base

       alla  normativa  vigente che vieta l'assunzione di lavoratori extraco-

       munitari privi di permesso di soggiorno - Esclusione.                

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12                                          

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 22                                       

    La condotta costituita dall'assunzione di lavoratori extracomunitari pri-vi  di  autorizzazione  al lavoro, prevista e sanzionata dall'abrogato art.12della  legge  30 dicembre 1986 n.943, non puo' essere considerata tuttora pu-nibile  ai  sensi  della'art.22,  comma  10, del T.U. approvato con D.Lgt. 25luglio  1998  n.286,  in cui si prevede come reato l'assunzione di lavoratoriextracomunitari  privi  di permesso di soggiorno rilasciato per motivi di la-voro.  Tale  ultima  previsione  si  caratterizza, infatti, rispetto a quellaprecedente,  non  solo  per  il  mutamento di struttura del fatto tipico, delprocedimento  autorizzatorio  e  dell'organo cui spetta il rilascio del "per-messo"  (questore e non piu' ufficio del lavoro e della massima occupazione),ma  anche per la diversa prospettiva in cui la condotta punibile viene a col-locarsi,  avendosi  di  mira non piu' soltanto la tutela delle condizioni dellavoratore,  ma  anche  l'obiettivo  di  impedire  l'occupazione di cittadiniextracomunitari  ai di fuori dei flussi programmati di ingresso previsti dal-l'art.21 del medesimo T.U.                                                   

CONF     199813075 212427                                                   

CONF     199903199 212634                                                   

CONF     200000955 215624                                                   

CONTRA   199902914 215101                                                   

                       * ANNOTATA *                                         

SEZ. 1       SENT.  05951  DEL 22/05/2000  (UD.01/02/2000)        RV.  216092

     PRES. Macri' G                   REL. Bardovagni P           COD.PAR.393

     IMP. Zawadka        PM. (Diff.) Ciampoli L                             

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Espulsione dal territorio dello Sta-

       to  eseguita prima dell'entrata in vigore della legge n. 40 del 1998 -

       Rientro non autorizzato - Illiceita' penale - Condizioni.            

COD.PEN ART. 2                                          *COST.              

R. D. DEL 18/6/1931 NUM. 773 ART. 151                                        

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 11  COMMA 13                                   

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 11  COMMA 14                                   

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 13  COMMA 13          COST.              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 13  COMMA 14          COST.              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 47                                       

D. P. R. DEL 31/8/1999 NUM. 394 ART. 19                                     

    Allorche', successivamente ad espulsione dal territorio dello Stato, ese-guita  prima  della  data  di  entrata in vigore della legge n. 40 del 1998 -abrogatrice  della contravvenzione prevista dall'art. 151 R.D. 18 giugno 1931n.  773 (cd. testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e contestualmenteripristinatrice  di  analoga  figura di reato, ma in termini piu' favorevoli,perche'  punitiva  della  sola  violazione  infraquinquennale  del divieto dirientro  -  lo  straniero vi faccia ritorno senza autorizzazione, la sua con-dotta,  dopo  quella  data,  ricade  nell'ambito  di applicazione della leggesopravvenuta,  sicche' non e' punibile qualora risulti che il rientro sia av-venuto  oltre  il quinquennio dalla data dell'avvenuta espulsione. Non risul-tano precedenti.                                                             

SEZ. 1       SENT.  03156  DEL 07/06/2000  (CC.27/04/2000)        RV.  216097

     PRES. Sossi M                    REL. Silvestri G            COD.PAR.393

     IMP. Polova        PM. (Diff.)                                          

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Decreto di espulsione - Ricorso -

       Natura civilistica del relativo procedimento.                        

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 13                    COST.              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 13 BIS                COST.              

COD.PROC.CIV. ART. 737                                   COST.              

    Il ricorso che lo straniero puo' proporre, ai sensi dell'art.13, comma 8,del  D.L.G. 25 luglio 1998 n.286, avverso il decreto di espulsione emesso neidi  lui  confronti dal prefetto, da' luogo all'instaurarsi di un procedimentodi  natura  civilistica,  come  e'  dimostrato  non  solo  dal  richiamo agliartt.737  e seguenti del codice di procedura civile, contenuto nel successivocomma  9  dello  stesso art.13, ma anche dalla disciplina dettata dall'art.13bis  del  citato  D.L.G.  n.  286/1998,  introdotto dal D.L.G. 13 aprile 1999n.113,  ove  si  dispone  che  il pretore (ora tribunale), fissa l'udienza incamera  di  consiglio  con  decreto steso in calce al ricorso, il quale vienequindi  notificato,  a  cura della cancelleria, all'autorita' che ha dispostol'espulsione,  cui compete la facolta' di partecipare alla procedura cameralepersonalmente o a mezzo di funzionari delegati.                             

                       * ANNOTATA *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  07045  DEL 14/06/2000  (UD.19/05/2000)        RV.  216185

     PRES. La Gioia V                 REL. Vancheri A             COD.PAR.325

     IMP. Carrozzo        PM. (Conf.) Matera M                              

602011  REATI CONTRO L'ORDINE PUBBLICO - DELITTI - IN GENERE - Favoreggiamen-

       to  dell'immigrazione clandestina - Confisca del mezzo di trasporto e-

       ventualmente  utilizzato per commettere il reato prevista dal decr. l-

       gs.  n.  113  del  1999 - Obbligatorieta' - Fatto commesso prima della

       sua entrata in vigore - Irrilevanza - "Ratio".                       

COD.PEN ART. 200                                                            

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 4                              

D. LG. DEL 13/4/1999 NUM. 113 ART. 1                                        

    Poiche', a norma dell'art. 200 cod. pen., le misure di sicurezza sono re-golate  dalla  legge in vigore al tempo della loro applicazione, la modifica-zione,  ad  opera  dell'art.  1  del  decreto  legislativo  n.  113 del 1999,dell'art.  12, comma quarto, del decreto legislativo n. 286 del 1998, in temadi  confisca  del  mezzo  di  trasporto  utilizzato  per  i reati previsti daquest'ultimo  articolo,  rende obbligatoria la confisca dell'autoveicolo uti-lizzato  per favorire l'ingresso clandestino di stranieri nel territorio del-lo  Stato,  realizzato  prima  dell'entrata  in vigore del citato decreto le-gislativo  del  1999,  salvo il diritto del terzo estraneo al reato, al qualeil  mezzo  di trasporto appartenga, di ottenerne la restituzione, qualora di-mostri  di  essersi in qualche modo attivato per impedirne l'uso illecito, dinon  averlo potuto prevedere o di non essere incorso in difetto di vigilanza.

CONF     199903717 213941                                                   

VEDI     199703655 207140                                                    

VEDI SU  199900009 213511                                                   

                       * ANNOTATA *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  07045  DEL 14/06/2000  (UD.19/05/2000)        RV.  216186

     PRES. La Gioia V                 REL. Vancheri A             COD.PAR.325

     IMP. Carrozzo        PM. (Conf.) Matera M                              

602001  REATI CONTRO L'ORDINE PUBBLICO - IN GENERE - Favoreggiamento dell'im-

       migrazione  clandestina - Elemento oggettivo - Attivita' dirette a fa-

       vorire  l'ingresso  degli stranieri nel territorio dello Stato in vio-

       lazione della legge - Nozione.                                       

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12                                        

    In  tema di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, per "attivita'dirette  a  favorire l'ingresso degli stranieri nel territorio dello Stato inviolazione  della  legge" non devono intendersi soltanto quelle condotte spe-cificamente  mirate a consentire l'arrivo e lo sbarco degli stranieri, ma an-che  quelle, immediatamente successive a tale ingresso, intese a garantire labuona  riuscita  dell'operazione, la sottrazione ai controlli della polizia el'avvio  dei  clandestini  verso localita' lontane dallo sbarco e, in genere,tutte  quelle  attivita' di fiancheggiamento e di cooperazione con le attivi-ta' direttamente e in senso stretto collegabili all'ingresso dei clandestini.

VEDI     200006642 215231                                                    

SEZ. 1       SENT.  02161  DEL 16/06/2000  (CC.23/03/2000)        RV.  216196

     PRES. Macri' G                   REL. Mabellino A            COD.PAR.393

     IMP. P.G.in proc.Danut        PM. (Conf.)                               

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Legge n. 40 del 1998 - Previsione

       del  rito direttissimo con l'eccezione dell'eventualita' di particola-

       ri  indagini nei casi previsti dall'art. 10, comma quarto - Conseguen-

       ze  -  Presentazione  dell'imputato al giudice oltre il termine di cui

       all'art. 449, comma quarto, cod. proc. pen. - Irrilevanza.           

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10                                             

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 449  COMMA 4                                       

    Poiche'  nei  casi previsti dall'art. 10, comma quarto, della legge n. 40del  1998,  avente  ad  oggetto la disciplina sull'immigrazione e norme sullacondizione  dello straniero, si procede sempre con il rito direttissimo, sal-vo  che  siano  necessarie  particolari indagini, e' abnorme il provvedimentodel  Tribunale  dinanzi  al  quale l'imputato sia presentato per il giudizio,che  disponga  la  restituzione degli atti al P.M. per l'avvenuto decorso deltermine  di  quindici giorni previsto dall'art. 449, comma quarto, cod. proc.pen.                                                                        

SEZ. 1       SENT.  02310  DEL 26/06/2000  (CC.29/03/2000)        RV.  216277

     PRES. La Gioia V                 REL. Campo S                          

     IMP. Huayamares        PM. (Conf.)                                     

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Espulsione in sede amministrativa -

       Provvedimento  giudiziale  assunto su ricorso dell'interessato - Rime-

       dio esperibile - Indicazione.                                        

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 13                    COST.              

D. LG. DEL 13/4/1999 NUM. 113 ART. 3                                         

COD.PROC.CIV. ART. 360                                                      

COD.PROC.CIV. ART. 737                                   COST.              

COD.PROC.CIV. ART. 742 BIS                                                  

    E' inammissibile il ricorso per cassazione in sede penale avverso l'ordi-nanza  emessa dal giudice a seguito di ricorso del cittadino straniero controil  provvedimento amministrativo di espulsione emanato dal Prefetto. (Nell'e-nunciare  tale  principio,  la S.C. ha precisato che, in tale circostanza, e'esperibile  ricorso  per  cassazione  in  sede  civile, perche', per espressadisposizione  di legge alla fattispecie e' applicabile la procedura di volon-taria giurisdizione prevista dagli artt. 737 e seguenti cod. proc. civ.).   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 3       SENT.  04599  DEL 14/04/2000  (UD.23/02/2000)        RV.  216342

     PRES. Avitabile D                REL. Ceccherini A                     

     IMP.  P.  M.  in  proc.  Cargnelutti  S.  ed  altri PM. (Conf.) Albano A

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Assunzione di lavoratore senza per-

       messo  di  soggiorno - Nuova previsione incriminatrice - Assunzione di

       lavoratore  privo  di autorizzazione al lavoro - "Abolitio criminis" -

       Sussistenza - Ragione.                                               

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12                                          

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                              

    L'art.  12  della  legge 30 dicembre 1986 n. 943 e' abrogato dall'art. 46della  legge  6  marzo 1998 n. 40, comma primo lett.c), la quale all'art. 20,comma  8, prevede come reato l'attivita' di chi occupa alle proprie dipenden-ze  lavoratori  stranieri privi del permesso di soggiorno o con questo scadu-to,  annullato  o revocato, perche' cio' costituisce ipotesi in fatto diversada  quella dell'assunzione alle proprie dipendenze di un lavoratore stranieroprivo  dell'autorizzazione al lavoro richiesta dalla precedente legislazione.Infatti  il  divieto  penalmente sanzionato non ha piu' come oggetto l'assun-zione  di un lavoratore senza autorizzazione, bensi' l'assunzione di un lavo-ratore senza permesso di soggiorno.                                          

VEDI     199902944 215101                                                   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  03249  DEL 09/06/2000  (CC.02/05/2000)        RV.  216419

     PRES. Sossi M                    REL. Campo S                COD.PAR.393

     IMP. Lanzoni R        PM. (Conf.) Monetti V                            

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI  -  Ingresso clandestino - Mezzi di

       trasporto  -  Confisca  obbligatoria - Proprietario del mezzo estraneo

       al fatto - Restituzione - Condizioni.                                

568005 MISURE DI SICUREZZA - PERSONALI - In Genere.                         

568004  MISURE DI SICUREZZA - PATRIMONIALI - Confisca obbligatoria - Ingresso

       clandestino  di stranieri - Mezzi di trasporto - Confisca - Proprieta-

       rio del mezzo estraneo al fatto - Restituzione - Condizioni.         

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 8                               

COD.PEN ART. 240                                                            

    Nel caso di sequestro di mezzi di trasporto utilizzati per favorire l'in-gresso  clandestino  di stranieri nel territorio dello Stato, il giudice, perdisporre  la restituzione del mezzo al proprietario, deve,in base ai principigenerali  sanciti  dall'art.240,  commi  1 e 3, cod.pen., accertare la di luiestraneita'  rispetto  alla  violazione penale che costituisce il presuppostodel  sequestro, prima, e della confisca, poi. A tal fine, il giudice deve ve-rificare  che la condotta del titolare del bene non sia stata inficiata dallaprevedibilita'  della  commissione  del  reato da parte dell'agente per mezzodella  cosa  sequestrata,  ovvero  da  un difetto di vigilanza in ordine allasottrazione della stessa ed al suo uso illecito.                            

VEDI     199505580 202757                                                   

VEDI     199902090 214073                                                    

VEDI     199903717 213941                                                   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  01744  DEL 09/06/2000  (CC.08/03/2000)        RV.  216423

     PRES. La Gioia V                 REL. De Nardo G             COD.PAR.393

     IMP. Hotez I        PM. (Diff.) Palombarini G                          

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Attivita' diretta a favorire l'in-

       gresso clandestino di stranieri - Contributo preventivo.             

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10                                             

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12                                       

    Integra  il  reato  di  cui all'art.10 della legge n.40 del 1998 anche ilcontributo  preventivamente offerto, diretto a favorire l'ingresso clandesti-no  di  stranieri nel territorio dello Stato. (Fattispecie nella quale il ri-corrente  deduceva  la insussistenza del reato essendosi lo stesso limitato atrasportare  i  clandestini  dopo  che  essi avevano gia' varcato il confine.Nell'enunciare  il  principio  di  cui  in massima, la S.C. ha ritenuto mani-festamente  infondata  la  doglianza,  in  quanto l'imputato, prima ancora diprendere  in  consegna  i clandestini, si era accordato con il coimputato persvolgere l'attivita' richiesta).                                            

VEDI     199906642 215231                                                   

                       *  EDITA   *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  03281  DEL 09/06/2000  (CC.02/05/2000)        RV.  216425

     PRES. Sossi M                    REL. Mabellino A            COD.PAR.393

     IMP. Xhaxho Xemal        PM. (Conf.)                                   

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI  -  Ingresso clandestino - Mezzi di

       trasporto  -  Confisca  obbligatoria - Proprietario del mezzo estraneo

       al fatto - Restituzione - Condizioni.                                

568004  MISURE DI SICUREZZA - PATRIMONIALI - Confisca obbligatoria - Ingresso

       clandestino  di stranieri - Mezzi di trasporto - Confisca - proprieta-

       rio del mezzo estraneo al fatto - Restituzione - Condizioni.         

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 4                              

COD.PEN ART. 240                                                            

    La  confisca  obbligatoria,  ai  sensi dell'art.12, comma 4, del d.lgs.25luglio  1998,  n.286, del mezzo di trasporto utilizzato per il compimento deireati  in  materia  di  immigrazione clandestina previsti dai commi 1 e 3 delmedesimo  articolo, non puo' aver luogo, in applicazione della regola genera-le  dettata dall'art.240, commi terzo e quarto, cod.pen., qualora trattisi dimezzo  appartenente a persona estranea al reato. L'estraneita', peraltro, nonderiva  in  modo automatico dal fatto che il proprietario del mezzo non abbiasubito  condanna,  dovendosi in realta' considerare estraneo al reato, sempresecondo  i  principi  generali  elaborati  con  riguardo  al  citato  art.240cod.pen.,  soltanto  chi,  indipendentemente  dall'essere stato o meno sotto-posto  a  procedimento penale, risulti di fatto non aver avuto alcun collega-mento,  diretto  o  indiretto,  con  la consumazione del reato stesso. (Nellafattispecie,  trattandosi  di  un  peschereccio adoperato per il trasporto diclandestini  dall'Albania  all'Italia  e  pertanto  sequestrato  e confiscatoall'esito  del  processo svoltosi a carico dei componenti dell'equipaggio, laS.C.  ha  ritenuto che correttamente fosse stata respinta dal giudice dell'e-secuzione  la richiesta di restituzione avanzata dal proprietario dell'imbar-cazione,  considerando  che  non  vi  erano  elementi tali da far pensare checostui  fosse stato ignaro dell'illecito uso dell'imbarcazione medesima e cherisultava  inverosimile la tesi da lui sostenuta, secondo la quale lo sposta-mento  del  mezzo dall'Albania all'Italia sarebbe stato disposto al fine, deltutto  antieconomico, di effettuare rifornimento di carburante e far applica-re sullo scafo della pittura antiruggine).                                  

VEDI     199211173 193422                                                   

VEDI     199505580 202757                                                   

VEDI     199902090 214073                                                   

VEDI     199903717 213941                                                   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  02680  DEL 04/08/2000  (CC.07/04/2000)        RV.  216736

     PRES. Fazzioli E                 REL. Campo S                COD.PAR.393

     IMP. Trifan        PM. (Parz. Diff.) Palombarini G                     

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Ingresso clandestino nel territorio

       dello  Stato - Favoreggiamento - Trasporto di stranieri sprovvisti del

       visto  di  ingresso  delle  autorita'  italiane - Configurabilita' del

       reato - Condizioni.                                                   

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 4                                        

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12                                       

L. DEL 30/9/1993 NUM. 388                                                   

TRATT. INTERNAZ. DEL 14/6/1985 ART. 5                                       

TRATT. INTERNAZ. DEL 14/6/1985 ART. 12                                      

TRATT. INTERNAZ. DEL 14/6/1985 ART. 15                                      

    Integra il reato di favoreggiamento dell'ingresso clandestino di stranie-ri,  previsto  dall'art. 12, commi primo e terzo, d. lgs. n. 286 del 1998, ilfatto  dell'autotrasportatore  che  accompagni  in Italia cittadini stranierisprovvisti  del visto di ingresso delle autorita' diplomatiche o consolari i-taliane  dello  Stato di origine, a nulla rilevando il possesso, da parte lo-ro,  di visto del Paese di primo ingresso, una volta individuato con certezzail  nostro  Stato  come  Paese di destinazione principale. (Nell'occasione laS.C.  ha  anche  escluso, in considerazione dell'esperienza professionale delsoggetto  attivo, la configurabilita', nel fatto, dell'illecito amministrati-vo  previsto  dal comma sesto dello stesso articolo e consistente nel mancatoaccertamento  del  vettore circa il possesso, da parte dello straniero, delladocumentazione  richiesta  per  il suo ingresso nel territorio dello Stato o,alternativamente,  nell'omissione  di comunicazione alla polizia di frontieradella  presenza  a bordo del mezzo di trasporto di stranieri in posizione ir-regolare,  traendo, anzi, da tale circostanza motivo per ritenere corretta laqualificazione  come  dolosa della condotta, eseguita dai giudici di merito).

SEZ. 1       SENT.  03259  DEL 09/08/2000  (CC.02/05/2000)        RV.  216757

     PRES. Sossi M                    REL. Campo S                COD.PAR.393

     IMP. Selini        PM. (Conf.) Monetti V                               

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Immigrazioni clandestine - Reati -

       Sequestro  -  Restituzione  a  terzo estraneo delle cose sequestrate -

       Condizioni - Fattispecie.                                            

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 262                                                

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 263                             COST.              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 8                              

D. P. R. DEL 9/10/1990 NUM. 309 ART. 100  COMMA 2                           

    In tema di reato relativo ad immigrazioni clandestine, per la restituzio-ne  al terzo estraneo al reato della cosa ad esso inerente e sottoposta a se-questro,  il  riconoscimento  dell'estraneita' alla commissione del reato delterzo  reclamante la cosa sequestrata e' legato alla prova della non prevedi-bilita',  da  parte  sua,  della  perpetrazione del reato e della mancanza diogni  difetto di vigilanza sull'uso, ad opera dei soggetti incriminati, dellacosa  sequestrata  di cui si chiede la restituzione. (Fattispecie concernentela  richiesta di restituzione di un peschereccio utilizzato per l'immigrazio-ne  clandestina  in  Italia  di  stranieri,  nella  stiva del quale era statocostruito  un locale, accessibile mediante un varco ben occultato e dotato diun sistema elettrico di aerazione).                                          

SEZ. 3       SENT.  08358  DEL 19/07/2000  (UD.10/05/2000)        RV.  217082

     PRES. Avitabile D                REL. Lombardi A             COD.PAR.329

     IMP. Consoli F        PM. (Conf.) Albano A                             

601070  REATI  CONTRO LA MORALITA' PUBBLICA E IL BUON COSTUME - PROSTITUZIONE

       -  RECLUTAMENTO  - Induzione di taluno a recarsi nel territorio di al-

       tro  Stato  per  esercitare la prostituzione - Favoreggiamento all'in-

       gresso  clandestino  di  stranieri - Rapporto di sussidiarieta ' fra i

       due reati  - Sussistenza - Esclusione - Fondamento.                  

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Favoreggiamento all'ingresso clan-

       destino  di  stranieri  - Induzione di taluno a recarsi nel territorio

       di  altro  Stato  per esercitare la prostituzione - Rapporto di sussi-

       diarieta' fra i due reati - Sussistenza - Esclusione - Fondamento.   

L. DEL 20/2/1958 NUM. 75 ART. 3  COMMA  N. 6                                

L. DEL 28/2/1990 NUM. 39 ART. 3  COMMA 8                *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10  COMMA 3                                    

    Non  esiste alcun rapporto di sussidiarieta' tra il reato di cui all'art.3,  comma  1, n. 6, della legge n. 75 del 1958 (induzione di taluno a recarsinel  territorio  di  altro Stato per esercitare la prostituzione) ed il reatodi  cui  all'art.  3,  comma  8,  della legge n. 39 del 1990 (favoreggiamentoall'ingresso  clandestino  di  stranieri,  attualmente  previsto e sanzionatodall'art.  10, comma 1, della legge n. 40 del 1998) essendo diversi gli inte-ressi  tutelati e le condotte sanzionate dalle due norme, atteso che la primae'  esclusivamente  finalizzata ad impedire l'induzione e la diffusione dellaprostituzione  e  sanziona  la  condotta di colui che induce taluno a recarsinel  territorio  di  altro Stato, o comunque in luogo diverso da quello dellaresidenza  abituale,  per esercitarvi la prostituzione, mentre la seconda tu-tela  i beni giuridici della sicurezza interna e della disciplina del mercatodel  lavoro  e  sanziona la condotta di colui che favorisce l'ingresso "clan-destino"  di stranieri nel territorio dello Stato italiano, sicche' quest'ul-tima fattispecie criminosa non puo' ritenersi compresa nella prima.         

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  04586  DEL 25/10/2000  (CC.23/06/2000)        RV.  217165

     PRES. La Gioia V                 REL. Fazzioli E             COD.PAR.393

     IMP. Habibi        PM. (Conf.) Febbraro G                              

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Attivita' diretta a favorire l'im-

       migrazione  clandestina  - Trasporto di clandestini in Italia organiz-

       zato  previo accordo con un centro operante nel territorio nazionale -

       Mancata  conduzione  e  termine del detto trasporto - Sussistenza, co-

       munque, del reato consumato e della giurisdizione penale italiana.   

555001  GIURISDIZIONE  (COD.  PROC.  PEN. 1930) - IN GENERE - Commissione del

       reato  nel  territorio dello Stato - Criteri di riconoscibilita' - Ap-

       plicazione  relativamente  al  reato  di  attivita' diretta a favorire

       l'ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato.         

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 1                              

COD.PEN ART. 6                                                              

    Il  reato previsto dall'art.12, comma 1, del T.U. approvato con D.L.G. 25luglio  1998  n. 286, consistente nel porre in essere una qualsivoglia "atti-vita'  diretta  a  favorire  l'ingresso  degli stranieri nel territorio delloStato"  in  violazione  delle  disposizioni  contenute nel predetto T.U., nonrichiede,  per il suo perfezionamento (trattandosi di reato a condotta liberaed  a  consumazione  anticipata),  che l'ingresso illegale sia effettivamenteavvenuto.  (Nella specie, in applicazione di tale principio, la S.C. ha rite-nuto  che  correttamente fosse stato ritenuto configurabile, ai fini dell'ap-plicazione  di una misura cautelare, il reato in questione in un caso in cui,secondo  l'accusa, gli imputati, previa intesa con un centro di organizzazio-ne  operante  nel territorio nazionale - il che rendeva il fatto perseguibilein  Italia,  ai  sensi dell'art.6 cod.pen. - avevano organizzato il trasportovia  mare,  dall'Albania  all'Italia, di un gruppo di extracomunitari i qualierano  stati all'uopo imbarcati su di una nave che pero', a causa di una tem-pesta,  era  stata soccorsa, prima del suo ingresso nelle acque territoriali,da  mezzi  della marina italiana che l'avevano rimorchiata in un porto nazio-nale).                                                                      

VEDI     200001744 216423                                                    

VEDI     200006642 215231                                                   

VEDI     200007045 216186                                                   

                       *  EDITA   *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  04700  DEL 25/10/2000  (CC.28/06/2000)        RV.  217166

     PRES. Gemelli T                  REL. Bardovagni P           COD.PAR.393

     IMP. PM in proc. Mao        PM. (Parz. Diff.) Mura A                   

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Favoreggiamento dell'irregolare pre-

       senza  di  stranieri  extracomunitari nel territorio dello Stato - Ar-

       resto  facoltativo  in flagranza - Valutazione dei presupposti giusti-

       ficativi  - Verifica di ragionevolezza - Riferimento all'incensuratez-

       za  dell'arrestato  ed  alla scarsa gravita' del fatto - Legittimita'.

663017  INDAGINI  PRELIMINARI (COD. PROC. PEN. 1988) - ARRESTO IN FLAGRANZA -

       FACOLTATIVO  -  Valutazione  dei  presupposti  giustificativi da parte

       della  polizia  giudiziaria  - Verifica di ragionevolezza da parte del

       giudice  -  Riferimento  alla  incensuratezza  dell'arrestato  ed alla

       scarsa  gravita'  del  fatto  -  Legittimita' - Fattispecie in tema di

       favoreggiamento  della  illegale presenza di stranieri extracomunitari

       nel territorio dello Stato.                                          

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 381  COMMA 4                                       

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 5                              

    In  tema  di arresto facoltativo in flagranza, posto che al giudice dellaconvalida  spetta  soltanto,  con riguardo ai presupposti giustificativi pre-visti  dall'art.381, comma 4, c.p.p., una verifica di ragionevolezza in ordi-ne  alla  valutazione operata dalla polizia giudiziaria, non esula dai limitidi  detta verifica - trattandosi di arresto nella ritenuta flagranza del rea-to  di  favoreggiamento  della illegale presenza di stranieri extracomunitarinel  territorio  dello  Stato,  previsto  dall'art.12, comma 5, del D.L.G. 25luglio  1998  n.286 - il riferimento operato dal medesimo giudice, a sostegnodella  mancata convalida del provvedimento, allo stato di incensuratezza del-l'arrestato  (conoscibile  o  immediatamente  accertabile anche dalla poliziagiudiziaria)  ed  alla  scarsa  gravita' del fatto, siccome costituito, nellaprospettazione  accusatoria  (ed indipendentemente dalla giuridica fondatezzadella  medesima),  dall'impiego  in  attivita' lavorativa di un numero di im-migrati  clandestini  da riguardarsi come assai modesto, anche in rapporto alcomplessivo  numero  dei  dipendenti  dell'azienda, per il resto in posizioneregolare.                                                                   

VEDI     199301329 195470                                                   

VEDI     199400888 197775                                                   

VEDI     199604749 204008                                                   

VEDI     199807153 210597                                                   

                       *  EDITA   *                 VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  04700  DEL 25/10/2000  (CC.28/06/2000)        RV.  217167

     PRES. Gemelli T                  REL. Bardovagni P           COD.PAR.393

     IMP. PM in proc. Mao        PM. (Diff.) Mura A                         

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Favoreggiamento della illegale pre-

       senza  di  stranieri extracomunitari nel territorio dello Stato - Con-

       figurabilita' del reato - Finalita' di ingiusto profitto - Necessita'.

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 5                              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 22  COMMA 10                             

    Il reato di favoreggiamento della illegale presenza di stranieri extraco-munitari  nel territorio dello Stato, previsto dall'art.12, comma 5, del T.U.approvato  con D.L.G. 25 luglio 1998 n. 286, non e' configurabile per il solofatto  dell'assunzione  al  lavoro di immigrati clandestini, occorrendo anchela  finalita'  di "ingiusto profitto", riconoscibile soltanto quando si esulidall'ambito  del  normale  svolgimento del rapporto sinallagmatico di presta-zione  d'opera come, ad esempio, nel caso di impiego dei clandestini in atti-vita'  illecite o in quello dell'imposizione a loro carico di condizioni gra-vose  o  discriminatorie  di orario e di retribuzione; condizioni, queste, inassenza  delle quali puo' soltanto configurarsi il reato contravvenzionale dicui all'art.22, comma 10, del citato D.L.G. n. 286/1998.                    

                       *  EDITA   *                                         

SEZ. 6       SENT.  04060  DEL 22/11/2000  (CC.03/11/2000)        RV.  217489

     PRES. D'Asaro L                  REL. Conti G                COD.PAR.393

     IMP. P.M.  in proc. Durante        PM. (Diff.)                         

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Attivita' diretta a far uscire dal

       territorio  nazionale  immigrati clandestini - Illiceita' - Esclusione

       - Fondamento.                                                        

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 10                                             

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943                                                   

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12                                       

    In tema di disciplina dell'immigrazione, non costituisce reato la condot-ta  di chi, senza essere concorso nella attivita' illecita diretta a favorirel'ingresso  degli stranieri nel territorio dello Stato, ovvero senza favorir-ne  la permanenza, si adoperi per favorire la uscita dal territorio nazionaledi  stranieri  clandestini,  atteso  che l'art. 10 della legge n. 40 del 1998non  prevede come reato - a differenza dell'art. 12 l. n. 143 del 1986, abro-gata  -  l'attivita'  di  intermediazione  di  movimenti illeciti, o comunqueclandestini,  di lavoratori migranti, che non si risolvono nel favorire mate-rialmente il loro ingresso o la loro permanenza nello Stato.                 

CONTRA   199804233 211660                                                   

CONTRA   199913721 214821                                                   

VEDI     199906548 215024                                                   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  03792  DEL 31/01/2001  (CC.02/11/2000)        RV.  218045

     PRES. Gemelli T                  REL. Giordano U             COD.PAR.325

     IMP. Semeraro        PM. (Diff.) Cedrangolo O                          

602011  REATI CONTRO L'ORDINE PUBBLICO - DELITTI - IN GENERE - Favoreggiamen-

       to  dell'immigrazione  clandestina - Mezzo di trasporto utilizzato per

       commettere  il  reato  - Confisca - Obbligatorieta' - Appartenenza del

       mezzo  a persona estranea al reato - Limiti alla confisca - Sussisten-

       za - Omessa indicazione nel d. lgs. n. 113 del 1999 - Irrilevanza.   

COD.PEN ART. 240                                                            

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 4                              

D. LG. DEL 13/4/1999 NUM. 113 ART. 2  COMMA 1                               

    In tema di confisca del mezzo di trasporto utilizzato per i reati di age-volazione  dell'immigrazione  clandestina, la mancata riproduzione, nel testodell'art.  2 comma 1, d. lgs. n. 113 del 1999 - il quale ha sostituito l'art.12,  comma  4,  d. lgs. n. 286 del 1998 - dell'inciso "salvo che si tratti dimezzo  appartenente  a persona estranea al reato", figurante nel testo origi-nario,  non puo' essere intesa nel senso che la riserva sia venuta meno e chealla  confisca, in tale ipotesi, debba procedersi comunque, prescindendosi dadetto  limite,  in  quanto quest'ultimo e' presente nelle disposizioni di ca-rattere  generale di cui all'art. 240, commi 3 e 4, cod. pen., fermo restandoche  per persona estranea al reato deve intendersi esclusivamente chi risultinon  solo non avervi concorso, ma non avere neanche avuto, per difetto di vi-gilanza  o  altro, alcun tipo di colpevole collegamento, diretto o indiretto,ancorche' non punibile, con la consumazione di esso.                        

VEDI     200003249 216419                                                   

VEDI     200007045 216185                                                    

SEZ. 1       SENT.  05360  DEL 08/02/2001  (UD.04/12/2000)        RV.  218087

     PRES. Fabbri G                   REL. Canzio G               COD.PAR.393

     IMP. Vishe        PM. (Conf.)                                           

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Reato di favoreggiamento dell'im-

       migrazione  clandestina  -  Ipotesi prevista dall'art.12, comma 3, del

       T.U.  approvato  con  D.L.G.  25 luglio 1998 n.286 - Carattere di cir-

       costanze aggravanti e non di ipotesi autonome di reato.              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12                                       

    Le ipotesi di cui all'art.12, comma terzo, del T.U. sull'immigrazione ap-provato  con  D.L.G.  25  luglio 1998 n.286 non configurano reati autonomi macircostanze  aggravanti ad effetto speciale rispetto all'ipotesi semplice delreato  di  favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, quale delineata nelcomma primo del citato articolo.                                             

VEDI     199505647 203054                                                   

VEDI     199706227 206446                                                   

VEDI     199801761 210347                                                   

SEZ. 1       SENT.  15028  DEL 11/04/2001  (CC.29/01/2001)        RV.  218295

     PRES. Gemelli T                  REL. Santacroce G           COD.PAR.393

     IMP. Boskovic        PM. (Conf.)                                       

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Favoreggiamento dell'immigrazione

       clandestina  - Confisca dei mezzi di trasporto - Obbligatorieta' - Ap-

       partenenza dei mezzi a terzi estranei al reato - Irrilevanza.        

568004  MISURE DI SICUREZZA - PATRIMONIALI - Confisca - Mezzi di trasporto u-

       tilizzati  per  commettere  reati di favoreggiamento dell'immigrazione

       clandestina  - Obbligatorieta' della confisca - Appartenenza dei mezzi

       a terzi estranei al reato - Irrilevanza.                              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 4                              

D. LG. DEL 13/4/1999 NUM. 113 ART. 2  COMMA 1                               

COD.PEN ART. 240                                                            

    L'art.12,  comma  4,  del  T.U.sull'immigrazione  approvato con D.L.G. 25luglio  1998  n.286,  nel  prevedere  la  confisca  obbligatoria dei mezzi ditrasporto  usati  per commettere i reati di favoreggiamento dell'immigrazioneclandestina  di cui ai precedenti commi 1 e 3, non fa piu' salva (nella nuovaformulazione  introdotta  dall'art.2,  comma  1,  del  D.L.G.  13 aprile 1999n.113),  l'eventualita'  che  detti  mezzi appartengano a persona estranea alreato.  Tale  estraneita', quindi, non puo', attualmente, costituire ostacoloall'applicazione  della confisca non potendosi, al riguardo, neppure invocarela  regola  di  cui all'art.240, comma III, cod.pen. (ove si prevede la inap-plicabilita'  delle  disposizioni della prima parte e del numero 1 del prece-dente  capoverso  se  la cosa che sarebbe soggetta a confisca in base a dettedisposizioni  appartiene  a persona estranea al reato), dal momento che dettaregola,  per il suo carattere generale, puo' essere applicata solo quando nonsia derogata - come si verifica invece nel caso in esame - da norme speciali.

CONTRA   200103792 218045                                                   

                                                    VEDI:RIFMP              

SEZ. 1       SENT.  14084  DEL 06/04/2001  (UD.16/02/2001)        RV.  218741

     PRES. La Gioia V                 REL. Santacroce G           COD.PAR.393

     IMP. PM in proc.El Rhalmi        PM. (Diff.) Iacoviello FM             

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Mancata esibizione, da parte dello

       straniero,  senza giustificato motivo, di passaporto o altro documento

       di  identita' - Configurabilita' del reato anche a carico di straniero

       clandestino - Sussistenza.                                           

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 6  COMMA 3                               

    Il reato di cui all'art.6, comma 3, del Testo unico sull'immigrazione ap-provato  con  D.L.G. 25 luglio 1998 n.286 (mancata esibizione, da parte dellostraniero  extracomunitario, senza giustificato motivo, di passaporto o altrodocumento  di  identificazione, ovvero del permesso o della carta di soggior-no),  e' configurabile anche a carico dello straniero extracomunitario che sitrovi  clandestinamente  nel territorio dello Stato, atteso, tra l'altro, chela  condizione  di  clandestinita', di per se' non sanzionata penalmente, nonimplica,  tuttavia,  l'impossibilita', per il clandestino, di essere comunquein  possesso  di  un qualsivoglia documento di identificazione, la cui esibi-zione e' sufficiente ad escludere il reato.                                 

CONF     199913562 214843                                                   

CONF     199914002 214828                                                   

CONTRA   199914008 214829                                                    

SEZ. 1       SENT.  15727  DEL 13/04/2001  (CC.31/01/2001)        RV.  219450

     PRES. Mocali P                   REL. Mabellino A            COD.PAR.393

     IMP. Idrizi D        PM. (Diff.)                                        

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Rientro non autorizzato dello stra-

       niero  espulso - Modifiche legislative - Continuita' di illecito - Li-

       miti.                                                                

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46                                             

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 47                                       

R. D. DEL 18/6/1931 NUM. 773 ART. 151                                       

    L'art. 46 della legge 6 marzo 1998, n.40, ripreso dall'art. 47 del D.L.G.25.7.1998,  n.286,  contenente  il Testo unico delle disposizioni concernentila  disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, haabrogato  espressamente  l'art. 151 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, maal  tempo  stesso,  con l'art. 13 comma 13 del citato d.lgs. 286/98, e' stataripristinata  una corrispondente figura di reato limitata alla violazione in-fraquinquennale  del  divieto di rientro; costituisce pertanto reato il rien-tro  non autorizzato in Italia dello straniero espulso qualora si accerti cheesso  e'  avvenuto nei limiti del quinquennio previsto dalla nuova normativa.

SEZ. 1       SENT.  23049  DEL 07/06/2001  (UD.19/05/2001)        RV.  219498

     PRES. D'Urso G                   REL. Santacroce G           COD.PAR.325

     IMP. PM in proc.Abidi Faisal                                           

602004  REATI  CONTRO  L'ORDINE PUBBLICO - CONTRAVVENZIONI - CONCERNENTI L'I-

       NOSSERVANZA  DEI  PROVVEDIMENTI  DI  POLIZIA  -  Ordine di presentarsi

       presso  gli  uffici di polizia - Abrogazione dell'art.144 T.U.L.P.S. -

       D.L.G.  25  luglio  1998,  n.286  -  Persistente  vigenza  dei  poteri

       dell'Autorita'  di  pubblica  sicurezza  -  Inosservanza dell'ordine -

       Contravvenzione prevista dall'art.650 cod. pen. - Configurabilita'.  

COD.PEN ART. 650                                                            

R. D. DEL 18/6/1931 NUM. 773 ART. 144                                       

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 47                                       

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 6  COMMA 3                               

    In tema di inosservanza dei provvedimenti di polizia, nonostante l'art.47d.l.g.  25  luglio 1998, n.286(recante il testo unico delle disposizioni con-cernenti  la  disciplina  dell'immigrazione e le norme sulla condizione dellostraniero)  abbia  abrogato dell'art.114 t.u.l.p.s.( secondo cui lo stranieroaveva  l'obbligo di presentarsi all'autorita' di p.s.), integra il reato pre-visto   dall'art.650  cod.pen.  l'inosservanza,  da  parte  dello  straniero,dell'ordine emanato dall'autorita' di p.s. di presentarsi presso l'ufficio dipolizia  "per  dare  contezza  di se'" circa le ragioni del suo soggiorno nelterritorio  dello Stato, giacche' e' tuttora vigente il potere dell'Autorita'di  p.s.  di  effettuare gli accertamenti necessari per tutte le finalita' dipubblica sicurezza stabilite dal T.U. predetto.                             

CONF     199601443 203677                                                    

VEDI     199601443 203677                                                   

VEDI     199702353 206994                                                   

SEZ. 3       SENT.  16064  DEL 20/04/2001  (UD.08/03/2001)        RV.  219508

     PRES. Malinconico A              REL. Novarese F             COD.PAR.393

     IMP. Du Li T        PM. (Parz. Diff.) Geraci V                         

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Attivita' diretta a favorire la per-

       manenza  di  clandestini  per fine di lucro - Reato di cui all'art. 12

       d.lgs. n. 286 del 1998 - Elemento oggettivo - Individuazione.        

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12                                       

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12                                          

    L'impiego  di lavorati immigrati extracomunitari in condizioni di illega-lita'  con  la corresponsione di minime retribuzioni connota il fine di lucroed  il  conseguente ingiusto profitto tratto dalla citata condizione di ille-galita'  sanzionato  dall'art.  12  della legge 30 dicembre 1986 n. 943, cometrasfuso  nell'art. 12, quinto comma, del D.Lgs. 25 luglio 1998 n. 286, atte-so  che  in tal modo si favorisce la permanenza dell'immigrato extracomunita-rio  nel  territorio dello Stato al fine di trarre un ingiusto profitto dallacondizione di illegalita' dello straniero.                                  

VEDI     191999065 215023                                                   

SEZ. U       SENT.  33539  DEL 11/09/2001  (CC.09/05/2001)        RV.  219530

     PRES. Vessia A                   REL. Fiale A                COD.PAR.393

     IMP. Donatelli        PM. (Conf.)                                      

618055  SICUREZZA PUBBLICA - STRANIERI - Successione di leggi - Assunzione di

       lavoratore  extracomunitario  privo  di  autorizzazione  al  lavoro ex

       art.12,  comma  2, legge n.943 del 1986 - Continuita' normativa con il

       reato  di  cui all'art.22, comma 10, T.U. n.286 del 1998 - Sussistenza

       - Esclusione - Fondamento.                                           

COD.PEN ART. 2                                          *COST.              

L. DEL 30/12/1986 NUM. 943 ART. 12  COMMA 2                                 

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 20  COMMA 8                                    

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 40 ART. 20  COMMA 8                               

    L'assunzione di lavoratori extracomunitari privi di autorizzazione al la-voro  non e' piu' prevista dalla legge come reato dopo l'abrogazione espressadell'  art.  12, comma 2, legge 30 dicembre 1986, n.943, disposta dall'art.46comma  1,  lett.c)  legge  6 marzo 1998,n.40(riprodotta dall'art.47, comma 2,lett.c,  D.L.G. 25 luglio n.286) e l'introduzione della nuova ipotesi di rea-to  di assunzione di lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggior-no   ad   opera  dell'art.  22,  comma  10,del  citato  decreto  legislativo,giacche'si  e'  in presenza di una abrogatio criminis per la mancanza di con-tinuita'  del  tipo di illecito e per il mutamento del bene giuridico oggettodi tutela.                                                                  

CONF     199813076 212427                                                   

CONF     199903199 212634                                                    

CONF     200000955 215624                                                   

CONF     200002429 216033                                                   

CONF     200004599 216342                                                    

CONF     200009221 216950                                                   

CONTRA   199902944 215101                                                   

VEDI SU  200000027 217031                                                    

VEDI SU  200000035 217374                                                   

SEZ. 3       SENT.  27748  DEL 11/07/2001  (CC.04/05/2001)        RV.  219538

     PRES. Malinconico A              REL. Onorato P              COD.PAR.393

     IMP. Selmani M        PM. (Conf.) Izzo G                               

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Reato di favoreggiamento dell'ille-

       gale  ingresso di stranieri extracomunitari nel territorio dello Stato

       -  Circostanze aggravanti - Configurabilita' - Requisito della violen-

       za  in  relazione a condotte di sfruttamento della prostituzione - Ne-

       cessita' - Esclusione.                                               

L. DEL 20/2/1958 NUM. 75 ART. 3                                              

L. DEL 20/2/1958 NUM. 75 ART. 7                                             

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 1                              

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 3                              

    In tema di favoreggiamento dell'irregolare ingresso di cittadini stranie-ri  extracomunitari nel territorio dello Stato (art.12 d.lgs. 25 luglio 1998,n.286),  perche'  sussista  l'aggravante prevista dal comma 3 dell'art.12 conriferimento  alla  finalita'  di sfruttamento della prostituzione di uomini odonne,  non occorre che si sia in presenza di condotte violente o di un rigo-roso  vincolo  di subordinazione - requisito non necessario perche' si confi-guri  il  reato  di  sfruttamento previsto dall'art.3 della legge 20 febbraio1958,  n.75  - essendo sufficiente che un singolo o una organizzazione agevo-lino  l'ingresso di persone extracomunitarie al fine di sfruttarne, eventual-mente anche col loro consenso, la prostituzione.                            

VEDI     199016900 186080                                                   

VEDI     200002680 216736                                                   

VEDI     200004586 217165                                                   

VEDI     200004700 217167                                                   

SEZ. 1       SENT.  33402  DEL 05/09/2001  (CC.10/07/2001)        RV.  219656

     PRES. Sossi M                    REL. Canzio G               COD.PAR.393

     IMP. Tancev D        PM. (Conf.)                                        

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  -  STRANIERI - Espulsione dello straniero su sua

       richiesta  ai  sensi  dell'art. 7, comma 12 'ter', d.l. 416 del 1989 -

       Abrogazione  della  norma che la prevedeva - Caducazione degli effetti

       conseguenti,  ai sensi dell'art. 7, comma 12 'quater' - Applicabilita'

       anche a seguito dell'avvenuta abrogazione - Fondamento.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40 ART. 46  COMMA 1 LETT. E                            

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12 N. 2     *COST.              

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12 N. 3     *COST.              

L. DEL 6/3/1998 NUM. 40                                                     

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 47  COMMA 1 LETT. E                      

D. L. DEL 30/12/1989 NUM. 416 ART. 7  COMMA 12 N. 4     *COST.              

    L'espulsione  dello straniero su sua richiesta (art. 7, comma 12 ter, deld.l.  30 dicembre 1989, n. 416, convertito con modificazioni nella l. 28 feb-braio  1990, n. 39), sebbene abolita (art. 46, comma 1, lett. e), della legge6  marzo  1998,  n. 40, ora riprodotta nell'art. 47, comma 1, lett. e) del d.lgs  25  luglio  1998,  n.  286), completa la produzione dei suoi effetti, aisensi  dell'art.  7, comma 12 quater, del d. l. n. 416 del 1989, nel caso chel'espulso  rientri sul territorio italiano, atteso che la prima parte di essisi  e' gia' prodotta, in conseguenza dell'esecuzione dell'espulsione, avvenu-ta  in ossequio alla previgente disciplina (In applicazione di tale principiola  Corte  ha  respinto  il  ricorso  di  uno  straniero  che, espulso su suarichiesta  nel vigore della disciplina anteriore, chiedeva la non eseguibili-ta' della pena che era residuata al momento dell'esecuzione dell'espulsione).

VEDI     199804135 211304                                                   

VEDI     199804461 211395                                                   

VEDI     199804517 211498                                                    

VEDI     199804557 211499                                                   

VEDI     199906595 213360                                                   

SEZ. 1       SENT.  15576  DEL 13/04/2001  (UD.08/03/2001)        RV.  219665

     PRES. Sossi M                    REL. Chieffi S              COD.PAR.393

     IMP. PM in proc. Francis V. ed altro        PM. (Conf.) Ciani G        

618055  SICUREZZA  PUBBLICA  - STRANIERI - Reato previsto dall'art. 6 comma 3

       decreto  legislativo 25 luglio 1998 n. 286 - Soggetto attivo - Indivi-

       duazione.                                                            

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 6  COMMA 3                               

    In tema di disciplina dell'immigrazione, scopo della norma di cui all'ar-t.6  comma 3 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286, (il quale prevedeche  lo straniero extracomunitario debba esibire, a richiesta degli ufficialidi  polizia giudiziaria, il permesso o la carta di soggiorno, nonche' il pas-saporto  o  altro documento di identificazione), e' quello di rendere identi-ficabile,  sulla  base di documenti in loro possesso, tutti i cittadini stra-nieri    extracomunitari,    prescindendo    della    loro    condizione   diclandestinita':  ne  consegue  che  destinatario  della norma predetta non e'solo  l'extracomunitario munito di permesso o carta di soggiorno, ma qualsia-si  extracomunitario  che, essendo irregolarmente presente in Italia, non siain  grado  di  provare  la propria identita', anche con documenti diversi dalpermesso o dalla carta di soggiorno.                                        

CONF     199913562 214843                                                   

CONF     199914002 214828                                                   

CONTRA   199914008 214829                                                   

SEZ. 1       SENT.  34019  DEL 18/09/2001  (CC.13/06/2001)        RV.  219753

     PRES. D'Urso G                   REL. Silvestri G            COD.PAR.422

     IMP. Carla'        PM. (Diff.) Cedrangolo O                            

673136  PROVE  (COD.  PROC.  PEN.  1988) - MEZZI DI RICERCA DELLA PROVA - SE-

       QUESTRI  -  RESTITUZIONE  -  IN  GENERE - Sequestro di cose soggette a

       confisca  obbligatoria - Richiesta di restituzione da parte di terzi -

       Oneri probatori - Indicazione.                                       

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 253                                                

NUOVO COD.PROC.PEN. ART. 262                                                 

COD.PEN ART. 240                                                            

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 12  COMMA 4                              

    In tema di sequestro di cose pertinenti a reato che ne renda obbligatoriala  successiva  confisca  (nella specie, veicolo adoperato per favorire l'in-gresso  clandestino in Italia di soggetti provenienti da paesi extracomunita-ri),  il  terzo che chieda la restituzione delle cose sequestrate qualifican-dosi  come proprietario o titolare di altro diritto reale su di esse e' tenu-to  a provare i fatti costitutivi della sua pretesa e quindi, in particolare,oltre  alla  titolarita'  del diritto vantato, anche l'estraneita' al reato ela  buona  fede, intesa, quest'ultima, come assenza di condizioni che rendanoprofilabile  a  suo  carico un qualsivoglia addebito di negligenza da cui siaderivata la possibilita' dell'uso illecito della cosa.                      

VEDI     200003249 216419                                                   

VEDI     200003281 216425                                                   

VEDI     200103792 218045                                                   

SEZ. 1       SENT.  38377  DEL 25/10/2001  (CC.26/09/2001)        RV.  219760

     PRES. Teresi R                   REL. Vancheri A             COD.PAR.393

     IMP. PG in proc. Chalgom        PM. (Conf.) Ciani G                    

618055  SICUREZZA  PUBBLICA - STRANIERI - Reato di mancata esibizione di pas-

       saporto  o  altro  documento  di  identita' da parte dello straniero -

       Configurabilita'  anche  a  carico  degli stranieri clandestini - Sus-

       sistenza.                                                            

D. LG. DEL 25/7/1998 NUM. 286 ART. 6  COMMA 3                               

    Il reato di mancata esibizione, senza giustificato motivo, da parte dellostraniero,  di  passaporto  o  altro  documento di identificazione, ovvero dipermesso  o  carta  di  soggiorno,  previsto  dall'art.6,  comma  3, del T.U.sull'immigrazione  approvato con D.L.G.25 luglio 1998 n.286, e' configurabilenon  solo  a carico degli stranieri regolarmente entrati e soggiornanti in I-talia,  ma anche a carico di quelli entrati clandestinamente ed eventualmentesprovvisti  di qualsiasi documento, salvo che costoro non forniscano la provadell'avvenuta  sottrazione  o  distruzione, per cause ad essi non imputabili,del  documento precedentemente posseduto. (Negli stessi termini altre diciot-to  decisioni, assunte nella stessa udienza e depositate nello stesso giorno,con i numeri da 38378/2001 a 38395/2001, non massimate).                    

CONF     199913562 214843                                                   

CONF     199914002 214828                                                   

CONF     200114084 218741                                                   

CONTRA   199914008 214829