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materiali di lavoro e rassegna stampa sull’immigrazione

2002                                                                                                                      febbraio          

 

 

 

 

 

 

 

 

Sommario:

Nota sulla REGOLARIZZAZIONE delle COLF che la Migrantes ha fatto circolare tra le comunità straniere.

La situazione come si presenta oggi potrebbe subire modifiche durante l'iter parlamentare.

 

Supplemento

“Inform. Legge”

n. 19

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a cura del:

 

SERVIZIO RIFUGIATI E MIGRANTI

 

della Federazione delle Chiese Evangeliche

in Italia

 

 

 

 

 

 

Via Firenze 38, 00184 Roma

tel. 06 48905101   Fax 06 48916959

E-mail: srm@fcei.it

 

 

REGOLARIZZAZIONE COLF: CHIARIMENTI AD USO DEGLI INTERESSATI

 

(9-15 febbraio 2002)

 

 

Roma (Migranti-press) – 1. Premessa: finora sulla sanatoria o regolarizzazione c’erano soltanto voci incerte e promesse discordi da parte del Governo; però col 7 febbraio le cose sono molto cambiate. Il Governo non ha emanato un decreto o altro provvedimento immediatamente esecutivo, ma ha presentato al Senato un emendamento al nuovo disegno di legge sull’immigrazione (lo si può leggere nella pagina seguente), che in questi giorni viene esaminato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato per passare poi in Aula e successivamente alla Camera; seguiranno altri adempimenti e, se non ci saranno grossi imprevisti, la nuova legge, che contiene questo “emendamento”, entrerà in vigore solo fra qualche mese.

1. Che cosa prevede questo emendamento (se in fase di discussione non verrà modificato)?

a)    la possibilità di regolarizzare il rapporto di lavoro irregolare, cioè svolto in nero;

b)   per tutta la categoria “colf” (collaborazione familiare/domestica): perciò la possibilità di regolarizzazione non è limitata a chi è assunto per la cura degli anziani, ammalati o disabili, ma è esteso a tutte le colf e i colf che soddisfano alle condizioni seguenti.

2. Condizioni e limiti:

a)    Bisogna dimostrare che si era in Italia prima del 1° gennaio 2002.

b)   Anzi prima di ottobre 2001, perché il datore di lavoro deve dichiarare (autocertificare) che c’è stato un previo rapporto di lavoro (naturalmente in nero) per almeno tre mesi.

c)    Questo datore di lavoro deve dirsi disposto a firmare un regolare contratto e a versare i contributi almeno per gli ultimi tre mesi (un peso non eccessivo).

d)   Il permesso di soggiorno, che viene rilasciato entro venti giorni (dopo la predetta dichiarazione), è valido solo per un anno, non per due, ma è rinnovabile negli anni successivi, se permangono le medesime condizioni richieste al primo rilascio.

3. Per chi intende regolarizzarsi è assolutamente necessario:

a)  assicurarsi che il datore di lavoro sia disposto a firmare un regolare contratto, a dichiarare         che già prima del 2002 è esistito un rapporto di lavoro (in nero) per almeno tre mesi e a pagare gli arretrati (almeno per questi tre mesi, ma forse c’è da pagare qualcosa di più se dichiara che il rapporto di lavoro esiste da oltre di tre mesi);

b)   tenere pronte le prove che si era presenti in Italia almeno alla fine di settembre 2001 ( ad esempio: visti sul passaporto, multe pagate, ricovero ospedaliero, rapporti con la prefettura, questura, comune o vigili urbani, ecc.)..

4. .Attenzione a non fare queste confusioni:

a)    l’emendamento direttamente prevede la sanatoria - regolarizzazione  non del permesso di soggiorno, ma del lavoro irregolare (in nero). Quindi bisogna distinguere tre casi:

-     chi ha il permesso di soggiorno e lavora in nero, potrà regolarizzare anche il lavoro;

-     chi non ha permesso di soggiorno e lavora in nero, potrà regolarizzare il lavoro e di conseguenza ottenere il permesso di soggiorno;

-     ma chi non ha permesso di soggiorno e non ha lavorato prima del 2002 per almeno 3 mesi, non potrà regolarizzare né il lavoro ora eventualmente in corso né il soggiorno.

b)   questo “emendamento” al nuovo disegno di legge sull’immigrazione va distinto dal Decreto del Ministero del lavoro dei primi di febbraio, che consente l’ingresso dall’estero di 33.000 lavoratori stagionali ed entrerà in vigore entro poche settimane.

c)    Questo emendamento è qui esposto come è stato proposto dal Governo al Parlamento dove potrà subire delle modifiche; comunque entrerà in vigore solo fra qualche mese.

d)   Ci si tenga pronti, ma non si facciano code inutili davanti alla questura o ad altri uffici; a suo tempo dovrà muoversi per primo il padrone per dichiarare la sua disponibilità.