PER SBALCHIERO (ARTIGIANI) «INACCETTABILI E SEGNO DI INCIVILTA' LE CODE NOTTURNE PER LE DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALL'INGRESSO DI STRANIERI. URGONO CORRETTIVI ALLE QUOTE»

 

La realtà è andata addirittura oltre le peggiori previsioni. Per le domande di autorizzazione all'ingresso di personale straniero, di fronte alla Direzione provinciale del Lavoro a Vicenza i rappresentanti delle imprese si sono messi in fila già da capodanno e vi sono rimasti per tutta la notte con tanto di presidio sanitario e di forze dell'ordine (per... le coperte va ringraziata la Caritas). Stime prudenti parlano di mille persone verso le 6 del mattino: molti hanno rinunciato anche per evidenti problemi di resistenza fisica.

«E' lampante - commenta Giuseppe Sbalchiero, presidente dell'Assoartigiani vicentina - come il meccanismo abbia un qualcosa di infernale. Dopo le file primaverili per gli ingressi tramite "sponsor", abbiamo quelle invernali per gli ingressi su richiesta delle singole imprese. In sede di discussione preliminare con la Direzione Provinciale del Lavoro si sono approntati tutti i meccanismi pensabili per ridurre al minimo il disagio, in modo da rendere possibile la raccolta di ogni domanda che venga presentata in giornata. Vedremo se ci si riuscirà. Ma per quante se ne possano inventare in sede locale, è nella fissazione e distribuzione delle quote d'ingresso che sta il problema».

Prosegue Sbalchiero: «Se anche quest'anno, a fronte di qualche migliaio di domande presentate in provincia corredate da ogni tipo di garanzia richiesta sul lavoro e l'alloggio, viene assegnato solo qualche centinaio di posti, non faremo che allungare la fila per le prossime scadenze. Inoltre, se le domande hanno validità solo annuale la presentazione delle richieste diventa un periodico esercizio... per fachiri».

A tale proposito, il presidente dell'Assoartigiani vicentina ricorda un passo del documento sottoscritto assieme alle altre organizzazioni imprenditoriali nel luglio scorso sul tema delle autorizzazioni d'ingresso per lavoratori stranieri, nel quale si ribadiva criticamente che "una così grande differenza tra le richieste d'ingresso e le possibilità consentite alimenta la preoccupazione che da un lato si sviluppino fenomeni di clandestinità sempre più consistenti, con tutto ciò che questo comporta in termini di sicurezza e avvelenamento dell'economia regolare, dall'altro che si consolidino attività professionali, anche di dubbia correttezza, per presidiare gli stretti canali di ingresso regolare".

«Quanto accaduto tra capodanno e oggi - conclude Sbalchiero - impone scelte di politica dell'immigrazione assolutamente non rimandabili. Le file di notte, per chiunque le faccia, sono un clamoroso segno di inciviltà».