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No alla legge Bossi-Fini

 

I diritti non si contrattano

I diritti si riconoscono rispettando la dignità della persona

Qquesta legge invece è figlia della paura, rompe la coesione sociale, crea un ambiente fecondo per una società razzista

Siamo a favore dell’integrazione dei lavoratori stranieri nelle imprese e nella società

Siamo convinti che i lavoratori stranieri per essere titolari di doveri debbano essere titolari di diritti

 

Siamo contrari alla decisione approvata dalla maggioranza che prevede di chiedere le impronte ai cittadini immigrati

 

Questa legge è sbagliata

Produrrà più lavoro nero, lavoratori più ricattabili favorendo la clandestinità

Considerare il cittadino immigrato solo come forza lavoro, non può essere la cultura di riferimento degli strumenti legislativi di cui si dota un Paese civile

Questa legge non riconosce la dimensione umana del lavoratore che si esplica anche nel contesto familiare e civile

Non raccoglie le sfide della globalizzazione: il contributo dei migranti, delle loro competenze e delle loro culture, è sempre più necessario allo sviluppo civile economico e culturale delle nostre comunità.

PRESIDIO

Davanti alla Prefettura - corso Monforte 31

Giovedì 6 giugno ore 17.00