IMMIGRAZIONE - A La Spezia una sentenza annulla l'espulsione di una ''badante'' rumena non in regola

 

24/06/2002 18.07.05

ROMA – Una "badante" rumena irregolarmente presente in Italia non è stata rimpatriata grazie al ricorso presentato ed accolto nei giorni scorsi dal giudice Paolo Scippa del tribunale di La Spezia. La sentenza, quindi, ha dato ragione a Gabriella Ghira, 32 anni, impiegata presso una famiglia nell’assistenza domiciliare a una persona anziana non autosufficiente; l’immigrata era stata ricoverata nell’ospedale cittadino perché picchiata e ferita dall’ex convivente, subendo lesioni ritenute guaribili in 6 giorni. Un medico dell’ospedale aveva inviato alle autorità di Pubblica Sicurezza una segnalazione “illegittima”, “con referto della posizione giuridica del cittadino extracomunitario”. Tale comunicazione, infatti, è “espressamente vietata dalla legge (d.lgs. 286/98, art. 35, comma 5°), che afferma: “L’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità, salvo il caso in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”. L’invio del referto alla Questura, pertanto, è stato illegittimo e il conseguente decreto di espulsione “risulta viziato per violazione di legge”. Inoltre, nell’attuale contesto normativo – prosegue la sentenza – l’emissione del decreto di espulsione da parte degli organi amministrativi competenti, secondo principi generali di ragionevolezza, non può non tener conto del contesto sociale in cui si trova inserito il cittadino extracomunitario, le mansioni lavorative di fatto esplicate al momento dell’identificazione e dell’emissione del decreto, dell’assenza di condotte violantisi dell’ordine pubblico e della funzione ‘socialmente utile’ concretamente svolta dall’extracomunitario a favore di cittadini italiani privi di concreta assistenza familiare”. Quindi, dato che la donna rumena ricorrente svolgeva mansioni di assistenza domiciliare a una persona anziana, e che era priva di precedenti penali, “non sussistono particolari esigenze di ordine pubblico che impongano l’allontanamento della straniera dal territorio dello Stato”. Così il ricorso al decreto di espulsione è stato accolto: “Spetta al Giudice - recita la sentenza - il sindacato sul vizio di violazione di legge che può affliggere l’atto amministrativo di espulsione”.(lab)