MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE BOSSI - FINI SULL'IMMIGRAZIONE E LA CULTURA XENOFOBA E RAZZISTA

CHE ESPRIME

 

 

 

Oggi in Italia l’immigrazione da una posizione di confine si colloca nel cuore dei processi economici e sociali, producendo il 3% del PIL e versando contributi previdenziali utili al pagamento di una pensione ogni 80 effettivamente erogate dall’INPS  (dato pubblicato da centro studi del INPS nel 2000).

Questo cambiamento non trova risposta nell’azione del Governo e della sua maggioranza parlamentare, che prospettano un modello di società improntato alla discriminazione, all'esclusione e alla precarizzazione, approvando, in questi giorni, una legge sull’immigrazione che si pone in contrasto con gli orientamenti europei e contraddicendo i valori della nostra Costituzione, e andando contro gli interessi delle imprese e del Paese.

La Bossi-Fini è un aspetto di un'unica politica mirante a colpire i diritti dei lavoratori stranieri e dei lavoratori italiani.

Gli ultimi emendamenti proposti ed approvati dalla maggioranza rendono ancora più odioso il Disegno di Legge. Obbligare gli immigrati alla rilevazione delle impronte è una norma razzista e discriminatoria; rende ancora più pesante e laborioso il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno; complica i rapporti con gli altri paesi; rafforza lo stereotipo straniero uguale a criminale.

CGIL CISL UIL di Roma e del Lazio organizzano in Via Nazionale n° 16 per il 24, 25, 26 giugno (ore 10,00 - 19,00) la raccolta di firme ed impronte per contrastare questa legge e questa cultura. Invitano le Associazioni di immigrati e del Volontariato ad aderire a questa iniziativa e a  promuovere insieme ulteriori azioni che esprimano il comune  dissenso rispetto alle scelte del Governo e della maggioranza.

 

 

CGIL – CISL – UIL di Roma e del Lazio