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Vittoria, 21 giugno 2002

 

Al Prefetto di Ragusa

All’On.le Drago Giuseppe

All’On.le La Grua Saverio

All’On.le Mauro Giovanni

Al Sen. Battaglia Giovanni

Al Sen. Minardo Riccardo

Al Sindaco del Comune di Acate

Al Sindaco del Comune di Santa Croce C.

Al Sindaco del Comune di Scicli

Al Sindaco del Comune di Vittoria

 

e p.c.

Al Questore di Ragusa

Agli Organi di Stampa

 

 

 

 

Oggetto: nota su D.D.L. 2454, nuove norme sulla immigrazione.

 

 

 

La scrivente, pur non volendo entrare nel merito complessivo del D.D.L. A.C. 2454, intende tuttavia sottoporre alle S.V. un aspetto sulle condizioni di rilascio del permesso di soggiorno ai cittadini non comunitari che tale documento prevede.

L’Art. 5 bis, Comma 1, Lettera a) recita che il rilascio del Permesso di soggiorno (contratto di soggiorno per lavoro) venga subordinato alla “garanzia da parte del datore di lavoro della disponibilità di un alloggio per il lavoratore che rientri nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Premesso che sul territorio della “zona trasformata” i locali destinati ad abitazioni rurali non sono consoni al citato testo, sia perché non in sanatoria, sia per l’inadeguatezza degli standard strutturali in quanto costruzioni preesistenti nel territorio e a quanto previsto dalla normativa sulla edilizia residenziale. Si evince quindi che, in ottemperanza alla legge in approvazione, nessun rilascio di nuovi Permessi di soggiorno potrà essere effettuato dagli organi competenti nel prossimo futuro, venendo a mancare i requisiti di cui sopra.

 

 

 

Se ciò venisse a concretizzarsi, si creerebbero condizioni estremamente critiche per l’economia del territorio, visto che la conduzione delle aziende agricole della “zona trasformata” è supportata dal lavoro dei soggetti non comunitari.

A quanto in premessa, la scrivente esprime forte preoccupazione sui fatti in narrativa, segnalando alle Vostre Illustrissime Autorità l’aspetto estremamente negativo che subirebbe il nostro territorio.

Il citato D.D.L. non ha messo in debita considerazione tale aspetto, riteniamo quindi  necessario, nonché indispensabile, la sua modifica.

Chiede pertanto alle S.V. di mobilitarsi, nei luoghi e nei modi a Esse ritenuti opportuni, affinché vengano poste, in sede di analisi della legge, condizioni tali che non danneggino l’economia del territorio e la regolare vita dei cittadini non comunitari.

 

 

 

 

Il Coordinatore

                                                                                                                      Giovanni Consolino