11 luglio 2002
Legge "Bossi-Fini"
provvedimento non sufficiente
a regolare e tutelare il diritto
asilo
Con
la legge Bossi-Fini sull'immigrazione l'Italia adotta un provvedimento che
influisce notevolmente anche sulla materia d'silio, modificandone alcune
procedure, senza però apporvi tutte le adeguate garanzie per i
richiedenti asilo.
In
particolare, per quanto concerne il ricorso contro il respingimento in primo
grado di una domanda d'asilo, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati (UNHCR) durante il dibattito parlamentare ha più volte portato
all'attenzione del Governo la necessità di introdurre nel testo di legge
un ricorso/riesame - giurisdizionale o amministrativo - presso un organo
diverso e indipendente da quello di prima istanza. La legge approvata oggi
invece introduce la possibilità di un riesame della decisione negativa
da parte della stessa Commissione territoriale - che si è già
pronunciata negativamente in prima istanza - con la sola aggiunta di un membro
della Commissione nazionale per il diritto d'asilo. L'Alto Commissariato reputa
che tale procedura di riesame non offra sufficienti garanzie per i richiedenti
asilo, in un contesto in cui una decisione errata potrebbe avere effetti gravi
e irreparabili.
L'UNHCR
accoglie invece con apprezzamento l'introduzione della protezione umanitaria
per coloro i quali, pur non rientrando nella definizione di rifugiato ai sensi
della Convenzione di Ginevra del 1951, necessitano di una forma di protezione
sussidiaria poichè in fuga da guerre o da violenze generalizzate.
Inoltre,
l'UNHCR esprime soddisfazione per l'istituzione del Fondo nazionale per le
politiche e i servizi dell'asilo che consentirà il consolidamento delle
attività di assistenza e protezione a sostegno dei richiedenti asilo e
rifugiati, già avviate con successo lo scorso anno nell'ambito del
Programma Nazionale di Asilo. Grazie all'approvazione dell'emendamento n.
28260. 5, approvato il 30 maggio dalla Camera dei deputati, la prima rete di
assistenza per richiedenti asilo e rifugiati in Italia che rischiava di dover
chiudere i battenti per mancanza di fondi dopo appena un anno di vita -
potrà continuare a svolgere le sue attività su tutto il
territorio nazionale.
L'UNHCR
auspica comunque che l'Italia - come recentemente affermato dal Sottosegretario
al Ministero degli interni, On. Alfredo Mantovano - si doti quanto prima di una
legislazione organica in materia di asilo, e che in questo contesto siano
introdotte tutte le adeguate garanzie procedurali in linea con gli standard
internazionali. <
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa -- Laura Boldrini -- 335 540 31 94
Il testo del comunicato stampa
è disponibile
sul sito internet www.unhcr.it
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