La procedura per la presentazione delle istanze

 

Il Ministero dell’Interno ha definito con le Poste italiane una procedura che faciliterà la presentazione delle istanze e la loro trasmissione alle Prefetture, attraverso la compilazione di  appositi moduli,  contenenti tutti  gli elementi richiesti dalla legge per la denuncia del rapporto irregolare, che consentiranno anche  la necessaria informatizzazione dei dati.

 

Saranno stampati due diversi tipi di modulo:

a) per la presentazione delle dichiarazioni di emersione riguardanti il personale addetto al lavoro domestico o all’assistenza di componenti della famiglia affetti da patologie o handicap che ne limitano l’autosufficienza;

b) per la presentazione delle dichiarazioni di legalizzazione, riguardanti altre categorie di extracomunitari che prestano lavoro subordinato, previste nel preannunciato decreto legge.

 

 

I plichi contenenti i moduli per la presentazione delle dichiarazioni saranno disponibili, presso tutti gli uffici postali, al momento dell’entrata in vigore della legge e del decreto legge, prevista per i primi giorni di settembre.

Tali plichi sono costituiti da:

- una busta prestampata, su cui specificare la provincia della Prefettura-UTG cui è diretta la dichiarazione,

- un modulo per la dichiarazione,

- un bollettino di conto corrente, necessario per effettuare il pagamento del contributo forfettario,

- una cedola-ricevuta, che dovrà essere conservata a dimostrazione della presentazione della dichiarazione,

- dalle relative istruzioni.

 

Una volta compilato il modulo e il bollettino, l’interessato si recherà allo sportello postale e, dopo aver pagato il prescritto contributo previdenziale, inserirà nella busta il relativo attestato di pagamento, insieme  all’eventuale certificato medico del familiare assistito. Consegnerà, quindi, la busta chiusa all’impiegato postale, che, riscosse le spese per la presentazione dell’istanza, restituirà all’interessato,  debitamente timbrata, l’apposita cedola-ricevuta.

 

Le dichiarazioni che perverranno alle Prefetture-UTG attraverso le Poste italiane, saranno esaminate dalle stesse Prefetture-UTG per la verifica dell’ammissibilità e della ricevibilità; le Questure accerteranno la sussistenza di eventuali motivi ostativi alla concessione del permesso di soggiorno, che verrà rilasciato allo straniero, contestualmente alla stipula del contratto di soggiorno per motivi di lavoro, al termine della procedura.

 

A seguito della comunicazione da parte  della Questura  della mancanza dei predetti motivi ostativi, la Prefettura-UTG provvederà ad invitare le parti a presentarsi presso un apposito sportello polifunzionale che consentirà al datore di lavoro e al lavoratore di svolgere, in un’unica sede, tutte le pratiche relative alla regolarizzazione: dall’attribuzione del codice fiscale, alla sistemazione della posizione contributiva, alla firma  del contratto di lavoro e al rilascio del permesso di soggiorno al lavoratore straniero.

 

Informazioni sulla procedura di regolarizzazione saranno diffuse, a suo tempo anche attraverso gli enti e le associazioni operanti nell’ambito dei Consigli territoriali per l’immigrazione istituiti presso le Prefetture.