IMMIGRAZIONE – Legge Bossi-Fini: approvazione preceduta da mesi di polemiche. Cosa cambia rispetto alla Turco-Napolitano
 
11/07/2002 18.02.36
ROMA – Con l'approvazione da parte del Senato, si chiude una vicenda legislativa che per mesi ha suscitato polemiche, confronti serrati, rimostranze. Nel corso delle settimane numerose sono state le prese di posizione da parte delle diverse associazioni del sociale. Ripercorriamole velocemente.
Durissimo Giampiero Cioffredi (Arci) che considera quella alla base della legge una “miscela di culture xenofobe ed espulsive senza prevedenti in una normativa europea”. Marco Paggi, membro dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, aveva affermato: “E’ incredibile instaurare una norma che trasforma un lavoratore in clandestino appena perde il posto di lavoro. Ma anche in termini pratici questa norma non tiene”.
Diverse le proteste inscenate, a partire addirittura dalla scorsa estate. La Comunitý di Sant’Egidio ha espresso forti critiche, ricordando che “la domanda di lavoratori stranieri Ë andata aumentando negli ultimi anni” mentre per Sergio Briguglio (Gruppo di riflessione dell’area religiosa), il disegno di legge “non favorisce la legalitý e l’integrazione degli stranieri”.
Anche il Forum del Terzo settore ha espresso un netto dissenso sull’impostazione collettiva del progetto. “E’ un segnale negativo – hanno affermato i responsabili -, idoneo solo ad aumentare paure e intolleranze e a tacitare le coscienze di quanti ritengono utile sfruttare le capacitý lavorative degli immigrati”.
Duri ovviamente anche i sindacati mentre per Franco Pittau, redattore del dossier immigrazione della Caritas di Roma, si tratta di una “proposta disastrata”, un testo che non mette al centro degli interessi la persona. Ed ancora: sei associazioni cattoliche come Acli, Agesci, Focsiv, Masci, Missionari Scalabriniani e Nessun luogo Ë lontano, in occasione della giornata nazionale dell’immigrazione, hanno lanciato e sottoscritto un appello “contro una legge che porterý l’Italia fuori dall’Europa”.
Infine Padre Liberti, superiore dei Gesuiti in Italia, Ë intervenuto affermando che ''il Ddl in discussione (la legge non era stata ancora approvata, ndr) ignora la dignitý dei lavoratori stranieri''.
Ma quali i punti di divergenza tra la nuova legge sull’immigrazione e il vecchio testo, meglio conosciuto come legge Turco-Napolitano? Abbiamo ricostruito un quadro sinottico delle due leggi (vedi tabella allegata), sintetizzando i vari punti nodali con l’aiuto di Simonetta Cinaglia di “Alfabeti”.
 

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Immigrati: Bossi-Fini e Turco-Napolitano a confronto