I Commissione - Resoconto di martedĪ 7 maggio 2002


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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 7 maggio 2002. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 8.30.

Delega al Governo per la riforma del sistema fiscale statale.
C. 2144/A Governo.
(Parere all'Assemblea).

(Esame emendamenti e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame.

Pierantonio ZANETTIN (FI), presidente relatore, dichiara che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili problematici che investano questioni di competenza legislativa ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione.
Formula quindi la seguente proposta di parere:
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA


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sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Decreto-legge 36/2002: Disposizioni per ottemperare ad obblighi comunitari in materia di autotrasporto.
C. 2667/A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).

(Esame emendamenti e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame.

Giulio SCHMIDT (FI), relatore, dichiara che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili problematici che investano questioni di competenza legislativa ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione.
Formula quindi la seguente proposta di parere:
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica del Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici.
C. 2426/A.
(Parere all'Assemblea).

(Esame emendamenti e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame.

Pierantonio ZANETTIN (FI), presidente relatore, dichiara che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili problematici che investano questioni di competenza legislativa ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione.
Formula quindi la seguente proposta di parere:
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 8.35.

COMITATO DEI NOVE

Decreto-legge 51/2002: Disposizioni urgenti in tema di immigrazione clandestina.
C. 2608/A Governo.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle 9.05 alle 9.10.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 7 maggio 2002. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 9.10.

Sul calendario dei lavori.

Donato BRUNO, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi di mercoledì 24 aprile 2002, è stato predisposto il seguente calendario dei lavori per il periodo dal 6 al 10 maggio 2002:

Martedì 7 maggio 2002.

Ore 8.30

Comitato permanente per i pareri:

All'Assemblea:
Delega al Governo per la riforma del sistema fiscale statale (esame emendamenti C. 2144/A Governo - Rel. Zanettin);


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decreto-legge 28/02: disposizioni relative al contributo unificato di iscrizione a ruolo dei procedimenti giurisdizionali civili, penali e amministrativi, nonché alla equa riparazione (esame emendamenti C. 2639/A Governo, approvato dal Senato - Rel. Zanettin);
decreto-legge 36/02 Disposizioni per ottemperare ad obblighi comunitari in materia di autotrasporto (esame emendamenti C. 2667/A Governo, approvato dal Senato - Rel. Schmidt);
Rilevazione italiani residenti all'estero (esame emendamenti C. 2255/A Governo, approvato dal Senato - Rel. Schmidt);
Ratifica del Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici (esame emendamenti C. 2426/A - Rel. Zanettin).

Ore 8.45

Comitato dei nove:
decreto-legge 51/2002: Disposizioni urgenti in tema di immigrazione clandestina (esame C. 2608/A Governo - Rel. Bertolini).

Ore 9

Comunicazioni del presidente:

Sul calendario dei lavori.

Al termine

Sede referente:
Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo (seguito esame C. 2454 Governo, approvato dal Senato, C. 11 d'iniziativa popolare, C. 16 d'iniziativa popolare, C. 220 Piscitello, C. 387 Volontè, C. 457 Cento, C. 1413 La Russa, C. 1692 Buemi, C. 1792 Sinisi, C. 1894 Pisapia e C. 2597 Consiglio regionale della Toscana - Rel. Bertolini);
Modifica all'articolo 11 della Costituzione in materia di partecipazione dell'Italia all'Unione europea (seguito esame C. 2218 cost. Ce' - Rel. Fontanini).

Al termine

Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi:

Mercoledì 8 maggio 2002.

Ore 8.30

Comitato permanente per i pareri:

Alla II Commissione:
Disposizioni in materia di tutela di persone non autosufficienti (esame C. 340 Giacco, C. 691 Turco, C. 2189 Sen. Fassone, approvato dal Senato, e C. 2190 Pisapia - Rel. Di Giandomenico).

Alla III Commissione:
Ratifica Accordo Italia-Macedonia in materia di assistenza doganale (C. 2459 Governo - Rel. Amici);
Ratifica Accordo interinale Italia-Organizzazione per la liberazione della Palestina di collaborazione culturale, scientifica e tecnologica (C. 2460 Governo - Rel. Amici);
Ratifica ed esecuzione Accordo coproduzione cinematografica tra Italia e Germania (C. 2554 Governo, approvato dal Senato - Rel. Amici).
Ratifica ed esecuzione Accordo tra Italia ed Iran su reciproca promozione e protezione investimenti (C. 2555 Governo, approvato dal Senato - Rel. Amici);
Ratifica ed esecuzione Accordo tra Italia e Governo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong della Repubblica popolare cinese sul trasferimento delle persone condannate (C. 2557 Governo, approvato dal Senato - Rel. Amici);
Ratifica ed esecuzione Accordo tra Italia e Bosnia Erzegovina su promozione


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e protezione investimenti (C. 2558 Governo, approvato dal Senato - Rel. Amici);
Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra Italia e Danimarca per evitare doppie imposizioni imposte sul reddito e prevenire le evasioni fiscali (C. 2559 Governo, approvato dal Senato - Rel. Amici);
Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra Italia e Ucraina per evitare doppie imposizioni imposte sul reddito e sul patrimonio e prevenire le evasioni fiscali (C. 2560 Governo, approvato dal Senato - Rel. Amici);

Alla IV Commissione:
Equiparazione ai cimiteri di guerra dei monumenti sacrari di Leonessa (Rieti) e Medea (Gorizia) (esame nuovo testo C. 2043 Sen. Bonatesta, approvata dalla 4o Commissione del Senato - Rel. Schmidt).

Alle Commissioni V e VI:
DL 63/02: Interventi urgenti in materia tributaria e di finanza pubblica (esame C. 2657 Governo - Rel. Schmidt).

Alla XIII Commissione:
Disposizioni in materia di agricoltura (esame nuovo testo C. 2122-ter Governo - Rel. Schmidt).

Al termine a.m. Assemblea

Sede referente:
Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo (seguito esame C. 2454 Governo, approvato dal Senato, C. 11 d'iniziativa popolare, C. 16 d'iniziativa popolare, C. 220 Piscitello, C. 387 Volontè, C. 457 Cento, C. 1413 La Russa, C. 1692 Buemi, C. 1792 Sinisi, C. 1894 Pisapia e C. 2597 Consiglio regionale della Toscana - Rel. Bertolini);
Riordino della dirigenza statale (esame C. 1696-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato - Rel. Oricchio);
Incompatibilità alle cariche di consigliere regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale (esame C. 2284 Antonio Russo - Rel. Di Giandomenico);
Modifica all'articolo 11 della Costituzione in materia di partecipazione dell'Italia all'Unione europea (seguito esame C. 2218 cost. Ce' - Rel. Fontanini).

Al termine

Atti del governo:
Schema di regolamento concernente l'organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia (esame A. n. 96 - Rel. Oricchio).

Al termine a.m. Assemblea

Sede referente:
Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo (seguito esame C. 2454 Governo, approvato dal Senato, C. 11 d'iniziativa popolare, C. 16 d'iniziativa popolare, C. 220 Piscitello, C. 387 Volontè, C. 457 Cento, C. 1413 La Russa, C. 1692 Buemi, C. 1792 Sinisi, C. 1894 Pisapia e C. 2597 Consiglio regionale della Toscana - Rel. Bertolini);
Riordino della dirigenza statale (seguito esame C. 1696-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato - Rel. Oricchio);
Modifica all'articolo 11 della Costituzione in materia di partecipazione dell'Italia all'Unione europea (seguito esame C. 2218 cost. Ce' - Rel. Fontanini);
Incompatibilità alle cariche di consigliere regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale (seguito esame C. 2284 Antonio Russo - Rel. Di Giandomenico);
Riforma dell'organizzazione del Governo (seguito esame C. 1534-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato - Rel. Carrara)
Identificazione delle forze di polizia (seguito esame C. 1639 Deiana - Rel. Carrara).


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Al termine

Atti del governo:
Schema di regolamento concernente l'organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia (seguito esame A. n. 96 - Rel. Oricchio).

Al termine

Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi

Venerdì 10 maggio 2002.

Ore 9.30

Sede referente:
Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo (seguito esame C. 2454 Governo, approvato dal Senato, C. 11 d'iniziativa popolare, C. 16 d'iniziativa popolare, C. 220 Piscitello, C. 387 Volontè, C. 457 Cento, C. 1413 La Russa, C. 1692 Buemi, C. 1792 Sinisi, C. 1894 Pisapia e C. 2597 Consiglio regionale della Toscana - Rel. Bertolini).

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 9.15.

SEDE REFERENTE

Martedì 7 maggio 2002. - Presidenza del presidente Donato BRUNO indi del vicepresidente Gianclaudio BRESSA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 9.15.

Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo.
C. 2454 Governo, approvato dal Senato, C. 11 d'iniziativa popolare, C. 16 d'iniziativa popolare, C. 220 Piscitello, C. 387 Volontè, C. 457 Cento, C. 1413 La Russa, C. 1692 Buemi, C. 1792 Sinisi, C. 1894 Pisapia e C. 2597 Consiglio regionale della Toscana.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 aprile 2002.

Donato BRUNO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi al disegno di legge in esame (vedi allegato).
Comunica che gli onorevoli Saponara e Schmidt hanno dichiarato la volontà di aggiungere la propria firma agli emendamenti già presentati dall'onorevole Di Luca al provvedimento in esame.
In considerazione della prossima calendarizzazione del provvedimento per l'esame in Assemblea, previsto a partire da lunedì 13 maggio 2002, e del rilevante numero di proposte emendative presentate, invita la Commissione ad una riflessione sulle modalità di svolgimento dei lavori che dovranno essere concordate nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. A tal fine prospetta l'eventualità di ricorrere alle procedure indicate dal regolamento per garantire il rispetto del termine previsto per la conclusione dell'esame in sede referente.

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Sinisi 1.30 e 1.32 volti ad aggiungere al comma 2 dell'articolo 1 alcune utili specificazioni, nonché sull'emendamento Landi 1.3, a condizione che venga riformulato. Esprime quindi parere contrario sui restanti emendamenti e sull'articolo aggiuntivo.
Raccomanda infine l'approvazione del suo emendamento 1.50 che prevede la possibilità di verificare l'applicazione da parte dei paesi interessati dai programmi bilaterali di cui al comma 2 della normativa internazionale in materia di sicurezza della navigazione.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, nel condividere i pareri espressi dal relatore, invita i presentatori a ritirare


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l'emendamento Soda 1.8, ritenendo che la previsione di un termine per l'individuazione degli enti che promuovono iniziative nei paesi non appartenenti all'OCSE rischi complicare l'iter burocratico.
Con riferimento all'emendamento Sinisi 1.32, invita il presentatore ad una riformulazione nel senso di aggiungere al comma 2 dopo le parole «operanti nell'immigrazione clandestina» le parole «operanti nel traffico di esseri umani».
Invita quindi al ritiro dell'emendamento Landi di Chiavenna 1.3, nonché dell'articolo aggiuntivo Sinisi 1.01, che tratta materia rientrante nella legge di recepimento delle direttive comunitarie.

Sesa AMICI (DS-U) dichiara di fare proprio l'emendamento Boato 1.1.

Giannicola SINISI (MARGH-U), nell'illustrare l'emendamento Boato 1.1, che intende sottoscrivere, ricorda che nella precedente legislatura maggioranza e opposizione hanno convenuto sull'esigenza di rispettare il principio dell'allargamento dell'elettorato attivo, da cui sarebbe disceso il riconoscimento del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero e degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Ritiene pertanto che le forze di maggioranza debbano onorare un debito d'onore sul tema dell'allargamento del diritto all'elettorato attivo.

Carlo LEONI (DS-U) sottolinea che una politica volta a governare il fenomeno dell'immigrazione deve coniugare il rispetto della legalità con le strategie dell'accoglienza e dell'integrazione, rispetto alle quali occorre compiere passi in avanti. Sotto questo profilo la previsione di uno strumento di partecipazione alla vita pubblica rappresenta un elemento essenziale per favorire un processo di corresponsabilizzazione del lavoratore straniero.

Luciano DUSSIN (LNP) manifesta assoluta contrarietà all'estensione dell'elettorato attivo ai lavoratori stranieri, coerentemente con la posizione assunta nella precedente legislatura rispetto ad un analogo tentativo compiuto nella medesima direzione.
Richiamata la possibilità per il lavoratore immigrato di ottenere la cittadinanza italiana dopo dieci anni di permanenza in Italia, sottolinea il carattere strumentale sul piano dei risultati elettorali della proposta emendativa, di cui il suo gruppo si farà carico di informare l'opinione pubblica.

Dario RIVOLTA (FI) smentisce il riferimento ad un presunto accordo, nella passata legislatura, tra forze di maggioranza e di opposizione in merito all'approvazione delle norme riguardanti il voto degli italiani all'estero e dei lavoratori extracomunitari soggiornanti in Italia. Al riguardo precisa che le forze dell'opposizione del tempo si sono limitate a sottolineare l'incoerenza di una previsione volta ad estendere il diritto all'elettorato attivo ai lavoratori extracomunitari nel momento in cui tale diritto non veniva riconosciuto agli italiani all'estero.

Graziella MASCIA (RC) dichiara di non provare alcun imbarazzo nel rivendicare il contenuto di una proposta emendativa che si collega alla necessità di favorire una reale integrazione dei lavoratori stranieri, prevedendo accanto ai doveri i diritti di partecipazione alla vita civile.

Valter BIELLI (DS-U) ritiene che il deputato Sinisi abbia voluto ricordare il riconoscimento di un principio comune cui uniformarsi a fronte di un provvedimento con il quale sembra volersi vanificare l'impegno per la tutela di alcuni diritti fondamentali.
Sottolinea quindi la necessità, nel registrare il diffondersi di orientamenti xenofobi, di sviluppare politiche tendenti diritti all'integrazione, da considerare condizione essenziale per un armonico sviluppo della società.

Alberto NIGRA (DS-U) sottolinea l'esigenza di non confondere la tematica dell'immigrazione clandestina con quella dei


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lavoratori regolari. Ricorda altresì come una commissione istituita negli anni trenta negli Stati Uniti evidenziò la necessità di incrementare gli strumenti di integrazione di chi sia regolarmente immigrato, cointeressandolo alla gestione della cosa pubblica. Non si può quindi ritenere che la richiesta di allargamento del diritto all'elettorato attivo risponda esclusivamente a finalità elettorali.

La Commissione respinge l'emendamento Boato 1.1.

Giannicola SINISI (MARGH-U) illustra l'emendamento 1.20, interamente soppressivo dell'articolo 1, sottolineando che ad una apparente apertura nei confronti delle iniziative del terzo settore e del volontariato corrispondono singolari limitazioni che finiscono per svuotare di contenuto la normativa prevista. Si sofferma in particolare sul riferimento alle iniziative assunte esclusivamente nei paesi non appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, laddove all'interno di tale organizzazione sono compresi Stati che tuttora sono alla ricerca di un modello di sviluppo e sono pertanto suscettibili di alimentare flussi migratori.

Graziella MASCIA (RC) precisa che le sue proposte emendative relative all'articolo 1 sono volte ad evidenziare l'inconsistenza delle relative previsioni, che considera un tentativo di copertura rispetto ad iniziative di natura profondamente diversa.

Carlo LEONI (DS-U), dichiarato di condividere le considerazioni svolte dai colleghi Sinisi e Mascia, invita la Commissione a valutare l'emendamento Soda 1.7, che propone di inserire l'articolo 1 fra le norme transitorie e finali, nonché le proposte emendative volte a prevedere l'individuazione dei paesi di provenienza dei flussi migratori e la finalità della riduzione dei fattori economici, sociali e politici che si pongono all'origine dei fenomeni di emigrazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Boato 1.1, nonché gli identici emendamenti Boato 1.2, Mascia 1.4, Turco 1.10, Soda 1.20 e Rizzo 1.16.

Sesa AMICI (DS-U) valuta positivamente le finalità dell'emendamento Soda 1.7.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Soda 1.7, gli identici emendamenti Rizzo 1.17 e Leoni 1.11, nonché l'emendamento Sinisi 1.21.

Sesa AMICI (DS-U) dichiara di non ritirare l'emendamento Soda 1.8, volto ad introdurre un elemento di programmazione.

La Commissione respinge l'emendamento Soda 1.8.

Giannicola SINISI (MARGH-U) illustra le finalità del suo emendamento 1.27.

Valter BIELLI (DS-U) sollecita una risposta del relatore e del rappresentante del Governo sulla questione dei fenomeni migratori dei paesi non OCSE.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO si riserva di approfondire la questione nell'esame in Assemblea e invita il deputato Sinisi a ritirare il suo emendamento 1.27.

Giannicola SINISI (MARGH-U) insiste per la votazione del suo emendamento 1.27, in quanto le disposizioni contenute alla lettera a) potrebbero sottrarre risorse del terzo settore a paesi che ne hanno reale bisogno.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Sinisi 1.27 e Bellillo 1.22.

Graziella MASCIA (RC) illustra le finalità del suo emendamento 1.5 volto a precisare che le iniziative effettuate nei paesi non appartenenti all'OCSE devono essere finalizzate a favorire, nei territori di


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appartenenza, la riduzione dei fattori economici, sociali e politici che inducono le persone all'emigrazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mascia 1.5 e 1.6, nonché l'emendamento Sinisi 1.28.

Carlo LEONI (DS-U), nell'illustrare l'emendamento Turco 1.12, di cui è cofirmatario, invita il Governo e la maggioranza ad un atteggiamento coerente con le dichiarazioni di disponibilità al confronto con l'opposizione.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN) ritiene pleonastico l'emendamento Turco 1.12 il cui contenuto è già presente nell'impianto generale del disegno di legge.

Sesa AMICI (DS-U) ritiene incomprensibile l'atteggiamento della maggioranza che ha espresso parere contrario su un emendamento pur condividendone il contenuto.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, ricordato che il testo che si intende emendare si riferisce al testo unico delle imposte sui redditi, ritiene che la formulazione più ampia prevista dalla lettera a) del comma 1 possa consentire maggiori spazi di intervento rispetto alla previsione di dettagliate fattispecie.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Turco 1.12, Rizzo 1.18 e Bellillo 1.23.

Giannicola SINISI (MARGH-U) illustra le finalità del suo emendamento 1.29, volto a sanare la contraddizione di un testo normativo che prevede automatismi di natura fiscale che escludono dalle provvidenze i paesi OCSE. Ritiene che la politica di cooperazione debba essere articolata sulla base di valutazioni elaborate da organismi tecnici e che le politiche migratorie richiedano selettività di interventi, non potendo essere affrontate con misure legislative generiche e indistinte. Sottolinea infine che interventi nell'ambito della legislazione, dell'organizzazione e della cooperazione costituiscono i pilastri delle politiche migratorie.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), nel rimettersi alle valutazioni espresse dal relatore e dal rappresentante del Governo, reputa condivisibile l'emendamento Sinisi 1.29 in quanto gli aiuti umanitari possono essere favoriti con misure di agevolazione fiscale.

Valter BIELLI (DS-U), sottolineato che il confronto dialettico richiede uno sforzo reciproco di ascolto, chiede al relatore e al rappresentante del Governo di riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Sinisi 1.29.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, nel condividere il contenuto dell'emendamento in esame, osserva che il comma 1 si riferisce esclusivamente alle deduzioni relative alle ONLUS che operano nei paesi da cui provengono i flussi migratori. Ribadisce che, a suo avviso, il disegno di legge non deve essere «ingessato» da regole che delimitano precisamente i campi di azione per consentire una maggiore possibilità di intervento.

Giannicola SINISI (MARGH-U) osserva che il meccanismo proposto nel suo emendamento 1.29 consente una maggiore flessibilità e selettività degli interventi, in quanto la distinzione tra paesi OCSE e non OCSE non appare sufficiente per individuare precisamente le aree di intervento.

La Commissione respinge l'emendamento Sinisi 1.29.

Carlo LEONI (DS-U) illustra le finalità dell'emendamento Turco 1.13, di cui è cofirmatario, ritenendo generico, propagandistico e superfluo il comma 2 dell'articolo 1.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), rilevato che l'Italia ha continuato ad elargire aiuti anche a paesi che non hanno


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rispettato le clausole di accordi bilaterali, ritiene assolutamente opportuno il comma 2 dell'articolo 1 per contrastare le forme di immigrazione clandestina.

Giannicola SINISI (MARGH-U), ricordato che gli accordi di cooperazione con l'Albania e la Tunisia hanno prodotto una diminuzione dei flussi migratori provenienti da quei paesi, sottolinea come il comma 2, in base ad una interpretazione rigorosa, potrebbe escludere la possibilità di tali accordi o risultare, per altro verso, del tutto inutile. Dichiara infine di non comprendere il senso e le finalità del concetto di «cooperazione penitenziaria», che peraltro non ritiene coerentemente inserito all'interno di un provvedimento in materia di immigrazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Turco 1.13, Rizzo 1.19 e Buemi 1.24.

Donato BRUNO, presidente, invita il deputato Sinisi a riformulare il suo emendamento 1.30 nel senso di aggiungere al comma 2 dopo le parole «dai paesi interessati» le parole «alla prevenzione dei flussi migratori illegali e».

Giannicola SINISI (MARGH-U) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.30.

La Commissione approva l'emendamento Sinisi 1.30 come riformulato.

Donato BRUNO, presidente, invita il deputato Sinisi a riformulare il suo emendamento 1.32, nel senso di aggiungere al comma 2 dopo le parole «operanti nell'immigrazione clandestina» le parole «operanti nel traffico di esseri umani».

Giannicola SINISI (MARGH-U) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.32, pur dichiarando di non comprendere le ragioni per cui il rappresentante del Governo voglia mantenere nel testo le parole «operanti nell'immigrazione clandestina» che, a suo avviso, appaiono superflue.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Sinisi 1.32 e 1.50 del relatore.

Carlo LEONI (DS-U) illustra le finalità dell'emendamento Soda 1.9, di cui è cofirmatario, auspicandone l'approvazione.

La Commissione respinge l'emendamento Soda 1.9.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), nell'illustrare il suo emendamento 1.3, propone di espungere le parole «in via amministrativa o per i quali sia stato adottato dal giudice italiano il provvedimento di conversione della detenzione in un provvedimento di espulsione ai sensi dell'articolo 13».

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, propone di riformulare l'emendamento Landi Di Chiavenna 1.3, inserendo, dopo la parola «aiuto», le parole «di cui al comma 2».

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO propone di sostituire la parola «procede» con le parole «può procedere».

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN) accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo.

La Commissione approva l'emendamento Landi Di Chiavenna 1.3 nel testo riformulato.

Giannicola SINISI (MARGH-U) illustra le finalità dell'emendamento Bellillo 1.25, volto a favorire le erogazioni liberali a favore dei paesi non OCSE attraverso specifiche detrazioni fiscali ai fini IRPEF, IRPEG e IRAP.

Sesa AMICI (DS-U) si associa alle considerazioni del deputato Sinisi.


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La Commissione respinge gli identici emendamenti Soda 1.14 e Bellillo 1.25.

Giannicola SINISI (MARGH-U), intervenendo sull'emendamento Soda 1.15, osserva che le agevolazioni fiscali, comportando minori entrate per lo Stato, devono prevedere adeguate misure compensative.

Carlo LEONI (DS-U) invita il Governo a riflettere sulla necessità di prevedere adeguate compensazioni reintroducendo la normativa previgente in materia di successioni e donazioni.

Donato BRUNO, presidente, sottolinea che l'articolo 32, comma 2, prevede una copertura finanziaria anche per le disposizioni derivanti dall'attuazione nell'articolo 1.

La Commissione respinge l'emendamento Soda 1.15.

Giannicola SINISI (MARGH-U) illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 1.01 volto al recepimento della direttiva 2001/51/CE, integrante le disposizioni dell'articolo 26 della Convenzione di Schengen con particolare riferimento alle sanzioni applicabili nei confronti dei vettori che si rifiutino di imbarcare un cittadino per trasportarlo nel paese di destinazione.

La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Sinisi 1.01.

Donato BRUNO, presidente, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle 14.10.

Donato BRUNO, presidente, invita il relatore ad esprimere il parere sulle proposte emendative presentate all'articolo 2.

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, invita i presentatori a ritirare tutti gli emendamenti che prevedono una modifica nella composizione del Comitato per il coordinamento ed il monitoraggio, esprimendo altrimenti parere contrario. Invita il deputato Landi di Chiavenna a ritirare il suo articolo aggiuntivo 2.01, esprimendo altrimenti parere contrario. Raccomanda infine il suo emendamento 2.40 di carattere puramente formale.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO concorda con il parere espresso dal relatore.

Carlo LEONI (DS-U) sottolinea che gli emendamenti presentati sono volti a garantire un migliore funzionamento del Comitato per il coordinamento ed il monitoraggio. A tal fine, ritiene che tale organo debba essere presieduto unicamente dal Presidente del Consiglio e che sia necessario ampliare il numero dei presidenti di regione per garantire una maggiore rappresentanza delle realtà territoriali. Condivide la proposta emendativa tendente ad allocare il gruppo tecnico di lavoro presso la Presidenza del Consiglio anziché presso il Ministero dell'interno. Considera altresì opportuno prevedere all'interno del gruppo di lavoro anche la partecipazione di organizzazioni dei lavoratori rappresentative sul piano nazionale. Condivide infine l'emendamento Rizzo 2.16 che prevede il coinvolgimento delle Commissioni parlamentari nelle modalità di coordinamento delle attività del gruppo tecnico con le strutture della Presidenza del Consiglio.

Graziella MASCIA (RC), rilevato che da un punto di vista legislativo non sarebbe stato necessario prevedere con legge l'istituzione di un comitato interministeriale, ritiene opportuno affidarne il coordinamento unicamente al Presidente del Consiglio. Osserva altresì che l'istituzione del Comitato non appare in linea con l'intenzione più volte manifestata di ridurre al minimo il numero dei comitati interministeriali. Dichiara infine di condividere il contenuto degli emendamenti volti a aumentare il numero dei presidenti delle regioni all'interno del Comitato.

Gianclaudio BRESSA (MARGH-U), nel condividere le argomentazioni dei deputati


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Leoni e Mascia, ribadisce che gli emendamenti presentati sono volti a garantire una migliore funzionalità del Comitato per il coordinamento e il monitoraggio. Ritiene che le disposizioni contenute nell'articolo 3 relativamente alla mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale evidenzino ulteriormente la necessità di prevedere il coordinamento del Presidente del Consiglio e una congrua presenza dei presidenti delle regioni all'interno del Comitato.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, sottolineati i limiti di funzionamento di numerosi comitati interministeriali, precisa che le disposizioni relative alla presidenza del Comitato e alla snellezza della sua composizione sono finalizzate proprio a garantirne un'operatività ottimale. Rilevata l'opportunità di allocare il gruppo tecnico di lavoro presso il Ministero dell'interno che dispone dei supporti tecnici necessari alla sua attività, osserva infine che la Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome rappresenta la sede privilegiata per il confronto con le realtà territoriali.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Mascia 2.2, Boato 2.1, Leoni 2.6, Rizzo 2.13 e Bellillo 2.17. Respinge quindi gli identici emendamenti Rizzo 2.14 e Bellillo 2.18 ed approva l'emendamento 2.40 del relatore.

Carlo LEONI (DS-U), ribadisce l'opportunità di individuare la funzione di coordinamento del Comitato unicamente nella figura del Presidente del Consiglio.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bellillo 2.20, Soda 2.7 e Mascia 2.3.

Carlo LEONI (DS-U), intervenendo sull'emendamento Sinisi 2.26, sottolinea l'opportunità di indicare chiaramente i ministeri interessati alla composizione del Comitato.

Gianclaudio BRESSA (MARGH-U), nel condividere l'argomentazione del deputato Leoni, sottolinea la necessità di superare l'impostazione generica delle disposizioni in esame che appaiono inadeguate a garantire un buon funzionamento del Comitato.

La Commissione respinge l'emendamento Sinisi 2.26.

Giampiero D'ALIA (UDC) ritira il suo emendamento 2.12.

Gianclaudio BRESSA (MARGH-U) fa proprio l'emendamento D'Alia 2.12.

Carlo LEONI (DS-U) evidenzia l'opportunità di prevedere che i presidenti delle regioni siano almeno quattro per garantire una maggiore rappresentanza delle diverse realtà territoriali.

Gianclaudio BRESSA (MARGH-U), alla luce dell'esperienza maturata, ritiene opportuno prevedere quattro presidenti regionali all'interno del Comitato, come proposto dall'emendamento D'Alia 2.12.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), ricordato che l'attuale composizione del Comitato per il coordinamento e il monitoraggio fu configurata dal precedente Governo, ritiene che un solo presidente di regione possa assolvere pienamente alla funzione di monitoraggio attuata dal Comitato.

Gianclaudio BRESSA (MARGH-U) precisa che nel suo precedente intervento intendeva presentare una valutazione autocritica dell'insufficienza della rappresentanza regionale all'interno del Comitato istituito nella scorsa legislatura.

Graziella MASCIA (RC) ritiene importante delineare un diverso ruolo delle regioni e degli enti locali in materia di immigrazione, anche alla luce della riforma costituzionale sul federalismo.


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Giampiero D'ALIA (UDC) dichiara di condividere le motivazioni contenute nell'invito del relatore a ritirare il suo emendamento 2.12.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento D'Alia 2.12, fatto proprio dal deputato Bressa, gli identici emendamenti Turco 2.8 e Leoni 2.22, l'emendamento Mascia 2.4 e l'emendamento Leoni 2.19.

Graziella MASCIA (RC), intervenendo sull'emendamento Sinisi 2.24, sottolinea l'opportunità di prevedere la sede del Comitato presso la Presidenza del Consiglio, piuttosto che presso Ministero dell'interno le cui funzioni sembrerebbero indicare un approccio repressivo al fenomeno dell'immigrazione.

Carlo LEONI (DS-U), nel condividere le argomentazioni del deputato Mascia, ritiene che la Presidenza del Consiglio rappresenti la sede più idonea per il coordinamento dell'azione di vari ministeri.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO precisa il gruppo tecnico di lavoro - e non il Comitato per il coordinamento e il monitoraggio - è istituito presso il Ministero dell'interno che comprende, tra gli altri, un dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione.

La Commissione respinge l'emendamento Sinisi 2.24.

Giampiero D'ALIA (UDC) ritira il suo emendamento 2.11.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Leoni 2.9, gli identici emendamenti D'Alia 2.25, Leoni 2.10 e 2.23 , nonché l'emendamento Rizzo 2.15.

Graziella MASCIA (RC) illustra le finalità del suo emendamento 2.5, volto ad inserire anche le organizzazioni sindacali nazionali all'interno del gruppo tecnico di lavoro.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mascia 2.5, Leoni 2.21 e Rizzo 2.16, fatto proprio dal deputato Mascia.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN) ritira il su articolo aggiuntivo 2.01.

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, dichiara voto favorevole sull'emendamento Landi di Chiavenna 3.5, subordinatamente ad una sua riformulazione, nonché sull'emendamento Landi di Chiavenna 3.7.
Invita quindi al ritiro dell'emendamento Rivolta 3.44, degli identici emendamenti Soda 3.30, Mascia 3.17 e D'Alia 3.36, nonché dell'articolo aggiuntivo Fratta Pasini 3.01, sui quali esprimerebbe altrimenti parere contrario.
Dichiara infine voto contrario sui restanti emendamenti e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.60, volto a sostituire al comma 1 dell'articolo 3, capoverso 4, la parola «necessità» con la parola «opportunità».

Marco BOATO (Misto-Verdi-U) chiede chiarimenti sul parere favorevole del relatore riguardante l'emendamento Landi di Chiavenna 3.7.

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, ritiene che la formulazione proposta dal deputato Landi di Chiavenna sia meno vincolante.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme al relatore sulle proposte emendative presentate.

Graziella MASCIA (RC), nell'illustrare il suo emendamento 3.12 interamente soppressivo dell'articolo 3, richiama la contrarietà del suo gruppo al meccanismo dell'individuazione delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato, già espressa durante l'esame del decreto legislativo n. 286 del 1998, sebbene quel provvedimento inserisse tale meccanismo nell'ambito di un ampio ventaglio di misure di diversa natura. Dichiara, tuttavia, di condividere il tenore di


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alcune proposte emendative presentate al fine di introdurre modificazioni in senso migliorativo al testo in esame.
Esprime infine perplessità sulla formulazione dell'ultimo periodo del capoverso 4 del comma 1.

Livia TURCO (DSU) ritiene che la formulazione del nuovo articolo 3 proposta dal disegno di legge contraddica l'obiettivo dell'immigrazione regolare, che necessita per essere incrementata di un'attività di programmazione e di elementi di flessibilità che favoriscano l'incontro della domanda con l'offerta di lavoro.
Rilevato che la nuova formulazione dell'articolo 3 non prevede in caso di mancata pubblicazione dei decreti di programmazione annuale una determinazione automatica delle quote, con il conseguente rischio di una chiusura delle frontiere in grado di produrre danni rilevanti sul piano economico, osserva che gli emendamenti presentati dal suo gruppo sono volti ad introdurre alcune modifiche al testo vigente sulla base dell'esperienza maturata. Sotto tale profilo sottolinea in particolare l'esigenza di semplificare ulteriormente il sistema delle quote di ingresso per superare le difficoltà, incontrate particolarmente dagli imprenditori delle piccole e medie aziende, riguardanti l'ingresso regolare di lavoratori stranieri.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Sinisi 3.46, Rizzo 3.37, Mascia 3.12, Boato 3.1, e Turco 3.21.

Graziella MASCIA (RC) ritira il suo emendamento 3.13.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), accogliendo l'invito del relatore, si dichiara disponibile a riformulare il suo emendamento 3.5, nel senso di sostituire, all'articolo 3, comma 1,del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998 le parole «ogni tre anni» con le parole «salva la necessità di una scadenza più ravvicinata».
Ricorda che nella precedente legislatura l'allora maggioranza aveva espresso un orientamento favorevole su un emendamento dello stesso tenore da lui stesso presentato nel convincimento che una programmazione relativa alla politica dell'immigrazione dovesse raccordarsi in termini più ravvicinati all'evoluzione del fenomeno.

Livia TURCO (DS-U), dichiarato di condividere il contenuto dell'emendamento 3.5, raccomanda analoga attenzione da parte della maggioranza nei confronti delle proposte emendative dell'opposizione che si muovano nella stessa direzione, richiamando, in particolare, il contenuto del suo emendamento 3.22.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U), espresso il suo orientamento favorevole sull'emendamento 3.5, invita il presentatore ad una riformulazione di carattere formale, sostituendo le parole «ogni tre anni» con le parole «salvo la necessità di un termine più breve».

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), recependo il suggerimento del deputato Boato, riformula l'emendamento 3.5 nel senso indicato.

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 3.5 come riformulato.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, con riferimento all'emendamento Turco 3.22, fatta salva l'intenzione di rispettare il termine indicato, osserva che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto di definizione delle quote dipende da una serie di variabili non interamente controllabili dal Governo e che, in ogni caso, la previsione indicata risulterebbe priva di effetti non essendo prevista alcuna sanzione in caso di inottemperanza.

La Commissione approva l'emendamento Landi di Chiavenna 3.5, come riformulato.

Gianclaudio BRESSA, presidente, illustra l'emendamento Zeller 3.6, sottolineando l'importanza ai fini della definizione


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delle quote di una tempestiva comunicazione da parte delle commissioni provinciali per l'impiego del fabbisogno per il lavoro stagionale, a tempo determinato e indeterminato.

Isabella BERTOLINI (FI), relatore, pur condividendo lo spirito dell'emendamento 3.6, osserva che il Comitato per il coordinamento e il monitoraggio può comunque rapportarsi con le commissioni provinciali per l'impiego, senza appesantire ulteriormente le procedure.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO ricorda che nel corso dell'esame al Senato è stata inserita la previsione in base alla quale il decreto per la definizione delle quote deve essere emanato entro il 30 novembre dell'anno precedente a quello di riferimento del decreto. Ritiene che la previsione di questo termine indurrà le commissioni provinciali per l'impiego ad attivarsi anticipatamente.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Zeller 3.6, suggerendo una modifica formale, nel senso di sostituire la parola «comunicheranno» con la parola «comunicano».

Gianclaudio BRESSA, presidente, recependo il suggerimento del deputato Boato, riformula l'emendamento 3.6 nel senso indicato.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Zeller 3.6, come riformulato, nonché l'emendamento Soda 3.18.

Livia TURCO (DS-U) illustra le finalità del suo emendamento 3.22, identico all'emendamento Boato 3.53, sottolineando la rilevanza di un sistema di definizione delle quote più efficiente, della semplificazione delle procedure e della certezza nei tempi al fine di favorire l'immigrazione regolare; considera sotto tale profilo l'individuazione di un termine per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto di cui al comma 4 un segnale importante.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U) dichiara di condividere le considerazioni del deputato Turco; ritiene inoltre che la norma, sebbene non corredata da una sanzione, sia in grado di produrre effetti positivi in termini di efficacia e di efficienza.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, nel ribadire il suo parere contrario sugli identici emendamenti Boato 3.53 e Turco 3.22, si riserva un approfondimento per l'esame in Assemblea.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN) ritiene che una riformulazione nella quale venissero espunte le parole «in ogni caso» consentirebbe alla maggioranza di riflettere più agevolmente sul punto.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U) precisa che potrebbe accogliere il suggerimento del deputato Landi di Chiavenna qualora, a seguito di tale riformulazione, il relatore ed il Governo mutassero il precedente avviso.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Boato 3.53 e Turco 3.22 e l'emendamento Boato 3.2.

Livia TURCO (DS-U) illustra le finalità dell'emendamento Leoni 3.23, sottolineando la rilevanza del coinvolgimento delle regioni delle provincie autonome alla luce delle riforme in senso federale introdotte nell'ordinamento.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Leoni 3.23, Sinisi 3.49, gli identici emendamenti Soda 3.24, Boato 3.51 e Mascia 3.14, nonché gli emendamenti Rizzo 3.38 e Boato 3.3.

Graziella MASCIA (RC) illustra le finalità del suo emendamento 3.15, identico all'emendamento Boato 3.4, volto a sopprimere nel primo periodo del capoverso 4


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del comma 1 il riferimento ai ricongiungimenti familiari ed alle misure di protezione temporanea, che irrigidisce ulteriormente il meccanismo delle quote.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Boato 3.4 e Mascia 3.15.

Dario RIVOLTA (FI) dichiara di non ritirare il suo emendamento 3.44, ritenendo che il meccanismo basato sulla chiamata nominativa risulti inadeguato rispetto alle attività lavorative che richiedono una conoscenza diretta del lavoratore da impiegare.

Graziella MASCIA (RC), nel ribadire il suo orientamento contrario alla definizione di quote di ingresso, dichiara di condividere il contenuto dell'emendamento 3.44, sottolineando l'importanza degli strumenti volti a favorire l'ingresso regolare dei lavoratori stranieri.

Livia TURCO (DS-U) valuta positivamente le argomentazioni svolte dal deputato Rivolta, la cui posizione considera un segnale importante sul piano del metodo. Ricorda inoltre le risultanze di una ricerca svolta dall'Unione degli industriali di Padova da cui emerge come il successo dell'inserimento lavorativo sia legato al meccanismo delle filiere parentali, che sono state ingiustamente criticate.

Gian Paolo LANDI di CHIAVENNA (AN), pur convenendo sulla validità in linea di principio delle considerazioni svolte dal deputato Rivolta, osserva che nell'applicazione pratica l'istituto della prestazione di garanzia per l'accesso al lavoro ha sortito un effetto contrario a quello desiderato, alimentando frequentemente i fenomeni del lavoro sommerso e della microcriminalità.
Il disegno di legge in esame, viceversa, delinea un sistema che dovrebbe consentire, una volta avviato il meccanismo di informatizzazione previsto, l'incontro della domanda e dell'offerta di lavoro.

Donato BRUNO, presidente, in considerazione delle concomitanti votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11 alle 11.05.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifica all'articolo 11 della Costituzione in materia di partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
C. 2218 cost. Cé.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 149 del 23 aprile 2002, a pagina 21, prima colonna, alla ventinovesima riga, la parola «sequestrati» è sostituita dalla seguente: «confiscati»;
a pagina 25, seconda colonna, alla trentunesima riga, le parole «maggioranza dei voti validi» sono sostituite dalle seguenti: «partecipazione della maggioranza degli aventi diritto»;
a pagina 31, seconda colonna, alla ventunesima riga, la parola «Bertolini» è sostituita con le seguenti: «Il Relatore».