Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 150 del 30/5/2002
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(Esame dell'articolo 17 - A.C. 2454)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 e delle proposte emendative ad esso presentate (vedi l'allegato A - A.C. 2454 sezione 5).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.


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ISABELLA BERTOLINI, Relatore. Signor Presidente, il parere della Commissione è favorevole sugli identici emendamenti Turco 17.68 e Leoni 17.97, sugli emendamenti 17.149 e 17.150 della Commissione e Boato 17.22. Invito al ritiro degli emendamenti Landi di Chiavenna 17.54 e 17.55, Rivolta 17.90 e Zeller 17.118, altrimenti il parere della Commissione è contrario. La Commissione, inoltre, propone l'accantonamento degli emendamenti Sinisi 17.43 e Landi di Chiavenna 17.56 per studiarne una riformulazione. Infine, il parere della Commissione è contrario su tutti i restanti emendamenti.

PRESIDENTE. Il Governo?

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla Commissione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Bellillo 17.81.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Turco. Ne ha facoltà.

LIVIA TURCO. Signor Presidente, proponiamo l'abrogazione dell'articolo 17 - e vorrei, al riguardo, richiamare l'attenzione dei colleghi - perché si tratta di un vero articolo fabbrica-clandestinità e, nel dimostrarlo, vorrei partire da alcuni dati reali, quelli forniti, ad esempio, dall'osservatorio del mercato del lavoro veneto secondo il quale i libretti di lavoro, rilasciati nel 2001 nella suddetta regione, sono stati pari a 20 mila unità. Al termine del 2001 le istanze e le giacenze inevase erano pari a 10 mila contratti di lavoro a tempo determinato, con un migliaio di lavoratori stagionali. Queste istanze giacenti non rappresentano l'indicazione di un fabbisogno quantitativo, ma l'espressione di una scelta nominativa delle imprese.
Nel 2002, sempre nel Veneto, sono state concesse quattromila autorizzazioni per lavoro stagionale; nessuna per lavoro a tempo determinato e indeterminato, a fronte di 10 mila richieste di lavoro a tempo determinato e indeterminato. Secondo poi tutti gli studi compiuti sul mercato del lavoro, i lavoratori immigrati nel nostro paese non concorrono con quelli italiani, non rubano loro il lavoro, poiché sono concentrati in alcune aree del nostro paese.
Pertanto, come potete sostenere il comma 4 dell'articolo 17, laddove, oltre ad aver introdotto un complicato, farraginoso contratto di soggiorno, obbligate il datore di lavoro alla verifica preventiva in tutta l'Italia dell'indisponibilità di altri lavoratori? Un artigiano veneto che ha bisogno di un carpentiere, deve rivolgersi, prima di stipulare il contratto di soggiorno, agli uffici territoriali per l'impiego e verificare se, in tutta l'Italia, non vi sia la disponibilità di altri carpentieri. Ciò allunga i tempi, vanifica il sistema delle quote...

FILIPPO ASCIERTO. Prima gli italiani!

LIVIA TURCO. ...la chiamata nominativa ed aumenta fortissimamente l'area dell'irregolarità, del lavoro nero e del lavoro clandestino.
Vorrei poi richiamare l'attenzione dei colleghi sulla gravità del comma 13 dell'articolo 17 in virtù del quale al lavoratore che giunge nel nostro paese in modo regolare, che rispetta le nostre leggi, che paga le tasse e versa i contributi all'INPS (Commenti del deputato Rizzi), in caso di rimpatrio, non si restituiscono i suddetti contributi. Lo Stato glieli scippa!
Parliamo del danno alle imprese, ma parliamo anche dei diritti di questi immigrati (Commenti dei deputati del gruppo della Lega nord Padania), che giungono nel nostro paese per svolgere i lavori che noi non facciamo più, a cui voi negate dignità e diritti!

FILIPPO ASCIERTO. Basta!

LIVIA TURCO. La nostra legge parla di diritti e doveri... (Vivi commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega nord Padania - Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di Sinistra-L'Ulivo, della Margherita, DL-l'Ulivo e Misto-Comunisti italiani).


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PRESIDENTE. Grazie, onorevole Turco.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cento. Ne ha facoltà.

PIER PAOLO CENTO. Signor Presidente, vorrei comunicare brevemente a lei e all'Assemblea che i deputati Verdi hanno deciso che questa mattina abbandoneranno i lavori parlamentari; per rispetto nei confronti dell'Assemblea, rimarrà in aula solo l'onorevole Boato che, ovviamente, in quanto membro della Commissione, continuerà a garantire (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega nord Padania - Applausi polemici di deputati del gruppo di Forza Italia)...

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vi prego.

PIER PAOLO CENTO. Capisco il nervosismo della Lega che probabilmente...

PRESIDENTE. Onorevole Cento, continui!

PIER PAOLO CENTO. L'onorevole Boato continuerà a difendere e ad illustrare gli emendamenti presentati dai deputati Verdi. Tutti gli altri parlamentari Verdi, invece, si recheranno al centro di detenzione di Ponte Galeria a Roma, chiamato impropriamente centro di accoglienza (Commenti dei deputati del gruppo di Alleanza nazionale), per denunciare (Commenti del deputato Ascierto)...

PRESIDENTE. Onorevole Ascierto!

PIER PAOLO CENTO. ...recandosi simbolicamente in quel posto che è stato oggetto in questi mesi di una mobilitazione da parte di numerose associazioni di immigrati - ancora una volta questa struttura che, al pari delle altre (come quella di Bologna e di Milano), è lesiva dei diritti delle persone e degli immigrati - anche per denunciare la svolta lepenista che con questo provvedimento...

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.81, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 421
Astenuti 1
Maggioranza 211
Hanno votato
185
Hanno votato
no 236).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Leoni 17.57, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 431
Votanti 430
Astenuti 1
Maggioranza 216
Hanno votato
184
Hanno votato
no 246).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 416
Votanti 414
Astenuti 2
Maggioranza 208
Hanno votato
175
Hanno votato
no 239).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buemi 17.83, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato
188
Hanno votato
no 241).

Prendo atto che i dispositivi di voto degli onorevoli Antonio Russo e Tarditi non hanno funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Soda 17.58, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e Votanti 421
Maggioranza 211
Hanno votato
178
Hanno votato
no 243).

Prendo atto che i dispositivi di voto degli onorevoli Antonio Russo e Tarditi non hanno funzionato.

MARCO BOATO. Signor Presidente!

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zeller 17.82, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e Votanti 423
Maggioranza 212
Hanno votato
186
Hanno votato
no 237).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 425
Votanti 423
Astenuti 2
Maggioranza 212
Hanno votato
182
Hanno votato
no 241).

MARCO BOATO. Signor Presidente!

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Turco 17.63, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 446
Votanti 443
Astenuti 3
Maggioranza 222
Hanno votato
197
Hanno votato
no 246).

Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Soda 17.47 e Zeller 17.85.
Ha chiesto di parlare per dichiarzione di voto l'onorevole Boato.
Ne ha facoltà.


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MARCO BOATO. Signor Presidente, formulo delle considerazioni di 15-20 secondi. Però se le chiedo di rendere una dichiarazione, me la faccia fare. Annunzio il voto favorevole dei Verdi su tali emendamenti per le stesse motivazioni che poco fa ha espresso l'onorevole Turco, e che sono totalmente condivisibili, riguardando l'insieme di questo articolo nonché specifici emendamenti.

PRESIDENTE. Avverto che gli emendamenti Landi di Chiavenna 17.54 e 17.55 sono stati ritirati.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Soda 17.47 e Zeller 17.85, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 443
Votanti 440
Astenuti 3
Maggioranza 221
Hanno votato
194
Hanno votato
no 246).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Soda 17.41, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 426
Maggioranza 214
Hanno votato
185
Hanno votato
no 241).

Prendo atto che l'emendamento Landi di Chiavenna 17.55 è stato ritirato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Soda 17.65, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 447
Votanti 445
Astenuti 2
Maggioranza 223
Hanno votato
198
Hanno votato
no 247).

MAURA COSSUTTA. Santanchè!

RENZO INNOCENTI. Prendete le impronte!

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colasio 17.86, non accettato dalla Commissione né dal Governo. Ciascuno voti per sé!
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 430
Maggioranza 216
Hanno votato
192
Hanno votato
no 238).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.87, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato
191
Hanno votato
no 238).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Soda 17.52 e Boato 17.88, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 434
Votanti 433
Astenuti 1
Maggioranza 217
Hanno votato
193
Hanno votato
no 240).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Garagnani non ha funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bressa 17.39, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 438
Votanti 437
Astenuti 1
Maggioranza 219
Hanno votato
195
Hanno votato
no 242).

Prendo atto che i presentatori degli emendamenti Craxi 17.53 e Rivolta 17.90 insistono per la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Craxi 17.53 e Rivolta 17.90, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 416
Votanti 413
Astenuti 3
Maggioranza 207
Hanno votato
94
Hanno votato
no 319).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Turco 17.66, non accettato dalla Commissione né dal Governo. Onorevole Giovanni Bianchi, la prego di controllare!
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 439
Votanti 438
Astenuti 1
Maggioranza 220
Hanno votato
194
Hanno votato
no 244).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.93, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato
188
Hanno votato
no 241).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buemi 17.94, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).


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Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 427
Maggioranza 214
Hanno votato
188
Hanno votato
no 239).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sinisi 17.40, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 430
Maggioranza 216
Hanno votato
189
Hanno votato
no 241).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.96, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 431
Votanti 430
Astenuti 1
Maggioranza 216
Hanno votato
188
Hanno votato
no 242).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Leoni 17.69, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 436
Maggioranza 219
Hanno votato
191
Hanno votato
no 245).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Turco 17.68 e Leoni 17.97, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 450
Votanti 442
Astenuti 8
Maggioranza 222
Hanno votato
416
Hanno votato
no 26).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.149 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 430
Astenuti 13
Maggioranza 216
Hanno votato
414
Hanno votato
no 16).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.98, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 441
Astenuti 2
Maggioranza 221
Hanno votato
205
Hanno votato
no 236).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Leoni 17.71, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 441
Votanti 440
Astenuti 1
Maggioranza 221
Hanno votato
196
Hanno votato
no 244).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Leoni 17.70, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 442
Astenuti 1
Maggioranza 222
Hanno votato
197
Hanno votato
no 245).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.101, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

PIERO RUZZANTE. Presidente, guardi l'ultima fila, quarto settore!

LUIGI OLIVIERI. Chiuda le porte!

RENZO INNOCENTI. Quinto settore, ultima fila, signor Presidente!

PRESIDENTE. Non chiuderò la votazione finché non farò un controllo. Tanto abbiamo tempo, onorevoli colleghi, perché il Presidente della Camera non fa comizi, quelli li dovete fare voi. Abbiamo tutto il tempo di controllare.

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 413
Votanti 407
Astenuti 6
Maggioranza 204
Hanno votato
182
Hanno votato
no 225).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.14, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Ognuno voti per sé. Onorevole Giovanni Bianchi, vada a controllare anche là, sui banchi del suo gruppo di provenienza.

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 421
Votanti 419
Astenuti 2
Maggioranza 210
Hanno votato
189
Hanno votato
no 230).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.15, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 423
Astenuti 1
Maggioranza 212
Hanno votato
188
Hanno votato
no 235).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.102, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 431
Astenuti 1
Maggioranza 216
Hanno votato
190
Hanno votato
no 241).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.104, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Ognuno voti per sé.

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 419
Astenuti 3
Maggioranza 210
Hanno votato
182
Hanno votato
no 237).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sinisi 17.42, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 437
Votanti 435
Astenuti 2
Maggioranza 218
Hanno votato
194
Hanno votato
no 241).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.106, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 428
Votanti 423
Astenuti 5
Maggioranza 212
Hanno votato
184
Hanno votato
no 239).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Grillo non ha funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.22, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 437
Astenuti 6
Maggioranza 219
Hanno votato
391
Hanno votato
no 46).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.23, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 428
Astenuti 2
Maggioranza 215
Hanno votato
187
Hanno votato
no 241).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.24, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Onorevoli colleghi, ditemi i nomi! Mi stanno arrivando segnalazioni nominative, ed io vi ringrazio, ma non urlate, perché non si capisce niente! Mandatemi segnalazioni per iscritto, è sufficiente un biglietto!

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 420
Votanti 417
Astenuti 3
Maggioranza 209
Hanno votato
184
Hanno votato
no 233).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.25, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 430
Astenuti 2
Maggioranza 216
Hanno votato
186
Hanno votato
no 244).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.107, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Onorevole collega a fianco dell'onorevole Bindi (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale)!

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 420
Votanti 418
Astenuti 2
Maggioranza 210
Hanno votato
181
Hanno votato
no 237).

Mi hanno fatto delle segnalazioni ed io riporto queste segnalazioni. Non mi riferivo all'onorevole Bindi, ma al collega al suo fianco, l'onorevole Annunziata.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bellillo 17.109, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 426
Votanti 423
Astenuti 3
Maggioranza 212
Hanno votato
180
Hanno votato
no 243).

PIERO RUZZANTE. Presidente, guardi il quarto settore, ultima fila!

NICOLÒ CRISTALDI. Guarda dalla tua parte!

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.150 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

PIERO RUZZANTE. Guardi il quarto settore, ultima fila, Presidente!

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.


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Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 422
Maggioranza 212
Hanno votato
240
Hanno votato
no 182).

Ricordo che la relatrice ha proposto l'accantonamento degli emendamenti Sinisi 17.43 e Landi di Chiavenna 17.56. Se non vi sono obiezioni, può rimanere così stabilito.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Mascia 17.110.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alfonso Gianni. Ne ha facoltà.

ALFONSO GIANNI. Signor Presidente, mentre i polipi, presenti in aula, ritirano le loro ventose dai bottoni del dispositivo di voto, vorrei richiamare l'attenzione dell'Assemblea sull'emendamento al nostro esame che prosegue, non solo idealmente ma anche giuridicamente, il discorso che ho iniziato su un precedente emendamento. Alla base, vi è lo stesso ragionamento che mette in discussione il concetto di clandestinità ed il modo punitivo - completamente errato - con cui questo provvedimento di legge intende affrontare il problema.
Onorevoli colleghi, con l'emendamento al nostro esame, proponiamo un intervento che, nella sua logica e nella sua modalità, è estremamente moderato. Non è un caso, se, anche all'interno della maggioranza, quando arriveremo al famoso emendamento Tabacci, troveremo una logica del tutto analoga.
Nel caso di specie, proponiamo una doppia regolarizzazione. Attraverso un unico emendamento, si possono prendere due piccioni con una fava: da un lato, concediamo agli imprenditori, che hanno presentato una dichiarazione di emersione relativa ai lavoratori non comunitari, di essere esonerati dalle sanzioni previste per l'impiego di manodopera priva di permesso di soggiorno, dall'altro, concediamo ai lavoratori extracomunitari - che, in tal modo, emergono - il diritto ad un permesso di soggiorno o il rinnovo del permesso di soggiorno scaduto per un permesso di lavoro subordinato. Poco fa, signor Presidente, ho commesso un errore; con questo emendamento, non solo si possono prendere due piccioni con una fava, ma si risolve, anche un problema e un caso di coscienza riguardante gli imprenditori che non regolarizzano i lavoratori; alleggeriamo la loro coscienza dandogli in premio l'esonero dal pagamento delle multe e nello stesso tempo compiamo un'operazione di realtà. Questi lavoratori, presenti sul nostro territorio, lavorano, smettono di nascondersi e di essere, dunque, clandestini. Ipso facto, una volta che la loro posizione è emersa, essi hanno il diritto di continuare a lavorare, con beneficio loro, delle loro famiglie e - si presume - di quegli imprenditori che, fino a quel momento, gli hanno fornito il lavoro nell'ombra. Un terzo vantaggio va allo Stato, perché può evidentemente recuperare quanto gli è dovuto da imprenditori e da lavoratori. Si tratta, dunque, di un perfetto connubio, un matrimonio a tre che quest'Assemblea, votando favorevolmente sull'emendamento al nostro esame, potrebbe definitivamente sancire (Applausi dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Nigra. Ne ha facoltà.

ALBERTO NIGRA. Signor Presidente, concordiamo con i contenuti dell'emendamento al nostro esame che, di fatto, sostengono la tesi, più volte ribadita in quest'aula, nel corso della discussione del provvedimento, ossia la necessità di porre nelle stesse paritarie condizioni tutti i lavoratori extracomunitari e tutti gli imprenditori extracomunitari che, in questo momento, non regolarmente, svolgono attività presso le famiglie o presso le imprese. Tra l'altro, invito i colleghi della maggioranza a tenere in considerazione che quest'esigenza - sostenuta energicamente dal mondo delle imprese - consentirebbe


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di poter affermare finalmente che un provvedimento di emersione del lavoro nero nel nostro paese ha avuto successo. Quello che voi avete già approvato in passato - come abbiamo più volte affermato e come i dati dimostrano - non sta portando risultati. Qui, invece, siamo di fronte a richieste pressanti provenienti dal mondo dell'imprenditoria che chiede di poter attivare strumenti di emersione ai quali intende assolutamente accedere se gli sarà data la possibilità. Ovviamente, attraverso il voto favorevole su questo emendamento, auspichiamo che tutto ciò possa accadere.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mascia 17.110, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 418
Astenuti 4
Maggioranza 210
Hanno votato
178
Hanno votato
no 240).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sinisi 17.44, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Onorevole Saponara...

MICHELE SAPONARA. Signor Presidente, il collega è uscito!

PRESIDENTE. Se è uscito, pace!

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 400
Votanti 398
Astenuti 2
Maggioranza 200
Hanno votato
171
Hanno votato
no 227).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Buemi 17.113.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Nigra, al quale ricordo che ha un minuto di tempo a sua disposizione. Ne ha facoltà.

ALBERTO NIGRA. Signor Presidente, dirò quello che si può dire in un minuto.
Con il voto favorevole su questo emendamento, sostanzialmente, noi vogliamo evitare che si realizzi un obbrobrio, vale a dire che i lavoratori extracomunitari i quali, ad un certo momento, dopo aver lavorato nel nostro paese ed avere regolarmente versato i contributi previdenziali, decidono autonomamente di ritornare nel paese di provenienza, anziché recuperarli, perdano totalmente i contributi versati, ovviamente in assenza di accordi bilaterali.
Questo ci pare che sia molto grave, ingiusto e che, tra l'altro, costituisce un incentivo per il lavoro nero: è evidente, infatti, che, così restando le cose, nel nostro paese non sarà favorito (e l'impianto complessivo di questo disegno di legge certamente non lo favorisce) il lavoro regolare dei lavoratori extracomunitari (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Delbono. Ne ha facoltà.

EMILIO DELBONO. Signor Presidente, questo emendamento ripristina una norma contenuta nella legge Dini che fu approvata anche dalla Lega.
Perché, insieme alla Lega, approvammo una disposizione che prevedeva la possibilità per l'immigrato che cessava la sua attività lavorativa in Italia di recuperare i contributi previdenziali? Si voleva permettere al lavoratore straniero di recuperare


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i contributi da lui versati anche per incentivare la possibilità di ricostruire la sua vita nel paese di provenienza.
In questo disegno di legge, invece, vi è una contraddizione pazzesca: da una parte, si vuole precarizzare la presenza degli immigrati extracomunitari (spingendoli, quindi, a ritornare nei loro paesi); dall'altra, con questa norma, si fa esattamente il contrario, perché si incentiva la permanenza sul territorio. Si tratta quindi di una norma incomprensibile dal punto di vista del messaggio che si vuole dare agli immigrati. Aggiungo che si avvertono, qua e là ...

PRESIDENTE. Onorevole Delbono...

EMILIO DELBONO. ...segnali molto pericolosi di immersione nel nero proprio a causa di questa disposizione. Quindi io credo...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Delbono.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dario Galli. Ne ha facoltà.

DARIO GALLI. Signor Presidente, intervengo brevemente per non far perdere tempo all'Assemblea, ma debbo dire che, con i suoi ultimi interventi, l'onorevole Turco ha veramente superato i limiti del buon senso!
Questa disposizione, che finalmente la Lega è riuscita a ripristinare (quando fu approvata la legge Dini io non c'ero), mette fine ad un'ingiustizia che veniva consumata da moltissimi anni. In Italia, come sanno bene i colleghi, anche se la situazione è in evoluzione, il sistema pensionistico, sostanzialmente, è ancora a ripartizione: le pensioni vengono pagate con i contributi che i lavoratori attivi versano. Si tratta di una sorta di tassazione generalizzata. Perciò, restituire i contributi a chi smette di lavorare dopo qualche anno sarebbe come restituire l'IRPEF.
Al di là di questa considerazione, l'ingiustizia vera consisteva nel fatto che la restituzione era prevista per i lavoratori extracomunitari (che, oltretutto, prendevano la maggiorazione del 5 per cento) e non anche per i lavoratori italiani, in particolare per le lavoratrici! Mi dispiace davvero che l'onorevole Turco, rappresentante politica femminile, oltretutto padana (anche se, magari, tale qualificazione non le fa piacere), voglia ignorare questa contraddizione, che penalizzava soprattutto le lavoratrici che, dopo alcuni anni, smettevano di lavorare per accudire la famiglia (perdendo 12, 13 o 14 anni di contributi!). Su questo nessuno della sinistra ha mai detto alcunché, tanto meno l'onorevole Turco che, oltre ad aver fatto danni con la sua legge sull'immigrazione, non ha avuto modo di intervenire per porre rimedio all'ingiustizia consumata, come ho appena detto, soprattutto nei confronti delle lavoratrici (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pistone. Ne ha facoltà.

GABRIELLA PISTONE. Signor Presidente, dichiaro, anzitutto, che abbiamo appoggiato con una convinzione tale questo emendamento che lo abbia sottoscritto (ne è cofirmataria l'onorevole Bellillo).
Rimango un po' sconcertata di fronte alle decisioni che prende questo Governo: da un lato, non so con quanto fondamento e con quanta consapevolezza l'onorevole Dario Galli, della Lega, parli del problema della liquidazione dei contributi versati ai lavoratori extracomunitari che cessino l'attività lavorativa in Italia e lascino il territorio nazionale.
La verità vera è che, pochi giorni fa, una settimana fa, il ministro Maroni ha lanciato un grido d'allarme, sull'emersione del sommerso, che testimonia il fallimento degli strumenti di emersione previsti dai provvedimenti approvati da questo Parlamento in questa legislatura (sono già tre, tutti totalmente inutili e disattesi).
Ora, con questo emendamento, che ha una sua logica (ma anche con quello precedente, sul quale purtroppo non ho potuto parlare), si intende sicuramente


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privilegiare e far emergere le aziende e i datori di lavoro, i quali, non essendo caricati di sanzioni, possono fare emergere i lavoratori in nero, anche quelli extracomunitari. Questo vale per gli uni e per gli altri. Infatti, la verità è che moltissime aziende hanno lavoratori extracomunitari che stanno sul suolo nazionale, per cui, francamente, non riesco a capire le posizioni del Governo, che sono assolutamente contraddittorie. Infatti, se davvero si vuole fare emergere quello che è sommerso bisogna adottare dei provvedimenti che davvero siano incentivanti, e che lo siano sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori.
Anche in questo caso, il fatto di restituire i contributi ai lavoratori che decidono di interrompere la loro attività lavorativa nel nostro paese mi pare che incentivi il lavoro regolare. Quindi, delle due l'una: voi dovete scegliere da che parte stare. Mi pare che abbiate le idee confuse, oltre che non esattamente in linea con altri diritti più universali (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Comunisti italiani)

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alfonso Gianni. Ne ha facoltà.

ALFONSO GIANNI. Signor Presidente, parlo ora anche perché il successivo emendamento 17.112, a mia prima firma, è sostanzialmente identico agli emendamenti Pecoraro Scanio 17.31 e Buemi 17.113. Prendo anche la parola, se mi è permesso, per rispondere, se venissi ascoltato, all'onorevole Galli, il quale ha una singolare concezione del nostro sistema pensionistico. È pur vero che si tratta di un sistema a ripartizione, e continuerebbe ad esserlo se i Governi - questo attuale e quelli precedenti - non avessero voluto cambiarlo progressivamente in un sistema contributivo, ma di questo discuteremo quando arriverà la delega sulle pensioni. È pur vero, dunque, che i lavoratori pagano i contributi e con questi vengono pagati i pensionati, ma ciò si basa su un principio di solidarietà - che ha funzionato sin qui benissimo - tra generazioni le quali pagano sapendo che un domani altri pagheranno per loro. Se questa consapevolezza non ci fosse o si interrompesse, i lavoratori non avrebbero più alcun interesse a pagare (nella fattispecie i lavoratori sommersi). Ora, se un lavoratore immigrato se ne deve andare, perché vuole o perché è rimasto disoccupato (e voi, quindi, lo cacciate da questo paese), almeno concediamogli il diritto di riscattare i contributi pensionistici che lui ha versato, visto che è stato escluso dal patto generazionale per volontà della nazione che lo caccia o semplicemente perché egli se ne ritorna nella sua nazione. Un minimo di civiltà almeno. (Applausi dei deputati dei gruppi di Rifondazione comunista, dei Democratici di Sinistra-L'Ulivo e Misto-Comunisti italiani).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buemi. Ne ha facoltà.

ENRICO BUEMI. Signor Presidente, il nostro è un paese democratico, civile e generoso. Non credo che su questa questione specifica noi dobbiamo approfittare di una situazione che vede i lavoratori stranieri versare nelle casse dei nostri enti previdenziali dei contributi destinati a finanziare le loro pensioni. Il nostro sistema pensionistico si regge sul principio della contribuzione e, pertanto, si configurerebbe una sorta di appropriazione indebita, perché queste risorse devono essere destinate a finanziare le pensioni di coloro che hanno versato i contributi. Pertanto, questo emendamento è di giustizia. Il nostro paese non deve pensare di speculare sul contributo di coloro che invece sono l'anello più debole della nostra catena economica.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buontempo. Ne ha facoltà.

TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, credo sia necessario tornare all'origine di questi oneri pagati. Vorrei


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ricordare a tutti che non si tratta di un di più ma di una parte di stipendio che viene differita. Questo è il cuore del problema. I contributi non sono un di più ma sono una parte di stipendio accantonata per la sicurezza sociale e per la terza età. Se così è - e se così non fosse qualcuno dovrebbe contestarmelo -, i lavoratori stranieri in Italia subiscono un'ingiustizia e, casomai, amici della Lega, sarebbe necessario, in un ambito di riforma globale del sistema pensionistico e della previdenza, riformare una norma assolutamente ingiusta anche per gli italiani.
Invito il Governo a riflettere su questo problema perché non soltanto è un fatto di buonsenso ma è uno dei pilastri sui quali si deve fondare una società civile e socialmente avanzata. Se una parte del mio stipendio viene differita per una funzione sociale e poi non mi viene restituita - studiamo la formula -, si tratta di un esproprio, di un'appropriazione indebita da parte dell'INPS (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, di Rifondazione comunista e del deputato Buemi). Come uscirne? Le parti si sarebbero dovute incontrare prima, in Commissione, per discuterne.
Io parlo in dissenso dal mio gruppo nel senso che il mio gruppo non si è ancora pronunciato ed io intendo essere leale nei loro confronti ma, onestamente, non potrei mai votare una norma che preveda che al disperato, che tra l'altro ha pagato i contributi ed è in regola, anche in omaggio ai principi contenuti in questa legge, non sia consentivo, all'interruzione del rapporto di lavoro, neppure il ricongiungimento di quei contributi con eventuali altri contributi versati all'estero. Chiedo al Governo se sia possibile almeno un accantonamento per verificare quale sia il trattamento riservato ai nostri lavoratori all'estero, per verificare se in Germania e negli altri paesi i nostri lavoratori possono usufruire o meno di questi contributi. Questo è il punto nodale: qualora tali contributi fossero riconosciuti ai nostri lavoratori all'estero non mi pare possibile rifiutare lo stesso trattamento ai lavoratori stranieri in Italia.
Invito dunque il Governo a trovare un punto di incontro, perché questo credo sia uno dei pilastri della giustizia sociale e dei diritti della persona: tutto ciò che appartiene al lavoratore non può essere sottratto per nessuna altra funzione. Dunque voterò a favore di questo emendamento, mi dispiace essere in dissenso dal mio gruppo. Prima di votare credo però che sia necessaria una verifica, anche in considerazione del fatto che da ciò discenderà poi anche la riforma previdenziale e pensionistica che dovremo fare in Italia. Purtroppo, nella contrapposizione tra maggioranza e opposizione e nella stanchezza causata dai lavori, a volte si perdono dei passaggi fondamentali per la società che si vuole costruire. Dunque è possibile che vi sia stata disattenzione.
Il mio intervento è volto a richiamare le forze della maggioranza, dell'opposizione ed il Governo ad una riflessione: se consentiamo che venga sottratta questa ricchezza differita allora, signori, il lavoro clandestino ed il lavoro nero, altro che emergere ed uscire dal sommerso! Si moltiplicherà (Applausi dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista) perché nessuno vuole essere rapinato del proprio stipendio sancito per legge (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di Sinistra-L'Ulivo, della Margherita, DL-l'Ulivo, di Rifondazione comunista e Misto-Comunisti italiani).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.

MARCO BOATO. Signor Presidente, dopo aver ascoltato tutti gli interventi che mi hanno preceduto, sia del centrosinistra ma anche questo leale intervento del collega Buontempo (lei comprende il motivo del mio urlo. Era per attirare la sua attenzione sul fatto che non si poteva votare) non entrerò nel merito perché condivido sia quello che è stato detto da una parte sia quello che è stato detto dal collega Buontempo. Qui siamo di fronte ad uno scippo legalizzato, ad un esproprio legalizzato e ad una incentivazione agli


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imprenditori, oltre che ai lavoratori, ad andare in nero e nel sommerso per non essere espropriati.
La richiesta che formulo - dato che sono già stati accantonati gli emendamenti Sinisi 17.43 e Landi di Chiavenna 17.56 - è che sia accantonato anche l'emendamento Buemi 17.113, per dare la possibilità al Comitato dei nove, quando si riunirà per esaminare i due precedenti emendamenti accantonati, di analizzare anche questa materia. Signor Presidente, le chiedo pertanto di non porre in votazione questo emendamento e di verificare se sia accolto il suggerimento formulato, che consentirebbe, lo ripeto, alla Commissione ed al Governo di riflettere su tale materia.

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, sono d'accordo sulla proposta di accantonare l'emendamento Buemi 17.113; suggerisco poi di accantonare anche il successivo emendamento Alfonso Gianni 17.112, in quanto verte su materia analoga.

PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Passiamo pertanto ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sinisi 17.45, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 430
Astenuti 2
Maggioranza 216
Hanno votato
183
Hanno votato
no 247).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Giuseppe Gianni non ha funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 17.33, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 405
Votanti 402
Astenuti 3
Maggioranza 202
Hanno votato
166
Hanno votato
no 236).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Giuseppe Gianni non ha funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Leoni 17.115, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 412
Votanti 410
Astenuti 2
Maggioranza 206
Hanno votato
171
Hanno votato
no 239).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sinisi 17.46, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

GIANNICOLA SINISI. Signor Presidente...


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PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 421
Maggioranza 211
Hanno votato
175
Hanno votato
no 246).

GIANNICOLA SINISI. Signor Presidente, andava accantonato anche questo emendamento! Tratta la stessa materia di quelli già accantonati!

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Leoni 17.116, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 412
Maggioranza 207
Hanno votato
170
Hanno votato
no 242).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Pinto non ha funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Detomas 17.117, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 417
Maggioranza 209
Hanno votato
177
Hanno votato
no 240).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Pinto non ha funzionato.
Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Zeller 17.118 insistono per la votazione.
Indìco pertanto la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zeller 17.118, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 427
Votanti 426
Astenuti 1
Maggioranza 214
Hanno votato
180
Hanno votato
no 246).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Pinto non ha funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Turco 17.61, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 422
Maggioranza 212
Hanno votato
178
Hanno votato
no 244).

Prendo atto che il dispositivo di voto dell'onorevole Pinto non ha funzionato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Soda 17.78, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 415
Maggioranza 208
Hanno votato
168
Hanno votato
no 247).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buemi 17.120, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 433
Maggioranza 217
Hanno votato
186
Hanno votato
no 247).

Ricordo che, essendo stati accantonati alcuni emendamenti presentati all'articolo 17, lo stesso non può essere posto in votazione.

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