Novitý Europa del 30/05/2002

ASGIñProvincia di Torino Progetto Atlante

http://www.provincia.torino.it/xatlante/00start.htm

 

1. Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio díEuropa sul ricongiungimento familiare

 

2. Il ricongiungimento familiare tutelato dallíart. 8 delle Convenzione europea dei diritti umani

 

3. Comunicazione della Commissione sulla gestione integrata delle frontiere esterne

 

4. Conferenza a Roma sulla polizia europea di frontiera

 

5. Operazione PEGASUS contro líimmigrazione clandestina

 

6. Operazione contro líimmigrazione illegale per via aerea

 

7. Asse Aznar-Blair sulla politica migratoria europea

 

8. Piano di Blair contro líabuso delle richieste díasilo

 

9. Il Ministro spagnolo Rajoy elenca i progressi compiuti in materia di immigrazione e asilo

 

10. Parere del Comitato economico e sociale sullo Stato competente ad esaminare le domande díasilo

 

11. Parere del Comitato economico e sociale su immigrazione e integrazione

 

12. Audizione del Commissario Vitorino al Parlamento europeo

 

13. Approvato il rapporto sulla decisione-quadro su razzismo e xenofobia

 

14. La prossima presidenza europea sarý assunta dalla Danimarca

 

15. Nuova pagina del sito web della Commissione

 


 

 

1. Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio díEuropa sul ricongiungimento familiare

Il 26 marzo scorso il Comitato dei Ministri del Consiglio díEuropa ha adottato una raccomandazione Rec (2002) 4 sullo status giuridico delle persone ammesse per ricongiungimento familiare. La raccomandazione riguarda lo status di soggiorno dei familiari, líautonomia dello status dei familiari, rispetto a quello del familiare che ha effettuato il ricongiungimento, la protezione contro líespulsione dei familiari, eguale accesso al mercato del lavoro, allíistruzione ed ai diritti sociali per i familiari e la libertý di circolazione nel territorio di residenza. La raccomandazione inoltre riguarda anche il diritto di voto e líacquisto della cittadinanza; http://cm.coe.int/stat/E/Decisions/2002/790/790_DELDEC.htm. 

 

2. Il ricongiungimento familiare tutelato dallíart. 8 delle Convenzione europea dei diritti umani

La Corte europea dei diritti umani ha deciso che il rifiuto di un ricongiungimento familiare per un bambino che era stato sotto custodia della zia nel Paese díorigine mentre i genitori vivevano in Olanda, costituisce una violazione dellíart. 8 sulla protezione della vita familiare. La Corte ha da una parte valutato il legame della bambina di 9 anni con la Turchia (dove Ë cresciuta) e dallíaltro gli ostacoli che la famiglia residente in Olanda aveva di lasciare tale Paese appunto. Due dei figli della coppia residente in Olanda non hanno infatti alun legame con la Turchia. La Corte sostiene quindi che líOlanda non ha condotto un corretto bilanciamento tra gli interessi dei richiedenti il permesso e líinteresse al controllo dellíimmigrazione, dovendo in questo caso prevalere la protezione dellíUnitý familiare. http://www.echr.coe.int/Eng/Judgments.htm

 

3. Comunicazione della Commissione sulla gestione integrata delle frontiere esterne

La Commissione ha pubblicato lo scorso 7 maggio una comunicazione COM (2002) 233 del 7/05/2002, sulla gestione integrata delle frontiere esterne dellíUE per garantire uno spazio di libertý, sicurezza e giustizia. La comunicazione punta a creare una vera e propria gestione europea delle frontiere che non sia solo la sommatoria delle politiche nazionali ed indichi anche la via da seguire per dotarsi di un corpo di guardie di frontiera europeo. il dibattito che seguirý alla Comunicazione beneficerý dello studio di fattibilitý presentato dallíItalia il 30 maggio a Roma.

 

4. Conferenza a Roma sulla polizia europea di frontiera

Si Ë svolta a Roma la Conferenza Ministeriale dei Paesi membri dellíUE volta alla presentazione dello studio di fattibilitý ìVerso le nuove frontiere: studio di fattibilitý per la costituzione di una polizia europea di frontieraî.

Il Ministro Scajola ha affermato come non si tratti di creare un corpo di polizia ma di creare un meccanismo che consenta di creare standard elevati di sicurezza alle frontiere esterne. Si tratterebbe quindi di un sistema policentrico (tanti centri quanti sono gli Stati che aderiscono allíiniziativa) coordinati da un unico organismo centrale di coordinamento che líItalia si Ë detta disponibile ad ospitare. Lo studio di fattibilitý contiene tra líaltro líindicazione di alcune tipologie di misure che possono essere adottate per migliorare le capacitý di cooperazione come: la realizzazione di una rete di agenti di polizia di frontiera specializzati saranno dislocati negli aeroporti internazionali degli Stati membri in modo da ottenere facilmente lo scambio reciproco di informazioni; sarý costituito un gruppo di formatori (a loro volta formati in uníunica scuola) con medesime competenze per assolvere allíessenziale funzione di avere una formazione comune; creazione di uníunitý di risposta rapida che risponda in caso di afflussi di massa in un confine sterno e con la richiesta dello Stato di confine dando assistenza ai servizi nazionali di tale Stato in modo complementare ai servizi di tale Stato sia nei valichi di frontiera ufficiali sia sorvegliando i confini terrestri e marini. Il Ministro Scajola ha concluso la conferenza auspicando che il prossimo Consiglio europeo di Siviglia raccolga i contenuti discussi a Roma tra cui anche líindividuazione di misure per effettuare rimpatri collettivi comuni. http://www.interno.it/index2.html

5. Operazione Pegasus contro líimmigrazione clandestina

Sullíoperazione condotta da Europol, detta  Pegasus di lotta allíimmigrazione clandestina (attraverso containers) si veda http://www.europol.eu.int/content.htm?news/prnew/en.htm . Si noti che anche Europol ha giý creato un gruppo di lavoro per studiare la fattibilitý di una polizia europea di frontiera per combattere il traffico illegale di esseri umani.

 

6. Operazione contro líimmigrazione illegale per via aerea
Si Ë conclusa líoperazione RIO II volta alla lotta allíimmigrazione illegale ed alle organizzazioni criminali che trafficano persone per via aerea. Líoperazione Ë durata un mese (dal 24 aprile al 23 maggio) ed ha coinvolto 24 aeroporti nei 15 Stati membri ed in 4 paesi candidati (Polonia, Ungheria, Bulgaria e Lettonia). Secondo i dati forniti i risultati dellíoperazione sono: 4597 immigranti illegali (cinesi, ecuadoriani, angolani, brasiliani, nigeriani, senegalesi, rumeni, algerini, zimbabwiani e russi). Líoperazione ha permesso di rilevare che gli aeroporti usati pi˜ frequentemente come punti di origine dellíimmigrazione illegale sono Quito e Guayaquil, Pechino, Shangai e Hong Kong, Dakar, Rio de Janeiro e San Paulo e Lagos. Alcune compagnie aeree permettono ai passeggeri di viaggiare senza visto e senza i documenti di viaggio richiesti dallo Stato di destinazione. 543 multe sono state inflitte alle compagnie aeree per questo motivo.

 

7. Asse Aznar-Blair sulla politica migratoria europea

Il Presidente del Consiglio dellíUnione, il premier spagnolo JosÈ Maria Aznar, in occasione del vertice NATO-Russia di Pratica di Mare (IT) ha affermato di aver avuto varie consultazioni con i Premier degli altri Paesi membri in ordine allíiniziativa da lui stesso formulata insieme a Tony Blair per avere una politica europea in materia di immigrazione ìclear and functionalî. Il Presidente ha poi sostenuto che giý al prossimo Consiglio europeo di Siviglia (21-22 giugno) nonchÈ nella riunione del Consiglio Giustizia e Affari interni di giugno si potranno giý registrare progressi. La ragione che ha spinto Tony Blair e Aznar a lanciare líiniziativa Ë il timore della crescita dei partiti di estrema destra di matrice xenofoba: per contrastarli si cerca di sottrarre a tali partiti il monopolio della condanna allíimmigrazione clandestina. Si ricorda che il Regno Unito ha scelto di non partecipare in via generale alle misure in materia di immigrazione e asilo salvo una scelta in tale senso da effettuare caso per caso.

 

8. Piano di Blair contro líabuso delle richieste díasilo

Il primo Ministro Britannico, Tony Blair, ha redatto un piano per diminuire il numero di richiedenti asilo nel Regno Unito. Il piano díazione punta sulla concertazione fra i diversi settori del Governo oltre che sulla cooperazione con Paesi díorigine o di transito (aiuti solo a quei Paesi che collaborano). Fra le misure contemplate vi Ë anche quella dellíimpiego delle navi della marina militare anche nel Mediterraneo oltre che líutilizzo degli aerei della RAF per eseguire espulsioni di massa. Inoltre il piano intende porre fine ai problemi esistenti al confine francese. A questo riguardo fra le altre misure Ë allo studio la compatibilitý con il sistema di Dublino, di non avere líobbligo di esaminare una richiesta díasilo se questa proviene da un soggetto che ha attraversato un altro Paese membro. Altra misura di rilievo Ë la redazione di una lista di ìPaesi sicuriî, fra i quali molti Paesi dellíEst europeo: presentare domanda di asilo in questi casi non avrebbe effetto sospensivo sullíespulsione. http://www.guardian.co.uk/Archive/Article/0,4273,4419584,00.html

 

9. Il Ministro spagnolo Rajoy elenca i progressi compiuti in materia di immigrazione e asilo

Nel corso di uníaudizione davanti allíassemblea plenaria del Parlamento europeo il Ministro dellíInterno del Governo spagnolo, Mariano Rajoy, ha illustrato i risultati ottenuti dalla Presidenza spagnola nel campo dellíimmigrazione e asilo. La direttiva sulle condizioni minime per líaccoglienza dei richiedenti asilo, il regolamento di attuazione di Eurodac, il regolamento sul visto uniforme e líaccordo sulla definizione di un permesso di soggiorno uniforme per i cittadini di Paesi terzi. Inoltre Rajoy ha ricordato líapprovazione del programma ARGO che opererý per 5 anni con un budget di 25.000.000 di Euro

 

10. Parere del Comitato economico e sociale sullo Stato competente ad esaminare le domande díasilo

Lo scorso 20 marzo 2002, il Comitato economico e sociale ha pubblicato un parere sulla proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce i criteri per la determinazione dello Stato competente sullíesame della domanda di asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un Paese terzo. Il comitato pur compiacendosi dei miglioramenti apportati alla Convenzione di Dublino ritiene che questo tipo di proposte dovrebbero seguire quelle relative allíarmonizzazione della legislazione sostanziale e procedurale in materia di asilo in modo da rimuovere alla radice le cause che portano i richiedenti asilo a preferire uno Stato membro invece di un altro.  Secondo il Comitato il regolamento in questione si inserisce nella linea volta ad esternalizzare i confini degli Stati membri, operando controlli anche nei Paesi díorigine e di transito, adottando misure sempre pi˜ repressive per chi cerca di entrare nel territorio dellíUnione. U sistema di questo tipo pregiudica il diritto di richiedere asilo come sancito nella Dichiarazione universale dei diritti dellíuomo. http://www.ces.eu.int/pages/avis/03_02/op_March_en.htm

 

11. Parere del Comitato economico e sociale su immigrazione e integrazione

Il 21/03/2002 il Comitato economico e sociale ha pubblicato un parere sul tema ìImmigrazione, integrazione e ruolo della societý civile organizzataî. Questo parere analizza i progressi sin qui compiti dalle istituzioni comunitarie per líintegrazione dei cittadini immigrati e esprime il proprio punto di vista sul ruolo che i vari soggetti della societý civile organizzata possono svolgere per facilitare il processo di integrazione. Il Comitato ha anche affermato di voler impegnarsi su questo tema partecipando a tutte le occasioni di dibattito oltre che al processo normativo comunitario. Il Comitato prevede inoltre di organizzare nel corso del 2002 una Conferenza assieme alla Commissione sullíimmigrazione e integrazione sociale alla quale parteciperanno gli organismi analoghi degli Stati membri oltre ad organizzazioni non governative; http://www.ces.eu.int/pages/avis/03_02/op_March_en.htm

 

12. Audizione del Commissario Vitorino al Parlamento europeo

Il Commissario europeo Antonio Vitorino Ë interventuto davanti alla Commissione Diritti dei cittadini del Parlamento europeo per discutere sul programma di lavoro della Commissione per il prossimo anno. Il Commissario ha sottolineato come occorra un approccio equilibrato nella politica migratoria e di asilo cosÏ come la Commissione ha sino ad oggi fatto proponendo numerose misure volte alla definizione della politica migratoria accanto a misure volte al rafforzamento dei controlli esterni. A proposito della possibilitý di infliggere sanzioni a quei Paesi che non collaborano al contrasto dei flussi migratori ha detto che occorra parlare piuttosto di incentivi ai Paesi che cooperano in modo da rafforzare le loro capacitý in queste attivitý. Il Commissario concorda con la proposta dellí UNHCR di svolgere un ruolo maggiore nel giudicare la legittimitý delle richieste di asilo e considerando come il problema dellíaccoglienza dei rifugiati riguardi molti Paesi del  Sud del mondo ritiene che occorra aiutare quei Paesi che si trovano a gestire ingenti numeri di rifugiati.

 

13. Approvato il rapporto sulla decisione-quadro su razzismo e xenofobia

La Commissione diritti dei cittadini ha adottato il rapporto sulla proposta di decisione quadro sul razzismo e la xenofobia. Il rapporto se da un lato apprezza lo scopo della proposta dallíaltra prevede 32 emendamenti volti a chiarire alcuni elementi dubbi rispetto alla libertý di espressione, informazione ed alla definizione dellíintento. Sul rapporto dovrý ora esprimersi la plenaria del Parlamento europeo che ha perÚ in questa procedura un potere meramente consultivo. http://www.europarl.eu.int/meetdocs/committees/libe/20020522/464726it.pdf

 

14. La prossima presidenza europea sarý assunta dalla Danimarca

Con il prossimo luglio la Danimarca assumerý la Presidenza dellíUnione europea. Come noto la Danimarca Ë totalmente fuori dal titolo IV Trattato Ce relativo allo spazio di libertý, sicurezza e giustizia non avendo neanche voluto riservarsi la facoltý dellíopt-in come invece hanno fatto Regno Unito e Irlanda. La posizione della Danimarca nelle negoziazioni in tema di Giustizia e affair interni risulta quindi alquanto particolare anche se secondo i delegati danesi in realtý la Danimarca si trova nella posizione per condurre i negoziati proprio perchÈ non Ë coinvolta direttamente. Comunque, Ë probabile che il nuovo Governo di destra abbia qualche influsso anche su queste materie considerando anche i recenti sviluppi nella normativa danese sullíasilo. A breve la Danimarca dovrebbe indicare quali sono le prioritý della Presidenza nel settore dellíimmigrazione e asilo per il secondo semestre del 2002.

 

15. Nuova pagina del sito web della Commissione

Si segnala nel sito della Commissione europea la seguente pagina dedicata alla politica europea in materia di immigrazione. Vi sono schede sintetiche, líannuncio degli eventi futuri pi˜ rilevanti, le proposte e le comunicazioni pubblicate sino ad oggi

http://www.europa.eu.int/comm/justice_home/news/immigration/index_en.htm