Text Box: COMUNICATO STAMPA4 marzo 2002

 

Al via il rimpatrio dei

rifugiati in Afghanistan

 

 

Più di 3mila rifugiati afghani in Pakistan hanno oggi attraversato il confine con l'Afghanistan nel secondo giorno del programma di rimpatrio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

 

Gli afghani che sono ritornati oggi, su iniziativa dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sono arrivati fin da Karachi con circa 200 camion e macchine. Durante il fine settimana molti di loro sono rimasti a Takhta Baig appena fuori Peshawar, in un centro dell'UNHCR, per registrarsi al fine di ricevere assistenza in Afghanistan.

 

L'UNHCR finanzia il viaggio di rientro dei rifugiati, che rimpatriano volontariamente, fornendo loro 20 dollari a persona fino ad un massimo di 100 dollari a famiglia. Nella città di Mohmandar, sul confine afghano, è stato gia' installato un punto di distribuzione di denaro in contanti. In seguito ogni famiglia riceve coperte, teloni impermeabili plastificati, kit igienici, attrezzi ed altri articoli nei centri di distribuzione che l'UNHCR ha allestito in tutto l'Afghanistan, oltre a 150 chilogrammi di farina del Programma Alimentare Mondiale.

 

Lo scorso venerdì, giorno d'inizio del programma di rimpatrio, solo 196 afghani si erano registrati. Il numero è enormemente cresciuto oggi, in seguito ad una vasta pubblicità sull'apertura del centro di Takhta Baig. La struttura costituisce il primo dei sette centri di registrazione che verranno aperti in Pakistan. Una volta pienamente operativi, ognuno di questi centri sarà in grado di registrare fino a 5mila persone al giorno.

 

Un programma simile sta per iniziare a breve in Iran. Pakistan e Iran ospitano oltre 3 milioni e mezzo di rifugiati afghani. L'UNHCR ha in programma di assistere il ritorno 1,2 milioni di rifugiati e sfollati entro la fine dell'anno.

 

Dopo l'insediamento a Kabul del governo ad interim, il dicembre scorso, più di 150mila afghani hanno fatto ritorno per conto proprio in Afghanistan nonostante la siccità degli ultimi anni e l'insicurezza in alcune province.

 

A causa di una situazione ancora precaria dal punto di vista della sicurezza in alcune parti dell'Afghanistan, le persone che partecipano all'iniziativa di rimpatrio assistito dall'UNHCR sono avvertite di evitare alcune aree, comprese quelle di Paktia, Khost, Paktika, Zabul, Uruzgan meridionale, Nimroz, Helmand, Farah, Tora Bora e Sholgara. Nei due mesi scorsi, più di 50mila afghani sono

 

 

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continuati ad arrivare in Pakistan, compresi nomadi ed altre persone bisognose di assistenza. L'UNHCR sta trasferendo i nuovi arrivati, così come quelli che hanno vissuto in centri urbani e sono in condizioni di indigenza, in campi costruiti di recente nella regione di confine con il Pakistan.

 

Giovedì scorso le Nazioni Unite hanno lanciato il più grande appello per aiuti umanitari mai effettuato prima: le Agenzie quest'anno hanno chiesto 1,18 miliardi di dollari per programmi di aiuto. Di tale somma, l'UNHCR necessita di 271 milioni di dollari per aiutare fino a 1,2 milioni di afghani a tornare a casa e finanziare i progetti di ricostruzione in tutto il paese oltre ad assistere milioni di rifugiati ancora sotto la sua tutela.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa -- Laura Boldrini -- 335 540 31 94