Il TAR di Lecce, in risposta al ricorso proposto dagli avvocati del CIR
in favore di 52 curdi-turchi (100 persone con familiari), questo pomeriggio
(8/3/02), ha accolto l’istanza di provvedimento cautelare sospendendo
l’esecuzione dei decreti di respingimento e disponendo il rilascio di
permessi di soggiorno temporanei per seri motivi di carattere umanitario.
I cento curdi erano sbarcati in Italia a Gallipoli il 31 gennaio. La loro richiesta d’asilo era stata decisa in modo estremamente veloce e sommario dalla Commissione Centrale, che si era spostata a Lecce. La Questura, il 16 febbraio, aveva decretato il respingimento alla frontiera con un provvedimento immediatamente esecutivo.
I curdi erano stati trattenuti nel centro di permanenza temporanea
“Regina Pacis”.
Il nostro ricorso al TAR aveva innanzitutto lo scopo di evitare il
rimpatrio forzato chiedendo comunque il rilascio del permesso di soggiorno
umanitario.
Con la decisione odierna del TAR viene accolta la possibilità di
ricorrere in forma cumulativa, per un gruppo intero di persone, e viene in via
cautelare riconosciuta la necessità di proteggere le persone dal rientro
forzoso in patria “per motivi di carattere umanitario”.
L’udienza in Camera di Consiglio per l’esame della domanda cautelare è stata
fissata per il 30 marzo.