On. Pierluigi Castagnetti

Presidente, Gruppo Margherita, DL - L'Ulivo

 

On. Luciano Violante

Presidente, Gruppo Democratici di Sinistra - L'Ulivo

 

p.c.:

 

Giulio Calvisi

Direzione Nazionale DS

 

Udo Enwereuzor

Board Member, ENAR

 

 

 

 

Oggetto:

Messa in opera della Direttiva 2000/43/CE. Lettera dell'European Network Against Racism (ENAR) al Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi.

 

 

La Camera dei Deputati ha recentemente approvato la Legge Comunitaria 2001, con il voto favorevole anche dei Gruppi dell'Ulivo, ad eccezione dei Verdi.

 

L'articolo 29 detta le modalità di attuazione della Direttiva 2000/43/CE, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica.

 

In relazione ad esso Vera Egenberger, Direttore dell'ENAR, ha indirizzato il 12 marzo scorso una lettera al Presidente Silvio Berlusconi per segnalare, tra l'altro, che:

"Sulla base delle informazioni disponibili, il testo della decisione del Parlamento [Italiano] contraddice in numerosi punti lo spirito della Direttiva. In particolare, alla consultazione delle Organizzazioni non governative (ONG) che si confrontano con i temi della parità di trattamento sembra essere riservato, in questa visione, uno spazio assolutamente ristretto. Di ciò siamo fortemente preoccupati".

 

Di seguito elenco alcuni aspetti che ci sembrano fortemente negativi (e che abbiamo segnalato anche all'unità di monitoraggio della Commissione Europea) nella certezza che i Gruppi Parlamentari e i partiti dell'Ulivo vorranno considerarli e individuare percorsi utili a porvi rimedio. Mi auguro che a questo si vorrà porre mano utilizzando, anche, le competenze e il sapere specifico delle ONG antirazziste italiane.

 

Osservazioni sulla Legge Comunitaria 2001, art.29

 

a. La definizione di molestie viene ristretta rispetto alla direttiva aggiungendo ai termini "comportamento indesiderato" il vincolo "che persista, anche quando è stato inequivocabilmente dichiarato dalla persona che lo subisce come offensivo".

 

 b. Viene accordata al governo la delega a prevedere  "criteri oggettivi che dimostrino l'effettiva rappresentatività delle associazioni", senza prevedere alcuna forma di consultazione.

 

c. Lo slittamento dell'onere della prova modifica il testo della Direttiva ("...espongono,dinanzi a un tribunale o a un'altra autorità competente, fatti dai quali si può presumere che vi sia stata una discriminazione") in "fornisce all'autorità giudiziaria elementi di fatto idonei a fondare, in termini gravi, precisi e concordanti, l'indizio dell'esistenza...". 

 

d. L'indipendenza dell'organismo di controllo e garanzia appare assai poco garantita stante la sua istituzione presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio" sotto la direzione di "un responsabile nominato dal Presidente del Consiglio".

 

e. Infine, del "dialogo civile" previsto dalla Direttiva (art.12: Al fine di promuovere il principio della parità di trattamento gli Stati membri incoraggiano il dialogo con le competenti organizzazioni non governative che,conformemente alle rispettive legislazioni e prassi nazionali,hanno un interesse legittimo a contribuire alla lotta contro la discriminazione) non c'è traccia alcuna.

 

21 marzo 2002

 

Luciano Scagliotti

ENAR Italia