NEV - NOTIZIE EVANGELICHE
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13 marzo 2002
settimanale - anno XXIII - numero 11


* SRM/FCEI: la legge Bossi-Fini è "un provvedimento disumano, per di più
inefficace"


IMMIGRAZIONE. LA LEGGE BOSSI-FINI E' "UN PROVVEDIMENTO DISUMANO, PER DI PIÙ
INEFFICACE"
La Federazione evangelica condivide le preoccupazioni espresse dal cardinale
Ruini

Roma (NEV), 13 marzo 2002 - Le chiese evangeliche ribadiscono ferma
opposizione alla legge Bossi-Fini sull'immigrazione, condividendo le
preoccupazioni espresse in merito dal cardinale Ruini. "E' un provvedimento
disumano e per di più inefficace rispetto al male dell'immigrazione
clandestina che vorrebbe contrastare", spiega la coordinatrice del Servizio
rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia
(SRM/FCEI), Annemarie Dupré.
I tragici eventi che hanno causato lunedì la morte di sei albanesi al largo
delle coste pugliesi, e in particolare la recente tragedia di Lampedusa,
dimostrano, secondo la coordinatrice del SRM, come "un irrigidirsi della
difesa delle frontiere, senza offrire realistiche alternative di
immigrazione legale e di corretto accesso alla protezione come richiedenti
asilo, comporta un aumento degli arrivi irregolari e dello sfruttamento di
persone disperate, che rischiano la vita e spesso la perdono, come accaduto
purtroppo nei giorni scorsi".
"Condividiamo le preoccupazioni espresse del cardinale Ruini, presidente
della CEI, a proposito di alcuni aspetti della legge sull'immigrazione
recentemente approvata; già da tempo organizzazioni cattoliche come la
Caritas hanno espresso forti perplessità sulla legge. Come chiese
evangeliche attendevamo un'autorevole presa di posizione da parte della
Chiesa cattolica e la salutiamo con grande favore. Anche per noi - prosegue
Dupré - una legge che collega così rigidamente il permesso di soggiorno con
il contratto di lavoro in Italia non è efficace contro l'immigrazione
clandestina né aiuta gli immigrati che intendono regolarizzare il proprio
status".
Le chiese evangeliche, prosegue la coordinatrice del Servizio rifugiati e
migranti, si erano espresse criticamente fin da quando il Governo aveva
annunciato iniziative legislative in questo senso. In particolare nell'
ambito del "Gruppo di riflessione" (di cui fanno parte fra gli altri
Caritas, ARCI, Migrantes) il SRM ha espresso ripetutamente, negli scorsi
mesi, forte preoccupazione per la linea severa intrapresa dal Governo.
"Tutte preoccupazioni - conclude Annemarie Dupré - che si sono purtroppo
dimostrate del tutto giustificate". (nev/lni)