L'UIL di Roma e del Lazio propone il seguente ordine del giorno al XIII Congresso Confederale a Torino - Lingotto 3-6 Marzo 2002

 

Di fronte al nuovo disegno di legge Bossi-Fini  sull'immigrazione straniera non comunitaria, siamo obbligati ad esprimere un giudizio fortemente negativo sull'analisi delle procedure burocratiche che la nuova normativa implica, sia per gli imprenditori, che per le famiglie e per i singoli cittadini. Insomma, un disegno di legge che rappresenta un punto di gravissima involuzione dal punto di vista dei diritti, della solidarietà e in generale dell’assetto sociale e ed economico del paese.

 

Si tratta di un manifesto politico ideologico d'ispirazione conservatrice, con ampie e gravi concessione al razzismo e alla xenofobia.

 

Gli immigrati sono persone, portatrici di diritti e doveri, questo significa proporre un'idea della patria e delle nazioni in cui ci sia posto per persone con culture e tradizioni diverse, con diritti di cittadinanza sociali, che non possono essere acquisiti solo per legami di sangue ma piuttosto attraverso l'appartenenza al territorio.

 

Gli immigrati non possono essere considerati semplice variabile economica pronta a rientrare nel proprio paese d'origine secondo l'andamento del mercato.

 

La nostra battaglia e' riconoscere agli immigrati la piena dignità di ogni essere umano e garantire loro i diritti civili e politici, applicando almeno correttamente la convenzione di Strasburgo sul voto amministrativo.

 

 

Torino, Marzo 2002