IMMIGRAZIONE ñ Briguglio (Fondazione Di Liegro): ''Il Governo sbatte il naso contro un problema permanente. Servono vie di accesso legali''
 
19/03/2002 12.07.48
ROMA ñ "Mi pare che il Governo stia sbattendo il naso contro un problema permanente e che non si risolve con le politiche di emergenza. Si Ë discusso per anni su queste cose e ogni volta che sbarcava un gommone era una tragedia politica. Adesso capiranno che il problema Ë pi˜ difficile del previsto".
Sergio Briguglio, del Comitato scientifico della Fondazione don Luigi Di Liegro, commenta cosÏ le reazioni del Governo allo sbarco di profughi e clandestini delle ultime ore. Il Ministero dellíInterno Scajola, ha preannunciato anche la proclamazione dello stato di emergenza. Ed allora, allo stesso Briguglio, abbiamo chiesto un parere sulla situazione.
ìIl problema immigrazione puÚ essere risolto, in generale e non solo in Italia, rendendo percorribili vie di accesso legale. E sostanzialmente tendendo a liberalizzare líimmigrazione. Se ciÚ avverrý, tutti coloro che vorranno arrivare in Italia o in Europa per i classici motivi economici non avranno bisogno di percorrere queste vie pericolosissime. E, a quel punto, per coloro che arriveranno per mare e con mille peripezie sarý evidente che scappano perchÈ perseguitati o per altre forme di disagio, tanto da non permettersi di prendere liberamente un aereo per Roma o un altro mezzo ënormaleí. A quel punto non si griderý pi˜ al disastro dellíimmigrazione clandestina ma sarý evidente che si tratta di persone in fuga da persecuzione. Ed ovviamente saranno molte meno persone rispetto alle attuali, perchÈ molti di quelli che arrivano oggi fuggono sÏ da situazione in cui noi non vorremmo vivere, in quanto a rispetto dei diritti, ma cíË mischiato un poí tuttoî.
Briguglio puntualizza un ulteriore aspetto: ìMentre si guarda con preoccupazione al controllo dellíimmigrazione illegale tramite sbarchi, cíË un flusso altrettanto importante o addirittura superiore di persone che arrivano per esempio in pullman dai Paesi dellíEst e cosÏ via. Persone che vengono tranquillamente in Italia con visti Schengen e che poi si mantengono in Italia in condizioni definite ëillegaliíî.
Tornando agli sbarchi, si parla di costruire nuovi centri di accoglienza, potenziare la Commissione preposta alla concessione dello status di rifugiato e altro ancora. Strumenti idonei? ìCi sono due aspetti in gioco. Uno, ripeto, Ë quello dellíimmigrazione per ragioni economiche e líaltro Ë relativo alle persone che scappano perchÈ perseguitate. Il problema si sgonfierebbe se i primi potessero migrare liberamente. FinchÈ non si fa questo e si mescolano i due flussi, si continuerý a dire di voler usare il pugno di ferro contro i primi. CosÏ facendo, perÚ, mentre si cerca di discernere tra le due situazioni, non Ë certo con un esame di tre minuti fatto da una Commissione che si riuscirý a distinguere chi sono i perseguitati! In questo modo si viola simultaneamente il buon senso e i diritti. Misure che rafforzino sul piano logistico e della composizione la Commissione per il diritto díasilo sono benvenute. Tuttavia deve essere chiaro che se la stessa Commissione deve agire come il medico della mutua dei film di Alberto Sordi, Ë una cosa ridicolaî.
 

 


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