Verbale della prima assemblea aperta del Comitato immigrati in Italia (Roma)

 

Come da convocazione si è tenuta il giorno 20 in via Umberto Partini l’assemblea aperta del Comitato, gli organizzatori abbiamo deciso di far circolare questo invito perché trattandosi di un luogo occupato durante “lo sciopero del sonno” abbiamo potuto confermarlo come luogo per L’assemblea solo il giorno 18 e quindi il tempo per fare girare questa convocazione è stato poco ma comunque due nuove associazioni si sono sommate al progetto Comitato: la Euro – Asia e la Ital - Bangla i quali hanno preso parte all’assemblea e dato il proprio contributo alla discussione.

 

 

dopo un intervento da alcuni compagni italiani presenti, che hanno presentato la loro organizzazione e illustrato il loro progetto di lavoro e dato il loro sostegno alle nostre prossime attività e il riconoscimento del comitato come loro interlocutore alla quale è seguita la presa di contatti è stata definita l’ordine del giorno come segue:

 

1)    Organizzazione

2)    A. Comitato

      B. contatti  

3)    3 novembre

 

si è chiesto a Bachu di fare una sintesi e informare la platea di come era maturata questa idea di occupare questo posto e il modo di come il comitato poteva utilizzarlo.

Bachu ci ha raccontato per chi non ha partecipato allo sciopero del sonno che questa idea stava maturando da molto tempo e che gli accordi prevedevano l’uso di questo spazio da parte di tutti gli occupanti in maniera autonoma e ci ha assicurato che il proprietario trattandosi di una struttura privata aveva già chiesto l’intervento alle forze dell’ordine quindi aveva dato inizio l’iter sgombero.

 

Dunque si è aperta la discussione del primo punto,

 

gli interventi sono stati concordi nel segnalare il bisogno di autorganizzazione degli immigrati e della necessità di allargare il Comitato, che è la riposta a questo bisogno, come prioritaria e di lavorare per renderlo concreto in una struttura autorganizzata, sono uscite delle proposte di organigramma partendo dalla creazione di un segretariato allargato a tutti i partecipanti immigrati alle assemblee che possono iniziare a svolgere i primi compiti organizzativi (redazione del verbale, programmazione di un calendario di attività, elaborazione di una piattaforma organizzativa, ecc.) da confermare nei prossimi incontri che si terranno in questo stesso luogo settimanalmente.

 

Si passa al secondo punto A,

 

tutti applaudono la scelta fatta perché questa occupazione ci da la possibilità di iniziare un lavoro in uno spazio che finché dura consideriamo nostro. Un luogo dove far confluire le diverse altre realtà migrate che ancora sono fuori del comitato e di presentare le nostre prime attività.

 

Le proposte sono state:

 

  1. creare un calendario di attività per iniziare a darci un metodo di lavoro organico e allo stesso tempo finalizzato a chiamare gli immigrati a prendere conoscenza di questo luogo come punto di riferimento dove esiste una organizzazione immigrata impegnata a affrontare i nostri problemi e allo stesso tempo preoccupata di diffondere le nostre culture.
  2. si propone di attivare immediatamente uno sportello informativo che sia di supporto ai cittadini immigrati per avere informazioni e consulenza nonché relazioni di aiuto.
  3. si propone di fare presenza militante in questo posto per condividere gli sforzi di chi finora ha fatto lavoro di picchettaggio.
  4. la definizione della domenica come “giornata degli immigrati” riempiendole con spazi autogestiti dalle comunità presenti.
  5. autodichiararci in assemblea permanente
  6.  

Le decisioni prese sono state:

 

Ø    Domenica 27 ottobre, apertura dello sportello informativo, pranzo sociale a cura dell’associazione “El Condor”, assemblea pomeridiana aperta, concerto serale a cura dell’Associazione Ital-Bangla

 

Si passa al secondo punto B,

 

il comitato è una realtà che prende decisioni assembleari in completa autonomia ma non esclude nessuno, pertanto sente la necessità di non costituire uno spazio separato dalle altre organizzazioni che si attivano per portare la propria proposta di lotta nella società, quindi si apre a tutte le realtà organizzate per condividere percorsi insieme. Nostra prima iniziativa e allargare la manifestazione del 3 novembre alle associazioni, ai singoli compagni italiani e immigrati, ai centri sociali e a chi comprende e fa sua la linea di azione del nostro comitato.

 

Si decide, quindi,

 

Ø    di contattare il più alto numero di compagni anche attraverso la messa in rete della nostra mobilitazione.

 

Si passa all’ultimo punto

 

La manifestazione rimane confermata per il giorno 3 alle ore 16, partenza da piazza Repubblica e si arriva a San Giovanni. modalità e percorso e tipo di organizzazione preparatoria sarà studiata nei prossimi giorni. Ulteriori iniziative saranno prese insieme.

 

La riunione è finita.  

 

Comitato immigrati in Italia (sede Roma)

Comunità Bangladesh, Comunità Pakistana, Associazione Latinoamericana El Condor (Roma), Comunità Moldava (Roma), Unione dei lavoratori Sri lankesi in Italia (Comunità Sri Lanka), Associazione di Albanesi Iliria (Roma), Associazione Indiana (Roma), Associazione Sunugal (Roma), Associazione dei Rom macedoni - Sutka (Roma), Associazione Filippina (Roma), Org. Dhuumcatu , Associazione Ital-Bangla e Sviluppo, Associazione Culturale Euro-Asia, Associazione Inca Perú (Comunità Peruviana)

 

Roma, 20/10/2002

Andrés