Novità Europa del 30/09/2002

ASGI–Provincia di Torino Progetto Atlante a cura di Chiara Favilli

http://www.provincia.torino.it/xatlante/00start.htm

 

 

 

  1. Sentenza Corte europea su espulsione e rispetto vita familiare

 

  1. Consiglio informale GAI 13-14 settembre

 

  1. Shengen e allargamento

 

  1. Il PE respinge la relazione Evans su asilo

 

  1. Il PE ha approvato la terza relazione sulla cittadinanza dell’Unione

 

  1. Convenzione europea e spazio di libertà, sicurezza e giustizia

 

  1. Conferenza Comitato economico e sociale su società civile e integrazione

 

  1. Nuovo programma d’azione per l’integrazione degli immigrati

 

  1. Conferenza su prevenzione e lotta al traffico degli esseri umani

 

  1. Lettera del Ministro dell’Interno Pisanu al Commissario Vitorino

 

  1. Pubblicato uno rapporto sugli organismi di lotta alla discriminazione

 

 

1. Sentenza Corte europea su espulsione e rispetto vita familiare

Lo scorso 11 luglio la Corte europea dei diritti umani ha pronunciato una sentenza sul caso Amrollahi v. Denmark (no. 56811/00), relativa alla violazione dell’articolo 8 (protezione vita privata e familiare) del provvedimento di espulsione adottato nei confronti del sig. Davood Amrollahi. Cittadino iraniano Amrollahi dopo aver disertato e lasciato l’Iran, giunge in Danimarca nel 1989 e dal 1990 ha avuto un permesso di soggiorno per motivi di lavoro e poi un “permanent residence permit” e dove si è sposato ed ha avuto tre figli. Condannato per traffico di droga viene condannato a tre anni di reclusione ed espulso dalla Danimarca con un divieto di rientro permanete. La Corte riconosce che i crimini connessi al trafficoni stupefacenti sono di estrema gravità e tali da richiedere pene severe. D’altra parte il cittadino in questione non ha mantenuto alcun legame con la famiglia originaria in Iran mentre ha forti legami con la Danimarca. La sua famiglia attuale non ha alcun legame con l’Iran e non lo seguirebbe in tale Paese. Così l’allontanamento del soggetto si risolverebbe in una separazione della famiglia. La Corte ha allora affermato all’unanimità che l’espulsione del ricorrente costituisce una violazione dell’art. 8  della Convenzione.

 

2. Consiglio informale GAI 13-14 settembre

Il 13 e 14 settembre si è tenuto a Copenhagen il Consiglio informale GAI al quale ha partecipato anche il Ministro della giustizia statunitense John Ashcroft. Il programma dell’incontro era molto intenso e dalle dichiarazioni della Presidenza risulta che concreti risultati siano stati ottenuti solo su alcuni aspetti in riferimento alla cooperazione investigativa tra Stati Uniti e Unione europea considerando la presenza del Ministro statunitense. La mancanza di un resoconto sommario della seduta non consente tuttavia di dare piena contezza di tutti gli elementi che sono stati trattati.

Rispetto alle politiche di allontanamento i Ministri hanno concordato di appoggiare i piani di rientro volontario così come di allontanamento coatto. In particolare è stato concordato che come primo “test” di questa politica dovranno essere rimpatriati al più presto circa 100000 afgani. Rudd Lubbers, alto Commissario per i Rifugiati ha però sottolineato come ancora esistano zone dell’Afghanistan non sicure. Inoltre sarà preparata una lista di Paesi terzi sicuri dai quali gli Stati membri rifiuteranno di accettare domande di asilo. il Consiglio ha anche affermato di voler adottare la direttiva sulla definizione ed il contenuto dello status di rifugiato entro la fine dell’anno ossia 6 mesi prima il termine indicato dal Consiglio di Siviglia di giugno. Durante l’incontro si è discusso anche di organizzare voli destinati alle espulsioni comuni a più Paesi membri e utilizzabili anche in caso di rimpatri volontari. Il tema dell’integrazione degli immigrati al quale la Presidenza danese ha dedicato una conferenza in luglio dovrebbe essere affrontato più approfonditamente nel corso del Consigli GAI di ottobre. Per l’incontro sono stati predisposti dalla Presidenza dei documenti di lavoro sui diversi temi all’ordine del giorno.

 

3. Shengen e allargamento

Dopo il Consiglio informale GAI del 13 e 14 settembre il Ministro danese della Giustizia ha affermato come entro la fine del 2002 l’Unione europea è determinata a concludere i negoziati con almeno 10 Paesi candidati. Una parte dell’acquis comunitario è costituito da una parte sostanziale dell’acquis di Schengen. La totalità dell’acquis di Schengen sarà applicabile ai nuovi Stati membri solo a partire da una data fissata dal Consiglio in seguito all’adesione di tali nuovi Stati. La decisione del Consiglio sarà determinata da una valutazione sulla capacità degli Stati di applicare tale acquis attraverso un esame accurato e visite da parte di esperti nazionali. Inoltre i nuovi Stati dovranno tenere conto anche delle migliori prassi registrate nell’applicazione dell’acquis di Schengen negli Stati attualmente parti e sulle quali saranno costantemente informati. i nuovi Stati membri dovranno dimostrare di poter adempiere tutte le condizioni giuridiche, tecniche e pratiche connesse alla piena applicazione dell’acquis di Schengen ed in particolare l’adesione al SIS e la gestione efficiente dei controlli alle frontiere esterne. A questi fini gli Stati in adesione dovranno essere inclusi nelle operazioni condotte in ambito Schengen. Il prossimo ottobre in occasione del Consiglio GAI sarà presentata ai Paesi candidati una tabella di marcia sull’attuazione e l’applicazione piena dell’acquis di Schengen successivamente all’allargamento dell’Unione

 

4. Il PE respinge la relazione Evans su asilo

La relazione di Robert EVANS (PSE, UK) in merito all'introduzione di un metodo aperto di coordinamento quale misura di transizione verso una procedura comune di asilo è stata respinta dall'Aula (232 i voti a favore, 243 quelli contrari e 42 le astensioni). Il relatore aveva fatto affidamento su una coalizione fra i vari partiti che evidentemente non ha retto alla prova della votazione. Dopo il voto Evans ha voluto sottolineare in una dichiarazione che l'Aula ha votato contro una maggiore cooperazione nel campo della politica di asilo dell'Unione europea, contro la condivisione delle prassi migliori e contro le buone idee e le buone misure che avrebbero evitato gli abusi del sistema di asilo, ad esempio da parte di terroristi. Tra i vari interventi in aula si è registrata una generale contrarietà rispetto al metodo di coordinamento proposto dalla Commissione in quanto risulta diminuire il ruolo dei Parlamenti mentre il Commissario Vitorino ha difeso tale sistema in quanto funzionale ad un maggiore coordinamento delle politiche europee in materia da realizzare però in una seconda fase. Isolato e di altro tenore l’intervento dell’on. Borghezio che si è soffermato sulla natura del diritto d’asilo, sulla necessità che non venga utilizzato come strumento alternativo all’immigrazione e sulle esigenze di sicurezza soprattutto rispetto alla protezione contro i terroristi.

 

5. Il PE ha approvato la terza relazione sulla cittadinanza dell’Unione

Lo scorso 5 settembre il Parlamento europeo ha approvato la terza relazione della Commissione sulla cittadinanza dell’Unione (art. 22, par. 1, del Trattato sulla Comunità europea). Una parte della relazione è dedicata anche all’estensione dei diritti di cittadinanza europea ai cittadini di Paesi terzi. Sia la relazione della Commissione sia il parere del Parlamento europeo sono strumenti molto utili per chi voglia avere un quadro completo dei diritti derivanti dalla cittadinanza europea e della loro concreta attuazione anche con riferimenti all’attuale processo sul futuro dell’Unione europea che vede come tappa centrale i lavori della Convenzione europea.

 

6. Convenzione europea e spazio di libertà, sicurezza e giustizia

Lo scorso 6-7 giugno l’assemblea plenaria della Convenzione europea ha tenuto un dibattito sullo spazio di libertà, sicurezza e giustizia, quindi anche su immigrazione e asilo. La news letter n. 6 dell’Osservatorio della Convenzione creato presso il Ministero delle politiche comunitarie riporta gli interventi dei membri italiani della Convenzione. Vi è anche contenuto un accenno ai lavori della Convenzione europea dei giovani con l’indicazione dei componenti italiani. Attualmente l’immigrazione e l’asilo sono assegnate al gruppo di lavoro libertà, sicurezza e giustizia e l’esame è previsto per il 30 ottobre. Sono da tenere presenti anche i lavori degli altri gruppi che incidono su molti aspetti del diritto dell’Unione europea ed in particolare il gruppo di lavoro sulla Carta dei diritti dell’Unione europea. I lavori di tali gruppi saranno poi riportati in sessione plenaria nella riunione del 20 dicembre per poi aprire il terzo ed ultimo semestre che dovrebbe essere dedicato alla sintesi ed elaborazione di proposte destinate al Consiglio europeo.

 

7. Conferenza Comitato economico e sociale su società civile e integrazione

Lo scorso 9-10 settembre si tenuta a Bruxelles la Conferenza del Comitato economico e sociale sul ruolo della società civile nella promozione dell’integrazione degli immigrati. Sul sito del Comitato economico e sociale è possibile scaricare gli interventi svolti alla Conferenza nonché le conclusioni generali e quelle relative alle singole sessioni. Nella stessa pagina si trovano le opinioni del Comitato sulle due comunicazioni della Commissione in materia di immigrazione nonché un’opinione di iniziativa dello stesso Comitato sul ruolo della società civile in materia di integrazione degli immigrati.

 

8. Nuovo programma d’azione per l’integrazione degli immigrati

Il commissario europeo Antonio Vitorino, intervenendo alla Conferenza sull’integrazione degli immigrati organizzata dal Comitato economico e sociale, oltre ad aver illustrato come le proposte sino ad ora presentate dalla Commissione in attuazione del titolo IV del Trattato vadano nel senso di facilitare l’integrazione degli immigrati, ha annunciato che la Commissione ha deciso di istituire un programma per il periodo 2003-2005 destinato ad azioni preparatorie per promuovere l’integrazione degli immigrati. Le politiche di integrazione sono soprattutto responsabilità degli Stati membri ma implicano azioni di concertazione da parte dei Governi, autorità regionali e locali, parti sociali, ONG, società civile nonché gli stessi immigrati. L’obiettivo delle azioni preparatorie è di sostenere le reti e il trasferimento di informazioni e di buone pratiche così da facilitare un dialogo aperto e identificare le priorità per una politica di integrazione europea. Il programma dovrebbe partire dal 2003 con un ammontare di 4 milioni  di Euro per anno.

 

9. Conferenza su prevenzione e lotta al traffico degli esseri umani

Lo scorso 19 settembre si è tenuta a Bruxelles la Conferenza sulla prevenzione e la lotta al traffico di esseri umani organizzata dall’OIM in cooperazione con il Parlamento europeo e la Commissione europea. La Conferenza durata tre giorni è stata organizzata nell’ambito del programma STOP. Dal sito http://www.belgium.iom.int/STOPConference/bitaliano/ita_1.htm si possono scaricare alcuni documenti di approfondimento.

 

10. Lettera del Ministro dell’Interno Pisanu al Commissario Vitorino

Una agenzia dell’ANSA del 25 settembre da conto di una lettera che il Ministro dell' interno Giuseppe Pisanu ha inviato al Commissari europeo Antonio Vitorino tramite l’ambasciatore Umberto Vattani. L’origine della lettera è da rinvenirsi nelle tragedie che si susseguono lungo le coste e nei mari italiani. Per questo il Ministro Pisanu sollecita una ''forte ed urgente risposta a livello europeo'' di fronte a quella che e' diventata una ''vera e propria emergenza''. In realtà Pisanu non fa che ribadire che l’Europa si concentri sulle misure di controllo dei flussi legali, di controllo delle frontiere marittime e terrestri, cosa che un po’ sorprende dato che Pisanu delinea propri quelle che sono le priorità dell’Unione in questo settore. Sorprende anche che il Ministro chieda al Commissario europeo che nella riunione del prossimo Consiglio dei ministri della giustizia ed affari interni Ue, il 14 e 15 ottobre a Lussemburgo, sia data ''centralità''' a questi temi per individuare soluzioni di immediata attuazione in ordine a ciascuno dei predetti campi d'azione'' dato che il Commissario europeo non ha il potere di condizionare l’agenda del Consiglio dell’Unione europea se non con il proprio potere di iniziativa e di modifica delle proposte normative. Prima della riunione del Consiglio GAI Pisanu incontrerà il Commissario Vitorino al quale porrà le seguenti “priorità”: ''il riesame dell'elenco degli stati terzi soggetti a visto'', ''l'individuzione delle priorità in materia di accordi di riammissione'', ''lo stato della realizzazione di una polizia europea di frontiera'', ''lo stato delle risorse finanziarie disponibili a livello comunitario in tema di rimpatrio, gestione delle frontiere esterne, progetti di asilo e migrazione nei paesi terzi''. Vitorino non potrà che accettarle di buon grado considerando che si tratta di aspetti già all’ordine dell’agenda delle istituzioni europee.

 

11. Pubblicato un rapporto sugli organismi di lotta alla discriminazione

La Commissione europea, direzione generale occupazione e affari sociali, ha pubblicato uno studio sulle caratteristiche degli organismi di lotta alla discriminazione già presenti nei 15 Stati membri. Tale studio dovrebbe essere funzionale all’attuazione dell’art. 13 della direttiva 2000/43 relativo all’istituzione da parte degli Stati membri di organismi per la promozione delle pari opportunità. Si vedano la notizia Direttiva su discriminazione razziale e organismo indipendente nelle news Europa n. 15 del 4/02/2002.