Novitý Europa del 31/10/2002

ASGIñProvincia di Torino Progetto Atlante a cura di Chiara Favilli

http://www.provincia.torino.it/xatlante/00start.htm

 

  1. Sentenza sulla cittadinanza europea

 

  1. Rapporto Carta dei diritti fondamentali dellíUnione e Convenzione europea dei diritti umani

 

  1. Proposta di direttiva sullíingresso per motivi di studio, formazione professionale o volontariato

 

  1. Comunicazione sul rimpatrio delle persone soggiornanti irregolarmente

 

  1. Contrasto dellíimmigrazione clandestina

 

  1. Mai pi˜ richiedenti asilo dai Paesi in adesione

Atti relativi al Consiglio GAI del 14-15 ottobre 2002

 
 


  1. Esame delle proposte in materia di asilo

 


  1. Programma di rimpatrio in Afghanistan

 

  1. Status residenti di lungo periodo

 

  1. Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi

 

  1. acquis di Schengen e i Paesi candidati

 

  1. Versione aggiornata dellíacquis in materia GAI

 

  1. Conferenza sulla gestione dei flussi migratori

 

  1. Aggiornamento dei lavori in materia di immigrazione e asilo

 

  1. Premio Sacharov 2002

 

  1. Quarto rapporto sui diritti umani

 

1. Sentenza sulla cittadinanza europea

Lo scorso 17 settembre la Corte di Giustizia ha pubblicato una sentenza sulla cittadinanza europea. In particolare la Corte ha ritenuto che líart. 18 del Trattato sia direttamente invocabile da parte dei cittadini. Anche solo in qualitý di cittadino europeo il richiedente ha potuto avvalersi dei diritti sanciti dallíart. 18 T Ce e nei limiti indicati dal Trattato. In particolare la Corte ha riconosciuto il diritto di soggiorno in un altro Stato membro. La Corte ha anche interpretato in maniera estensiva líart. 12 del regolamento 1612/68 precisando che se i figli hanno diritto al soggiorno analogo diritto spetta ai genitori indipendentemente dal fatto che i figli o i genitori non abbiano cittadinanza di uno Stato membro o dal fatto che i genitori siano separati.

Il Parlamento europeo ha adottato la relazione Coelho sulla terza relazione della Commissione sulla cittadinanza europea. Il parlamento si rammarica della lentezza con la quale la cittadinanza europea si sta attuando e delle difficoltý che ancora sussistono per líesercizio della libertý di circolazione e di soggiorno dei cittadini comunitari. Un altro elemento di preoccupazione Ë il basso tasso di partecipazione alle elezioni europee e invita le istituzioni comunitarie ad adottare le misure necessarie a sensibilizzare gli elettori sullíimportanza di tali elezioni.

 

2. Rapporto Carta dei diritti fondamentali dellíUnione e Convenzione europea dei diritti umani

Lo scorso 16 settembre si Ë svolta a Lussemburgo un seminario sulle relazioni tra la Carta dei diritti fondamentali e la Convenzione europea dei diritti umani. Oltre allíesame di tale rapporto il seminario ha permesso ai giudici partecipanti di riflettere sulle nuove proposte di rafforzamento e sviluppi della Convenzione europea dei diritti umani. Si veda anche il rapporto elaborato dal Comitato per i diritti umani del Consiglio díEuropa sulle implicazioni tecniche di uníeventuale adesione delle Comunitý europee o dellíUnione alla Convenzione europea dei diritti umani. Sullo stesso tema si segnala anche la relazione conclusiva del gruppo di lavoro sulla Carta della Convenzione sul futuro dellíEuropa che dovrý essere discusso in plenaria e nel prossimo semestre. Il gruppo ha esaminato i seguenti due argomenti: inserimento della Carta nei Trattati e adesione dellíUe alla Convenzione europea dei diritti umani. Infine anche il Parlamento europeo si Ë pronunciato a favore dellíinclusione della Carta dei diritti fondamentali nel nuovo trattato costituzionale dellíUnione. Con líadozione della relazione díiniziativa di Andrei Duff sull'impatto e lo statuto futuro della Carta i deputati chiedono alla Convenzione europea di rendere la Carta giuridicamente vincolante, attribuendole valore di diritto primario e permettendo cosÏ un ricorso in giustizia fondato sui principi che vi sono enunciati. Sulla questione di una possibile concorrenza tra Carta dei diritti fondamentali e Convenzione europea dei diritti umani, i deputati sono convinti che, una volta dotata della personalitý giuridica, líUnione dovrebbe aderire a questíultima Convenzione; ciÚ completerebbe il dispositivo di protezione dei diritti fondamentali senza mettere in dubbio la necessitý di uno statuto legale vincolante per la Carta. A tal proposito, il rapporto tra la Corte di giustizia europea e la Corte europea per i diritti umani sarebbe equivalente a quello esistente tra gli organi giurisdizionali supremi nazionali e la Corte di Strasburgo.

 

3. Proposta di direttiva sullíingresso per motivi di studio, formazione professionale o volontariato

La Commissione europea ha presentato lo scorso 7 ottobre una proposta di direttiva relativa alle condizioni d'ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di studio, formazione professionale o volontariato. Si tratta dellíultima proposta che doveva essere adottata nel quadro degli impegni presi dalla Commissione in attuazione del Consiglio di Tampere. La futura direttiva agevolerý inoltre l'accoglimento degli studenti di paesi terzi nel quadro del futuro programma Erasmus World (Cfr. IP/02/1066 del 17 luglio 2002) e la partecipazione dei cittadini di paesi terzi in programmi quali Giovent˜ e Euromed giovent˜. I Consiglio Gai del 14-15 ottobre ha cominciato ad esaminarla. La Germania ha espresso riserve per i pericoli di abusi considerando che la maggior parte dei terroristi dellí11 settembre erano studenti. Mentre la Francia ha affermato come i legami privilegiati da essa intessuti con le ex-colonie non potranno essere modificati.

 

 

4. Comunicazione sul rimpatrio delle persone soggiornanti irregolarmente

Lo scorso 14 ottobre la Commissione ha presentato una comunicazione sul rimpatrio delle persone soggiornanti irregolarmente. La comunicazione fa seguito al libro verde del 10 aprile 2002 sulla politica di rimpatrio ed alla audizione pubblica tenutasi a Bruxelles il 16 luglio scorso.

 

 

Misure adottate dal Consiglio GAI del 14-15 ottobre

 

5. Contrasto dellíimmigrazione clandestina

Preso atto delle tragedie connesse al traffico degli immigrati clandestini il Consiglio ha sottolineato líimportanza di rafforzare le misure di contrasto allíimmigrazione clandestina. Gli strumenti operativi giý adottati sono il Piano per la gestione delle frontiere esterne e il piano globale per la lotta allíimmigrazione clandestina. Il Consiglio ha conferito alla Commissione il compito di presentare entro ottobre 2002 una relazione sullíefficacia delle risorse finanziarie disponibili a livello comunitario per il rimpatrio di immigrati clandestini e richiedenti asilo respinti; per la gestione delle frontiere esterne e per progetti di cooperazione in materia di asilo e migrazione nei Paesi terzi. Alla luce di tale relazione il Consiglio deciderý quali atti adottare.

 

 

6. Mai pi˜ richiedenti asilo dai Paesi in adesione

Il Consiglio ha adottato, su proposta austriaca, una dichiarazione nella quale gli Stati membri convengono di presumere che, considerando il livello di protezione dei diritti e delle libertý fondamentali nei Paesi candidati, dal momento della firma del Trattato di adesione (primavera 2003) i Paesi in adesione saranno considerati Paesi díorigine sicuri. Questo significa che qualsiasi domanda díasilo presentata da un cittadino di detti Paesi candidati dovrÚ essere trattata presumendo che sia manifestamente infondata senza pregiudicare il potere decisionale di ciascuno Stato membro. LíAustria ha anche chiesto di procedere alla compilazione di un elenco europeo comune di dei Paesi terzi sicuri ai fini dellíasilo ed il Consiglio ha incaricato la Commissione di riferire sul punto quanto prima.

 

 

7. Proposte in tema di asilo

Il Consiglio ha cominciato líesame della proposta modificata di direttiva recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato. Il dibattito proseguirý in sede COREPER per consentirne una rapida approvazione.

Il Consiglio ha anche discusso sulla proposta di regolamento che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per líesame di una domanda díasilo. Sulle diverse questioni ancora in sospeso dovrý lavorare il COREPER in modo da poter giungere ad un accordo nel Consiglio di Siviglia.

Sulla proposta di direttiva recante norme minime sullíattribuzione a cittadini di Paesi terzi ed apolidi della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale nonchÈ norme minime sullo status di protezione, il Consiglio GAI ha discusso sulla definizione di rifugiato e sulla protezione sussidiaria. Anche in questo caso il resto della discussione Ë rimesso alle negoziazioni in sede COREPER al fine di giungere ad un accordo per novembre o al pi˜ tardi entro giugno 2003 come richiesto dal Consiglio europeo di Siviglia. Su questa proposta il Parlamento europeo ha approvato lo scorso 22 ottobre la relazione Lambert con emendamenti (procedura consultiva).

Infine sulla proposta di direttiva recante norme minime relative allíaccoglienza dei richiedenti asilo la discussione si Ë incentrata sulla questione dellíaccesso dei richiedenti asilo al mercato del lavoro con la riserva della Germania a causa della divisione interna delle proprie competenze che attribuisce ai Lander la competenza in materia. Anche in questo caso il COREPER dovrý trovare una soluzione in modo da raggiungere líaccordo in occasione del Consiglio GAI di novembre.

 

 

8. Programma di rimpatrio in Afghanistan

Il Consiglio GAI di ottobre ha anche discusso del programma di rimpatrio in Afghanistan che verrý formalmente adottato durante il prossimo consiglio GAI di novembre. Si tratterý prevalentemente di rientri volontari ma non sono esclusi anche i rimpatri forzati.

 

 

9. Status residenti di lungo periodo

Il Consiglio ha discusso sulla proposta di direttiva sullo status dei cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo. Le questioni discusse sono state: líestensione della direttiva anche ai rifugiati; la durata di cinque anni per ottenere lo status di rifugiato (solo una delegazione contraria: considerando le modifiche apportate dalla Bossi-Fini Ë presumibile che sia stata líItalia); condizionare líattribuzione dello status allíadesione a misure di integrazione; facilitazione della mobilitý delle persone che hanno acquisito lo status.

 

 

10. Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi

Il Consiglio ha adottato una risoluzione sullíintegrazione dei cittadini di Paesi terzi. Dopo aver ribadito quanto affermato in precedenti risoluzioni e nei Consigli europei di Tampere e di Siviglia nonchÈ líapprovazione nel 2000 a Nizza dellíagenda sociale europea, il Consiglio ha individuato alcuni strumenti operativi. La costituzione di punti di contatto nazionali in modo da facilitare lo scambio di informazioni e buone prassi; líavvio di progetti díintegrazione bilaterali allíinterno dellíUE verificando la possibilitý di finanziarli con fondi comunitari. Il Consiglio si Ë infine compiaciuto del fatto che la Commissione intenda presentare una comunicazione sullíintegrazione dei cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti. Tale comunicazione servirý infatti al Consiglio per meglio valutare ulteriori deliberazioni sul tema.

 

 

11. LíAcquis di Schengen e i Paesi candidati

Il Consiglio GAI ha anche esaminato la questione dellíallargamento e dellíapplicazione dellíacquis di Schengen. Il Consiglio a giý proposto di elaborare linee direttrici  per il processo di attuazione e applicazione della totalitý dellíacquis di Schengen nei nuovi Stati membri successivamente allíallargamento dellíUnione europea. Tali linee direttrici saranno approvate nel Consiglio di novembre e trasmesse ai Paesi candidati. Intanto Ë stata approvata la possibilitý di prendere in considerazione i  Paesi candidati per la partecipazione ai progetti del piano di gestione delle frontiere esterne.

 

 

12. Versione aggiornata dellíacquis in materia GAI

» stata pubblicata la versione aggiornata al primo semestre 2002 dellíacquis in materia di giustizia e affari interni consultabile nel sito della Direzione generale Giustizia e Affari interni.

 

 

13. Conferenza sulla gestione dei flussi migratori

Si Ë tenuta ad Helsinki la Conferenza dei Ministri del Consiglio díEuropa sulla gestione dei flussi migratori. Alla Conferenza hanno partecipato pi˜ di venti Ministri che hanno approvato una strategia destinata a migliorare il dialogo con i Paesi díorigine, transito e destinazione ed a mettere líaccento sulla gestione cooperativa piuttosto che su un controllo delle migrazioni. Inoltre il Segretario Generale del Consiglio díEuropa ha proposto di creare una struttura che permetta di assicurare líattuazione della strategia concordata. Inoltre la Commissione delle libertý pubbliche del Parlamento europeo e la Commissione dellíimmigrazione, rifugiati e della democrazia dellíAssemblea parlamentare del Consiglio díEuropa hanno tenuto un incontro comune a Bruxelles lo scorso 3 ottobre sempre sullíimmigrazione clandestina.

 

 

14. Aggiornamento dei lavori in materia di immigrazione e asilo

La Commissione europea ha presentato un documento sullo stato di avanzamento dei lavori in materia di immigrazione e asilo. Sono riportate tutte le misure adottate e proposte sino ad oggi con líindicazione sintetica del rispettivo iter di approvazione.

 

 

15. Premio Sacharov 2002

La Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo mercoledÏ pomeriggio ha deciso di assegnare il Premio Sacharov 2002 a Oswaldo Jose PAYA SARDI‹AS, fondatore di un movimento democratico e non-violento a Cuba. Il XV Premio Sacharov sarý consegnato dal Presidente, Pat COX, nel corso di una cerimonia solenne durante la sessione plenaria di dicembre a Strasburgo.

 

 

16. Quarto rapporto sui diritti umani

La Presidenza danese ha presentato il quarto rapporto annuale sui diritti umani relativo al 2002. Lo scopo del rapporto Ë quello di passare in rassegna le politiche europee che costituiscono una concreta attuazione ai valori della democrazia, dello stato di diritto, del rispetto dei diritti umani e delle libertý fondamentali sui quali si basa la stessa Unione.