Raffaela Milano

Assessore alle politiche sociali

del Comune di Roma

Via Merulana 123

00185 Roma

 

 

Roma, 21 ottobre 2002

 

Gentile Assessore Milano,

come Lei sa, le Associazioni firmatarie della presente sono da anni impegnate nell’accoglienza e nell’assistenza di richiedenti asilo e rifugiati. Esse, da alcuni mesi, hanno avviato incontri periodici per lo scambio di informazioni e la riflessione in comune.

 

Sin da primo incontro (luglio 2002) è apparso a tutti evidente come, nell’ultimo periodo, la situazione dei richiedenti asilo in Italia, già estremamente difficile per la mancanza di una legge organica, si sia ulteriormente aggravata e sia divenuta spesso insostenibile.

In molti non riescono ad usufruire, in tempi accettabili, delle già esigue misure di assistenza previste dalla normativa e la stessa procedura per il riconoscimento si è ulteriormente rallentata. A tale riguardo abbiamo promosso un appello, a cui ha aderito anche il Suo Assessorato, per sollecitare le Istituzioni interessate a ripristinare le forme di assistenza previste e ad accelerare il più possibile l’esame delle richieste di asilo.

 

Nel nostro ultimo incontro (14 ottobre) abbiamo iniziato a riflettere anche sul problema dei tanti che, sprovvisti di permesso di soggiorno, arrivano e continueranno ad arrivare nella nostra città.

Le istituzioni e le ONG, che ricevono quotidianamente richieste di aiuto da parte di queste persone, sono come prese nel mezzo tra le norme che negano ogni diritto a chi non ha un regolare permesso di soggiorno e il rispetto dei diritti umani basilari (alloggio, vitto, cure mediche ed educazione) di cui ogni persona è titolare.

 

Abbiamo molto apprezzato, nell’incontro tenutosi in Assessorato il 23 Settembre, la sua proposta in merito al varo dell’STP sociale, come strumento che garantisca, analogamente a quanto previsto in campo sanitario, i diritti minimi alle persone che si trovano in condizioni di fragilità, compresi stranieri non in possesso di titolo di soggiorno.

            Ci sembra una misura necessaria ed urgente, capace di qualificare altamente le Politiche Sociali del Comune di Roma.

Proprio per questo ci impegniamo a sostenerne il varo presso l’opinione pubblica e le altre Istituzioni interessate, ad offrire la nostra collaborazione per definire nei dettagli concreti tale misura, a diffonderne la conoscenza presso altri Enti locali che pure in questi mesi stanno riflettendo sulle forme di accoglienza da adottare per gli stranieri cosiddetti “irregolari”.

 

Se riterrà utile contattarci o inviarci dei materiali, può fare riferimento a P. Francesco De Luccia, direttore del Centro Astalli.

 

Con viva cordialità

 

Caritas Diocesana di Roma, Casa dei Diritti Sociali-Focus, Centro Astalli, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Comunità di S. Egidio, Consorzio della Cooperazione Sociale Sol.Co. Roma, Federazione delle Chiese Evangeliche, Fondazione Internazionale don Luigi Di Liegro, Fondazione Migrantes, Ics-Consorzio Italiano di Solidarietà, Progetto Casa Verde