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La procedura per
regolarizzare colf e badanti e quella per gli altri lavoratori sono identiche.
È il datore di
lavoro che deve chiedere la regolarizzazione del lavoratore straniero tramite
una dichiarazione di emersione del lavoro irregolare. Sarà necessario
compilare un modulo prestampato del Ministero, pagare una somma forfettaria per
i contributi arretrati e spedire il tutto alla Prefettura del luogo in cui si
svolgerà l’attività lavorativa tramite una
raccomandata-assicurata. In un secondo momento il datore e il lavoratore
verranno convocati dalla Prefettura per firmare il contratto di soggiorno e per
ricevere il permesso di soggiorno. Il permesso di soggiorno avrà la
durata di un anno e sarà rinnovabile in presenza di un contratto di
lavoro.
Il Ministero degli
Interni distribuirà due plichi (o kit), uno per colf e badanti e uno per
gli altri lavoratori subordinati, contenenti:
-
il modulo per la
presentazione della dichiarazione di emersione del lavoro irregolare;
-
il bollettino di
c/c postale per il versamento dei contributi;
-
la cedola della
raccomandata-assicurata;
-
le istruzioni
per la compilazione;
-
una busta
prestampata in cui va specificata la provincia della Prefettura-UTG alla quale
viene inviata la domanda.
I plichi per la
sanatoria saranno disponibili presso le Poste.
Procedura:
1.
compilare il modulo per la presentazione della dichiarazione di emersione
del lavoro irregolare in cui va anche specificato il luogo in cui
alloggerà il lavoratore;
2.
compilare
il bollettino di c/c postale per il
versamento dei contributi e la cedola dell’assicurata;
3.
fare due fotocopie del modulo compilato e della cedola: una
la conserva il datore di lavoro, una il lavoratore.
4.
recarsi all’ufficio postale per effettuare il
pagamento dei contributi tramite bollettino postale (290 € per colf e
badanti, 700 € per gli altri lavoratori subordinati);
5.
specificare nella busta prestampata la provincia della
Prefettura-UTG alla quale viene inviata la domanda;
6.
inserire nella busta prestampata la ricevuta del pagamento,
il modulo compilato, una copia del documento di identità del datore di
lavoro, una copia del passaporto del lavoratore straniero e, se necessario, il
certificato medico che attesta lo stato di salute dell’anziano o della
persona affetta da handicap assistita da badanti;
7.
consegnare la busta chiusa allo sportello postale insieme
alla cedola dell’assicurata già compilata;
8.
pagare le spese della raccomandata-assicurata (40 €
per colf e badanti, 100 € per gli altri lavoratori subordinati);
9.
ritirare (e conservare) il tagliando della cedola timbrato
dall’Ufficio Postale a dimostrazione dell’avvenuta presentazione
della domanda.
N.B.
Ogni
modulo si riferisce a un solo lavoratore.
Il modulo
va firmato sia dal datore di lavoro che dal lavoratore straniero.
La cedola della raccomandata-assicurata sarà il titolo che permette allo straniero non regolare di non essere espulso in attesa della regolarizzazione.
I datori di lavoro che inoltrano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare non sono punibili per le violazioni delle norme relative al soggiorno, al lavoro e di carattere finanziario, compiute prima della data di entrata in vigore della legge, in relazione all’occupazione dei lavoratori stranieri indicati nella dichiarazione di emersione presentata.
Il datore di lavoro
(o un suo legale rappresentante) e il lavoratore riceveranno dalla Prefettura
un invito a presentarsi in un dato giorno, ad una certa ora, presso lo
Sportello Polifunzionale che sarà appositamente istituito per la
sanatoria. Allo Sportello Polifunzionale:
-
verrà
attribuito il codice fiscale al lavoratore;
-
verrà
esaminata la domanda in via definitiva ed eventualmente compilata nelle parti
mancanti;
-
verrà
firmato il contratto di soggiorno dal datore di lavoro e dal lavoratore;
-
verrà
consegnato il permesso di soggiorno al lavoratore straniero.
A cura di Francesco
Bernabini