A Pisa, sabato 21 settembre,
promosso dall’associazione “Il Simbolo”
UN CONVEGNO SUI MINORI STRANIERI
NON ACCOMPAGNATI
Il problema legislativo:
«Ancora non è chiaro che cosa accadrà con la “Bossi-Fini”».
Don Morelli (Caritas Pisa):
«In Toscana il fenomeno è esteso».
Un convegno che
chiamerà a Pisa esperti e addetti ai lavori provenienti da varie parti
d'Italia per fare il punto sulla situazione del cosiddetto "minore
straniero non accompagnato", ossia degli "under 18" immigrati
che arrivano in Italia senza genitori o altri adulti di riferimento.Lo
organizza l'associazione "Il Simbolo" in collaborazione con
la Caritas diocesana di Pisa, il consorzio
"Polis", la cooperativa "Il Simbolo" e il Centro
solidarietà di Pisa. Perché «la necessità di
riflettere sulle tutele effettivamente riconosciute a questi ragazzi è
sempre più stringente -spiega Serena Grazzini, presidente
dell'associazione -: il fenomeno, anche sul nostro territorio, è
rilevante e il passaggio dalla legislazione precedente a quella introdotta di
recente con la "Bossi-Fini" suscita non pochi interrogativi».
Per provare a
rispondere qualcuno sabato mattina (ore 9.30), nell'auditorium
"Maccarrone" (via Silvio Pellico, 6) interverranno alcuni autorevoli
esperti provenienti da varie parti d'Italia: Emanuele Rossi, docente di
diritto pubblico all'Università "Sant'Anna", Laura Marzin del comune di
Torino, Gianni Fulvi della Caritas di Roma e Alessandro Giussani del Consorzio
"Gino Mattarella".
Ad ascoltare una
nutrita platea di addetti ai lavori (oltre sessanta le iscrizioni già
pervenute), impegnati nei servizi pubblici e in quelli del privato sociale
provenienti da varie regioni
Silvia Di
Grigoli,
presidente della cooperativa "Il Simbolo" che gestiste una struttura
d'accoglienza dedicata proprio ai minori stranieri non accompagnati, sottolinea
alcuni nodi da sciogliere: «In primo luogo c'è da capire che
cosa cambierà con la nuova normativa: ancora attendiamo i regolamenti
attuativi, ma vi è il rischio che arrivino ragazzi stranieri sempre
più giovani. Poi occorre affrontare anche il tema delle prassi
amministrative promosse localmente: proprio la positiva esperienza pisana ha
permesso di mettere in evidenza il ruolo centrale giocato dalle modalità
operative che i soggetti attuatori decidono di adottare».
Aspetti che «necessitano
di chiarimenti» anche perché «il fenomeno sul
territorio regionale non è di ridotte dimensioni -ha detto il
direttore della Caritas don Emanuele Morelli-: la Toscana
è la quarta regione italiana per numero di segnalazioni relative a
minori stranieri non accompagnati, subito dietro la Puglia, la Lombardia e il
Lazio».
Il convegno è patrocinato dall’amministrazione regionale, dal comune e dalla provincia di Pisa, dall’Istituto degl’Innocenti di Firenze, dalle Caritas di Roma e Scutari (Albania) e dal Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza.
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