ICS
CONSORZIO ITALIANO DI SOLIDARIETA¹
ITALIAN CONSORTIUM OF SOLIDARITY



COMUNICATO STAMPA


Roma, 16 settembre 2002

I MIGRANTI ANNEGATI SULLE COSTE DI AGRIGENTO
PRIME VITTIME DELLE NUOVE POLITICHE SULL’IMMIGRAZIONE


La nuova tragedia della morte di 14 cittadini stranieri naufragati di fronte alle coste meridionali della Sicilia non è una tragica fatalità cui guardare con rassegnazione ma è conseguenza diretta dell’irrazionalità delle nuove norme sull’immigrazione introdotte dalla legge Bossi-Fini.

La mancanza di una politica che renda i flussi di ingresso realmente accessibili
ed ampi, l’assenza di strumenti normativi che consentano un incontro diretto -
all’interno del territorio nazionale - tra domanda ed offerta di lavoro, la cancellazione di strumenti di regolazione della catena migratoria quali la sponsorizzazione, rendono di fatto impossibile l¹ingresso legale in Italia ai cittadini stranieri che vengono in tal modo consegnati nelle mani dei trafficanti internazionali, unici a “garantire” una possibile via di arrivo in Italia.
I cosiddetti “viaggi della speranza” e la stessa condizione di clandestinità rappresentano nella maggioranza dei casi una condizione non scelta ma imposta allo straniero.
Ogni dichiarazione politica che pretenda di combattere il trafficking
e la clandestinità senza operare una forte modifica dell’attuale politica di chiusura totale dei canali di ingresso regolare è manifestazione di pura demagogia.

La vasta campagna di criminalizzazione, da tempo in atto nel Paese, contro
i cittadini stranieri e contro chiunque ne difenda i diritti e la dignità, aggrava infine ulteriormente tale situazione e impedisce un confronto politico che permetta di modificare l’attuale situazione nella direzione di un maggiore
rispetto dei diritti fondamentali della persona umana, sanciti dalla Costituzione
e dalle convenzioni internazionali cui l¹Italia aderisce.

L’ICS chiede un rigoroso accertamento dei fatti che hanno portato alla morte dei 14 migranti, e alle decine di dispersi. Chiede la trasparenza ed il rispetto dei diritti di visita da parte delle organizzazioni indipendenti e dei diritti di informazione, chiede che nel frattempo i superstiti vengano accolti nel rispetto della loro dignità e della tragedia che hanno vissuto, e che quanti ne abbiano diritto vengano ammessi subito alla procedura di richiesta di asilo.

 

ICS – Ufficio Rifugiati   - v. Roma n. 28 – Trieste   tel: 040/34.80.622  fax: 040/43.80.614