LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI IMMIGRATI
CGIE: CONVOCATA LA COMMISSIONE CONTINENTALE EUROPA E NORD-AFRICA
CONFERENZA DI JOHANNESBURG: LE RICHIESTE DEL SINDACATO EUROPEO
BRASILE: NETTO VANTAGGIO DI LULA NEI SONDAGGI ELETTORALI
Inizia il 10
settembre e dura fino al 10 ottobre il periodo nel quale si possono
regolarizzare, oltre alle collaboratrici domestiche e alle badanti immigrate,
anche i lavoratori non comunitari occupati in nero. Dalla data del 10/9 entra,
infatti in vigore, la nuova legge sulle immigrazioni n. 189 del 30/7/2002 (in
Gazzetta Ufficiale, supplemento ordinario n. 199 del 26 agosto 2002, 173/L), e
il successivo decreto legge n. 195 del 9 settembre 2002, recanti ìModifica alla
normativa in materia di immigrazione e di asiloî e ìdisposizioni urgenti in
materia di legalizzazione del lavoro irregolare di extracomunitariî, che
pubblicheremo nel prossimo numero del Notiziario.
Sullíintera
materia il Ministero dellíInterno ha anche diramato una circolare esplicativa,
n. 14 del 9/9/2002, che riportiamo integralmente, a illustrazione delle due
disposizioni di legge sopra citate, ricordando, inoltre, che, avendo il nostro
Notiziario giý commentato, a fine luglio, la nuova legge, Ë ora necessario
fornire i documenti che agevolino líattuazione dei provvedimenti che sono in
vigore. Il decreto legge 195/2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre
2002), essendo breve, si presta alla pubblicazione su questo numero, mentre ci
riserviamo di riportare la legge, con relativi commenti giuridici, dettagliati,
in altro numero. La legge consta, infatti, di 38 articoli, di parziale o
integrale modifica della legge Napolitano-Turco del 1998, e prevede la
cooperazione con gli Stati di origine (art. 1), le politiche migratorie e gli
ingressi (artt. 3-10), la lotta alle immigrazioni clandestine (di cui ha anche
deciso il Vertice europeo di Siviglia), i diritti di difesa (art. 16), líasilo
(capo II, art. 31, 32), líemersione del lavoro irregolare (art. 33, cui si
riferisce il successivo decreto legge che pubblichiamo), la norma finanziaria
(art. 38).
Scattano dal 10
settembre, quindi, i 30 giorno di tempo utili per legalizzare i dipendenti extracomunitari
occupati in nero nelle imprese dal 10 giugno scorso (non quelli che hanno
subito arresto in flagranza, condanne per droga o uníespulsione amministrativa
per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno). Scatteranno
anche i 60 giorni per regolarizzare colf e badanti (con le stesse eccezioni dei
lavoratori in nero). Líoperazione utilizzerý i 14 mila uffici postali dove sono
disponibili da sabato i kit celesti per i lavoratori delle imprese (ne sono
stati distribuiti 370mila) e quelli bianchi per colf e badanti (distribuiti
900mila). I datori di lavoro potranno consegnare da oggi la documentazione
certificando in un modulo di avere impiegato negli ultimi tre mesi líimmigrato
irregolare e di volerlo assumere almeno per un anno. Sempre alle Poste potrý
essere pagato il bollettino per la cifra forfettaria di tre mesi di contributi
non versati pi˜ le spese (800 euro nel caso dei lavoratori, 330 per colf e
badanti).La pratica sarý sottoposta a un primo controllo per cancellare chi non
ha i requisiti. Dal centro nazionale delle Poste di Roma le documentazioni
saranno inviate agli uffici territoriali del Governo dove, dopo un ulteriore
esame, in uno Sportello unico sarý possibile firmare il contratto di soggiorno,
ottenere il permesso di soggiorno e il codice fiscale e regolarizzare la
posizione contributiva.Tutti gli immigrati regolarizzati dovranno registrare le
impronte digitali entro un anno dal rilascio del permesso di soggiorno.
Líobbligo varrý anche agli italiani dal 2004 con la carta díidentitý
elettronica.
Di seguito alla
deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 6
settembre 2002, Ë stato emanato il decreto legge n. 195 in data 9 settembre
2002, con il quale sono state introdotte disposizioni urgenti in materia di
legalizzazione del lavoro irregolare subordinato di extracomunitari. Con tale
atto si Ë data attuazione allíimpegno, a suo tempo assunto dal Governo dinanzi
al Parlamento, di provvedere ñ contestualmente allíentrata in vigore della
nuova normativa sullíimmigrazione ñ alla legalizzazione di lavoratori
dipendenti extracomunitari in posizione irregolare, alle medesime condizioni
stabilite dalla legge 189/2002 per lavoratori extracomunitari addetti a lavoro
domestico o di assistenza.
In riferimento ad entrambi i provvedimenti normativi ñ legge
189/2002 (Bossi-Fini) e decreto legge 195/2002 ñ si richiama la particolare
attenzione su quanto segue:
1.
il
decreto legge n. 195 del 9 settembre 2002 ammette alla legalizzazione il
lavoratore dipendente irregolare con ìcontratto di soggiorno per lavoro
subordinato a tempo indeterminatoî ovvero con ìcontratto di lavoro di durata
non inferiore ad un annoî.
2.
Il termine
dei ìtre mesi antecedenti la data di entrata in vigoreî, dei provvedimenti
richiamati, nei quali Ë necessario avere svolto il lavoro irregolare ai fini
della dichiarazione di regolarizzazione, vanno interpretati in combinato
disposto con le successive disposizioni contenute nella legge 189/2002, e non
nella semplice formulazione letterale, considerata a sÈ stante. PoichÈ il
contributo forfettario che il datore di lavoro versa Ë ìpari allíimporto
trimestrale corrispondente al rapporto di lavoro dichiaratoî, deve prevalere
líinterpretazione restrittiva della disposizione di cui trattasi, per cui puÚ
essere regolarizzato solo il lavoratore occupato almeno per i tre mesi
antecedenti la data del 10 settembre 2002, e cioË dalla data del 10 giugno
2002.
3.
Con il
decreto legge Ë stato previsto che il rilascio del permesso di soggiorno
allíatto della stipula del contratto di lavoro comporta la contestuale revoca
degli eventuali provvedimenti di espulsione adottati nei confronti dello
straniero, per mancato rinnovo del permesso di soggiorno. Tale revoca Ë operata
ex lege e non richiede, pertanto, apposito provvedimento del Prefetto.
4.
Sia la legge
189/2002 che il decreto legge 195/2002 prevedono che la dichiarazione di
emersione ìË presentata dal richiedente, a proprie spese, agli uffici postaliî.
PoichÈ il richiedente Ë il datore di lavoro, Ë questo che dovrý recarsi agli
uffici postali per la presentazione della dichiarazione, ovvero conferire
apposita delega da presentare, da parte del delegato, unitamente ad un
documento di riconoscimento del delegante.
SUMMIT
DI JOHANNESBURG UN CONTROVERSO PIANO DíAZIONE.
possibile riassumere i risultati del vertice mondiale sullo
sviluppo sostenibile, che si Ë svolto a Johannesburg tra il 26 agosto e il 4
settembre, con le parole del segretario generale dellíONU il quale ha
dichiarato come molte persone abbiano partecipato al vertice con la speranza di
risolvere tutti i problemi mondiali, ma questo deve rappresentare per Kofi
Annan solo un inizio, in quanto líimportante non Ë quello che Ë successo in
Johannesburg, ma quello che succederý da qui in poi, manifestando con queste
parole la sua soddisfazione per il Piano díAzione (10 capitoli in 65
pagine) contro la povertý e per la
difesa dellíambiente.
Il Piano riafferma due principi contenuti nella Dichiarazione di Rio:
quello dell'ìApproccio di precauzioneî - che invita i paesi ad agire per la
protezione dell'ambiente anche quando le conseguenze di una assenza di
iniziative non siano provate scientificamente - e quello delle ìresponsabilitý
comuni ma differenziate fra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppoî.
In sintesi si possono riassumere gli obiett
ivi e le scadenze di tale Piano nei seguenti punti:
ß
Diritti umani
- promuovere l'accesso delle donne ai
processi decisionali; eliminazione del lavoro minorile;
ß
Lotta alla
povertý - dimezzare entro il 2015 il numero delle persone con reddito
giornaliero inferiore ad un dollaro Usa;
Ma, il Piano díazione firmato dai 190 Paesi presenti a Johannesburg,
non ha perÚ soddisfatto le grandi organizzazioni non governative che ne hanno
criticato la mancanza di obiettivi ben definiti e sarý inoltre complicato
sostenerlo, in quanto non contiene norme di carattere obbligatorio e meccanismi di sanzione similari a
quelle che reggono il commercio internazionale.
Le uniche scadenze stabilite dal Piano sono la riduzione entro il
2015 alla metý della popolazione senza accesso allíacqua e che non dispongono
di installazioni sanitarie per purificarla, la riduzione significativa del
ritmo di estinzione delle specie di flora e fauna entro il 2010. PerÚ il Summit
non ha stabilito date e cifre per líaumento della produzione di energia
generata da fonti rinnovabili, come la eolica e la solare. Tra i 104 capi di
Stato e di governo presenti a Johannesburg non figurava Gorge W. Bush. Alla
riunione hanno assistito 9000 rappresentanti di 190 Paesi e 8000 di numerose
organizzazioni non governative, e proprio gli Stati Uniti hanno ricevuto le
critiche pi˜ severe in quanto ritenuti il maggiore responsabile mondiale di
inquinamento, producendo la quarta parte dei gas serra ai quali la maggior
parte degli scienziati attribuisce líaumento di temperatura della terra
nellíultimo secolo. », inoltre, da evidenziare la posizione negativa del
Governo USA nello stabilire accordi significativi per la protezione
dellíambiente, con obiettivi ben definiti, soprattutto a causa del fatto che
gli Stati Uniti consumano una immensa parte delle risorse mondiali producendo
un danno ambientale altrettanto grave. La delegazione di Washington, infatti,
ha bloccato diverse risoluzioni su problemi cruciali come la regolamentazione
internazionale delle attivitý delle multinazionali. Da aggiungere, che gli USA
con l'appoggio dei paesi produttori di petrolio associati all'Opec, hanno impedito
di fissare date e target per l'incremento mondiale della produzione di energia
verde: pi˜ 14-15% entro il 2010, come aveva chiesto invano l'Unione europea. La
Ue dovrý accontentarsi di una ìcoalizione di buona volontýî, una sorta di
federazione politica tra gli Stati che fanno dell'energia verde una prioritý.
L'alleanza, che includerý grandi paesi come il Brasile, molti paesi caraibici e
dell'Africa, oltre a Norvegia e Svizzera, punterý a raggiungere target
nazionali di energia pulita.
Infine, a Johannesburg, la Russia, attraverso il primo ministro
Mikhail Kasyanov, ha annunciato ìnel prossimo futuroî la ratifica del
protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico. Confermata da Mosca, dal
presidente russo Vladimir Putin, questa notizia significa che, malgrado
l'opposizione degli Usa, il patto sulla riduzione dell'effetto serra che
provoca il surriscaldamento del pianeta, causa maggiore della siccitý e
dell'innalzamento del livello dei mari, potrý entrare presto in vigore e
garantire sostenibilitý allo sviluppo. Infatti, dopo che il Canada ha promesso
di ratificarlo entro la fine dell'anno e la Cina ha rivelato di aver giý
depositato gli strumenti di ratifica lo scorso 30 agosto, Ë l'adesione della
Russia che permetterý al protocollo di entrare in vigore. CiÚ perchË, sebbene
per la ratifica sia stato giý superato il numero minimo necessario di paesi (55
e oggi sono giý 87),quest'ultimi devono contare per almeno il 55% delle
emissioni di diossido di carbonio nel 1990. E con la Russia, anche senza gli Usa
che contano per circa un quarto delle emissioni globali, questa soglia viene
superata.
ìEí uno scandalo. Al di lý di ogni pessimistica previsione, il
governo del conflitto di interessi sta varando un disegno di legge sullíemittenza vergognoso, che fa il
paio con quello di Cirami alla giustizia.î
Lo ha dichiarato Vincenzo Vita, della Direzione dei DS.
ìMediaset rimane senza concorrenti, la RAI viene messa sotto il
controllo del governo, persino Telecom fa paura.î
ìLíintenzione sfacciata della controriforma ñ continua Vita - Ë
chiara: ìcondonareî Retequattro, rete ìeccedenteî rispetto alla normativa
antitrust in vigore, con la ricerca dellíîeffetto-annuncioî in vista della
prossima sentenza della Corte Costituzionale sulla materia. Si eliminano,
infatti, i limiti sul numero delle reti, per introdurre un fumoso e incerto
(nonchÈ facilmente aggirabile) tetto sulle risorse, peraltro calcolato si di un
paniere larghissimo e contraddittorio.î
ìNon solo. Il superamento del divieto di incrocio tra stampa e
televisione avviene a tutto favore della concentrazione televisiva, con il
rischio che questíultima possa inghiottire pure líeditoria scritta (Ë il caso
del Corriere della Sera). E poi, la contraddittoria apertura della RAI al
capitale privato, con líincostituzionale affidamento al governo delle nomine di
parte del consiglio di amministrazione. Fino allíaltro incredibile colpo di
mano: vale a dire la delega richiesta per il governo sulla radiotelevisione,
dimenticando persino la norma costituzionale sul ruolo delle Regioni.î
ìEí líîepifaniaî del conflitto di interessi.î
ìEí tutto il contrario,
gravissimamente, delle indicazioni del Presidente della Repubblica contenute
nel messaggio alle Camere.î
ìNon basta, a questo punto di gravitý, una critica generica.î
ìEí necessaria una mobilitazione straordinaria, che ponga al centro
ñ in vista della doverosa opposizione parlamentare ñ il tema
dellíinformazione.î
ìLa difesa del pluralismo ñ conclude Vita - dovrý essere uno dei
capitoli cruciali dellíimpegno di tutti i democratici nei prossimi mesi, a
partire dalla manifestazione del 14 settembre.î
ìContro il regime.î
IMMIGRAZIONE - CALVISI (DS): îGOVERNO SI APPRESTA A VARARE LA PIUí GRANDE
SANATORIA DEGLI ULTIMI DIECI ANNI.î
ìA giudicare dallíesito della
riunione del CDM, ci pare proprio che Maroni si sia preso una bella torta in faccia. Adesso sicuramente
si soffermeranno sui tecnicismi giuridici per nascondere un chiara veritý: a
dispetto dei roboanti annunci di Bossi sulla Padania va messo in evidenza e detto con chiarezza ai cittadini che
il governo di centro destra si appresta a varare la pi˜ grande sanatoria degli
ultimi 10 anni.î
Lo ha dichiarato Giulio Calvisi, responsabile Immigrazione dei DS.
ìVa detto perÚ che ad
una regolarizzazione cosÏ ampia si Ë arrivati perchÈ da un anno e mezzo sono stati bloccati i flussi di
ingresso regolari; per líeffetto richiamo di immigrati clandestini che tale
regolarizzazione ha comportato per il solo fatto che Ë stata annunciata; per
líassoluta incapacitý di questo governo a far rispettare quegli accordi per il
controllo dellíimmigrazione clandestina stipulati dai governi di centrosinistra
con paesi extracomunitari a forte pressione migratoria.î
ìPalesemente assurda e anacronistica , oltre che dannosa per imprese
e famiglie, ci era sembrata la proposta di Maroni di regolarizzare solo i
lavoratori che potevano essere assunti con contratto a tempo indeterminato.î
ìIl Governo si era cacciato in un vicolo cieco e líunico modo per
uscire dal pasticcio era smentire
la proposta del ministro del Welfare.
La marcia indietro che sembra sia avvenuta nel CDM ci sembra pertanto una scelta
obbligata.î
ìIndice perÚ significativo della confusione e della superficialitý
con la quale ministri e Presidente del consiglio del nostro paese affrontano
temi delicati come quello dellíimmigrazione.î
Cade
líanniversario dellí11 settembre. Ricordiamo a noi stessi i terribili momenti
di quanto Ë accaduto, e il nostro viaggio a New York. Allora noi ci recammo
nella cattedrale di San Patrizio per ricordare tutti i caduti italiani e di
tutti gli altri Stati che erano stati ammazzati dalla barbarie terroristica.
Portammo il messaggio del Capo dello Stato e chiedemmo al mondo il
pi˜ grande riconoscimento per líeroismo dei Vigili del Fuoco di New York: il
Premio Nobel per la Pace.
Il giorno 12 settembre trasmettiamo sulla RAI il Premio per gli
Italiani nel Mondo, un Premio di altissimo significato morale voluto dalla
nostra coscienza, conferito proprio al Capo dei Vigili del Fuoco, Daniel Nigro.
A premiarlo, sullíaltare della Patria, sarý il Presidente del Consiglio. Un
altro premio Ë stato assegnato allíex Sindaco di New York, Rudolph Giuliani,
che si sente ancora oggi orgoglioso del suo nome italiano.
Due esempi che ancora una volta ci fanno sentire orgogliosi degli
italiani nel mondo che hanno onorato líItalia al servizio dellíumanitý e della
civiltý. Questo significa continuare la lotta e una implacabile guerra contro
la barbarie del terrorismo. Rinnovo la mia profonda solidarietý
allíAmbasciatore americano a Roma, Sembler. ñ Mirko Tremaglia
11 SETTEMBRE: UNA LITURGIA PER LA MEMORIA
In occasione della prima ricorrenza del tragico attacco alle Twin
Towers di New York, Aetenaeum N.A.E., con il patrocinio del Comune di Roma, in
collaborazione con la Fondation Ostad Elahi con sede a Parigi, e con
líAssociazione Internazionale Amici della Musica Sacra di Roma, ha organizzato
un Concerto intitolato ì11 Settembre, una liturgia per la memoriaî che si Ë tenuto il 10 settembre, presso
la Chiesa di S.Ignazio a Roma.
Al Concerto hanno preso parte alcuni grandi interpreti, che hanno
presentato musiche sacre e canti devozionali legati alle tre grandi religioni
monoteiste nate in Medio Oriente, in quella stessa regione che attualmente Ë
devastata dalla guerra e dallíodio. Miriam Meghnagi ha rievocato la tradizione
dellíarea ebraica, Giovanna Marini quella dellíarea cristiana, Parissý e Shahab
la tradizione islamica.
La proposta di un Incontro Musicale Interreligioso da parte di
Athenaeum N.A.E., per ricordare lí11 settembre, Ë nata dalla speranza che
questa data, simbolo oggi dellíodio e del terrore, possa, nel tempo, diventare
simbolo di un ritrovato senso di ìumanitýî e di universale solidarietý, con la
convinzione che, attraverso il linguaggio trasversale di una musica che parla
direttamente allíanima, si possa vincere la paura e la diffidenza e lanciare un
messaggio di pace.
In occasione del Concerto, sono state raccolte offerte a favore dei
bambini orfani dei vigili del fuoco di New York, deceduti nel compimento del
loro dovere, e dei bambini afgani colpiti dalla guerra, in cura presso gli
ospedali di alcune organizzazioni umanitarie internazionali.
FESTA EMIGRATI A BOBBIO: PREMIATI TRE CONTERRANEI
EMIGRATI
Si Ë svolta, come ogni anno, in agosto, quando numerosi gli emigrati
ritornano nei loro paesi di origine, la tradizionale festa degli emigrati a
Bobbio, in provincia di Piacenza. La festa si Ë svolta nellíauditorium Santa
Chiara, dove sono stati esposti i gonfaloni della Provincia e del Comune.
Presenti un centinaio di persone, tra cui il sindaco della Valtrebbia,
assessori della Valnure, diversi emigrati dalla Francia e dallíInghilterra e
gli italo-americani Robert e Gloria Gazzola, con il padre Orlando: i due
giovani sono nati a New York e si sono laureati in America. Il sindaco Roberto Pasquali,
salutando gli ospiti, ha sottolineato líopera di solidarietý che hanno svolto i
nostri emigrati. ìLíemigrante Ë di per sÈ un cittadino del mondo destinato
quasi sempre ad aprirsi verso gli altri; a cercare, nella diversitý etnica,
culturale, storica e sociale, ciÚ che lo realizzerý. E in questo modo ñ ha
detto il Sindaco ñ diverrý pi˜ ricco di esperienze. Un poí pi˜ povere, in tal
senso, rimarranno invece le terre che questi emigrati lasceranno alle spalle
con tanta nostalgiaî.
LíOn. Luigi Tagliaferri, presidente dellíAssociazione ìPiacentini
nel Mondoî, ha affermato che molto
del successo dellíemigrazione italiana allíestero Ë dovuto alla Chiesa e alle missioni
scalabriniane. ìI nostri emigrati ñ ha aggiunto Tagliaferri -, anche coloro che
sono andati nelle terre pi˜ lontane, nel Sudamerica, sono rimasti fedeli alle
radici, conservando costanti rapporti con i Paesi di origine e unendosi
all'estero con i compaesani, aiutandosi a vicenda, e aiutando anche i parenti
che sono rimasti a coltivare i campi sulle nostre montagne". Il presidente
della Provincia Squeri, congratulandosi coi premiati padre Amerio Ferrari e
Giamprimo Losi, ha parlato della globalitý dellíeconomia e del positivo
influsso sulle esportazioni italiane, favorite prima di tutto dai nostri
connazionali allíestero. I presenti hanno a lungo applaudito padre Ferrari,
Losi ed Erminio Tacchini, tornato con la famiglia dallíArgentina. Padre Amerio Ferrari, nel ringraziare per
líiniziativa, ha rimarcato lo spirito di fratellanza degli emigrati. Anche Losi
ha espresso la sua soddisfazione per avere lavorato a lungo in Inghilterra
ìrimanendo sempre italianoî, aiutando i compaesani di Morfasso rimasti nella
Valdarda e quelli che continuano il lavoro a Londra.
LíON. PITTELLA A STOCCARDA PER LA CAMPAGNA
ELETTORALE DI SCHR÷DER
Nella sua veste di responsabile nazionale dei DS per gli italiani
allíEstero, líOn. Gianni Pittella ha preso parte ad una manifestazione a
Stoccarda per la campagna elettorale dellíSPD e del Cancelliere Gerard
Schr–der.
Allíincontro sono intervenuti i rappresentanti di alcune importanti
comunitý di migranti, quella turca, quella portoghese, quella greca e quella
italiana, guidata dal consigliere comunale Giacomino Da Re.
Pittella Ë intervenuto insieme allíeurodeputato socialdemocratico
tedesco Raf Linkor e alla deputata nazionale della Germania, Ute Kumpf, ed ha
lanciato un forte messaggio a sostegno delle liste dellíSPD per vincere una
sfida difficile ma determinante per il ruolo della Germania, ma anche per le
prospettive del Socialismo europeo.
Secondo líesponente diessino, che ha portato il saluto del
Segretario Nazionale dei DS, líOn. Piero Fassino, il successo dellíSPD Ë la
miglior garanzia perchÈ proseguano le politiche di integrazione e di
riconoscimento dei diritti dei migranti che costituiscono una quota naturale
della popolazione in Germania ed in Europa.
Dove governa la destra, come in Italia, líeffetto immediato Ë una
dura restrizione dei diritti degli immigrati.
Con i socialdemocratici e i socialisti europei, ha concluso
Pittella, Ë stato costituito un modello sociale e un sistema di convivenza
fondato sulla coesione e i diritti di cittadinanza.
Tornare indietro significa affidarsi al dominio del pi˜ forte.
RADIO MONACO: PROSPETTATA LA CHIUSURA DEI PROGRAMMI
IN LINGUA ITALIANA
La prospettata chiusura dei programmi in lingua italiana di Radio
Monaco (insieme a quelli in spagnolo e greco), colpisce ancora una volta i
gruppi pi˜ deboli e meno tutelati della societý tedesca, limitando ancora di
pi˜ le scarse possibilitý di informazione su temi e problemi locali che
riguardano cittadini non tedeschi; ci si vuol privare altresÏ di uno strumento
molto utile per gestire líintegrazione e per stimolare una partecipazione pi˜
attiva e costruttiva di questi cittadini alla vita del loro paese di residenza.
Eí una decisione antistorica anche in chiave europea, dove le competenze
linguistiche andrebbero incrementate e non limitate. Vanni inoltre
salvaguardati i diritti di chi paga il canone come tutti i che in uníazienda
pubblica ha diritto ai propri spazi come avviene per altri gruppi di utenti.
Come consigliere comunale di Monaco, mi sono pertanto rivolta allíIntendant del
Bayerischer Rundfunk Dr. Thomas Gruber e altrettanto farÚ con i consiglieri del
Rundfunksrat per ribadire queste posizioni ed esprimere il disappunto degli
italiani di Monaco.
Fiorenza Colonnella, Consigliere comunale di Monaco di Baviera
LA DIREZIONE DELLO SDI NOMINA I RESPONSABILI PER I
PROBLEMI DEI MIGRANTI
La Direzione dello Sdi, su proposta del Segretario Boselli, ha
provveduto, fra gli altri incarichi, ad affidare a Mario DidÚ il Dipartimento
che si occuperý anche degli Italiani nel Mondo, con Luca Cefisi
Viceresponsabile. A Giovanni Crema il settore dellíImmigrazione e dei Diritti
Civili.
DidÚ Ë stato per un lungo e importante periodo alla testa della CGIL
nazionale; successivamente Ë stato deputato al Parlamento europeo ed ha una
grande consuetudine di rapporti con i partiti del socialismo, di quello europeo
in specie.
Luca Cefisi, studioso di problemi internazionali, dirigente della
Federazione Giovanile Socialista si Ë occupato in particolare della politica
estera giovanile e della YUSY, ha collaborato nel Ministero degli Esteri con il
sottosegretario Ugo Intini.
Giovanni Crema Ë stato sindaco di Belluno, molto attento ai diritti
civili, senatore ed oggi deputato al Parlamento italiano.
ìLa notizia dellíaffidamento degli incarichi a DidÚ, Cefisi e Crema
ñ hanno dichiarato a ìEmigrazione Notizieî Piero Puddu e Rino Giuliani della
Presidenza dellíIstituto F.Santi ñ Ë il segnale evidente di una rinnovata
attenzione dello SDI ai problemi degli italiani emigrati e degli immigrati
presenti nel nostro paese. Se ne sentiva la mancanza nel momento in cui dal voto
allíestero alla riforma del CGIE alla gestione della contestata legge
sullíimmigrazione stanno venendo al pettine molti nodi. CíË infatti bisogno di
un confronto a tutto campo nella sinistra e nel centro sinistra per soluzioni
riformatrici a tutela dei diritti. Nei prossimi giorni chiederemo, come FIEI,
la Federazione costituita dallíIstituto F.Santi e dalla Filef, alle forze
politiche del centro sinistra confronti per far conoscere gli orientamenti
delle tre associazioni sui temi pi˜ urgenti sul tappeto riguardanti i
migranti.î
FRANCOFORTE: I PARTITI SOCIALISTI EUROPEI PER
SCHR÷DER
Su iniziativa dei Ds in Germania, domenica 15 settembre, con inizio
alle ore 11, presso la centrale della SPD di Francoforte (SPD ñ Parteihaus,
Fischerfeldstr. 7-11), i Partiti Socialisti e Socialdemocratici Europei, tra i
quali il PS francese, il Pasok greco, il Ps portoghese, il Psoe spagnolo
insieme alla Spd tedesca, sezione di Francoforte organizzano una Festa Europea
sotto il motto ìEu ñ B¸rger f¸r Gerhard Schr–derî (I cittadini europei per
Gerhard Schr–der).
Questa kermesse politica Ë stata pensata come incontro clou a
sostegno della campagna elettorale della Spd per le imminenti elezioni
politiche nazionali tedesche del 22 settembre e per dare un segnale politico
forte a favore della politica del cancelliere Schr–der e del governo da lui
guidato.
Interverranno alla manifestazione la sottosegretaria presso il
Ministero Federale della Sanitý, nonchÈ candidata della Spd al Bundestag,
sig.ra Gudrun Schaich Walch, líeuroparlamentare e responsabile dei Ds per gli
italiani allíestero, Gianni Pittella, nonchÈ i rappresentanti in Germania del
Partito Socialista Portoghese e del Pasok greco. Faranno da moderatori
dellíincontro il responsabile della Spd per il sud dellíAssia, Gernot Grumbach,
ed il portavoce dei Ds in Germania, Michele Santoriello.
La Festa, oltre ad avere momenti squisitamente politici, sarý
animata da intermezzi musicali e folcloristici con un gruppo di ballo popolare
italiano e canzoni dal vivo in portoghese e in tedesco eseguite da Manuel
Campos.
CGIE:
CONVOCATA LA COMMISSIONE CONTINENTALE AMERICA LATINA
Eí convocata per i
giorni 23, 24, 25 settembre 2002 a Buenos Aires, presso líIstituto italiano di
cultura, la Commissione Continentale America Latina del Cgie.
I lavori della Commissione verteranno sulle seguenti aree tematiche:
23 settembre 2002, ore 09.30
2.
Diritti
previdenziali dei cittadini italiani residenti nei Paesi dellíAmerica Latina.
Intervento del Dottor Mauro Nori Dirigente centrale presso líUfficio di
Presidenza dellíINPS.
Intervento degli esperti
invitati.
Discussione del catalogo di
questioni aperte, preparato dalle delegazioni del CGIE.
24
settembre 2002, ore 09.30
Intervento del Dott. Domenico De Sossi, Presidente
della FUSIE.
Interventi degli esperti.
Dibattito generale.
Dibattito.
Alle ore 16.00, trasferimento
presso líospedale italiano di Buenos Aires per la cerimonia di commemorazione in
memoria di Antonio MacrÏ.
25 settembre 2002, ore 09.30
Provvedimenti del Governo e delle Regioni italiane.
Dibattito.
CGIE: CONVOCATA LA COMMISSIONE CONTINENTALE EUROPA
E NORD-AFRICA
La Commissione Continentale Europa e Nord-Africa del Cgie Ë stata
convocata per i giorni 3-4-5 ottobre 2002 a La Chaux-de-Fonds in Svizzera,
con il seguente ordine del giorno e programma dei lavori:
- ìEmigrazione italiana
in Europa e Nord-Africa: evoluzione di una risorsa economica, culturale, scientifica e imprenditoriale".
-
ìComunitý
italiane in Europa e Nord-Africa: diritti politici e partecipazione, strumenti
díintegrazione".
-
Incontro con
i Rappresentanti della comunitý italiana.
Emigrazione
italiana in Europa e Nord-Africa : ÑEvoluzione di una risorsa economica,
culturale, scientifica e imprenditorialeì.
1.
Apertura lavori : Vice-Segretario Generale del CGIE
2. Relazione introduttiva
della delegazione svizzera (componente CGIE - CH )
3. Dibattito
4. Comunicazioni
delegazioni continentali
5. Conclusioni
Venerdi
4 Ottobre - ore 9.OO ñ 17.3O
´ Comunitý
italiane in Europa e Nord-Africa: diritti politici e partecipazione, strumenti
díintegrazione ª.
1.
Apertura lavori : Vice-Segretario Generale del CGIE
2. Saluto del Sindaco di La
Chaux-de-Fonds e delle Autoritý italiane e locali presenti (Ambasciata ,
Consiglieri di Stato del Cantone di Neuchatel)
3. Voto in loco a livello
amministrativo (la parziale esperienza in alcune realtý cantonali svizzere, la
ormai consolidata esperienza nellíUnione europea )
4. Interventi degli Esperti
continentali
5. Conclusioni
Sabato
5 Ottobre - ore 1O.OO - 13.OO
ì Incontro
con i Rappresentanti della comunitý italiana in
Svizzeraî.
1. Le proposte di modifica
delle leggi istitutive dei Consigli della comunitý italiana (Comites, Cgie)
nellíimminenza ( 2003 ) del rinnovo degli organismi di rappresentanza.
2. Informazioni
sullíaggiornamento dellíanagrafe consolare in previsione delle scadenze elettorali
continentali ( 2004 , elezioni
europee ) e legislative ( voto allíestero normalmente previsto nel 2006 ).
CONFERENZA DI JOHANNESBURG: LE RICHIESTE DEL SINDACATO EUROPEO
Si Ë aperta a
Johannesburg la conferenza dellíOnu per lo sviluppo sostenibile (26 agosto - 4
settembre 2002). A dieci anni dal Vertice di Rio, líincontro sudafricano
costituisce contemporaneamente uníìopportunitý e una responsabilitý per i
decisori mondialiî, sottolinea líUnione europea nel suo programma per un vertice
che dovrebbe ìonorare le promesse fatte e insieme realizzare gli obiettivi per
uno sviluppo che sradichi la povertý, migliori i livelli di vita grazie a
modelli di produzione e consumo durevoli e garantisca uníequa ripartizione dei
vantaggi della mondializzazioneî.
La situazione si presenta perÚ ben lontana da tale prospettiva. Il
bilancio complessivo del dopo Rio Ë non solo limitato, ma addirittura messo in
discussione da posizioni contrapposte in seno allíOmc (Organizzazione mondiale
per il commercio) e, soprattutto, dallíostilitý dichiarata degli Usa. Le
convenzioni finora adottate, ossia il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti
climatici e la Convenzione sulla diversitý biologica, sono infatti compromesse
dal rifiuto americano a sottoscriverle, mentre le grandi ìsorelleî che dominano
líagricoltura mondiale contribuiscono allíimpoverimento crescente di interi
continenti e alla distruzione degli eco-sistemi.
Che propone allora líUe a Johannesburg? Facendo proprie le richieste
dellíOnu, perchÈ il Vertice affronti i problemi chiave (acqua, energia, salute,
agricoltura e bio-diversitý) líEuropa pone una serie di obiettivi di indubbia
ambizione, corredati da un pacchetto di impegni finanziari in parte giý
operativo. Tra questi vi Ë il dimezzamento, da qui al 2015, del numero di
persone prive di acqua potabile (oggi pi˜ di un miliardo) e di impianti
sanitari. Entro il 2010, dovrý salire ad almeno il 15% la quota di energie
rinnovabili, mentre nel corso dei prossimi cinque anni andranno rafforzati gli
interventi per la salute e, particolarmente, la lotta ad Aids, malaria e
tubercolosi. In dieci anni si dovrebbe anche passare a consumi e produzioni
durevoli, il cui esempio non potrý che partire dai paesi pi˜ industrializzati.
Si tratta infine di invertire, da qui al 2015, lo sperpero di risorse naturali
e bio-diversitý, incoraggiando soprattutto le comunitý dei paesi in via di
sviluppo a valorizzare un uso durevole delle loro risorse. Senza voler mettere
in discussione i risultati dei vertici di Doha (Omc) e Monterey (Finanziamento
allo dello sviluppo), líUnione europea chiede a Johannesburg si discuta anche
del come coniugare gli obiettivi della mondializzazione e del commercio con
quelli dello sviluppo sostenibile. Ma sono gli stessi vertici citati a
sollevare non pochi dubbi sulle possibilitý di successo del summit e sulle
volontý dei grandi decisori politici ed economici. La delegazione europea vi si
presenta agguerrita, governo italiano a parte. Ne fanno parte anche, come
osservatori, le parti sociali europee e molte Ong per lo sviluppo e líambiente.
Marc Sapir, direttore dellíUfficio tecnico sindacale europeo, Ë il
rappresentante della Ces nella delegazione Ue. A lui ci siamo rivolti per
approfondire le posizioni sindacali sul Vertice. ìI sindacati europei vanno a
Johannesburg ñ ha risposto ñ con il messaggio che líattuale divario dei redditi
e delle risorse naturali tra Nord e Sud non Ë sostenibile, ma che Ë anzi causa
di grande preoccupazioneî. I sindacati chiedono perciÚ ai governi della terra
di adottare un piano globale per uno sviluppo sostenibile che combatta la
povertý, protegga líambiente e assicuri il rispetto dei diritti umani e
sociali. ìLa Ces ñ aggiunge Sapir ñ chiede che il piano díazione del Vertice
permetta díagire díurgenza sulla dimensione sociale dello sviluppo sostenibile,
riconoscendo come fattori fondamentali nella lotta alla povertý i diritti
sociali fondamentali, un lavoro ìdecenteî e la formazione, nonchÈ líaccesso ai
beni collettivi e alle infrastrutture di comunicazione, ossia i servizi pubbliciî.
Tra le richieste concrete del sindacato europeo cíË, oltre
allíaumento allo 0,7% della quota del Pil destinata allo sviluppo (al Vertice
di Siviglia ci si Ë fermati allo 0,39% entro il 2006), il riconoscimento
soprattutto del ruolo di lavoratori e sindacati nellíattuazione dellíagenda di
Rio sulle norme sociali fondamentali dellíOil, andata delusa a Doha.
ìLa Ces chiede allíUe ñ conclude Sapir ñ di giocar4e un ruolo motore
per lo sviluppo sostenibile, dando concretezza a una strategia volta, da un
lato, alla riduzione dello spreco di risorse, a politiche per il lavoro e a
valorizzare il dialogo sociale; impegnata, dallíaltro, ad aumentare le risorse
per lo sviluppo, a ridurre/cancellare il debito dei paesi pi˜ poveri, a
vincolare le multinazionali al rispetto delle norme sociali e ambientali e a
impegnare gli Stati membri alla ratifica delle principali convenzioni Oilî.
(Antonio GiacchË ñ Rassegna sindacale n. 31 del 3 settembre 2002)
BRASILE: NETTO VANTAGGIO DI LULA NEI SONDAGGI
ELETTORALI
Tutti i sondaggi confermano lo stacco di Lula sugli inseguitori e il
consistente recupero del candidato governativo, JosÈ Serra. Secondo i dati Vox
Populi Lula cresce dal 34% al 36%, mentre Ciro Gomes scivola dal 25% al 20% nei
sondaggi, raggiunto tecnicamente da JosÈ Serra che dal 15% balza al 19%,
lasciando solo in coda Anthony Garotinho con il 9%.
Il candidato del governo JosÈ Serra fino a due settimane fa sembrava
spacciato e aveva giý perso appoggi di grande peso nel suo stesso partito a
partire da quello dellíex Governatore del Cearý, Tasso Jereissati, alleatosi a
Ciro Gomes. Con líinizio della propaganda elettorale gratuita Serra ha iniziato
a recuperare terreno nei sondaggi puntando a una propaganda molto aggressiva
nei confronti di Ciro Gomes, accusato di mentire, di allearsi con personaggi
chiaramente di destra o dal passato oscuro, di essere una persona squilibrata e
inattendibile. Contro Ciro Gomes ha anche giocato il fatto che, dopo aver
occupato la seconda posizione nei sondaggi per oltre un mese, non ha potuto pi˜
sfruttare il fatto di essere la ìnovitýî del panorama politico. Altro fattore
che non ha giovato a Ciro Gomes Ë stata la scelta di personalizzare al massimo
la campagna elettorale, smentendo le dichiarazioni di personaggi importanti del
proprio comitato elettorale compreso il senatore Roberto Freire, Presidente del
PPS, líex Partito Comunista Brasiliano, che lo ha raccolto nelle proprie fila e
lo ha lanciato candidato a Presidente della Repubblica. Lula, adesso saldamente
in testa ai sondaggi con 16 punti di vantaggio sul secondo posizionato,
continua una intensa campagna rivolta a illustrare il programma di governo in
particolare ai settori tradizionalmente ostili al Partido dos Trabalhadores
come gli imprenditori. Si deve registrare una disattenzione generalizzata, a
partire dai mezzi di informazione, per líelezione dei Governatori di tutti gli
Stati della Federazione, per il rinnovo delle assemblee legislative degli
Stati, per la scelta della nuova Camera Federale e di parte del Senato.
Comunque queste altre elezioni, decisive per la futura gestione del paese,
sembrano avvenire da uníaltra parte, non si intrecciano, almeno nei sondaggi,
con líelezione presidenziale. Nei tre maggiori collegi elettorali ñ San Paolo,
Rio de Janeiro, Minas Gerais ñ i migliori collocati nei sondaggi per la carica
di governatore sono rispettivamente Paulo Maluf, Rosinha Garotinho e Aecio
Neves. Maluf, a capo di un partito, il PPB, che non ha nemmeno un candidato
proprio alla Presidenza, Ë espressione verace di quanto di pi˜ retrogrado
esiste nella vita politica brasiliana; famose alcune delle sue dichiarazioni,
quali: ìrubo, ma faccioî e ìstupra, ma non uccidereî. Rosinha Garotinho, che
come qualitý politica ha essenzialmente quella di essere la moglie del
candidato alla Presidenza Garotinho, Ë saldamente in testa ai sondaggi per
governatore anche se non trasferisce tutti i suoi voti al marito. Aecio Neves
del partito del Presidente Cardoso Ë quasi una unanimitý nel proprio Stato e
offre il suo palco a ben due candidati a presidente, Serra e Gomes, non
disdegnando líappoggio dellíex Presidente Itamar Franco, che pure appoggia
Lula. Comunque, in questa complicatissima campagna elettorale, líunica
previsione che ci sentiamo di fare senza tema di sbagliare Ë che Lula va al
secondo turno di Ballottaggio. Per il resto Ë bene aspettare líevolversi degli
avvenimenti.
(Andrea Lanzi, Forum Democratico, Rio de Janeiro)