Novitý Europa del 30/08/2002

ASGIñProvincia di Torino Progetto Atlante a cura di Chiara Favilli

http://www.provincia.torino.it/xatlante/00start.htm

 

 

1.     Sentenza MRAX sulla tutela dei coniugi di cittadini comunitari

2.     Programma di lavoro annuale e invito a presentare proposte ñ ARGO 2002

3.     Apertura al pubblico dei dibattiti in seno al Consiglio dellíunione europea

4.     La Polonia chiude il capitolo dei negoziati su giustizia e affari interni

5.     Conclusioni e seguito della conferenza della Commissione sulle politiche di rimpatrio

6.     Contrasti sulla direttiva lavoro

7.     Posticipata la conclusione dellíaccordo di riammissione con Hong Kong

8.     Adottata la decisione quadro sulla tratta degli esseri umani

9.     Haider: Esame di tedesco per gli immigrati in Austria

10.  Accordo Francia-Regno Unito sul centro di accoglienza di Sangatte

11.  La nuova legge tedesca sullíimmigrazione entrerý in vigore il prossimo gennaio


 

1. Sentenza MRAX sulla tutela dei coniugi di cittadini comunitari

La Corte di giustizia delle Comunitý europee lo scorso 25 luglio ha pronunciato una importante sentenza nella causa C-459/99 promossa dal Mouvement contre le racisme, l'antisÈmitisme et la xÈnophobie ASBL ñMRAX- contro lo Stato belga. Oggetto della causa era la legittimitý di una circolare del 1997 relativa all'ottenimento di un visto per contrarre matrimonio nel Belgio o all'ottenimento nello stesso paese di un visto di ricongiungimento familiare sulla base di un matrimonio contratto all'estero per contrasto con le direttive comunitarie in materia di trasferimento e di soggiorno all'interno della Comunitý. Chiamata a pronunciarsi in via pregiudiziale la Corte ha affermato che le disposizioni delle direttive comunitarie applicabili precisano che gli Stati membri accordano ai cittadini di Paesi terzi coniugi di cittadini comunitari ìogni agevolazione per l'ottenimento dei visti ad esse necessari". CiÚ significa che il rilascio del visto deve avvenire al pi˜ presto e, nella misura del possibile, sui luoghi di ingresso nel territorio nazionale. Inoltre la Corte afferma che il respingimento alla frontiera Ë sproporzionato e quindi vietato, se il cittadino di un paese terzo, coniugato con un cittadino comunitario, puÚ provare la sua identitý ed il legame coniugale, purchÈ tale persona non rappresenti un pericolo per l'ordine pubblico, la sicurezza pubblica o la sanitý pubblica. La Corte ha inoltre precisato che il diritto di soggiorno dei coniugi dei cittadini comunitari, originari di paesi terzi, deriva direttamente dalle norme comunitarie, indipendentemente dal rilascio di un permesso di soggiorno da parte di uno Stato membro che costituisce semplicemente un atto comprovante la posizione individuale dell'interessato rispetto al diritto comunitario. Lo Stato non puÚ quindi negare il permesso di soggiorno o emettere una decisione di allontanamento basate esclusivamente sull'inadempimento di formalitý di legge relative al controllo degli stranieri, quale un ingresso in uno Stato membro senza visto, che costituiscono misure sproporzionate e quindi contrarie alle norme comunitarie, qualora l'interessato possa fornire la prova della sua identitý e del suo legame coniugale con un cittadino comunitario. Quanto alla domanda di un permesso di soggiorno dopo la scadenza del visto, la Corte rileva che le norme comunitarie non esigono che il visto sia valido ai fini del rilascio di un permesso di soggiorno. Inoltre, una misura di allontanamento dal territorio per il solo motivo della scadenza del visto costituirebbe una sanzione manifestamente sproporzionata in rapporto alla gravitý dell'inosservanza delle prescrizioni nazionali relative al controllo degli stranieri. Infine sulla base del principio dellíeffetto utile dei diritti e delle garanzie riconosciute dal diritto comunitario, dalle considerazioni svolte dalla Corte discende che il coniuge straniero di un cittadino di uno Stato membro beneficia del minimo delle garanzie procedurali previste dalla normativa comunitaria.

 

2. Programma di lavoro annuale e invito a presentare proposte ñ ARGO 2002

La Commissione ha pubblicatolo scorso 15 agosto il programma di lavoro annuale relativo al programma ARGO. Tale documento contiene anche un invito a presentare proposte rivolto agli Stati membri o ad agenzie nazionali.

 

3. Apertura al pubblico dei dibattiti in seno al Consiglio dellíunione europea

Il Consiglio Affari generali e relazioni esterne dellíUnione europea ha adottato il 22 luglio la lista delle proposte della Commissione di prossima decisione per le quali le deliberazioni in seno al Consiglio dovranno ora essere pubbliche. Nellíambito della giustizia e affari interni sono comprese la proposta di direttiva sugli standard minimi della procedura per la concessione e il ritiro dello status di rifugiato negli Stati membri e la proposta di direttiva relativa allíingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivo di studio, formazione professionale e altri motivi. Questa decisione Ë frutto delle modifiche al regolamento attuative della decisione relativa al funzionamento del Consiglio decise in occasione del Consiglio europeo di Siviglia

 

4. La Polonia chiude il capitolo dei negoziati su giustizia e affari interni

La Polonia ha provvisoriamente chiuso il capitolo dei negoziati di adesione relativo alla giustizia e affari interni. La Polonia ha cosÏ conseguito un importante risultato allineandosi con gli Stati in testa quanto ad adeguamento allíacquis comunitario. La Polonia si Ë impegnata a rafforzare e riorganizzare i propri servizi di frontiera anche attraverso nuove attrezzature inclusi elicotteri. La Polonia una volta parte dellíUnione delimiterý ben 1290 km di frontiera esterna.

La Commissione ha anche affermato che non intende imporre sanzioni a quegli Stati che non riusciranno ad adeguarsi allíacquis prima dellíadesione formale. Ha anche ribadito che i negoziati saranno conclusi prima del Consiglio europeo di Copenhaghen.

La Presidenza danese ha pubblicato una brochure specifica sul tema che ricordo costituisce la prioritý dellíagenda della presidenza.

 

5. Conclusioni e seguito della conferenza della Commissione sulle politiche di rimpatrio

Come segnalato nelle precedenti news la Commissione ha tenuto il 15 luglio scorso una conferenza sulle politiche di rimpatrio di cittadini di Paesi terzi. La Conferenza ha discusso i seguenti temi: rimpatrio come parte integrante della politica globale della Comunitý in materia di asilo e immigrazione; standards minimi per le procedure di asilo e cooperazione operativa tra Stati membri. LíOIM e líUNCHR hanno appoggiato le proposte della Commissione. La Commissione ha annunciato che, come seguito al Consiglio europeo di Siviglia, presenterý un programma díazione sul rimpatrio di persone che risiedono illegalmente nellíUnione al Consiglio GAI del 13 e 14 settembre 2002. prevede anche di elaborare una comunicazione e un piano díazione per ottobre e di presentare delle proposte normative specifiche una volta che il piano díazione sarý approvato dal Consiglio. Sul sito della Commissione Ë consultabile la sintesi della conferenza del 15 luglio.

 

6. Contrasti sulla direttiva lavoro

Le delegazioni degli stati membri riunite nel gruppo di lavoro immigrazione e espulsione hanno discusso in una delle ultime riunioni sulla direttiva sullíammissione di cittadini di Paesi terzi per motivi di lavoro. Se da una parte le delegazioni hanno riconosciuto líimportanza della direttiva in questione dallíaltro hanno dimostrato una certa cautela rispetto allíarmonizzazione dei sistemi nazionali in questo settore. Germania e Austria hanno criticato la base legale sostenendo che il testo deve essere ricondotto al capitolo del Trattato relativo allíoccupazione cosÏ che anche Regno Unito e Danimarca sarebbero obbligate a partecipare. Il Belgio, la Grecia, la Francia e líAustria hanno sostenuto che i permessi si soggiorno per lavoro e quelli di residenza costituiscono due oggetti totalmente differenti e che non dovrebbero essere concessi contemporaneamente. Altre delegazioni hanno richiesto che siano definiti i concetti di ìlavoro alla pariî e le categorie di scambio dei giovani. La Spagna e líAustria vorrebbero modificare la definizione di lavoratori frontalieri in modo di includere nella direttiva in discussione anche coloro che quotidianamente rientrano nel loro Paese di residenza.

 

7. Posticipata la conclusione dellíaccordo di riammissione con Hong Kong

Il Consiglio del 19 luglio ha deciso di posticipare la conclusione dellíaccordo di riammissione con Hong Kong almeno fino a settembre pare per motivi di traduzione. La procedura di ratifica dellíaccordo dovrebbe concludersi entro il 2002. Il testo Ë giý stato concordato in maggio ed Ë il primo accordo di riammissione tra líUnione europea ed uno Stato terzo.

 

8. Adottata la decisione quadro sulla tratta degli esseri umani

Il Consiglio del 19 luglio ha adottato la decisione quadro sulla lotta alla tratta di esseri umani. la direttiva stabilisce una definizione comune di tratta e fissa sanzioni minime di almeno 8 anni per le persone condannate di reati penali se la vittima Ë stata sottoposta al rischio abbia subito violenza. La direttiva dovrý essere recepita negli ordinamenti interni entro il 30 giugno 2004.

9. Haider: Esame di tedesco per gli immigrati in Austria

Haider ha fatto approvare dal Parlamento di Vienna una legge che impone agli immigrati extracomunitari residenti in Austria, a partire dal primo gennaio 2003, un esame di tedesco. Dovranno dimostrare una buona conoscenza della lingua e della cultura del Paese. Se non lo supereranno, saranno espulsi. Secondo il partito carinziano, ciÚ garantirý la loro volontý di integrazione. I corsi saranno pagati per metý dal governo e per l'altra metý dall'allievo. C'Ë una scappatoia in caso di prima bocciatura: nuovo esame dopo un secondo corso - stavolta a totale carico dell'immigrato - ed espulsione se si registra un ulteriore fallimento. Da un primo, sommario calcolo, l'anno prossimo l'esame interesserý circa 30 mila extracomunitari. Chi si rifiuta perde i diritti di assistenza sociale e dopo 4 anni deve lasciare líAustria.

http://www.gazzettadiparma.it/gazzetta/sito/Articoli.nsf/ARTHW8b/d7a07fd6e2e9d030c1256c0f00259ceb?Open

 

10. Accordo Francia-Regno Unito sul centro di accoglienza di Sangatte

A metý luglio la Francia e il Regno Unito hanno concordato che il centro di Sangatte gestito dalla Croce rossa darý chiuso entro aprile 2003. dal 1999 tale centro Ë infatti utilizzato da immigrati che cercano di arrivare nel Regno Unito attraverso i treni e i camion che attraversano il tunnel della Manica. La vicenda di Sangatte Ë la dimostrazione delle difficoltý a trovare un accordo a livello europeo in tema di immigrazione e asilo. la Francia ha sempre accusato il Regno Unito di essere troppo benevolo con i richiedenti asilo mentre il Regno Unito ha accusato la Francia di non esercitare un adeguato controllo sulla Manica per prevenire gli ingressi illegali.

 

11. La nuova legge tedesca sullíimmigrazione entrerý in vigore il prossimo gennaio

Il Ministro dellíinterno tedesco Otto Schily ha dichiarato che la nuova legge sullíimmigrazione entrerý in vigore il 1 gennaio 2003 e che giý sta determinando una diminuzione del numero dei richiedenti asilo. Schily ha anche affermato che il numero degli immigrati líanno prossimo scenderý sotto i 50000 dai 70000 del 2002. una ragione della diminuzione del numero degli ingressi Ë la richiesta della conoscenza della lingua tedesca prima dellíingresso da parte dei familiari in attesa di ricongiungimento.