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31 luglio 2002 GAZZ_MONDO Page 12
  
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Regolarizzazione di colf e badanti, ma anche di altri lavoratori irregolari. Ecco che cosa bisogna sapere
Sanatoria, istruzioni per l'uso
Scatterý a settembre. Meglio farsi guidare dalle associazioni

L'attesa aumenta. Con l'articolo 33 della nuova legge sull'immigrazione approvata dal parlamento, la 795 B (la "Bossi-Fini") viene consentita la sanatoria per colf e bandanti. Vale la pena sottolineare che la sanatoria non riguarda solo le donne, si applica dunque anche per lavoratori domestici o badanti maschi.
Altro dato importante: dall'entrata in vigore della legge ci saranno solo due mesi di tempo. Il parlamento ha anche impegnato il governo a emenare un decreto legge che consenta la regolarizzazioni di tutit gli altri lavoratori stranieri irregolari. Ma in questo caso si avrý a disposizione solo un mese di tempo. Poche per ora le notizie che trapelano. Appena qualche giorno fa il ministero dell'Interno ha inviato alle Prefetture (Utg, uffici territoriali del governo) una circolare sulle regolarizzazioni. Eccone i contenuti.
Il ministero dell'Interno ha definito con le Poste italiane una procedura che faciliterý la presentazione delle istanze e la loro trasmissione alle Prefetture, attraverso la compilazione di moduli, contenenti tutti gli elementi richiesti dalla legge per la denuncia del rapporto irregolare, che consentiranno anche la necessaria informatizzazione dei dati. Saranno stampati due diversi tipi di modulo: a) per la presentazione delle dichiarazioni di emersione riguardanti il personale addetto al lavoro domestico o all'assistenza di componenti della famiglia affetti da patologie o handicap che ne limitano l'autosufficienza; b) per la presentazione delle dichiarazioni di legalizzazione, riguardanti altre categorie di extracomunitari che prestano lavoro subordinato, previste nel preannunciato decreto legge. I plichi contenenti i moduli per la presentazione delle dichiarazioni saranno disponibili, presso tutti gli uffici postali, al momento dell'entrata in vigore della legge e del decreto legge, prevista - conferma il sito del Ministero dell'Interno - per i primi giorni di settembre. Tali plichi sono costituiti da: una busta prestampata, su cui specificare la provincia della Prefettura-utg (uffici teritoriali del governo) cui Ë diretta la dichiarazione; un modulo per la dichiarazione; un bollettino di conto corrente necessario per effettuare il pagamento del contributo forfettario a carico dei datori di lavoro (330 euro circa per colf e badanti e 740 per l'altra regolarizzazione, secondo le ultime indiscrezioni); una cedola-ricevuta che dovrý essere conservata a dimostrazione della presentazione della dichiarazione; e una lettera con le istruzioni. Una volta compilato il modulo e il bollettino, l'interessato si rechera' allo sportello postale e, dopo aver pagato il prescritto contributo previdenziale, inserirý nella busta il relativo attestato di pagamento, insieme all'eventuale certificato medico del familiare assistito. Consegnerý, quindi, la busta chiusa all'impiegato postale, che, riscosse le spese per la presentazione dell'istanza, restituirý all'interessato, debitamente timbrata, l'apposita cedola-ricevuta (attenzione, gli stranieri non devono perderla perchÈ vale come fosse un permesso di soggiorno temporaneo).
Le dichiarazioni che perverranno alle Prefetture attraverso le Poste italiane, saranno esaminate dalle stesse Prefetture. Le Questure accerteranno la sussistenza di eventuali motivi ostativi alla concessione del permesso di soggiorno, che verrý rilasciato allo straniero, contestualmente alla stipula del contratto di soggiorno per motivi di lavoro, al termine della procedura. A seguito della comunicazione da parte della Questura della mancanza dei predetti motivi ostativi, la Prefettura provvederý ad invitare le parti a presentarsi presso un apposito sportello polifunzionale che consentirý al datore di lavoro e al lavoratore di svolgere, in un'unica sede, tutte le pratiche relative alla regolarizzazione: dall'attribuzione del codice fiscale, alla sistemazione della posizione contributiva, alla firma del contratto di lavoro e al rilascio del permesso di soggiorno al lavoratore straniero. Informazioni sulla procedura di regolarizzazione saranno diffuse anche attraverso gli enti e le associazioni operanti nell'ambito dei Consigli territoriali per l'immigrazione istituiti presso le Prefetture.
Dunque, uno dei pi˜ attenti studiosi italiani del fenomeno immigrazione, Sergio Briguglio, sintentizza cosÏ i punti essenziali della circolare:
1) per la regolarizzazione relativa a lavoratori diversi da colf e badanti (quella che sarý definita con decreto-legge) i termini per la presentazione delle istanze saranno probabilmente limitati a un mese dall'entrata in vigore del decreto (anzichË i due mesi previsti per colf e badanti). 2) La mancanza degli allegati alla dichiarazione di emersione richiesti rende irricevibile l'istanza di regolarizzazione; le domande irricevibili saranno accantonate e trattate per ultime. 3) La mancanza di dati informativi richiesti nella dichiarazione rende inammissibile la domanda; le domande inammissibili saranno comunque trattate, e i dati mancanti saranno raccolti in sede di incontro col datore di lavoro in Prefettura. 4) Per la distribuzione dei plichi potranno essere coinvolti, dai prefetti, anche patronati, sindacati e associazioni di volontariato attive nei consigli territoriali. Tali enti potranno dare assistenza agli utenti ai fini della compilazione della dichiarazione. 5) Il lavoratore dovra' conservare copia del modulo di dichiarazione e cedola dell'assicurata rilasciata dall'ufficio postale. Questi elementi lo renderanno inespellibile fino a definizione della pratica. 6) Le pratiche per le quali la questura non concederý il nulla-osta (ad esempio, per la sussistenza di un provvedimento di espulsione a carico del lavoratore, per motivi diversi dal mancato rinnovo) saranno accantonate e trattate per ultime. Non si procederý, quindi, a un immediato rigetto. Forse, per come sono andate le precedenti regolarizzazioni, quando nessuno (salvo gli interessati) si ricorderý piu' della regolarizzazione in corso, si suggerirý agli stranieri a carico dei quali era stato adottato un provvedimento di espulsione ostativo di chiedere la revoca al Prefetto. E si suggerirý al Prefetto di accogliere tale richiesta. 7) Non si procederý' al rilevamento delle impronte digitali in sede di rilascio del permesso ai regolarizzandi. La cosa verra' procrastinata al momento del rinnovo del permesso. 8) I datori di lavoro e i lavoratori per i quali la questura rilascia il nulla-osta saranno convocati presso uno sportello polifunzionale in Prefettura, dove si procedera' all'eventuale completamento dei dati mancanti, al rilascio del codice fiscale e del permesso di soggiorno al lavoratore, alla stipula del contratto di lavoro e alla definizione della posizione contributiva dello straniero. Datore di lavoro e lavoratore dovranno portare gli originali dei documenti identificativi. 9) Le pratiche che comportano difficoltý di qualche tipo saranno accantonate e trattate in conclusione. Cosi' pure quelle relative a datori di lavoro e lavoratori che non si presentino (salvo il caso di giustificato motivo). 10) I provvedimenti di rigetto e di archiviazione delle istanze saranno notificati al domicilio del datore di lavoro. Dalla data di notifica decorreranno i termini per l'impugnazione.  gianluigi de vito