VADEMECUM SANATORIA 2002 (ddl a.c. 2454 Bossi-Fini)
relativamente alla regolarizzazione di colf e badanti (busta bianca) e
alla regolarizzazione di tutti gli altri lavoratori (busta azzurra)
COLF E BADANTI:
CHI DEVE PRESENTARE LA
DOMANDA
Il datore di lavoro,
italiano, o straniero con regolare permesso di soggiorno per lavoro autonomo,
che abbia al suo servizio un collaboratore famigliare o una persona per
l’assistenza domiciliare ad anziani e/o invalidi
(chi non
può presentare la domanda: il lavoratore stesso)
DA QUANTO TEMPO DEVE
DURARE IL RAPPORTO DI LAVORO?
Da almeno tre mesi
prima dell’entrata in vigore della legge (9 giugno 2002)
CHI PUO’ ACCEDERE
ALLA SANATORIA
Tutti i lavoratori
stranieri irregolari
Sono ammessi anche i
lavoratori stranieri regolari che vogliano modificare le modalità del
loro permesso di soggiorno o che vogliano regolarizzare la propria posizione
lavorativa (chi lavora “in nero” ma ha un regolare permesso di
soggiorno)
(chi non può
accedere: non può
accedere chi abbia ricevuto un’espulsione (foglio di via) –
tranne chi ha l’espulsione per mancato rinnovo del permesso di soggiorno
– né chi sia stato condannato per i reati di cui agli art. 380
e 381 c.p.p. - riguardanti droga, terrorismo, mafia ecc. - o chi sia
stato sottoposto a misure di carcerazione)
QUANTE PERSONE PUO’
REGOLARIZZARE UNA SOLA FAMIGLIA?
Una sola persona per
famiglia per le collaborazioni famigliari (colf), non ci sono limiti invece per
le persone addette all’assistenza a invalidi e/o portatori di handicap
(badanti)
ENTRO QUANDO BISOGNA
PRESENTARE LA DOMANDA
Entro due mesi dall’entrata in vigore della legge (9 novembre 2002)per colf e badanti, entro un mese per gli altri lavoratori (9 ottobre 2002).
Fa fede il timbro dell’Ufficio Postale che riceve la domanda.
DOVE REPERIRE I MODULI
PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Presso gli Uffici
Postali che distribuiscono il kit di emersione, contenente i moduli da
compilare per la presentazione della domanda e le istruzioni sulle
modalità e i documenti da presentare
Può andare
chiunque (il datore di lavoro, il lavoratore o un’altra persona),
l’importante è che il modulo contenuto nella busta sia compilato
e firmato in originale dal datore di lavoro e dal lavoratore.
COSA CONTIENE IL KIT
DISTRIBUITO ALLA POSTA E QUALI DOCUMENTI BISOGNA PRESENTARE
·
Generalità
del datore di lavoro e del lavoratore (dati anagrafici, cittadinanza e numero
del passaporto o del documento attestante la regolarità della presenza
in Italia – per datore di lavoro straniero -, recapiti)
·
Le
caratteristiche del lavoro e la retribuzione dello straniero, che non
può essere inferiore a quanto previsto dal contratto collettivo
nazionale di categoria ( non meno di 439 € mensili per colf e badanti).
Non è necessario prevedere un numero di ore di lavoro minime, ma solo
una retribuzione minima.
·
Dichiarazione in
cui il datore di lavoro si impegna ad assumere il lavoratore, stipulando con
lui il contratto di soggiorno (nuova modalità di permesso di soggiorno prevista
dalla legge Bossi-Fini): la dichiarazione può essere compilata solo e
soltanto dal datore di lavoro.
·
Originale del
versamento – fatto allo sportello postale a cui si presenta la domanda
– dei contributi versati (si raccomanda di fare
una fotocopia di tutti i documenti inseriti nella busta e di conservarla e di
conservare la ricevuta consegnata dalle Poste): è necessario versare un contributo forfettario
pari a tre mesi di contributi arretrati in riferimento alla tipologia di lavoro
(a questa somma non ne saranno aggiunte altre a titolo di penale e/o di
interessi). Per colf e badanti il contributo è di 290 € più
40 € di spese postali, per gli altri lavoratori è di 700 € +
100 € di spese postali.
·
In caso di
assistenza a persone invalide è necessaria una certificazione medica che
attesti l’invalidità e/o la patologia per la quale si richiede
assistenza; per i collaboratori famigliari non è richiesta alcuna
certificazione aggiuntiva.
·
oltre a questi, non sono necessari altri documenti: non sono richieste prove dell’ingresso in
Italia né certificati sulla casa né altre dichiarazioni del
datore di lavoro, né altri documenti di alcun tipo.
COSA DEVE FARE CHI HA
MOLTI DATORI DI LAVORO
Deve
presentare una domanda – e pagare i contributi – per ogni datore di
lavoro
ENTRO QUANTO TEMPO SI OTTIENE
UNA RISPOSTA
Entro trenta giorni
(entro venti giorni la domanda è sottoposta a verifica da parte dalla
Questura, senza ulteriori oneri per il datore di lavoro né per il
lavoratore, che comunicherà poi il risultato della verifica alla
Prefettura; entro altri 10 gg. si
riceve una risposta definitiva)
Si riceve un invito a
presentarsi (datore di lavoro e lavoratore insieme, portando con sé gli
originali dei documenti di identità) presso la Prefettura (o in mancanza
presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, Sportelli Polifunzionali –
per Milano, via Lepetit 8) per firmare il contratto di lavoro.
Allo sportello
sarà presente anche un funzionario dell’INPS per il calcolo dei
contributi da versare dopo la firma del contratto.
Contestualmente
si otterrà anche il contratto di soggiorno
Se il datore di lavoro
e/o il lavoratore non si presenteranno per la firma del contratto di soggiorno
non sarà possibile regolarizzare la posizione.
CHE TIPO DI PERMESSO DI
SOGGIORNO SI OTTIENE
Un permesso di
soggiorno legato alla durata del contratto di lavoro e al tipo di lavoro, che
si potrà rinnovare, alla scadenza, a condizione di aver mantenuto lo
stesso rapporto di lavoro o uno dello stesso tipo.
Nel primo caso - se l’anziano che si ha in cura viene a mancare o se per qualunque altro motivo si perde il lavoro prima della firma del contratto – basterà trovare un altro datore di lavoro disposto ad assumere il lavoratore per lo stesso tipo di lavoro.
Nel secondo caso ci
sono sei mesi di tempo per trovare un altro datore di lavoro disposto ad
assumere, sempre per lo stesso tipo di lavoro.
chi è in
attesa di regolarizzarsi non deve lasciare l’Italia prima della firma del
contratto
chi è in
attesa di regolarizzarsi non può svolgere regolarmente altri lavori
oltre a quello dichiarato
il modulo va
compilato in stampatello, riempiendo ogni casella con 1 solo carattere,
lasciando una casella vuota tra un nome e l’altro. Nel riquadro relativo
alla richiesta del premesso di soggiorno il lavoratore deve mettere la propria
firma per esteso e leggibile.
LAVORO SUBORDINATO:
Il
decreto legge, preannunciato dall’ordine del giorno approvato dal Senato
in data 11 luglio 2002, prevederà la legalizzazione della posizione
degli extracomunitari irregolari che prestano lavoro subordinato,
a condizioni analoghe a quelle stabilite nell’art.33 del ddl
Bossi-Fini
In ogni caso, è previsto che la denuncia
della sussistenza del rapporto di lavoro irregolare debba essere indirizzata
alla Prefettura competente per territorio, mediante la presentazione di
apposita dichiarazione da presentare, da parte del datore di lavoro, presso gli
Uffici Postali.
Questo decreto
legge non è ancora stato approvato – lo sarà
probabilmente il 6 di settembre -, quindi non ci sono ancora notizie certe
sulle modalità di svolgimento di questa parte della sanatoria: è
plausibile pensare che le modalità saranno simili a quelle della
sanatoria colf.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
ON-LINE
Ddl 2454 Bossi-Fini: www.mininterni.it
www.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/index.html
Contratti
nazionali: www.cnel.it
Contratti nazionali
colf: www.api-colf.it
PER INFORMAZIONI:
NAGA – v.le Bigny 22 (tram 29/30, bus
75, MM3 Porta Romana) tel. 02-58.30.14.20 orario: dalle 9,00 alle 12,00
e dalle 15,00 alle 19,00
SOS ESPULSIONI - tel. 02-58.30.57.57 orario: dalle 19,00 alle 21,00