INTERVENTO DI “SUTKA” A BERNA
Già dalla legge 40/98 voluta dal centro sinistra, siamo i primi
esclusi da qualsiasi tipo di regolarizzazione e quindi da tutti i diritti, solo
alcuni di noi hanno potuto accedere al permesso di soggiorno per motivi umanitari, con validità di
un anno, ma attualmente questo tipo di permesso di soggiorno non viene
più rinnovato e neanche viene più rilasciato. L’eventuale
approvazione del DDL Bossi-Fini, una legge razzista che rappresenta un
ulteriore attacco ai diritti di tutti i migranti, peggiorerebbe le già
dure condizioni di vita del nostro popolo, con la conseguente crescita delle
difficoltà per i Rom che stanno cercando, con molta fatica, di auto
organizzarsi.
SUTKA è nata dopo anni di interventi assistenziali sbagliati,
portati avanti dal governo e dalle associazioni italiane che volutamente hanno
mantenuto il popolo Rom nell’emarginazione totale.
Noi Rom abbiamo sempre chiesto di poter vivere decentemente e di essere
considerati esseri umani e non animali.
Noi Rom della Ex Jugoslavia, proveniamo dalle case ed eravamo inseriti
nel tessuto sociale del paese di provenienza.
L’Italia che ci considera “brutti, sporchi e cattivi”,
ci ha sempre rifiutato un lavoro, è così che negli anni per
sopravvivere abbiamo dovuto chiedere l’elemosina o nei peggiori dei casi
compiere atti di microcriminalità.
La comunità macedone è presente a Roma dai primi anni
novanta, siamo migrati a causa del crollo economico dovuto dai conflitti
scoppiati nei Balcani in quegli anni.
In Italia pensavamo di trovare un lavoro, una casa, ma siamo stati
rifiutati da tutti, così ci siamo dovuti adeguare a vivere in campi
immersi nel fango, senza luce, acqua e servizi igienici.
Abbiamo cercato più volte di auto organizzarci in associazioni o
in cooperative per poter lavorare e vivere con dignità, ma siamo sempre
stati ostacolati proprio da quelle associazioni che intervengono per la
scolarizzazione dei nostri figli.
Noi macedoni da sempre abbiamo iscritto, accompagnato a scuola e
vaccinato autonomamente i nostri figli, abbiamo sempre rifiutato
l’intervento da parte degli italiani ma da due anni questo intervento ci
è stato imposto e in cambio ci è stato concesso di vivere in campi attrezzati con container,
luce e acqua.
Questo ha inciso negativamente sulla comunità
macedone,…l’unica sola vittoria la hanno ottenuta le associazioni italiane e gli
Enti Pubblici che hanno potuto utilizzare i successi scolastici dei nostri
figli per rivenderli come frutto del loro lavoro, ed hanno potuto far
indietreggiare e regredire lo sviluppo di un gruppo autonomo ed organizzato che
avrebbe potuto dare l’esempio ad altre comunità.
Ora, stanchi di questa situazione e determinati a cambiarla, siamo
riusciti finalmente a costituire questa associazione e abbiamo capito che
attraverso l’auto organizzazione, uniti agli altri immigrati (è
anche grazie l’appoggio di altri immigrati che abbiamo preso coraggio e
siamo parte attiva del Roma Migrant Forum), anche noi possiamo diventare
soggetti politici forti e quindi imporre le nostre richieste.
Chiediamo possibilità di regolarizzazione, formazione
professionale, lavoro, casa, dignità e rispetto dei diritti umani.
Ora siamo arrivati a fare proposte concrete al Comune di Roma per
migliorare la nostra situazione e di conseguenza quella dei cittadini
autoctoni.
Attraverso queste proposte stiamo iniziando un lavoro politico a livello
europeo affinché le leggi che tutelano le minoranze etniche e
linguistiche vengano rispettate e affinché si avvii un lavoro serio
sulla possibilità del riconoscimento della cittadinanza europea per
tutto il popolo Rom.
Berna, 18-19 maggio
2002
Associazione di Promozione Sociale
“SUTKA”
Via Pontina,
601 – 00128 Roma
Tel.
3396106875 / 3391562275